XVIII Congresso Nazionale ACLI "Da cristiani nella società, sviluppare la solidarietà riformare le istituzioni nell'Europa dei cittadini"

Chiaro e né politico concentrata e centrata sui lavori
Sui valori
Interrogano stia laicità come dovere di proposte a tutta la società e ritiene di percorrere la via via la collaborazione della solidarietà con tutti gli uomini di buona volontà
Vorrei concludere i rileggendo a voi quanto diceva patema Grassi nostro arcivescovo di Bari in una sua lettera pastorale
Riusciremo a dare una sterzata l'attuale situazione
Se lo faremo insieme certamente sì
Christian ci offre per questo non sono incoraggerà finché una speranza che non disarma mai la forza che viene dalla sola grazie ma anche non esente impareggiabile e si è fatto uomo nel Natale non perché questa veniva bene nell'Ulivo l'ha fatto perché veniva bene per noi
A questa severa scuola i credenti devono essere fedi continua senza negli altri
Progettando il nuovo e aprendo gli orizzonti alla speranza intrecciando il divino con l'umano
La strada è lunga non la vogliamo ma noi lavoriamo percorre assaggiando giorno per giorno e nostre forze secondo un programma dove la quantità delle cose fatte e altrettanto e altrettanto importante della loro qualità
Andando verso la direzione giusta
Avendo chiaro però che vogliamo riprendere velocità e forza
E questo significa puntualità di proposte rapidità di decisioni certezza di procedere e soprattutto fiducia nelle nostre possibilità il nostro comune impegno e rimboccarci le maniche e farli tutti la nostra parte grazie
Interviene l'onorevole Mino Martinazzoli
Cari amici la mia presenza qui
Non si raffigura tanto per le parole
Con cifre che dirò
Quanto per la volontaria esprimerli
Il sentimento di un'amicizia cordiale
Di dire in particolare a Giovanni Bianchi
Tutta la mia amicizia e tutto il migliore apprezzamento
La neve anche in una soltanto qui d'altro
Con amore con intelligenza la lega
In un viaggio
Coraggioso e talvolta doloroso
Ma è almeno come io lo conosco
Un uomo aperture buono voglio dire un talento
Che viene distribuito amaramente veramente nei dintorni della politica che io frequento
Mi sentirei di dire se colgo lo spirito del vostro congresso
Che è arrivata tempestivi
Ad un appuntamento cruciale
Nel senso che è ormai chiaro in voi la consapevolezza
Che i temi del rinnovamento che ci riguardano tutti
Non alludono alla tentazione del deragliamento
Rinnovarsi e non vuol dire uscire da sé
Ma vuol dire trasfigurazione crescere in sé
Per il senso delle vostre radici delle nostre comunità radici voi qui lo dite con orgoglio insieme con la consapevolezza delle difficoltà che insieme ci riguarda
Io credo che abbiamo bisogno di mettere in campo questa risorsa
Che riguarda né più né meno la nostra dimensione spirituale ed umana
Il tempo controverso che attraversi annuale
Esige appunto che facciamo affidamento su questa nostra attitudine su questa nostra vocazione peculiare
è un tempo controverso dicendo
E penso che questo appartenga
Alla riflessione di ciascuno di noi
Se guardiamo fuori dai confini italiani
Siamo costretti a constatare che il vento che soffia sulle macerie dell'impero ideologico sembra quasi voler costringere la storia tornare indietro
E se guardiamo limitarmi alle nostre questioni scopriamo e constatiamo
Lo sterile in coprirsi di un'occasione
Che ci sembrava fondatamente seconda
Cosicché assistiamo quasi all'uso dei linguaggi disinteresse sovversive una inquietudine sociale che si rivolgere in rancore
L'idea di trasversalità abbastanza ambigue che mettono troppo spesso insieme i deboli e i potenti privilegiati degli esclusi
Viene da pensare che non si va da nessuna parte in questo modo
E che quindi il problema è di Hill impedire il senso delle nostre intenzioni
è di fare richiamo appunto alla profondità dei nostri sentimenti
Credo che chi ha osato evoca
Per il suo impegno civile per il suo impegno politico l'aggettivo cristiano oggi deve sapere che questa è la risorsa alla quale dobbiamo fare appena
Che lo capiscano o no
I più istintivi dei laicisti
Ciò che in una storia difficile e tuttavia esaltante ha offerto di originale
L'esperienza dei cattolici democratici nel nostro Paese è stata questa interpretazione moderata
Della vita sociale della vita politica
Questa capacità di sapere insieme che la politica è importante ma non è illimitata
Perché solo se riconosce la sua modestia la politica tende a riscoprire il suo valore
Oggi siamo di fronte a questo crocicchio della storia
Un tempo si è compiuto
Un tempo che è stato rigidamente connotato da una forte contrapposizione ideologica
Abbiamo la possibilità di guadagnare la storia democratica di questo Paese un cammino ulteriore più limpido più libero più pacificato
E tuttavia sembriamo in reso Nucci
Sembriamo talvolta non intendere ciò che dobbiamo rimpiangere ciò che dobbiamo sperare questo lo dico anche per il mio partito
Noi non credo come democratici cristiani che possiamo avere
Qualche rimpianto in ordine alle occasioni perdute
Siamo carichi di errori e di opacità ma si dà il caso che sulle grandi scelte quelle che hanno contato per la vita degli italiani
Nella dimensione nazionale in quella internazionale i democratici cristiani non hanno sbagliato ma
Il problema dal nostro rinnovarsi non è quindi un problema di smemoratezza non indica una dimenticanza
Ma riguarda piuttosto la capacità che possiamo avere di attualizzare il senso delle nostre origini della nostra proposta dei nostri ideale
E tuttavia perché non confessare che siamo in difficoltà
Incerti talvolta inconcludente sulla rotta ad assecondare
Ai quarantacinque enne che ci stanno alle spalle sappiamo bene che nella gerarchia delle nostre funzioni c'è toccato praticamente il compito di governare
Per garantire una tutela l'esperienza democratica di questo Paese in presenza del più forte ed è il più minaccioso partito comunista dell'Occidente
Si dissolve quella storia
E talvolta bisogna riconoscerlo sembra quasi che siamo indotti a rimpiangere il passato e che cerchiamo nel futuro una replica di quel passato non il senso di una storia
Ma quel sovraccarico di passato
Se abbiamo detto in altri anni che era vanno per così dire condannati a governare
Oggi sappiamo che questa condanna non era una condanna all'ergastolo e qualcuno di noi si intristisce io non sono tra questi perché immagino che non siamo nati per il nostro potere ma per le nostre idee penso che il nostro potere ha lasciato a se stesso cadrà da solo sulle nostre spalle
Immagino invece che oggi è più che mai fresca attuale impareggiabile un'idea democratica cristiana dalla politica che regge in questo Paese alle sfide nuove che vi si oppone
Lo dite spesso anche voi nei vostri discorsi nei vostri documenti
La democrazia ha vinto nei confronti della pretesa totalitaria dalla politica e tuttavia la democrazia è ad un rischio se possibile più insidioso
Il pericolo è di passare dal troppo della politica al niente dalla politica e noi non potremmo noi per le nostre origini per cuocere per ciò che ci ha mosso la politica stare nella politica se ammettessimo che essa
è soltanto una sregolata contesa intorno al potere
Questo è il nostro dramma se volete il nostro paradosso ma insieme la nostra grandezza che si esprime quasi in quella contraddizione che quotidianamente dobbiamo risolvere
Per la quale mi è capitato di dire talvolta che per un cristiano fare politica appare insieme doveroso è impossibile
Doveroso perché ci tocca stare dentro questa storia e tuttavia impossibile perché noi siamo quelli che sanno che l'uomo non si consuma senza residui in questa storia
Abbiamo un vantaggio nei confronti degli altri per questo aspetto
Non siamo prigionieri della superstizione della storia e nemmeno dalla superstizione dalla politica e sappiamo che la politica non è l'unico mezzo di realizzazione della natura morale dell'uomo
In questo senso mi pare la vostra funzione
Nell'attualità è più che mai originale carica dei significati straordinari perché la politica da sola nella sua superbia nella sua impotenza non riuscirà a riscattare l'ambizione di questo futuro di questa nuova stordito
Se non l'ha visto era da parte delle coscienze singolare di ciascuno
La capacità di mettersi in discussione di coinvolgersi
Vi assumerci il senso di quella parola pesante della solidarietà
E secondo me non vuol dire banalmente una disponibilità a dare ma vorrà sempre di più significare una disponibilità ad essa ad essere se occorre anche una rinuncia un sacrificio
Se guardiamo alle dimensioni della interdipendenza mondiale da un lato
E se guardiamo ai legamenti temporale tra l'uomo del presente l'uomo del futuro si riesce bene di intendere che la matrice delle nostre idee dei nostri valori Herlihy ancora più che mai capace di offrire la possibilità di aprire varchi respira in un tempo nel quale insieme ad un eccesso di quantità almeno su certe plaga del mondo noi siamo accompagnati da un eccesso di inquietudine
L'uomo moderno appare sempre di più almeno in certe placche del mondo
Almeno per quel che li sovvengono gli strumenti delle più sofisticate tecnologie un uomo francamente immediatamente l'uomo nel senso che lo moderno rischia di avere
Più mezzi che essi
Ed allora il tema dei intendere questo dato della solidarietà
Non in termini utilitaristici ma in termini appunto di valore è qualche cosa che ci appartiene e che ci appartiene nella misura nella quale sono capace di domani non è casuale io trovo che è assai significativo impegnative
La circostanza che la parola della solidarietà entra nel lessico di altre tradizioni culturali e ideologiche che fino a ieri usavano di più le però nel contrasto della notte del conflitto
Non è che la solidarietà badate amici sia una parola dolce e consolatorio non è una parola da salotto una parola fatti corsa
Evidentemente si tratta di capire in che modo nei gesti della politica dalla Società delle istituzioni viene introdotto questo principio in questo senso credo ma mi avvio a concludere che mi toccherebbe quanto meno un accento un suggerimento al tema delle riforme istituzionali visto che mi capite in questo momento di per coprire un determinato ruolo
Anche se talvolta scherzando in questi mesi mi è capitato di dire che ero anch'io per certi aspetti una sorta di paradosso
Ministro delle riforme istituzionali di un governo nato sulla costatazione che non vi era accordo per farle e quindi per risarcimento si sono inventati un ministro delle riforme istituzionali e tuttavia corrente
Con questo libro
Con la constatazione di una difficoltà che ogni volta che viene indagata appare francamente sempre più insuperabile
Credo che il problema non di raggiungere con impazienza dei risultati immediati
Il problema è di non perdono il tempo di utilizzarlo vi guadagni non sono necessariamente alla portata di tutti i giorni di tutti gli uomini
Sentivo prima dire che occorrono appunto lavoratori che facciano certi mestieri anch'io sarei convinto dall'opinione che oggi
Questo Paese sarà un poco rassicurato se non ci saranno intorno tante giardiniere riterranno più minatori capace di scavare al fondo di una vocazione che è nostra
In un Paese nel quale gli italiani cominciano a non capire più perché sono italiani
C'è un'eclissi del vincolo del sentimento di una sorte condivisa di un destino comune che secondo me evoca anche il vostro impegno la vostra capacità di persuasione
Io credo Bianchi lo sa e ne abbiamo parlato recentemente in un convegno dell'accesso
Che toccano più che ad altri
Tornare a dire e a pronunciare parole che sembrano in ogni modo consegnata agli archivi dalla nostra cultura
Sono parole che noi abbiamo sempre maneggiato con grande circospezione
Dico le parole della nazione dello stato della pace
L'abbiamo maneggiate con circospezione per la ragione che conoscevamo quanto di tradimento si consumava spesso dietro quelle sì
La parola dalla nazione così spesso degradata nell'ostilità dei nazionalismi
La parola dalla patria spesso usata retoricamente per mandare tanti giovani italiani a morire senza scarpe centro ideale in guerre insensate
La parola dello Stato come il pericolo di una intrusione nella più intima libertà nella nostra coscienza eppure poiché noi possiamo queste parole pronunciarle con l'innocenza a me pare che possiamo tornare noi più di altri a dirle per indicare agli italiani e che c'è una impresa comune l'accordo
Che non c'è popolo senza tanti
E noi vorremmo essere non laterali a questa storia ma dentro a questa storia sul fondo per la sua del suo senso del suo destino del suo orientamento
Dicevo dunque le riforme istituzionali hanno senso vengono collocate in questa le riforme istituzionali non sono un surrogato dalla polizia
Sono una risorsa dalla polizia di rarità la difficoltà di raggiungere
Alcune acquisizioni condivise intorno al senso delle riforme deriva dalla circostanza che stiamo in un tempo politico nel quale ciascuno vorrebbe guadagnare il futuro quasi indietreggiando verso il futuro
Ciascuno dei soggetti della politica dei grandi soggetti della politica
Volendo già oggi predeterminare quale sarà il suo guadagno del futuro
Se noi continuassimo così se facessimo così credo
Ci diremo soltanto per perdere tutti insieme ed io vedo troppi sintomi della circostanza che le cose stanno andando così nel senso che è una competizione interna tra i partiti
Non sottrae il sistema dei partiti nel suo complesso da una contestazione e diventa sempre più radicale sempre più in comunicante una sorta di rifiuto e tutto sommato non è accettabile fino in fondo
Per la ragione e ogni parola che si dica di distruzione non sapendo esattamente che cosa è quello che accade dopo è una parola eversivo
Voi portate come tutti i cristiani nell'intimo dalla vostra coscienza il senso di una rivoluzione
Diciamo questa parola nove ma in modo assai diverso dalla rivoluzione che storicamente volendo elargire agli uomini una speranza eccessiva hanno spesso mortificato tradito gli uomini per noi la rivoluzione quella che sappiamo comprendo stesse sappiamo però che la parola della rivoluzione a indubbiamente a che fare con l'idea di un ordine nuovo
Con l'idea di un progresso che non si ripeto un deragliamento ma che sia il compimento di qualcosa che è già scritto dalla nostra un regime questa credo la storia degli uomini e questa è la nostra visione della storia
Non siamo mai stati attratti
Dalle miseria dello storicismo
Noi siamo gente alla quale essa e la storia umana e certamente percorsa da un disegno misterioso il provvidenziale
Ma sappiamo che questo disegno ci tocca di assecondarlo senza pretendere di conoscerlo fino in fondo
Ebbene invece conclusivamente io credo che quello che vi tocca è un compito grande per tanti aspetti più grande che nel passato
Proprio perché toccherà a ciò che si forma dei solidale di generoso nella società impadronirsi dei termini e dei modi della politica convogli Hurley guidarla perché la politica possa essere di nuovo capace di guidare
Una nazione uno spaccato un popolo verso quella impresa comune
E far sì che la vita singolare di ciascuno di noi diventi più ricchi ce l'aspettiamo nella vita degli altri secondo questo sentimento di un legame di una sorte che ci accomuna
Che accomuna noi all'interno di quel tema della cittadinanza e secondo me è oggi la parola chiave del presente e del futuro
Troppe cultura che quelle che fino a ieri ripiegarono in uno squilibrio dal collettivo contro il singolare oggi tendono a pronunciare la parola della cittadinanza come esclusivamente il luogo dei diritti individuali
Io credo che toccherà a noi tornare a scoprire ad insegnare persuasi realmente a convincere che la parola della cittadinanza non a riguardo ai nostri diritti individuali ma riguardo ad una obbligazione e porre ciascuno di noi è al centro di un legame e ci lega non solo ai dirigenti ma ci lega al passato agli uomini che hanno camminato e ci lega al futuro agli uomini che cammineranno sullo splendore e sul dolore della terra
C'è bisogno di Società civile in Italia la società civile non è tutto quello che era uscito dalla società politica
Vi è società civile non laddove gli uomini si mettono insieme intorno ad un interesse ma là dove uomini e si mettono insieme intorno ad un pista interna
C'è questa necessità di riffa
Una forza sociale una coesione sociale una nuova alleanza di interesse e di valore senza di che le procedure della democrazia diventeranno sempre più in niente
Ed anche la tematica contro i partiti non porterà grandi risultati
Certo i partiti debbono dimostrare di essere davvero una parzialità che tende all'approssimarsi più possibile interesse generale ma occorre sapere appunto che la democrazia moderna senza partiti
Sarebbe sì una procedura regolata
Con le istituzioni adeguate ma sarebbe tuttavia una società nella quale gli interessi più forti continuerebbero a prevalere nei confronti degli interessi più due
E questo vostro disinteresse questo vostro impegno generoso
Questa capacità che ha detto che avete dimostrato perché dimostra
Dei superare la interpretazione contrattualistica della democrazia
Per superare la espressione dello scambio politico per immaginare che ciascuno di noi tocca di dare qualcosa senza dare qualcosa in tangenza pretendere qualcosa in cambio in proporzione della nostra forza e ci tocca di guardare ad una società che ne abbia la capacità di superare i limiti l'angustia
Delle cosiddette società dei due terzi credo che questo vostro convegno e culminerà domani in un grande incontro del quale certamente tutti voi siete sommamente ansiose rimarrà nella storia quel movimento del lavoro il pittore cattolici democratici nel nostro Paese rimarrà io a questo guardiamo in questo modo guardiamo a voi come un segno di speranza
Io uso con precauzione questa parola ma mi pare la più bella sparata dal nostro vocabolario
Purché si sappia che la speranza non è una vaga e salottiera
Consolazione io dico la parola della speranza
Pensando ai contadini delle mie parti che tutti gli anni tornano a seminare senza pretendere prima la certezza da permetti tu
A qualche avviso la commissione avere chiusi Capote riaperta fino alle dodici e trenta e poi dalle diciassette alle diciannove
Salutiamo la senatrice c'è Kattali Gabriella
E
Fabio Ortolani il segretario confederale della UIL
Abbiamo diamo la parola a Lorenzo Cantù dopo parlerà Sandro Campanini presidente della Fuci
Nella vita democratica delle ACLI
Un congresso rappresenta sempre un avvenimento di primaria importanza
Ma questo assume un particolare rilievo
Siamo infatti tutti consapevoli che questa assise congressuale insegna un punto di svolta
Apre una fase di grande responsabilità
Sia perché impegna ancor più a continuare il cammino fatto
Sia perché abbiamo suscitato molti attese e speranze
Sia perché è ancora il momento storico che stiamo attraversando propone a noi di compiere scelte adeguate
Alla gravità e alla complessità dei problemi che gli ultimi anni per non dire gli ultimi mesi hanno portato sulla scena
La nostra associazione in questi anni è cresciuta
Si è affermata come interlocutore valido
Affidabile
All'altezza del proprio ruolo
Molti segnali indicano che la nostra presenza è cresciuta
Nella comunità cristiana
Che essa è utile al movimento dei lavoratori
E considerate importanti in campo politico e nelle vicende della società civile
Nel contesto di questi tempi nuovi le ACLI infatti non si sono tirate indietro
Hanno saputo affrontare impegnative sfide del momento
E dovrà saldamente attaccati alle radici della nostra identità noi intendiamo
Con intelligenza
Coraggio appassionata ricerca e lungimiranza assicurare la nostra presenza operosa in questa nostra società complessa
Siamo però convinti che l'attuazione di questa presenza non sia possibile
Per un'associazione di impegno laicale come la nostra senza uno spirito di sperimentazione coraggiosa insieme responsabile
Il coraggio ci porta a Scutari attentare tutte le vie possibile e utili nell'adempimento concreto della profezia ed è la testimonianza di fede
A tracciare un solco lungo il cammino della liberazione delle donne e degli uomini da ogni condizione in cui la loro dignità venga umiliata e
E misconosciuta in modo insufficiente
E ciò a partire
Dal mondo del lavoro
Infatti in un contesto come quello dell'attuale nostra società le rapide trasformazioni della realtà produttiva ci impongono una rinnovata riflessione sugli aspetti inediti che il lavoro è venuto assumendo ossia nella sua collocazione che nell'esperienza personale
Il nostro sforzo di elaborazione culturale diventa dunque premessa indispensabile di una presenza nel mondo del lavoro che non vuole essere né decorativa né marginale
Delle braccia consistere nel capire a quali condizioni le donne e gli uomini che lavorano possono avere sempre la dignità di persona nello svolgimento del suo lavoro
Soltanto per questa via certamente più ardua e complessa rispetto alle concezioni del passato
E possibile ritornare a parlare di centralità del lavoro una centralità che non va dunque riferita alla cultura del lavoro che abbiamo lasciato alle nostre spalle
Una centralità del lavoro che va pensata in relazione alla vocazione globale della persona e non un rapporto ad un agire lavorativo visto come autosufficienti
Infatti il lavoro da solo non basta affare del lavoratore una persona anteporre la persona lavoro non vuole affatto però dire
Che del lavoro una pare del lavoro una dimensione separata e neutrale rispetto all'essere della persona
Il primato della persona ci spinge a dire invece che il lavoro non può essere lasciato esclusivamente alle sue logiche organizzativi interni e tanto meno lo può essere quanto più questi rischiano di prendere la piega della riduzione funzionali strumentale del lavoro
In definitiva noi oggi riteniamo maturate le condizioni che consentono il coinvolgimento dei lavoratori e dà il senso del lavoro in un più ampio orizzonte di relazione integrale della persona
E dove nella vicenda politica nella vicenda politica abbiamo toccato con mano come sia urgente alla riforma delle istituzioni
Un campo nel quale ci siamo impegnati
E ci impegneremo ancora con grande determinazione con la fiducia che l'attuale fase costituente dalla società e della politica ha bisogno come abbiamo sentito dire anche poco fa
Del nostro peculiare accapo a Porto
La fase di confusione
Il riassetto istituzionale l'appunto il possibile disagio sociale politico economico in cui in una parola le difficoltà che si delineano possono spingere allo scoramento e al disimpegno
Al contrario la responsabilità che ci è propria di movimento laico cristianamente ispirato deve motivare un forte impegno nei limiti e con i contenuti che ci competono per rendere un servizio alla società civile una testimonianza di fede in questo frangente estremamente arduo
I tempi chi ci attendano
Prefigurano scenari nei quali antiche equilibri sia compieranno novi schieramenti si realizzeranno
Vecchie certezze verranno meno il travaglio del nuovo che avanza non deve scoraggiare chi come le ACLI si richiama i valori di verità innegabile iscritti nella storia dell'uomo e ancora viviamo in un momento storico nel quale sembrano prevalere spinte incontrollabili nell'ambito pubblico piena la difesa del particolare in quello privato
Quanto a qui in questa situazione difficile noi dobbiamo esprimere segnali chiari i quali indicano una inversione di tendenza e siano capaci di chiamare a raccolta i limiti e tipi di chi guarda lontano
Perciò dobbiamo dare anzitutto prova di uno sguardo lungimirante e rinnovare le ragioni più profonde del nostro impegno
L'obiettivo di una convivenza solidale nella giustizia e nella partecipazione non può essere oscurato da interessi egoistici a cominciare da quelli di cui noi stessi siamo talora portatori uno slancio unitario per il nostro movimento deve scaturire dalla ferma condizione che noi siamo responsabili di un progetto che esige coerenza e dedizione
Dobbiamo investire nel lungo periodo e decide testimonio operosi di un mondo nel quale da solidarietà e l'impegno di tutti e di ciascuno non siano solo parole ma concreti gesti nella quotidianità
Tutto ciò non può essere raggiunto senza la virtù del coraggio
Coraggio nell'andare controcorrente rispetto alle tendenze dominanti
Coraggio nel ribadire sempre che sono alle istituzioni al servizio dei bisogni della gente e non viceversa ed infine il territorio le ACLI hanno una lunga esperienza sul territorio sia a livello dell'impegno sociale sia a livello dell'impegno strettamente politico
Si tratta ora di rinnovare pari impegno precisando l'importanza dei diversi momenti
Quando parliamo di territorio non intendiamo semplicemente un luogo di natura geografica e nemmeno un anonimo insediamento abitativo
Ma un ambito nel quale le persone i gruppi certo non so di spazio ne delle esigenze vitali la casa il lavoro la sicurezza personale ambientale le relazioni di vicinato i rapporti associativi
Il territorio per cioè in quanto luogo di attenzione di intervento politico mette continuamente alla prova la nostra capacità di capire il disagio come spia
Lo sviluppo sociale sbagliate quindi la nostra capacità vittoria e valorizzare i conflitti non in quanto fini a se stessi bensì in quanto finalizzati ad un governo delle risorse più giuste e piuma
Ecco perché il territorio e la base irrinunciabile almeno e per noi perché si possa attivare un processo di nuova socialità occorre però riflettere sulle modalità della nostra presenza sul territorio
Sul modo della struttura di base sulle qualità della nostra iniziativa è fare di questo l'obiettivo primario del movimento
La vita dei circoli
Dei nuclei infatti come pure il sistema delle zone e il fondamento stesso dell'esistenza e della credibilità del movimento e della sua vita democratica ed infine concludendo
è questo il punto a mio parere di arrivo del nostro impegno da dare tutti insieme con coraggio intelligenza lungimiranza in uno sport incessanti di ritessere il tessuto sociale delle città dei Paesi della realtà territoriale per far avanzare la democrazia afferma la giustizia diffonde nella solidarietà
Allora
Sandro Campanini della Fuci e poi parlerà a Carla Passalacqua vicepresidente del Comitato pari opportunità del ministero del lavoro
Ringrazio voi tutti per l'invito rivoltomi
E quindi il saluto a nome della Federazione universitaria cattolica italiana
E ricambio fin d'ora l'invito a tutti voi alla presidenza ovviamente al nostro congresso che celebra il cinquantunesimo che celebreremo a Salerno in aprile
Solo alcune riflessioni molto veloci evidentemente
Cosa può cumulare una piccola federazione come la Fuci è una vasta associazione come le ACLI
Già alcune cose o brutto scrivo più sostanziali ho potuto scrive alle in una contributo per la vostra rivista S cui mi soffermerò solo su alcuni aspetti
Innanzitutto i valori cristiani che ispirano la nostre vostra identità
E la nostra costa azione valore che certamente trovano espressione del nostro tempo in cui i reali che voi citate come prioritari il vostro documento congressuale cioè la giustizia la pace e la salvaguardia del creato
Un radicamento nel Vangelo che ci spinge all'evangelizzazione nostre menti di vita
Non nel segno della riconquista ma nel dialogo fraterno e costruttivo con ognuno
Secondo le se l'associazionismo con tutto quello che ciò significa ma associazioni aperte cioè capaci di interagire con la realtà circostante e non segnate da come dire nessun complesso di superiorità nei confronti della gente che non si ritrova ed invita associative
Eppure anche con questo mentalità fondo come CD un ruolo essenziale nel tessuto ecclesiale e morale civile e sociale del nostro Paese come punto di riferimento a servizio anche della gente che non aderisce a entità associative
Terzo la capacità di essere soggetti di politica senza essere strettamente soggetti politici
Stando quindi ben al di là del disimpegno del responsabile che a volte sembra serpeggiare la nostra gente ma ben al di qua anche della confusione tra identità associativa cristiana e competizione politica
Quindi un sano senso di come dirà autolimitazione di consapevolezza del proprio ruolo ruolo che valido proprio perché così caratterizzato in una talvolta scomoda posizione di confine
Quindi un senso di autonomia vera concreta non solo di facciata dei partiti da tutti i partiti
Non certo per qualunquismo lo sappiamo a perché maggior servizio che possiamo rendere agli stessi partiti alla politica nel suo insieme
E non creare ulteriori confusioni invadenza di campo ritrovando ciascuno un ruolo proprio a volte dialettico Paparo per questo utile al bene del nostro Paese
Infine vorrei sottolineata dalle caratteristiche ketchup possono accomunare la responsabilizzazione e la formazione dei propri membri
I fra crescere nel nostro associazioni quel protagonismo nella libertà che non è fine a se stesso
Ma che permette la valorizzazione di ognuno una partecipazione autentica e solidale ispirata non dalla volontà di emergere ma la lite dalla disponibilità a servire della logica evangelica della lavanda dei piedi
E quindi con tutto ciò tutto quello che ciò significa in in termini partecipazione democrazia interna consenso delle decisioni profondità e vastità del dibattito e così via
Passare ora delineare molto brevemente alcune prospettive di riflessione di impegno in cui anche le fucine prossimi tempi possono trovare momenti di confronto
La prima una domanda riguarda il vostro titoli in qualche modo quale ruolo per noi cristiani del due mila quale ruolo per questa minoranza che può sposare piene minoranza significativa e in una visione di fede indispensabile al mondo
Quali modalità per essere lievito e non quindi armata ma li evito che davvero fermenta la pasta
Certamente la continua conversione la parola di Dio e insieme a questa il faticoso e discernimento storico
Rimangono i due assi portanti del nostro del vostro futuro
La seconda prospettiva riguarda i problemi del Paese e in particolare il tema della cittadinanza
Che voi affrontate in questo congresso e anche noi affronteremo le nostre tesi
Che già altre hanno portato avanti
In passato altre movimenti Q con cui quindi ci si ritrova come veniva ricordato in precedenza un intervento
Con uno slogan potremmo dire che la CEI la cittadinanza passa attraverso la tutela dei diritti e la tutela dei diritti di cittadinanza è il grande dovere
Politico del nostro tempo cioè diritti Rover non sono separabili nel senso che impegnarsi per tutelare i diritti oggi è forse il più grande rovere che sta di fronte
Ma per questo serve un impegno per riportare un circolo virtuoso il ruolo delle istituzioni dei partiti della società civile ma anche dell'amministrazione dell'economia e così via quindi tutti i soggetti che compongono la vita sociale del Paese
Riforma elettorale che ancora come Fucci appoggiano in pieno pur non essendo direttamente coinvolti nella campagna referendaria continua certa ad essere la madre di tutte le riforme per usare una frase a effetto
Ma ciò che da ripensare oggi non è soltanto singole soluzione mai lo Stato ha nel suo complesso
E credo che i cattolici abbiamo alle spalle una riflessione sullo stato che aridità molto preziosa pensiamo a tutto il grande contributo della Costituente e anche prima della Costituente
E quindi la riflessione sullo stato è ancora più necessaria di fronte alla sfida europea che mette in gioco che re discute il modo di ripensare lo Stato e le istruzioni singoli paesi
La terza prospettiva riguarda l'Europa e qui ovviamente proprio una parola
Con lo slogan anche qui un'Europa che sia nella pace nella giustizia certamente e questo è già un grande passo visti gli ultimi sviluppi
Ma anche un oro in Europa che sia promotrice nel pianeta di pace di giustizia
Qui non soltanto una pacificazione interna che riguardino Ima una promozione per tutto il pianeta anche di sé la responsabilità che ha avuto l'Europa a volte nel passato nel non appoggiare pace giustizia Manzi nel fomentare conflitti quindi una grande responsabilità
E qui ruolo dei cristiani ovviamente diventa ancora più pressante come testimonia il sinodo dei vescovi
Concludendo
Credo che meno accorgersene cristiane debbano essere coloro che hanno il coraggio della responsabilità
Che si impegnano senza calcoli non cercando tanto l'efficacia dei risultati ma la fedeltà al signore di questa storia che si gioca nel servizio all'uomo
In fondo la vostra la nostra storia
Se costruita anche sui rischi a volte su momenti dolorosi e difficili e forse anche su qualche errore
Eppure è questa gratuita credo che dona sapore alla nostra identità
è così che potremmo essere da cristiani e la società testimoni di quella parola che gioia e liberazione apertura sull'infinito ma proprio per questo anche elevazione delle finitudine umana
E tra noi diamo il benvenuto al professor Pietro Scoppola
E arrivata anche il segretario generale della ci si ergeva Antonia richiama
Carla Passalacqua vicepresidente del Comitato Pari opportunità al ministero del lavoro
Sono grata alla presidenza delle ACLI
All'amico Giovanni Bianchi per l'invito rivoltomi non solo a partecipare ai lavori di questo importante e significativo momento congressuale
Ma anche a permettermi di offrire un piccolo e modesto contributo alla riflessione che uomini e donne state qui facendo sulle nuove sfide
Le coraggiose scelte che questi anni questi giorni
Richiedono ad ognuno di noi alle grandi associazioni come la vostra impegnate nella società civile nel Paese per affermare dare concretezza a valori quali la solidarietà
La realizzazione dei diritti in primo luogo dei diritto al lavoro alla cittadinanza piena e responsabile
Il mio contributi al mio saluto a nome del Comitato di parità e di pari opportunità tra lavoratori e lavoratrici del ministero del lavoro il mio saluto come responsabile del coordinamento femminile della CISNAL
Come amica delle donne delle ACLI a cui mi lega una profonda stima è un grande affetto
Il mio saluto come donna sindacalista lavoratrice
In questo tempo in cui le parole corrono ripetitive svuotando sì sempre più dissenso e di significato in questo diffondersi di conflitti e di risse
Chi ancora sa e vuole impegnarsi per rispondere alle richieste di lavoro di trasformazione del lavoro dei lavori
Per valorizzare mettendo anche al centro il capitale umano i lavoratori e le lavoratrici
Chi ancora vuole sa rispondere
Alla richiesta che ci viene dalle donne e dai giovani di a vere un lavoro un lavoro dignitoso ed umano
Chi ancora oggi sa rispondere vuole rispondere ai giovani disoccupati del Sud alle giovani donne del Sud che hanno sempre più alta scolarità e meno occasione di lavoro
Chi si vuole misurare concretamente con questa sfida abbandonando risse e diatribe inconcludenti
Questa stagione felice delle ACLI e frutto anche dell'impegno forte
Teorico concreto di elaborazione realizzazione per il diritto al lavoro
Ed è questo è il modo vero è unico per vivere la solidarietà che sovente la teniamo richiusa e sepolta nell'enunciazione di un valore astratto che non riusciamo a praticare in questo tempo in cui c'è più impegno a distruggere a vedere nemici
A richiudersi ancora una volta sotto alle nostre calde tende dove ci rassicuriamo a vicenda a rialzare steccati e muri quasi orfani di quelli caduti
Le ACLI sono impegnate fortemente a costruire sul terreno delle riforme istituzionali per ridare senso un valore eticità alla politica al governo della posta cosa pubblica all'assunzione delle responsabilità alla costruzione di una democrazia compiuta alla crescita della partecipazione
Questa amici e amiche dalle ACLI e l'altra grande ragione io credo per la quale c'è attorno a voi tanta attenzione tanta stima
è tempo di utopia di pensare in grande di costruire il nuovo di essere sale e lievito è il tempo del fare di una utopia che si fa concretezza
E il tempo per tutti noi di tradurre valori e obiettivi in progetti nella quotidianità di ogni giorno nel vissuto di tanti uomini di tante donne
Di tanti giovani e di tante giovani che mai hanno smesso anche nei momenti più duri e Bugli
Siamo alla terza giornata
Il posto di vederla
Notturna per l'esattezza felicemente concludersi non mi hanno annebbiato il sistema di controllo temporale e benvenuti anche se ancora poche ma poi questi aumenteranno di sicuro e quindi diamo inizio ai nostri lavori ieri sera eravamo in pieno momento oratorio dei delegati penso che possa continuare e soprattutto offrire l'occasione a coloro che hanno chiesto la parola di poter intervenire dal palco rendiamoci conto che e oggi è la giornata in cui si può ancora parlare mi scuso però in anticipo
Mi scuso a in anticipo se poi però questi nobili propositi di saranno in parte contraddetti come avere avete notato ieri non c'è stata l'annunciata sfilata di personalità importanti politica e sindacale eccetera
In quanto soprattutto i rappresentanti politici erano impegnati in Parlamento con votazioni di fiducia su singoli punti delle leggi di accompagnamento e finanziarie quindi arrivato può e la fine solo l'onorevole Lo Bianco mentre ministro potato che era venuto è stato due di notte poi dovuto dare a votare qui invece la possibilità non dei col rischio sono graditi ospiti invitate di avere voi invece in giornata
Una razione doppia in quanto vedete non siamo venuti ieri può darsi che arrivino quindi ci scusiamo in anticipo con voi
Però riteniamo che sarete comprensivi della difficoltà che avrà la presidenza del congresso di amministrare gli interventi fatto questo alcune un elenco di persone che non possono venire ma mandano messaggi Emilio Rubens sottosegretario di Stato al al Tesoro senatore Antonio Carelli via segretario nazionale PSD
Marina De che chiede Ermanno mo'Ermanno Ripamonti presto residenti nazionale accessi Giancarlo Cesana è malato presidente Movimento Popolare
Benedetto De Cesaris direttore Ferrovie dello Stato Mario Agnes direttore dell'Osservatore Romano
Valeria aglio Valassi
Presidente nazionale Arcidonna
Alberto Agliardi deputato
Per questa mattina
Penso che l'amico Lose che fa parte la residenza assommando voi
La conduzione della della guida del congresso e quindi con un applauso per lui che lo mettiamo esso precauzione intanto per cominciare bene c'è da un vasto si farà o momento di preghiera
Noi ben volentieri lo ascolteremo per cominciare nel modo giusto in la nostra giornata congressuale
La preghiera la trovate nella cartella
Un piccolo opuscolo preghiera per ogni giorno
Dio perché perché
Fammi capire quel che succede a me a tutti gli uomini all'umanità
Dammi la sapienza
Per essere cristiano nella società sono sempre in ascolto
Di chi mi informa su quel che succede nel mondo
Mi appassiono ai commenti e cerco di farmi anch'io
Partecipò ai giudizi alle proposte ai Progetti
Alle scelte di campo
Ma tutto questo non basta
Devo rivolgermi atte che crei tutte le cose
Sei presente ed operante in tutto ciò che crei smeriglio quello che succede
Informi spieghi e mostri con chiarezza la via
Anche ai nostri giorni si compie il tuo disegno
Perché visto con Cristo e in Cristo
Ah tedio padre onnipotente nell'unità dello Spirito Santo ogni onore e gloria per tutti i secoli de il secco di
E con questo assenso fanno la chiesa
Per essere cristiano nella società
Faccio l'analisi della società che cambia
Ricorrendo agli studiosi e agli esperti
E penso che dopo ascolterò la parola
Cerco i segni dei tempi e i discernimento spirituale
Con la mia capacità di osservare spiegare e valutare
E penso che dopo ascolterò la parola
Sento il bisogno di teologia della storia
Ma intanto leggo la storia dimenticando la salvezza
Via ad Annina sapienza perché mia sistemi affianchi nella mia fatica fammi capire quel che succede
Come il tuo disegno si realizza nei piccoli viene ai poveri
Come la sofferenza e l'amore salvano
Fra le maglie della forza e della ricchezza
Del potere e delle istituzioni
Di danni occhi nuovi parole nuove Sapienza vera
Anche se per molti diventerò sommamente scandaloso
Prima di dar la parola la
Levati Angelo di Milano
Leggo un messaggio carissimo Presidente formulo schermi di voti per la felice riuscita della diciottesimo Congresso Nazionale atti che si terrà a Roma dal quattro all'otto assicuro richiederebbe medico Vesco e il vescovo di Belluno Feltre
E vaticani
Non so se ci siamo accorti di questa coincidenza
In Europa stanno venendo due fatti molto importanti
In questi giorni a Maastricht
Si sta riunendo la riunione di tutti i capi di governo per pensare progettare l'unità politica dell'Europa
A Roma
Prima africano ci si si sta svolgendo il sinodo dei Vesco dell'Europa
E penso di leggere questo come ho fatto come un segno dei tempi come la sapienza della storiella sospinto dalla provvidenza che indicare una strada al Congresso delle ACLI in questo senso il senso dell'Europa e poi il senso del mondo
E quindi nessuno può disconoscere
Che la fase storica che stiamo attraversando costringe tutti coloro che vogliono affrontare portare contributi alla restituzione dei problemi sociali accorse in una dimensione internazionale
Non si tratta solo di parlare di villaggio globale o di casa comune europea ma di tener conto dalla necessità che un campo d'azione deve essere sempre meno circoscritto ai confini nazionali
Infatti sia le questioni politiche come la la recente guerra del Golfo la situazione del Medioriente l'Europa unita all'attuale incontro appunto dei governi di Maastricht
L'Europa dall'Atlantico agli Urali il ruolo dell'informazione dei mass media
Sia quelle economiche multinazionali mercato del lavoro che quelle sociali e la migrazione dei popoli non possono trovare una soluzione se non in una prospettiva internazionale
Oggi per le ACLI pensarsi in modo internazionale vuol dire anche questo due cose primo operare creando relazione con vari interlocutori sociali associazione istituzionali organizzazioni non governative la CEE l'ONU ed i suoi organismi collaterali
Costituire secondo una organizzazione Acri presente nelle varie realtà nazionali
Sfruttando le strutture create per i nostri emigrati all'estero in primo luogo curare con più calore e più competenza lì indica gliene i nostri emigrati gli gli atti all'estero in modo che al prossimo congresso fra quattro anni
Sì ancora un congresso con la stessa sigla
Ma il cui significato sia associazioni cristiani lavoratori internazionali
Si potrebbe poi affidare agli organismi che usciranno da questo congresso magari anche tramite la Commissione emigrazione di iniziare una strada sperimentale in tal senso
Visto che l'ottica degli interventi dovrà essere internazionale si potrebbe a mettere a tema in un primo momento proprio la riforma dell'ONU
Una riforma che di una di un azione riformatrice di un'azione formativa e di un'azione politica
Tutto questo sull'ONU per evitare che questo organismo internazionale importantissimo posso evitare quei tentennamenti ed errori proprio come avvenne durante la guerra del Golfo
Sempre sul discorso di pace e guerra le ACLI indichino l'obiezione di coscienza come scelta preferenziale rispetto al servizio militare
Di conseguenza il servizio civile all'interno della mostra del nostro movimento venga riqualificato e non solo come scelta etica oppure come merce di di poco conto di poca spesa
Ma anche come scelta politica e davvero un ruolo importante della formazione dei quadri per una cultura di pace concorsi di informazioni adeguate Perelli obbligatori per tutti gli obiettori atto dei vari livelli le ACLI poi dopo avere sperimentato l'ecumenismo politico in seguito al congresso di Torino e di fatto vivendo un ecumenismo associativo
Con l'associazione di varia provenienza possono vivere a possono avere le carte in regola per adoperarsi a collaborare e vivere al proprio interno l'ecumenismo ecclesiale
L'Assemblea ecumenica di basilica che si è tenuta dal quindici al ventuno maggio mille novecentottantanove è stato un avvenimento storico in cui i delegati delle chiese cattoliche e protestanti e ortodosse hanno approfondito insieme tematiche inerenti alla giustizia e alla pace e la salvaguardia del creato
In questi giorni il già ricordato qui a Roma si sta tenendo il Sinodo europeo al quale sono stati invitati ad intervenire anche delegati fraterni delle varie Chiese cristiane
Per analizzare le conseguenze della nuova geografia del nostro continente
A questo appuntamento purtroppo manca il Patriarcato di Mosca di Romania di Serbia e di Bulgaria l'altro polmone d'Europa
Ciò dimora
Ora che la strada del dialogo e della collaborazione tra le chiese è un cammino pieno di ostacoli forse è arrivato il momento che noi organismi laicali
Possiamo muoverci in concreto con laici di altre confessioni cristiane
E perché per esempio non esportare la nostra esperienza associativa
E fondare a Mosca le ACLI ortodosse dal momento che esistono e forse avranno un'ombra futuro più operativo dell'attuale le ACLI Vangeli che ritorna il pellet in provincia di Torino
Quindi pace e giustizia ambiente ecco un lavoro ecumenico per l'oggi per i laici del nostro tempo
L'attenzione che le ACLI riservano ad una parte da una parte all'accoglienza e all'integrazione dall'altro la giustizia la pace al rispetto della vita dalla persona
Le portano e inevitabilmente ad avvicinare la realtà degli immigrati presenti sul nostro territorio
E a leggere queste la presenza non solo come un problema dalla non facile a soluzione
Ma soprattutto come una sfida per il nostro tempo come una possibile una possibilità che ci è data per incominciare a costruire senza nasconderci le inevitabili difficoltà una selce Società davvero molti razziale tollerante e democratica
Queste riflessioni ci devono condurre ambientare tutta una serie di interventi di cocenti dazione
In una società che ha sempre più rifiuto del diverso chiunque esso sia sulle cause dell'immigrazione e creare e o affiancare iniziative adatte mantenendo collegamenti con che già si occupa su questo e creando spazi di confronto culturale attraverso momenti formativi e ricreativi miranti a vedere le diversità come una ricchezza reciproca
Verificare poi esce l'articolo quattro dello statuto delle acque del precedente congresso
Non ha avuto qualche in seguito che vuol dire se c'è qua sta per qualche immigrato immerso nelle strutture delle ACLI come politico forse rimarca invece lettera morta
Quindi l'ONU l'obiezione di coscienza l'Europa l'ecumenismo tra le Chiese e l'integrazione con gli immigrati un grosso lavoro per un futuro più problematico
Ma ancora più affascinante per le ACLI movimento di frontiera
Che si non perché non si accontenta del suo presenti ma in continua ricerca di un nuovo futuro ricerca fecondata dalla sua provenienza dal mondo del lavoro e dalla Chiesa
Un annuncio urgente sette nei di Genova
Chieda Sasso di chiamare urgentemente
Sasso
Tanto diamo il ben tenuto all'onorevole Mino Martinazzoli il ministro delle riforme istituzionali
Bettoni Damiano
Si prepari Bono Mariuccia
Cari amici
Da cristiani nella società
è il figlio di reale che unisce il lungo cammino che ha caratterizzato la vita delle ACLI
Come delegato toscano ripenso al senso profondo della nostra appartenenza al movimento dei lavoratori e dalla Comunità ecclesiale nel nostro Paese
Siamo stati e dobbiamo continuare ad essere una frontiera aperta un porto franco per l'esperienza dei lavoratori cristiani nel più vasto confronto con il movimento democratico e progressista
Siamo tutto questo sempre coscienti della nostra fedeltà alla Chiesa e al mondo del lavoro
