"Lazio News: la comunicazione locale come risorsa della democrazia"

Per le dodici richieste di concessione regionale o semi regionale quattro province su cinque compreso il Rocco da sul sempre compresa Roma il piano effetti MM salverebbe salverebbe soltanto quattro
Di quelle subregionali solo quarantadue con un taglio di fatto di circa il settanta per cento com'è possibile che in questa situazione con questa prospettiva
La sola cosa che la Regione Lazio sia stata capace di produrre è un parere negativo allo schema di piano solo per la individuazione dei siti e la difesa certamente importantissima dei beni paesaggistici provocando l'ormai famosa battuta di Vizzini
E dopo quindici anni di silenzio aspettavano al mio piano per scoprire trasmettitore di Monte Mario
Naturalmente non ho nessunissima intenzione di smentire posizioni personali assunte anche pubblicamente e recentemente sia sulle capacità del mercato come sulla necessità di garantire all'emittenza radiotelevisiva potenzialità economiche per assicurare autosufficienza direzionale posizione che partono dalla consapevolezza che per mille quattrocento domande di concessione televisiva in tutta Italia ci sono quattrocento quattrocentocinquanta miliardi di pubblicità locale comprese le copre le promozioni commerciale o se tutte le ferite le famose vendite
Con costi annui che rarissimamente scendono sotto il miliardo anche per le emittenti piccolissime mentre generalmente lo superano anche abbondante
è di ieri questo a questo proposito la Costituzione di una società finanziaria promossa dalle emittenti locali ed alla quale sono stato chiamato alla presidenza
Proprio per tentare di gestire quel famoso cinque sei per cento a cui si riferiva a Cipriani di ascolto Ugone barriera Katie esperti considerano insuperabile o meglio sotto la quale non si può scendere per garantire un minimo di Baggio
E io mi auguro e questo sia possibile soprattutto unificando le iniziative che si stanno prendendo e considerando certamente dannosa per tutte e per tutti gli operatori la possibilità all'ipotesi che queste iniziative dice vadano avanti separatamente
Per le radio la situazione ancora più drammatica quattro mila domande di concessione locale in tutta Italia un migliaio operanti si significativamente per un mercato che nel mille novecentonovanta ha dato centodieci miliardi di pubblicità locale
In questa situazione è facile capire la posizione dell'associazionismo che tende a sfuggire alla logica dell'assistenzialismo o peggio ancora a quella dei finanziamenti più o meno occulti di forze personaggi più o meno raccomandabile
Apro una parentesi per esprimere tutto l'approvazione che merita al ministro Vizzini per le iniziative antimafia e comunque tendente ad assicurare la massima trasparenza nello combinazioni societarie nella gestione delle emittenti con una sola raccomandazione che le indagini siano rapide ed efficaci e non consentono un'ulteriore perdita di tempo
Come sfuggire quindi all'importanza di una politica finanziaria regionale che consenta di discriminare a favore dell'informazione
E spingere le emittenti locali che lo meritano per la loro qualità al di là dei limiti molto ristretti di un mercato nel quale lo ascolti non possono garantire autonomia né tantomeno sopravvivenze ad ulteriore conferma un altro dato secondo la società di rilevamento degli ascolti anche le più disponibile per le emittenti solo ventiquattro emittenti razziali superano i cinquanta mila ascolti nel giorno medio numero minimo anche nell'area di servizio più ridotta per giustificare una qualche capacità di presa sul mercato pubblicitario
Certo ci sono aspetti tecnici insuperabili
Cioè la divisione dell'associazionismo che ha ridotto la capacità di resistenza delle emittenti locali contro l'arroganza delle nazionale quella della Rai non meno della Fininvest
Soprattutto c'è stata e c'è l'assoluta incapacità propositiva dell'ente locale e in particolare della Regione la più interessata almeno dovrebbe a garantire un'informazione pluralistica e completa
E non solo nella vicenda la pianificazione delle concessioni dobbiamo parlare della totale assenza del Comitato radiotelevisivo
Al quale inutilmente nel passato le stesse emittenti e le loro organizzazioni si erano rivolte per stabilire un rapporto costruttivo e continuativo
Dobbiamo parlare della difficoltà incontrate dall'unica struttura consortile nata nella regione comprendente radio e televisione il certe
A stabilire un dialogo con la struttura regionale assessorati giunta consiglio un'altra occasione perduta ed oggi certe si avvia allo scioglimento senza che da parte politica sia stato fatto praticamente nulla per verificarne la possibilità di utilizzo oltre che per la gestione dei siti anche per forzare la mano alla legge
Laddove consente la possibilità di consorzio Circuiti a livello nazionale e li nega invece paradosso a quello regionale subregionale
Dobbiamo parlare dell'incapacità della regione a mantenersi almeno agli almeno di strumenti con questa è l'esempio di radio radicale che per alcuni anni aveva consentito a chi lo voleva di seguire in diretta o in differita i lavori del Consiglio regionale con una spesa certamente non significativa per il consiglio a conclusione la scorsa legislatura
Si è operato per far cadere quell'opportunità tagliando anche quel piccolo finanziamento non più ripreso dopo la lezione con la conseguente sospensione delle trasmissioni da parte della radio che per oltre un anno l'ultimo anno
L'aveva gara le aveva garantite senza riuscire neppure un rimborso spese dobbiamo parlare soprattutto della totale mancanza di analisi politica da parte della Regione e dei maggiori Comuni nelle more della legge durante i suoi primi passi
Dicevo dei Consorzi del circuito probabilmente era questa la strada per salvare decine di emittenti che avrebbero potuto accresce il loro peso specifico sul mercato
Con una maggiore capacità di acquisire programmi di un qualche valore che con una iniziativa sinergica per arricchire la loro informazione contenendo nel coso
La prima grande occasione mancata
