La nota antiproibizionista

La gravità della sanzione non assicura un effetto di deterrenza sì che appare criticabile la tendenza dei legislatori a inasprire continuamente le pene detentive la vince da della legge sugli stupefacenti a istruttiva al riguardo in quanto al fatto inasprimento delle pene operato nel due mila e sei non è seguita alcuna contrazione dei reati in tema di droghe
Insomma la legge Fini-Giovanardi è stato inutile e a dirlo quelle che abbiamo letto sono parole sue è il primo Presidente della Corte di Cassazione Giorgio Santacroce
Per il discorso nella sua relazione alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario il problema ma questo purtroppo Presidente Santacroce non raggiunto e che a causa di quella legge nefasta
Molte persone si trovano ancora in carcere in maniera illegittima
Comunque il Ministro della Giustizia Andrea Orlando rivendica in ogni sede della diminuzione della popolazione carceraria grazie ai provvedimenti messi in campo dal Governo
Tra i quali anche il ricorso alle misure alternative alla detenzione lo ha fatto anche una settimana fa nella sua relazione annuale in Parlamento
Peccato che il Governo abbia deciso di non esercitare la delega per l'introduzione delle pene detentive non carcerarie per i reati che prevedono condanne fino a cinque anni limite entro il quale ricadono tra l'altro una buona parte delle condanne legate alle droghe illegali
Il Governo aveva otto mesi di tempo per tradurre la delega in un provvedimento da inviare alle Camere per il parere peraltro non vincolante
Non lo ha fatto anche se il testo era pronto da settembre il Consiglio dei Ministri non approvato il provvedimento che così ed è caduto il diciassette gennaio
Come riportava Donatella Stasio sul Sole ventiquattro Ore di venerdì
Secondo i calcoli fatti dallo stesso Ministero sei mesi fa con questo provvedimento la popolazione carceraria sarebbe diminuita di quattordici mila unità il totale dei detenuti sarebbe addirittura sceso al di sotto della capienza regolamentare
Da notare inoltre che i detenuti interessati non sarebbero comunque tornato in libertà ma sarebbero andati I domiciliari
Più o meno contemporaneamente alla relazione del Primo Presidente della Cassazione il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri
è emerso da venti a capo della Commissione nazionale per la revisione della normativa antimafia annunciava che la sua riforma è pronta
Duecentoquarantasei pagine di norme che non riguardano solo la criminalità organizzata ma anche i reati contro la pubblica amministrazione centotrenta articoli l'ottanta per cento dei quali parola di Gratteri potrebbe essere approvato subito con un decreto legge
Dottor Gratteri
è lo stesso che in varie occasioni che detto favorevole all'introduzione dei lavori forzati e alla riapertura delle carcere di Pianosa e dell'Asinara per i detenuti in regime di quarantuno bis
Nella nota di previste netta del tredici ottobre
Scorso avevamo parlato di una delle idee sulle quali pareva lavoro la sua Commissione cioè l'abolizione del Dipartimento
Se l'amministrazione penitenziaria e la trasformazione della Polizia penitenziaria in una sorta di politica della giustizia alla quale affidare compiti rilevanti come l'esecuzione degli organi di reclusione la ricerca dei latitanti il controllo dell'esecuzione penale esterna la protezione dei collaboratori di giustizia dei Tribunali dei singoli magistrati
Addirittura la stessa direzione degli istituti penitenziari
Età per lo scorso anno a settembre parlando alla festa del fatto quotidiano
Il dottor Gratteri aveva proposto anche l'abolizione della Direzione Investigativa Antimafia facendo sorgere il sospetto
Che a questa sua ipotetica politica della giustizia potrebbero essere affidati anche altri compiti come l'Antidroga o un antimafia o un antiterrorismo e diventando così una specie di super polizia una specie di FBI all'italiana magari guidata da un super capo
Che riferisce direttamente al Presidente del Consiglio
Fuori da ogni effettivo controllo parlamentare ora può essere benissimo che queste del dottor Gratteri sia non solo idee e proposte che non troveranno mai applicazione pratica però fate attenzione alle coincidenze a settembre è pronto il testo del provvedimento del Governo
Sulle misure alternative alla detenzione e tra settembre ottobre Gratteri esternare le sue proposte
O le proposte su cui lavora la sua Commissione
Il diciassette gennaio decade la delega al Governo sulle pene alternative e proprio mentre il primo presidente della Cassazione parla della inutilità dell'inasprimento delle pene Gratteri annuncia la sua
Diciamo riforma che va in senso esattamente opposto come denunciato tra gli altri anche dalle Camere penali italiane nel frattempo della riforma del ministro Orlando annunciata mesi fa si è persa ogni traccia o quasi
Viene spontaneo domandarsi a questo punto quale sia la politica penale che hanno interenti quella di Orlando o quella di Gratteri
Una risposta hanno di neanche in mente ma non è per niente tranquillizzante