Ascoltando relazione di Giovanni del nostro presidente ho ripercorso vede insieme a voi di al menti la lunga traversata degli uomini e delle donne delle arti siamo credo tutti ritornati ai momenti di vittoria e anche di sconfitta di attese ed i cambiamenti sempre e comunque caratterizzati da quella doppia specificità
Chiedendo il singolare consentito uno speciale per il nostro movimento nelle lotte del lavoro e nell'impegno sociale da cristiani
Qualcuno ieri giustamente domandava ma chi me lo fa fare
Le bambine dicendo ma chi ce lo fa fare
Ce lo fa fare chi ce lo fa fare la nostra esperienza artistica la volontà dura di essere una grande organizzazione popolare la scelta chiara negli ultimi insieme la nostra fede vivere le ACLI significa rispondo nel sociale alla sequela di Chris
Gli anni cambiamenti nell'ottantanove hanno aperto a tutti
Ed in particolare noi attivisti quella che abbiamo definito la speranza di un grande avanzamento democratico anche noi ritengo abbiamo contribuito nei decenni scorsi alla crescita di questa speranza questi i grandi cambiamenti non vanno vissuti come pare qualcuno voglia fare secondo la linea miope di una sfolgorante energia che ci porta a dire abbiamo vinto quello che accade in Jugoslavia nei paesi dell'Est
Quello che sta accadendo nell'ex Unione Sovietica ci chiama svolge con sempre maggior rigore e fantasia il nostro ruolo di cristiani nella società
Penso a questo semplice dato questo tempo difficile ma straordinario
Che ci vede oggi qui in questo congresso dove cerchiamo di rilanciare l'Europa dei popoli usando lo strumento della diplomazia popolari insegnata hanno i cattolici democratici toscani da Giorgio la Pira
In Toscana ad Arezzo siamo stati nel movimento della pace secondo quella linea di educatori e di cristiani portando un contributo specifico che ci ha fatto conoscere apprezzare dalla gente c'erano alleati e non anche Lea
Tutto questo appartiene a lungo cammino di cui dicevo all'inizio del mio intervento
Quella stessa speranza attivista di allora ci apposto oggi a batterci ancora con più forza per cui valori antichi ma attuali che appartengono alla nostra storia
La centralità dell'uomo la difesa della vita la pace e la giustizia sociale il lavoro come realizzazione della persona umana
Valori che mi porta a riflettere su quelle che sono le nuove frontiere del nostro movimento ad esempio la riforma la difesa dello Stato sociale
Avverto il segnale pericoloso di chi attorno alla riforma costruisce una strategia di smantellamento
Parlando cioè di riforme nella consapevolezza che poi qualsiasi ricostruzione sarà impossibile e che tutto finirà nel liberismo della deregulation
Dobbiamo prestare perciò particolare attenzione immobiliari faceva presidente Bianchi nella relazione scritte non detta ai temi della marginalità a quegli ultimi che rischiano sempre più di essere diversi
Società frammentata la nostra ormai con gli scolari ripercorre la strada demoniaca dell'autotutela corporativa lasciando i margini più deboli e fuori sistema
Quale la risposta da cristiani la società se non un'autentica riforma dello stato sociale in direzione della difesa di quel nocciolo di cittadinanza meno protetto ma politicamente popolare
Può il popolo delle ACLI mettere la cravatta
Ma non deve mai dimenticare colletto Dusty slacciato e le tute da lavoro
Nella mia esperienza dirigente le abbia Rizzo visura esperienza belle dal punto di visto dell'impegno ma drammatica dal punto di vista il lavoro i lavori della direttissima che verranno inaugurati tra poco tempo da Roma a Firenze
Nel tratto dove io abito abbiamo avuto sette morti
Sette morti dovuti alla cialtroneria
A lasciar fare alla voglia di profitto quei morti richiamavano i delle ATI a testimoniare la solidarietà l'uomo quelle sette persone hanno perso la vita
Perché
C'era chi doveva prendere i premi per la fine del contratto tutto queste anche fare reati
C'è tra la gente voglia di inventare nuove corse rimontare in qualche modo riformando le istituzioni da qui anche per noi lo straordinario impegno e il reale Successo forti anche politico dei referendum elettorali
Ma anche questo c'è da concordare con Giovanni narrazione quando dice che la democrazia non può morire di referendum tutto non può andare essere la nostra unità nazionali meglio ancora la nostra unica popolari va vista in relazione all'Europa a quell'Europa dei cittadini per cui cantano lavorati nostra visti e hanno sofferto all'estero
E la loro realtà popolare di cittadinanza che deve richiamare i reati in Italia l'impegno sempre più forte per battere l'ignoranza delle differenze razziali di quella cultura del rifiuto che deve così demagogicamente interpretata dal fenomeno che leghi
Del De ben venga dunque l'opera di formazione capillare laddove le lega avanzano con la loro cultura distruttiva
Le api sono prima di tutto comunità le cento città il popolo dell'accoglienza certo porre regole istituzioni Democracy sia reciproca ma siamo anche il Paese nella grande cultura umanistica e dunque dell'accoglienza
Vado alla conclusione parlando degli strumenti da lavoro
Sì oggi va di moda il piccone ricorda gli amici e le amiche la vanga del simbolo delle armi
A noi piace dissodare
Riporta alla nostra memoria la tradizione contadina rinviati dissodare FI fondare la terra questo è anche il nostro compito di cristiani continuare con il lavoro la creazione di Dio
Pensiamo alle istituzioni che avvicina la gente al Governo e non a strumentalizzazioni per la vittoria di questo o quel partito trasversale
Le altri oggi possono contribuire a sviluppare una cultura della solidarietà diffusa per una democrazia realmente partecipata
C'è qui l'esigenza di una forte unità del mondo cattolico sui valori comuni il nostro compito è di essere in qualche modo nucleo di aggregazione e perché no di ricomposizione di una società divisa
In questo particolare impegno di cattolici democratici riscoprire quella sinistra sociale che appartiene alla storia del nostro movimento
Proprio perché abbiamo mantenuto inalterata la nostra triplice fedeltà incontreremo domani segno dei tempi il papà operaio
Ripartire da Pietro sempre dal segno vitale che anima la nostra speranza
Per fare questo dobbiamo essere ancora più acuti tutti insieme ancora più organizzazione ancora più capaci di stare sul territorio ad ascoltare e se possibile a governare i cambiamenti
Si tratta di affinare sempre di più il nostro modo di essere per usare vecchie categorie attiviste continuare ad accorciare la distanza fra il dire e il fare costruite il movimento organizzato per sostenere il peso delle solidarietà diffusa
Per questo c'è sempre più bisogno di concepire le ACLI come prima casa come luogo a cui attendere con esperienze volontà innovativa
La stessa questione dell'incompatibilità va valutata con abile consapevolezza ci sono nelle attivo snodi poteri così importanti che richiede una dedizione completa credo che la nottata di stanotte sia servita anche chiarire queste cose
Stiamo vivendo giornate importanti per la vita della nostra organizzazione
C'è grande attesa
Per una giornata particolare che sarà un'altra tappa di quel lungo cammino che unisce l'oggi Callieri per andare verso il domani che lungo la proposta relazione del presidente Bianchi ci porterà ad essere sempre più impegnati da Cristiana società grazie
Con una riduzione
Si prepara Cristina Vanzi
Abbiamo già detto questo Congress Six e vedrà in un momento storico del movimento
Io sono convinta che è un punto d'arrivo di una storia vissuta sofferta con una grande responsabilità diffusa dal vertice al più piccolo circolo del nostro movimento
Voglio ricordare oggi lo smarrimento degli acquisti dei nostri circoli
La solitudine di amiche amici negli anni di sofferenza che tutti ricordiamo
Ebbene
Tra parola di Dio si è avverata è necessario che il granello di frumento marciscono perché possa essere crescere la spinta questo è avvenuto care amiche e amici oggi siamo qui a raccogliere ma perché la sfida diventi panni ancora deve essere macinata
Oggi sia un punto di arrivo ma non per fermarsi
Ma per partire
Tenendo presente l'esperienza e guardando con fiducia il tempo che Dio ci mette a disposizione
Per attuare questi progetti che aiutano le donne e gli uomini del nostro movimento a vivere questa magnifica avventura
Di essere artefice con tutti gli uomini e le donne di buona volontà per la costruzione di una società solidale
Dove ogni donna e uomo di ogni razza cultura fede possa sentirsi amata da Dio perché messa in condizione di vivere con dignità la propria vita
Sempre ma importi in particolare in questi anni sono stati il invitati da Padre Pio a mettersi in ascolto della Parola
E ascoltando la parola di Dio che possedere mo'quella sapienza che indicherà le strade per realizzare quel regno che iniziando qui si compirà nei cieli nella terra nuova
Nel mio impegno attuali di assessore comunali mi induce apre mi induce a
A sottolineare e coinvolgente a sottolineare di prendere sul serio la legge centoquarantadue
Dove veramente le ACLI possono contare e orientare la politica amministrativa
Queste possibile circoli della nostra realtà di base da qui inizia la riforma della politica e il controllo della dedica
Mi sento il dovere di ringraziare le amiche gli amici che in questi anni ho incontrato come consigliera nazionali in questo congresso passa il testimone ad altre amiche
Il loro re al a loro il mio ricordo e la mia conoscenza
Cristina Vannucci
Si prepara a Massa Francesco
Premetto che non farò l'intervento lunghissimo che concentrerò
Alcune cose scusate la corsa soltanto per chiarezza anche perché credo che nei congressi
Ad alcuni è data diciamo è istituzionalizzata questa possibilità di fare relazioni ovviamente come la presidenza eccetera molto ampi e dettagliati approfondite
Credo che il resto debba scorrere molto velocemente per cui e non si possa fare sempre gli interventi di tutto logica come facciamo spesso nei congressi
Io so che se in avanti come è stato detto di Pistoia
Le due cose che voleva affrontare sia dall'interno delle ACLI che dall'esterno sono marginalmente e non perché mi interessi marginalmente la cosa principale ma il nostro vivere come donne non solo nelle ACLI ma all'esterno e nelle istituzioni
Quello che si dice sente di dover riformare le istituzioni dico questo perché anch'io come l'amica che mi ha preceduta
Sono assessore in un Comune limitrofo a Pistoia e vivo ogni giorno questa questa grande voglia di cambiare le regole del gioco
E siccome questa grande voglia di cambiare le regole del gioco la sentiamo professare sempre e comunque prima i congressi può alle riunioni la sentiamo dire da tutte le parti
Io credo che molte giovani molte donne ma anche molti uomini giovani e non spero sono molto stanchi di sentirsi ripetere sempre questa
Questa profonda necessità di di rivoluzionare tutto
Con belle parole con demagogia credo che le api abbiano fatto in quest'ultimo periodo grossi passi per quanto riguarda la riforma istituzionale
Ma se si vede da dall'interno della vita di un Comune come vedo io come vanno le cose che viene tanta tristezza perché se la gente veramente sapesse cosa passa nelle istituzioni io credo succederebbe la rivoluzione
Non c'è nessuna voglia di cambiare da parte delle istituzioni dà fastidio chi dice ciò che pensa Duff danno fastidio le persone che si impegna no che ragionano con la loro testa che hanno voglia di cambiare veramente
Ministro Marini ieri invitava i giovani a partecipare alla politica
Ad entrare a far parte della politica non solo dell'impegno di associazionismo eccetera
Io ho sempre avuto questa volontà sono sempre stata vicino ma se ci fosse il ministro Marinelli dire che nessuno regala spazi anzi
è tutto l'opposto i giovani e le donne in questa casa non sono desiderate dalla politica dagli uomini della politica tanto meno da certi uomini
Grazie
E ritengo anche una cosa che abbiamo fatto una riunione delle donne ieri pomeriggio infatti io un'altra eravamo state chiamate ad intervenire proprio perché così sa approfittava che non c'eravamo ma mi dispiace
Abbiamo continuato con la nostra grande tenacia e pazienza l'hostess
Però ritengo anche questo questo discorso di riunirsi fra donne e poi avremo il modo anche di approfondirlo
Spero anche di superarlo perché per me giovane donna Cristina di venticinque anni non ha più senso rimettersi fra donne a dover parlare a dover dire e capisco che sia una necessità non dico di abolirla
Ma dover dire che sono sempre lo ripeto in ogni occasione che mi ha possibile io non solo la veste avanti sono un venticinque per cento per cui stupido o meno possa avere la possibilità di entrare a far parte di un organismo
Io ritengo che le ACLI debbano fare un grosso passeranno la possibilità di farlo
Ritengo che si debba valorizzare le persone non perché sono donne perché sono tossicodipendenti handicappati giovani eccetera come si dice sempre tutte le categorie ma perché valgono meno ci si misura sulle cose questa è la grande scommessa
Questo però vuol dire dare ascolto alla gente e questo bisogna imparare a farlo molto di più
Molto molto più profondamente non è che si possa stare ascoltare i cittadini rifacendo un nuovo riferimento alle istituzioni o ai partiti solo perché possono dare l'effimero consenso elettorale od offrire una tessera o prendere una tessera io vedo nel nostro comune nella mia piccola realtà che sono sì ascoltiamo la gente e questa è una cosa che noi politici ma soprattutto gli altri politici visto che ancora sono giovani che ho strada da fare non carriera ma strada perché ho voglia di fare
Queste cose sono state ben dimenticate perché l'unico progetto che si può avere noi come movimento AT le stesse ACLI hanno un progetto perché danno servizi alla gente diamo servizi alla gente se l'ascoltiamo
Perché nelle nostre realtà non possiamo sapere dove intervenire fino in fondo se non abbiamo anche questo confronto
Ma ben pochi politici hanno voglia di ascoltare la gente ascoltano loro stessi forse ma non molto la gente
Io credo che
Quando noi nelle altri parliamo di di partecipazioni di cittadinanza attiva anche altri movimenti ne parlano
Anche questo è un altro dato e mi fa riflettere molti concetti li ritroviamo sempre né in una parte della vicini del PSI nel PDS anche in tanti luoghi da tante parti troviamo scelte definizioni quello che ci fa distinguere il fare e questo credo che le api da buona dello bene in testa il fare quindi sempre il fare
Accanto alla gente se no è inutile parlare di cittadinanza attiva Cittadinanzattiva di cui parla le ACLI vuol dire ripensare l'essere umano certo questa società non è pensata per l'essere umano
Vuol dire ripensare la cultura dei diritti e dei doveri davvero in un Paese come questo
Dove tutto è mafioso e dove la mafia non è soltanto al sud e cari amici ma è anche in Toscana dove siamo noi non c'è problemi è molto più sottile non possiamo dire che c'è ma c'è dove tutto è mafiose ripeto credo che in movimento come il nostro e soprattutto le donne che hanno voglia di cambiare perché c'è una grande vivacità maggiore sono meno viziate dalla politica
Debba avere il coraggio di un'iniziativa politica forte accanto alla gente con grande volontà perché molte volte è inutile nasconderselo basta la volontà per cambiare tante cose non importa fare discorsi di ore
Non importa fare progetti specifici approfondire usare tutta l'arte della retorica ma basta solo la volontà e credo che la gente questo lo capisca e che noi come movimento di cristiani dobbiamo avere il compito di stargli vicino e di non fare stancare questa gente perché se no i santi minori di cui parla Giovanni Bianchi vanno in Paradiso veramente non stanno più sulla terra ad aiutarci
Credo che noi come movimento quando si parla di cristiani nella società significhi soltanto esserci ripresa nella sua nella società con atti di solidarietà concreta
Con atti tangibili di solidarietà con progetti politici con una solidarietà che non vuol dire più carità sta cambiando anche questo come cambia tutto il mondo come la gente non ne vuole più sapere probabilmente anche di congressi anche se sono momento indispensabile per ripensarsi
Cambia anche queste credo che dobbiamo avere il coraggio di affrontarlo concretamente anche con spirito critico
Si debba soltanto procedere con questi atti di solidarietà dicevo
Facendo in modo che alla gente Belfast sembri vicino quanto Roma cosa che non succede mai
La stessa Roma credo sia molto lontana dalle Province forse congressi o questi momenti di unificazione sono importanti per questo per vedersi in contante capire cosa si muove
Ma credo che il centro in generale non delle ACLI il centro di tutti i movimenti politici dei partiti si sia impoverito perché non ha più voglia di ascoltare nessuno perché ha troppi pensieri per la testa troppe poltrone troppi interessi e quindi questo
Crea soltanto un vuoto è soltanto un boomerang perché finisce se non c'è tutto il resto che dicevo prima
Io per concludere non prendere troppo tempo stavo pensando poc'anzi anche perché non ho scritto l'intervento l'ho fatta così a braccio perché mi andava di dire queste cose basta
Anche se oggi le citazioni mi veniva in mente una cosa che sembra in antitesi ma non lo è
Tutto quello che dice Borra in fondo sarebbe riconducibile a un vero processo di rivoluzione culturale nel nostro Paese problema delle donne problema delle istituzioni in ogni ne frega niente a nessuno di cambiarle sta istituzioni se non alla gente vero che lotta con loro ma è una dura lotta tutto questo è un processo di rivoluzione culturale diceva allora mi veniva in mente Ernest blocca che sosteneva che il vero rivoluzionario è colui che allunga la strada e allora vorrei amici delle ACLI siccome credo nel patrimonio delle api che fossimo in grado di allungarla questa strada
Va a fare il francese
Poi interviene l'onorevole Mino Martinazzoli
Se mi dovessi cimentare a tradurre in due parole
Il compito che davanti a noi in questo diciottesimo congresso
La sintesi più chiare che riuscirei ad esprimere questa
Dobbiamo nutrire collettivamente e perseguire con ostinazione una grande ambizione
Ci sono e ci torno in questa direzione le contraddizioni acutissime di quest'Italia moderna
Le nuove diffuse le sofferenze le nuove gerarchie territoriali e sociali i processi di deterioramento della nostra democrazia
Gli stessi toni del dibattito politico sono i segnali più evidenti di un processo che deve necessariamente essere guidato verso approdi che rafforzino la nostra democrazia
Senza valori e senza principi
La democrazia è una Prodi una procedura indispensabile ma non sufficiente una democrazia senza qualità
La democrazia promessa dalla Costituzione
Per la cui attuazione hanno lottato milioni di uomini e di donne
è una democrazia intrisa di valori e di Fini
Sono quelli sintetizzati riassunti nella premessa solenne che costituisce la ragione l'essenza della Repubblica
L'impegno assunto verso i cittadini di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando di fatto libertario uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana per l'effettiva partecipazione di tutti i cittadini all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Oggi
Non si esagera quando si afferma che aperte in Italia una questione morale che ha nel Mezzogiorno e non solo nel Mezzogiorno lo diceva Giovanni Bianchi una intensità inedita e caratteri assai preoccupante
E che in aria intere di questo nostro Paese fa maturare una vera e propria impotenza dello Stato
Verso i nuovi poteri criminali
E per questo infine che la posta in gioco vera la sfida più alta e quella che mette in gioco il ruolo e la funzione e le regole della politica
E che richiama perciò in modo esplicito alla necessità e all'urgenza di un rinnovamento profondo del sistema politico e di una riforma democratica delle istituzioni
Insomma per usare un'immagine chiare presente tra l'altro nella nostra elaborazione congressuale e ancor di più un messa in evidenza nella relazione del presidente Bianchi
Siamo chiamati a fare i conti e su una su una scena sei ampia complessa internazionale con problemi drammatici
Un compito a sua assai difficile indubbiamente quello che siamo chiamati ad assumere
E ritiene di non avere fretta
Di avere il gusto di affrontare a viso aperto anche grandi difficoltà e grandi pericoli
Siamo chiamati oggi senza esitazione a fare la nostra parte
Nessun'organizzazione tanto meno le ACLI Provvidera e di vendita sulle posizioni conquistate e difendere le situazioni esistenti
Avvertiamo cioè tutti l'urgenza
Di un movimento sempre più all'altezza di tempo
Perché tutti
Tutti penso conveniamo su un principio
Progettare il futuro significa dominare le incertezze del presente
Forse mai come in questa fase dobbiamo di scoprire
Il valore dell'aggressione all'Iraq
Un accento da vivere con autenticità competenza sacrificio entusiasmo e gioia
Una scelta maturata all'insegna del servizio e della solidarietà che assume come metodo di lavoro quello di non separare mai la ricerca lo studio dalla pratica sociale
D'altronde lo stesso tema congressuale
Il nostro appena pagato desiderio di vivere fino in fondo da cristiani nella società nel mondo del lavoro la nostra costante attenzione agli ultimi ne sono la conferma
Oggi
Siamo chiamati a riscoprire le radici profonde della nostra esperienza
A trovare il di forza e stimoli per un'azione più sicura di incisiva honduregna onde raccogliere con coraggio le sfide nuove di questa fase storica
Dobbiamo quindi metterci in cammino
Avendo la conservavo la consapevolezza che essa non è facile ma avendo la anche la certezza che l'unico cammino che ci è dato da percorrere se vogliamo se vogliamo dare risposte coerenti e concreto
Ciò non esclude nessuno di vero della nostra organizzazione anzi privilegia i livelli di base
Per intenderci i circoli i nostri servizi presenti sul territorio
Dove cioè si entra in contatto quotidiano con i nostri interlocutori ideali i lavoratori i giovani le donne i pensionati che marginale con tutti i loro problemi
Il territorio e il prioritario campo di lavoro per un movimento come il nostro
Ciò richiede un quotidiano paziente tenace impegno per ampliare il nostro tessuto organizzativo si tratta di rinvigorire i nostri circoli
Di far rivivere il Circolo ACLI deve divenire sul territorio il motore della società civile un nuovo vitale in cui ci si assapora il gusto di discutere di progettare di operare cambiando
Dove ci si misura sui problemi quotidiani non perdendo mai di vista il futuro e facendo partecipare i lavoratori al nostro progetto
Siamo chiamati a costruire con urgenza una presenza liberamente trae con i lavoratori
I loro problemi le loro legittime attese i loro giusti diritti devono diventare i nostri non ci è consentito su questo versante ritagliarci o reclamare sconti tutt'altro l'intero sistema Christa deve compiere questo ulteriore sforzo questo supplemento d'impeto
Così come sta accadendo nella nostra Regione Puglia
Per dare senso profondo e costruire ipotesi concreti sul tema dalla centralità del lavoro
I pesanti i processi di ristrutturazione industriale
Che stanno subendo soprattutto le nostre che le nostre regioni del Mezzogiorno e il diffuso abbandono delle nostre campagne per fare posto a una fantomatica meccanizzazione dell'agricoltura
Se da una parte ha fatto del risparmio dalla manodopera e di nuove significativi meccanismi di subordinazione del lavoro e di dominio sul lavoro
Neve
Oscure ricattatori
Per una ripresa non è riuscita a rendere più autonoma la nostra economia
Né a produrre tecnologie cultura diffusa innovazione
E così che sia andata determinando una frattura dentro il corpo sociale e politico del Paese
è il Mezzogiorno rischia ancora una volta di intraprendere una deriva che apre una ferita profonda nella nostra democrazia prima che ancora nella nostra società
E così che una parte del Paese una intera generazione si vede escluso dal lavoro privata di un rapporto di fiducia e di speranza con il futuro umiliata dalle forme nuove di subordine di subalternità di perdita di autonomia
Persino di sottomissione personale
E mi riferisco la raccomandazione
Che spesso accompagnano il percorso ad ostacoli dell'accesso alle firme alle mille forme di precariato
Quando dopo non di lavori inutili che sono stati accessi dagli interventi parziali ed all'interno di una politica straordinario per l'occupazione
Nessuno quindi si deve sentire esonerato da questo il movimento nella sua interezza è chiamato a lavorare con lealtà
Sapendo che alte molteplici sono le sfide
Siamo tutti convinti che vivere con autenticità queste esperienze acquista non è facile
D'altronde non penso che non sia mai stato
Da cristiani nella società
Quattro parole che raccolgono un grande progetto fondato su una storia una presenza una lotta tra i lavoratori fra la gente
Ed è questa storia questa presenza questa lotta che oggi ci consentono di essere con orgoglio nella storia del nostro tempo
Caricati di una responsabilità che non semplifica la nostra militanza stimolati ad assumere un'iniziativa tesa a dare voce a quanti non sono ascoltato ho ascoltato contano poco
Un'iniziativa che respinge l'intolleranza l'indifferenza la sua fazione all'esistente vale la rassegnazione
Un'iniziativa si entra attenta la realtà circostante che deve nascere sia nel vivo delle contraddizioni e degli squilibri presenti nel territorio sia nell'estrema acutezza della crisi che attraversiamo sia nelle minacce all'Istituto
Senza della loro della loro raccolta il quattordici e quindici dicembre raccoglieremo firme in tutt'Italia e il si preannunciano oltre cinquecento banchetti e quindi tutto il Paese cari amici
Desideravo mettere in luce che stiamo lavorando su un tema fondamentale
E che abbiamo individuato
Un punto d'attacco nel cambiamento del sistema elettorale e ti voglio riprendere uno stimolo che ieri dava Ruggiero Ruggero Orfei ma consentitemi prima di fare quest'ultima considerazione vivibile che stamattina ho letto ampio collo piacere
Sui giornali
Ho preso per Prima Repubblica del giudice delle indagini preliminari dottor Francesco Monastero
Archiviato il procedimento avviato lo scorso anno nei confronti di Ruggero
Amici la notizia la notizia appare
Con questa grandezza su Repubblica ma voi ricordate le pagine che Repubblica ad dedicato a questo ecco la notizia ai Colli poche righe epoche sono dedicate a questo a questo caso
Ma secondo noi secondo voi
Ecco possono bastare può bastare Adore fai questo
Io so quello che offre qui ha sofferto quello che ha sofferto la sua famiglia perché sono anche un vicino di casa di Ruggiero Orfei che mi invita a dirvi avendo lui già svolto l'intervento ieri ecco di ringraziarvi
Perché soltanto le ACLI sono sue parole hanno evitato il di Nicodemi Gismondi
Ampiamente diffuso in questo in questo Paese ora di fronte a questi a queste cose così così grande
Interrogarci certamente sulla democrazia e su quello stimolo importante copie tu introducevi nel tuo intervento ieri
Non c'è dice Orfei una democrazia da restaurare ma una democrazia da inventare e perciò non servono le posizioni di difensive perché sono deludenti e sono speri di ha ragione Ruggiero
Ma proprio in questa plasticità che qui cercavi di disegnare di questa plasticità istituzionale
Che veniva evocata ieri io credo che resta centrale il ruolo del cittadino
Anche qui la ricerca deve procedere anche col nostro contributo il popolo Ruffilli
Diceva
Che la democrazia sembra un fatto compiuto nel nostro Paese
In realtà siamo invece appena agli inizi
E indicava la strada impervia ma obbligata della costruzione di una democrazia sempre più pluralista allora si tratta di dotare i poteri mi avvio alla conclusione di dotare i poteri democratici di base
Di un nuovo sistema di rappresentanza sociale
Si tratta ancora di rendere operante invisibile informe storiche una cultura della sovranità del cittadino
Si tratta infine ecco di valorizzare le formazioni sociali così come previsto nella Costituzione della Repubblica esaltando il dibattito che alla costituente ha impegnato i padri fondatori
Infine in sintesi io credo che ci sia coscienza
Che la crisi che investe le istituzioni non può essere risolto in chiave di autoriforma del sistema
Credo si debba prendere atto che anche grazie a diversi apporti e si sono inseriti nel dibattito politico e grazie a vicende come quelle dei referendum elettorali si sta spezzando
Quella logica dell'autoreferenzialità che ha funzionato per anni con danni enormi per la stessa governabilità del Paese
Oggi si può dire con Aldo Moro
Che siamo in una fase della vita politica italiana caratterizzata dalla difficoltà di trovare un equilibrio trae la incomprimibile istanza di liberazione di una società divenuta adulta ed esigente e l'ordine di apprestare a farvi fronte e nella quale l'avvenire
Non è più ormai tutto nelle mani di partiti ed istituzioni ai quali una società ad alta soggettività non è più disposta a riconoscere autorità morale prima che politica
Allora la compri con la comprensione profonda di questo dato
Ci porta a riconsiderare il principio della sovranità popolare
Per tramutarlo da un'affermazione teorica e astratta durata sovranità pratica
Dando quindi una diversa valenza alle forme di autorganizzazione e di tutela che i cittadini sono in grado di proporre non solo quindi maggiori gran garanzie al cittadino lettore ma integrazione del sistema con nuovi elementi quindi emerge in tutto evidenze il ruolo dell'associazionismo del volontariato
Delle forme di output nelle di autotutela dei diritti vedete anche quanta analisi comune
Cioè con l'intervento che mi ha proceduto preceduto ecco quello dell'amico carissimo Giovanni Giovanni Moro
In fasi come questa in conclusione
Io credo che la comunità deve tirar fuori il meglio di sé
Proprio per ricostruire Harry ricominciare
Le ACLI hanno tanti difetti
Gli atti li si possono rimproverare pertanto carenze
Ma non si può dire alle ACLI che non abbiano avuto durante tutto alla loro storia
Il coraggio di osare io ho la sensazione che in questi giorni stiamo insieme costruendo le premesse per fare fino in fondo la nostra parte grazie
Adesso la parola per un intervento vi saluto
A don Serra
Di famiglia Cristiana
Non c'è altro da aggiungere e quindi
Lo prevede
Sono lieto di portare il saluto della Società San Paolo gruppo periodici
In particolare di famiglia cristiana di Club tre
La difficile situazione che sta attraversando il nostro Paese
Richiede come avete già sottolineato nei vostri lavori congressuali
Una presenza sempre più qualificata
Che sappia dare risposte adeguate
Alla forte domanda di senso e di valori che sale dalla società
Il mondo cattolico può
E deve trovare pur nella pluralità dei carismi le forme e i luoghi per concretizzare una efficace azione sociale ispirata al proprio vissuto di fede
In questo senso
La sfida che questa società frammentate ed opulenta pone hanno i cristiani
Tra le più difficili ma nel contempo tale più entusiasmante
Oggi
Possiamo fare nostre certamente le parole di mummie
Non ha consentiremo ad un piccolo cristianesimo di accomodamenti e di delusioni in cui ci confronteremo con i nostri stessi espedienti
In questo impegno
Non può a non evadere dal proprio tempo
Reati trovano concorde
Il gruppo periodici della Società San Paolo di cui Famiglia Cristiana è l'espressione più nota
Che ha come carisma specifico nella Chiesa l'evangelizzazione attraverso i mezzi di comunicazione sociale soprattutto alla stampa
Sempre al servizio della persona umana alla luce del messaggio evangelico
Sono questi i valori che hanno ispirato le precedenti collaborazioni tra le ACLI e Famiglia Cristiana
Come quella recente in occasione dell'enciclica sociale
Nello stesso spirito svilupperemo nel campo sociale e previdenziale una collaborazione più intensa nel corso del mille novecentonovantadue
Che verrà coinvolti sei milioni di lettori di Famiglia Cristiana
E quelli certamente inferiori come numero ma significativi come targa di carattere attraverso l'attivazione di un numero verde
Coordinato dal patronato di Brescia
E che vedrà poi in azione le altre realtà territoriali delle ACLI
Ci auguriamo che questo servizio sia un esempio concreto di capacità di risposta ai bisogni della gente
Nello spirito
Animatore d'anima reati
E Famiglia Cristiana grazie
Vostro applauso
Dimostra quale
E la vostro e il vostro apprezzamento per la collaborazione e l'impegno che tratte Famiglia Cristiana non può che crescere continuare e crescere
Adesso do la parola a Sergio D'Antoni segretario generale dell'Arci
Amiche e amici dei reati
Caro Giovanni io non
Non porto saluto per quanto doveroso a nome mio e della mia organizzazione
Credo di poter partecipare pienamente da dentro a questo vostro dibattito
Credo di poter portare un contributo di un militante
Impegnato
Nel sindacato nella CISL
Maicon sensibilità affinità
Riflessioni
Elaborazioni per gran parte comuni
Quindi porto con grande franchezza con grande lealtà con grande amicizia
Questo contributo mi schiero subito come ha fatto Giovanni all'inizio dalla sua relazione mi schiero subito dalla parte di Mark
Cioè mi schiero subito in questo tentativo forte che Giovanni ha fatto che voi fate in questo congresso
Dico ostruire insieme un po'di giustizia è un po'di libertà
A fronte di un quadro che è quello davanti a noi fuori da noi in cui come dire sempre appare sempre più difficile costruire insieme
Giustizia e libertà
Sono tutti bravi ha detto costruire a come dire a mettere in moto processi di
Di abbattimento come una specie di volontà in cui tutto si possa azzerare per ricominciare
E io sono molto preoccupato che quando si azzera
E non sia chiaro puoi quello che bisogna metterci al posto dell'azzeramento il rischio è molto forte per la parte debole del Paese noi rappresentando la parte debole dobbiamo stare molto molto atte
Io sono per aprire e Giovanni lo fa con grande forza
Un vero dibattito una vera discussione una vera riflessione per sostituire quello che non va
Per mettere in moto processi
Che facciano riprenderà questo Paese il cammino
Che in questi quarantenni in mezzo a tanti problemi irrisolti a pur fare
E siccome noi siamo stati protagonisti nel bene e nel male
Di questo processo di questo cammino e siccome le risposte degli altri sono risposte insufficienti noi dobbiamo ritornare ad essere protagonisti di questa storia che ricomincia
Se è vero come tutti scrivono
Che le due risposte tradizionali non funziona
Il comunismo che è stato sconfitto dalla storia oltre che dai cuori
Il capitalismo che ritiene di avere vinto
Macché se
Basta guardare al di là del proprio naso del proprio diritto per accorgersi che una macerie
Pur avendo vinto il rischio come diceva Giovanni
Facendo una piccola ricostruzione italiana europea e internazionale e che se li lasciamo soli
I disastri sono incredibili
E bastato in Italia
Finita per non andare tanto lontana
Lasciarli sostanzialmente soli negli ultimi dieci anni
Perché questo non lo dice nessuno
Ma noi abbiamo lasciato negli ultimi decenni capitalisti italiani fare quello che volevano
Sostanzialmente noi abbiamo come dire perduto
In questi dieci anni con grande difficoltà abbiamo perduto pure il senso di quelle gamme ed è quello che ci consegnano dopo dieci anni è una situazione come dire assolutamente preoccupante preoccupante a tal conto che per primi loro oggi si convincono di denunciarla per la preoccupazione che questa situazione a innescato
Cioè un paese più ricco
Ma un Paese più inefficiente un Paese più ingiusto un Paese più diseguale
E quello che è grave
Ci lasciano una setta o ci portano una setto
Divisi valori
Che noi dobbiamo sapere individuare per contrastare sconfiggere e ripartire
Cioè la cosa grave oggi dall'analisi degli imprenditori italiani la Comindustria italiani non è quello che dicono
Come sulle cose che non vanno
Perché che l'Italia o gestire una fase difficile che i suoi prodotti competano male
Per una ragione di costi ma anche per una ragione di qualità
Che in questi dieci anni si sia fatta poca ricerca
Poca capacità di innovazione e molto risparmio sui costi per fare profitti
E questo non lo diciamo noi lo dice il professore Prodi cioè lo dice come dire un'alta autorità
Che non può essere attaccata per faziosità e per come dire perché schierato con noi non lo dice uno che ha studiato sempre questi fenomeni
E dice che l'industria italiana in questi dieci anni ha perduto la grande occasione lui dice a abbiamo avuto l'accumulazione perduta
Perduta nel senso del futuro dell'innovazione dalla quale tale prodotti perché poi nel frattempo è stata usata benissimo si sono comprati i giornali si sono comprati altre cose quindi per tutta in questo senso per vota per il Paese
La cosa grave alla fine di questo percorso non è che questi signori dicano benissimo
Noi abbiamo fatto questa questa condizione ci ci siamo arricchiti però non ce la facciamo una cosa si può cambiare nono siccome capiscono che al punto più debole dalla situazione italiana e la politica sono i partiti la scaricano tutto in politica
E fa da questa grande denunce avete sentito coi gomiti che dice io politici sono tutti corrotti
Che l'ha scoperto l'acqua calda tre
Poi con un po'di ritardo
Però la domanda vera che viene spontanea ma corrotti da chi
è all'annoiati civiltà sindacato non credo non sì dati
Allora la la la prima cosa la prima cosa che la smettano la smettano loro e offrano questo nuovo terreno se vogliamo costruire proprio alla luce di tutto quello che sta avvenendo
Se vogliamo costruire in questo Paese riprendere un cammino un cammino di costruzione di democrazia economica di assetto di governabilità
Insisto partendo dai valori io non la farò lunga ma dico al
Quattro cinque considerazioni molto puntuali
Questi che ci hanno offerto in questi dieci anni non funzioni
Noi ci siamo difesi noi voi in maniera forte la Chiesa Stato un punto di riferimento il sindacato ha tentato ma come dire questa specie di assetto questa questa questo rampanti Isma'questo yuppismo questa questo arricchimento a qualunque costo
Questa per dita dissenso dalla vita sostituito continuamente con il godimento ore subito tutta questo affetto che è fortemente presente e che negli anni Ottanta aveva almeno aveva al suo interno una carica innovativa
E che ora ha perso è rimasto solo in negativo di tutto questo non c'è più la carica innovativa il risultato è questa condizione che tutti viviamo questa condizione di sterilità
Beh noi dobbiamo riuscire non è un'operazione facile ma grandi soggetti collettivi come siamo noi debbono tentati dobbiamo riuscire a capovolgere questa stretto partendo proprio da valori contro queste lituano
Io uso una frase come dire semplice cosa possiamo mettere in alternativa questi asset di disvalore due grandi valori mettendoli insieme quelli che io chiamo cervello e solidarietà solidarietà e cioè dove partendo dal cervello
E dicendo una cosa chiara che si dice poco in Italia si studio pochissimo
Non studia quasi più nessuno
In Italia siamo l'unico Paese che ancora lo obbliga a quattordici anni di tutti gli altri Paesi ce l'hanno a sedici a diciotto in Italia ogni cento che si scrivono alla scuola elementare se ne laureano sette otto i Paesi nostri concorrenti se ne lavano venti ventidue
Questo primo dopo fa la differenza
Prima o dopo innesca un meccanismo poi ci spiegano che la tecnologia cervello che il cervello la partecipazione che tutto questo e produce può fare soltanto innovazione prodotto che questo è il futuro dopodiché nessuno si cura
Nessuno si cura
Di come avviene questo questo futuro di come avviene questa formazione
Di questo ma sento che si è perso
Noi dobbiamo riuscire in questo senso concede un appello nella società alle istituzioni e una capacità di mettere insieme dobbiamo convincere i nostri ragazzi che studiare noi stessi che sporcare fondamentale
E invece finì per ora per anni gli hanno detto che la laurea non serviva a niente
E glielo dicevo ai laureati così stavano tranquilli
Glielo dicevano questi grandi artisti questi opinion leaders per cui li convincevano che si poteva guadagnare senza bisogno ma noi sappiamo bene che lo studio sacrificio
Che lo studio è impegno che lo studio è condizione
Che lo studio è mettere spendere se stessi
E questo è un rapporto diretto con la solidarietà ma non solo guardate come valore noi siamo organi trazione
Come dire come voi gli in cui la solidarietà e il cemento e la base da cui si diparte qualunque nostra iniziativa beh dobbiamo sapere che la solidarietà non è solo valore la solidarietà e risorsa e stare insieme
Oggi è qualcosa di più e processa produttivo solo i Paesi solidali riescono a produrre bene perché si produce insieme in équipe non c'è più una produzione individuale
Mentre tutto questo è avvenuto nel mondo nei Paesi che oggi competono meglio danno inizi e continua ad assistere invece a questa tentazione continua
Della della separazione dalla fine dalla suddetta la preoccupazione vera in questo momento che io che mai il Paese è stato così diviso come lo è in questo momento mai al nord sud sono stati tanto lontani non sono economicamente non solo socialmente ma solo sono culturalmente di linguaggio quasi cioè lo sono in maniera tale da da aver perso il filo solidale che li tiene insieme ecco noi grandi soggetti collettivi qui in questa sala
Siamo tra i pochi a poter dire che da noi si sta insieme Nordest obesi sta insieme pubblica e privata finita insieme
Si sta insieme perché
Perché come dire siamo accomunati da questo o da da questa da questo schierarsi
Da questa appartenenza da questo assetto di valore
Ma lo stesso vale per il pubblico e il privato lo stesso vale
Le famiglie monoreddito e le famiglie pure Brad Pitt e lo stesso vale per i lavoratori attivi e lavoratori pensionati se uno guardasse guarda questa tentazione continua
Di separarsi ma cosa può tenere insieme
Se non massetto di solidarietà che accoppiato allo studio al cervello possa rilanciare possa battere questo disvalore ma noi come faremo come possiamo testimoniarlo non solo invocando perché altri possono permettersi di invocare tutto questo grande insegnamento sociale dalla Chiesa può darci questa spinta ma noi dobbiamo praticare tutto questo
Cioè noi dobbiamo come dire riuscire a passare da un assetto che l'ho imboccato un assetto di comportamento
Ecco perché la CISL affatto questa riflessione molto seria che vuole portare avanti con determinazione
Dei grandi soggetti collettivi
Che debbono fare governo debbono farsi dove
Che è una frase che se non vengo impresa rischia di trasformarsi noi vogliamo restare noi i grandi soggetti collettivi dell'autonomia della solidarietà ma di fronte a questa condizione la necessità ai quella come dice Turenne Giovanni lo cita nella sua relazione e diventare grandi attori sociali grandi attori politici grandi attori che fanno sì
Per fare questo bisogna fare governo a conciliare valori e comportamenti
Bisogna farsi dove
Cioè non basta più imboccare
Io porto due esempi che sono per per per rendere visibile questo ragionamento
Questa trattativa sul costo del lavoro questa questa questa nostra difficile sulla politica del reti IP contro l'inflazione questa cosa complicata fatta tra l'incomprensione generale in cui tutti tutti i si presentano al tavolo per chiedere
E nessuno per dare
Ma se tutti si presentano per chiedere nessuno dà
La trattativa non c'è
Perché da che mondo è mondo e in mai come in queste condizioni se l'inflazione tenere sotto controllo il reddito ISEE Risanamento alla finanza pubblica e fare una vera lotta all'evasione fiscale se tutto questo S ciascuno dei soggetti si fa governo
Altrimenti si affida al governo ma poi noi sappiamo per le cose che dirò pochi tra pochissimo che il Governo è talmente ben pare che la sua condizione talmente precaria che l'affidarsi poi fa scoprire che non ce la fa
E allora e qui questo nuovo che prima culturale anche di comportamento e in questo nuovo assetto che noi dobbiamo far maturare questa convenzione
Dobbiamo uscire dobbiamo uscire chiedere a tutti che ciascuno di fronte a una condizione del genere si assuma le proprie responsabilità il sindacato ci sta provando non è facile perché il sindacato era abituato a fare l'altra
L'altra l'altro percorso quello del chiedere a qualcun altro ma il sindacato invece sta sperimentando che deve ogni volta che chiedo una cosa offrire subito la soluzione
Dire subito a cosa è disposto a fare cosa disposto a rimetterci
Per fare in modo che giustizia se avanzi
Ma come è possibile pensare ad un programma di questo genere
E non pensare che tutto questo debba partire da decisioni che sono serie
Che sono impopolari per questo hanno bisogno del concorso le grandi soggetti collettivi
Ma come teste di bere pensare che tutto questo si possa fare in queste condizioni si risana la finanza pubblica si risana sul versante delle entrate si risana Supersanto'alle stesse
Se si risana solo sulla stampa le stesse noi siamo le vittime
Quindi il problema è razionalizzare le spese ripensare lo Stato sociale
Ma soprattutto razionalizzare entra
Qui non è non è la solita banale discussione sul sulla lotta all'evasione qui si tratta di uscire dal generico si tratta dei veti Ribeira dove stava evasione oggi si sa tutto
Dove estiva prende è chiaro che questo costa è chiaro che questo determina una condizione di difficoltà qua dove abbiamo fatto questa piccola proposta
Cosiddetta tassa minima ciascuno che abbia un'attività di lavoro autonomo diverso da lavoro dipendente paghi una lira in più del corrispondente lavoratore dipendente che è una proposta come si dice Grossi
Rossi
Cioè tutti quelli che hanno finezza tecnica dicono che
E però io dico il contrario ma che può continuare ad assistere che è un garzone paghi di più di tasso del suo Mazzella
E tutto questo invece non è così
Tutto questo è tollerato tutto questo è normale tutto questo può continuare come se niente fosse e se uno fa una proposta diverso è demagogica e tre poliziotti
Io sarò della logica debolezze ma non mi condanna mi ostino a credere che la giustizia fiscale sia la prima condizione per partecipare ad uno stato che senza quella tutto il resto
Tutto il resto viene dopo tutto il resto viene dopo e siccome guardata chiudo qui è perché su questi terreni poi ma siccome guarda non mi voglio neanche condannare a questo a questo modo cuori
Di di di di di fare la fine dei ministri no cioè di fare la fine di quelli che
Che che alla fine anche loro partecipano denuncerò io sempre presente questa dichiarazione destra Visentini che ha fatto il ministro alle Finanze per cinque anni e non un giorno cinque anni
E alla fine del suo percorso amministra da etto questo fisco fa schifo ma se fa schifo a Luino
Che ha fatto il ministro cinque hanno e che dovrebbe fare
Cioè è chiaro che si determina una condizione in cui ciascuno debba uscire da questa nacque Valsalva alla propria coscienza ognuno deve dire cosa cosa e di ecco questo farsi governo ecco questo questo scambiare no io dico anche qui con una battuta questo scambiare da troppo tempo i ministri fanno i sindacalisti denunciano rivendicano
E probabilmente i sindacalisti fanno i ministri quello fanno così bene che glielo fanno fare davvero perché a quel punto
La cosa diventa
Diventa facile poi c'è sempre qualcuno che si scandalizza se glielo fanno amare perché il sindacalista che diventa ministro lavora che scandalo
Nessuno ricorda che un presidente alla come industria fa il ministro del Tesoro ma quelle razza superiore quindi non c'è problema lo scandalo è qui
Non non è una cosa non è una cosa come dire normale ma è diventa una un elemento di eccezionalità e allora detto questo le questioni che noi poniamo sono di questa serietà la trattativa si è incagliata perché