Per insensibilità delle rappresentanze regionale ed anche per la miopia delle emittenti dobbiamo dirlo che non sono riuscita a sfuggire alla logica asfissiante dell'egoismo di testata rendendo si conto del pericolo mortale quando ormai la legge l'ha fatta
Ora è necessario ripetiamo che la Regione operi con chiarezza e celerità almeno per ridurre il danno
Prima di tutto andando a verificare sul piano legale istituzionale se esiste ancora qualche margine almeno in sede di Regolamento di attuativa tua azione della duecentoventitré per ripensare il discorso del consorzio di circuito
In seconda istanza ma non temporale per determinare le condizioni finanziarie pubblicità finanziamenti agevolati predeterminazione finanziamento le strutture di base
Che consentono l'esistenza di un tessuto informativo regionale al servizio degli amministratori degli amministrati ed in grado di garantire un costante confronto democratico questa conventio è un'altra occasione che mi auguro le forze politiche regionali non poteva mancare
Si confrontino con franchezza senza attendere altri momenti c'è odore di campagna elettorale ognuno faccia le sue valutazioni oggettivamente egoismi prematuramente paralizzanti potrebbero rivelarsi dei boomerang che nella prossima primavera
Anche considerando che probabilmente certamente per l'erario renitenti sul campo saranno ancora tutte quelle attualmente esistenti e quindi in grado di far giungere all'elettorato elettore il loro messaggio di condanna
Per quanti per insipienza o calcolo non hanno fatto niente per sottrarle alla condanna tecnica del pianificatore grazie
Ringraziamo Piero Bassetti adesso la parola Gianni Rivolta c'è il direttore della Gazzetta della undicesima circoscrizione e che ci parlerà appunto dei giornali locali
Ma di la relazione che ha fatto suo Cipriani ha spianato parte
La strada il mio contributo
Che è un contributo parziale
Di esperienza su questo settore
Anzitutto
Vorrei che precisare che questo mio contributo non è un frutto
Non è frutto di una preventiva discussione con i colleghi degli altri giornali locali bensì la riflessione individuale di un operatore che in questi anni ha lavorato insieme ad altri giovani giornalisti romani
Alla costruzione di un'esperienza davvero originale nel campo dell'editoria locale metà metropolitana
Quella cioè della Roma in dodici una cooperativa di cronisti che edita da cinque anni tre testate locali ed un giornale da tavolo
Che nell'ordine sono la Gazzetta dell'undicesima la Gazzetta della Dodicesima e quella della quindicesima
Quindici mila copie di diffusione mensile ognuna e la e la tovaglia
Che questo giornale distribuito in venticinque mila copie in una trentina di birrerie di Roma e provincia
Risulta difficile anche per me avere una precisa conoscenza del del settore nera stamparlo locale con buona no approssimazione posso però affermare
Che in quasi tutte le circoscrizioni è presente almeno un periodico di informazione locale
In alcune ad esempio la Dodicesima che comprende quartieri dell'Eur decima Spinaceto tornino Trigoria verso Pomezia diciamo sono ben sei
Generalmente il giornale locale a periodicità mensile
Non mancano però e quindicinali nel caso della decima della Gazzetta di Casalpalocco eccetera la foliazione media
Di sedici venti pagine generalmente formato e tabloid la carta spesso e poco pregiata
Spesso questi giornali si avvalgono di di collaboratori che offrono prestazioni gratuite o con pagamento borderò
Nella maggioranza dei casi i giornali locali sono sono sono distribuiti gratuitamente e hanno
Scusate
Quindi di dicevo che nella maggioranza dei casi sono sono distribuiti gratuitamente e hanno una tiratura media che va dalle tre mila alle venti mila copie al mese
Naturalmente per stampa locale io chiaramente intendo le testate di informazione escludendo quindi i giornali editti dalle sezioni dei partiti quelle prettamente commerciali e i fogli parrocchiali
Escluderei anche quei fogli che scimmiottando le cronache comunali o nazionali si avventurano su terreni non propri e a mio avviso Oscar scarsa fortuna
La vita media è molto bassa e il fenomeno della mortalità assai diffuso nella città però si è consolidata da tempo una rete di testate storiche che da anni sono puntualmente in edicola
Senza soluzione di continuità e sono la la parola al popolo in Nona circoscrizione la quarta
Compatta la decima
La Gazzetta dell'undicesima la Gazzetta del della dodicesima e l'albero che esce in sedicesima circoscrizione
La filosofia vincente di questi giornali è molto semplice
Informare i cittadini del quartiere su tutto ciò che avviene sotto casa sui servizi a disposizione dietro l'angolo la cronaca nera lo sport locale i numeri utili gli annunci economici di zona
Una formula che dà dignità culturale sportiva del ed economica alle alle periferie nei confronti del centro storico esclusivo soggetto delle cronache dei quotidiani romani anche di quelli che si sì così dicono di di fare cronaca cittadina o di quartiere
E da questa cecità dei giornali quotidiani che nasce il successo dei giornali locali
Purtroppo nelle pagine della cronaca romana
Si parlerà della Magliana di Garbatella di Tor Marancia o di o Primavalle solo per i fatti di nera quando in questi quartieri e vivo da anni un tessuto sociale culturale ed economico da non disprezzare
Peraltro è bene sapere è possibile fare shopping abbia Baldovinetti come a via del Corso abbia Tuscolano come a al a via Condotti a Fonte meravigliosa come a via del Tritone
Che c'è dietro questi giornali locali che sono gli editori dietro la stampa locale si muovono vari interessi dalle persone fisiche alle associazioni di commercianti dai gruppi sportivi e culturali alle cooperative di giornalisti
Dopo il breve esperimento del Messaggero quartieri ammirano il novecentottantasei ottantasette che tra l'altro è stato linfa per molte esperienze locali
Ancora nessun grande gruppo si è cimentato sulla cronaca minore in Italia perlomeno Sondel delle avvisaglie ma ancora non non ci sono diciamo sono ancora messi in campo grandi capitali
Quali sono i problemi presenti in questa porzione consistente dell'informazione
Si presume che siano duecento trecento mila copie vent'le copie mensili diffuse a Roma in tutta Roma
Un informazione quindi complementare e non alternativa ai giornali cittadini e nazionali
