Le idee di Expo 2015 verso la Carta di Milano

Grazie a tutti grazie di cuore grazie a Maurizio Martina compagno Martina c'è il pezzo di di Lula che è stato tagliato perché
è un video che è stato tagliato cioè al momento utopico quando diceva accompagno Maroni però l'abbiamo tagliato del per evitare
Cliniche che Pisapia fosse geloso quindi è stato un momento anche di
Dicendo sicura da parte del Ministro Martinat molto molto rapidamente un anno fa la parola ad associare
All'Expo era scandalo
Magari anche in modo ingiustificato anzi direi soprattutto in modo ingiustificato perché
Tante cose funzionavano però alcune no
E nell'opinione pubblica nel dibattito quotidiano nei titoli nel parlarsi chiaro al bar se uno diceva Expo la risposta l'associazione di idee era scandalo
Sono allora grato innanzitutto a chi in questo periodo avverte sale al prefetto a tutta la squadra e naturalmente in modo particolare all'ANAC Raffaele Cantone è riuscito a trasformare
Questo evento
In un'opportunità
Se siamo qui oggi però è per dire che non basta
Che noi non ci accontentiamo di aver cancellato la parola scandalo
Per aver inserito la parola opportunità se noi siamo bravi e qui si farà la nostra nobilitate se noi siamo bravi
Nei prossimi ottantatré più centottantaquattro mi fa un po'impressione che sarà tenga conto alla rovescia dice non vedo l'ora
Che arrivi il primo maggio si presta a equivoci che è stata resa riflessione
Ma meglio ottantatré trecentottanta quattro giorni che ci aspettano che sono i giorni dell'Expo se noi siamo bravi trasformiamo
La parola chiave dell'Expo in identità
Se noi siamo bravi
L'Expo diventa la cartina di tornasole delle grandi ambizioni che all'Italia
E dell'impegno a considerare la parola identità come un tratto qualificante i prossimi anni di dibattito politico culturale in Europa e nel mondo
Oggi la parola identità viene utilizzata spesso a sproposito è una parola che viene utilizzata in chiave difensiva una parola che fa paura
L'identità talvolta messa contro l'integrazione
Non capendo che il contrario della parola integrazione non è identità e disintegrazione l'identità è il senso profondo di ciò che l'Italia enti e io parto dal presupposto di dire che se l'Italia
è quello che deve essere non ce n'è per nessuno
Io parto dal presupposto
Che se l'Italia fa il suo mestiere e gioca la sua partita nel mondo siamo in grado di giocarcela con tutti
E parto dal presupposto che il tema dell'Expo
La mia gratitudine a tutti gli amministratori a partire dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia voglio ricordare il suo predecessore letizia Moratti che ha avuto un ruolo fondamentale
Nella il recupero del e l'assegnazione dell'Expo se accanto al lavoro degli amministratori ciascuno di noi e la scelta di questo titolo ci mette del proprio ci mette tutta la propria passione la propria energia la predeterminazione
Riusciremo a fare dell'Expo
Non semplicemente un evento
Non semplicemente un appuntamento non semplicemente una fiera
Non siamo un Caterina
Non siamo eppure vogliamo che si parli di cibo e che il cibo sia all'altezza
Non siamo un organizzano la ditta di eventi legalizzazione diventi eppure vogliamo che le cose filino perbene
Non siamo un insieme di filosofie pensatori eppure vogliamo discutere noi siamo un Paese
Che con l'Expo
Bene quello che può essere l'Italia dei prossimi anni
Innanzitutto un'occasione per combattere l'ingiustizia
Le ingiustizie globali planetari di cui ha parlato nulla che storia straordinaria e la storia del suo Brasile
Ma quante ingiustizie lo ricordava Massimo Bottura prima ciascuno di noi vive nella quotidianità
Se la politica rinuncia a combattere l'ingiustizia non è più politica è mera amministrazione mera quotidianità
Quanta bellezza c'è nella sfida che ciascuno di noi può avere lo ricordava Oscar fa rimetti nelle biodiversità e nella caratteristica italiana io parto da un'esperienza molto piccola è banale da sindaco di Firenze il la coccarda che mi tengo al
Al petto e quella di essere stato il più grande ristoratore della Toscana lo sanno i Sindaci Rosa appieno lo sanno tutti i Sindaci che somma perché la mensa
Che tutti i giorni dà da mangiare le mense che dava da mangiare bambini di Firenze servono ventiquattro mila bambini