Perché non ci si fa dove e invece dobbiamo farci governo dobbiamo tenere questo dialogo la trattativa le produrrò un accordo di politica del redditi senza il quale questo Paese rischia e deve tenere aperto questo dialogo non può condannarsi alla rottura al tutti contro tutti noi non vogliamo partecipare a questa sarabanda del tutto contro tutti
Quindi non si può fare quindi non le condizioni politiche si vota tra poco tutto quello che si può bisogna tenere in piedi in piedi
Questo dialogo fare evitare cambiare la legge finanziaria nella sua iniquità determinare una condizione che come dire che porti la governabilità sociale di questo Paese
Perché lo stesso vale quindi Giovanni ha usato delle parole molto belle sulla questione meridionale
Noi abbiamo come dire usato questo disco è abbiamo prodotto abbiamo fatto questo patto per lo sviluppo del Mezzogiorno che guarda al di là dei contenuti ha proprio qui questa questa e il ponte a coltura
Se ciascuno comincia a dire quello che può fare perché le cose cambino né probabilmente qualcosa cambierà se qualcuno continua a dire che la colpa è sempre qualche altro perché non cambia le cose
Ecco ha significato di fatti ho notato in Giovanni dalle parole molto belle perché esattamente questo e farsi carico di questa condizione e dire
Che cosa si può mettere in moto cosa può fare l'impresa cosa può fare il sindacato a cosa può rinunciare per determinare una svolta di questa natura
Che produce l'altro grande affetto cari amici e care amiche per reati
Che questa questa condizione questa riflessione che tutti dobbiamo fare
Su questo rapporto diritti doveri perché se tutto questo ragionamento è vero del cibo le una nuova riflessione sul rapporto diritti doveri se Totti rivendicano diritti non si capisce più chi deve fare il dove
E per ogni diritto c'è un doveva dalla forma
Io posso reclamare il diritto all'istruzione il diritto alla salute il diritto ad avere una rete debba se c'è qualcuno all'altro lato che garantisce il dovere all'istruzione il dovere alla salute
Questo perderà di vista la mozione etica di questo rapporto diritto dovere se si perde poi come stabilendo e come dicono i vescovi il diritto diventa a favore e il dovere diventa concessione
E a quel punto la strada è aperta al clientelismo l'affarismo e quando non a cose peggiori
Noi dobbiamo riconciliare questo rapporto diritto-dovere dobbiamo dire a tutti ai nostre spetti a parte alcune scritte ma poi a tutta questa società che si può rivendicare diritti nella misura in cui si offre contemporaneamente è un dovere
C'è una capacità di darsi di prestarsi di determinare questa condizione di Forza ecco perché noi in ogni grandi sindacati grandi associazioni abbiamo uno spazio un futuro una capacità di gestire certe tutto questo tutto questo se riusciamo
A determinare un salto di qualità come dice Giovanni sulla politica tutto questo se riusciamo a determinare un salto di qualità
Sulla nostra innanzitutto capacità di soggetti autonome di determina la politica
Vedete nel sindacato si è aperta una fase nuova
Le modifiche intervenute i cambiamenti dalla CGIL
Aprono non c'è dubbio
Una fase nuova di percorso unitario
Non fanno fare l'unità perché questo è un modo semplicista
E affrontare le questioni che sono sei
Siccome la CGIL cambiata tutto è a posto il muro è crollato facciamo l'unità questa propaganda
Le cose sono più serie
C'è una maturazione che noi dobbiamo mettere in moto
Questa volta più che mai non possiamo illudere nessuno
Noi dobbiamo costruire un soggetto e l'autonomia
Che faccia che intervenga nei processi
Noi abbiamo indicato tre temi io ne tratto uno solo perché a voi caro a democrazia economica democrazia sindacale la democrazia
Noi diciamo al sindacato italiana alla CGIL alla UIL benissimo e arrivato il momento
Di farsi carico di questa riflessione sulla società nel suo rapporto con le istituzioni
E da sindacato e l'autonomia di intervenire su questi processi di produrre no voi
Per la nostra parte la democrazia compiuta la democrazia dall'alterna
Perché un grande soggetto collettivo a quel punto esce dalle sue nicchie di protezione
Esce dalla sua condizione di appartenenza estiva offre invece contemporaneamente allora basta nella quale ciascuno degli altri è più portato a vedere il suo interesse a dare a tutti una nuova piattaforma per cambiare questa condizione di blocco
Perché questa governabilità italiana è veramente troppo bassa
Queste istituzioni italiane erano pensate per un'altra società non per cui
Noi facemmo due anni fa
Un documento CISL e ACLI che io pregherei di rieleggere per la capacità di sintesi perché in pochissime parole dicemmo alcune cose grandemente chiare che poi i fatti ahimè purtroppo ci hanno dato si sono come dice si sono guardati di darci ragione si sono determinati a darci ragione
E dicevamo c'è qui un deficit di governabilità che in Italia si accoppia con un deficit di democraticità e le due cose insieme le due cose insieme esplodono non si pente
Perché una delle due si può tenere ma paradossalmente in genere più aumenta la governabilità
Più di però esce la democraticità perché la governabilità e occupazione dello Stato così ci hanno sempre impegnati invece nel nostro Paese avviene esattamente il contrario ossia basta la governabilità nati a bassa la democraticità
Perché perché è una società complessa non governata si chiude e si separa ciascuno richiede la sua governabilità non trovandola per i più
Questo vale per il Nord ricco e per il Sud può e ciascuno si accontenta
Al suo blog la governabilità che ha e al nord siccome non si accontenta esce fuori chiede la governabilità ma qual è il rischio qual è il rischio in tutta questa vicenda
Che proprio noi che potremmo determinare questa condizione di soggetto all'autonomia che entra in campo forte epica con grande chiarezza ai partiti ai tappeti che sono i depositari degli asset democratico
Di uscire dalla loro condizione come dire di elaborazione generiche di entrare in questa fase di decisione
Ma lì il vizio lo dico anche qui con una battuta è che
Quelli che debbono cambiare sono esattamente quelli che devono essere cambiati
E per questo la cosa non funziona
Voi la girano come la vogliono la girerà come la vogliono ma questa è la la la la necessità il Ponto
Sensi è questo questo atto essere attorcigliati Londra aggiornamento che è un ragionamento
Che non non produce
E quando qui Giovanni ricordava ventisette milioni di italiani hanno votato
Ma viva dio sul facemmo reverendo ma sul nucleare
Per una decisione che è un comune se poteva fare lire investimento che dovrà avere agevolazioni o no e con quella decisione abbiamo congelato l'Italia dalla tecnologia nucleare per i prossimi cinquanta
Qui ventisette mila italiane hanno chiesto sia preferenza unica ma hanno chiesto cambiata la prego
C'è cambiata questa regola queste regole producono governabilità bassa e scarsa democraticità cambiate e finora hai me che gli avessero detto mantenete queste
E avessero detto l'esatto contrario di questa condizione ecco perché le ACLI fanno bene ma io credo che la CIR due determina questa elaborazione ma bisogna fare qualcosa di più bisogna uscire
Come dire in maniera tale che la parte del sindacato ciascuno esca dalla sua nicchia vada la costruzione di questa democrazia e da lì si diparte anche i temi a noi cari come possiamo pensare ad un affetto all'economia ha partecipato come possiamo pensare ad un processo produttivo che veda il lavoratore o l'attrice protagonista se abbiamo un quadro di governabilità così basso se abbiamo un quadro di non decisione se abbiamo un quadro
Così così come dire così ministero
Ecco perché io penso care amiche cari amici e concludo che questa nostra condizione
Ci debba spingere ci debba spingere con forza
A determinare una valutazione
Diverso è nuova di questo panorama e ha nella nostra reciproca autonomia a lavorare insieme per ipotesi comune che servono a noi ma servono a questa nostra società guardate
è importante anche la nostra capacità di rinnovarsi
La CISL e si è rinnovata lo ha fatto con con sforzi mai L'Unità e questo importantissimo
E non c'è solo un problema di contenuti c'è anche un problema di facce
Cioè non è vero che le facce sono neutre
è importantissimo nuovi contenuti si accompagnano con nuove fasce se le anche la CISL e sono in buona salute lo posso dire non c'è niente di male cioè non è che a farsi un complimento beh si deve anche al fatto che hanno facce nuove
Che Giovanni ci mette questa questa aporia che c'ha ammesso che che che questo entusiasmo e questi trovava riscontro non non può non non non non non servire a tutti gli altri vengono rilette tutte quante che c'è una stagione per tutti
Che la cosa non è così
E noi non ce l'abbiamo con nessuno o no non ce l'abbiamo con nessuno indichiamo con tema se la nostra esperienza è positiva
Se la nostra esperienza è positiva e siccome lo è
Le ACLI si rilanciano lo scrivono i giornali Dotto perché ha trovato questa condizione noi tendiamo in mezzo a mille difficoltà di rilanciare una funzione del sindacato e stiamo provando a farlo insieme possiamo anche fare
Delle cose importanti con un grande spirito
Come dire innovativo perché guardate il rischio peggiore in questa fase non è quello di sbagliare
Il rischio peggiore è quello di non rischia
Cioè il rischio peggiore di accontentarsi di appaga
Il rischio peggiore è proprio e tenta non tentare una tutta non mettere in moto tutto quello che è nelle nostre condizioni per determinare una situazione dinamismo di fronte a questa condizione e alle potenzialità anche positive
Che in questa condizione ci sono ecco io sono qui a dirvi con grande affetto grande amicizia che possiamo rischiare insieme non solo sui contenuti
Non solo sulle grandi linee ma io penso anche su forme che insieme dobbiamo trovare che ci facciano rischiare visibilmente
E che siano un segnale forte per la gente un punto di riferimento forte
Io non mi condannò a pensare come le che la dispersione sia quello che la gente la gente cerca speranza qualcuno gliela devo offrire cari amici amiche delle acque caro Giovanni beh noi proviamoci
Nella società non vogliamo occupare spazi via
Nella società facendo in autonomia la nostra parte fino in fondo
Ed essendo un pungolo uno stimolo un segnale forte per tutti gli altri partiti istituzioni governi che debbono però fare i conti con noi con realtà vive fatte di uomini e di donne che vogliono spendere allora vita per questa frontiera per questa nostra collocazione per costruire e difendere bene gli interessi che rappresentiamo
Ma in quel caso però per determinare una condizione di maggiore libertà di maggiore giustizia dalla parte di marca grazie
Cari amici
Entriamo in una fase importantissima di questa mattinata
Del congresso
Nazionale delle ACLI come avrete notato sono giunti fra noi alle soluti amo con viva simpatia
L'onorevole Achille Occhetto segretario del partito
E il senatore Gennaro Acquaviva capo della segreteria politica dal Partito Socialista
Allora come eravamo intesi
Vi annuncio un momento in cui delegati non avranno spazio di intervenire perché
Intendiamo dare nell'ordine la parola
All'onorevole Occhetto al senatore Acquaviva e rappers segretario confederale della UIL Fabio Ortolani siamo in chiusura di mattinata va bene così quindi la parola all'onorevole Occhetto
L'annuncio annuncio che sono presente tra noi l'onorevole Franco Bassanini che lo conoscete tutti
Ho portato avanti e continua a sostenere la proposta di legge sull'associazionismo c'è don Vinicio Albanese Presidente della CNCA
Raffaele Morese segretario nazionale aggiunto della CISL
Cari amici innanzitutto vi porto il saluto e l'augurio
Più schietto del partito democratico della sinistra
Il vostro congresso si svolge in un momento assai difficile per il Paese
Assai difficile per la prospettiva di un rinnovamento profondo della Repubblica
Che non dobbiamo dimenticarlo e la prima nostra casa comune
E per le sorti stesse della democrazia italiana
Infatti la situazione politica e istituzionale e di eccezionale gravità
Io credo che mai nella storia della repubblica eravamo giunti a tal punto
Siamo stati infatti i testimoni
Di episodi assai gravi
Il conflitto fra capo dello Stato il Consiglio superiore della magistratura che ha dato luogo allo sciopero dei magistrati in difesa dell'autonomia dell'ordine giudiziario
E una grande metafora
Della grave crisi in cui si collocano i rapporti fra tutti i vertici dello Stato
Un episodio inaudito ha coinvolto addirittura con il noto documento del consiglio centrale di rappresentanza l'arma dei carabinieri
E in proposito abbiamo apprezzato la risposta del ministro Rognoni e l'atteggiamento preoccupato
Degli esponenti della Democrazia Cristiana e delle altre forze democratiche
Tutte le autorità dello Stato hanno il dovere di rispondere nel modo più fermo chiaro e severo
E spiace rilevare che proprio la più alta autorità chiamata pesantemente direttamente in causa dal documento del Cocer con un atto che ai limiti della sedizione
Tante donne
Donne nelle associazioni miste nei sindacati nei partiti nelle ACLI
Questo soggetto don questa identità di genere questa differenza ancora oggi non è nel Paese conosciuta esplorata fondo perché è complessa portatrici di diversità di contraddizioni
Questa identità che le donne noi donne
Continuamente analizziamo che le donne scrutano il loro stesse nelle altre che smontano ricompongono ogni giorno in un gioco senza fine e senza regole date
Che gli studi sociologici e psicologici antropologici tutti quelli che volete
Non riescono a capire fino in fondo e soprattutto non riescono a richiudere a imprigionare nei loro vecchi schemi interpretativi
Questa identità
Che soprattutto nei luoghi della Potì politica non ha potuto ancora dispiegare tutte le sue potenzialità è portatrice di futuro di crescita di umanità di civiltà queste donne nell'associazionismo nel sindacato nei partiti nelle istituzioni nella chiesa sono una risorsa una opportunità e invece troppo sovente sono viste e vissute come un problema come un rischio per equilibri dati per situazioni consolidate
Politici studiosi sindacalisti sacerdoti tutti oggi parlano delle donne pochi parlano con le donne sanno ascoltare Parola di donna
Pochi conoscono e si confrontano coi saperi delle donne
Pochi sanno guardare senza pregiudizi le esperienze costruite portata avanti dalle donne che non vogliono rinunciare la loro differenza
Alla loro identità non vogliono omologarsi a modelli da di perpetuare Stelvio tipi
Rifiutano di essere e sentirsi continuamente scisse e divise tra famiglia e lavoro tra affetti e professione tra responsabilità di madri mogli e figli e impegno politico
Vogliono tenere insieme tutto questo e diffidarlo con gli amici uomini anche le ACLI come tutte le organizzazioni miste vivono questi problemi e la relazione di Giovanni Bianchi Elia pienamente assunte
Conosco la fatica delle amiche delle ACLI perché anche la fatica nostra di tutte noi
Conosco quello che hanno fatto per vincere su questi terreni e che ne sono loro grata
Conosco le scelte le posizioni recentemente assunte dalle ACLI
Per valorizzare al loro interno e nel sociale questa Risorsa Donna
Scelte nate da un dialogo e da un rapporto costruttivo anche se complessa e difficile tra uomini e donne tra dirigenti e il coordinamento femminile
Scelte che mi è stato detto
Sono state confermate votate da questo congresso e questo è un altro segno
Che le ACLI
Che le attiviste sanno andare avanti e sanno andare oltre il passato bello grande ma non basta bisogna andare oltre permettetemi poi amiche amici e di fare una riflessione tutta personale
Perché anche nella politica noi siamo persone apparteniamo abbiamo valori fede speranza che non possiamo mai mettere in un angolo anche se non dobbiamo confondere
Permettetemi una riflessione
Che mi deriva proprio da questo che voi avete fatto per la valorizzazione Della Risorsa Donna che è un segno nuova che sta avvenendo anche in altre organizzazione anche nella mia anche nel mio sindacato e negli altri luoghi della politica
Questa riflessione mi fa dire
Che c'era e c'è ancora in questo variegato Complesso e difficile da capire il mondo cattolico a cui io appartengo e a cui devo molto sul piano della mia formazione sociale civile e politica
C'è in questo mondo una profonda e diffusa misogini via
Perché proviamo uscendo fuori dai ruoli dall'appartenenza dalle nostre sicurezze
Ad interrogarci uomini e donne per capire per scoprire come queste armi Sorgenia sia un una delle cose più lontane
Ai valori e all'lo spirito del messaggio cristiano
Anche questo credo ci è richiesto se vogliamo essere come dite giustamente da cristiani nella società
E allora amici e amiche delle ACLI è il tempo dell'otto piglia proprio ora che sembra prevalere è vincere l'abitudine alla mediocrità
è il tempo dell'utopia del fare
Questi anni di trionfo dell'individualismo del fai da te non ci hanno portato nulla di buono
Non mai più mai più il fai da te ma dipende da te dipende da noi augure donne e uomini delle arti e grazie per quel contributo che date al nostro Paese
Un annuncio non si sono ancora presentate alla MOC commissione verifica poteri le seguenti province
Como vicenza Padova Forlì Massa Carrara Pisa Siena Grosseto Viterbo Frosinone Teramo Foggia Campobasso Isernia Oristano e dall'estero il Nord Ovest Ontario chiave
Per favore presentarsi al più presto
La parola accorato Barbo otto e parlerà dopo Giovanni Moro segretario del Movimento federativo democratico
Hanno già sottolineato in molti che il nostro e un tempo segnato da una grande ambiguità
Sono affondati sistemi economici e politici che sembravano eterni e si sono abbattuti i muri e tante bandiere vengono ammainate
Insieme a tanti effetti positivi ha conseguenze libera attrici si fa però ogni giorno evidente il rischio della frammentazione sociale
Il disastro oltre che economico e psicologico di istituzionale
C'è un clima violento e rissoso un polverone di misteri e di dossier che porta chiaramente alla distruzione
Della prima repubblica senza che ci sia un barlume di idea su come possa essere o possa nascere la seconda
Partendo da questa consapevolezza anche noi dobbiamo capire che c'è una singolare responsabilità che dobbiamo assumere e che i valori etici a cui dobbiamo continuare a riferirsi non sono sufficienti per propiziare un progetto politico che sia all'altezza delle sfide che abbiamo davanti
La situazione appare a me così contorta che ogni parola può indicare per indicare il nostro che fare mi appare presuntuosa
E se il coperchio di esternare solo qualche riflessione più personale che politica
Un congresso all'onere di scegliere per il futuro ma anche quello di giudicare il passato
Personalmente per quanto mi riguarda
Mi considero scelgo di essere un dirigente del passato ma che spera e crede nel futuro del movimento
Anche se ero stato indicato dalle ACLI milanesi nell'elenco dei candidati all'elezione del consiglio nazionale non ci sarà il mio nome
Ho scelto liberamente e serenamente di rientrare nei ranghi
Dei militanti anonimi come li chiamava il nostro amico anelli fra quelle persone che nei circoli Acri dedicano umilmente tempo e fatica
Al servizio della gente dei lavoratori fra quelli che conosco e che considero
La parte migliore del nostro movimento
Con gioia e senza ostentazione come ho già fatto lo al Congresso delle ACLI milanesi faccio questa piccola rinunzia perché ho fiducia nei giovani e vorrei che fossero loro
E possibilmente in tanti i veri costruttori del futuro delle attese
Vorrei che questa mia scelta senza pretesa di caricarla di testimonianza serva anche da stimolo e da Boni mento ad accelerare il rinnovamento del gruppo dirigente
E vorrei forse libero da questi condizionamenti con un pizzico di genialità
Che fossero ridotte al minimo le schermaglie congressuali sulla composizione della nostra nomenclatura per ragionare concentrare di più le nostre energie sapendo alternare i ruoli aprendo appunto ai giovani le porte di una progressiva responsabilità
Tante volte mi è capitato ma è capitato a tutti noi di constatare che nelle a crisi sono uomini e donne che spesso l'organizzazione non riesce o non vuole attrarre responsabilizzare
A questo impegno dobbiamo dedicarci maggiormente
Perché credo nella volontà del cambiamento di innovazione nella voliera del gusto di apprendere cose nuove che non è un privilegio un dovere dei soli giovani
Nella relazione di Giovanni Bianchi riconosco l'anima il cuore il progetto di questa difficile e tormentata esperienza delle ACLI
Le parole sono belle i concetti sono affascinanti il disegno politico è condivisibile
Ma anche qui io mi domando e domando a voi
Siamo davvero nella realtà complessiva
Del nostro movimento una testimonianza vivente di coesione di coraggio di inquietudine come tanti si riconoscono l'abbiamo sentito anche questa mattina magari dall'esterno
Sono convinto che una delle regole del Vangelo che e più difficile da applicare anche nella politica e quella della trave e della pagliuzza
Senza considerare serve considerare e denunciare leader gli errori dagli altri ma è doveroso anche l'esame della propria coscienza dei propri comportamenti
A che cosa mi riferisco solo la mia esperienza passata al fatto di aver vissuto dal mille novecentocinquantasette tutti i congressi nazionali delle ali
Nel cinquantasette a Firenze
Mentre si svolgeva il congresso apprendemmo la notizia della improvvisa morte di Giuseppe Di Vittorio un dirigente carismatico non solo della CGIL di allora ma di tutto il movimento operaio
Uno che pur da posizioni diverse aveva tante affinità con Achille Grandi
Ricordo ancora l'emozione che ci travolse in quella circostanza poi vennero le accredita Bore dica Baglio e la storia che tutti conosciamo
Oggi più che dalla relazione di Giovanni dalla interpretazione che ne viene data dalla stampa e da certi interventi ho ascoltato e questo sembra essere un congresso vissuto e costruito nel segno della riconciliazione delle ACLI con il Papa e con la Chiesa
A me sta bene che sia anche così ma con l'orgoglio di una piccola precisazione
Le ACLI per me non sono mai state strane ed in opposizione al papà e alla Chiesa
Le ACLI non potranno mai essere nella chiesa però una organizzazione clericale
Nella fedeltà alla Parola e all'insegnamento sociale solo la nostra laicità può essere utile ad arricchire anche la Chiesa
La religiosità non ci fa essere cristiani coerenti e credibili
E la spiritualità delle ACLI che deve farsi meno frammentaria ed episodica nel gruppo dirigente ma anche nei circoli nonostante i tanti tentativi che abbiamo fatto
Le ACLI devono amare e fare politica ma senza omologarsi né apparire organiche a nessun partito neppure alla Democrazia Cristiana
Il nostro orizzonte anche di fronte alla drammaticità della situazione politica non può essere quello del trasformismo
La politica per noi non deve essere come un tram dove si scende si e si sale a seconda che si condivida un tratto del percorso
Il partito Trump potrebbe anche rivelarsi peggiore rispetto al partito corazzata
Anche qui occorre ribadire quello che non io che mi trovavo schierato allora in altre posizioni ma che tanti altri allora cosiddetti e non lo dico per per polemica ma solo per evocare la memoria compagni della sinistra Cristea sostenevano molti anni fa e oggi mi pare con un diverso accento e convinzione
Lessi cioè le ACLI non tornano a casa restano in campo aperto devono restare in campo aperto anche in politica
E devono continuare a lottare per la giustizia sociale contro le diseguaglianze quella specie di Gaza Buglio assistenzialistico che continua a prosperare nella nostra società
Abbiamo visto la fine di tante illusioni ma dobbiamo anche renderci conto che il nostro futuro dipende solo da noi dalla nostra capacità di iniziativa e di Progetto più che dalla dimora dalla diplomazia amicale con il potere
E di farli camminare questi progetti con la nostra autonomia che sarà autentica e solidale solo se tutti i pezzi dell'organizzazione hanno una strategia comune e nessun pezzo come nessun dirigente pensa ed agisce solo per sé
Anche anche queste sono le acque in cui io continuerò a credere cuore e continuerò ovviamente anche su con ruoli diversi a combattere
Abbiamo la parola Giovanni Moro segreta
Movimento federativo democratico e poi parlerà Aldo De Matteo della direzione nazionale
Cari amici io sono molto lieto di portare al nostro congresso il saluto del Movimento federativo democratico
Sia per la importanza che questa Assise ha nella storia delle ACLI sia per la ormai consolidata trama di rapporti di collaborazione che legano ACLI e Movimento federativo democratico
Penso inoltre che la impostazione che è stata data ai lavori del Congresso soprattutto con la relazione di Giovanni Bianchi faccia di questa Assise anche un luogo di riflessione comune sul futuro della democrazia
E sulle responsabilità di ciascuno in particolare sulle responsabilità del mondo della cittadinanza attiva uso questo termine Cittadinanzattiva preferendolo ad altri
Associazionismo volontariato Terzo settore e così via per indicare un fenomeno per sottolineare un fenomeno diffuso e multiforme
Relativamente nuovo nella vita dei Paesi industrializzati e che ha a che fare con l'emergere del cittadino comune
Cioè di un soggetto forte e maggioritario in possesso di una notevole dotazione di beni di informazioni di opportunità
Con una più alta soggettività e con un più forte senso della propria dignità e del proprio valore
E soprattutto con un'attitudine a organizzare il proprio mondo di significati e anche la propria vita materiale in modo autonomo dalle centrali ufficiali io non so dire e nemmeno mi interessa se questo cittadino comune sia migliore sul piano morale rispetto al cittadino di cinquant'anni fa
So però che è profondamente ingiusta la polemica che si fa contro di esso accusandolo di consumismo di massificazione di egoismo di scarsa coscienza ecologica di disinteresse per la vita civile
è una polemica ingiusta non perché il cittadino comune sia un santo
Quel cittadino di cui parlo sia un santo ma perché questa polemica non consente di cogliere il punto centrale di questo fenomeno
E cioè che nel nostro Paese si è largamente conseguito ormai l'obiettivo di liberare le classi subalterne da quelle condizioni di emarginazione e di bisogno
Contro le quali si sono battuti per decenni i grandi movimenti popolari con i loro partiti le loro associazioni e i loro sindacati
è insomma come se conseguito un indubbio successo io credo che si possa parlare di una grande rivoluzione democratica quella del suffragio universale dello stato sociale dell'estendersi di un sistema di garanzie per i lavoratori per le fasce più bisognose della popolazione
Ora questo Successo venisse disconosciuto proprio da chi lo ha reso possibile
Questo disconoscimento secondo me è grave soprattutto perché l'incontro tra questo cittadino comune
Sempre più forte ed esigente è uno Stato sempre più debole e inefficiente genera diffuse situazioni di soggezione e di sofferenza inutile
Che fanno del cittadino più che un sovrano un suddito e più che il padrone di casa della Repubblica un ospite indesiderato di istituzioni e categorie professionali
Ho un cliente per lo più disprezzato dei partiti
Credo che da questo punto di vista si possa dire che esperienze come le nostre pur nelle loro profonde differenze le ACLI hanno una lunga storia anche se hanno avuto il coraggio di ridefinire progressivamente la propria identità mentre noi siamo
Un soggetto molto giovane le ACLI richiamano esplicitamente la loro radice cattolica mentre noi siamo dichiaratamente contro un movimento politico post-ideologico
Credo che esperienze come le nostre
Abbiano il senso di interpretare di rendere visibile questo nuovo modo di essere del cittadino o questo cittadino comune
Non sono cioè esperienze che riguardano la minoranza dei buoni opposta alla maggioranza dei cattivi ma sono invece i luoghi in cui si esprime una nuova soggettività dei cittadini con i loro pregi e i loro difetti
Detto questo voglio dire anche che se c'è qualcosa che ci unisce a mio parere o che ci deve unire non è tanto il valore della solidarietà
Spesso lo dico francamente questo valore è stato utilizzato non certo dalle ACLI per ridurre la questione della tutela dei diritti dei cittadini a una faccenda di buon cuore delle persone
Ma credo che ci debba unire un Progetto di liberazione
O meglio il Progetto di portare a compimento quel processo di liberazione guidato da i grandi movimenti popolari che ha generato il cittadino comune come frutto migliore di cinquant'anni di vita democratica
Ma che rischia di essere vanificato se non verrà riconosciuta al cittadino in quanto tale un'autonoma soggettività politica è una effettiva sovranità con il carico di diritti di doveri e di responsabilità che questo comporta
Per me cari amici la crisi della democrazia sta soprattutto in questa incapacità del sistema politico istituzionale di riconoscere un'autonoma dimensione politica del cittadino comune
Sta in questo
Più che nei conflitti in atto che pure sono gravi e reali ma tutti interni al sistema politico istituzionale
E certo molto più che nelle stucchevoli beghe di palazzo di cui siamo costretti a leggere quotidianamente e che tali restano anche se ammantate di solenni discorsi sul futuro della Repubblica
La crisi della democrazia permette quindi non sta tanto nella partitocrazia quanto nel clamoroso
Ed è evidente deficit di potere dei partiti e nella incapacità delle pubbliche istituzioni di garantire effettivamente per la maggioranza delle persone i diritti che esse stesse proclamano nelle leggi
Bisogna che lo diciamo chiaramente lo ha già detto poco fa
A nome della Fuci Campanini
Un sistema democratico che non riesce a tutelare per diritto
Gli interessi dei cittadini e che offre in alternativa o l'abbandono
O la tutela clientelare da parte dei partiti o peggio la tutela da parte dei poteri criminali in cambio di una complicità necessitata da parte dei cittadini
Non ha alcuna speranza di farcela contro le leghe
Perché la fine dei grandi conflitti ideologici è anche dovuta al fatto che la gente ha imparato aggiudicare la democrazia soprattutto per il suo volto concreto e quotidiano
Qui anch'io vedo un ruolo cruciale per il mondo della cittadinanza attiva non so se la cosa da fare sia una specie di marcia su conti Ida di cui ho sentito parlare
Penso che si tratti di fare con maggiore consapevolezza cose che già facciamo insieme e di compiere un salto di qualità sul versante della concretezza e della quotidianità
Penso cioè che si debba giocare con moderazione ma anche con rigore e con determinazione il ruolo dei riformatori Esterni al sistema politico istituzionale
Necessari per sfuggire alla spirale di autoreferenzialità che è insita in tutte le chiacchiere che si fanno sull'Authority orma dei partiti
Assumere consapevolmente ed esplicitamente questo ruolo di riformatori esterni al sistema Esterni nel senso di estranei sia al mondo e alla logica dei partiti sia alla vita degli istituti della democrazia rappresentativa
è veramente urgente
Perché in Italia purtroppo ci sono molte riformatori interni o aspiranti tali e veramente pochi che abbiano il coraggio di stare fuori
Di stare fuori cioè con piena responsabilità politica con un ruolo autonomo e con una propria legittimazione abbiamo molti fronti degli onesti molte proposte di leghe nazionali ma poco sul versante di quel pezzo di politica che deve essere costruito nella società alle radici dell'erba della democrazia
Io vedo in proposito due terreni di lavoro
Si tratta innanzitutto di proseguire nell'impegno comune per le riforme elettorali condotto attraverso la battaglia referendaria
è in gioco la tutela del diritto al voto del cittadino attualmente ridotto a una lotteria o alla ratifica di decisioni già prese in altre sedi
Anche noi come le ACLI abbiamo deciso di sostenere solo i referendum elettorali pur con tutto il rispetto per gli altri
Perché li riteniamo di gran lunga i più importanti perché non vogliamo creare alibi a chi deve fare il suo dovere di maggioranza o di opposizione in Parlamento
Perché non vogliamo contribuire a una totale delegittimazione del sistema politico ufficiale senza che ci siano credibili alternative
E infine perché temiamo la referenti di te cioè una riduzione degli strumenti di riforma della politica al solo ricorso ai referendum
Credo che al di là del nostro impegno in questo campo
Ma che si debba chiedere altrettanto impegno da parte delle forze e degli uomini che stanno in Parlamento
Affinché non si ripeta più come è purtroppo accaduto dopo il referendum del nove giugno
Che ci siano ventisette milioni di voti che nessuno ha raccolto e rappresentato adeguatamente fosse pure ricorrendo all'ostruzionismo in Parlamento
Ma c'è un altro compito secondo me più importante e comunque è necessario che noi tutti abbiamo di fronte come Riformatori Esterni del sistema politico
Mi riferisco alla soluzione da dare alla crisi di tutte l'abilità dei diritti dei cittadini che è il lato visibile della crisi dello Stato e della democrazia
Senza di ciò anche una riforma del sistema elettorale rischierebbe di essere inutile perché il cittadino sarebbe arbitro di un gioco che alla fine non incide sulla sua concreta esistenza
Credo che non ci dobbiamo aspettare cari amici che qualcun altro possa da solo risolvere questa crisi
Che siano partiti governo amministrazioni locali magistratura o altre istituzioni
Se vogliamo che la democrazia funzioni e continui a essere credibile per il futuro
Dobbiamo prenderci noi la responsabilità di convocare i cittadini comuni a partecipare a una strategia di tutela dei diritti che li veda protagonisti non solo nella domanda di tutela
Ma anche nella costruzione delle risposte possibili
Si tratta di estendere rappresentare generalizzare un sistema di tutela sociale diffuso che ha già come protagonisti i cittadini che si organizzano e si attivano nelle forme più diverse
Ma che in questo momento è invisibile e sommerso
è il sistema del tempio
Si è attivato e si attiva in aree come quella della salute
E che esperienze come quella del Tribunale per i diritti del malato intercettano solo in una minima parte perché questo fenomeno della tutela sociale dei diritti dei cittadini
è in realtà una delle grandi novità della vita politica degli ultimi anni
Però esso attende di essere raccolto rafforzato reso visibile messo in relazione con i sistemi ufficiali di tutela da quelli da quello della magistratura a quelle iniziative delle amministrazioni come i difensori civici o altre cose di questo genere
Questo fenomeno allude secondo me a una nuova dimensione della democrazia una dimensione irriducibile a quella dei partiti e delle istituzioni
Una dimensione in cui siano i cittadini in quanto tali a esercitare poteri e responsabilità di carattere politico
Non in alternativa ma integrazione dei poteri ufficiali e delle funzioni dello Stato
Forse è vero il rischio che mi dice sempre Aldo De Matteo di separatezza di questo mondo della politica della cittadinanza attiva rispetto al mondo dei partiti e delle istituzioni
Ma anche se è vero io credo che sia più forte in questo momento il rischio di un legame troppo intenso troppo stretto con il sistema della politica ufficiale che avrebbe come effetto l'allargarsi della crisi della rappresentanza
Credo che da questo punto di vista noi non si sia fatto nel tempo dell'utopia passi sia invece nel tempo della realtà
Io credo che noi abbiamo di fronte molti terreni di lavoro su questo tema della tutela dei diritti dei cittadini
Ad esempio quello dell'affermazione di una democrazia dei diritti e dei doveri e delle responsabilità nell'area della pubblica amministrazione
Per esempio quello dell'attivazione della effettiva attuazione degli istituti di partecipazione previsti inseriti negli statuti delle autonomie locali per i quali ci siamo battuti insieme
Per esempio quello di lavorare perché nel Mezzogiorno ci sia più sostegno delle risorse umane che operano per garantire la effettiva tutela dei diritti dei cittadini e per rompere la catena della complicità necessitata
Dei cittadini con i poteri criminali
Per esempio nella sanità dove è urgente mettere mano a una riforma delle strategie di attuazione
Dei grandi fini del servizio sanitario nazionale per esempio in generale per quanto riguarda la gestione della della finanza pubblica una lotta per evitare che si passi repentinamente dalla padella nella brace e cioè dallo Stato sociale all'italiana a una specie di Reagan Nismo all'italiana
Credo che ci sia molto da fare
E vado a chiudere e che in questo molto da fare ci sia un grande ruolo delle organizzazioni dei movimenti delle associazioni dei cattolici
Credo che ci sia una responsabilità specifica
Perché c'è il rischio io lo vedo almeno e lo segnalo che con la crisi della politica
Si pensi che con la crisi della politica che c'è in atto si pensi all'interno del mondo cattolico
Di risolvere tutto e soltanto in annuo in una nuova scommessa sul mondo dei partiti scoprendo tardivamente che essi non bastano perché è finito
Il loro monopolio
Oppure che si pensi che in una situazione di crisi dello Stato degli istituti democratici
I sindaci possano essere sostituiti dai parroci i prefetti dai vescovi
E il governo dalla conferenza episcopali
Credo che ci sia una specifica responsabilità delle ACLI in questa direzione è una specifica responsabilità del mondo cattolico che ha dato un così grande contributo alla crescita del Paese
Si tratta credo di promuovere una riforma democratica della cittadinanza
Di affermare la sovranità pratica dei cittadini o il loro essere padroni di casa della Repubblica
Cioè di suscitare l'attivazione dei di un cittadino che si assuma responsabilità politiche senza dover chiedere il permesso a nessuno e che dia una dimensione quotidiana alla democrazia
Ho sentito parlare ricordare anche qui
Le il tema della Seconda Repubblica io direi che più che di una seconda Repubblica noi abbiamo bisogno di una nuova rivoluzione democratica di una seconda rivoluzione democratica della stessa portata di quella che è all'origine
Della Repubblica democratica
E che stabilisca questo principio di sovranità effettiva di sovranità pratica per il cittadino non solo come lettore ma anche nella sua dimensione concreta e quotidiana in piena autonomia
è questo il senso lo dico in tutta amicizia della nostra delle critiche che noi abbiamo avanzato alla proposta della legge sull'associazionismo non è stato un vezzo questa critica e nemmeno una volontà di distinguersi a tutti i costi ma l'espressione di un timore
Suo Effetti indipendenti dalle volontà che sono all'origine di questa legge un rischio di restituire di nuovo ai partiti il potere di decidere se come e a quali condizioni cittadini possano partecipare alla vita pubblica
Il rischio di ridurre l'essere cittadini a una particolare forma giuridica stabilita a priori il rischio di sostituire ai cittadini che devono essere riconosciuti sovrani
Il mondo delle associazioni inteso nel senso più stretto quasi una sostituzione
Di una democrazia delle associazioni alla democrazia dei partiti mentre il compito che abbiamo tutti insieme è quello di far venire fuori una democrazia di cittadini effettivamente sovrani
Io sottolineo questi rischi per l'amicizia
E l'interesse che abbiamo al lavoro comune con le ACLI con le altre associazioni che hanno promosso questa legge e non certo per dire che essa non va fatta ma per dire che se stava fatte promossa va fatta tenendo conto
Di questi rischi perché il problema che abbiamo oggi e concludo
è quello credo di dare un volto concreto e quotidiano alla democrazia attraverso la iniziativa autonoma dei cittadini
Attraverso una iniziativa dei cittadini che si giochi soprattutto sul versante di una politica di tutela
Dei diritti in modo tale che la democrazia riesca a riempirsi di significati legati alla concreta esistenza degli uomini
E proprio pensando alle leghe e alloro Successo perché la democrazia diventi in questo modo un nuovo principio di identità e di appartenenza per la maggioranza delle persone di questo Paese
Oppure la nuova casa comune degli italiani grazie
Tra noi diamo il benvenuto il signor Renzo Tornatore con la delegazione a spese presidente dell'Associazione nazionale famiglie fanciulli e adulti su normali
Inoltre
Inoltre
Sono tra noi i conti Pecci discendenti di papa Leone tredicesimo il papà della Rerum Novarum diamo allora il benvenuto e vi ringraziamo e li ringraziamo per l'ospitalità avuta a Carpineto
La parola parola Aldo De Matteo dalla direzione nazionale
L'alleato
Carissime amiche
Carissimi amici
Considero quello che stiamo celebrando
Un congresso straordinario
Un sogno per molti aspetti
Così ha vissuto da molti di noi
Coinvolti
Nei momenti duri e difficili
Evocati in questi giorni
Un lungo itinerario
Che non ci deve far dimenticare i protagonisti delle diverse fasi
Tutti i costruttori dell'evento
Un itinerario impegnato verso un incontro considerato come un simbolo riassuntivo
Del percorso compiuto da generazioni di aprisse
Ricordo di questo mi scuso ecco con con i giovani
E popolino rinnovata emozione
La vigilia di tanti congressi
In attesa del messaggio del Santo Padre
Un segno di amicizia un filosofo Tilley
Che riempiva parzialmente un'ansia naturale di gratificazione personale e collettiva un messaggio che veniva
Analizzato in tutte le sue parti tutte le parole
Interpretato nelle sfumature
Financo nelle procedure di recapito
Qualche volta anche se complicato
Così è stato per tanti anni e per tanti congressi
C'era ogni volta una sorta di parziale sollievo
Un processo di auto consolazione e tra noi si diceva che assomigliava a quella formula con la quale in tutto il mondo e per secoli
Gli ebrei concludevano i loro riti
Il prossimo anno li celebreremo a Gerusalemme
Ecco dove la mia emozione
Care amiche cari amici
Abbiamo lavorato per tanti anni
Con maggiore o minore consapevolezza e fortuna
Abbiamo lavorato sodo e in profondità
Ed è proprio il senso della continuità in un certo modo del compimento di di impegni implicitamente o esplicitamente assunti
Nel corso della storia del movimento che mi fa esprimere
Gratitudine a Giovanni Bianchi
Che sapientemente ha percorso il lungo tratto conclusivo
Aggiungo con profonda convinzione che senza nulla concedere neppure all'amicizia
Che la sua persona
Le sue iniziative
Anche la sua vicenda personale credo abbiano influenzato fortemente questo tornante della storia delle ACLI el momento straordinario che viviamo
Detto e questo espresso come
Un moto dell'anima svolgerò il mio intervento su un solo punto
La pensi profonda che attraversa il nostro Paese
è una crisi
Dagli esiti imprevedibili
Una repubblica brandelli
Uno Stato che appare sempre meno
Resti pubblica cioè presso i popoli e sempre di più resti privata
E non importa ecco da quale altezza arrivi un i messaggi
Ci sembra di rotolare vertiginosamente verso il basso in una corsa inarrestabile
E senza punti di riferimento che facciano sperare in un ripristino della legalità e molto appropriata ecco quel riferimento della commissione nel documento della Commissione i giustizia e pace dei vescovi quando parlano di eclisse della legalità
E poi con questi quotidiani sussulti sì c'è proprio bisogno di lavorare per un recupero di legalità e per riconquistare la democrazia
Questo credo voglia dire
Quella parte della relazione di Bianchi quando parla del bis che bisogna dice
Che bisogna cominciare a fare l'elogio della politica
Proprio perché siamo di fronte a pericoli reali
Ma quale politica amici si può elogiare
Una politica ispirata a valori per affrontare le grandi questioni di questa fase
è impossibile porre mano ai temi su cui più si discute che ci riguardano che ci interpellano come cittadini e come cristiani senza dei riferimenti forti e sicuri cui sappiamo che la regola dell'efficienza e della modernità da sole non sono sufficienti
Il Pacini Isma'e pericoloso Pacini e il direttore generale della Fondazione Agnelli
Crea sconquassi e drammi in ambito inimmaginabili ci vuole il coraggio di cambiare vestito ci vuole veramente un nuovo ordine
Ma ci vuole un nuovo ordine nazionale ecco prima di poter mettere mano anche al nuovo ordine internazionale ecco di France di fronte alle grandi sfide ecco di questa di questa fase allora amici
La politica va cambiata
Perché quella che dice un po'Martinazzoli in un'intervista proprio questa mattina
Dove dice ci sono più congiurati che congiunture
Ognuno nel posto in cui staffa casino mi scuso ma così dice Martinazzoli
E amici la politica allora non va cambiata per capriccio
E neppure per l'anagrafe dei suoi protagonisti che contano
Ma per gli effetti che produce
Perché non dà più l'idea di qualcosa che è necessario al bene comune
All'interesse generale alla alla comunità ma cosa evoca la politica nella gente tra i giovani tra i lavoratori tra i cittadini
Evoca forse l'idea di servizio
Ecco l'idea di un impegno ispirato alla solidarietà o invece questa politica affannata e compromessa
Evoca arroganza
Potere furbi sia spesso corruzione
Carrierismo collusioni allora come vedete la riflessione
Riguarda la democrazia
E si tratta di bloccare una tendenza pericolosa
Una sorta di democrazia delle leghe
Che trova terreno fertile ed Aime amplificazioni straordinarie sui media nazionali ecco da Scalfari a Montanelli
E noi sappiamo che la democrazia non è un metodo per registrare soltanto maggioranze sappiamo ecco che bisogna farsi carico delle minoranze perché si tratta di persone da salvaguardare
Sappiamo che c'è bisogno di tutte le aree i diritti di tutti naturalmente i diritti a partire dai più deboli
E allora proprio noi
Che vogliamo le riforme siamo preoccupate delle divismo siamo preoccupati anche perché al di là del partito c'è il buio
E nella nostra visione dell'articolazione dello Stato non abbiamo mai teorizzato un rapporto diretto cittadino istituzioni senza alcuna mediazione non abbiamo e non vogliamo semplificare abbiamo invocato l'applicazione dell'articolo quarantanove della Costituzione
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la piccola politica nazionale quindi tutti i cittadini
Nei partiti e coppe concorrono quindi ecco anche la pluralità ecco dei soggetti politici e abbiamo fatto presto perciò mai incoraggiato le spinte
Antipartito e lettori a sulla fine dei partiti e su questo insistiamo
Il male non sono i partiti il male e la partitocrazia
Quindi la correzione ecco di questo avviene riportando i partiti nel loro alveo naturale
E costituzionale restituendo ai cittadini la titolarità del potere politico la nostra visione ecco delle riforme istituzionali e proprio quella che sottolineava questa mattina
Mino Mino Martinazzoli le riforme istituzionali sono una risorsa della politica oggi ma di questa risorsa non si vuole questa risorsa non si vuole usare
Ecco perché abbiamo sostenuto
E sosteniamo con grande impegno i referendum
Per una riforma elettorale proprio a partire da una convinzione un dato fermo il referendum è un atto per effettiva o della Costituzione dicono gli esperti non è un atto contro la Costituzione
Perciò non c'è entusiasmo in noi Apple sui consensi che si cumulano con obiettivi ambigui
L'intro incontri che avvengono nei salotti buoni può della borghesia
Milanese o romana non ci riguardano questi salotti non sono frequentati dagli dagli a Pristina tra l'altro mi risulta e proprio in questi incontri poi c'è molto fumo poche firme