Innanzitutto il primo problema quello delle fonti
L'assenza di agenzie costringe i giornali locali ad utilizzare al massimo le risorse umane
Quelle rappresentate quindi dai dai corrispondenti dei quartieri e delle borgate ciò di per sé non è un fatto negativo anzi tuttavia molto dispendioso per le finanze non molto diciamo floride di questi giornali
Inoltre il palazzo
Rimane il più delle volte inespugnabile per i coriacei redattori locali gli interlocutori comunali e regionali assessorati consiglieri sono spesso impermeabili
Se a questo si aggiunge deroghe per il regolamento che vieta al personale amministrativo e tecnico del delle circoscrizioni di conferire con la stampa
Le fonti si restringono spesso al Presidente della Circoscrizione che dai consiglieri che certamente filtrano politicamente le notizie concessa
La pubblicità
Visita rimane nella maggioranza dei casi dove non ci siano nuovi partitiche dietro le quinte l'unica entrata nei nei bilanci
Complessivamente il pacchetto pubblicitario in mano ai giornali locali nella città di Roma non è trascurabile
Per può essere stimato intorno ai quattro cinque miliardi l'anno
Il target dell'inserzionista e medio-basso generalmente una fetta di mercato illusa delle grandi agenzie di pubblicità e che diversamente non potrebbe accedere alla carta stampata
Di solito gli editori locali non potendo sopportare gli storni d'agenzia operano avvalendosi di proprie agenti pubblicitari pagati a percentuale
Naturalmente il circuito della stampa locale è fortemente penalizzato dalla pubblicità istituzionale Enti pubblici aziende municipalizzate eccetera
A cui tranne alcuni casi si accede solo per amicizie politiche e di questi giorni Ho letto sul Corriere Laziale l'altro giorno elargizione di circa trenta milioni da parte dell'assessorato di Potito Salatto a cinque testate locali che mi pare abbiano una grossa
Diffusione nel nella città di Roma insomma è stata una scelta puramente discrezionale mi pare
I finanziamenti
Le testate locali periodiche sono esenti da finanziamenti pubblici
Anche le cooperative
Al di là dei contributi concessi una tantum dalla Regione a sostegno dell'imprenditoria giovanile non hanno altre fonti
L'ultima legge nazionale infatti escludeva dai finanziamenti le cooperative editrici che avessero superato nel Bilancio del quaranta per cento di entrate pubblicitarie quindi praticamente scorreva tutte
Nessuna sovvenzione è prevista poi per l'acquisto della carta diversamente dalla stampa quotidiana nazionale
Le tecnologie i diversi che il i livelli tecnologici sono i più vari
C'è chi ancora si attarda a lavorare con la classica fotocomposizione e chi invece si avvale dei più moderni metodi di di video impaginazione e di composizione grafica pubblicitaria
Le gazzette re ad esempio sono giornali completamente confezionati al al computer
I redattori quindi oltre a scrivere sul computer impagina no e titolo di direttamente in video
La distribuzione la diffusione dei giornali locali e molto capillare sono distribuiti oltre che nelle edicole
E qui c'è se son state in passato alcune difficoltà per esempio i sindacati si opponevano alla alla alla distribuzione dei giornali locali perché facevano una concorrenza dicevano sleale ai qua ai ai quotidiani ecco te ai quotidiani nato nazionali cosa che sembra sì è rientrata e vengono distribuiti nei bar nei supermercati nelle parrocchie alle stazioni della metropolitana nei centri anziani sportivi e culturali
Generalmente una è svincolata dei grandi Circuiti di distribuzione viene effettuata in proprio qua appaltata a piccoli gruppi privati
Quali sono gli interventi che sarebbero auspicabili per dare dignità alla stampa locale un settore che impiega risorse ed intelligenze che nel bene e nel male ha coperto uno spazio di mercato
E di informazione trascurato dai giornali quotidiani
Per ovviare alla mancanza di fonti potrebbe essere avviata alla Coppa costituzione di un'agenzia dell'informazione locale
Ho un abbonamento all'Ansa finalità
Costi accessibili che si avvalga di contributi pubblici a cui sia possibile abbonarsi a costi sostenibili
Inoltre le istituzioni a partire dalle dalle circoscrizioni dovrebbero essere più permeabili
In vista delle municipalità potrebbero predisporre uffici corresponsabile ha dette alle relazioni esterne che forniscono deliberazioni ordini del giorno resoconti dichiarazione dei consiglieri o del presidente così dovrebbe essere per l'ufficio stampa del Comune di Roma o per la costituenda Agenzia regionale
Una struttura che dovrebbe essere gestita con criteri trasparenti per quanto riguarda la distribuzione della pubblicità
E che per evitare di diventare la cassa di risonanza di quello quell'altro assessore dovrebbe essere dirette composta da giornalisti professionisti e pubblicisti
Anche per il settore pubblicitario sarebbe opportuna la costituzione di una società mista pubblico privata che consenta di aver tutto il rastrellamento di risorse e l'equa distribuzione sulle varie testate l'agenzia dovrebbe poter usufruire di finanziamenti agevolati
Per l'acquisto delle tecnologie di sedi e contributi per il personale
Sul capitolo dei finanziamenti per ultimo chiederei che su questo versante la proposta di legge presentata alla Regione Lazio
Dal PSI e assai carente addirittura è peggiorativa di quella della Regione Piemonte
A mio avviso nel capitolo sugli interventi per l'informazione locale dovrebbero trovare spazio alcuni articoli che sostengano l'innovazione tecnologica promuovono la realizzazione di corsi di formazione professionale sulle qualifiche proprio dell'informazione locale
Individui unico e individuino con certezza i soggetti beneficiari
Destinando destinando gli interventi prioritariamente alle imprese cooperative ai consorzi di cooperative
Escludendo gli organi di informazioni prettamente commerciali quelli cioè che ospitino nei propri palinsesti o nelle proprie pagine
Più del cinquanta per cento dello spazio a disposizione per passaggio inserzioni pubblicitarie
Inoltre la Regione dopo aver predisposto una griglia di selezione dei giornali locali che valuti la tiratura media