E immagino che i numeri saranno ovviamente
Simili in tutta in tutto il nostro Paese l'idea che il settantasei per cento fosse filiera corta e l'ottantanove per cento fosse biologico era un elemento di orgoglio per me
Perché era un elemento che faceva capire come vi fosse una scommessa culturale politica dietro a questa riflessione sul cibo ma non è sufficiente
Bisogna tornare a vincere la scommessa educativa e culturale per cui
Tutte e tutti le nostre ragazze i nostri ragazzi non soltanto sino a Moreno vedendo master certi
Ma siamo capaci
Di valorizzare come tale il significato politico profondo di una scelta nel campo del cibo o di un'altra scelta nel campo del CIPE
E poi naturalmente c'è un pezzo della nostra economia che non ha paura di competere a livello globale
E chi è il pezzo dell'economia che che viaggia nell'export chi continua a fare risultati importanti che non è soltanto quella dell'agroalimentare
Che ha margini di miglioramento straordinari per la qualità delle imprenditrice degli imprenditori e anche per il fatto che
Ancora alto è il gap tra i prodotti Italian sounding prodotti che hanno suona italiano
E quindi un mercato potenziale e i nostri prodotti veri e propri ma anche perché l'Italia è leader non soltanto
Nel settore agroalimentare e potrebbero esserlo di più certo
Ma perché siamo forti nel campo dell'innovazione della tecnologia dei macchinari perché non siamo un Paese rannicchiato nella paura Comano dovuto farci credere per anni
Ecco perché l'Expo può essere la grande occasione per l'identità di questo Paese
A condizione che ciascuno ci metta del proprio
A condizione che
Si esca da questa
Rituale e noiosa melina del
Continua aspettare che siano altri a risolvere i problemi
Voglio utilizzare una espressione che viene dal mondo dell'agricoltura il due mila e quindici per l'Italia è un anno Felix
Che non vuol dire semplicemente felice Bo di referti
è un anno straordinariamente fertile
Ci sono tutte le condizioni all'esterno del nostro Paese per tornare a correre
Dopo anni Nesi settimane di polemiche
Dall'Europa qualcosa si muove la comunicazione sulla flessibilità il Piano degli Investimenti le misure della Banca centrale europea
E conseguenza di questo sforzo pressante
è il fatto che finalmente il rapporto tra euro e dollaro è tornato nei canoni di una normalità
Che aiuta le nostre imprese
Sì a questo si somma la crisi del petrolio le condizioni economiche internazionali
Ci lasciano un anno di opportunità un anno Felix
Ma anche le misure che sono state messe in campo dalla politica rispetto alle aziende
Sono oggi tali da dire non ci sono più alibi per nessuno
Vi è il costo del lavoro dall'Iran
No contributi per chi assume a tempo indeterminato
Grande investimento di semplificazione della macchina amministrativa che ancora all'inizio io vorrei essere chiaro
Ma che il segnale
Che davvero l'Italia si fa all'Italia è in condizioni di competere che se l'Italia
Fa l'Italia perbene non ce n'è per nessuno nel mondo
Allora di fronte a questo anno Felix che facciamo noi
Come l'affrontiamo la sfida dell'Expo
Semplicemente facendo l'elenco delle cose che non vanno siti sono stato delle cose che non andavano bene
Le abbiamo affrontate
L'Italia non ha paura nel settore della corruzione di giocare tutte le carte necessarie al G venti a Brisbane in Australia siamo stati noi
Relatori grazie ad alcune buone pratiche come quella dell'ANAC raccontare a tutti gli altri Paesi che cosa stavamo facendo
Diamo smettere di continuare a vivere in una dimensione di costante distruzione di ciò che siamo e di come possiamo essere dobbiamo recuperare non dico un po'di amor proprio
Dobbiamo recuperare l'amore per la realtà dei fatti ma il passo successivo è quello che ciascuno di noi si senta messo in
Chiamato in campo allora
Il primo maggio
Perché accanto al lavoro di Maurizio c'è lavoro culturale che in particolar modo Dario sta seguendo
Anche scelto per aprire il dibattito questo brillante nome di fare il bello per
Suscitare grande entusiasmo nella reti NI sociale per
Avere un
Gigantesco momento di di di entusiasmo planetario ma
Ciò che stiamo facendo a livello culturale
Non è banale
E mi fa impressione pensare che il primo maggio
Una delle più grandi realtà culturali del mondo di fronte alla quale insieme con il Ministro io e tutti noi ci inchiniamo