E per questo io credo che noi non cambiamo naturalmente la nostra la nostra linea credo che Bobba sia d'accordo la nostra linea resta educare e non punire allora amici discutiamo
Di questa trasversalità che abbiamo creato col movimento referendario
Che abbiamo realizzato è un fatto positivo che può essere anche valorizzato quello che non ci piace
E ci sembra una un azzardo almeno in questa fase e la lettura e le declinazioni in chiave di spese elettorale di questo movimento
Non importa in quale versione l'ultima pare quella di di Scalfari che il cui ragionamento approssima approssimativamente e così lega col per lega e meglio una lega una lega nazionale
Noi diciamo invece valorizziamo la trasversalità per l'impresa e della società civile in un contesto dove il discrimine o non lo è più ideologico ma progettuale programmatico questo ci interessa
In questa logica abbiamo lanciato i comitati per il controllo delle spese elettorali offrire una nuova opportunità dopo dopo i referendum
E diciamo il cielo più con chiarezza diciamolo anche pubblicamente o questa mattina davanti alle telecamere ai giornalisti che ascoltano nel movimento referendario amici soffriamo l'invadenza dei partiti
Siamo l'unica associazione rimasta siamo l'unica associazione rimasta con un ruolo è evidente
Ah svolge anche un compito prezioso di collegamento con gli altri movimenti alle associazioni in particolare gli associazioni del mondo cattolico questo la dice lunga sulla cultura politica le incrostazioni di pregiudizi
Le abitudini contagiose che sembrano addirittura peggiorate
In questa in questa fase
Con la complicità di alcuni giornali naturalmente per cui vale più una dichiarazione dell'onorevole la Malfa che dice di a aderire Luís e non si sa naturalmente
Per arretrati Donatella tanto è vero che non c'è partito elitaria neanche uno
Neanche adesso che la vita politica scossa dalle picconate e da sconquassi di ogni tipo e oca abbia davvero preso sul serio quella visione di democrazia imperniata sul rifiuto dell'assistenzialismo
Sull'articolazione di una ricca dialettica fra politica e sociale
Su un affermazioni nitida dei diritti dei singoli ed è la valenza di scelte di trasparenza nella gestione della vita pubblica
Il nostro Paese ha molte difficoltà ma ancora muovere valore
Avevo chiesto rispetto ed attenzione con rumore diventa impossibile per un oratore quindi vi prego la cortesia e l'attenzione
Richiesta grazie fino alle cose fino all'ultimo comunque perché io sono stato attento auditore
Il nostro paese ha molte difficoltà ma ancora molte frecce nel suo arco
Siamo in una società viva capace di reagire alle avversità anche se istituzioni e partiti non fanno nulla per rafforzare di denunziare una coscienza nazionale
Che sappia prevalere su tutti gli elementi di divisioni
Che qui istituiscono una reale insidia
Si guardi al distacco all'improvvisazione attraversata da molte iniquità con le quali la politica affronta i temi economici il sindacato ha fatto una proposta seria di politica di redditi come diceva D'Antoni che con la rivendicazione degna di un Democrazia europea dell'ENI dell'equità fiscale a per il nostro Paese una valenza istituzionale
La risposta dei partiti e del Governo è stata deludente
Quella degli industriali privati arrogante e chiusa
Ad ogni prospettiva di riforma lo diciamo con grande fermezza la Confindustria del nostro Paese ha ritrovato un certo fascino presso alcuni ambienti non perché gli imprenditori privati hanno saputo risollevarsi da loro errori che hanno fatto riprecipitare la competitività attività del nostro Paese
E del nostro sistema produttivo in campo internazionale per colpa di mancanza di innovazione di scelte nuove sul terreno produttivo
Ma perché astutamente hanno coperto questi errori andando all'opposizione del sistema politico utilizzando i giornali dei quali ormai sono asso assai più esperti delle loro stesse aziende quella stessa Confindustria che impedisce una vera politica dei redditi d'Italia
Che aborrisce all'idea di combattere l'elusione e l'evasione fiscale che risponde picche alla proposta del sindacato di convenire sul nuovo sistema di democrazia sindacale nelle fabbriche
Altra vera e propria riforma istituzionale del sociale
Che combatte la prospettiva di mutare la contrattazione del pubblico impiego per renderla meno succube del potere politico e più vicina agli schemi della contrattazione privata bene
Proprio questa con industria che ha Borra ogni elemento di cambiamento si pavoneggia nell'inedito ruolo di sostenitrice del referendum e di castigamatti del Governo e dei partiti
Duole dirlo ma fra i sostenitori del referendum ci sono anche le ACLI
Potremo avere pareri in parte diverso sul significato e la congruità di in cui essi la cui legittimità
E la UIL le difese con forza al tempo della solidarietà nazionale quando il referendum era duramente avversato dai fattori di quella teoria
Ma certamente noi guardiamo con rispetto al vostro impegno con molto rispetto
Certo esclude e che su questo terreno sul quale si muove questa Confindustria
Siete capitati vostro malgrado in compagnia di una Confindustria che finora è la principale responsabile dell'impossibilità per il negoziato di chiudere un mio consigliato sulla politica Beretti
Un negoziato che si deve concludere con successo
In realtà il loro antagonismo colto il Palazzolo vogliono far pagare ai lavoratori le loro pretese sul costo del lavoro si risolvono invischiati in un ricatto al governo che vede la Confindustria tenere in ostaggio il salario dei lavoratori
Una scelta che finisce col privare il nostro paese dell'unica prospettiva di politica economica in grado di tenere il passo con l'Europa e di combattere davvero l'inflazione
Se fallirà la trattativa e lo sapremo tra qualche giorno e con essa l'obiettivo di dare al Paese una povera politica dei redditi che diritta equamente i vincoli doveri e responsabilità fra governo e tutti i suoi lettori sociali
Nessuno escluso
Non solo si farà più preoccupante la situazione economica occupazionale e sociale del nostro Paese nei prossimi anni
Ma lo sforzo di rinnovare le istituzioni troverà un altro potente ostacolo nella drammaticità della situazione economica è su questo tentativo di rinnovare la vita istituzionale e politica del Paese graverà all'ombra di un'economia in crisi pronta ad inserire nella società italiana nuove le menti di conservazione destabilizzazione
Visto da questa angolazione la battaglia per rinnovare le istituzioni e la politica appare in tutta la sua complessità reati hanno una tradizione di impegno del movimento operaio di grande interesse di grande valore
Per questo motivo ci aspettiamo da voi un impegno forte
Anche sul terreno della realizzazione della politica dei redditi destato vista dal lato di un'occasione per evitare che nel nostro Paese passi ancora una volta la legge del più forte
La politica dei redditi è anche assicurazione contro il tentativo di far saltare lo stato sociale quello per cui voi siete impegnati uno dei vostri impegni di rendere davvero residua all'impegno di solidarietà nel sociale
Su questo terreno quello del volontariato in particolare c'è molto da fare insieme
C'è una collaborazione da realizzare
Su basi di pari dignità dimostrando che nella società civile ci sono forze in grado di esprimere un collegamento vitale utile disinteressato con le esigenze dei cittadini di quelli più deboli
La UIL ha proposto dice il recente su un che sul versante del volontariato sindacati e associazionismi
E associazionismo laico e cattolico
Si propongano nel territorio con quegli strumenti quelli previsti dall'osservatorio sul volontariato di cui insieme faremo parte
Uno sportello sociale in grado di far funzionare la legge e di presentarlo ai cittadini come una conquista che sia realmente al servizio dei gravi problemi sociali
Certo la società civile non è il gigante buono non vanno Pizzata ma rimane laboratori più vivace per sperimentare un modo di far politica che sia davvero nuovamente comprensibili ai cittadini anch'essa e attraversata da fenomeni negativi ed anche involutive i c'è un dibattito aperto sulla tendenza a riprodurre e a riproporre una riduzione del pluralismo in tutte le aree politiche e culturali
Soprattutto in quella cattolica la UIL ha una tradizione come lo sa Bianchi e come lo sapete molti di voi un'eruzione pluralistica e laica e guarda perciò con preoccupazione a questi segnali
Processi di ricomposizione con queste caratteristiche impatti producono come unica aspetto uno nuova sudditanza del sociale dalla politica
Non sappiamo che in questo Paese occorre determinarne condizione di un'alternanza ma essa può giovare alla democrazia italiana se poggia su una società civile che non sia a sud di dati una visione di neo collo delle la televisivo
Altrimenti il processo il paradosso e che le forze sociali si battono per cambiare le regole del gioco ma rimangono al tempo spesso prigioniere del proprio loro dei vecchi manuali Cencelli della politica sì apro questo discorso e per segnalare la sua influenza sugli stessi destini del sindacato
Se non erro venticinque anni or sono
Reati lanciavano una feconda e utopia quella di battersi per l'unità sindacale
Una scelta che rendeva bene il clima di quegli anni
Non è possibile fare paralleli ma segnalare che alcune circostanze si anche allora il sindacato usciva da anni di crisi e di forte divisione
Anche allora occorreva ritrovare convergenze del mondo del lavoro
Anche allora si determinava nuova stratificazione sociale emergevano i bisogni
Anche allora si discuteva di democrazia economica di ruolo dei lavoratori in essa anche allora i cattolici avvertivano la necessità di operare nella comunità civile con respiro diverso di quello degli anni Cinquanta
Aprendo una fase che si concluderà proprio con la fine del collateralismo provocata da alleati
Certo allora si viveva all'ombra di grandi biologia che oggi non ci sono più ed è in una società che aveva sicuramente o meno complessità e non era stata investita dall'era delle tecnologie e della comunicazione
Un momento storico un momento denso di premesse che invocava un cambiamento
Oggi non diversamente da ieri questa invocazione più che mai sulla bocca della gente e dei lavoratori
Il sindacato esce dalle divisioni degli anni ottanta ha sconfitto al suo interno le logica massimaliste sceglie di difendere i diritti dei lavoratori cittadino
Vuole la partecipazione si batte in solitudine per la politica dei redditi
Questo sindacato non può accontentarsi dell'unità di azione
Questo sindacato devo usare di più per l'Europa c'è spazio per un solo sindacato per l'affermazione del valore della solidarietà ed e degli obiettivi della partecipazione e di una presenza nuova nel sociale del territorio c'è bisogno di un solo sindacato per dare credibilità alla lotta contro la frammentazione c'è la necessità di un sindacato unitario
La prospettiva torna ad essere necessariamente L'Unità
L'unità sindacale organica
Questa unità potrebbe dare un contributo determinante alla stabilità politica e sociale del Paese all'alternanza della politica aste altre strade compagni amici colleghi cattolici non sono percorribile e non ci paiono adeguate
Da evitare in moto assoluta è quella di precipitare in un viluppo moralismo sindacale schiavo degli schieramenti politici che la UIL ha sempre respinto che combatterà ancora
Come l'avversario reati nel mille e novecento sessanta qui voi ed ho quasi concluso
Avete una tradizione assai nobile
Che vi spinge ad esercitare un ruolo importante
Se da alleati
Caro Bianchi giungerà tutto il sindacato
Una spinta verso l'unità
L'unità tre munita di tutto il sindacato quest'idea questa necessità questa prospettiva che può ridare entusiasmo e sporse ideale è la prospettiva che può dare l'ideale a milioni di lavoratori
Qui io ho concluso la voce delle a chi non può mancare
Sta a voi pare questa scelta coraggiosa forse ancora una volta minoritaria nella rete nell'area in cui operate Marcello in grado di a vere dalla sua il futuro e con franchezza buon lavoro
Ringraziamo in particolare
Fabio Ortolani per così aver accettato di chiudere in condizione difficile il suo intervento perché purtroppo i tempi sono quelli che sono quindi era che voglio chiedere scusa ma voglio dire esprimo proprio ringraziamento perché se assunto questo o a bere
I lavori riprenderanno alle quindici e trenta perché anche il pomeriggio sarà denso di interventi che vi prego di fare il possibile per essere puntuale
Grazie arrivederci
Pongo uno o o pubblico presente
Delegati pronti ad ascoltare chi vuole parlare
Vedo alcune che si sono iscritte sono in ansiosa attesa data ieri sera perlomeno Maurizio fai tu il servizio de intervenire allora grande applauso per Maurizio che ha
Però no alto quasi quanto
Mai più però ecco perché comincia a fare il prelievo avrà due minuti in più anzi tre facciamo tre
No l'altro l'altro c'è già sono tutti lì nel mirino probabilmente qui avanti comincia a far decadere che non farla fece cadere adesso è caduto scusa Maurizio grazie secoli si è così ce la la crea un prima ma io volevo fare una riflessione sull'ultima parte dell'intervento di Bianchi l'altro giorno
E quando lei parlava di speranza per la politica
Credo che vadano sottolineati due caratteristiche di una speranza per la politica
La prima è quella che viene chiamata nella relazione la l'apparente debolezza dalle delle ACLI
Una debolezza che
Credo sia veramente la nostra forza quella forza che che richiama più la vedova del Vangelo che non gli scribi e Farisei quel ruolo che sempre hanno avuto le ACLI dove si sono costruiti valore e riconoscimento e quando hanno lavorato con la paziente
Attività del ragno che tesse la tela
è una delle cose questa anche per la riforma della politica che non ci dobbiamo dimenticare in questo periodo di apparente
Grosso successo di apparente o forse è rischioso acquietarsi mi dei nostri successi
Il secondo elemento che volevo sottolineare di una riforma
E di una speranza per la politica era un approfondimento sul tema della passione ho sentito poco parlare di passione politica finora in questo congresso
Quella passione che spiega
E rende ragione di tanti nostri piccoli e grandi dirigenti
La passione che che che viviamo ogni giorno ne nelle nostre attività nelle nostre strutture nella gente che incontriamo che va al di là del del nero
Ma razionale calcolo o della mera conoscenza dei processi politici
Una passione che che io coniugava con altri tre elementi di
Emotivi la prima l'ingenuità
Ingenuo di cuore il puro di cuore deve anche questo restare nelle arie c'è il rischio che nelle ACLI restino troppo persone che ragionano in maniera acuta ridotto sottilissimo
Il secondo elemento è quello che padre Zanotelli coniuga la passione che cura della Santa accoglierà c'è la passione che ci fa ancora arrabbiare contro le ingiustizie
La terza
La terza è la passione quelle di cui parlava Oliviero Motta
Quella passione che ci fa superare il ma il ma chi me lo fa fare
Perché se nella fine dell'intervento di Bianchi si dice
Che Nuzzi scriveranno i giovani alle ACLI perché facciamo bene solo il patronato è anche vero che se non metteremo noi della passione nostro fare ACLI
Pur nelle nella buona corrente di oggi delle ACLI non faremo molta strada
E questo comunque ci richiamo una responsabilità molto grande proprio perché il momento
E finalmente eccezionale per reati
Si richiama responsabilità perché forse abbiamo e corriamo il rischio di avere troppi lusinghe e troppi corteggiamenti
Troppe Bressa di essere arrivati
E bene ha fatto bianche e costruire la nostra storia che ci dice anche questo
Che il nostro vascello viaggia in un mare migliore di ieri
Ma rischia di lasciarsi troppo guidare dei venti dominanti
Con una nave inoltre che fosse troppo uguale a quella di ieri che andava contro corrente
E di un equipaggio che oggi deve lavorare perché lei si era una classe dirigente nuova nei mossi ma anche nel capitale
Che faccia tesoro dell'esperienza ma sappia guardare avanti in modo nuovo
Lo si è visto in tanti congressi provinciali in tanti congressi questo sta già succedendo i segnali ci sono ci sono donne e giovani che possono cambiare pezzi di società
Se e nella misura in cui come sta avvenendo cambiano anche le altre
Se cambia se questi soggetti cambiano le ACLI questi soggetti e le ha i potranno cambiare pezzi di società altrimenti credo che la strada sarà molto più difficile
Ma questi soggetti hanno bisogno
Di essere seguiti ed accompagnati
Come diceva vuole Andrini a Ischia le ACLI son Millino sempre di più a una carovana in ricerca piuttosto che ad un esercito in marcia
E se è una cara se un eserciti in marcia e guidato da centurioni un esercito
Una carovana di ricerca bisogna invece di vecchi saggi che aiutino a trovare cammino
Guide guide di questa nostra carovana
Che sanno che il servizio è il ruolo che ci ha dato in prestito non è cosa che attiene al nostro possesso
Il vero servizio serve non si fa servire diciamo
E mi chiedo e auspico e spero che riusciremo in questo rinnovamento
è davvero aperta una nuova stagione anche in questo per reati
Attenti perché stare nei processi non è affatto in contraddizione anzi richiede perché questi sono i processi nuovi di fermarci e riflettere
Ripensarci prima ancora che ripensare le cose abbiamo la possibilità oggi di pensarci più di quello che potevamo ieri
Perché anche le Bressa della riappacificazione rischia troppe volte di diventare ubriacatura
Inventiamo allora delle forme nuove
Dentro di noi perché se non si dà quello che non sia forse la forza e la passione nostra devono portarci a una scoperta della ricchezza che nelle acque ci sono e che dobbiamo esprimere non ci sono ricette pronte forse segnali da leggere criteri da seguire
E credo che il primo criterio in questo percorso che ci accingiamo a fare al nostro interno sarà quello di vedere quanto
Veramente riusciremo a riconoscere l'uno con l'altro di aver bisogno
Dinoi quanto tra uomini e donne tra discepoli e santi minori riconosceremo che siamo tutti essenziali a questo movimento grazie
Maurizio
Ardito i dibattiti
Allora intanto una comunicazione sia pure a ranghi ridotti la segreteria mi informa che dalle diciotto saranno in distribuzione presso la recezione detto bene
Sapete dove i biglietti per l'accesso all'Aula Paolo sesto per la Santa Messa è udienza del Santo padre il ritrovo è per me otto e trenta il sabato mattino a Castelli Sant'Angelo
Domani mattina proprio per essere la puntuale alle otto meno un quarto cioè alle sette e quarantacinque c'è la partenza del bus sempre per Castelli Sant'Angelo
Questo io annunciò sarà ripetuto a sufficienza e allora ho parecchi iscritti a parlare c'è Marino Olimpio
Ho paura che decade aveva già chiesto chiamato due volte ieri sera c'è foste Giovanni
Allora ecco pregherei gli amici siccome sono tante gli interventi anche se sono poche i premi di due cerchiamo di stare stretti anche sotto i dieci minuti se possibile si possono dire tante e belle cose basta scegliere gli obiettivi si prepara poi Galante Ornella
Dunque io volevo fare così una osservazione considerazione partire innanzitutto del referendum perché i referendum sono state per reati una iniziativa di coraggio politico lo sono state perché li abbiamo scelti in un momento in cui non si sapeva se questa scelta sarebbe poi stata una scelta vincente se avessero se avrebbe trovato poi il consenso che effettivamente ha trovato oggi rimangono per noi un inizio di coraggio politico ma per altri sono invece visti un po'come un carrozzone cioè c'è qualcuno che assale su questo che visto e vissuto come un carro vincente
Allora però avviene verrebbe facile a stigmatizzare un poco sport tentazione di essere vincenti che prende altri al di fuori delle ACLI
Ma è una tentazione che a volte invece potrebbe prendere anche le ACLI potrà riprendere le altre proprio rispetto a un momento molto significativo che è quello dell'incontro col Papa perché questo incontro sicuramente un momento che
Che esprime l'accoglienza e l'esperienza delle ACLI
Della spesa quindi originale di impegno politico che è stato sempre improntata alla recita da parte della Chiesa ma un momento che esprime anche un'opportunità ed un rischio opportunità è quella della possibilità con questo momento di riscoprire e rilanciare le ACLI come esperienza di vita cristiana
Ma bianche il rischio che questo momento abbia invece una lettura esclusivamente prevalentemente politica che venga letto solo come un fatto politico e con una partenza che viene estesa piani ben diversi da quelli della fede
Ecco allora io mi auguro che che nelle acque vi sia discernimento tra i sentieri magari anche un po'impervi che questa opportunità ci dischiude
Scorciatoie che invece possono rendere un po'suadente un po'seducente questo rischio anche perché è un rischio
Che rimanda a quella tentazione del vincente a tutto campo a cui accennavo prima che rimanga rimanda anche alla ricerca di rapporti privilegiati con un potere protettivo per assicurante per non confrontarsi e sfidare invece i poteri che sono presenti sono conflittuali
C'è nelle ACLI c'è stato un modo di fare politica diverso come associazione che è quello della strategia della società civile che le ansie hanno praticato in questi anni
E che io spero continueranno a praticare che è una strategia che ha fatto di iniziative coraggio politico ma è fatta anche di costruzione di itinerari di partecipazione di impegno di conoscenza
è fatta anche di promozione dei comportamenti partecipazione e non è fatta di rapporti privilegiati ma fatti progettualità di capacità di aggregare rispetto dei contenuti forti
Per esempio rispetto alla questione della democrazia come abbiamo fatto dei referendum rispettare queste la devianza come abbiamo fatto con educare non punire e in questa strategia ci stanno certamente le alleanze però sono alleanze con chi vuole condividere quel pezzo di strada che si sta facendo in quel momento che sembra giusto compiere non alleanze
Permanenti
Su qualunque cosa e anche rispetto alla questione giovanile se come dice Bianchi non sarà per il risanamento del patronato che i giovani daranno fiducia alleati
Non sarà però nemmeno per unità politica dei cattolici che riusciremo a tenere la fiducia e consenso davano Generation anche perché questo a vita più che una chiarezza rischia di offrire una un'ambiguità ambiguità quella di capire se stiamo parlando di unità politica su un piano etnico culturale cioè di quell'unità politica a cui faceva riferimento anche Scoppola sunt quindi un comune sentire rispetto a determinati problemi o se invece questo vita politica un'unità partitica
Su questa cosa credo che dorama esattamente chiare alla fiducia ai giovani probabilmente al contrario lo potremo temere per le proposte che saremo in grado di esprimere per la capacità di proporre democrazie di aprire spazi di partecipazione e questo tocca sia all'interno che all'esterno
Rispetto al movimento l'interno quindi il problema della qualità della vita associativa la centralità delle persone e delle risorse umane
è e il problema di un movimento che talvolta rischia di andare a due velocità cioè alla velocità di una dirigenza
Che a volte segna strade molto innovative è molto provocatorie Marche forse poi non riescono a ricadere nel modo dovuto a nel rispetto al vissuto dei degli attivisti e quindi di quella popolazione che è la prima rispetto alla quale dobbiamo costruire itinerari partecipazione ITEA riconoscenza e itinerari d'impegno
Per quanto riguarda l'esterno io credo che il fenomeno è lei che abbia espresso tra tanti aspetti della
E tanti problemi anche un elemento importante un elemento importante che è quello di un voto che comunque non è un voto
Legata a logiche d'appartenenza non è un voto legato alla logica dello scambio allora in questo momento io mi auguro che se esistono queste forme di voto se la società civile esprime modi anche difficile che lasciano molte perplessità una necessità di esprimere consenso di esprimere forme di partecipazione non legata logica parte dell'appartenenza non legata a logiche lo scambio
è importante che il movimento riesca a trovare la capacità di stare dentro a regole diverso da quello d'appartenenza e da quelle dello scambio
Grazie ai giovani forse la parola Ornella calante
Delegate di Asti
E componente del direttivo del Coordinamento nazionale delle donne
Buongiorno a tutti
Uno degli spunti
No no non so niente
Uno degli spunti per un programma delle ACLI della redazione di Giovanni Bianchi riguarda l'urgenza della riforma del sistema sanitario e assistenziale come inizio di una vera cittadinanza sociale
Questa riforma è un'emergenza sempre più drammatica
Io che lavoro dentro al sistema sanitario mi ritrovo a lottare ogni giorno in una situazione che va sempre più deteriorandosi
E vi assicuro si fa sempre più drammatica
La ricerca sulla sanità promossa dal patronato è servita a mettere a fuoco una serie di disagi di questo malato grave che è il sistema sanitario
I sintomi che affiorano
Non fanno ben sperare per la prognosi di questo malato
Cioè effettivamente il tentativo di smantellare il sistema sanitario nazionale per venderlo ai privati
E i provvedimenti adottati non convincono nessuno perché sono inefficaci
Risanare il debito con aumenti di ticket senza arrivare ai nodi fondamentali del problema non serve nemmeno prendere tempo
Gli obiettivi che con le tesi si ci siamo dati vanno realizzati nei prossimi anni con una certa urgenza ed in particolare alcuni richiederanno un grosso sforzo sia info informativo che formativo
Aumentare la responsabilizzazione degli utenti attraverso un'informazione su diritti e doveri fino ad arrivare ad un lavoro di tutela
Dove questo si rende necessario vanno raccolti i bisogni per promuovere interventi efficaci e superare il disagio
Far crescere la professionalità degli operatori attraverso l'aggiornamento professionale e una crescita di responsabilità
Queste due cose
Passano attraverso una strategia di alleanza tra associazionismo e rappresentanza degli operatori
Sviluppare infine nell'ambito di una prevenzione sociale diffusa tutto il settore dell'educazione alla salute
Che resta un territorio tutto da coltivare
E l'abbattimento della marginalità e dell'handicap
C'è un altro aspetto della cittadinanza sociale presente nella relazione che non è stato letto presumo per ragioni di tempo che ritengo molto importante sottolineare e su cui desidero soffermarmi ed è il tema della cittadinanza femminile
Che è tra le spire della cittadinanza oggi ma è anche trasversale alle sfide della cittadinanza
Per il semplice fatto che le donne possono essere sì anziane che giovani che immigrate cioè trasversali a tutti i problemi che vengono citati in questo pezzo delle del della relazione di Giovanni
è importante considerare la sintassi la cittadinanza delle donne una cittadinanza trasversale se intendiamo portare avanti un progetto di crescita di partecipazione sociale della persona
E delle diverse soggettività
Sostenere i diritti di cittadinanza sociale delle donne significa anche portare avanti un grosso processo di cambiamento sociale
Dalla comunità primaria che è la famiglia
Ai servizi che la sostengono per ciò significa una ridistribuzione dei fondi destinati a tali servizi
Significa una diversa organizzazione
Sociale
Sia di spazi che di tempi
Aprirsi alle nuove sì cittadinanze sociali significa cambiare e cambiarsi modificare le proprie relazioni interpersonali
Tutto questo dove prima di tutto a partire dal quotidiano e dalle famiglie
Fino ai luoghi della partecipazione della rappresentanza
è come quando in una famiglia e concludo perché
Mi piace essere sintetica e viene poche cose ma chiare
è come quando in una famiglia arriva un bambino
Non bisogna soltanto ritagliarmi uno spazio per la sua culla i suoi giochi suoi pannolini bisogna cambiare cambiare le persone cambiare l'organizzazione familiare modificare i rapporti e i tempi magari sbagliarsi anche nel cuore della notte se c'è bisogno grazie
Grazie ad Ornella
Vogliamo andare il saluto di benvenuto a monsignor Shani
Che è presente in aula
Responsabile CEI per le settimane sociali arcivescovo di Alessandria inoltre noi ricordiamo adesso Saxa Christa anche cantina per una presenza dica la variazione e cordiale
Contributo alluminio sta un saluto come pure salutiamo Raffaele Cananzi presidente nazionale dell'Azione cattolica
Alludiamo subito la parola
Devo anzitutto ringraziarvi dell'invito che avete rivolto a me e alla mia associazione per questo importante e significativo congresso dell'Iraq
Sono qui in questo momento diciamo di particolare impegno anche per la vita associativa Realacci
E
Sostanziosa Pita mente il saluto fare Vito e cordiale dell'Azione Cattolica Italiana e mio personale a questo congresso
Con una rapidissima riflessione
Direi che
Il titolo di questo congresso offrirebbe immediatamente la tentazione di soffermarsi
Visto
L'andare di queste nostre giornate e il modo in cui il paese sta vivendo
Questa stagione
Così confusa e complessa il titolo del vostro congresso suggerirebbe senz'altro di andare ad una riflessione sul tema della società
Sia pure era
Invece ritengo e mi pare che sia estremamente opportuno che io sostanzi questo saluto in un augurio
Guardando soprattutto alla prima parte di questo titolo cioè Alda cristiani
Perché credo che dobbiamo chiederci
Che cosa voglia dire concretamente oggi questo da cristiani rispetto al grande tema dell'impegno sociale e dell'impegno civile
A me pare che bisogna recuperare
Fino in fondo
La valenza dell'essere cristiani oggi e bisogna recuperarla perché questo dà acris piani costituisca il presupposto essenziale
Perché si possa parlare di una riforma della Società e di una riforma della società nella linea e nella luce del Vangelo
Un primo presupposto essenziale
E il formarsi da cristiani per il post moderno
Non è possibile pensare ad una incidenza nella vita sociale e nella vita civile senza questa formazione integrale del cristiano
Se non vinciamo l'ignoranza religiosa
Se non vinciamo
Il rifiuto della ricaduta etica della fede nella realtà concreta nelle realtà concrete io credo che corriamo il rischio di fare dei discorsi scusate sufficientemente vuoti
Nel momento in cui l'ottica e quella cristiana il primo grande interrogativo e come essere cristiani oggi
E quindi tutto il grande tema della formazione che deve essere affondo e pienamente ripreso
C'è un altro passaggio essenziale pure messo in luce dall'episcopato italiano
Prima di poter arrivare a parlare secondo anche quanto ha insegnato e probabilmente domani vi richiamerà il Santo Padre nel grande e magnifico incontro che avrete colui prima di rifare il tessuto
Della società civile e necessario rifare il tessuto cristiano della comunità ecclesiale
Questa è l'indicazione che viene forte ai cristiani di questo tempo i quali non possono cadere in quella che è la trappola contemporanea e modernista
Di passare cioè dal momento della fede intimistica mente intesa
Al momento di un impegno pragmatico di un impegno direi sociale e civile che non trova però nella fede stessa ispirazione e fonte
Perché
Perché questo accada è indispensabile vivere da cristiano nella piena partecipazione alla propria chiesa locale
Il passaggio rispetto alla propria comunità ecclesiale e direi essenziale prima di potere guardare alla missione sociale e civile del cristiano
Una missione e chiudo che oggi si sostanzi fondamentalmente su due versanti
Che si possono racchiudere nella espressione carità del Vangelo
E quindi capacità di un annunzio che per il fedele laico si fa testimonianza di santità
E Vangelo della carità
E quindi un servizio che certamente non tocca soltanto il religioso dello spirituale
Ma che pervade di sé necessariamente l'uomo tutto l'uomo nella sua unità personale nella sua unità collettiva nella sua unità mondiale
Come vedete il campo della testimonianza e della missione e sconfinato e oggi è particolarmente difficile
Per questo agli amici delle ACLI che qui verificano il passato
E guardano al futuro l'Azione cattolica rivolge questo cordialissimo saluto che sostanzia fondamentalmente nella Burio al quale ho fatto sopra riferimento auguri
Ringraziamo Raffaele Cananzi
E il valore di collaborazione di scambio che già le ACLI e Azione Cattolica hanno vissuto in questo periodo è recente senz'altro nel futuro si arricchirà di di nuovi appuntamenti importanti
Allora presidiano gli interventi chiamo a al microfono Sergio Morigi
Per chi è arrivati in questo momento in aula abbiamo il dovere di ricordare che per dar spazio a tutte le richieste di intervento siamo obbligati a contenere i tempi viene negli interventi entro il massimo dieci minuti
Il mio vuole essere una
Socializzazione con voi di un'esperienza di un mese e mezzo che ho fatto
Tra i tavoli sulle piazze per raccogliere le firme dei referendum a Boston abbiamo raccolto due mila e cinque ma avvicinato quasi quattro mila persone
E mi son chiesto appunto perché non socializzare con tutto il movimento Acri un'esperienza di un mese e mezzo ma ultimo che rende chiaro ed evidente la
L'animo la il modo di comportarsi di quella che chiamiamo società civile in tanti veramente tanti avvicinando
Avvicinandosi ai tavoli ci chiedevamo se c'erano dietro i partiti
In tanti hanno espresso in vari modi critiche alcuni rifiuto vero e proprio della politica e dei politici
Però devo anche dire che in nessuno è apparso evidente di un desiderio di alternativa alla democrazia non ce l'hanno con la democrazia la gente arrabbiata
Le persone che si sono avvicinate nostri tavoli erano di tutti i ceti diversi c'erano imprenditori commercianti ma anche casalinghe operai disoccupati questo mi ha confermato
Che c'è certamente una malessere comune diffuso però ci sono anche tanti interessi diversi a volte contrapposte che non sono soddisfatti
Certo tanti non sapevano neppure così erano i referendum abbiam dovuto spiegarle
Volentieri firmavano dopo la spiegazione però quasi traspariva che firmavano per fare un dispetto ai partiti o ai politici
Certo non è stata una bella immagine che la società civile dava avvicinandosi ai tavoli per firmare ai referendum
Però mi chiedevo
Ma come può un cittadino
In una democrazia che viviamo fondata su una fiducia che dal momento del voto e poi per cinque anni non vola più nessuna possibilità di intervenire
Se non ritirando appunto la fiducia per riversare la sua altri e quando non ce ne sono altri nascono le leghe io sono di Busto Arsizio provincia di Varese un po'la culla delle leghe
Di fronte a tutto questo mi tornava spesso alla mente una lezione una lezione era la prima lezione di un corso socio politico che abbiamo fatto a Busto
In questa prima lezione ci dicevano che viviamo una democrazia convenzionale
In pratica i partiti al fine di ottenere dei consensi stipulano una convenzione con i cittadini e in questa convenzione in pratica inseriscono
Valori obiettivi Fini interessi
Ci dicevano che in effetti la rappresentanza politica che abbiamo per quanto ce ne scandalizziamo e niente altro che il risultato dei consensi legati alle convenzioni stipulate
Tra partiti e società civile ma cosa contengono forse queste convenzioni
Contengono forse valori obiettivi o Fini
O non sono forse troppo pieni di interessi particolari oppure sono poveri e poi arricchiti a livello locale e dai singoli politici al fine di ottenere consensi
Il rappresentante dei giornalisti ieri parlava della lembo del mantello e della comunicazione
A me torna sempre invece invece il documento precedente del cardinal Martini alzati e Vanini beh la città metropolitana
Come pensiamo veramente di riempire queste convenzioni di cose ben più importanti
Se la società stessa sta diventando espressione di un individualismo sfrenato di una ricerca personale dei propri interessi
Ecco
Faccio proprio dico qui a Roma
Per noi della Diocesi di Milano motivo di Pastorale del lavoro per quest'anno
Le code o veramente farci carico di questo indicazione del cardinal Martini ognuno di noi si alzi e va di alla propria Ninive metropolitana e li cerchi di testimoniare per primo
E poi far sentire la propria voce diffondere i nostri pensieri altrimenti non ci potrà succedere che una cosa ovvia in una democrazia alla maggioranza vince
E se la maggioranza è povera di valori di obiettivi alti
Non potremo che avere una legislazione che sia adeguata nella quale l'individualismo il personalismo l'interesse particolare prevale questo sarà il nostro compito pur intervenendo a livelli più alti
Stamattina abbiamo sentito qualcuno che ci diceva che siamo una minoranza i cattolici sono una minoranza
Ecco uno dei rischi che stiamo veramente correndo e che questa minoranza rimanga tagliata fuori anche nella democrazia e nella e nei valori in cui crede
L'altro pensiero che qui espongo ma nato sempre attorno ai tavoli perché da parecchie persone
Così richiamato e il problema del lavoro la disoccupazione anche da noi
Abbiamo riaffermato che il lavoro è fondante certo sicuramente l'economia si basa sul profitto e come può essere diversamente destinate basata sul profitto il lavoro sarà sempre una parte importante perché produce profitto
Però non sappiamo dove questo lavoro
Sarà e quale tipo di lavoro nelle ultime due encicliche la stessa Chiesa ci dice che ormai il lavoro è mondiale non è più un problema localistico
Le borse sono in
Ecco i risultati del processo di disgregazione suscitato dall'alto da chi ha fatto propria la strategia del piccone
Sono atti che non solo accentuano la confusione la disgregazione istituzionale
Ma inducono ad una divisione tra i corpi dello Stato
Tutto ciò è la riprova di quanto siano fondate le nostre preoccupazioni
E di quanto sia necessaria una difesa fermissima della legalità costituzionale
Il dibattito che si è svolto ieri in Parlamento un dibattito scaturito dalla nostra iniziativa
Ha contribuito a rendere più evidenti le responsabilità a cominciare da quelle di un capo dello Stato che ha scelto con determinazione
Di fuoriuscire dal ruolo che la Costituzione gli assegna con conseguenze devastanti sulla forma di governo e gli equilibri democratici del Paese
Ma anche messo a nudo le omissioni più o meno consapevoli e furbetto che le manovre infine l'inadeguatezza sostanziale dell'azione di governo
L'allarme che sentiamo di voler di dover lanciare in questi giorni al Paese
è un allarme profondo e motivato
E in causa la responsabilità nazionale democratica di tutte le forze che al governo all'opposizione
Hanno fin qui garantito le regole i valori della nostra democrazia l'equilibrio dei poteri l'intreccio di obblighi e diritti
Che è stato fondamentale del nostro patto di cittadinanza
Che tiene insieme fra loro le donne e gli uomini della nostra comunità
Noi facciamo la nostra parte
Criticabile non pretendiamo che tutti siano d'accordo con le decisioni da noi sul ma chiediamo agli altri di fare la loro parte
Occorre trovare immediatamente la strada per rientrare nella legalità costituzionale
Per questo ieri alla Camera abbiamo rivolto un appello solenne a tutte le forze politiche per un atto di responsabilità e di fiducia nella democrazia
E lo ripeto qui nella sede di questo congresso
Di fronte a donne e uomini che di questa responsabilità
E di questa fiducia nutrono il loro rapporto con il mondo del lavoro la propria concezione dell'impegno politico la propria presenza nella società civile
Mentre eventi di questa portata su quotano dalle fondamenta l'edificio della Repubblica
Viene preannunciata anche la crisi di governo
E siamo quindi una situazione estremamente aperta c'è il caos al vertice dello Stato c'è la recessione la chiusura delle fabbriche
L'incalzare della cassa integrazione ci sono le sfide europee e internazionali che vedono un'economia italiana più che mai vulnerabile una società attraversata da tensioni profondo
Vedete
Il Paese attraversa una crisi organica
Della quale il dissesto istituzionale la parte insieme più visibile più preoccupante
Questa crisi organica assunto i caratteri di una vera e propria crisi democratica
La lotta allo scontro
Non sono tra chi vuole conservare chi vuole cambiare questo sistema fuori
Questo deve essere chiaro comunque questo è chiaro per noi
Il confronto e la lotta riguardano ormai il come si riesce dalla crisi italiana quale tipo di nuovo sistema politico vogliamo costruì
Quale nuova repubblica vogliamo determina da un lato c'è una proposta di tipo né autoritario fatta propria da poter interessi
Che giocano la loro partita sugli elementi di sofferenza e di crisi della rappresentanza democratica
E che puntano a un restringimento delle basi democratiche della Repubblica
E venti l'anno
Ipotesi plebiscitaria di riassetto istituzionale
Dall'altro c'è una proposta di rinnovamento che si fonda invece sul consolidamento e l'allargamento degli spazi democratici
Che esige maggiore responsabilità e maggiore potere dei cittadini che vuole sottrarre le istituzioni alla colonizzazione dei partiti e vuole poteri forti e responsabili in equilibrio rapporto fra loro e quindi vuole cioè otto anche la capacità di decisione e di governo
La crisi di regime
Della quale ci parla il fallimento dell'alleanza di governo
Per essere superata ha bisogno dell'apertura di una nuova fase costituente cioè ha bisogno di nuove regole di nuovi equilibri di nuova organizzazione dei poteri
E saranno i loro cittadini come il volto a decidere non certo coloro che a cominciare dal Presidente della Repubblica hanno scelto e imposto ad altri la strategia del piccolo e le stesse forze che respingono la fondatezza delle nostre denunce relative al comportamento del capo dello Stato e sono quindi contrarie non solo la nostra scelta
Di avviare le procedure per la messa in stato d'accusa ma anche la richiesta delle dimissioni queste stesse forze ripeto
Dovranno pur pronunciarsi
Se non vogliono far finta di nulla sulla questione di come si salvaguardano le garanzie di tutti in un percorso elettorale reso così accidentato dal marasma istituzionale
Nel vostro congresso
E nella relazione di Giovanni Bianchi che ne aperto
I lavori
Voi ragionate e a mio avviso assai giustamente
Della necessità di salvare la Repubblica che è tutt'uno con la necessità di rinnovarla impegnando tutti i partiti a trasformarsi a ridefinire la propria identità e il proprio programma
Ciò è tanto più necessario perché i guasti inferti alla società civile al Paese
Da un regime soffocante sono assai S è del tutto evidente a nostro avviso che ciò significa mettere in discussione e questa è la nostra opinione naturalmente
L'architrave di quel sistema e cioè la democrazia cristiana
E connessa
Quanti vogliono in vario modo con diverse responsabilità contribuire a consolidare ramificata e quel potere
E in questione tutto intero ecco il punto dal quale non si può arretrare un modo di governare il Paese di occupare lo Stato
Di appropriarsi della funzione pubblica con conseguenze pesantissime per la certezza del diritto per l'equilibrio dei poteri per la tenuta e l'espansione degli apparati economici e produttivi
E spetta alle forze cattoliche soprattutto a quelle forze che traggono ispirazione alimento dal mondo del lavoro e che più conseguentemente hanno operato in questi anni per una riforma della politica
Per l'affermazione del mondo delle solidarietà contro il mondo degli egoismi corporativi condurre qui
Una riflessione approfondito
Nell'era della cittadinanza
Il cittadino è sempre più abbandonato a se stesso da poteri pubblici indifferenti ospiti
Esposto a comportamenti vessatori
E condannato a un soddisfacimento precario di bisogni fondamentali la salute il sapere la sicurezza personale di italiana delle forze sane dei giovani delle donne e dei cittadini
L'Italia di chi lavora e produce l'Italia della solidarietà e della giustizia non tornerà più
Italia delle clientele della corruzione dell'arbitrio
E quindi io noi riusciremo a costruire una nuova alleanza tra società civile risanata e politica pulita
Ho rischieremmo tutti un esito catastrofico dalla crisi democratica che stiamo attraversando
Ho daremo tutti delle armi alleghi Isma'al qualunquismo alle picconate ben più gravi che poi potrebbero venire
Una volta che sono state suscitate dall'alto dal basso ma contro tutto e contro tutti ecco in tutta la sua immediata concretezza ma anche in tutta la sua portata storica il compito di una riforma della politica
Il senso di una nuova fase costituente della democrazia italiana
E mi sembra che la presenza e il ruolo delle atti abbiano contribuito in misura rilevante
Nel corso degli anni non solo alla definizione di questo orizzonte
Ma anche le indicazione dei caratteri inediti dell'impresa democratica alla sua centralità nelle strategie di emancipazione e di ricordo
Si Stratta di procedere su questa strada indubbiamente senza indugi e senza incerte noi guardiamo a questo travaglio e al vostro congresso
Con intensi con intensità e compartecipazione poiché lo giudichiamo patrimonio essenziale della democrazia esiste
E premessa necessaria di un rilancio della sinistra
Come affrontare oggi dopo la caduta del muro di Berlino e fuori dalla contrapposizione di sistema
I problemi della pace e della guerra del contrasto aspro e crescente tra nord e sud delle gigantesche questioni ambientali
I problemi posti dalla nuova coscienza delle donne la crisi della democrazia nel mondo della interdipendenza
Tutto quanto sta avvenendo conferma che la fine dei blocchi contrapposti
Come noi avevamo intuito apre un nuovo drammatico processo di scomposizione di ricomposizione delle forze su scala internazionale
Che alle sue espressioni del tutto inedite non solo nel crollo dei regimi dell'Est ma anche nel cuore dell'Occidente
E chiedo a mia volta
Come porre mano alla costruzione di una nuova alleanza riformatrice
Un'alleanza che non sia la sommatoria di vecchie nomenklature politiche un fascio interessi corporativi ma una pluralità di Progetti e di valori
Intesi a dare respiro e slancio a un diverso sviluppo economico e civile a una democratizzazione integrale della società
E io voglio dire che non basta parlare di onesti
C'è all'interno degli onesti degli onesti conservatori degli onesti moderati e c'è anche una sinistra guai a perdere di vista anche questo elemento dello scontro io parlo di regime
Perché è vero che in Italia c'è la democrazia
Anche perché la nostra battaglia di opposizione la rinvigorito scema
Sulla sovranità illimitata perché quando un terzo del Paese in mano un potere terroristico economico militare
Come quello mafioso che addentellati in qualche apparato dello Stato in certi esponenti del sistema politico lì non c'è democrazia
Quando c'è squilibrio sociale ingiustizia disoccupazione soprattutto fra i giovani non c'è vero sviluppo della democrazia quando non vengono riconosciuti i meriti e le risorse del lavoro
Le capacità dei ricercatori e dei tecnici la funzione del sapere l'iniziativa degli imprenditori e si consente piuttosto il galleggiamento e la crescita degli speculatori del parassitismo economico
Delle clientele di Stato e di partito ebbene allora la democrazia e stravolta da un particolare regime che si fonda su un sistema di potere
è stato costruito in questi anni nel nostro Paese e la crisi del regime minaccia di trasformarsi in crisi della democrazia
E quella che rischiano di perdere oggi è l'occasione di edificare in Italia una democrazia compiuta in cui i cittadini non siano più sudditi in cui il fossato tra governanti e governati non sia più incolmabile
E credo che siamo tutti consapevoli che l'idea di una unità dei cattolici dentro un solo partito sia deperita insieme con la vecchia logica di campo tentare di riprodurla il solo significato di cercare puntelli artificiosi per la sopravvivenza di un sistema politico ormai finito