Gli anni di attività i Bilanci dovrebbe sostenerle con contributi per l'acquisto della carta pena la lenta e progressiva asfissia di un anello il più debole l'informazione e della democrazia nel nostro Paese
La proposta di legge del PDS che ho visto da qualche giorno mi sembra che vada invece incontro a queste domande
Mi quindi mi sembra insomma
Posso dare una valutazione altamente positiva insomma di questa proposta di legge speriamo venga discussa al più presto in sede di Consiglio grazie
Adesso alla parola Armando al CT della CGIL
Ma intanto una considerazione su questa iniziativa che ritengo positiva e auspico che non sia un fatto come dire una tantum cosa nel senso che i problemi dell'informazione sono indubbiamente problemi complessiva sui quali si gioca un'importante partita al nostro Paese e che anche a livello regionale
Si mettono in moto iniziative di questo tipo è indubbiamente un fatto positivo l'auspicio anche che posso essere allargata a forze sociali forse altre forze democratiche e di sinistra per come dire trovare anche delle sedi di discussione per poi attivare delle iniziative che indubbiamente in questo settore sono interessanti sono importanti
Per quanto riguarda la comunicazione l'intervento che dovrà fare diciamo così che più che sui problemi del lavoro in generale diciamo che si incentra sui problemi del lavoro
Che essi determineranno a seguito della applicazione della legge Manni
Per quanto riguarda i tempi poiché tuttora verificare
E quindi avranno questo aspetto specifico perché indubbiamente la legge come è stata approvata nella sua applicazione che dovrà essere fatto dovrà essere fatta determinerà grossi problemi nel mondo del lavoro
In questo senso ovviamente come dire non ci si può esimere da una prima valutazione di carattere generale per vedere in quale quadro questo questo problema il problema va a collocarsi
Il settore della comunicazione attraverso lo sviluppo tecnologico di formazione per Elettronica la trasmissione via cavo satellite a diffusione dirette eccetera
Si orienta sempre più verso un sistema globale che sposta il suo baricentro verso un ambito nazionale e sovranazionale
In questo quadro assume un'importanza rilevante l'informazione locale sia come garanzia di democrazia e pluralismo ma anche come necessaria risposta ad una norma domanda sempre più ogni in aumento
Gli indici di ascolto fortemente in crescita dei TG regionali e l'espansione dei giornali locali a fronte del per sì persistere delle difficoltà dei quotidiani nazionali
Sono il chiaro sintomo di una tendenza della società civile alla quale è necessario corrispondere non mi soffermerò ad approfondire i problemi sulla qualità dell'informazione inteso in senso lato anche se questo è un aspetto centrale
Il rapporto informazione Società il ruolo dell'autonomia dei giornalisti dei direttori la funzione e il ruolo degli editori sono ambiti dalla cui definizione nasce l'omologazione dell'informazione della cultura
In modelli di comportamento proposti dei programmi rientranti intrattenimento e la quantità e qualità di inchieste giornalistiche influiscono altresì in misura rilevante sul grado di autonomia pluralismo
E ricchezza culturale della società civile
I problemi del lavoro e quindi il ruolo del sindacato si collocano all'interno di questo quadro complesso nel quale democrazia pluralismo
Qualità e autonomia professionale degli operatori del settore si confrontano con i problemi degli Investimenti del mercato delle politiche contrattuali della produttività e dell'efficienza delle imprese
Con l'approvazione da parte del Parlamento della legge Mammì in sostanza si è confermato il duopolio RAI Fininvest
Creando peraltro a causa delle inadeguatezze della legge ulteriori problemi alle due aziende in materia di pubblicità canone tv a pagamento
E nuove tecnologie caro cavo satellite la diffusione diretto eccetera
Inoltre sono aumentate le difficoltà per le reti nazionali minori in particolare per come si è affrontato il problema della raccolta pubblicitaria
Anche il numero di concessioni nazionali e il grado di copertura del territorio nazionale contribuiscono ad alimentare una situazione di grave disagio dell'emittenza locale
A questo si aggiungono i ritardi dovuti anche alla scelta del ministro ma mi di assegnare la redazione del piano di frequenze all'improbabile Società Fere dal Federal Trade
Decisione prevista da Vizzini attivando competenze tecniche già sperimentate presenti presso il ministero delle Poste e Telecomunicazioni e del servizio radio poco radio pubblico radiotelevisivo
A tutt'oggi dunque rispetto al piano dell'assegnazione delle frequenze ancora di più al piano delle concezioni c'è una grande concessioni c'è una grande incertezza
Innanzitutto permangono aspetti non chiari sulle scelte che saranno operate pericolosi il cosiddetto disboscamento
Inoltre la situazione politica che si è determinata con le autorevoli posizioni
Espresse in materia di scadenza elettorale fa crescere la preoccupazione sul dunque possibile grave slittamento delle assegnazioni delle concessioni alla prossima legislatura e il problema sarà che si ricomincia tutta da tutto daccapo se questo succede
Comunque i Consiglieri governi regionali dovranno comunque attrezzarsi da subito per affrontare no do per affrontare quella scadenza
è necessario non farsi trovare impreparati come si è verificato qualche mese fa quando per specifiche carenze tecniche si è dato il segno di una certa inadeguatezza nell'affrontare il problema complessa e difficile
Che purtroppo per tutto questo tempo sembra sia stata prerogativa delle direzioni dei partiti e dei grandi e dei grandi gruppi finanziari e industriali in questo senso l'auspicio di proseguire in questa direzione anche a livello regionale die di enti locali è un fatto importante
In questo quadro si colloca uno specifico ruolo della Regione che non dovrà delle regioni che non dovrà fermarsi alla pure importante iniziativa porta proposta ad esempio dalla Regione Lazio intendo dire i gruppi ovviamente PDS PSI
E pr i per la legge sull'agenzia di comunicazione
In generale gli stessi partiti dovranno superare i ritardi e correggere le scelte che li hanno visti approcciare questi settori tenendo in scarsa considerazione le politiche industriali e tralasciando quindi problemi del possibile sviluppo produttivo di queste aree di attività
