Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui a Matteo Marchesini per la rubrica critica militanti il ventisette gennaio come è noto sia celebrato il Giorno della memoria e anche questa radio
Ha evocato giustamente la figura e la voce chi Primo levi
Anche qui anche in questa piccola rubrica vogliamo parlarne a partire da quello che è un po'il suo libro testamento
Il saggio straordinarie sommersi salvati a cui lavoro nell'ultimo decennio di vita e che è stato pubblicato un anno prima della morte nel mille novecentottantasei
In questo saggio potremmo dire che levi rimette in discussione è drammaticamente tutta
La sua memoria e l'uso
Classico potremmo dire che ne aveva fatto fino
Allora i sommersi e salvati si apre con un'epigrafe ad accogliere i la vallata del vecchio marinaio levi
E scegliere identificarsi come fine alcune delle sue politiche con
La figura del protagonista con legge con le Regioni hanno
Che ha un bisogna incontenibile chili di narrare agli altri la sua storia e che spinto da
Dice il poeta un'agonia che torna sempre adora incerta ferma la gente la ipnotizza corra conto di un suo peccato oscuro della morte toccata i compagni dell'equipaggio
Del del suo rimorso insomma della sua salvezza misteriosa
La situazione della ballata ricorda in qualche modo esorcizzare un quel sogno di ritrovarci a raccontare l'esperienza dell'hacker davanti a delle persone indifferenti che lei riscopre comune a molti ex
Interna anti il vecchio marinaio è insieme un colpevole un sopravvissuto
E
Come è noto proprio del rapporto inquietante tra la sopravvivenza del senso di colpa parlai sommersi e salvati è insomma un libro che riapre le ferite e tutto viene rimesso in discussione
Perfino l'amore per il lavoro ben fatto l'amore del chimico produttore di vernici che lady era stato e che aveva celebrato
Di altri mestieri artigianali celebrati nei suoi racconti il montatore consone della chiave a stella l'orologiaio Mendel di se non ora quando
Ecco anche questa virtù del lavoro diventa una virtù fortemente ambigua avendo sorretto l'attività organizzativa della Germania hitleriana
è un libro proprio per questo di un coraggio anche di un entrambi Genta impressionanti perché
Lo scrittore reduce da Auschwitz monstrum smonta
Anche la propria certezza testimoniale spiega
Manzoniana mente come il male nel visto che è riuscito a contagiare anche le sue vittime
Ed è qui che nascono le pagine più memorabili sui capo dei campi di concentramento sulla cosiddetta zona grigia di complicità tra vittime aguzzini
E anche le pagine mostruose sulla vergogna dei sopravvissuti che vivono la loro salvezza per come condanna a morte di altri quali come dice lei riforma di collusione con la gara
E scrive una frase che fa venire i brividi sopravvive mani peggiori dice cioè i più adatti i migliori sono morti tutti
Di coloro che ad altri erano prigionieri comuni spiega levi non si è salvato quali nessuno è quasi nessuno ha lasciato testimonianza
Si tratta quindi di uomini e donne che si sentivano dominanti da un'enorme edificio di violenza scrive senza poter tenere però fare un'idea
Un'idea se la sono fatta invece i prigionieri cosiddetti privilegiati come lui ma appunto perché del campo e del suo orrore non hanno dice scandagliato il fondo
Insomma la capacità di organizzare razionalmente la testimonianza sarebbe rapporto diretto con l'ignoranza delle esperienze più estreme
E la parola dei privilegiati dei salvati continua in modo spietato lei nel suo discorso scaturisce forse
Da una volontà non proprio limpida
Quando pensa alla loro disposizione a raccontare la loro storia non sa più scrive e qui cito se lo ha Giannuzzo e lo abbiamo fatto lo facciamo per una sorta di obbligo morale verso gli ammutoliti o non invece per liberarci
Del loro ritorno ecco dopo la tortura a distanza di decenni emerge quindi sulla pagina rilevi il rimorso e corre morso anche
Un discorso sul suicidio l'invito come al solito lo scrittore né dentali ma nella impostazione di fondo
Stranamente cupamente opaco e quando si volgono indietro dice levi
A guardare l'acqua periglioso da e lo dice citando il suo amatissimo Dante che i sopravvissuti rischiano
Di non sopportare più la loro condizione di darsi la morte
Morte che levi si diede un anno dopo nel mille novecentottantasette
A risentirci venerdì prossimo