Proprio il volto di Brescia dovrebbe fare intendere che far vivere i valori della società e nella società significa operare un rinnovamento radicale ben oltre i confini del vecchio partito Stato
Ma alla fine dell'unità politica dei cattolici non significa cervo
E di questo noi ne siamo fermamente convinti e per questo guardiamo e abbiamo sempre guardato con grande attenzione al vostro travaglio al vostro dibattito la vostra ricerca
Certo la fine della presenza dei politica un un solo partito dei cattolici
Non significa la fine della presenza del contributo dei credenti alla politica e alla storia al contrario ne esalta le potenzialità elettrica si è fatto più volte riferimento
Nella relazione introduttiva e nel vostro dibattito all'enciclica papale Centesimus Annus e certo noi abbiamo considerate consideriamo di grande significato l'invito a non accontentarsi del crollo dei sistemi delle interrogarsi sui drammi soli squilibri
Sulle lacerazioni che segnano il mondo attuale
Questo invito a riflettere operare
Per dare una risposta alle grandi questioni di giustizia che si aprono davanti a noi in non solo nel rapporto tra sud e nord del mondo ma nel cuore delle società complesse dell'Occidente e importante anche per la sinistra
Il processo di ridefinizione delle idee di giustizia di uguaglianza di solidarietà la elaborazione delle regole dei riferimenti di una nuova stagione della democrazia italiana vedono protagonisti molti credenti tanti uomini e tante donne che fanno riferimento alla ispirazione cristiana sono protagonisti anche della costruzione faticosa difficile del PDS
Consideriamo questo contributo essenziale ma proprio per questo ci tocca mettere tutti in guardia dalla tentazione
Che oggi può paralizzare l'avvio di una fase costituente
La tentazione di rialzare vecchi steccati
Dirigi dire su schemi del passato la società di oggi e le sue drammatiche guardate il ridicolo assistiamo a una grottesca e penosa riesumazione di anticomunismo senza comunismo
Lo capisco era facile ma non c'è più il comunismo invece rimane l'anticomunismo
Si vuole cancellare la presenza dei democratici di sinistra dalla Società Italia nello stesso tempo emerge sempre di più dall'altro lato una protesta che pur traendo fondamentale alimento da ciò che in questo Paese non funziona
Ed è prodotto di un sistema di potere irresponsabile sfocia nella demagogia eversiva delle leghe
E rischia di accentuare fino alla irreversibilità i processi di corrosione del tessuto democratico e nazionale
è un processo che anche a sinistra poco provoca disgregazione tensione
E che occorre sapere affrontare con una forte vocazione unitaria
è un progetto riformatore nel quale Italia operosa e pulita si dicono
Occorre dare battaglia per aprire una fase nuova nella vita della Repubblica
Sottraendola ad ogni ipotetica autorità protagonisti di questa battaglia sono a pieno titolo e noi abbiamo creduto e crediamo nel vostro nel valore della del dell'associazionismo sono a pieno titolo associazioni movimenti
Organizzazioni della società civile
Che hanno deciso di scendere in campo direttamente e in prima persona io parlo di movimenti e associazioni perché francamente scusatemi questa parentesi
Non credo che ci siano dei movimenti che possono dichiararsi diversi dagli altri partiti quando si presentano alle elezioni
Quando un movimento dice di presentarsi alle lezioni diventa un partito perché nella Costituzione italiana i partiti altro non sono che associazioni che partecipano alla determinazione della forma del voto dei loro delegati
Delle delle assemblee elettive quindi sono partiti come tutti gli altri io parlo dei movimenti veri parlo delle associazioni vede
E questo certamente un segno del limite dei partiti ma è anche la testimonianza della crescita della democrazia italiana
La società è cresciuta la coscienza civile si esprime in forme autonome
Lo stesso movimento referendario pur tra contraddizioni che non ignoriamo e l'occasione essenziale da cogliere per un profondo rinnovamento della politica anche se sappiamo che non basta distruggere ma bisogna ricostruire le forme tradizionali attraverso cui si è espressa la partecipazione politica non sono più sufficienti
Noi ne siamo consapevoli
Nel nostro Statuto è scritto il PDS è un partito che assume il limite della fuori
Limite rispetto alla pretesa di rappresentare la coscienza ideale di ogni scritto
Limite dinnanzi all'emergere di nuove soggettività i movimenti di organizzazioni della società civile limite rispetto alle istituzioni
Ma queste non possono rimanere parole noi sentiamo che una simile affermazione non poche condurci a trasformare nel profondo il modo stesso di essere del nostro partito
Ma noi vogliamo anche chiamare le associazioni e i movimenti
Della società civile a rinvigorire con il loro apporto anzi a rigenerare la stessa esperienza politica Democratic
Questo mondo di cui le ACLI sono una parte imminente
Chiede ai partiti alle istituzioni non più solo di essere messo in condizione di svolgere la propria funzione specifica ma di essere riconosciuto nella sua autonomia come insieme di nuovi soggetti politici come uno dei protagonisti della riforma della fuori
Al mondo che voi insieme con tanti altri rappresentate
Il PDS non chiede certo una nuova tecnica
Magari in una forma più sofisticati
Quello che vi proponiamo è un rapporto nuovo tra soggetti autonomi con pari dignità
Proponiamo accordi sui programmi sulle cose da fare a partire da quelle più urgenti
E per cercare soluzioni nuove mettendo insieme culture ispirazioni valori diverso il un confronto di questo genere una ricerca comune su contenuti e obiettivi condivisi può essere configurata in termini di un fatto non certo qualcosa da proporre solo alle associazioni movimenti tradizionali
Giudicati più vicini ho più amici
Non ci interessa nessuna riedizione del colletta realismo e sbaglierebbe seriamente chiunque la riproponesse o riprendesse a praticare si tratta di un rapporto nuovo che troverebbe instaurarsi tra tutti i partiti e tutte le associazioni una nuova regola istituzionale uno dei tasselli importanti
Di quel progetto di riforma per il quale ci battiamo per quanto ci riguarda
Noi siamo pronti a percorrere questa strada anche con atti unilaterali uniformando i comportamenti del PDS
A quello che secondo noi dovrà essere un criterio nuovo è una nuova funzione del partito politico Democratic c'è bisogno di una grande innovazione politica
Culturale e di valore se vogliamo costruire un'alleanza capace di un serio e credibile programma di governo
Abbiamo troppo bisogno di ricorrere e di serietà e troppo poco il tempo a disposizione se vogliamo evitare che questo Paese sfugga ad ogni controllo e se vogliamo cercare invece che esso risalga la china ecco il senso della nostra proposta
Lavoriamo insieme per salvaguardare la democrazia italiana per aprire una nuova fase della vita della nostra Repubblica
E in questo momento difficile io non chiedo a nessuno
E non chiedo nemmeno a voi di dare ragione alle nostre scelte alle nostre posizioni non vi chiedo questo non ci interessa un successo di parte in questo momento
Vi chiedo di dare ragione alla vostra coscienza dei democratici chiedo a tutti noi un atto di responsabilità
E di fiducia nella democrazia rivolgo quindi un appello alla necessità storica ineludibile
Di costruire un nuovo patto fra l'Italia di passare a una nuova repubblica ma di passare di costruirlo cambiando anche radicalmente ma fondando tale Pia atto su solide basi democratico
Perché o si ritroverà questa Forza nazionale democratica
Si perseguirà con coerenza una vera riforma civile morale del nostro Paese
Intesa come seconda tappa della rivoluzione democratica iniziata con una resistenza
Oppure si romperà il Patto democratico su cui si fonda questa Repubblica e il nostro Paese andrà in frantumi
Pensiamoci pensate ci tutti insieme in questo momento difficile per la nostra Repubblica
Come annunciato
Adesso la parola al senatore Di Gennaro Acquaviva capo della segreteria politica del partito socialista italiano
Cari amici ACLI
Ma il cuore di una Christa resta sempre il cuore di una Christer
Io non posso nascondere di essere felice
Di trovarmi assieme a voi
Onorato
Di potervi parlare
Orgoglioso
Di sentire la vostra attenzione alle mie parole anche se se sono fatalmente destinate a uscire dal coro
A stimolare soprattutto almeno spero la vostra riflessione
Più che a confortarmi su un cammino che ad altri sembrerà il mondo narrativo e onorifico
E che a me sembra invece riduttivo e rinunciatario
Perché noi siamo lieti di trovarci e di stare insieme
Perché tutti sappiamo che c'è piena comunanza fra noi sul principio e sulla fine
Sul punto da cui siamo partiti sul punto a cui vogliamo arrivare
Perché nella scelta fra le due grandi forze che si confrontano nel mondo moderno
Il capitale e lavoro noi tutti abbiamo scelto il lavoro
E i lavoratori
Siano essi anche gli ultimi arrivati dall'estremo lembo
Dell'Africa o della sia perché vogliamo che il lavoro i lavoratori abbiano pieno diritto di cittadinanza e parità di condizione con tutti
Nel regno cristiano che intendiamo realizzare perché noi tutti siamo d'accordo a considerare l'offesa fatta all'ultimo lavoratore della terra come un'offesa fatta a noi stessi
E al Dio in cui crediamo
Perché nei nostri animi
Arde un comune desiderio una comune speranza
Quella di un mondo sempre più cristianizzato di una civiltà sempre più matura altre Agri maturata al sacrificio di Cristo
Di popoli sempre più pacifici sempre più fraterni sempre più uniti
Sempre più sostenuti da una matura spiritualità
Ebbene quale la strada intrapresa e quali le avventure vissute dal modesto gregge che una ventina d'anni fa si è diviso
E ha preso via DiVersi
Nobilmente conservando ognuno in cuor suo non sentimenti d'orgoglio e presunzioni di verità
Ma solo il senso dell'obbedienza ad un dovere
Che sentivamo infinitamente più grande di noi
Il dovere di lavorare per gli altri di promuovere gli altri
Di sacrificarsi per gli altri
Un senso del dovere che io
Ho sempre rispettato
E tutti credo
Abbiamo rispettato
Per carità non abbiate paura non intendo assolutamente nel rifare la mia storia personale di questi vent'anni né quella vissuta dalle ACLI in questi vent'anni
Voglio soltanto oppormi e fermamente e decisamente a un tentativo che io considero ingiusto e colmo di implicazioni del peggior politichese
Di indicare la data di quel tormento e di quella divisione di vent'anni fa come la data della perdita della grazia
E di conti rassegnare
Questa ho dato data odierna
Che io vedo premia di contingenza politica
Come la data della riconquista della grazia quasi che questi vent'anni di vita delle ACLI
Fossero anni di espiazione di un errore
E non
Come invece è stato anni di vita ordinaria
Segnata dai segni
Della vita più comune
Parecchi errori qualche successo molta circumnavigazione tra i Marosi più alti
Moltissimo piccolo cabotaggio Frei frangenti domestici no cari amici l'interrogativo che si pose venti e più anni fa
Se andare nel mondo ora restare nella cittadella non è stato ancora sciolto
Il dubbio rimane
E potrei aggiungere che se gli atti piccoli piccoli della chiesa sembrano dare torto a me
E a tutti coloro anche più importante di me che furono sono scesi in campo aperto
Il senso grande dell'azione della Chiesa del mondo ci conforta e tutto nell'evoluzione della società che ci sta intorno ci dice che essa ha bisogno di evangelizzazione
Che la parola di Dio che Dio ci ha dato va spesa fra le genti per una nuova educazione cristiana
Per una grande opera missionaria
E non per confortare cittadelle traballanti il cui rapporto di dare e di avere con la Chiesa e ancora tutto da calcolare
Non è necessario aggiungere nulla
A una platea che già ascoltato l'ampia descrizione dell'attuale fenomenologia sociale fatta dall'amico presidente Bianchi per sensibilizzare la sui problemi che ci voci abbiamo di fronte che si pongono di fronte a noi
D'accordo questo è il quadro
Ma richiede e solo il per fila destra avanti marce tutti a Piazza del Gesù intonati dalla intonato dalla relazione o non pretende al contrario
Un più grande movimento di fede di opere in tutte le direzioni
Affinché gli infiniti problemi aperti che non è questa o quella questioncella sociale
Ma sono decine di vulcani grandi che era un tono dolori ingiustizie rancori vendette si risolvano nell'insegna cristiana
Della solidarietà e della fratellanza
Io so bene
So bene cari amici che la relazione si premura di respingere il vecchio collateralismo
Ma queste sono solo parole e non possono ingannare in ma inni ma nella sostanza dei fatti
Permettetemi di dire c'è una grande Nostalgia
La delusione di quella grande scatola comunista che si presumeva chissà poi perché colma di fede e di epicità e che una volta aperta mostrato la materia di cui non poteva non essere fatta
Dopo settant'anni di propaganda atei sta e materialista
C'è una clamorosa è sbagliata suo tu valutazione di tutto ciò che non è né comunista nel democristiano
Permettetemi di dire che c'è mezza Italia là dentro
C'è la conclusione melanconica
Che se c'è ormai poco o niente da fare con i battezzati del vecchio Pci tanto vale convergere armi e bagagli a conforto giammai della Democrazia Cristiana
Ma di quella unità dei cattolici consistente in valori così inscindibilmente gli uni agli altri scindibile gli uni agli altri
Da non potersi configurare altrimenti l'etichetta propria della Democrazia Cristiana
Così il mio amico Bianchi ha salvato l'anima
è contento il cardinale Ruini sarà contento il segretario Forlani tutti contenti bravi applausi
Ma cari amici
Se il sipario calasse su questa scena
E su calerebbe anche su tante nostre speranze mie speranze ma vostre speranze
Tre anni fa mi sembra un secolo commentando con spirito critico la relazione del nuovo presidente delle ACLI al suo primo congresso
Nero già un'analisi critica l'ampiezza dello spettro delle possibilità ma lamentavo la pochezza diciamo così delle mete prefissate
E incitavo leale lui a porsi la l'obiettivo ambizioso
Di un ricongiungimento con i piani alti dell'economia e della politica delle economie dei processi sociali per dare forza e concretezza quella solidarietà che altrimenti sarebbe rimasta
Desiderio insoddisfatto di una minoranza di buoni
E celiando su una bella frase di Bianchi che auspicava la crescita di un'antropologia della pace
Dicevo che non avrei voluto che questa specie di Antropologia fosse identificata dagli instancabili marciatori della pace
Da Comisso a Stoccolma
Ahimè
Fasce e tutto il resto è rimasto proprio a questo livello
Però non va per la pace e la guerra del Golfo che però mi pare stia dando tanti ricasca di pacifici da suscitare più di un dopo sulla consequenzialità delle cose umane ma senza giù alcuna giustificazione e ciò che abbiamo compreso che io allora compresi tra le parole e tutto il resto
Poiché la politica italiana ha raggiunto livelli tali di decomposizione da aver bisogno di spinte verso l'altro di spinte liberatoria e Qatar
E non di conversioni al centro via afferma affollamento al centro della mischia non importa a favore di quale fazione o di quale candidato
Insomma è la linea di tendenza che preoccupa
E lasciatemi dire che in questo quadro di piccola rassegnazione anche l'offerta di personale pulito per la gestione di domani
Ha più il sapore dell'iniziativa di un Ufficio di Collocamento che non quello d'una proposta politica per la ricostruzione dei quadri dirigenti del Paese
Cari amici perdonatemi la franchezza
Io non voglio guastare la festa
Voglio solo che la festa
Perché ogni nostra riunione è una festa è una conquista voglio solo che la festa non occulti il ragionamento non induca in pre-crisi e intellettuali e morali
Nessuno si illuda
Noi siamo in guerra
C'è una guerra aperta che non si limita certo alle forme nuove da dare alle nostre istituzioni che dietro ogni forza c'è un interesse e una particolare visione della vita
E quando allarghiamo lo sguardo sulla complessità delle opinioni e delle visioni io spesso sento stringermi il cuore avverto quanto difficile quanto disperata addirittura e la missione di evangelizzazione che nutriamo nel petto perché riassume ogni nostro sforzo politico è anche nostro ogni nostro sforzo umano
Non crediate ed il confronto con la secolarizzazione
Con l'individualismo con il consumismo
Con l'egoismo della società contemporanea sia facile
Io non voglio fare l'eroe di fronte a voi ci conosciamo da troppo tempo anche perché il medico non è certo solo mio se non in modestissima parte
Ma le posizioni del Partito Socialista di oggi
Che cerca la collaborazione con la Chiesa e propone il confronto su tutti i punti che il presidente della Cei avanza è giusto a giustificazione
A presupposto dell'unità politica dei lati dei cattolici è bene spero che nessuno creda che queste posizioni siano soltanto d'uno del Ceno non anche opera degli uomini
Che hanno lavorato e lavorano per rinverdire del socialismo dei Radici umanitarie che si intrecciano con la tradizione cristiana e spero che non ci sia uno che non capisca
Che sono proprio queste posizioni socialisti a tenere in piedi
Un determinato Stato s'di cose una condizione politica
Che altrimenti si presenterebbe in maniera ben più drammatica perciò attorno a ripetervi
L'interrogativo di vent'anni fa non ha
Ancora avuto risposte
Che cosa ci dice il cardinale Ratzinger che non bisogna parlare solo dei problemi economici o sociali ma anche della nostra fede che la Chiesa non è stata creata per se stessa ma per essere occhio attraverso cui vedere la luce di Dio
Ma voi citate il discorso di Loreto
Di Giovanni Paolo secondo che giustamente dell'ottantacinque e non quello del Brasile che di quest'anno
E non mancherà penso insolito fa dicevo che dirà
Che queste due alte parole Magiste real riguardano altri lontano da noi dispersi nel mondo e non noi italiano nostra vita associata animazione cristiano della politica oggi perché dunque chiudersi
Perché convergere al centro
Chi crede davvero che una volta sfondata la pentola comunista come dice Bianchi non ci siano più idee al mondo con cui confrontarci
Io vorrei portare un esempio concreto per concludere quello scelto da voi stessi che definite questo congresso
Il congresso della Centesimus Annus
Certo l'enciclica di Giovanni Paolo secondo è un dono straordinario ma in grande bellissimo fiore di speranza
Sbocciato nel giardino comune ebbene che cosa vogliamo farne
Io tralascio qui la querelle aperta dai socialisti giustamente addolorati d'aver visto citato ed elogiato il loro lavoro
Per il progresso materiale e morale dei lavoratori senza mai pronunciare il nome io pongo soltanto un interrogativo concreto vogliamo provare a realizzarla nella lettera e nello spirito la Centesimus annus o vogliamo farne soltanto un fiore all'occhiello della minoranza cattolica che vive in Italia
Vogliamo che i contenuti dell'incivili che ha uniformi nei nostri comportamenti è segno delle mete da raggiungere o costituiscono soltanto un ornamento della letteratura cattolica un rafforzamento della sua dottrina sociale sicuramente voi tutti diretta Dino che l'incipit Carla forzato le vostre volontà moltiplicato le energie chiarito i vostri programmi
Ma qualcuno che stando all'orientamento che vedo emergere in Congresso qualcuno che domani dovrebbe esservi più vicino ha già fatto la scelta del fiore all'occhiello
Guardate ciò che dalle varie parti è stato scritto sulla Centesimus annus
E giudicate da voi stessi concludo
Per capirsi per amarsi bisogna dire quello che si sente bene
E c'è un senso di amicizia vero profondo concreto che mi obbliga e mi ha obbligato stamane a parlarvi con sincerità spesso spero che apprezzerebbe questa franchezza
Penso solo
Che così si potrà la andare avanti senza reticenze senza ipocrisie
Come si conviene a coloro che sentono di a vere la stessa appartenenti io credo sinceramente nelle cose che dico
Nelle scelte che ho fatto e questa in fondo e la vera grande lezione che mi è venuta la leale
So peraltro che ne tutti possediamo brandelli di verità
Soltanto brandelli di verità
Lasciatemi dire con questo atto d'umiltà che intendo salutare Abi farmi
Tanti auguri per la buona conclusione del congresso
E dandoci un appuntamento che è un appuntamento comune che rimane quello di sempre
Quello delle tre nostre fedeltà tra i lavoratori nella vita democratica di fronte alla parola di Dio
Ringraziamo Gennaro Acquaviva per tre cose l'orgoglio affarista che ha dichiarato
La franchezza
Anche delle critiche che CIA esposto
E la scelta di un terreno di confronto quello della centesima usare adesso prego i con Gray Sisti i delegati gli invitati di avere ancora il tempo per ascoltare l'intervento del segretario confederale della Unione italiana del lavoro Fabio Ortolani a lui la parola
Portò a questo vostro diciottesimo Congresso nazionale il saluto della segreteria confederale della UIL
E quello del suo segretario generale Giorgio Benvenuto
Anche noi come voi siamo impegnati in questi giorni negli stessi giorni della nostra Conferenza nazionale delle strutture che si concluderà oggi
Ciò nonostante siamo voluti essere presenti tra voi a testimonianza che la nostra presenza
Non vuole e non può essere considerata rituale
Ma contribuirà ad approfondire alcune tematiche comuni e quindi al mondo del lavoro qualche voi come noi rappresentate
Non a caso nel congresso della UIL la Venezia ero presente accanto a Bianchi alla presidenza il quale con la passione colo contraddistingue non sì però indietro nel suo intervento e così io farò
Ebbene non a caso il congresso delle ACLI
Il sinodo dei vescovi propongono ai cristiani in questi giorni una stessa sfida quella che voi mettete al centro del vostro dibattito quella europea
Che la cristianità affronti in profondità questo problema mi sembra assai importante ed utile
Perché vi è un contributo di valori di solidarietà nel messaggio cristiano che è prezioso nella realizzazione di un'Europa dei diritti dei cittadini della Colt la bora dizione multirazziale della partecipazione
Proprio in questi giorni Norberto Bobbio ha osservato che mai come in questo frangente storico un messaggio cristiano autentico e la migliore cultura laica hanno grandi possibilità di intendersi
E di affrontare a viso aperto la crisi di valori e l'avanzata confusa di un capitalismo senza regole
Valori cristiani valori riformisti e laici sono attese non approva assai impegnativa Europa deve e nel mondo
Svanita l'Euphoria che ha per bar solo il mondo dopo il crollo del comunismo e la stessa guerra del Golfo oggi ci si accorge del cumulo dei problemi che attraversa la comunità mondiale
E che vede un intreccio complicato di situazioni di intolleranze di grandi miserie morali e materiali di forte diseguaglianze di privazioni intollerabili di diritti
I greci di modeste dello sviluppo negli stessi Paesi industrializzati
E a questa riflessione non porto trarsi lo vediamo la stessa società americana
Il ruolo sociale non è quindi una prerogativa che riguarda esclusivamente elitaria
In realtà c'è un ruolo fondamentale della società civile non OPA in essa dei lavoratori non solo per bandire di sorgenti forme di razzismo scontri etnici processi insanabili di frammentazione
Ma soprattutto per realizzare politiche sociali all'insegna della giustizia per dare cittadinanza e diritti dei lavoratori e dalla partecipazione del sindacato e processi economici e alla vita delle imprese
Per realizzare no convivenza civile sociale nella quale la solidarietà quella di cui voi parlate sia un valore condiviso
In questa direzione si stanno muovendo le confederazioni sindacali italiane che hanno raggiunto un dato di fortissima coesione unitarie sui problemi internazionali
Una prospettiva di vera unità sindacale europea che sappia sostenere processi di aggregazione del sociale anche a destra ivi compreso un profondo rinnovamento del sindacalismo dell'Est europeo eh fondamentale
Ma esso deve interagire con quanto sul terreno dell'associazionismo si muove per esaltare le ragioni della convivenza pacifica del rispetto della persona dell'emancipazione da profonde intollerante vivi povertà
Qui può esserci un grande ruolo per le ATI che hanno operato tenacemente sulla linea di ricerca delle ragioni della pace in Europa
La società italiana dal suo campo non ammesso e non ha meno bisogno di ritrovare spinte ideali nuove regole di convivenza e forse che siano in grado di opporsi agli elementi di disgregazione in cui i fattori scatenanti sono del resto noti un cammino difficile ma credo ubicato sarà importante a questo punto sapere si si potrà contare su una cristianità aperta al dialogo dall'incontro
Capace di continuare ad animare il sociale evitando che almeno in esso progredisca dei fattori di frammentazione di nuovo integralismo di rinuncia a considerare la politica
Non questa politica in così acuta crisi e troppo lontana dalla gente ancora inconciliabile con l'onestà e con il buon governo e ancora con un efficiente rispetto dei diritti dei cittadini e con una visione della democrazia
Che sabbia contrastare la Houghton consunzione della nostra Repubblica per l'immobilismo e la incapacità delle forze politiche a rischiare sui nuovi orizzonti
La liberazione sulla della democrazia e quanto mai attuale
Abbiamo trascurato un po'tutti il rilievo che questo problema a nella stessa enciclica Centesimus annus di Giovanni Paolo secondo
In questa in cinque GA lo diciamo un po'tutti c'è una visione lucida rigorosa del valore universale di questa parola
Valore che viene indicato dalla Chiesa comunali Tezze indiscutibile come scelta il riversi irreversibile per tutti i popoli
Con la supponenza
Nel caso in cui veramente la comunità internazionale lo richiede
E introduzione della rappresentanza popolare a livello di assemblea generale o di altra Camera parallela
L'ONU infatti a salvaguardia in primis dei diritti dei popoli e non dei governi che spesso li rappresentano ma molto spesso non li rappresentano per nulla
E ancora l'introduzione del valore giurisdizionale vincolante per alcune tematiche sia di carattere politico che economico
La nostra mobilitazione le ACLI sono movimento da Società civile per la riforma della politica ruolo strategico nostro quindi non è solo l'elaborazione politica ma ancor più la nostra capacità di mobilitazione della gente sulle proposte che avanziamo
Altri hanno il compito di gestire le istituzioni noi abbiamo quello di creare il consenso della base di formare l'opinione pubblica di trasformare il tutto in pressione di lobby popolare
Per fare questo mestiere ci siamo strada facendo datato dotati di strumenti che ci paiono buoni
La convegnistica tradizionale i cartelli con le altre società realtà associative le convenzioni coi candidati la diplomazia popolare la cooperazione internazionale gestita da Lipsia e dall'ENAIP
Questi strumenti però non sono stati dispiegati in tutta la loro potenzialità
Le convenzioni coi candidati per esempio sono state fatte ma poi nessuno ha avuto il fiato di andare a verificare fino a che punto i sottoscrittori delle convenzioni siano stati coerenti con loro impegno
La cooperazione internazionale qual è stata la mobilitazioni delle periferie sui vari progetti Ipsia che pure del sostegno finanziario della base avevano bisogno per poter decollare
Altri strumenti quindi vanno ricercate ancora speso soprattutto la pedagogia dei gesti marce sit-in di giugno obiezioni
Che oltre a svolgeva un compito di denuncia provocatorie delle contraddizioni del sistema hanno l'importante è stato di offrirci quello spazio sui mass media che vitale per il nostro messaggio
E posso creare opinione un'ultima considerazione
Riferita un po'la situazione di questo congresso che stiamo vivendo
Alla lettura dei giornali che io ho avuto in questo momento la rassegna stampa che mi ha avuto in questi giorni
Abbiamo avuto la sensazione molto precisa questo congresso viene eletto all'e sterno come un facilissimo e lineare e tranquillo
Ritorno a casa nei confronti della Chiesa ritorno a casa addirittura nei confronti de la Democrazia Cristiana
Per a me sembra che ecco di fronte a questo tipo di interpretazione Esterna vadano messe alcune precisazioni
Bari affermato quel pluralismo quotidiano di ricca esperienza
Che le nostro movimento in questi anni ha continuato ad a vere questo è fondamentale ed è importante non vanno esso sottolinea era era presente nell'azione di Bianchi è sparito in tutti i commenti dei giornalisti non si capisce e poi enti nel l'ultimo pensiero è questo abbiamo assistito anche alla presenza di tanti Esterni forse anche di troppi Esterni ognuno ha espresso tutte le sue buone intenzioni tutti i suoi programmi per il futuro
Io credo che dobbiamo essere molto operativi e molto chiari e molto onesti
Un partito politico una forza politica noi non possiamo giudicare la solo e soltanto per le buone ispirazioni che ha per i buoni sentimenti che pratica le buone intenzioni che ha una un'azione è un partito la formazione politica va giudicata per l'adeguatezza che le sue scelte reali hanno nel rispondere ai problemi reali del Paese solo e soltanto in questo e su questo noi dobbiamo giudicare le forze politiche e assumere questa concretezza
E su questo devo continuare a giudicare chiedo scusa ma ripeto non si con questo chiudo grazie
Io invito chi interviene a collaborare nel risparmiare ogni specie con l'Inter e interventi dalla parola animo Galloni direttore generale del ministero del lavoro
Cari amici
Stiamo assistendo a un grande momento per la società italiana un momento di di protesta
Di ricerca
Di una moralità più alta
Io in questo senso leggo tutte le iniziative che sono state intraprese in questi ultimi mesi
Però ha una grande preoccupazione più che altro da economista
Che da dieci quindici anni a questa parte
Le forze cattoliche
Non che le forze della sinistra
Non hanno saputo elaborare un programma non hanno saputo occuparsi seriamente dei contenuti
è giusta la battaglia
Per la moralizzazione dei partiti per la non occupazione delle istituzioni
Per la ripresa del discorso democratico
Però io credo
Che una democrazia
Si fondi prima che sulle forme sui contenuti
E da oggi questi contenuti mancano
Mancano un po'a tutti i livelli soprattutto a livello di quello che il discorso sociale
Ed economico
Nel corso degli anni ottanta abbiamo assistito a un peggioramento nella divaricazione
Tra i forti e i deboli tra le condizioni di efficienza e le condizioni di ritardo sia a livello italiano che a livello internazionale
Occorre dunque io credo riflettere su una politica economica e su una politica sociale diverse
Se tutta l'efficienza si concentra in pochi grandi gruppi finanziari ed economici
Lasciando il resto del Paese
Il terziario tradizionale la pubblica amministrazione gran parte delle piccole piccolissime in prese in condizioni di difficoltà
Io credo che qualunque discorso di democrazia finisca per cadere
Se noi cadiamo
Nell'altro equivoco di seguire le linee di politica economica e sociale che sono state dettate
Tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta dalla prima esperienza Reagan ed all'esperienza della Thatcher che hanno avuto conseguenze devastanti nei loro Paesi dal punto di vista sociale e dal punto di vista economico
Se seguiamo quelle linee pensando che si debbano ridurre i consumi della popolazione per perseguire un aumento degli investimenti e quindi un miglioramento
Nella qualità della spesa pubblica per questa via
Evidentemente è perché non abbiamo riflettuto abbastanza su come funziona un'economia e sui rapporti fra l'economia e la democrazia
L'esperienza storica infatti ci ha indicato con sufficiente chiarezza
Che la democrazia economica e la democrazia politica tendono ad andare di pari passo questo non vuol dire che basti
Spingere sull'acceleratore dei consumi ed è la produttività per ottenere risultati in senso democratico
Ma vuol dire
Di stare molto attenti a quelle che sono state esperienze
Portati avanti anche negli ultimi anni ad esempio in Inghilterra in certe zone degli Stati Uniti in altri Paesi nei paesi in via di sviluppo di compressione dei grandi consumi popolari
Per vedere che tipo di capitalismo è assolutamente necessario che trovi un'opposizione ferma da parte dei cattolici da parte del mondo cristiano da parte di coloro che si fanno bene o male a qualche ideologia qualche idea a qualche sentimento che ha a che vedere con quello che storicamente si è chiamato si chiama la sinistra
Dall'altra parte però occorre anche tener conto di quelle che sono le condizioni obiettive di un sistema economico sarebbe infatti un colossale errore lasciare la pubblica amministrazione andare e non preoccuparsi di quelle che sono le condizioni della finanza pubblica
Ma come è possibile
Ottenere un miglioramento nell'efficienza dei servizi sociali
E dei servizi pubblici il mantenimento e la difesa dello Stato sociale e nello stesso tempo il miglioramento del bilancio dello Stato
E la lotta allo stato cosiddetto clientelare
Io credo che un passo possa essere fatto nel senso di una maggiore autonomia impositiva negli enti locali noi assistiamo e dobbiamo riconoscere a un sostanziale fallimento per ora non vuol dire che sia un fallimento definitivo
Dell'ente Regione però io credo che a livello dei comuni
Sia possibile
Porre un discorso diverso
Tipo un pareggio nel bilancio dei comuni a quei corrisponda un'autonomia impositiva dei comuni stessi
Al limite anche l'elezione diretta del sindaco con una maggiore responsabilizzazione degli amministratori locali
E una capacità dispensa rinnovata e indirizzata a quelle che sono le esigenze e le condizioni a livello della finanza locale a livello dei comuni
Perché lì sanità e trasporti in particolare che i conti non tornano si spende troppo si spende male e i cittadini non hanno i servizi
Che servono non solo a loro come cittadini non solo in termini di redistribuzione del reddito ma servono anche l'efficienza generale del sistema
Io credo pertanto che occorra ridisegnare la politica la politica economica lasciando allo Stato solo grandi compiti di indirizzo e anche la possibilità di compiere grandi investimenti in disavanzo
Perché se al disavanzo dello Stato corrispondono spese pubbliche produttive ed investimenti non per ridere ma investimenti in infrastrutture e in quelle attività che servono per rilanciare l'efficienza del sistema Italia
Non si corre nessun pericolo di inflazione
Così a livello comunale invece occorre porre il principio del pareggio del bilancio non dimenticandoci che il processo redistributivo a livello locale può avvenire in tutte le realtà sfatiamo questa immagine del sud super povero poco produttivo ed assistito
Nel Soda si produce molto più di quello che si crede ed il Sud riceve dallo Stato molto meno trasferimenti di quanto le leghe non vanno in giro raccontando
Il problema è che a livello locale a livello delle metropoli sia del Nord che del sud a livello dei piccoli paesi sia del Nord che del sud stanno nascendo nuove povertà
Ci sono fasce della popolazione che non riescono ad arrivare ad avere un accesso valido al lavoro manca la formazione professionale
Ma anche la tutela sanitaria e queste cose le sappiamo benissimo il sistema dei trasporti in tutto una serie di Citati realtà metropolitane importanti
Come Roma ad esempio fa schifo perché questa è la verità
I cittadini pagano
Tasse per avere servizi assolutamente inefficienti e io credo che ribaltare i controlli a livello locale laddove è possibile perseguire gli evasori perché si conoscono perché si sa chi sono e allora gli amministratori possono andarli a trovare
Senza bisogno di fare una caccia alle streghe che parte da Roma
E si deve dipanare in tutto il territorio nazionale con nomi e cognomi sui giornali che trovo una cosa sconveniente scandalistica è assolutamente inefficace
E invece a livello locale che è possibile perseguire l'evasione fiscale in un indirizzo di giustizia perché quei soldi che vengono recuperati all'amministrazione siano poi investiti
Siano poi investiti sul territorio per ridurre per ridurre la divaricazione fra i momenti di grande efficienza in momenti di scarsa efficienza
Per ridare fiato ai servizi pubblici e servizi sociali e per combattere seriamente e profondamente le nuove povertà e ci stanno minacciando da almeno dieci dodici anni da quando cioè i nostri governi si sono buttati su politiche economiche ricalcati ricopiate sulle idee disastrose della Thatcher ed è il primo richiamo grazie
La parola di Alberto Valentini nella direzione nazionale
Carissimi
Io credo che siamo di fronte a un congresso molto importante
Qualcuno mi diceva per forza è il diciottesimo compite gli anni diventati adulti
Ma a parte la battuta io credo che ci siano almeno tre riflessioni che ci aiutano a capire l'importanza di questo congresso
La prima credo che sia quella che ha caratterizzato una crescente consapevolezza che ho trovato anche dei congressi provinciali e regionali cioè quella di un itinerario
Di vita cristiana vissute insieme che ci aiuta a far meglio politica nel sociale
Cioè non è un fatto
Di evangelizzazione non è un fatto di ritorno all'indietro ma è un fatto che ci aiuta a stare insieme approvare forza e coraggio per andare avanti e per giocare ho rotto il nostro ruolo nel profilo associativo nel campo associativo
E qui dobbiamo dire un grazie credo alla discreta presenza di Pio Parisi che ci ha aiutati a capire a praticare una serie di cose una seconda riflessione che mi pare
C'è aiuti a capire questo congresso è che abbiamo imparato a dare più importanza ai fatti
Piuttosto che ai pre giudizi la caduta dei muri i regimi totalitari la caduta delle ideologie
Ci stanno aiutando sempre più a capire io ruolo dell'associazionismo senza togliere nulla all'istituzionale anzi ai partiti ma capendo la nostra la nostra importanza in termini di valori e di comportamenti coerenti
Ma c'è un terzo punto che credo ieri sera nell'approvazione anche del primo articolo dello Statuto
Cioè quello dove abbiamo rivisto il nostro concetto di classe
A cui eravamo storicamente in qualche modo affezionati abbiamo in qualche maniera con l'aiuto di Giovanni della sua relazione messo in soffitta l'opera Isma'facile
Senza speranza ripiegato su se stesso e invece credo abbiamo ritrovato forte Energia per dare più impulso a un movimento di lavoratori di lavori cristiani aperti al cambiamento
Abbiamo dunque saputo fare credo un lungo e sofferto cammino versa quella che potremmo chiamare la terra promessa
Non intende Timi male però non voglio parlare dei giardini vaticani o meglio della sala Nervi che vedremo domani no la terra promessa e per me
Quella disponibilità alla ricerca delle soluzioni
Delle formulazioni delle ipotesi
Della verifica permanente ed era ricerca del consenso anche tra di noi del dialogo della consapevolezza che siamo per il dubbio e che i valori cristiani che sono universali e quindi per tutti
Ci aiutano a compiere questo percorso di crescita
Quando negli anni di della del pronunciamento di Paolo sesto che ci fece soffrire
Negli anni in cui avevamo pensato e dobbiamo dirlo anche in termini autocritici in maniera troppo strutturalista
Proprio da quello stimolo da quel dibattito che nacque nacque per esempio e voglio ricordare qua abbiamo molti nostri collaboratori dei servizi la proposta formativa dell'ENAC che corre Grando sia la nostra elaborazione poneva il metodo la ricerca della formulazione di ipotesi della ricerca della verifica un modo di essere in definitiva che oggi condividiamo complessivamente come associazione in questo travagliato ma anche fertile ricco cammino
Non va dimenticato che alcune persone ci hanno in qualche modo guidati e io voglio ricordare qui con voi
L'amico Marino Carboni che rimise in linea il nostro operare la linea dell'associazionismo parte infatti dal convegno di Rimini sulle classi sociali ricordate i ceti medi disponibili al cambiamento
Ma anche Domenico Rosati che impedì non dimentichiamolo che si ponessero hip cosiddetti paletti allora tra di noi e fece do però affinché saltassero sempre gli steccati
E poi Giovanni che sia ridato le condizioni per arrivare ad avere serenità di giudizio ed avere e speranza nella fede che si fa operante a partire dal sociale organizzato per il tramite delle associazioni dell'associazionismo ora con Giovanni arriviamo alla terra promessa e dobbiamo essere consapevoli che abbiamo nuove e più importanti responsabilità
E che abbiamo da prepararsi e continuare a lottare per innanzitutto incrementare la qualità di valori che possono e debbono promuovere promanare dall'associazionismo a dimensione non solo nazionale ma anche internazionale come è stato detto da Giovanni con riferimenti all'emigrazione all'Europa al mondo
E qui è importante la testimonianza personale e di gruppo non coi nonché la qualità dei rapporti umani dell'ascolto del rispetto della tolleranza
In secondo luogo accrescere la nostra consapevolezza che abbiamo bisogno di tutti
Gli uomini di buona volontà
Dagli operai ai quadri agli artigiani ai coltivatori diretti ma anche ai piccoli e medi imprenditori purché è uniti nel comune sforzo di accrescere il lavoro e la possibilità di autorealizzazione di ogni lavoratore
E infine per dare il nostro contributo
Al cambio istituzionale e dalla vita di trazione permanente dei valori di democrazia a cominciare da quella nostra in Terna a quelle delle pubbliche istituzioni dei partiti dei sindacati
Dunque la nostra speranza è ormai tutta su di noi
Qualcuno potrebbe dire auto centrata e sui nostri compagni di viaggio che hanno come noi nelle altre associazioni scelto di fare politica attraverso l'associazionismo sociale
E o sindacale
Siamo consapevoli come Giovanni diceva che non abbiamo mai avuto una visione manichea dove tutto il bene rappresentato dall'associazionismo e tutto il male rappresentato dal Palazzo
Siamo però consapevoli che il Movimento associativo del sociale sta crescendo
I nostri rapporti biennali altri nel l'hanno documentato puntualmente
Anche se i politici ci hanno incominciato ad ascoltare veramente solo dopo la crescita del leghismo distruttivo e senza proposta
L'associazionismo non è un fatto provvisorio non è pre politico ma è permanente politico che vuol dire nel partitico né sindacale ma in relazione con questi più una società diventa complessa più i bisogni della persona degli ultimi ma anche dei primi si articolano e più occorre capacità di ascolto
Di comprensione
Di ordinazione dei bisogni di sintesi di proposta e azione di verifica
Tutto ciò e rappresenta il ruolo di animazione e mediazione culturale permanente dell'associazionismo del volontariato della mutualità della cooperazione della economia sociale
Nel mille novecentonovantuno pensate questi sono gli ultimi dati che abbiamo sono oltre otto milioni e mezzo le persone che si associano
Oltre la metà di questi esercita un ruolo di volontariato gratuito
Nel tempo libero per azioni educative o assistenziali ma sempre socialmente utile tutto ciò corrisponde al rapporto di lavoro di quasi un milione di persone a tempo pieno
E se consideriamo che al volontariato prendono parte in proporzione più coloro che hanno raggiunto una posizione economicamente tranquilla ma anche quantitativamente rapporto numerico maggiore
E operaio di impiegatizio studentesco ebbene noi vediamo che attraverso l'apporto congiunto di questi due momenti diremo di facce alta di fascia medio-bassa che noi realizziamo un nuovo rimescolamento delle carte
I volontari alito attive che non può non essere considerato il fulcro e la speranza per un nostro futuro migliore che ci consenta di aumentare gli alimenti a di annientare i gravi pericoli rappresentati dalla malavita organizzata ed era scarsa onestà degli amministratori e dagli amministrati che offrono denaro in cambio di favori
L'associazionismo e volontariato stanno dando un apporto che può diventare determinante per l'umanizzazione della vita per recuperare e promuovere gli ultimi per i valori di etica e di sviluppo e di cambiamento anche istituzionale noi siamo orgogliosi d'aver raccolto centoquaranta mila firme per il primo dei dei referendum
Un movimento che è cresciuto ma che non può e non deve essere scambiato per un partito
L'associazionismo è un momento di autorganizzazione della società civile
Per la promozione della cultura dello sviluppo per la vita di trazione delle istituzioni i dati IReF che ho richiamato hanno da tempo segnalato
Chechi si associa ha più voglia di realizzare insieme
Di rompere gli schemi dell'individualismo consumistico di realizzare anche impresa cooperativa lavoro associato o semplicemente lavoro in prenditi Ivo impresa sociale come fanno i nostri servizi la verifica l'abbiamo con l'azione promossa attraverso l'intervento per lo sviluppo della nuova imprenditorialità giovanile nel Mezzogiorno in tre anni si sono creati ben sedici mila nuovi posti di lavoro
è un fatto enorme e questo è il nuovo volto del sud del suo sviluppo centrato sulle piccole imprese nate da lavoratori da tecnici da contadini da artigiani
D'altra parte e questo è un fenomeno che conosciamo già sviluppato anche in altre parti del Paese
Nel Sud dunque la fiducia e la speranza appartiene anche ad un'azione collegata all'associazionismo al volontariato ai colori di iniziative di rischio di espressione autentica di solidarietà
Voglio richiamare in conclusione due passaggi dell'azione di Giovanni uno relativo ad una ipotesi che potremmo chiamare di confederazioni di regioni si cui dobbiamo riflettere attentamente eh
Perché se è vero che occorre dare autonomia e responsabilità impositiva ed amministrativa le regioni e per me è altrettanto importante
Differenziare le responsabilità tra Regioni e l'azione credo che le politiche di quadro debbano essere elaborate in seno al Parlamento nazionale credo che occorra mantenere un vincolo di solidarietà per supportare la promozione delle realtà meno sviluppate
Una seconda notazione un'ipotesi di autogoverno dei plessi scolastici statali privato associativi e privati in un quadro di compatibilità e competitività tra le diverse proposte
La famiglia in tutto questo coerentemente con la Costituzione
Che la responsabilizzare scelte educative per i figli risplende fiato e potenzialità ed impegno
Sono proposte che Giovanni ha fatto molto importanti che credono vado a uno sviluppati dei prossimi anni nei prossimi mesi amici carissimi
Credo che dobbiamo partire da questo congresso con la consapevolezza che abbiamo un ruolo fondamentale nel partecipare non solo al movimento associativo ma nel farsi carico di aiutare l'intero movimento associativo a crescere per Riva Rini conquistare
Insieme alle altre associazioni significative battaglie come è stata quella del consenso ottenuto dal recente referendum grazie
Grazie Valentini
Vogliamo Celani per segnalare in sala la presenza dell'onorevole Mario Segni
Presidente del comitato per il referendum elettorali
Gli diamo il nostro benvenuto
E mentre invito alla tribù una vittoria Boni per il suo intervento due comunicazioni di servizio
Alle ore diciotto è convocata la Commissione emozioni si ritroverà nella sala dove già iniziato i lavori ieri
Un'altra informazione
Riguarda il termine ultimo per la presentazione delle mozioni degli ordini del del giorno fissato per domani sette alle ore quindici
Un altro un saluto lo diamo all'onorevole Bartolucci Cardini
Responsabile vicini per l'associazionismo lo sport ed il turismo la vittoria la parola scusate vittoria Boni interverrà subito dopo l'onorevole Mario Segni