Che la Scala l'Orchestra del Teatro della Scala di Milano che
Un
Nome che semplicemente nelle vocazione suscita emozioni e brividi da parte di milioni di persone nel mondo possa vive con una grande opera con una grande opera Italy
Gara con la Turandot proprio gli eventi dell'Expo alla presenza del Presidente della Repubblica a cui rivolgo insieme a tutti voi il mio più deferente saluto e l'augurio di buon lavoro per questi sette anni
Mi fa impressione pensare che ci sia
Gente che ha preso da tempo ha immaginato di comprare un biglietto di venire ad ascoltare non soltanto le
Note di Puccini ma
O
Di vivere in quel momento e voglio dirlo con molta franchezza e decisione da questo palco
Se c'è una qualche minoranza
Che pensa
Di potere bloccare non in nome del sacrosanto diritto di sciopero ma grandi inaccettabile diritto di boicottaggio quell'evento
Sappia che siamo pronti a tutto anche a misure normative
Per far sì che il primo maggio non iniziamo con una figuraccia internazionale
Che sarebbe incomprensibile perché
Perché trovo incredibile che vi sia una minoranza di blocco che vuole provare
A dare di noi un'immagine
Che non appartiene alla stragrande maggioranza degli italiani credo che su questo persino coi sindacati siamo d'accordo e questo costituisce un elemento di novità non maggio ciò che ha detto nulla naturalmente allora io credo che
Noi siamo a un passo da un due mila quindici in cui l'Italia riprende a crescere
Ci sono tanti i teorici della decrescita felice
Io ho visto gli ultimi tre anni in Italia
Direi che come decrescita felice c'è bastava
è stata molto decrescita è poco felice ad essa si tratta di rimettersi in moto di rimettersi in cammino
Per farla però nessun dorma
Giochiamo la sulla espressione proprio della Turandot nessun dorma perché questa dell'Expo non riguarda Martina non riguarda saranno riguarda Pisapia ma riguarda Maroni riguarda Franceschini soltanto
Questa riguarda tutti noi
è come i cittadini milanesi avranno l'occasione di presentarsi che farà la differenza è come la moratoria per il nostro paese che fa la differenza è come la storia di otto mila comuni di venti Regioni di tante piccole grandi storie istituzionali
Che farà la differenza come si presenteremo a fare la differenza e voglio dirlo con
Grande
Umiltà ma anche con grande decisione se saremo nelle condizioni
Di presentarci per quello che siamo
Allora l'Expo smette di essere il nostro scambio
E diventa la grande occasione per poter parlare dei grandi temi certo della
Della difficoltà di
Dividere un tempo come il nostro pieno di inquietudini ma anche di essere finalmente un Paese
Che smetti
Di mettere nella propria biglietto da visita nella propria carta da visita l'elenco di quello che abbiamo fatto nel passato
Io credo che sia arrivato il momento di dire che l'Italia è la patria non solo per quelli che hanno fatto i capolavori non solo per Dante per
Michelangelo per Leonardo
Ma non voglio citare tutti toscani siamo naturalmente arrivare a tutti i grandi personaggi della storia
Paga Manzoni grandi innovatori gli imprenditori di questa città agli occhi del design Italia però non è la patria di quelli che ce l'hanno fatto
L'Italia è la patria di quelli che ci provano
Io interpreto il mio Governo il nostro Governo e l'Expo come l'occasione per dire una volta di più fuori da qui e dentro il cuore di ciascuno di noi
Che noi non siamo il Paese di quelli che ce l'hanno già fatto
Siamo il Paese di quelli che ogni giorno ci provano e allora amici milanesi questa è la prima occasione
Formale pubblica ufficiale in cui
Facciamo uno sforzo insieme comune per andare verso la Carta di Milano
Sappiamo che in questo sforzo non c'è soltanto semplicemente la grande questione del cibo e della
Possibilità di nutrire il pianeta c'è qualcosa di più c'è la possibilità che il nostro Paese torni a essere quello per cui è stato voluto e pensato da chi ci ha preceduto
Un grande Paese portatore sano di speranza e di entusiasmo se tutti noi saremo in grado di dare un piccolo contributo non soltanto le sposato sui
Cesso ma l'Italia si rimetterà in moto ed è quello io credo che abbiamo il dovere di fare tutti insieme indipendentemente dalle nostre dentro in bocca al lupo ed era l'Expo