Per dirla con una felice espressione del professor Santaniello a mio avviso è necessario avviare anche per ragioni industriali un processo di deconcentrazione positiva nel senso che la legge mi pare che limiti un po'in questa direzione la possibilità di intervento
La Regione potrà svolgerà in questo senso anche attraverso leggi regionali specifiche un positivo ruolo per sviluppare attività produttive consorziate tra RAI Regione ed emittenti locali e agevolare processi di fucile fusione societaria
è necessario agevolare gli investimenti per ammodernamenti tecnologici e favorire aggregazioni in arie di immobili nelle quali organizzare le aziende in modo più efficiente e produttivo
Favorendo nel contempo scusate anche lo snellimento degli iter burocratici
La riorganizzazione del settore a seguito del piano delle frequenze e all'obbligo di legge a fare informazione determinerà inevitabilmente un incremento occupazionale per alcune aziende e la chiusura di alcune emittenti incrementi occupazionali ad esempio per quanto riguarda il gruppo Fininvest già si sta trattando come quale organizzazione del lavoro e su quali livelli occupazionali POR proprio per l'impegno che verrà prodotto fare informazione si dovrà determinare il piano delle frequenze della risorsa foto pubblicitaria determineranno il problema per quanto riguarda alcune l'impossibilità di alcune emittenti testare Sommer sul mercati sia sul versante televisivo che su quello radiofonico rispetto al quale ci troviamo di fronte al massimo di cause di indeterminatezza
Per il sindacato in questa situazione di profondo cambiamento è necessario intervenire contemporaneamente su altre due direttrici
Attivazione di ammortizzatori sociali e forme di mobilità che attutiscono i contraccolpi dei problemi occupazionali l'ultima legge sulla cassa integrazione le liste di mobilità non si applica a questi settori perché si applica per per quelle aziende commerciali che sono soltanto al di sopra di duecento dipendenti
E stiamo parlando di aziende con finalità commerciali che però sono al di sotto di questi numeri occupazionale
E nel contempo l'avviamento di una seria rigorosa politica finalizzata alla formazione riconversione professionale concordata con le parti sociali sia per quantità che per qualità di formazione nel senso che crediamo che moltissimi corsi basta girare per le strade di Roma che si vedono i manifesti che continuano ad essere fatti per alcune figure professionali determina una situazione di inflazione di queste figure figura sul professionali sul mercato sono finanziati dalla Regione questi corsi corsi e invece magari c'è carenza di altre professionalità e proprio per l'impegno di fare informazione ed altro sia invece una ci può essere una necessità
Il complesso di queste iniziative adeguatamente finanziate dovranno favorire insieme ad altri appropriate misure di sostegno una serie un assetto più serie definito del sistema dell'impresa
Sempre per quanto riguarda i diritti dei lavoratori riteniamo importante così che così come per le concessioni uno dei criteri che porti ad usufruire delle iniziative di sostegno sia l'applicazione da parte dell'impresa dei contratti nazionali di lavoro
Per concludere qualche veloce osservazione sulla legge presentata dal PDS PSI vedi PSI e Pierre Fredi sull'Agenzia della Comunicazione
In linea di massima l'iniziativa si può considerate le solidi positiva perché si cerca di regolamentare il delicato problema dell'informazione istituzionale e si affronta affronta a livello regionale anche se in modo parziale il problema dell'informazione
Nel merito alcune considerazioni
è necessario che la legge determini le condizioni per un maggior coordinamento fra tutte le attività di informazione della regione dagli uffici stampa centri gli unici io audiovisivi ma anche di rapporto tra i vari assessorati
E che appronti una specifica formazione professionale degli operatori
Affiora qualche tendenza burocratica di troppo che sarebbe necessario alleggerire in questo quadro il rapporto informazione societaria un rapporto molto delicato e quindi un scollegamento diciamo così con le associazioni con la società civile riteniamo che sia un fatto importante in questo quadro io
Qui a a livello di CGIL diciamo così rappresento la CGIL del di categoria quindi è importante un rapporto con le federazioni proprio per la loro peculiare caratteristica di essere per quanto riguarda la categoria
Diciamo si tenta di rappresentare i lavoratori del settore per quanto riguarda la confederazione anche i lavoratori utenti quindi in questo senso questa cosa che crediamo che sia importante va inoltre secondo me allargata l'Asm la sfera dei soggetti sociali deboli cui la Regione deve rivolgere una particolare attenzione anche attraverso l'informazione
Questa iniziativa legislativa può essere considerata un primo passo verso la promozione dei flussi informativi di base
Ma è necessario produce proseguire volo ci voi velocemente in questa direzione per a formare affermare un moderno sistema comunicativo
La tendenza del mercato riversa rivolta verso forme di informazione più specifica può diventare sebbene governata un fattore di sviluppo democratico e anche di sviluppo produttivo di grande importanza per la Regione Lazio grazie
Grazie adesso la parola il consigliere regionale Andrea Ferroni che illustrerà la proposta di legge del partito democratico della sinistra proposta che è stata pre pre sempre disposte presentata assieme
A Danilo con leopardi che il presidente del gruppo regionale del PDS
Ad Angiolo Marroni che vicepresidente del consiglio regionale al consigliere Matteo Amati dopo l'intervento di Ferroni parlerà il dottor Pino Grandinetti direttore del TG Lazio
Ma io concordo con
Un quanti qui hanno sostenuto prima di mio che il ruolo della Regione
Su tutta la grande tematica dell'informazione un ruolo decisivo importante e credo che sia un ruolo che serva uno sviluppo equilibrato del settore
Tanto più indispensabile oggi che seppure leggi discutibili a livello nazionale sono affermate via quindi questa esigenza che anche la Regione Sidoti che vedo con più forza