Cari amici
Il congresso nella vita di un'organizzazione costituisce sempre un momento importante oserei dire vitale un'occasione per ripensarsi nel proprio essere ed agire
E per progettare linee di futuro attente sia alle esigenze ed ai bisogni interni che alle trasformazioni quotidiane del vivere sociopolitico
E civile
Ebbene con questo intervento sosta vorrei porre alla vostra attenzione alcuni pensieri pensieri che mi derivano dalla mia esperienza effettuata nel coordinamento donne nazionale come una delle componenti il comitato direttivo credo ci abbia guidato la convinzione che solo con uno sforzo collaborativo e condiviso tra noi donne in prima istanza ma con i dirigenti del movimento tutto
Avremmo potuto costruire un modo di essere e fare organizzazione a partire da momenti di ricerca di sperimentazione concreta di riflessione seria approfondita su questioni condivise e su questioni da cui tutti siamo interrogati
Personalmente non ho mai creduto le separatezze per chi mi conosce sa che nel movimento lavorato con un warning con donne cercando di mettere sul piatto quanto sapevo fare
Credo invece alla disponibilità comune di partecipare alla costruzione di un modo di essere e fare organizzazione che non ci obblighi a scelte troppo dure a rinuncia di crescita anche umana e affettiva
Credo anche perché per noi donne sia cominciata la stagione dell'assunzione di responsabilità delle prese in carico
Della costruzione di dimensione politica intesa come possibilità concreta di partecipazione e realizzazione e nel nostro movimento credo che sia anche ci sono delle difficoltà sia aperto un cammino che non ci permette ritorni indietro
In questa ottica credo vadano assunti anche gli strumenti che ci siamo dati per riequilibrare la rappresentanza e per far crescere partecipazione certo questi non sono la panacea di tutti i mali pensiamo alle quote
Non tutti le hanno condivise non tutte nemmeno le donne credo però che queste misure così come le Assemblea primarie che sono state effettuate prima dei congressi
Ci abbiano come dire invitato a creare dibattito a riflettere e queste vene guai a noi se dinanzi alle difficoltà facessimo come gli struzzi
E io mi auguro che si arrivi al momento in cui di quote non ci sarà bisogno più ma Cuesta è e noi la consideriamo un'emergenza una situazione in cui lei ha Clijsters ci sono alla base ci sono dei patronati ci sono dei servizi
Ma non ci sono dei luoghi in cui si decidono anche le linee del movimento
Per questo credo che siano state prese fondamentalmente queste misure ma credo anche che noi dobbiamo avere il coraggio di promuovere insieme una reale cittadinanza sociale politica di uomini e di donne attraverso percorsi formativi
Chi ha realmente facciano crescere in e sensibilità in cultura in assunzione di responsabilità
Non credo che si tratti di trovare la donna per coprire il posto
Sì crede invece dobbiamo trovare spazi luoghi occasioni utile a far crescere a far coltivare assunzioni di responsabilità provate a pensare se nessuno mai ti metti in situazione se nessuno mai ti obbliga misurati come puoi crescere
In un convegno che noi abbiamo effettuato a Milano dal titolo nessuno escluso percorsi tra movimenti famiglia società abbiamo messo un po'a fuoco quello che è il rapporto tra dinamiche familiari e impegno sociale
E alla domanda rivolta ad alcune mogli di dirigenti attivisti dispetto a come veniva conciliato l'impegno nella famiglia e l'impegno nel sociale vorrei propormi due testimonianze che mi sembrano particolarmente interessanti
La prima rispondeva la moglie di un dirigente non sono state molte le occasioni di dialogo tra me e mio marito sia rispetto a quanto faceva Luís sia rispetto al mio essere moglie e madre lui non c'era quasi mai
E quando sostituì tornava a casa si rischiava idea si rischiava di acuire problemi e tensioni rovesciandosi addosso risentimenti malumori e difficoltà
Io spero che i miei figli seguano l'esempio del loro padre né risvolti positivi e comprendano che il decidere di costruire una famiglia richiede ben altre attenzioni e responsabilità nella coppia
Certo il fatto che mio marito abbia vissuto così intensamente il proprio impegno nel sociale ha in qualche modo fatto sì che i figli seguissero il suo esempio
Ma ora spesso mi ritrovo da sola per intere giornate avevo immaginato ben diversamente il mio fare famiglia ma è andata così
Allora io credo che a fronte di tutto queste o sia per noi necessario prefigurare un'organizzazione disponibile a superare a conflittualità latente anche se non sempre esplicitata tra l'impegno nell'organizzazione e quello nella famiglia
Credo che sia in altri termini necessario adeguare il modello del sistema lista alla definizione della famiglia come comunitari Soggetti
Pone citata nel documento congressuale questo significa quindi riferirsi al movimento quale luogo significativo che per realizzarlo per realizzare azioni e progetti nel sociale costruisce ma con il rispetto e la valorizzazione delle diversità
Credo dobbiamo anche individuare delle strategie formative con progetti rivolti a uomini e donne che agiscono in profondità sui modelli di comportamento e sugli estinte sugli stereotipi culturali
Credo sia anche necessario elaborare una strategia dei tempi utile a promuovere una qualità della vita quotidiana Temple che consenta la molteplice presenza delle donne e nella sfera familiare e nella sfera sociale
Altra questione che mi sembra fondamentale e quella di valutare economicamente ed inserire nel calcolo del prodotto interno lordo anche la quota di ricchezza prodotta dal lavoro familiare da redistribuire attraverso le politiche dei servizi
Insomma non serve a nessuno sbandierare interesse centralità per la famiglia se poi nei momenti di difficoltà economico prendiamo questa famiglia terreno privilegiato di decurtazione di risorse l'ultima considerazione che vorrei fare riguarda il fatto che la tipologia del disoccupato oggi si caratterizza come donna giovane del Sud comunque anche al nord credo non si scherzi a riguardo
Credo che per noi donne il rapporto con il lavoro sia molto complesse o pur partendo dal fatto che il lavoro è per noi non solo considerato come necessità economica o strumento di emancipazione
E invece ambito naturali in cui investire energie risorse e capacità quaestor è anche il motivo per cui più donne sono presenti che lavori intellettuale nei campi delle libere professioni nella cooperazione e nell'imprenditoria
Se questo cammino però positivo è stato fatto credo che ancora esistano delle discriminazioni sia lavorative sia scolastiche
Al momento dell'assunzione nessuno mai chiederà ad un ragazzo quando si sposa se desidera avere figli subito domande che spesso alle ragazze vengono poste nei colloqui con ragazze che si presentano ai nostri sportelli del Movimento primo lavoro
Tante volte traspare il senso di scoramento e anche di inutilità da cui si è assaliti ricordo vede la testimonianza di una ragazza che dopo varie ricerche
Dopo vari la dopo varie ricerche dopo sì dopo varie ricerche di un lavoro diceva a sedici anni non mi hanno assunta non avevo esperienza a vent'anni non mi hanno assunta temevano che mi sposassi a ventotto anni non mi hanno assunta avevano paura che stesse a casa ad accudire mio figlio ora ho trenta anni e quando vado a cercare lavoro mi dicono che sono un vecchia
Io credo che persistano
Credo che persistano dunque tratti di mentalità di comportamento di orientamento di scelte scolastiche professionali che richiedono davvero anche da parte nostra delle azioni positive
Il nodo di fondo credo sia la divisione sociale dei ruoli nella famiglia e nella società
Anche una cultura totalizzante del lavoro spesso considerato solo in termini di produzione carriera credo che tenere saldo il valore della famiglia
Sia certamente un modo di porre dei limiti alle esigenze del lavoro e credo che in questa direzione anche a noi donne
Stia di contribuire alla costruzione di una nuova cultura del lavoro di una diversa cultura del lavoro
Un lavoro concepito non come la sola dimensione della vita
Un lavoro che induca l'organizzazione sociale a rispettare la centralità dei bisogni di umanizzazione di lavoro per tutti
Un lavoro no discriminante a danno delle donne
Un lavoro da condividere ed a creare a partire dalla considerazione di tutti il lavoro un lavoro quello cooperativo che molte donne scelgono per trovare sbocchi più nuovi e qualificati alla propria professionalità e per sperimentare un diverso modo di concepire viveri lavoro spesso ma per il quale altrettante donne optano come ultima spiaggia a seguito degli innumerevoli ostacoli trovati nel mercato del lavoro
Ancora due parole credo allora che anche per noi si impongono alcuni compiti al di là delle buone intenzioni credo sia necessario che il nostro movimento riesca a far proprie alcune strategie in campo formativo in campo lavorativo
Rispetto alla promozione la qualificazione del lavoro femminile io credo che vadano intensificati ulteriormente tutte quelle opportunità che diano sostanza la parità riempiendo i diritti di uguaglianza delle donne con la specificità e la valorizzazione delle auto differenza
Quasi finito ritengo vadano ulteriormente sviluppati percorsi di orientamento delle donne di valorizzazione nel senso da loro accesso al lavoro sia nei porti di formazione promossi dall'ENAIP che in quelli del Movimento primo lavoro
Credo sia importante noi operiamo in campo dell'orientamento soprattutto rivolto alla formazione avesse elemento professionale di donne adulte formazione all'auto imprenditorialità ci sarebbero ancora molte cose da dire ma credo che sia importante che noi ci attrezziamo al nostro interno
Per realizzare azioni positive volti a favorire un'effettiva presenza
Partecipazione e valorizzazione delle donne impegnate nei servizi e nei settori del movimento
Sono stato un po'lunga vorrei concludere con una poesia che mi veniva un po'suggerita anche dal contesto della relazione di Giovanni Bianchi mi sembrava di cogliere in questa relazione un invito l'invito all'impegno l'invito alla sei mia
Poesia è importante è seminare
Semina sei mia l'importante è seminare
Poco molto tutto il grano della speranza semina il più sorpreso perché splenda intorno a te
Semina le tue energie per affrontare le battaglie della vita seria il tuo entusiasmo la tua fede il tuo amore
Kevin alle più piccole cose io nulla semina e abbi fiducia ogni chicco arricchirà un piccolo angolo della Terra grazie
Grazie vittoria Boni
La parola all'onorevole Mario Segni
Amici nelle anche lui
E consentitemi amici di tante battaglie
Non poteva mancare a questo appuntamento
Non poteva mancare riportare Dini un saluto affettuoso
Un ringraziamento caldo caldissimo
Per il contributo che avete fatto in tutte le fasi è una delle battaglie più belle che siano state fatte in questi ultimi anni
A una delle iniziative più importanti che forse scriverà una pagina di storia
Le iniziativa referendaria
Non è esagerato dire che senza di voi probabilmente non sarebbe partito nulla
Senza di voi non saremmo arrivati in porto
Siete stati una colonna un punto fermo
è un esempio per tutto il mondo cattolico e per la democrazia cristiana se oggi si aprono dei varchi se oggi in un mondo che era chiuso a queste riforme
Sì si parla nascono degli interessi si amplia il consenso questo è dovuto soprattutto perché voi fin dal primo momento con la vostra coraggiosa tenacia
Con la vostra decisione cui con la e amplificando il messaggio in tutto il mondo circostante voi avete tenuto fin dall'inizio una posizione avanzata coraggiosa per fare
Ed allora ne abbiamo fatta di strada
Strada piena di di soddisfazioni
Di sconfitte ricordiamo la spia amarezze rispondiamo alla ricordiamo l'attende la sentenza della Corte costituzionale
Ma che ha ha concluso la prima fase con la trionfale votazione del nove giugno quando ventisette milioni di italiani hanno votato per richiedere le riforme
A siamo adesso impegnati in una nuova fase in una nuova raccolta delle firme
Dobbiamo in queste ultime settimane che ci mancano produrre il massimo sforzo dobbiamo assolutamente raggiungere il traguardo dei cinquecento mila fin da dobbiamo andare oltre molto oltre se ci riesce
Perché un alto numero di firme darebbe un grande valore politico attestante
Un'iniziativa che ha il marchio
Di una eterogeneità ma dentro la quale la presenza delle forze delle associazioni cattoliche e decisiva e determina e determinante la presenza del popolarismo cattolico
Io non so se qualcuno di voi oggi Alletto
Sul popolo
Un articolo intitolato uniti de e medito Riale veleno
In cui così si parlava del referendum con una cosa che oggi viene vezzeggiata e coccolata dei salotti bene di Milano quegli stessi che tempo fa coccolavano festeggiavano il terrorismo questo paragone fra noi terroristi mi sembra
Un po'azzardato francamente
Ma la risposta che voglio dare a Sandro Fontana è che io sono andato anche nei salotti bene parlò poi col mondo imprenditoriale cento mi parliamo con tutti e quelli sono un pezzo importante dell'Italia ma le firme le hanno raccolte i lavoratori cattolici
Lo slancio alla campagna referendaria lavato il popolarissimo cattolico
E allora non è giusto
Bollare queste iniziative come iniziative di un pezzo dell'alta borghesia milanese dei radical chic di Milano che devono sempre voi
Innamorarsi di qualche idea strana
Questa non è un'idea strana queste nella iniziativa più forte e più importante per il rinnovamento delle istituzioni questa l'iniziativa più forte per iniziare la moralizzazione della politica
Su questa ci sono milioni di italiani e ci tanta parte del mondo cattolico
A cominciare da ma continua aveva alla Fucci a tanti esponenti del mondo e l'Azione cattolica a personalità della cultura Catto
Altro che borghesia radical chic
Cioè sono fette grosse di società
Ci sono tutte pezzi importanti del popolarismo cattolico
E che poi questi si saldi no al mondo produttivo alla borghesia produttiva alle organizzazioni di categoria così come saldano con pezzi di sindacato non è una cosa di cui ci vergogniamo perché di cui andiamo fieri perché siamo riusciti a col a a unire siamo riusciti a riportare Dettori dentro il movimento referendario pezzi diverso i due soggetti
Ma non ci saremmo riusciti
Sella spinta iniziale non fosse venuta da voi
Da altri che hanno fin dall'inizio tenacemente e coraggiosamente sostenuto l'iniziativa so che è stato stamattina Occhetto il dobbiamo dargli atto
Della coerenza con cui ha svolto assieme hanno tutta la battaglia referendaria e quindi se non fosse fin dall'est dall'inizio stata appoggiata ai appoggiata pesantemente dalle forze cristiane popolari
Dai lavoratori cattolici e di altre e di altre sigle di altre ideologia da pezzi importanti del mondo del lavoro del sindacato e della cultura cattolica
Questa battaglia amici sarà lunga
Non si concluderà con la raccolta di
Proseguirà nella prossima legislatura
Ma il fatto che le ACLI abbiano voluto legare la loro iniziativa questo
Da un significato di grande importante
Da un significato che e quello della forza del popolarismo cattolico e quello della capacità di espansione di queste organizzazioni di questo mondo
E quello del autorevolezza del prestigio
E l'appartenenza delle ACLI nel comitato a presenziare a Kimi comitati promotori e in quello nazionale e in quasi tutti
è in grado di definire i confini e mi è piaciuto l'intervento del professor Orfei che richiamava questo argomento
Con la politica in grado di di definire confini regole all'economia non stiamo per caso correndo un grossissimo rischio sia come associazione ma temo che lo diventerà anche per i partiti quello di essere semplicemente una croce rossa
A volte associazione caritativa per limitare quello che l'economia mondiale la finanza produrrà in giro nel mondo e quindi anche in Italia
Quello che dovremo fare per alleviare i dolori che queste ferite causeranno ho voluto ecco solo riportare una serie di domande raccolte in giro per le piazze e socializzare con voi grazie
Grazie Sergio mariti de ho dimenticato di trascurato meglio di dire chi era delegati chiede legata di Parisi ora io saluto in aula la presenza di Fiorella Farinelli segretaria confederale della CGIL
Diamo la parola a monsignor ciarlieri
Non pensiate che giri sempre vestito in questo modo
Sono uno dei tre vescovi delegato al sinodo dell'Europa
Stiamo facendo i lavori
E domattina vi saremo sopra la testa mentre voi sarete sotto
Quindi vi avremmo sotto i piedi
Ma solamente materialmente
Non potevo non venire qui un momento perché non so ancora se il lavoro del Sinodo
Mi permetterà domattina di essere con voi sia per la celebrazione dell'Eucaristia sia per l'incontro con il Santo Padre
Volevo però venire qui per darvi una testimonianza non indubbiamente di simpatia e di affetto per le armi perché questo mi pare che sia inutile
Basterebbe che il senatore Rosati vi dicesse tutte le liti che abbiamo fatto tra di noi per amore delle ACLI abbiamo litigato per parecchi anni
Invece volevo portarvi una testimonianza sto facendo una esperienza
Che da un lato è esaltante e dall'altra traumatizzante
Il Sinodo
Straordinario per l'Europa
Ci porta a prendere coscienza della situazione europea dell'Est e dell'Ovest
Io ho mai sentito
Come in questi giorni
Un elenco di un martirologio così lungo
Come i vescovi dell'Est e ci hanno voluto proporre
Con fierezza
Ma con tanto amore
Ho mai sentito un vescovo
L'ultimo il cardinal Todi dodici anni di lavori forzati stattene appena in piedi
L'hanno anche direi quasi come dire traumatizzato nella coscienza tanto che fa difficoltà qualche volta parlare
Io ho sempre sentiti condannare certi sistemi e mai le persone
Un esempio grandissimo di quell'amore che Cristo ci ha insegnato di amare anche i persecutoria di pregare per loro
Anzi
Ho sentito dire molte volte
Un grazie a Dio per questa prova tappa loro che era segno di amore essere perseguita
E vi dico sinceramente che l'elenco di questo marchio l'alloggio è lunghissimo
Hanno ora il problema
Di far rincontrare Cristo
A molti uomini che lo stanno cercando
E per altro verso la testimonianza delle chiese dell'Ovest
Sax lì e di libertà
Probabilmente anche di verità e quindi dimenticherò delle radici fondamentali che quei popoli hanno che dire riscoperto nella loro tragica esperienza
Ho fatto un esame di coscienza e per dire quante debole la mia fede
Quanto poche vale la mia testimonianza
Quanto a ovvietà come è scritto nel documento finale delle Settimane sociali c'è nel mio cristianesimo
In realtà voi avete voluto interpretare senza saperlo questi due sentimenti
Scrivendo
Da cristiani nella società
Dove non vuol dire che è tutto dove vuol dire il servizio di tutti lo devo dire servizi o con quella verità e quell'amore che non ha barriere e confini che ama tutti che per tutti lotta e combatte
Ecco il Sinodo
Che si ripropone
La nuova evangelizzazione dell'Europa
Si propone anche per quanto compete alla Chiesa
Una promozione umana
Sappiamo che il nostro cristianesimo non ci chiude mai
Né in un cristianesimo astratto
Né in un cristianesimo di bottega
è un cristianesimo che spazia nei secoli
E che spazia anche su tutto il mondo
Servizio di tutti
Sull'immagine del maestro
Che è venuto per servire non per farsi servire e questo servizio l'Espresso
Dicendo andate in tutto il mondo annunciate la buona novella Togni crea tutto
Porterò questa vostra testimonianza anche nell'Assemblea del Sinodo
Dove nel gruppo italiano certamente si parlerà anche della testimonianza
Necessaria
Doverosa
E quanto mai opportuna in questo tipo di società
Che nauseata dei grandi valori anche umani ai ma umani che non sappia
Dove orientale
Da parte vostra
Domani quando celebre che l'Eucarestia con il Cardinal Segretario di Stato
Quando sarete con il Santo Padre
Successore di Pietro e quindi un esempio di unità tra di noi a servizio di tutto il mondo
Ricordati di anche di quei vescovi che stanno sopra che non stanno chiacchierando ma stanno facendo chiese stanno cercando le strade per annunciare meglio il Vangelo
Per essere fedeli come voi volete esserlo all'unico maestro
Noi lo faremo in quanto compete alla Chiesa
Voi lo farete in quanto a laici impegnati nella realtà sociale
A sviluppare quella solidarietà che non ha barriere
A riformare le istituzioni che diventate vecchie ha bisogno di rinnovarsi
So che voi lo fate non con l'atteggiamento di chi di pensa di essere ormai all'agonia e quindi siamo stiamo andando a morte ma come una società che sta crescendo gli abiti gli vanno stretti fa male da tutte le parti ma non importa
Non ammazziamo allora la società cambiamo gli abiti
In un'Europa dei cittadini
Tema fondamentale anche del sinodo dei vescovi
Dove quell'Europa delle nazioni e dei popoli e dei singoli uomini possa essere quell'unione
Di persone che coscienti delle dei propri diritti e dei propri doveri vogliono camminare insieme
Per un terzo millennio
Certamente diverso
Dal secondo millennio che stiamo per conclude
Io vi assicuro che Dio accompagnati dal primo giorno fino ad oggi del vostro congresso
E chi mi conosce sa
Che questo è vero
Ho voluto essere presente perché mi era possibile nel congresso provinciale di Alessandria e in quello regionale
Del Piemonte qui purtroppo per questo altro servizio non potrò essere con voi in altri momenti comunque
Come sempre la mia simpatia il mio augurio
E credo se vi serve vale poco perché io sono poco la mia preghiera perché le ACLI siano sempre più fedeli a quelle che sono proposte in questo congresso nazionale grazie
Ringraziamo monsignor serie perché ci ha accompagnato eternamente nella nostra esperienza Christa e perché non manca mai di esserci vicino
E anche perché pure oggi Pannunzio appare ora è la sua esperienza
Ricordandoci latitante dagli uomini della Chiesa nelle difficoltà anche estreme di un cambiamento traumatico quanto necessario ci ha proposto una riflessione profonda
Chi non può rimanere estranea né alla nostra elaborazione in nemmeno la nostra preghiera lo ringraziamo
Diamo la parola
Diamo la parola Luigi Gaffurini presidente provinciale delegato delle attribuisce anni
Devo dire che sentendo
L'amico di Busto Arsizio
Parlare dagli atteggiamenti della gente nel momento ha raccolto le firme per il referendum
Mi sono chiesto se non fosse il caso che un rappresentante di Brescia straccia se qualsiasi intervento preparato
Per parlare delle lega
E fosse
Politicamente sarebbe anche significativo visto che ci riproponiamo di fare una qualche iniziativa in Lombardia
Magari anche di tipo eclatante
Ma certamente una riflessione che
Il nostro movimento deve deve fare non rinuncia però a quei pochi spunti che mi sono appuntato
Per una riflessione che vuole essere
All'interno dall'impegno lista
Che ho riscoperto in termini anche di responsabilità dopo una lunga esperienza di tipo amministrativo e politico
Questa mattina partecipando a santa messa
Ho potuto ascoltare
L'esordio dalla prima lettura che ricevano in Libano fra poco si trasformerà in frutteto il frutteto sarà come una selva
Così esordiva appunto la prima lettura una lettura commovente scioccante
Certamente coinvolgente anche per il seguito dalla lettura stessa che faceva particolari riferimento specifici riferimenti
Alla problema della giustizia
Dicevo scioccanti e coinvolgente se anche solo si corre con la mente alla tragedia che investe da un ventennio i popoli di un'intera regione ma non solo quella
Che la Regione di questo mondo villaggio che forse non sarà più sorvolato dai grandi oggetti della Panam ma certamente continuerà ad essere sorvolato dai satelliti che ci regalano indiretta lo spettacolo della guerra e del massacro e dagli Scud e dai patrio
E pure io
Caro Giovanni Bianchi ti devo dire
Nel gennaio scorso nel febbraio scorso nel marzo scorso quando
Il Papa le ACLI parlavano di pazze parlavano di radicalità della scelta per la vita
Che deriva dalla nostra fede devo dire per una scelta più politica
Certo non meno permeata da una serie di problemi e dei dubbi
A me è parso di impegnarmi per la giustizia accettando che potesse esservi una condizione di guerra
Perché dico questo
Dico questo perché questo è il problema magari non detto qui a questo microfono
Ma che hanno vissuto secondo me centinaia di migliaia di attivisti
Che hanno vissuto centinaia di migliaia se non milioni di cattolici italiani
Non per questo potendo essere giudicati da noi come meno cristiani meno cattolici
Esiste questo problema
Esiste una tensione
E la giustizia che a volte
Ci fa
Mettere in ombra
Una scelta fondamentale radicale appunto per la vita per l'amore
Di carità cristiana
Non credo appunto che questo significhi che si possa dire
Che sia messo in forse la FIDAL mia e di altri ma certamente questo è stato un problema che ha attraversato le coscienze non solo dei cristiani italiani
Non solo degli alcolisti ma certamente di moltissimi cristiani al mondo
Fatto un'altra esperienza a proposito della pazzia
All'interno del mondo del lavoro
Dopo ventisette anni
Di attività sindacale in fabbrica
Per la prima volta non ha partecipato ad uno sciopero e non ho partecipato ad uno sciopero
Indetto sui temi della pace
Per non confondermi
Con le donne in nero che portano senz'altro qualcosa di rosso in piazza per esplicita ammissione sui volantini
Per non confondermi con quelli che tiravano le uova le bandiere magari delle ACLI o di chissà chi
Per esprimere un radicale dissenso rispetto ad una forma di antimilitarismo che è però una forma di settarismo che non accetto
Ed anche questo è un problema sul quale se vogliamo fare politica formazione politica vera
Tra la gente come Christie dobbiamo riflettere a partire certamente dalla profonda radicale convinzione
Profonda radicale scelta di vita che come cristiani vogliamo fare
Dicevo la politica
Riformare le istituzioni ho già avuto modo nell'intervento al Congresso a Brescia di dire
è estremamente importante che noi
Come a Christie ci poniamo un problema più radicale anche questo
Più difficile
E più difficile perché interroga le singole persone
Interroga uomini e donne che fanno politica
Interverrà militanti a Christie
Che vogliono fare politica a pieno titolo ed è il problema non solo di riformare le istituzioni ma di riformare la politica
Riformare la politica perché noi in politica vogliamo essere motivati dalla carità vogliamo essere portatori di solidarietà vogliamo essere operatori di giustizia non vogliamo essere semplici lealisti
Vogliamo essere militanti rispettosi dei doveri
E i difensori e promotori di diritti contro il lassismo contro l'inefficienza contro la sentenzia liste
La nostra riforma della politica è senz'altro di più di una firma per i referendum istituzionali anche magari matti più senz'altro
è di più della riforma delle regole dei meccanismi dei contenitori è disponibilità cambiare noi stessi
A rinnovare duomi donne e uomini politici
Donne e uomini politici disponibili a coniugare incarichi e doveri cariche con la responsabilità
Noi a Christie
Che vogliamo fare politica consci ampie voli dell'importanza dei partiti che siano restituiti al loro velo ruolo di rappresentanza democratica
Di formazione di preparazione dice elezione alla classe dirigente
Di ricerca di confronto sedi per le quali sia possibile accedere democraticamente in termini partecipativi a una democrazia che non si chiude
Nelle istituzioni ma soprattutto non si chiude nelle stanze dei partiti
E allora politiche presenza partecipante non ingombro statico non agitazione movimentisti che
Ed è partecipazione nei partiti
E pongo qui è un problema agli amici e Cristina attenzione
Le tanto vituperate correnti tanto velluti operati partiti diventeranno comitati elettorali a partire
Dalla prossima consultazione elettorale politica con la questione della preferenza unica
Attenzione a Brescia la crisi è scoppiata su un problema cardine
La rappresentanza delle tessere rispetto alla rappresentanza degli elettori
Senza svilire né l'uno né l'altro senza svilire la militanza senza svilire il voto
Ma cercando di capire
Se non sia proprio possibile coniugare queste due cose
Lei semplificazioni moralistica e personalistiche non sono praticabili nella lettura di quanto è successo nella mia città
Eppure tanti troppi lo fanno lo fanno anche all'interno delle ACLI
Presenza di par e partecipazione nelle istituzioni è già stato detto la legge centoquarantadue non mi ti diamo la ma cerchiamo di capire fino in fondo cosa significa
Cerchiamo di capire che cosa significa essere consiglieri comunali cosa essere cinque consiglieri circoscrizionali cosa essere membri di giunta rispetto ad un Consiglio comunale che intende rappresentare fino in fondo gli elettori
E presenza nelle associazioni e allora un punto di domanda ho sentito un solo intervento parlare di questo ho sentito tanti amici
Di squisita e sul significato di una qualche parola del Vangelo
E poco per esempio disquisire sulla presenza dell'associazionismo cattolico all'interno delle parrocchie italiane
Nella Diocesi di Brescia il vescovo sta facendo una visita pastorale in una zona
In una zona
Nella quale l'ottanta per cento
Dagli abitanti frequenta la messa domenicale
E il documento conclusivo in quella zona scrive dice
Assenza completa di associazionismo
Non solo a chi viene assenza completi di associazionismo
Presenza nel sindacato
Ne abbiamo parlato poco io ho sentito D'Antoni questa mattina la prima volta che lo sento
Mi restano insoluti molti dubbi non pretendevo cavalli sciogliesse
Avrei gradito parlare veramente questa mattina prima
Di D'Antoni per porgli alcuni quesiti e forse offrirgli la traccia per dare alcune risposte
Vedete nei posti di lavoro
è estremamente portante essere presenti per capire i processi produttivi i processi gerarchici i processi di partecipazione
Per capire che tipo di motivazione si può dare allo studio dei giovani
Per sapere se vi è la disponibilità a formarsi ed educati costantemente a fronte di una continua trasformazione delle aziende
L'educazione permanente
Nel sindacato
Quanti a Christie forse non sono nemmeno iscritti al sindacato come è più facile fare la tessera dalle ACLI
Agli impiegati della UEM di Brescia
Che non fare la tessera del sindacato
Perché
Nel sindacato per l'impegno di solidarietà vero
Per capire che la solidarietà è prima di tutto perché chi è a fianco
Altrimenti rischia di diventare una fuga
Perché vi sia un impegno per l'emancipazione la promozione umana continua di persone donne e uomini giovani adulti che lavorano producono beni servizi cultura educazione la crisi di proposta nel sindacato è fortissima ed è una crisi che diventa crisi di autonomia
è una crisi di contrattazione è una crisi di partecipazione
Non è solo crisi di occupazione cassa integrazione in occupazione
è difficile coniugare la rappresentanza
Dico ottica di categoria con la necessità di strategie guida politica di ampio respiro di tipo per esempio confederale
Era un punto di domanda che volevo porre a D'Antoni questa mattina me accennato velocemente
Il problema del rapporto tra l'industria il Pubblico impiego i pensionati aumentano le tessere dei sindacati si perché aumento ai pensionati
Ma estremamente importante capire le difficoltà che il sindacato qua
Che noi abbiamo dentro nel sindacato come lavoratori come lavoratori cristiani particolarmente vicini al sindacato dell'accise
Stranamente importante capire
Che difficoltà esistono
Nel dialogo e nel confronto tra le categorie dall'industria le categorie del pubblico impiego fra quelle categorie che schematicamente rappresentano il nord quelle categorie che schematicamente ed ingiustamente vengono Rapp prese ad esempio il paradigma per il Sud
Non credo ci si debba dilungare in spiegazioni sui diversi atteggiamenti le diverse attese i timori profondamente diversi delle categorie
La crisi del sindacato
E forte dicevo la CISL il sindacato al quale siamo profondamente collegato fin dalle origini anzi forse una delle ragioni della nostra nascita stalli
Attività quale milito di petto da ventisette anni dopo la stagione delle qualità arrivano dopo quella dell'unità sindacale a dopo le lacerazioni provocate dalla politica dello scambio e del rapporto con la politica dell'efficientismo craxiano
Si propone come sindacato della partecipazione
E allora voglio capire
Noi a Christie abbiamo riflettuto su cosa significa partecipazione in un momento nel quale i vincitori coloro che ritengono veramente di essere i vincitori oggi nel mondo
Non accettano nemmeno il dialogo non accettano la contrattazione nel momento in cui nelle fabbriche le decisioni vengono comunque prese in barba a qualsiasi logica di partecipazione
Ce lo siamo posto questo problema
Oppure
è capitato anche a voi di leggere come è capitato a me
Un qualche documento magari malloppo uso prodotto dal sindacato
Per un qualche seminario di studio prodotto magari promosso magari dalla Fondazione Agnelli sul problema della qualità totale
La qualità totale rom proposta come paradigma di riferimento per la vita
Qualità totale rapportata all'efficienza produttiva rapportata alla P centra di sistema indipendentemente da una riflessione sulla persona la famiglia le sue esigenze i suoi problemi di donna di uomo di giovani e di adulti
E allora quale partecipazione da loro confronto per la giustizia
C'è bisogno di attenzione a Christa su questi problemi
E taglio rispetto a tutto il resto
Per arrivare
Molto velocemente ad un'ultima riflessione sul sindacato
Noi parliamo della nostra scelta per la democrazia e pure vi devo dire
Che ho fatto fatica
Negli ultimi mesi in nel momento del congresso della CGIL ad assistere con quale facilità
Nel mio sindacato nel mondo cattolico
Sulla stampa ben pensante
Venivano tacciati come rompiscatole veterano di vario tipo coloro che in nome su chissà quanti delegati del congresso della CDL chiedevano di poter votare con voto segreto
Sull'elezione degli uomini che dovevano dirigere quella organizzazione
Mi sono sentito solidale con quei nove che facevano quella battaglia nel momento in cui in nome degli scambi di nome delle pattuizioni di tipo correntizio si decretava che stava finendo il sindacato dal collateralismo a sinistra
E si stava dimostrando esattamente il contrario eppure per comodità a me è sembrato di leggere
Una forte simpatia per chi faceva le c.t. i chiodi le correnti la spartizione dei posti
Un'ultima riflessione scusi mi scuso di aver superato il tempo i giovani
Io ho già avuto modo di avere qualche approccio con i giovani
Di gioventù acquista i nomi all'interno del movimento e faccio solo una breve riflessione
Ritengo i giovani non un'isola protetta ma li ritengo protagonisti e destinatari principale di una delle ragioni di vita delle acque
La formazione di lavoratori e cittadini maturi e cristianamente motivate
Noi parliamo di azione di formazione di formazione nell'azione sociale
Esiste in questo uno specifico giovanile
Ma da adulti e giovani ricordo sommessamente che Santa Madre Chiesa
Ritiene sufficientemente maturo per essere sacerdote di Cristo un uomo di ventiquattro anni
Che molti di noi ha venticinque anni
Specie le donne sono sposati e hanno figli
Sì sì lo so che ciò in tempo ma vorrei porre alcune riflessioni all'attenzione del movimento
Per dire che cosa
Tonna Christa giovane un uomo lista giovane mollate gli ormeggi confrontate lì con il vostro specifico di entusiasmo
Di went di sensibilità
Ti preoccupazione con tutto il movimento
Voglio dire agli amici di Gia
Siate
Sì
Momento di a lavorazione riproposta luogo di partecipazione di erogazione
Ma trasformate di non trasformate di assolutamente in un corpo separato come mi sembra di capire ad alcune riflessioni che ho letto sulla
Beh il testo pubblicato dalla relazione
Non diventate un sindacato rivendicativo all'interno delle anche
Lavorate nei circoli impegnate di ai vari livelli senza scudi protettivi a pieno titolo da dirigenti nel movimento dall'ENAC
Ringraziano Gaffurini
è un guasto tecnico mia fortunatamente impedito di togliere la parola mi presidente provinciale
Chiedo scusa ai congressisti ma devo anticipatamente dire che d'ora in poi non non potrà più succedere perché sarà costretta a richiamare chi interviene ai tempi tecnici
Ora do la parola al suo Anna Tortora
C'è un linguaggio del quotidiano delle relazioni faccia a faccia
Della realizzazione paziente di progetti dell'affannarsi di ogni giorno
E c'è un parlare che chiede una pausa perché sia possibile restituire e trasformare in risorsa comune proprio l'esperienza quotidiana di ciascuno di noi
Ci sono alcune cose che hanno fatto parte della mia vita quotidiana di questi anni che sento non solo mie e che per questo vorrei restituirvi
Il primo spunto meno da Giovanni quando analizzando nella sua relazione il processo di trasformazione dell'impresa prende in prestito l'immagine di Federico Butera dal castello alla Rete
Dall'impresa al sindacato
E Giovanni auspica che anche il sindacato Castello si trasformi in sindacato rette
La domanda viene spontanea e le ACLI
Quanto siamo ancora Castello
Quanto stiamo riuscendo a diventare in Rete
è un processo sicuramente iniziato ma che stenta ancora a farsi diffuso
è un processo che il mutare degli scenari sul piano nazionale e internazionale stanno i fatti accelerando
Pensiamo a quanto i cartelli sui temi dell'emarginazione educare non punire ma anche quello a sostegno della legge Gozzini e della centottanta
Sul tema della pace delle riforme istituzionali e in particolare in occasione dell'iniziativa referendaria sono diventati occasioni per il costruirsi e radicarsi di reti organizzative nelle ACLI
Anzi le api sono spesso diventate come sappiamo molto bene come ha detto il anche voi detto le ultime testimonianze lo dimostrano
Punto di riferimento anche organizzativo di queste convenzioni
E questa la via attraverso la quale l'organizzazione del sistema organizzativo cessa progressivamente di essere macchina e si anima della vita della gente che è con noi che ci ha scelto per quello che pensiamo
Ma anche e soprattutto per quello che facciamo
Ma la cultura del castello nelle ACLI non è completamente finita
E paradossalmente le reti più difficili da creare sono quelle interni al nostro sistema reti che dovrebbero sviluppare e valorizzare appieno come risorsa l'apporto di tutte le presenze di tutte le competenze radicate in modo così capillare e così prezioso nel territorio
Dentro una prospettiva condivisa che trasformi senza tradire le specifiche vocazioni in progettualità sociale ed è qui che si innesta una seconda considerazione
Parto ancora da un mio vissuto personale dall'essere una donna che ha lavorato e lavora a costruire organizzazione
E questo vissuto dice il profondo legame che può esserci tra una concezione dell'organizzazione come in Rete che sappia diventare supporto per la costruzione di reti più vaste di solidarietà e la cultura e il punto di vista delle donne
La cultura organizzativa delle reti è cultura di connessione di integrazione è cultura processuale e richiede una cosa che le donne conoscono bene nel loro quotidiano pazienza e attività di cura non è la cultura forte ma astratta e violenta del detto e fatto
è la valorizzazione di micro conoscessi che uniti insieme il nostro vecchio slogan insieme si può diventano processi solidali e perciò forti Giovanni ci richiama spesso e lo ha fatto anche ieri ai santi minori
Io vorrei ricordare le sante minori e la loro presenza spesso silenziosa ma fatta di profonda competenza pensiamo alle nostre addette sociali
Alle donne che operano nei tanti progetti delle immette nelle cooperative di solidarietà sociale e di assistenza domiciliare nei progetti e nella Società dell'Unione sportiva ACLI
Una presenza indispensabile ma ancora troppo spesso invisibile
Il valore i valori che queste presenze esprimono ci chiama vivere tutti uomini e donne con grande gioia
Ma anche con forte senso di responsabilità quanto abbiamo votato stanotte nello Statuto sia per quanto riguarda la presenza e la rappresentanza delle donne ma anche rispetto ai processi ai percorsi di aggregazione
Le azioni positive iniziate ormai quasi un anno fa attraverso l'istituzione il lavoro della Commissione pari opportunità hanno iniziato a dare i loro frutti
Ma proprio da qui
E prime fra tutti noi donne
Dobbiamo cogliere con responsabilità per trasformarle in Semi di futuro le opportunità e le ricchezze che scaturiscono da un rapporto di reciprocità uomo-donna che nasce non da un nostro cancellarci da un cancellarci Dinoi donne
Ma da un incontro fecondo tra differenze
I compiti e la fase che abbiamo davanti certo sono complesse
Lo scarto tra gli obiettivi che ci poniamo che altri si aspettano da noi e quelli che non riusciremo concretamente realizzare non può continuare ad allargarsi
Metter mano a quella che ormai da tanti anni l'ultima volta rischia abbiamo definito l'emergenza organizzativa è diventata perdonatemi bisticcio un'emergenza nell'emergenza
Non ci sono bacchette magiche lo sappiamo bene ma solo il nostro pensiero la nostra fatica la nostra passione a partire dalla valorizzazione dalla comunicazione di sperimentazioni già in atto sia sul piano organizzativo sia su quello della formazione dei gruppi dirigenti ci sono ormai tante esperienze di questo genere sedimentate nel nostro movimento
E non solo nelle attiva in tutto il sistema clistere
è necessario allargare accompagnare processi e progetti di sviluppo organizzativo nelle Regioni nelle Province in alcuni circoli significativi
Che si inneschino sugli obiettivi di programma che il Consiglio nazionale si darà sulle strategie della pace del lavoro della cittadinanza sociale della riforma istituzionale e sulle politiche specifiche che dovranno essere perseguite come prioritari
Diffondiamo vivo laboratori e soprattutto strumenti e occasioni di comunicazione attraverso i quali possano collegarsi in Rete
Non è pare metodologia e cercare di dare gambe più robuste perché radicate in processi reali a quello che facciamo
Abbiamo bisogno di un metodo e questo è la garanzia più forte anche per la nostra autonomia
Ma significa anche utilizzare al meglio le risorse che abbiamo e prima di tutto le donne e gli uomini che formano il popolo attivista
Rispettando e valorizzando competenze evocazioni ma anche prima di tutto le differenze
Anche questo è un aspetto di quella cultura dell'accoglienza che sostanzia la nostra presenza Franco a fianco dei piccoli
Scopriamo i piccoli e le piccole anche dentro le ACLI
Creiamo per loro e con loro luoghi di solidarietà ai percorsi di pari opportunità che possano suscitare reti più vaste iniziando dalle condizioni date di ciascuno non lasciando spazio a solitudini spesso intollerabili
Dalla parte di Marta accerto ma il rischio della dissipazione forte
Scopriamo allora dentro di noi la vocazione di Maria
E lasciandoci provocare dal silenzio e dall'ascolto troviamo anche il coraggio e l'umiltà di riaffermare io ogni giorno signore sia fatta la tua volontà non la nostra
Grazie
Grazie c'è una tortora la parola ora e a Franco Codega presidente delle ACLI di Trieste
Arriviamo a questo congresso
Dopo che in questi anni eventi epocali hanno sconvolto la geografia politica e la storia dell'Europa e del nostro Paese
La caduta del muro di Berlino i cambiamenti istituzionali all'estero le crisi Unione Sovietica i flussi migratori la guerra nel Golfo il conflitto in Jugoslavia
Molte cose sono cambiate
Dello scacchiere internazionale così come nelle lavorazioni strategiche politiche interne di risposta a tali mutamenti
Mentre altri rapporti di interdipendenza planetaria
Sono rimasti sostanzialmente gli stessi
Purtroppo
E così ricalcando le linee delle tesi congressuali
Anche noi siamo convinti di alcune centralità che si pongono davanti a noi
Centralità del rapporto Nord sud
La poniamo come prima centralità perché senza dubbio l'urgenza più impellente per la drammaticità dei contenuti ma anche più vasta per la portata mondiale degli elementi di interconnessione
Ed è quindi l'urgenza che richiede il massimo di attenzione di mobilitazione
In questi anni
Al boom economico di alcuni Paesi cosiddetti di nuova industrializzazione Taiwan Singapore Corea del Sud eccetera
Si è contrapposto l'ulteriore impoverimento di interi continenti
Come l'Africa e di vasti Paesi latinoamericani
Quelli che la sollecitudine nei sociali si chiama i meccanismi perversi il protezionismo deterioramento dell'azione di scambio l'abbassamento dei prezzi da materie prime e via dicendo
Permangono tuttora a decretare il contesto di miserie di fame cui sono condannate intere moltitudini del sud del pianeta
Il debito internazionale da ormai
Anni strangola le già deboli economie di questi Paesi
Sotto un fardello di mille quattrocento miliardi di dollari
Ed il servizio del debito è tale che ormai supera di circa sessanta miliardi dollari
Tutto l'ammontare degli aiuti alla cooperazione allo sviluppo pubblici e privati dell'intero Nord
Ciò significa che in tale contesto oggi come oggi il sud impoverito finanzia lo sviluppo del Nord
Questa è una situazione da scandalo
Cui non può non ribellarsi la nostra coscienza cristiana
Il nostro appoggio pertanto va a tutte quelle proposte Progetto Craxi alla risoluzione del Consiglio d'Europa che tendono un solo diminuire ma anche ad annullare
L'intero debito
Noi denunciamo
L'impotenza degli organismi internazionali finora Banca mondiale e Fondo monetario internazionale e delle sedi di negoziato commerciale internazionale come gatte ad offrire serie vie di uscita
Ai paesi in via di sviluppo
Controllati dai Paesi industrializzati occidentali bisogna dirlo
Sono troppo condizionati dagli interessi dei grandi Paesi industriali tali organismi e poco attenti alle esigenze di giustizia planetaria
Sono sempre i governi del Nord i governi del liberismo e del libero mercato che proteggono tenacemente i loro mercati dall'entrata di prodotti agricoli e semilavorati dal Sud
Che invece proprio dei nostri mercati hanno bisogno vitale per il sollevamento delle loro economie
E così scoppia il fenomeno immigrazione
Impossibilitate ritrovare nel loro Paese di origine quel minimo di condizioni vivibili
Sul piano economico e spesso anche sul piano politico queste persone su fuggono e vengono qui da noi è la ricerca di un riscatto che non è solo economico ma anche morale
Compito nostro e comprendere il fenomeno costruire strutture luoghi e culture di accoglienza
E lavorare perché nei loro Paesi si creino le condizioni per cui non sia più necessario venire via
Centralità dell'Europa
La caduta del muro di Berlino aperto le speranze ad una stagione nuova la stagione della unificazione di tutta l'Europa
Ma tale processo rischia di diventare una mera ispirazione aspirazione romantica
Se l'Europa attuale in Europa dei dodici non dimostra la determinazione politica di voler perseguire questo progetto di allargamento e di unificazione
L'esplosione dei nazionalismi all'estero ha creato una situazione di grande e turbativa
Se alcuni Paesi sembrano pronti ad associarsi prima d'entrare nell'Europa poi altri sono in preda a processi di disgregazione inquietanti
L'Europa dei dodici estratta è stata troppo attendista nella crisi jugoslava
Non si possono aspettare sei mesi di guerra prima di decidere l'embargo
E non si possono aspettare quattordici tregua disattese prima di inviare caschi blu che ancora non sono arrivati
E altrettanto nei confronti dell'Unione Sovietica siamo solo capaci di compiacerci dei processi di democratizzazione siamo solleciti a correre a Mosca per concludere buoni affari di carattere privato industriale
Ma cosa stiamo ancora attendendo per decidere con gli ingenti aiuti economici di cui la giovane democrazia dell'Unione Sovietica ha bisogno per sopravvivere
Aspettiamo che un nuovo golpe e questa volta definitivo perché appoggiato magari dalla gente disperata venga a restaurare una nuova dittatura aspettiamo questo
Non è così che pensiamo all'Europa
L'Europa paladina di civiltà e di democrazia
Civiltà e democrazia che devono esplicarsi nell'assunzione di un ruolo di protagonista mondiale per lo sviluppo economico politico del sud per lo sviluppo delle democrazie dell'Est
Il nostro Paese
E come un ponte gettato nel Mediterraneo
L'Italia
Proteso a stabilire un raccordo tra sponda nord e sponda sud del Mediterraneo tra Europa e Africa
Da qui un anno una vocazione nativa del nostro Paese a giocare un ruolo preciso nel Mediterraneo e nel dialogo nord-sud
Pertanto si può e si deve
L'Italia a farsi promotore in ambito europeo di un'attenzione ai problemi del Sud del pianeta sia sul versante economico che politico culturale
Lanciare la proposta di un sin chi del Mediterraneo atta a definire il contesto giuridico economico e politico per lo sviluppo democratico di tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo
Rivedere la politica di cooperazione allo sviluppo
Sia per garantire l'entità dei fondi e sappiamo cosa venuto in questi mesi e ancor più per la qualità degli aiuti estendendo e non riducendo i nessi il ruolo delle organizzazioni non governative
Si chiama intento
Centralità dell'ONU
La vicenda della guerra del golfo tra le tante cose ha messo in evidenza le radicale debolezza dell'ONU così come ora strutturata
Eppure per tutte le cose che abbiamo dei sopra detto di una ONU forte il mondo ha bisogno
C'è bisogna infatti di Dorgali Isma'sovranazionale che svolga il compito di un Governo mondiale per dirimere le controversie tra Stati non solo ma più in positivo per svolgere il ruolo di un governo al massimo livello anche delle questioni economiche
A tale scopo però necessaria una profonda riforma dell'ONU nella seguente direzione
Abolizione del diritto di veto retaggio di una logica da primazia oggi non più giustificabile
Introduzione del voto ponderale secondo un parametro demografico
Eliminazione dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza
Vi siete impegnati cioè costruire democrazia e solidarietà
Valore di una presenza femminile in questi anni come associazione più volte abbiamo sentito una consonanza con le tematiche e con
La dinamica di proposte che le ACLI andavano elaborando
E in varie occasioni abbiamo avuto modo anche di confrontarci con le esponenti della della del ramo femminile delle attività delle esponenti appunto delle ACLI che si occupano delle tematiche femminili
Credo che abbiamo insieme degli obiettivi comuni da raggiungere anche se con percorsi diversi
Ma quello che esprimiamo in questo momento
E la crescita della società civile e la capacità di soggettività di questa società civile
E anche di una società civile che si coniuga al femminile
Nel nostro congresso poi abbiamo anche la revisione dello Statuto che risale al settanta e abbiamo in conclusione la proposta di una biografia di una donna Simone Weil
Vorrei prendere spunto da questa figura ecco per dire come una pensa attrice donna che ha voluto sperimentare la condizione di operaia
E che attraverso questa condizione ha maturato in grado di responsabilità e di sensibilità alle problematiche sociali culturali
E quindi anche religiose sia un esempio diciamo sia emblematica questa figura di un cammino che anche le donne vanno facendo una volta immerse nel mondo del lavoro le donne non hanno perso la loro ricerca di profonda identità di una identità femminile
Che attraverso le associazioni come il chief hanno modo di esprimere di approfondire di proporre ecco e di estendere credo che se anche il lavoro di cui le attuali si occupano se anche i problemi della famiglia dalla vita sociale cominceranno a considerare i problemi delle donne come problemi
Che non sono solo delle donne ma che si vivono insieme uomini e donne
Ecco si comincerà a pensare diciamo al duale a questa società nuova che deve sorgere forse la stessa democrazia avrà un connotato diverso un connotato di solidarietà un connotato di rispetto delle differenze
Delle specifiche risorse che sì di si portano a livello culturale a livello di tendenze a livello di competenze ecco a livello di di specifico rapporto ad una costruzione della città io in questo momento ecco voglio rivolgere un augurio a questa Assemblea ai lavori che sta portando avanti
E credo che non manchino occasioni per veramente lavorare insieme confrontare ecco insieme il progetto che si vogliamo proporre che vogliamo costruire per questa città che sta cambiando per questa convivenza che si sta evolvendo verso una maggiore maturità e verso una maggiore consapevolezza di cittadinanza
Ecco noi donne parliamo volentieri oggi di cittadinanza
E collochiamo questa espressione non soltanto in una rivendicazione di diritti perché credo che su questo piano abbiamo ancora qualche cosa forse da dover qualche spasso avanti dato dover compiere ma anche in questo senso ma anche come assunzione di responsabilità come assunzioni di vincoli e credo come bisogno
Di vivere nella cittadinanza la dinamica della comunicazione tra soggetti individuali soggetti collettivi e istituzioni
E per un'estensione davvero di un rapporto di solidarietà che veda tutti per la propria parte partecipi di un disegno di democrazia di democrazia che si proietta ormai verso una più verso un traguardo sempre più esigente sempre più bisognoso dell'apporto di tutti sempre più esteso a alle alle al quelle parti a quegli a quella realtà che ancora non gode degli stessi diritti che ancora non usufruisce ecco delle stesse libertà
E allora non possiamo parlare soltanto tra noi di cittadinanza ma quando ne parliamo credo che abbiamo in mente le mille situazioni mille bisogni le mille difficoltà in cui si dibattono i popoli più poveri in cui in modo particolare si dibatte la condizione femminile ecco nei Paesi più poveri
E quindi penso che uno degli aspetti questo che va considerato nel ridisegnare una politica che possa essere attraverso una migliore
Utilizzazione delle risorse e una migliore impostazione ecco dei rapporti tra i diversi soggetti sociali e le istituzioni ecco possa considerare l'esigenza precipua che le donne
Portano e che realmente ecco e un apporto di interrelazione di comunicazione e quindi di risorsa
Per il futuro ecco della nostra della nostra società oggi si dice che tutto si coniuga Keller la davvero patrimonio e la risorsa umana e credo che sia da un punto di vista economico che da un punto di vista culturale
Ecco la risorsa a donna è diventata una delle componenti di questo nuovo il traguardo di solidarietà e di democrazia che ormai vede e corresponsabili in prima persona ecco anche le donne
Io quindi ringrazio per aver avuto lo spazio anche di dare questo questo saluto ecco e porto ecco con me anche la suggestione del tema che qui è stato trattato c'è da cristiani nella società
Grazie auguri
Grazie Maria Chiaiano
Il nostro augurio di buona continuazione dei lavori del suo congresso
Si richiami scusate
Diceva che si scusava per i se ed i ma sta poco con noi dalla parola Vittorio Pozzati presidente del Collegio nazionale dei probiviri
Ho ascoltato cari amici
Con autentico interesse la relazione del presidente Bianchi in tutta la sua ricchezza e complessità
Più tardi ho visto alla televisione la cronaca del congresso
E ieri mattina ho letto i resoconti che di commenti dei giornali perlomeno di quelli che vanno per la maggiore
Ebbene non voglio dire che la relazione sia tutt'altra cosa
Ma certamente sono stati colti soltanto alcuni aspetti forse non proprio quelli che dovrebbero essere i più importanti almeno per noi che viviamo ed operiamo nelle ACLI
D'altronde questo è un antico nostro destino
Per molti anni per troppi anni
Di Esterni Stampa in prima fila
Frequentavano i nostri convegni ed i nostri congressi per domandarsi e per domandarci se quando avremmo abbandonato il collateralismo con la Democrazia Cristiana
Per approdare ad altre sponde
Se quando eccome avremmo scelto la ribellione attenuando ore ci del nido i nostri legami statutari con la gerarchia ecclesiastica
Finiva così
Per essere trascurata tutta quella ricchezza di meditazioni di proposte ed impegni concreti che stanno alla base della nostra crescita
Della nostra durata nel tempo del nostro ruolo sociale
E abitudine dei giornali lo sappiamo fermarsi alla superficie dei problemi per dare risalto alle questioni di più immediato e generalizzato interesse pubblico
E sappiamo
Che toccherà a noi scendere in profondità nei capitoli in tutti i capitoli della relazione congressuale nei paragrafi in tutti i paragrafi della mozione conclusiva
Però
Credo che dobbiamo sinceramente domandarci se talvolta all'origine di queste interpretazioni riduttive
Non siamo proprio noi
Per farci più piacevoli più interessanti più spendibili all'esterno
Nel passato per esempio più buon ricordo del passato per ragioni di età dicendo qualcosa di più in più del vero e poi negando suggerendo ipotesi e percorsi nuovi e poi minimizzando o smentendo facendo cinque passi in avanti e poi precipitosamente tre e qualche volta anche di più indietro
E oggi
Credo che ci sarà ancora qualcuno in questa sala soprattutto tra i meno giovani
Che ricorderà
E mi si perdoni il riferimento ai tempi passati
Che ricorderà la polemica interna la contrapposizione e la paziente accettazione dell'etichetta di destra Christa
Destra perché eravamo nonché bit o non osa usavamo non credere al valore profetico della scelta di classe dell'alternativa al capitalismo a Little ipotesi socialista
Insomma l'impegno di chi vi parla e di altri con lui
Che non scapparono dalle ACLI nel mille novecentosettantuno per paura o per sfiducia ma scelsero di rimanere dentro le ACLI
Se dissero di rimanere dentro le api sia pure come minoranza di destra
Per impedire che congresso di Cagliari mille novecentosettantadue
La legittima ed opportuna scelta di autonomia dal partito di dici si trasformasse in Scelta di Campo a favore di altri partiti vecchi e neonati
Per impedire per esempio che l'articolo all'articolo numero uno dello Statuto forse al congresso di Cagliari tolto il riferimento programmatico
Perché il movimento basasse la propria azione sul messaggio evangelico e sull'insegnamento della Chiesa per trasferire eventualmente questo impegno ai singoli associati come ricorderanno quelli che erano presenti al congresso di Cagliari
E non ci sono certo mancate in questi anni cari amici
Soddisfazioni per per aver visto gradualmente a scomparire radicalismi ed estremismi davvero infantili ma quella stagione dava allora quei frutti e non solo in campo finisca
Se volessi essere malizioso ma non ne sono capace
Potrei ad esempio ricordare che dopo di me
Arrivarono a Palazzo Madama nel gruppo senatoriale della DC altri amici che ai tempi di Cagliari mille novecentosettantadue erano miei dirimpettai cortesi sempre
Ma non per questo meno vivacemente polemici e meno drasticamente contrapposti
E appunto per tutto questo penso di essere credibile di essere compreso
Se mi permetto in questa fase di sviluppo di aumento di forza e di prestigio
Di riscoperta per ruolo provvidenziale delle ACLI nel mondo del lavoro nella società e nel movimento cattolico se mi permetto di esortare a stare attenti agli eccessi di zelo
Non aggiungo altro
Perché mi sembra
Non aggiungo altro perché mi sembra che la parola eccessi di zelo tra l'altro credo non richiesti e penso forse anche non sempre graditi
Dica veramente tutto questa parola
Potrà sembrare cari amici
Un bel modesto suggerimento inadeguato di fronte ai temi del dibattito ad altri ma congressuale me ne scuso
E mi auguro che la modestia della proposta possa essere rivalutata dal fatto che arriva da uno che è stato presente a tutti i diciotto congressi nazionali da alleati dal mille novecentoquarantasei ad oggi
Convincendo sì convincendosi sempre di più del valore inestimabile della nostra particolare esperienza associativa cristiana
Purché vita almeno è inserita nella grande storia del movimento operaio
Che giudizi troppo frettolosi o troppo interessati vorrebbero dichiarare conclusa o peggio da cancellare in seguito al fallimento del socialismo reale
I movimenti diretti alla emancipazione
E dalla promozione delle classi lavoratrici esistevano prima di quella folle impresa
Ed esisteranno anche dopo si aprono nuovi orizzonti si presentano nuovi compiti e noi non possiamo essere assenti grazie
Grazie in Italia passa
La parola a Riccardo Bertini in rappresentanza del silos
Dipendenti patronato ACLI
Sono costretto a richiamare i tempi perché abbiamo ancora molte richieste d'intervento così come se mi consentite
Invito la sala un ascolto rispettoso le legittime
Le legittime esigenze delle vari raggruppamenti locali ritrovarsi per un confronto diretto possono avvenire mi in luoghi che non disturbano il dibattito grazie
Allora gli operatori del patronato ACLI che io oggi qui a detta rappresento in come delegato del sindacato si rosso
Portano ai con grossisti congressisti alla presidenza
Alle autorità era delegazioni qui presenti il loro saluto
E l'augurio che i lavoratori lavori di questo diciott'diciottesimo congresso
Possono stabilire una nuova frontiera di impegni per i lavoratori cristiani
Il tema congressuale
Sembra descrivere la quotidianità degli operatori e collaboratori del patronato ACLI
Che operante in migliaia di località in tutto il mondo rappresentano visivamente la rete organizzativa delle armi
Diventando in concreto parte rilevante della presenza internazionale del movimento
Una realtà vasta e ricca di attività e di presenze
Non si regge certamente da sola con le proprie risorse
Ma necessita di impegno e di disponibilità quotidiana
Collegata una progettazione di insieme
Ma anche di riconoscimenti non solo verbali e di concreti sostegni economici
Le difficoltà del patronato tanto presenti nel precedente con crack congresso nazionale quello di Milano
Hanno trovato fino ad ora una parziale soluzione
Non erano solo i debiti i problemi del patronato
Ma anche la ridefinizione del ruolo di assistenza e solidarietà che il patronato doveva svolgersi
Da quella situazione non saremo certo usciti senza l'impegno di tutti noi
A chi li e patronato insieme con sacrifici uomini idee Progetti
Che se pur non popolari
Ci hanno ridato speranza voglia di fare ancora di più è meglio
Dalle difficoltà vogliamo però ribadire siamo usciti a testa alta noi operatori e dirigenti
Rinunciando a tanto forse era troppo ce l'abbiamo fatta perché il patronato
E il nostro posto di lavoro
E quindi ci viviamo
Ma anche perché è una malattia una terribile malattia
Che ha al suo centro la difesa dei diritti calpestati
Di dignità umana e distrutte dalla burocrazia
Di doveri pubblici ignorati e di tanto altro e lo sanno i nostri assistiti
Noi siamo veramente e in concreto dalla parte della gente
I dipendente del servizio hanno dunque sopportato sacrifici consistenti e gravosi
è tempo però che tutti gli operatori delle ACLI e dei servizi abbiano trattamenti economici e normativi uguali
Applicando un sistema di perequazione che annulli la forbice della disuguaglianza tra i lavoratori del sistema acquisti
Concludendo
Vogliamo dire che non possiamo fare a meno degli uomini delle idee e dei progetti anche se ancora incompleti ma che appunto non è la direzione giusta
E che la nostra vigilanza sarà costante affinché in futuro non abbiano a ripetersi gli errori del passato
In questa dimensione
Probabilmente anche gli operatori del patronato ACLI
Potranno concludere
Come il presidente di anche nella sua relazione
Che la gente continuerà a venire alle ACLI perché troverà sul territorio quelli che lui chiamava i nostri santi minori non meno che strutture e servizi efficienti grazie
Grazie
La parola Giovanni Garutti
Delegato di Mila no
Mentre prende posto al podio do lettura di un messaggio pervenuto
Dal segretario della Democrazia Cristiana Nader Forlani
Gli impegni di questi giorni alla Camera ed ora l'incontro all'Aja
In preparazione del vertice di al vertice di Maastricht mi impediscono di assistere anche alle conclusioni del diciottesimo congresso delle ACLI come avrei vivamente di Seat desiderato
Ho seguito con grande interesse la tua relazione e molti degli interventi confermo l'opinione che Giau Espresso sul ruolo assai importante che siete chiamati a svolgere
Di rinnovo sentimenti di viva simpatia e di sincera solidarietà Arnaldo Forlani
La parola a Garutti grazie
Ho fatto una cosa che forse nessun delegato e e neanche gli invitati hanno fatto a contatto quante persone quanti personaggi ha citato Giovanni Bianchi nella sua relazione
E li ho presi tutti lasciando fuori solo nostro Signore ma tutti gli altri invece li ho elencati
E sono cinquanta persone sacerdoti e monsignori
Personaggi Pappi che hanno dato alimento alla relazione di Giovanni Bianchi diciamo sessanta pagine con cinquanta nomi citati e qualcuno mi ha chiesto alla fine della relazione che cosa ne pensavo
E dicevo che mi sembrava che se le ACLI erano in grado di a vere verticalizzata e messo in orizzontale
Tutta una serie di libretti rossi cioè tutte le cose importanti che avevano detto gli altri probabilmente le ACLI stavano facendo o da tempo fanno uno sforzo per uscire dall'autarchia
Perché ci sarebbe il pericolo di pensare solo alla nostra storia
Allora tutte queste citazioni che Bianchi fa e che noi cerchiamo di fare dell'invito sempre
Quando si partecipa a convegni ad incontri e riunioni a prendere appunti a capire le idee degli altri ci porta a dire che questa distonia che c'è nel congresso
Tra i delegati che non sempre hanno la parola al momento giusto
E gli invitati che spesso o parlano a lungo sono troppi
Può essere superata se ognuno di noi considera anche gli invitati dei delegati
Cioè consideriamo che l'apporto che ci viene dato serve ad integrare le relazioni ed esprimere consenso e dissenso
Non ho avuto la fortuna questa volta ho aspettato De Mita fino adesso non so se poi arriverà ma come era successo al congresso di Roma perché sei anni fa il ragionamento era molto semplice reati avevano quarant'anni
Era festa di compleanno erano venuti tutti e tutti volevano parlare anche Pannella anche atti qualcuno l'abbiamo trattenuto sulle soglie del microfono ma tutti volevano fare gli auguri di compleanno alle ACLI
E noi eravamo contenti era una festa eravamo sopravvissuti i paletti li avevamo schivati
A Milano abbiamo fatto la prova generale della nostra autonomia mi ricorda che aveva fatto la citazione che era stata distribuite in quei giorni la costituzione
E la gente in metropolitana la calpestava dicevano fosse la cosa importante era di riprendere questa Costituzione guardarle esaminarla
è venuto qua segni ed è contento ha fatto un errorino ha detto il nostro partito avete visto che c'è stato una certa confusione in sala perché era il suo partito vaga che non hanno un partito no dovrebbe essere così mi pare perché non vorrei anche che il ringraziamento alle ACLI da parte di segni creasse qualche confusione nell'organizzazione perché la problema è citando Vasco Rossi che cosa sta succedendo nelle ACLI
Posarsi lamentare diceva siamo sempre stati trattati male dalla stampa
Ma qui dobbiamo secondo me essere più umili
La televisione la stampa i giornali eccetera ma perché socialista chiama per dire ognuno fa il suo mestiere
Io so che Panfilo Gentile in passato che quando siamo stati a Vallombrosa che quando siamo stati a Cagliari siamo stati altre parti
La stampa o chi fa i titoli fa i titoli in modo tale che alla fine quando torniamo a casa ci prendono un po'in giro e adesso quando torneremo care siamo voi avete fatto congresso delle ACLI o siete andati solo all'udienza col Papa
Allora mi ha fatto l'intervista prima ha detto una radio una televisione nostra quindi delle ACLI riusciamo ma allora andiamo dal Papa che cosa succede ora io non voglio rovinare la festa De Matteo
Che ha lavorato così tanto perché è il messaggio i postini e tutti gli altri alla fine funzionassero al punto che adesso va tutto bene
Ma noi andremo da papà è una gioia è una festa ma mi sembra una cosa naturale non è un congresso straordinario il nostro il fatto De Mattia ha detto è una cosa straordinaria un avvenimento epocale
Dietro l'angolo delle ACLI c'è il Papa nota avanti sulla strada delle ACLI c'è il papà non è l'incontro tra le ACLI e la Chiesa Malia che sono la chiesa sono nella chiesa Pozzan non è uscito
Non è uscito
Io voglio tanto bene a Pozzano perché lo conosco da sempre abbiamo fatto le Masi andavo al Senato con loro cioè non Loiero senatore io non andavo solo la a vedere se arrivava qualche quattrino per portare avanti il nostro lavoro dice io non sono uscito dalle ACLI
Può anche si dicevano che ero di destra anche se non ero d'accordo con la scelta di classe ma neanche noi siamo usciti è anche quelli che hanno fatto Vallombrosa anche quelli che ha hanno fatto la scelta di classe anche gli altri dal Papa ci andiamo anche noi della sinistra delle ACLI e non siamo usciti
E questo è importante non si deve pensare che andranno delle ACLI in questo congresso della riconciliazione solo un pezzo delle ACLI quelle buone quelle che non hanno mai sbagliato quelle di destro del centrodestra
Quello che ci deve preoccupare quelli che abbiamo perso per strada
E la preoccupazione che io è l'immagine che le ACLI può emergere da quello che hanno scritto i giornali e hanno scritto delle cose forse vere
è vero che noi ci siamo avvicinati alla democrazia cristiana
Che l'unità politica dei cattolici non è solo un'unità dei cattolici
Su Avvenire c'è un tizio che si dice le nuove Achille lega partono dall'unità dei cattolici allora diciamo una cosa semplicissima
L'unità dei cattolici politica in Italia non c'è mai stanco neanche nel quarantotto perché o noi pensiamo che il massimo numero dei cristiani e dei credenti nel nostro Paese è il top dei voti che ha preso la democrazia cristiana e allora siccome siamo un po'cretini perché pensiamo che essere cattolici e cristiani vuol dire solo abbiamo la stessa fede la stessa cultura la stessa ideologia abbiamo lo stesso partito questo non l'abbiamo detto
Allora se è vera fine del collateralismo il pluralismo si deve vedere
Ma isolati non erano tanto d'accordo con il linguaggio e con il modo di parlare di Acquaviva ci sembrava sopra le righe siamo in una società ipertrofica dove si dicono delle cose più del necessario
Poi magari anche Occhetto ha detto che l'avversario è la democrazia cristiana e allora mai su questo dobbiamo discutere
Ma veramente la nostra ritrovata capacità di dialogare all'interno del mondo cattolico e di rifondare anche il partito dei cattolici in Italia ci deve portare alla fine ad essere un pezzo di partito perché questi il rischio c'è
Quando Segni dice io vi ringrazio abbiamo fatto la cosa più importante di questo secolo nel nostro Paese io non sono convinto e credo che sia abbia fatto bene bianchi non a mettere il silenziatore sui referendum
Ma un po'più di umiltà e di modestia su questo risultato
Perché il nostro amico di Busto grande venuto qui ha detto e tutti quelli che tirano sulle firme io non sono tra quelli mi dispiace ma quelli che tirano sulle firme per i referendum sanno benissimo che quelli che vanno a firmare
Sono i ragazzi del coro sono dei cittadini che vogliono il cambiamento della società
Ma c'è tanta ci sono tante persone che vogliono buttare via tutto che sono contro tutto i ventisette milioni non sono ventisette milioni di italiani per il cambiamento
Al Lirico di Milano hanno fatto un'Assemblea gigantesca era fatta così in mezzo c'era Montanelli poi c'era segni e c'era Giannini e c'era il popolo del giornale cioè quello di Montanelli giù
E allora raccontavano che bisogna fare le riforme e le le affermazioni più forti erano basta col sistema proporzionale basta col sistema dei partiti ma queste la riforma che noi vogliamo
Un conto è dire che noi siamo stati capaci di mobilitarci
Per chiedere la riforma ma c'è un certo Casini ISMU la de Tor fare ieri io credo che un confusioni Isma'detto e più preciso di me
Un certo confusioni Smoke vogliamo riformare le istituzioni vogliamo riformare la Costituzione io aveva proposti in una piccola
Le ACLI organizzino veramente
Un dibattito un convegno un incontro magari a Vallombrosa
Non è una lotta è una località che si può magari ripercorrere ci sono le pinete c'era aria sana eccetera su questo che tipo di riforma istituzionale e costituzionale noi vogliamo vogliamo avere a Brescia cosa sarebbe successo se tutte le firme fossero già state raccolte in anticipo avremmo dato un premio di maggioranza alla lega il sindaco sarebbe stato della Lega
Ma perché non dobbiamo approfondire queste cose accettare acriticamente dobbiamo eleggere veramente sindaco il presidente della Repubblica il cancelliere del nostro Paese non stiamo percorrendo una scorciatoia non è un po'esagerato
Pensare che si debbano riformare
E senza fare un dibattito senza approfondire senza confronti io mi ricordo che da ragazzo si parlava dell'autogestione dello si confrontava corra veniva Jugoslavia provenivate parte anche adesso ne dobbiamo confrontare
Dobbiamo sapere si sistema inglese sistema francese che se quello americano va bene per la società italiana
La nostra soddisfazione non può essere solo quella di arrivare a dire ci siamo mossi ci siamo mobilitati bianche sono state protagoniste
Centocinquanta centosessanta mila firme sono quelle raccolte delle attività io non è che dico questo perché lei ha voglia essere per forza impopolare ma penso che noi dobbiamo riflettere intorno a questa è l'ultima cosa che volevo dire
Riguarda veramente questo sforzo enorme di Rifondazione della sinistra o comunque di ragionamento
Che quelli della sinistra fanno io posso dire con molta schiettezza che frequentando credo senza frontiere senza barriera Milano come succede ogni a Christa
Qualunque dibattito che si sta facendo nella città per il governo lo sforzo di cambiamento l'abbandono dell'ideologia
Se noi se le ACLI vengono interpretati al di là degli omaggi che sono stati fatti qui e di riconoscimenti
Dalla CGIL e dal PDS perché no dal dal dal PSI eccetera o dalle altre formazioni o dalla Rete come un'organizzazione che è aperta al nuovo che vuole abbattere i muri alle frontiere
Che vuole portare la frontiera oltre ma dobbiamo chiederci dove la frontiera io faccio sempre questa battutaccia
La spia che sono come metro di frontiera ma se la frontiere dentro la parrocchia
Se la frontiere dentro la Curia se la frontiere dentro al mondo cattolico e sì alla frontiera non è in campo aperto
E questo è una cosa importante al di là della credibilità io dico che Bianchi e credibilità che sono credibili noi con la crisi siamo credibili stiamo facendo un sacco di cose siamo veramente testimoni della nostra fede della nostra capacità di fare politica nel sociale senza occupare altri spazi
Ma se venissimo interpretata questo nostro incontro con il Papa questo nostro avvicinamento Rifondazione o appartenenza rare al mondo cattolico
Come una svolta delle ACLI noi perderemmo un patrimonio perderemmo un mestiere rischieremmo di essere inglobati anche noi in un sistema forse inconsapevolmente di e ritiene dei muri ecco è una riflessione che ho voluto fare a voce alta
Una come possiamo dire un suggerimento in buca ecco mi ricordo che una volta era andato e ho finito al Piccolo Teatro c'era una bella commedia che Goldoni andava cercando delle commedie per Napoli e ideatori stavano recitando
E a un certo punto non ce la facevano più e suggeritore continuava ad alzare la voce e poi alla fine è venuto fuori affatto anche lui ha fatto lui l'attore del suo io non vorrei arrivare a questo non voglio io voglio stare in buca voglio stare nel ruolo però qualche suggerimento non mi dispiace di darlo grazie
Grazie
La parola ora ad Antonio Russo delegato di Foggia
è obiettivamente difficile entrare nel merito delle mille questioni che sono state poste sul ricco piatto della discussione congressuale di questi giorni
Ed è obiettivamente difficile sviluppare una riflessione che tenga presente tutte le linee di verifica e di programma che Giovanni Bianchi descriveva nella ricca relazione introduttiva
Alcune di esse però a mio parere merita un'attenzione una collocazione particolare nel nostro itinerario di movimento
Pensavo ascoltando i relatori intervenuti durante il succedersi degli interventi che forse questo diciottesimo congresso nazionale
Passerà alla storia come il congresso dell'incontro con il Santo Padre
E come il congresso in cui le ACLI hanno posto fare centralità della loro presenza la questione dei diritti in una fase storico-politica estremamente difficile
Estremamente confusa in cui è possibile scambiare arbitri e giocatori
Di una partita pericolosa che logora la crescita della democrazia e di processi di partecipazione dei cittadini
Allontanandoli dalle certezze di diritto che dal periodo post fascista ad oggi seppure con mille contraddizioni si sono concretizzati
è vero
Che l'estrema velocizzazione dei mutamenti mondiali che nel raggio di pochi mesi hanno smantellato sistemi economici politici e ideologici storicamente collaudati
Ha creato non poche difficoltà interpretative liberando di contro esigenze di libertà e bisogni di democrazia
Ed è anche vero che in Paesi come il nostro dove il livello di democratizzazione ha compiuto un ciclo importante di una fase storica ormai cinquantennale
L'esigenza di rendere la democrazia sempre più partecipata e sempre meno proclamata è fortissima
Con questo diamo per assunto che la democrazia o la si costruisce con la gente o non la si costruisce o è un'esigenza che mette in gioco tutti i soggetti di una società o è una democrazia truccata capace di fare Effetto e di essere utile a chi apparentemente sia già tutore ma che lentamente l'affievolirsi della droga irresponsabilmente
In questi giorni di dibattito intenso nel Paese sulle riforme istituzionali
Abbiamo misurato credo un po'tutti quanto sia cresciuto il desiderio di partecipazione fra la gente
In questo senso il referendum sulle riforme istituzionali Einem qui vocalmente dimostrato che al contrario di quanto qualche distratto politico di mestiere aveva pensato i cittadini sono in grado di valutare con una cresciuta capacità di discernimento
Qual è il punto nodale attraverso il quale si può gestire una reale un reale rinnovamento della politica
In questo sì effettivamente la mia misurata la distanza fra cittadini e istituzioni
Il dove con chiarezza attraverso il voto referendario si è affermato che questo cittadino è un cittadino adulto capace di pensare di essere arbitro al di sopra delle sassi
E con il diritto di prendere la parola ed entrare nel merito delle questioni senza più delle Garrone
Questa percezione ci viene dal nostro lavoro quotidiano nei circoli nelle province nei municipi dove la distanza fra la gente le istituzioni e la politica si fa sempre più forte
Su questo è opportuno ricordare leader dei partiti che si sono alternati al nostro congresso le battaglie nei Comuni nelle Province sugli istituti
Quando non poche volte abbiamo trovato come società civile una stanchezza una diseducazione da parte degli amministratori locali di interloquire
Come dire che ha preso corpo in questi anni la perversa sensazione che le classi di governo non sono espressione della gente
Ma piuttosto espressione di lobby economiche a volte delinquenziali che attraversano trasversalmente molto spesso i processi di gestione della cosa pubblica
Ed è questo che pone in discussione i partiti oggi non altro
Questo li rende meno credibili di fronte ai cittadini che invece vogliono partecipare vogliono programmare vogliono capire con la consapevolezza anche di poter sbagliare convinti però di essere parte della scelta e non agenti Esterni o peggio ancora clienti occasionali
Nel nostro Paese occorre quindi eseguire una scelta decisiva profonda che trasforma i cittadini a tempo parziale in cittadini a tempo totale
In questi mesi in cui la legge centoquarantadue ha fornito una reale possibilità di confronto ancora una volta abbiamo constatato
La in preparazione la distrazione di una classe politica riflessa su se stessa e preoccupato della gestione dell'esistente e troppo spesso dell'esistente
L'esistente basso legame di comparaggio amministrazione e amministrazione delle clientele
Ancora una volta la società civile è stata invitata a discutere dei problemi del palazzo fuori dal Palazzo
E delegata ad un ruolo marginale ancora una volta quindi per molte realtà territoriali un altro punto a sfavore della democrazia della possibilità di comunicare fra i partiti e la gente è un altro punto a favore del senatore Bossi
Che di questo passo è proiettato verso ben altre vittorie
Convinto se mai di rappresentare la Pro la nuova figura di leader emergente con un progetto politico valido di ingente ho convinto peggio ancora di aver trovato il trucco per coinvolgere per convogliare suffragi elettorali su di una proposta politica inesistente
Allora è in questo che partiti devono trovare la forza di trasformarsi virile ergersi lasciandosi attraversare da reali processi di Romney di rinnovamento
Non solo buoni propositi che mi pare di capire troppo volte sono rimasti tali
Senza può influire su criteri più semplici di trasparenza ad esempio di limpidezza di apertura la pluralità del nuovo che esiste e che è il metro del Paese reale
Rispetto a un certo modo di far politica noi non possiamo essere che critici sebbene crediamo nell'importanza degli istituti propri della concezione dello Stato liberale mi partiti quindi e nella loro capacità di essere portatori di istanze di progetti della società civile
Per questo dobbiamo svolge un ruolo che è quello della costruzione di itinerari comuni fra istituzioni e società
Non concepita idealmente come divisa fra quelli che pensano e quelli che non pensano fra quelli che contano e quelli che non contano o peggio ancora fra quelli abilitati a far politica e quelli abilitati a non far politica
In questo senso non c'è separatezza fra Stato e società anzi insieme crescono insieme raggiungono traguardi ognuno con sue proprie responsabilità e peculiarità
In pratica una società civile forte con uno Stato istituzioni forti senza per questo rinunciare al ruolo che ognuno compete io credo
Su questo possono nascere le stagioni nuove della politica che presuppongono come in questa fase storica una rivoluzione pacifica delle coscienza in parte già avviata da pezzi di società
Che ogni giorno lotta perde e a volte vince anche come commerciante di Capo d'Orlando una battaglia la battaglia quotidiana per la democrazia
Perché anche questo il Sud storie di lotte di popolo
Rivolta contro il malcostume lato Linda delinquenza organizzata anche questo il Sud esempio di riscatto quotidiano di diritti calpestati in luoghi dove lo Stato ha dimenticato di assicurare i diritti come quello del lavoro
Che giusta la centralità che ha nella nostra storia non è prescinde ibride
In questo spazio si colloca una proposta politica forte come quella del reddito minimo garantito che è tutt'altro che assistenzialismo
O peggio ancora soluzione momentaneo problema che momentaneo non è ma diviene piuttosto riconoscimento e rispetto per la dignità di quanti oggi sono costretti a ricorrere a sistemi che favoriscono il clientelismo e l'assoggettamento a regole illegali che fanno crescere la confusione e il non riconoscimento di uno Stato di diritto
Anche questa
E parte della realizzazione di una democrazia compiuta che stabilisce regole precise dentro una legalità che tali a Milano come a Palermo o a Trieste come a Reggio Calabria
Concludo dicendo che se è vero che la strada che noi proponiamo può essere quella giusto per lo meno quella più percorribile
è vero che c'è ancora molto da rischia da ristabilire una comunicazione interrotta fra cittadini e istituzioni
La forza di questo patto sociale può crescere se cresce la sosta l'associazionismo e se in grado di divenire soggetto politico forte
Momento di proposta progettuale anche in via che invita la gente i giovani a fare esperienze significative di crescita e non gruppo in cui l'appartenenza a tutti i costi finisce per assumere le caratteristiche degli apparati organizzativi rigidi
Un associazionismo forte che non cerca la sua legittimazione nei partiti ma nella gente nei singoli soggetti che aderiscono al cammino comune
Un associazionismo cattolico e laico capace anch'esso di rinnovarsi perché anche noi non siamo lontani da certe tentazioni
Di mettere il rapporto i giovani e di creare reali luoghi di comunicazione in cui il confronto deve essere di alto profilo educativo
Così allora da Christian nella società
Consapevoli che la politica passa nel nostro cuore e non sulle nostre teste
Con il coraggio e la speranza di un Cristo che da uomo ha camminato e contribuito e ha costruito la sua città grazie
Grazie
La parola a Ignazi Matteini delegato di Firenze
Io vengo da Firenze vengo dall'esperienza un po'particolare per me non solo e il primo congresso rispetto ai diciotto di parlava prima ma anche il passaggio ha una responsabilità nella gestione provinciale del movimento io vengo dal Mcl premetto
In quanto alla nostra realtà fiorentina è una realtà un po'particolari rispetto al a quella nazionale e forse mi sono sentito più più coinvolto di voi in quello che il filo really prima diceva
E magari avrei voluto da Luís un diverso atteggiamento nei nostri confronti forse perché vedendo imbonimenti da adesso cioè non avendo alle spalle
L'esperienza del vostra e sua in materia mi sembrava più ovvio visti si parte la considerazione che i tempi sono cambiati che certi muri sono caduti guardare di più al futuro che guardare al passato
E mi sembra che guardando al futuro anche il passaggio di domattina sia un passaggio fondamentale per tutti noi io concordo con chi diceva che le ACLI sono nella nella Chiesa e che noi ci dobbiamo perfettamente a nostro agio
Nella chiesa e anzi alla Chiesa facciamo riferimento mi sembra però importante anche guardare al mondo cattolico nella sua frammentazione e vi giuro a casa mia la frammentazione è notevole
Cercare anche ritrovare una un'uscita comune su questa su questa cosa quindi una mano in più magari anche un interessa anche da parte del Congresso che nei confronti della miscele magari non ha più ha una grande importanza perché movimento di per sé e diviso ha dei problemi non ha la consistenza che hanno le ali a livello nazionale per quelle realtà che invece a livello locale vivono la la il problema un po'più di attenzione magari la la chiederemmo
Entro nel merito e mi scuso per questo per questo inciso iniziale
Mi subisce un pochino forse da da ultimo arrivato non ci sono molto abituato questo generò atteggiamento che ci viene a soprattutto da balli ebbe grossi esponenti di una un solamente azione mi sembra che il livello sia stato molto alto quasi di Obama c'è l'azione da parte dei politici dal da chi era
Da chi ha a che fare con le cose della politica dall'altra anche da certe realtà locali un po'che si sentono un po'periferia dell'impero
Capisco la difficoltà di fare politica Tutino la affrontiamo tutti i giorni
Magari dovremmo essere noi i delegati di base a sentire più questa difficoltà che chi la politica la gestisce e che bene o male ha contribuito ad arrivare a questa situazione così come non mi sembra
Dobbiamo essere tutti orgogliosi di quello che abbiamo fatto
Abbiamo redatto una speranza a milioni di tagli
Abbiamo tracciato una strada completa organica di grande riforma istituzionale abbiamo messo in moto l'unica iniziativa che forse in grado di irrompere di battere in breccia il muro di gomma dell'immobilismo
Lottando e e lo diciamo pure anche scontro gli immobili ismi della Democrazia Cristiana del nostro partito
Oltre che contro i veti e le dure battaglie del partito socialista e di altri
Siamo stati in realtà
Dalla parte di riformisti
E chi ci ha ostacolato se messo dalla parte dei conservatori e conservatori credetemi in questo caso non tanto illumina
Ci aspettano ancora lunghe giornate di battaglie
Durante questa raccolta di firme e in tutte le fasi successive
So che saremo sempre assieme
Sono convinto che ci troveremo sempre sulla stessa barca
Credo
E la coesione e l'unione che si è formata tra voi e Nori
Identità di vedute
La comunanza di ideali
Danno a questa battaglia un significato profondo e creano tra di noi
Un legame credo indissolubile
E per questo che cari amici artisti
Grazie
Grazie di avere fatto con noi questa grande battaglia civile grazie
Di avere preso impugnò la bandiera del rinnovamento delle istituzioni e dei partiti perché attraverso il referendum passa anche il meccanismo di Ricky rinnovamento dei partiti e non solo dell'istituto
Sì non c'erano dubbi
Dovevamo necessariamente essere sulla stessa barca dovevamo necessariamente fari assieme la grande battaglia
Perché al fondo delle nostre idee delle nostre vedute ci sono alcuni punti comuni che spiegano tutto ciò che abbiamo fatto e stiamo facendo
La speranza di dare al nostro Paese istituzioni migliori la speranza di migliorare la qualità della politica
La speranza di dare ai giovani un futuro più più aperto e più roseo
La speranza tutta cristiana
Di lasciare domani in eredità alle altre generazioni un Paese non lo sono più ricco e più prospero ma soprattutto più giusto migliore più pulito più onesto più specchiato e più lineare di quello in cui stiamo vivendo
Ringraziamo l'onorevole Mario Segni
E un altro saluto a una presenza in sala che vogliamo segnalare salutiamo Carlo noto presidente federale della cabina
E mentre si prepara Enrico ricevuto
Da comunicazione di Elgar ritrovamento di un'agenda
A nome di Martin Castro
Se qualcuno la vuole ritirare
La lasciamo al tavolo della Presidenza
Do la parola
Ha ricevuto
Dopodiché daremo la parola a Fiorella Farinelli
Nella segreteria confederale dalla CGIL
Fatto abbiamo tutti quanti ha colto
Con grossa emozione più grossa soddisfazione l'intervento di Mario Segni forse per noi di Napoli l'intervento di Mario Segni è stato particolarmente emozionante quando noi abbiamo iniziato a raccogliere firme a Napoli
Prevedono avevamo molte Persoglio territori per forza avevamo anche qualche ostacolo eccessivo qualche ostacolo che magari non poteva rientrare pienamente
Per Amedeo nella legalità
Come come circolo di giovani che siamo costituiti ignora in onore di Piergiorgio Frassati abbiamo iniziato proprio la nostra attività nelle ACLI
Con riferimento al referendum elettorale
E io di questo referendum ho un ricordo di questa raccolta di Fini non ricordo bellissimo e però anche un ricordo un po'particolare eravamo in un paese dalle parti del Vesuvio
E il sindaco di questo Paese non era tanto l'accordo con nuovi rispetto a questa raccolta di firme
E mi ricordo come ci fosse una serie persone che con la loro presenza fisica nient'altro che la presenza fisica cercavano appunto di comunicare alle persone che passeggiavano direi che volevano magari firmare volevano ricordare a queste persone
Senza nient'altro che la presenza fisica che forse era meglio fare qualcos'altro ebbene contro queste persone contromossa quelli che dicevano che le lezioni costano caro contro le persone che dicevano
Che magari questo referendum era contro gli analfabeti ebbene contro queste persone abbiamo avuto ventisette milioni di siti ventisette glielo dissi
Segnalano un grosso merito un merito particolare delle aquile fatemelo dire delle Acri meridionali
E però proprio partendo da questa riflessione io volevo fare una riflessione ulteriori spetta la questione referendum che magari non mi vedeva pienamente d'accordo con tutti
Io forse mia la forza mia riflessione sarà un po'ideologica ma io le novantanove ragioni non cento di Giovanni Bianchi sulla questione e del referendum dall'intervento straordinario io le diciamo le ribalterei
Io rispetto all'ingresso denaro probabilmente sono sono ideologico io ho presente due interventi straordinari nell'anime le mie zone c'è un intervento appunto straordinario che quella legge sessantaquattro e c'è invece l'intervento straordinario che quello dell'associazione da cui provengo prima delle ACLI io prima delle ACLI prima di essere obiettore
Nelle ACLI io ero facevo parte della Comunità di Sant'Egidio
Penso di farle tuttora parte
E lavoravamo con l'infanzia abbandonata di Napoli della sanità
Ebbene
Ultimamente ci siamo rincontrati copia di Sant'Egidio come anziani Giglio ha fatto un lavoro molto di di grosso valore che volete vorrei sottolineare qui in saio
La quale Santo Egidio per prima in tutta Napoli unici in tutta Napoli ha censito la devianza scolastica censito quali sono e quanti sono i minori che nella città di Napoli nove C Napoli abbandonano la scuola
Io lo reputo un intervento straordinario
Perché su questo problema non abbiamo mai avuto nessuna parola nessuna menzione dal Comune dal Provveditorato scolastico dagli assessorati regionali e provinciali alla scuola non abbiamo mai avuto nessuna notizia
E quindi grazie ad una di Sant'Egidio abbiamo saputo che quasi trenta mila ragazzi abbandonò la scuola Napoli
E quindi se la media non è un'opinione abbiamo un ragazzo su quattro venticinque trenta per cento di minori al di sotto delle tate lasco dall'obbligo che abbandonano la scuola e siccome questa è una media statistica possiamo pensare che nei quartieri periferici
Questa media raggiunge il cinquanta per cento
E in altri quartieri appunto questa media si aggira per fortuna soltanto sul dieci per cento
E Bagnoli da questo che vorrei partire
Io non non amo gli interventi straordinari laddove sono riferiti soltanto a delle opere pubbliche a dei grandi investimenti o mentre il Mezzogiorno abbia bisogno interventi straordinari
Fatti dal volontariato fatti da persone che pensano che ormai è finito il tempo delle deleghe
E Fini tempo delle grandi speranze collettive ma inizia il tempo delle costruzioni individuali di compri i percorsi a favore per costruire una società civile ricca ebbene io penso che se questa e la strada per sapere a che forse doveva stare più attenti a questi interventi straordinari perché certamente non indicati soltanto all'etica collettiva dall'etica civile video DVD e non certo imposti da politiche dall'alto più a questi interventi Salinari che magari ad altri interventi straordinari
Che magari poi resta soltanto un velo magari anche abbastanza
Trasparente rispettate le inefficienze dell'ordinario
Questo vorrei sottolineare che cos'è lo straordinario nel Mezzogiorno sapere molte volte qualcosa che vuole annullare vuole cancellare le grosse deficienze dell'ordinario
L'ordinario significa che tutti i bambini della scuola dell'obbligo
Debbano frequentare la scuola dell'obbligo nostro ordinario e invece l'intervento della questura di Napoli la questura di Napoli al danneggiato uno Squadra di polizia la quale ogni giorno fa recuperare i bambini nella nostra provincia
E dei vari portare a casa dove per il mito di Sisifo riprenderanno la loro attività al di fuori della scuola in quella scuola di vita che appunto la strada partenopea io non vorrei che magari questi tipi di interventi straordinari
Che sono appunto per cancellare delle grosse pecche dell'ordinario nell'ostello Assad Ossato ordinario del Mezzogiorno a tutti gli eredi non soltanto a livello di ordine pubblico naturalità di opere pubblico anche l'idea di ordine pubblico di legalità di civiltà di etica collettiva non vorrei che magari questo straordinario