Di norme e comportamenti che permettano uno sviluppo del settore
Diceva già qualcuno
Che esiste un intero un esiste che spesso non esiste un intervento regionale che anche dovuto esiste discrezionale discriminante
Spesso
Vi è una spesa notevole
Non si riesce neanche a quantificarla Cipriani Acea riferimento ai seicento milioni che riguardano solo parzialmente un intervento dell'assessorato alla cultura
Esisteva un una spesa notevole da questo punto di vista è una spesa spesso clientelare stavo già qui ricordato e c'ha tra l'altro una legge per perversa la legge cinquantatré dell'ottantacinque che lo permette noi proponemmo la precedente legislatura addirittura abrogazione dell'intera lega legge
Proprio per l'uso di autoproduzione assessorile che ne veniva fa
Dicevo vi è spesso disattenzione non intervento e qui è stavo richiamato molto opportunamente la vicenda del piano l'erario fra frequenze proposto al ministro vizi
Nel senso che non si è voluto utilizzare al meglio ciò che la Regione poteva e doveva fare non abbiamo denunciato in Consiglio quando gli era stato proposto
Una delibera
Che poi è diventato parere ufficiale della Regione inviata al ministero abbiamo detto in quell'occasione che non bastava la contestazione dal punto di vista sanitario ambientale che era indispensabile esercitare fino in fondo che ora come avevamo sollevato e denunciato anche in una conferenza stampa
Che tenemmo come partito come gruppo fin dallo sforzo Estate che era indispensabile intervenire per tutelare anche
La radio emittenza locale molto presente in questa nostra Regione con capacità con competenze e anche con imprenditorialità elevato
Quindi è ovvio che da questo punto di vista non riteniamo che la Regione debba svolgere al meglio il suo ruolo la legge Mammì ad esempio da anche la possibilità anzi afferma la necessità di rifondare gli stessi Comitati radiotelevisivi regionali
Qui è stato denunciato il regime di prorogatio il disinteresse che accompagna proprio l'attività di questi Comitati radiotelevisivi noi riteniamo che e si debbono e diventare sempre più come d'altro nella legge nazionale statuisce organi di competenza generale della Regione in materia radiotelevisiva
E che abbiano anche compiti Autonomie forti e quindi di Angelo su sempre più entità e ma anche da questo punto di vista vi sono dei ritardi non abbiamo presentato disposto e presentato un progetto di legge fin dal dodici marzo del mille novecentonovantuno ad oggi
Non siamo riusciti ad ottenere
Non solo che se ne discuta ma non siamo riusciti ad ottenere che ad esempio il testo
Predisposto dallo stesso la stessa Presidenza del Comitato radiotelevisivo in carica venga in qualche modo affrontare discussa nelle Commissioni competenti nel consiglio regionale
Io vengo però la questione di fondo
Alla proposta alla nostra proposta di legge
Che è allegata proprio al tema regioni e informazione
Spesso noi parliamo di Regione e televisione in Regione radio Regione di carta stampata
Ma Regione televisione esso la televisione esso e e la radio sono solo strumenti per fare informazione mentre l'altro Statuto
Quindi è parte dell'informazione
Nel nostro Statuto e affermato
La Regione fa informazione
Cioè la Regione vuole occuparsi di informazione ora bisogna farsi
Che questo ruolo enunciato uno dei principi lo statuto venga venga esplicitato al meglio ecco credo l'obiettivo di fondo che ci porta che ci ha portato a presentare questa nostra proposta di legge che vuole essere appunto come in comunicazione pubblica intesa come servizio di interesse pubblico
E d'altra parte
Spesso diciamo che la Regione Lazio non esiste ma chi non chi non comunica non esiste
E la comunicazione non è quindi qualcosa di superfluo rispetto al reale ma un aspetto costitutivo di di di esso ecco perché riteniamo che da questo punto di vista è indispensabile fare di più farlo in maniera progettuale farlo con interesse e attenzione del tutto nuova del tutto diverso
Proponiamo quindi la necessità che si costituisca un ordinato ricco sistema di comunicazione regionale
Vista l'obiettivo
Veniva ricordato che esistono anche altre proposte
Di legge in proposito
Per quel che ci riguarda
Noi abbiamo ragionato e ci siamo anche confrontati già con altri intorno a questo testo che abbiamo predisposto utile sono anche le indicazioni che scaturiscono dal convegno odierno riteniamo che ancor più utili possono essere può essere il confronto che necessariamente deve attivarsi
In sede istituzionale quindi prima in sede di Commissione consigliare competente successivamente in consiglio regionale la proponiamo l'istituzione di un'agenzia lo fanno anche altri testi di legge dicevo
E questa agenzia volevo essere uno strumento operativo per la comunicazione pubblica e per gli interventi a favore dello dell'informazione locale
Quindi io
è un progetto complessivo
In cui al cui centro però deve esserci un dei principi basilari e fondamentali qualcuno ricordava già
Il nostro testo si distingue su alcuni aspetti
E si distingue su un aspetto in dando fondamentale che è la questione dei diritti degli utenti e delle della trasparenza
Perché riteniamo che sia questione essenziale e fondamentale e lo facciamo inserendo strumenti di controllo e di garanzia quindi la costituzione di un comitato di saggi dritto facendo sì che esista anche un consiglio consultivo degli atti degli utenti di cui possono Sr
Chiamati a far parte i rappresentanti dell'associazionismo vasto culturale che si sta in questa nostra Regione sindacale delle organizzazioni delle delle associazioni del delle emittenti televisivi televisiva radiotelevisive della carta stampata così come proponiamo che questa agenzia
Sia uno strumento attraverso il quale annualmente passasse riferito attraverso una conferenza regionale quindi diesel con scadenza annuale riferisca sull'attività svolta
E ugualmente poniamo alcune questioni che sono ore competenze della Regione estremamente utili essenziali poniamo la questione del sostegno all'impresa e all'innovazione tecnologica poniamo la questione della formazione professionale
Che è specifica competenza delle regioni in quanto tale e poniamo appunto la questione
Che sia possibile un intervento per l'informazione locale per sostenere un in forma di un pluralismo informativo vasto e notevole in questa mostra realtà