Va a cancellare va a coprire in maniera forse anche un po'indecente quelle che sono le pecche pecche dell'ordinario
Ecco io questo il messaggio che vorrei lancia alle ACLI
Gli aghi sono sono un grosso punto di riferimento per il Mezzogiorno molti Dinoi che da pochi anni stiamo Rehhagel proveniamo dalla dal volontariato alcuni dalla culla di Sant'Egidio altri dati associazione io penso che le ha che debbono continuare a lavorare in questa direzione devono sempre meno essere parastato
Perché appunto molte volte in passato e il nemico
Dello sviluppo del Mezzogiorno è sempre più legate alla logica del volontariato alla logica che fa muovere i giovani nel quartiere Zen di Palermo la logica il favore i giovani della Colari Sant'Egidio e anche ultimamente i giovani delle ACLI per l'educazione ambientale per l'educazione
Nelle nella sprint dopo scuola nelle scuole napoletane ecco quindi che forse e questo un messaggio che vorrei lanciare progresso che vorrei che fosse portato avanti negli anni prossimi dal aghi nazionale in partiamo da reati meridionali grazie
Grazie
A chi ha nella Marinelli
Un saluto a Nazareno figure Sivori dell'ANCL che indichiamo poi a prender parola
Se prendo la parola ringraziandovi naturalmente per aver me l'ha data ma anche con una certa preoccupazione dopo quello che ha detto al vostro delegato mi pare così di Trieste che in qualche modo lamentava un eccesso di interventi di Esterni
Criticavamo criticava un po'insomma l'eccesso l'esubero di buone intenzioni che in generale di Esterni poi proclamano in questi interventi che sono un po'di occasione
E tuttavia io non vorrei rinunziare a dir di qualche cosa su sul senso dell'interesse dell'attenzione alla vostra discussione ai risultati della vostra discussione che c'è non soltanto in me ma anche nell'organizzazione che oggi qui rappresento cioè la CGIL
Questo interesse questo se mi consentite la formula questo speciale affetto politico questa speciale simpatia politica tra la CGIL le ACLI
Non nascono oggi e non si basano solo sulle sintonia e che abbiamo via via registrato credo reciprocamente nel corso della storia delle nostre organizzazioni nel corso anche di rapporti di interlocuzioni frequenti spesso privilegiate che abbiamo intrecciato in questi anni
E certo però che oggi stiamo probabilmente più vicini io non penso solo alle parole chiave di questo vostro congresso solidarietà Europa dei cittadini riforma della politica
E ai nodi è la frequenza con cui esse sono state pronunziate anche del nostro recentissimo dodicesimo congresso
Penso invece a dei mutamenti importanti da parte nostra e da parte vostra
Per quello che ci riguarda prima di tutto la riscoperta in verità ancora faticosa ancora contrastata del valore in reduci bile della persona
Un valore finalmente riconosciuto come non scambiabile come non mediabili
Pur negli scambi e nelle mediazioni che una Seat un'azione sindacale responsabile inevitabilmente comporta
Ma anche sempre da parte nostra la convinzione una convinzione laica e proprio per questo paradossalmente più vicina a un movimento come il vostro d'ispirazione cristiana
Che devono esserci assolutamente estraneo operazioni di rimozione di sublimazione del presente in nome di un'ipotetica società futura
Ma anche da parte vostra io vedo noi vediamo un cammino importante e positivo
Un cammino di cui comprendiamo le fatiche le difficoltà perché sono in altri modi e in altre forme anche le nostre fatiche le nostre difficoltà
Che va verso una maggiore autonomia dell'organizzazione sociale dalle cittadelle della politica
Ci sono Comuni del resto in questi giorni in queste settimane
La preoccupazione perfino l'allarme per un'Europa sempre più inquieta e travagliata
A cui la caduta dei regimi dell'Est non sembra infondere il coraggio di una nuova ricerca di nuove realizzazioni sociali
Né di nuove responsabilità nei confronti del Terzo Mondo
Ma piuttosto appiattimento esaltazione dell'esistente crisi di identità come dice Giovanni Bianchi nella vostra nella relazione introduttiva
Affanni e tensioni involutive
Ma condividiamo anche le preoccupazioni nella nostra società italiana per le gravissime insufficienze
Di più in certi casi per la già verificata in potenza non solo delle forze politiche ma anche delle nostre culture solidaristiche
A dare voce ed espressione democratica a quegli elementi di protesta sociale contro la degenerazione del politico che costituiscono l'humus del consenso alle leghe
Brescia
La Cattolica Brescia è certo un problema speciale per un movimento di ispirazione cristiana come voi
Ma è naturalmente un problema anche per noi un problema serio un problema grave è un problema di cui dobbiamo discutere anche insieme
Che cosa è successo negli anni ottanta
Come è successo che in società che hanno saputo affrontare con misura e intelligenza politica
Contraddizioni ed emergenze sociali anche dure per tutti gli anni settanta oggi ci siano così profondi elementi così profondi segni di crisi sociale e politica
Giovanni Bianchi si pronuncia nella sua relazione nelle interviste che ha rilasciato in questi giorni alla stampa per un nuovo regionalismo autentico e forte
Capace di ricostruire le condizioni di un'appartenenza locale ma non localistica di una nuova responsabilizzazione reciproca tra società s'civile e Società politica noi condividiamo questa proposta condividiamo questo approccio
Ma è è evidente che come non tutto nasce da un rapporto scorretto incompleto sbagliato tra Stato Tononi e locali così non tutto si può risolvere con nuove forme con nuove modelli istituzionali
E del resto voi lo mettete al centro del vostro dibattito e perfino dei vostri slogan iniziali
La riforma della politica d'intercetto la riforma della politica come una nuova eticità che sappia contrastare quello che noi viviamo il quello che noi vediamo
Ogni giorno continuamente cioè l'idea e la pratica di una politica ridotta d'affari e di un pluralismo ridotto a lottizzazione perfino la lottizzazione delle coscienze
Che sta davanti a noi che ci costringe a rivedere i vizi della politica che sono anche dentro di noi perché nessuna di noi nessuna delle nostre organizzazioni sociali sebbene per coro a delle strade anche complicate e difficili per liberarsi da degli elementi di politicità negativa o di politicità invadente
Che la storia della nostra società conosciuto si può considerare oggi indenne da questi vizi può pensare di essere totalmente fuori dal castello di essere decisamente dentro la nuova rete
E io penso che di queste o non solo delle riforme istituzionali ma di questa riforma della politica che costringe anche noi a mettere in distrutti in discussione
Noi abbiamo bisogno come del pane per restituire anche efficace ha credibilità rappresentatività le nostre stesse organizzazioni sociali
Bianchi ci chiama in causa nella sua relazione introduttiva noi del movimento sindacale
Ci chiama in causa anche Scola Orlando ci un po'anche in un modo abbastanza pesante io in qualche modo lo ringrazio di una sincerità di un'autenticità di linguaggio che non possiamo che apprezzare nel confronto reciproco tra di noi
Richiama il nostro affanno davanti a un mondo del lavoro che cambia alle nuove concezioni d'esperienze di lavoro che si fanno avanti
è vero che abbiamo questo affanno
è vero che molto dobbiamo cambiare è verissimo io voglio sottolineare questo punto
Che dobbiamo costruire superando vecchie culture logiche di appartenenza un movimento sindacale finalmente strutturalmente non occasionalmente unitario
Ma io vorrei dire che le condizioni il contesto politico in cui ci muoviamo oggi non ci sono favorevoli
Quante volte nelle politiche sindacali che noi facciamo nel pubblico impiego quando anche riusciamo a sottrarci alla tentazione è una tentazione che
E fisiologica per il sindacalismo di rappresentare anche gli aforismi le chiusure e le convenienze dei lavoratori che si traducono in oggettiva negazione o in oggettivo ostacolo dei diritti degli utenti
Quante volte io dico avendo che non abbiamo sempre ma anche quando l'abbiamo il coraggio di avanzare politiche di efficacia e di qualità dei servizi che ci fanno mettere a rischio consapevolmente lo stesso consenso della nostra gente
Noi ci troviamo conto di fronte la stesse amministrazioni che governano quei servizi sembriamo diventare noi i nemici dei lavoratori noi chiediamo efficacia qualità
Che chiediamo quindi modificazioni dell'organizzazione del lavoro che chiediamo anche che si rinunci
A privilegi a convenienze laddove i privilegi le convenienze ostacolo ai processi di democratizzazione e di modernizzazione dei servizi è bene non ci troviamo di fronte le amministrazioni che ci sono contro
E i partiti politici
Kohl non troppe differenze devo dire tra di loro anche sì alcuni lo fanno più sfacciatamente di altri che rappresentano direttamente con le convenienze direttamente quei privilegi che lo fanno per ragioni di consenso sociale di consenso elettorale
Ecco perché io sottolineo la necessità della riforma della politica anche per noi anche per la possibilità che le organizzazioni sociali di conquistino credibilità forza efficacia capacità davvero come ci richiamava il delegato di Trieste a essere coerenti tra le idee e i fatti ma spesso per essere coerenti tra le idee e i fatti in mezzo ci sono i muri di gomma della politica di ha parlato del Pubblico impiego ma chiunque di noi sa
Quali sono i muri di gomma che si incontrano nell'azione sociale per esempio nel Mezzogiorno
Di tutto anche le intenzioni migliori anche le linee più avanzate anche le ipotesi più spregiudicate per un sindacato per un movimento sindacale
Degenerato inevitabilmente del gioco spaventoso che c'è degli interessi politici dei dei rapporti tra politica e affari e nel Mezzogiorno non soltanto nei rapporti tra politica ed affari ma anche tra politica affari e criminalità
Allora è per questo che io sottolineo la bontà naturalmente dell'iniziativa
Di cui anche le ACLI sono protagoniste relativamente alle riforme istituzionali
Ma precisando e sottolineando che c'è bisogno di assai di più e non soltanto di un percorso di guerra come quello a cui faceva riferimento l'onorevole Segni prima ma di qualcosa di molto più radicale la riforma della politica
E anche altro dalla riforma delle istituzioni sebbene sia assolutamente vero che la riforma delle istituzioni abbia una correlazione dinamica importante rispetto alla riforma della politica infine non voglio rubarvi altro tempo perché so che siete stretti io voglio dire che condivido l'ottimismo non della volontà ma della ragione che viene da alcune parole della relazione di Giovanni Bianchi
Io sono certa che in una società in cui tante donne e tanti uomini e soprattutto tanti giovani battono le strade difficili e generose del volontariato dell'associazionismo per il volontariato
Sono del tutto ingiustificate le culture dell'inerzia e della rinuncia
Da qualsiasi parte vengano e qualsiasi tipo di delusione di crisi e di problemi vivano dentro i soggetti politici vivano dentro i soggetti sociali
Io credo che sia possibile stare come dite voi dalla parte della gente dalla parte degli ultimi stare con queste donne con questi uomini che vedete perfino dentro la CGIL
Ora imparano il linguaggio del volontariato imparano il linguaggio dell'associazionismo che è un linguaggio diverso da quello del sindacalismo e in particolare del sindacalismo fortemente politicizzato
Come è stato il nostro e tuttavia questo linguaggio sta invadendo anche nulla
Io credo che questo CDA parole di speranza e che questa parola di speranza non sia soltanto il messaggio solidarietà che ci viene da questa realtà ma che sia un messaggio che noi dobbiamo assumere come un impegno di responsabilità
Perché questa solidarietà possa concretamente crescere perché questo è il ruolo delle organizzazioni
Sociali non solo di essere solidali ma di costruire le condizioni perché cresca e si consolidi una società accogliente
è una società solidale oltre che naturalmente una società più giusta e dalla parte del mondo di chi lavora
E ne siamo molto molto lontani ancora io vi ringrazio ancora decapitato la parola il rinnovo gli auguri di un vostro buon lavoro
Bene coppia nella
Ecco dando la parola a Nazareno Figo really
Saluto anche all'intera delegazione che l'accompagna
E chi si mente versatile i lavori del nostro congresso
Ho accolto
Con gioia
L'invito di Giovanni Bianchi
A partecipare al vostro congresso
Già nell'ottantanove
All'ultimo nostro
La sua partecipazione
Rappresentò un momento significativo
Occasioni da ripetere
Per aprirsi al futuro
Sì è vero
Dio abita sulla terra
Tra gli uomini
E il verbo si fece carne venne ad abitare in mezzo a noi
E noi vedemmo sulla gloria è lo stupendo passo del prologo di Giovanni Apostolo
Che parla della venuta di Dio tra gli uomini
Lo splendore di Dio che un tempo era velato dalla nube
Ora traspare
Il riconoscerò
Essere colui
Legati alla sua sapienza
Ci ricorda libero il Syrah acide capire secondo il suo discernimento
Operare nel mondo secondo il discernimento di Dio
Significa essere guidati da Luís nel costruire i fatti della storia
E fondamentale fu alla costituzione del Movimento cristiano lavoratori
Avere scelto il discernimento di Dio nel costruire la realtà terrena
Altri come voi amici delle ACLI
Si affidarono all'evoluzione del proprio pensiero
Che staccato da Dio è ideologia
E quindi la storia
Frutto della sola ragione dell'uomo susseguirsi dei tempi e distaccati da Dio
Fedeltà a Cristo e fedeltà alla Chiesa
Al suo insegnamento e quindi per chi opera nel civile fedeltà
Alla dottrina sociale della Chiesa
Noi esserci definiti
Movimento profetico di anticipo
Nel significato evangelico vuol dire che è Cristo che guida la nostra storia
E lunedì che ci indica la lettura dei segni dei tempi prevede anticipa il nostro lavoro
E Cristo e la Chiesa
Per questo il cattolico è fedele alla Chiesa
E le micelle fedele alla Chiesa in questo senso profetico
Ha previsto aiutato ciò che sarebbe venuto
Ha lottato convinto ha vinto
La caduta ideologica
è il fatto essenziale della crisi del comunismo falso rimedio d'altronde lo Fini lo definì leone decimo terza
La crisi economica sociale politica sono la conseguenza di quell'ideologia
Il muro di Berlino visivamente ha rappresentato la divisione tra Dio la ragione dell'uomo tra il dialogo a favore del conflitto tra l'evoluzione e per la rivoluzione rapaci e per la guerra
Ideologia rappresentato la separazione tra trascendenza e immanenza dell'uomo ha diviso ciò che non era possibile perché immagine di Dio
Le incursioni delle anche in visione del mondo oggi cadute come le ha descritte e definite Bianchi nella sua relazione risponde Orazio dinanzi a ma errata a nostro avviso distorta ed allora oggi
Si chiude così un periodo della storia
Che sembra averci dato ragione ma guai Amici delle ACLI
Ricercare le regioni passate
Non costruisce rapporti
Seppur verità costruisce la casa poi che
La parola ci insegna che la menzogna è uguale la sabbia questo è un periodo di grandi incertezze gravido di situazioni difficili
Che mutano il percorso del recente
Facciamo insieme amici tesoro
Di questa storia che è passata
L'ottantanove è stato l'anno della rottura di una storia di una storia sbagliata
E prospetta un'era di progresso di pace
Il novanta ha visto sgretolare i regimi marxisti
I regimi che hanno tradito i lavoratori e la democrazia
Un processo
Seppure frenato rispetto al mille novecentottantanove è in cammino nell'intero pianeta
Il mille novecentottantuno evidenzia che pur spezzati duecento anni di storia ideologica rivoluzionaria permangono anzi pongono nuovi gravi problemi per la dignità e la stessa esistenza dell'uomo
La fine dei blocchi approfondisce il solco tra nord e sud del mondo tra Paesi poveri e ricchi finali Sudden orde all'interno delle nazioni e tre poveri ricchi anche nelle nostre città
C'è un disegno massone laicista nel mondo
Un connubio di grandi interessi
Di nobili finanza industria e comunicazioni anche nel nostro Paese contro i bisogni e le povertà indifesi e quindi contro la Chiesa cattolica il Papa
Il rigurgito laicista dei mesi passati contro i vescovi del Papa l'indifferenza verso leggi che ho provato l'attendismo verso l'Unione Sovietica che muore di fame sono i segni evidenti di questo disegno
E tutti abbiamo bisogno di preghiera
Di ascolto di riflessione di azione
E insieme è possibile farlo
Ma occorre
Una grande questione a noi sembra che
Le ACLI privilegino una Filosofia movimentista
Direi forse trasversale
La Chiesa italiana esorterei a all'Unione
Se vogliamo spezzare questo Incognito Corbelli hanno disegno socialista il massone
Accingiamoci insieme
Ad una saggia gestione degli eventi che impetuosi si affacciano
Rompiamo questi disegni egemonici trasversali io lo sto sempre allo stesso tempo verticistica impeto impetuosi
Che da troppe parti provengono
Cerchiamo di venire uniti quei valori che fanno dell'unità una strategia incontriamoci
Il mille novecentonovantadue può trovarci
In un reciproco ascolto
Un dialogo
In collaborazione con l'associazionismo cattolico per costruire una piattaforma comune di impegno
Esperienze carismi
Specificità possono essere messi insieme per un lavoro comune
D'altronde è questo l'appello dei vescovi
Così trova ragione
L'unità politica dei cattolici non prioritaria ma seguente ad una condivisione di valori di programmi di impegni che Airviaggi realizzatrice può essere di un progetto comune
Per questo a Michel Legrand delle ACLI chiediamo insieme un aiuto al Signore che ci aiuti in questo cammino
Grazie Pigorini
La parola Sandro Tesini della direzione nazionale
Do Etò comunicazione di un due avvisi che ripetiamo per chi era assente
La commissione mozioni è convocata si inane è al lavoro nella sala dove già ieri aveva iniziato i propri lavori
Domani il sette alle ore quindici scade il termine ultimo per la presentazione delle mozioni e dagli ordini del giorno
Mentre la commissione verifica poteri domani è aperta dalle diciassette e trenta in poi
Un'altra informazione che dalle ore diciotto sono in distribuzione presso la ricezione i biglietti per l'accesso all'aula Paolo sesto per la Santa Messa all'udienza del Santo Padre
Il ritrovo per domani alle ore otto e trenta a Castel Sant'Angelo domani mattina dalla alle sette e quarantacinque è fissata la partenza del bus per Castel Sant'Angelo a disposizione dei congressisti
La parola Tesini c'è un timore a me pare che coglie anche gli attivisti meglio avvertiti nel loro impegno ecclesiale e sociale
Il timore della disgregazione delle contrapposizioni particolaristiche dell'identità e delle soggettività non disponibili alla coesione
La nostra attenzione è volta a costruire una prospettiva aderente alle specificità etniche religiose sociali culturali ma anche contemporaneamente orientata per i requisiti di giustizia e di democrazia imposti dall'interesse generale il compito delle ACLI è quello di fare parlare operare la società civile
Gli uomini e le donne onesti che vivono del proprio lavoro del proprio studio spinti dei desideri migliori della realizzazione ma anche dalla comprensione verso il prossimo e dalla solidale attenzione ai suoi problemi
Le ACLI vogliono dare voce alla società per favorire la rigenerazione della politica è quella delle sue istituzioni che quando parlano del cambiamento al quale volgersi da troppo non sono più credibili
Non lo sono nemmeno se dicono la verità perché la in coerenza alla inettitudine l'assenza di responsabilità e quella di competenza sono i limiti maggiori del tempo che stiamo vivendo
Limiti che si aggiungono al vuoto di motivazioni e di spiritualità
Per il cristiano pregiudiziale all'impegno civile e comici dice la Centesimus annus anche condizione perché le politiche dello sviluppo
Non sino a ridiscuterlo in meccanicismo i burocratici e non idonea corrispondere alla qualità della domanda di giustizia e di democrazia
Che sale dalle popolazioni
Nelle loro iniziative nel loro dibattito le ACLI devono astenersi dal favorire l'equivoco consenso generale attorno alle riforme
E devono astenersi dal partecipare alla liturgia che conducono ad inconcludenti auto progettazioni dopo le quali tutto resta immutato
Le ACLI non devono confondersi nella generica vecchia inadeguata affermazione della superiorità della politica
E non devono esorcizzare le forti identità e soggettività che sempre più daranno il segno lo sviluppo dei popoli nella cultura nella partecipazione nella colonia nelle diverse forme della vita personale e sociale
Invece le ACLI devono elaborare devono crescere nella spiritualità devono essere parte molto attiva nella Chiesa e devono far parlare soprattutto i fatti quelli che dimostrano l'evidenza dei processi solidi e quella delle idee argomentate coerenti innovative
Muovendo dalla consistenza di questi requisiti
E dal necessario coraggio verso le cose nuove si dovrà attraversare per intero il tunnel degli interessi dei particolarismi delle culture locali delle identità etniche di quelle religiose
Delle abitudini e delle capacità individuali per affermare la coesistenza aperta alle differenze alle diversità
Quelle vicine quelle lontane quelle nuove quelle vecchie che ancora separano i porti dai deboli gli uomini dalle donne gli occupati dai non occupati i garantiti dagli emarginati
Si dovranno riscrivere le condizioni della cittadinanza per capire di quale politica di quale Stato di quali istituzioni necessitano le comunità ben organizzate nel lavoro
Nelle istruzioni nei servizi allo scopo di partecipare ad un mondo di pace di tolleranza di giustizia e di democrazia
La non eludibile ITA di questo percorso oggi è molto più chiara gli anni ottanta si sono appena conclusi portandosi appresso il peso di molte previsioni sbagliate
Il sistema occidentale sembrava avviato d'una e non interferente relazione con Leste con il Sud preludio di un'epoca di un'epoca durante la quale il primo avrebbe continuato beneficiare dei propri meriti e dalla propria lungimiranza
I secondi sarebbero stati costretti ad una difficile rincorsa talvolta coadiuvati dalla cooperazione politica ed economica occidentale
Ora è molto più chiaro di ieri che le basi strutturali del sistema d'economia libera di mercato e quelle delle sue istituzioni democratiche se meritano la preferenza non autorizzano d'ottimismi eccessivi
La qualità di questi giorni somma in Occidente la inclinazione verso l'innovazione tecnologica e quella organizzativa della qualità
Alla capacità di corrispondere al fallimento dell'Est europeo e alla inquietante domanda di giustizia del terzo e del quarto mondo
Per l'Occidente il futuro che ieri appariva protetto dalle religioni distinte oggi si annuncia con gli interrogativi le ansie le angosce della relazione globale
Il rimescolamento delle carte è stato improvviserà Vito è stato radicale non si è ancora concluso ha già innescato però un processo irreversibile che vede l'euforia le convinzioni il protagonismo di solo pochi mesi fa
Cedere a maggiori incertezze abbisogni di solidarietà ma anche ad egoismi latenti l'Europa è al centro delle trasformazioni delle attenzioni l'Europa con le sue angosce con le sue speranze
Con la sua storia la sua sapienza ma anche con le sue nevrosi l'Europa delle autonomie quella dei cittadini ma anche quella dei nazionalismi dei rigurgiti conservatori della intolleranza e dei conflitti mai definitivamente sopiti
Parlare dell'Europa significa parlare di aspetti diversi e spesso contraddittori dove nemmeno la rivoluzione la restaurazione sono ormai precisamente distinguibili
Significa parlare della speranza che il crollo dell'impero comunista non precipiti sotto il peso della povertà e delle conflittualità incommensurabili delle popolazioni bruscamente restituita prospettive mai prima esplorate
Significa parlare della speranza che in quei Paesi possono avere successo i tentativi di risperidone entrare forme nuove della politica
Che vorrebbe affidarsi ad una maggiore progettualità e ad una amministrazione presidio del buono e corretto funzionamento dei servizi in sostituzione ai vecchi apparati burocratico amministrativo
Ma parlare dell'Europa significa anche parlare delle reazioni sempre possibili
Del rischio non definitivamente superato che il cambiamento avreste sì posso improvvisamente interrompere o per il peso enorme della prova o per le disgregazioni nazionalistiche che in Jugoslavia hanno toccato un culmine che si sarebbe dovuto evitare
In Europa il nazionalismo una specificità ed un limite un tumore mai Pinto spesso nazionalismo è stato l'e sterno strumento di potente all'interno la negazione del pluralismo
Allestì nazionalismo è stato usato in chiave trasformisti che ha per confermare in altre forme il potere centrale anche in Jugoslavia
Oggi le identità nazionali potrebbero anche voler dire che la integrazione potrà riguardare l'economia la politica ma non lette medie la cultura e le religioni che chiedono l'interscambio parlare dell'Europa significa parlare della costruzione della casa comune per andare oltre l'integrazione dei mercati oltre gli scambi all'obiettivo dell'Europa dall'Atlantico agli Urali
è succeduta una compagine più articolate più problematica il suo pluralismo merita di essere tutelato da una valorizzazione di alto profilo
La stessa tentata dalla Commissione economica europea
Quando individua negli Stati in garanzia della coerenza politica il coordinatore intermediario e assegna alle Regioni la responsabilità di fare corrispondere agli obiettivi comuni i programmi per alimentare lo sviluppo equipollente della comunità sociale
La corrispondenza tra la Kundry conquistata democrazia nell'Europa un tempo comunista il tentativo di innovare al suo interno la politica e la riproposizione delle identità nazionali divide i ragionamenti e le passioni
Il prevalere del cambiamento innovativo o quello della conservazione dipenderanno molto da essi così come anche molte vicende minori di casa nostra sono connesse a quella dimensione bisogna trovare un'interpretazione evolutiva ad una convinzione comprensibilmente consolidata giudizi nel tempo ma che si è fatta anche un'angoscia eccessiva quella che vuole che i passi verso l'integrazione europea procedono molto gradualmente
Per il timore di contraccolpi di segno contrario di maggiore entità
A rendere poco credibile quella convinzione si è portata all'estremo e il fatto che chi la sostiene vorrebbe per la dimensione nazionale lo Stato accentratore per ridurre i cosiddetti particolarismi locali
Per le ACLI la promozione della società civile e condizione della realizzazione integrale dell'uomo e per valorizzare la democrazia il ruolo dei partiti in essa anche nella dimensione europea le ACLI fanno quanto nelle proprie possibilità
Le ACLI del Triveneto e quelle dalla Lombardia assieme ad altre associazioni italiane non hanno promosso il Por un dell'associazionismo delle ragioni di Alpe Adria aperto i contatti con realtà che vanno oltre i suoi confini
Per il sistema Crystal porno in occasione per esprimere concretamente la propria capacità di realizzare una collaborazione con le regioni interessate
Particolarmente nella formazione professionale nelle attività culturali e nell'arco organizzazione associativa
Il bordo non vuole battere la strada comprensibilmente suggerita dalle associazioni appartenenti ai Paesi nei quali il grado di libertà e quello di democrazia non sono ancora sufficienti
Di una contrapposizione fra la democrazia di massa e sociale e quella istituzionale ciò vale ancora di più nel caso dei paesi in cui la realizzazione di democrazia istituzionale finora ottenuta per quanto insufficiente chiede il sostegno e l'incoraggiamento dell'Europa per non subire la reazione restauratrice
Nel nostro Paese le vicende internazionali hanno dato nuovi argomenti ad un discussione di per sé già molto accesa quella sono autonomie e quelle sulle specialità
La spinta all'autonomia regionali si sovrappone alla più insidiose complessa crisi istituzionale e del sistema dei partiti
Il regionalismo Rossi carattere per carità riterrebbe per la sua energia propulsiva innovativa ma per il rifiuto polemico dello Stato centrale delle sue forze politiche tanto in quanto esse si sono impossessati delle istituzioni e della sua amministrazioni io credo che le ACLI in questo sforzo
Di elaborazione e di dimostrazione di serietà e di capacità
E lavorativa e aggregativa devono prestare una grossissima attenzione a stare attenti
Agli aspetti generali agli interessi generali a valorizzare la politica ma non a farsi prendere la mano dagli slogan di questa valorizzazione noi dobbiamo trovare il coraggio per non lasciare in appannaggio alle leghe l'attenzione alle particolarità alle culture locali alle autonomie di percorrere questo tunnel di sporcarsi le mani nei problemi delle specificità regionali
Per dimostrare che è possibile essere attenti ai problemi particolari e locali pur avendo presenti gli interessi di carattere generale io credo che in questo riscopre Remo anche quella che è la nostra vocazione la nostra tradizione migliore che quella di sposare solidarietà con efficienza efficienza con efficacia modernità con solidarietà e popolarismo è un compito difficile ma non sono rimasti in molti quelli che oggi si possono cimentare su questo terreno
Se noi ce la faremo daremo a questo riguardo il contributo migliore per lo sviluppo del Paese
Grazie pizzini
è il sale presente in sala Maria Chiaia presidente del cifre ha lasciato la sede del suo del congresso della sua organizzazione per portare il saluto delle donne del Centro italiano femminile al nostro congresso
Le diamo la parola
Allora sono qui con
Siamo conosco io e anche con trepidazione
Perché vengo da un concreto e da un congresso
Mi sembra che sia esattamente il contrario nella nostra situazione e nel momento attuale e la e la formazione alla politica
Che in molte realtà facciamo come movimento o come le scuole di formazione di o Cesana mi sembra che dia la diversa esattamente la direzione opposta c'è bisogno di gente che si impegna c'è grande disponibilità per coloro che sono pronti a impegnarsi
Non c'è volontà di distribuire di dare così a pioggia cariche ma c'è la necessità di trovare gente responsabile cioè gente che riesce a fare un progetto in quel progetto spendere energie
Chi cercavamo di fare politica e vuole fare politica per trovare un proprio spazio secondo noi delle ATI ha sbagliato tutto cioè non ha capito qual è il concetto fondamentale la politica cioè la difficoltà di concretizzare le idee i valori di portare le proprietà la propria carica valoriale nel concreto nella vita di tutti i giorni
Mi sembra che così non sia a rischio diverse la politica Napolitano a condizione che voi l'avete come me all'audizione di tutti i giorni è in famiglia e nella scuola e nei rapporti con gli altri la capacità di rapportarsi agli altri
Mi sembra che la difficoltà sia dare un senso a quello che adesso fare politica alla concezione
Che tutti hanno di politica uguale partiti e veniva fuori anche privato si parla di unità politica arriva dei partiti dei scusatemi della tonici e si pensa all'unità partitica dei cattolici
Secondo me è il messaggio che viene da alleati e viene me è il messaggio che viene domani
Dall'incontro con il Parma noi siamo qui per dare un'altra un'altra valutazione della politica cioè della politica intesa nella sua mozione più nobile come momento in cui gente che la pensa magari diversamente per provenienza geografica o valoriale si confronta e su quei confronti dà delle risposte quindi se in nostro mi sembra sia da sempre quello che ho letto sui libri perché non certo non l'ho vissuto di persona ma invece molti di voi hanno fatto l'esperienza delle ACLI sia stata una esperienza di unità politica dei cattolici questa ribadita dalle Chiesa è confrontata né nelle né i rapporti e di altri che magari l'hanno concepita e continuano a concepirla come unità partitica
Dei cattolici è la linea sulla quale ci dobbiamo muovere sulla quale ci muoviamo sparò che nostro cammino vada avanti e che trovi attenzione anche in quelle realtà magari di frontiera che continuano a pensare a nel vecchio modo grazie
Grazie
Annunciano l'arrivo e lo salutiamo di monsignor Santo Quadrini
Arcivescovo di Modena presidente commi della commissione episcopale per i problemi sociali e del lavoro
I diamo la parola
Anzitutto consentite di dichiarare il perché del ritardo io doveva essere più verso le quattro e mezzo invece Ecopass
Diciamo panico quasi si producono ritardi di tre ore
Sono nettissimo dei trovarmi qui con voi anche se
Dopo l'udienza del Papa purtroppo mai gli impegni diocesani costringono a partire però a questa sera almeno un momento con voi lo faccio molto volentieri rivivendo i sedici anni passati nelle ACLI
Come saluto vorrei sottolineare brevissimamente queste cose
Le ACLI hanno sempre avuto dentro dice un'anima profonda
Né si può riassumere in queste parole
Sono un cristianesimo vivo
Nel mondo del lavoro e nella società voi l'avete tradotto a in termini più più brevi ancora Tucker istriani nella società
Per le vestali profonda è stata quella che le ha fatte sorgere
Le ha fatte camminare
Forse qualcuno di voi era presente al decennio delle ACLI ricorderà le parole di Pio decimo secondo che indicava i delusi di allora essere anche oggi di delusi
Di guardare alle ACLI di guardare al loro programma di un ENEL sia la loro azione e di di essere capace di presentare anche cose nuove per risvegliare la comunità italiana
Questa caratteristica del cristianesimo venivo nel mondo del lavoro
Voi l'avete collegata opportunamente
Con la nuova evangelizzazione
Che il Papa nella Centesimus annus
Considera dichiara essere parte essenziale dell'evangelizzazione collegandola con la dottrina sociale della Chiesa
Quindi non non esiste
Davvero la dottrina sociale della Chiesa e quindi neanche un'ispirazione sociale cristiana
Che non porti spontaneamente verso l'accoglienza di tutta la realtà cristiana ecco perché la formazione ha sempre avuto nelle ACLI composto importantissimo
E credo che lo sviluppo progressivo delle attività formative campa spirituale in campo umano morale teologico anche il campo di competenza dei vari settori in cui voi operate come azione sociale
Costituisce veramente la garanzia di un ulteriore sviluppo delle ACLI perché questo è direi che dobbiamo raccoglierà da questo vostro entusiasmo un ulteriore sviluppo in profondità in larghezza delle ACLI
Non una seconda sottolineatura che riguarda l'azione sociale delle ACLI
Già nel mille novecentocinquantacinque si parlava di nuovo ordine economico tanto più dobbiamo parlarne oggi
Di fronte a certe manifestazioni selvagge del mercato di fronte a certe tracotante
Non c'è che deve lavorare seriamente per un nuovo ordine economico sia all'interno del nostro Paese sia cercando quella concertazione a livello mondiale di cui parla la Centesimus annus
Quindi avanti con coraggio con competenza con coerenza per risolvere questi problemi da cui dipende la serenità di tante famiglie
E termino proprio con un accenno alla famiglia perché è sempre stato uno delle caratteristiche delle ACLI questa sensibilità particolare ai temi e ai problemi della famiglia
Io vi ringrazio di tutto cuore come presidente dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro di tutto quello che fate in campo formativo e in tutto quello che fate in campo operativo nell'azione sociale più ampia possibile
E vi dico a nome di tutti i componenti la Commissione un grazie sentito e vi auguro di camminare al collo sempre maggior decisione su questa strada che è la strada giusta molto bene
Prego Maria Grazia minacciarmi riprende la parola per due minuti non è che sia impazzite voglia anticipare la replica volevo semplicemente salutare di nuovo come si conviene monsignor qua
Che non so se si dica un assistente anglista di lungo corso non è un'espressione tanto ecclesiastica forse pur la chiesa è una nave e credo che lui su questa nave
Abbia attenuto il ponte davvero per lungo tempo dapprima assistente a Pergamo dove fondò la casa del lavoratore a Clusone
Anche io c'ho fatto con le ACLI tutta una serie di convegni
Quindi una tradizione che si mantiene poi aiuto di monsignor Civati nostro primo assistente generale che ho ricordato nella a relazioni per le sue espressioni comunque sappi deve e poi dal cinquantasette al sessantaquattro assistente generale nazionale delle acque quindi vescovo a Pinerolo ma sempre alcolista
Beh credo che siano occasioni queste in cui anche il cuore voglia davvero la sua parte e questo noi diciamo a monsignor Quadri con un grazie veramente enorme
Prima di dare la parola a chi finora presieduto egregiamente resta sessione del congresso nazionale
Quindi a Maria Teresa Formenti e interverrà chiusura del dibattito voglio ricordare un episodio
Di collega a quanto ha detto il presidente con monsignor Quadri
Rifondato al circo al mio paese appena arrivato vescovo a Pinerolo venne Lori a inaugurarlo a Piossasco io allora ero Sindaco e mi ricordo fu la cerimonia bellissima
No voglio ricordare questa sera
Per la dimostrazione che era continuamente una Christa oltre che UNESCO è una guida per noi grazie ancora
Teresa dovrei cambiare
Tribù una la parola Maria Teresa Formenti sapete chi è comunque presidente del coordinamento donne delle
Tanti ma hanno chiesto quando intervieni
E mi nascondo che è legittimo in questo congresso con quanto è avvenuto di novità rispetto alla alle donne
Il mio intervento fosse anche atteso
Io pensavo che taglio dare l'intervento
Potrei fare una grande ma una grande potrei parlare in astratto
Del doveva essere o di quanto vuole il bene che non che non che vada superato
è solito nei luoghi pubblici
Quando qualcuno interviene e interviene Di Renzo
Mi scuso se parlo di lei parliamo di cose generali
Riguardano tutti ma che col personale non devono confondersi
Io vi dirò che non farò questo e vi dirò solo
Qual è la mia piccola particolare probabilmente
Normalissima esperienza che però mi ha fatto arrivare qui a questa tribuna a parlare con molta serenità delle cose di cui stiamo parlando
Se l'utopia non è l'impossibile
Ma il confine estremo del possibile
Confine mobile confine dinamico io dico che stiamo già vivendo come realtà presente un'utopia che era tale solo in un passato recente
Intervenendo sui temi più diversi da quando ho cominciato a prendere parola
A partire da un punto di vista femminile sempre
Ho dovuto fare i conti con una diffidenza più o meno garbatamente celata ma reale
Io sono stata fortunata
Ho avuto la possibilità di leggere questa diffidenza come la reazione inevitabile
Della fase storica che ora viviamo una fare già storica che rimescola le carte tra pubblico e privato identità e ruoli
Partecipazione indiretta e rappresentanza e rappresentanza delegata
Tra storia ufficiale dei manuali e storia della gente comune come me
Storia minore considera per ciò storia poco indagata
Ancor meno riconosciuta come l'uomo go di domande a volte implicite che interpellano tutta l'umanità sulla qualità del suo vivere e sul fine ultimo del suo esistere
Una fase storica oggi che chiama la donna ad uscire dalla sua estraneità alla storia per dare visibilità se stessa e farsi voce
Dicevo che sono stata fortunata
Fortunata perché ho capito che la reazione degli uomini che oggi contro è la reazione in via di ieri
Quando iniziando un percorso personale dentro i luoghi e di metodi della politica
Venivano intaccati i modelli culturali sui quali poggiava la mia identità di persona la mia identità di donna
I tempi rapidi del privato confligge Ivano con i tempi lunghi interminabili della politica
L'esecutivo del pratico del piccolo del domestico richiedeva di coniugarsi alti Orrico al grande generale della politica
La centralità nella famiglia la centralità della vita delle persone fisiche
Corrispondeva
Nella politica
Cioè la la centralità vi chiedo scusa nella famiglia
La vita
Delle persone fisiche che è centrale dentro la vita della famiglia nella politica Cuesta Fadda contrapposto la centralità dell'asse economico dentro la cultura e la pratica della politica
Altri tempi altri motivi altri schemi mentali e comportamentali che non conoscevo e non mi appartenevano
Non è stato facile ma sono stata in situazione con disagio prima
Con curiosità critica poi compartecipazione stazioni e passione poi ma più diminuiva il mio disagio e lamiere qui pezza perché recuperavo oltre la sfida dell'omologazione
La mia originalità e la mia differenza cresceva accanto a me è un malessere maschile che non poche volte ha assunto aperta contrapposizione
Le domande sono note
Ma cosa vuoi ma cosa volete siete sicure che siete capaci di far politica di dare risposte economiche
Siete alternante i la vostra presenza non è fidata
Minate le organizzazioni rigide
Non avevo mai teorizzato sulla differenza però ha fatto un percorso che mi aveva consentito di riconoscerla dentro il mio vissuto
Quando parlando con chi mi sta vicino
A dire il mio desiderio di vedere in politica tante donne
A dire che la politica ha bisogno delle donne
Mi sento rispondere che
Chi è vero importante è giusto ma ci vuole tempo tanto tempo
E ha confinato nell'utopia il mio desiderio qui sta avvenendo oggi nelle Acri che l'utopia è diventata realtà
Dico questo perché avete ragione
Di condividere nel principio ma spazi evitare dentro la pratica della nostra organizzazione
Perché le novità introdotte da questo congresso circa la partecipazione delle donne aggiunge complessità a una vita di organizzazione già difficile
Quale cosa cosa quale spirito ha guidato la Commissione pari opportunità nominata dalla direzione a operare per introdurre queste norme
La convinzione che lo scarto esistente lo scarto tra la partecipazione degli uomini delle donne che va riconosciuto ma soprattutto va colmato si può colmare da solo
Sì è vero che la questione femminile questione storica ben oltre i movimenti femministi forse una spintarella andava data
Azioni positive correttivi è vero limitati ma utili oggi per agire nella situazione attuale
è aperto il dibattito l'abbiamo sentito anche da questa tribuna quote sì quote no spazi garantiti spazi non garantiti
Volete sapere cosa ne penso io delle quote
Le quote non mi piacciono
Come da piccola non vi piaceva non le medicine amare che però mi facevano guarire dallo stato di malattia
Giovanni Paolo secondo affida il mondo alle donne noi ringraziamo ci accontentiamo di portarlo insieme insieme a voi
Nel terribile quotidiano come nei luoghi della decisione ed è l'assunzione della responsabilità senza Adele che non più giustificate se siamo brave non lo so
Però so che vogliamo imparare già abbiamo molto da dire anche sui grandi temi sui temi della vita sui temi della politica
C'è già una elaborazione però lo diciamo con tempi e modi nostri
Non sono i modi i soliti
Sono a volte pochi modi poveri di risorse
Sono un po'modi poveri di mezzi economici che non attingono ai grandi che le grandi risorse dall'informazione dei luoghi di potere manipolativo i a volte sono le donne in nero
Che si fanno vedere come possono
Luoghi lontani dei meccanismi del potere
E dentro le altri sta avviandosi questo percorso
Di condivisioni
Di ricerca per trovare i modi di del superamento Disque sto scarto che anche dentro i luoghi della rappresentanza politica è ancora molto molto evidente ora tutto in fase di sperimentazione lo vogliamo percorrere questo quel cammino insieme a gli uomini e le donne del movimento a tutti i livelli
Incroci e dei momenti metodi nuovi di analisi di lettura assieme le categorie economiche incroci e dei metodi Teri del tempo
Che il tempo di tutti non solo delle donne
Incroci Remo l'aspetto culturale incroci rimo l'aspetto organizzativo pratico ecco tutti questi questi non entro nel merito dei passaggi che conosciamo perché abbiamo approfondito nell'i passaggi di approvazione dello statuto tutte le novità introdotte comunque è una ricerca che insieme abbiamo avviato insieme gestiremo uomini e donne del movimento
Non troverete molti uomini che vi dicono che siete stati bravi perché in questo congresso avete fatto queste cose
Qui verrà qualche riconoscimento dalle donne perché sanno cosa costano da dove siamo partiti e cosa significa oggi anche l'introduzione di queste norme dentro un'organizzazione rigida
Sapete perché nessuno si congratula era con voi
Perché gli altri uomini della politica dovrebbero quanto meno verificare all'interno delle loro esperienze quanto in merito a questo son stati loro capaci di fare
Perciò io mi sento di dire in modo così semplice
è avvenuto un grande passaggio in questo congresso un passaggio di civiltà e un passaggio di crescita democratica perché la crescita democratica che ospitiamo nel civile non può più vedere il dato donna
Come un dato aggiuntivo a tutto il resto lo dicevo Giovanni molto cordialmente non possiamo fare una disamina del lavoro che occupa mezza relazione e vedere la donna in rapporto al lavoro collocato in un capitolo che viene dopo
La donna
Il tematiche della donna attraversano tutte le tematiche e sono contestuali agli esami degli ambiti degli a spetti
Di tutta la vita ecco io rubato la parola gli altri palese hanno esagerato mi fermo qui
Il resto ce lo diremo penso dal Congresso in avanti
Che era un attimo di attenzione un attimo di attenzione
Come abbiamo detto questo è l'ultimo intervento poi avete visto al programma alle ventuno eccetera eccetera però allora vi ricordo cose importanti intanto la partenza per domani mattina i pullman alle otto meno un quarto che significa alle otto meno un quarto
Perché se no non riusciamo a iniziare
Le otto e mezza
Il punto di partenza della sfilata verso San Pietro quindi mi raccomando vivamente la puntualità non qua stiamo là per qualche minuto in più di Sorgo ecco prima cosa i pullman come ho già detto partiranno di qui a quell'ora lì il corteo inizierà alle otto e trenta visto che saremo in tanti siamo almeno puntuale in I del congresso in maniera che arriviamo almeno assieme alla gente che parte da tutta Italia
Coloro qui che hanno provveduto preparare i doni delle regioni
E dovrebbero poi se non l'hanno già fatto
Informare la segreteria del Congresso e in maniera che domani anche questo adempimento sia agevolato
Vi ricordo poi il programma della giornata di domani
Chiuse le manifestazioni convinto dell'incontro relativi all'incontro del Papa
Alle quindici e trenta il Congresso riprende qui in sala congressuale c'è la manifestazione internazionale non vorrei che fosse sottovalutata quindi vi prego di essere tutti presenti dobbiamo accogliere onorare i rappresentanti esteri che hanno seguito con attenzione il nostro congresso
Ancora di più in questo congresso perché ci sono gli esponenti della Società civile dell'esperienza ecclesiale dell'Europa orientale è una novità assoluta e per loro farà bene al cuore
E al loro impegno alle grandi difficoltà che hanno sentire attorno a loro
Il Congresso delle acque no una piccola rappresentanza e quindi è un'occasione per imparare per conoscere è un'occasione per essere vicini a questi amici che camminano
Su una strada interessante e nuova quella della democrazia da costruire oltre che da conquistare nel loro Paese
Alle diciotto e trenta continuerà il congresso con la ripresa del dibattito il congresso è faticoso ma bisogna fare tutto il possibile perché venga utilizzato al nome al cento per cento possibilmente al cento uno per cento Amici vi ringrazio continuiamo il buon lavoro poi ci sarà la serata musicale buon appetito e arrivederci a domani