Regionale e da questo punto di vista credo
Che la questione centrale che si accompagna a questo testo
Di legge legata appunto alla possibilità di progetti per la diffusione della stampa locale alla possibilità appunto che i destinatari dei benefici e dei contributi Bonazzo sono essersi a pubblicazioni periodiche
Di vario tipo di varia natura con determinate caratteristiche e che scrivano e quindi sulla realtà economica sociale e culturale del Lazio sia le radio e televisioni locali
Così come pensiamo che sia fondamentale
Istituire un cantavo di confronto permanente
Con la RAI
Per realizzare protocolli di intesa per le sinergie e le reciproche convenienze esista un certo distacco dicevo prima che non comunica
Non non è conosciuto non si fa conoscere non esiste
E da questo punto di vista credo che non c'è l'indifferenza che accompagna dicevo prima all'inattività alla Regione Lazio legato appunto anche a una non ricerca
Di un contributo che può esser dato da testate nazionali e soprattutto dalla radio
Televisione a livello regionale quindi crediamo che sia è opportuno inserire nello stesso testo di legge un qualcosa che leghi la possibilità e che facce realizzare questo tavolo di confronto permanente io concludo dicendo
Che la possibilità che il provvedimento venga varato
E abbastanza concreta e reale non soltanto perché esistono tre proposte di legge
Ma perché vi è una volontà della stessa Commissione competente in materia che era già affrontata di definire prima possibile il discorso
Infatti la terza commissione consiliare ha discusso di già dei tre testi di legge ha nominata una sottocommissione che dovrebbe varare un testo unificato dei tre provvedimenti
Per quel che ci riguarda abbiamo detto cose che qua avete ascoltato già che è indispensabile è fondamentale che quel varò questo varo di un provvedo legislativo si accompagna un confronto serrato con quanti operano in questa nostra realtà territoriale regionale e che quindi sia il più possibile
Aperto a contributi a innovazioni a proposte modificative
Però riteniamo appunto che sia possibile in tempi abbastanza in tempi ragionevoli Brevi varare un'iniziativa legislativa che potrebbe portare la nostra regione a livello delle regioni più avanzate ne esistono già alcune no soprattutto del nord del nostro Paese sul terreno dell'informazione per far punto diventare concreta realtà quel principio che ha affermato nello Statuto anche la nostra regione che la Regione fa informazione e lo fa in modo veramente corre
Allora la parola e il dottor Grandinetti direttore del TG Lazio l'intervento successivo sarà di Nando Agostinelli di Tele azzurra
Funziona funziona vero che si sente giù
No non è il testo del mio intervento anzi
Parlerò pochissimo perché non ho la presunzione di di dare risposte in merito alla alla proposta di legge perché non ho avuto il tempo di legge ma non la conosco
Porto saluto dalla redazione
Credo anche il mio contributo al dibattito
La nomina è talmente recente della responsabile azione del Lazio che posso parlare di in quello che con cominciato a a capire a notare questi venti giorni
Anche se la mia esperienza di informazione regionale molto più ampia visto che l'ho fatta già
Ma io inviterei di presente a prendere posto la sento parlare
Sulla
La possiamo iniziare così magari
Ma io voglio innanzitutto ringraziare
Tutti coloro che hanno accolto
Il nostro invito a partecipare
A questa discussione
Noi con questa discussione ci siamo posti due obiettivi più obiettivi
E innanzitutto quello di essere presenti
Come partito democratico della sinistra del Lazio
In un momento particolarmente delicato
Per la vita e per la difesa e della valorizzazione della informazione locale
Che costituisce come titola questo nostro convegno appunto una risorsa strategica
Per la democrazia
Ma il secondo obiettivo è quello di
Offrire una sede di confronto e di raccordo ad una informazione locale che è molto ricca che è molto variegata
Ma che troppo spesso è chiusa in se stessa
E che non riesce a comunicare nei suoi diversi comparti
E il terzo obiettivo è quello di avanzare una concreta proposta legislativa
Per far sì che la nostra regione
Possano fruire di un ordinate ricco sistema di comunicazione
Insomma abbiamo cercato cioè di non essere generici
Magari di esprimere come spesso come è giusto anche esprimere una solidarietà formale
Abbiamo cercato di lì evitare diciamo così che questo confronto questa sede fosse soltanto una sede per esprimere una necessarie meritata anche critica all'azione del governo regionale
Che su un tema come questo diciamo
Possiamo dire che latita Annette
Noi abbiamo voluto avanzare
Come gruppo regionale del PDS alla Regione Lazio come partito democratico della sinistra della sia una proposta
Una proposta articolata
Che possa rappresentare un punto certo e trasparente di sostegno reale al mondo dell'informazione regionale
E devo dire che noi apprezziamo a questo proposito
Le proposte di legge regionale che sono state presentate anche da altre forze politiche mi riferisco alla proposta del Partito Socialista Italiano mi riferisco alla proposta del partito repubblicano
Però io credo che in questa fase non abbiamo bisogno soprattutto come dire di confronto di discussione di aiuto
Soprattutto dell'aiuto di quanti operano nel mondo dell'informazione
Io lo dico subito e lo ripeteranno anche altri compagni
Che qui parleranno
La proposta che Noemi qui illustreremo
è una proposta ovviamente aperta a modifiche e a suggerimenti e diciamo che il nostro auspicio è che poi questa discussione serva appunto ad arricchire questa nostra proposta
Sono questi quindi gli obiettivi che noi ci proponiamo
E che speriamo di raggiungere appunto con questa mattinata di lavoro
Noi siamo consapevoli diciamo dei compiti che un partito deve svolgere
E la nostra proposta di legge
In qualche modo una testimonianza
Ma sappiamo anche che i partiti
Non devono svolgere altre funzioni
Come tendono a svolge
Come funzioni di padri un aggio che sono soffocanti per l'informazione oppure gestioni assessorili delle risorse pubbliche
Ecco noi siamo certi che anche su queste questioni si farà sentire la vostra opinione la vostra voce
Nella battaglia che è in corso per la libertà e per l'autonomia dell'informazione
A partire da quella locale che si presenta come l'informazione più indifesa ma anche come invece come l'informazione più vicina agli interessi e alla vita della gente
Ora come ha visto avete vista anche dall'invito i nostri lavori sono articolato in questo modo ci sarà una relazione del generale del professor Cipriani
Docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa
Ci saranno poi delle comunicazioni di Piero Farsetti della Federazione della RAI Televisione
Di rivolta dei giornali locali direttore del giornale della undicesima circoscrizione e di Alviti e della CGIL che affronterà appunto il tema del mondo del lavoro e poi si svilupperanno diciamo tutti gli interventi della mattinata che poi sarà conclusa
Da Vincenzo vita
Della direzione nazionale del partito democratico della sinistra
Io prima di dare la parola al professor Cipriani ricordo
Diciamo che non abbiamo molto tempo a disposizione
E quindi faccio un caldo invito diciamo così a a cercare di contenere i tempi degli interventi e e se siete d'accordo a poi ritenere sui dieci minuti i tempi degli interventi che io cercherò di far rispettare in modo tale da poter dare la parola quanti desiderano parlare questa mattina ecco io do subito la parola al professor Cipriani
Figlio
Questa funzione
E proprio per cercare di mantenere
Nei tempi leciti e possibili la mia relazione però una serie di tagli a questa una solamente
Restando nei tempi che mi sono state assegnati dei tagli chi coloro che fossero interessati comunque a leggere nella sua integrità possono trovare una nella nella cartelli e quindi giunge subito con un grosso taglio
Nel quale in questo spazio
Esaminarlo i problemi degli anni ottanta un decennio nel corso del quale la filosofia dominante in Italia era la filosofia dominante delle grandi concentrazioni
Cioè si riteneva che il problema della comunicazione fosse un problema che si risolveva e su scala nazionale su scala internazionale ma sempre attraverso interventi molto ampi di concentrazioni molto ampio
Eppure dico proprio questo disegno assegnato nel suo sommerso uno straordinario sviluppo del localismo in tutto il mondo in tutti i settori della comunicazione
Un localismo che non nasceva da astrazioni teoriche o da populismi politici ma dalla concretezza dell'applicazione di nuove tecnologie alle necessità di una società sempre più complessa
Lo sviluppo dei sistemi cavo per comunicazione sul territorio e per servizi il dispiegarsi di sistemi sempre più ricchi di radio di televisioni di piccola dimensione il successo strepitoso della stampa locale regionale provinciale e cittadina di quartiere hanno segnato proprio gli anni Ottanta negli Stati Uniti e in Giappone e in quasi tutti i paesi europei
Sono anch'volevo dire non ci si rendeva conto ecco
E in definitiva c'è stato un profondo cambiamento di cui non ci si è reso conto e negli anni Ottanta cioè non ci si rendeva conto e neppure oggi ci rende completamente conto
Che il processo di sviluppo della e nella comunicazione va procedendo dal piccolo della micro comunicazione al grande la macro comunicazione ma soprattutto viceversa cioè che c'è un'interrelazione tra due fenomeni non soltanto in forza delle nuove tecnologie del tipo dei capitali investiti
Ma anche per una perdita di centralità della televisione spettacolo di tipo convenzionale
E queste lascia sempre più spazio a forme nuove di intrattenimento e di scambio con una presenza forte e con diverse modalità d'uso del telefono del computer dei satelliti della fibra ottica della larga banda delle reti di servizio insomma con la presenza di sistemi di telecomunicazione altamente integrato
E all'interno di questo sistema e delle prospettive che soffre che si debbono garantire nuove regole del gioco
E interventi in sede politica che permettano la tutela delle Autonomie delle libertà locali l'estensione della democrazia anche in sede comunicativa
La società complesse le sue articolazioni non possono essere viste nel quadro di accentramento e di comando impossibili da gestire ma piuttosto nel quadro di autonomia e di pluralismo dialetticamente operanti compito preminente degli enti locali diventa allora quello di garantire i servizi di informazione su un arco molto vasto al fine di rispondere ai diritti e ai bisogni del cittadino che restano sempre la centralità del problema e comunque della per la nostra attenzione
A proposito della stampa locale
Ricordiamo innanzitutto che negli ultimi due anni hanno rivisto qui qui voglio dire a Roma e nel Lazio la luce due testate che furono fortemente presenti nell'area romana tra gli anni cinquanta e settanta
Parlo di Momento Sera e di Paese Sera
Quest'ultimo in particolare rinato da pochi mesi proponendosi come un giornale strettamente cittadino ho rivolto all'area metropolitana in senso lato
Un giornale che pone la cronaca al primo posto così come fanno alcuni giornali della sera ad altissima tiratura in Gran Bretagna o in Germania
E che dimensione sui problemi locali tutte le importazioni di teoria
Questo è un fatto certamente nuovo perché Paese Sera si pone come espressione di una cooperativa di giornalisti
E di un piccolo gruppo di imprenditori e non alle spalle una grande catena editoriale capace di far perno su una testata nazionale diramando pochi da questa e da agenzie collegate molti fogli locali insomma sul modello diciamo del gruppo Caracciolo
A Roma e nel Lazio se vogliamo trattare meglio il nostro tema si va ben al di là però di questi fogli sono presenti nell'area cittadina ben venti
Altro testate che per lo più fanno capo alle circoscrizioni e si sono collegate in un coordinamento almeno una parte di queste sono collegate in coordinamento
Non si contano poi nell'area laziale i giornali dell'area metropolitana da Ostia Smile oltre undici mila copie vendute in via di Ostia Gazzetta di Casal Palocco otto mila copie al Corriere di Fiumicino I battaglieri
Giornali della zona di Bracciano ai periodici di Monterotondo Subiaco Tivoli Fregene e così via forse qualcuno può essere amiche si sia interrotto che riprenda prima questo è un po'una caratteristica comune
C'è poi il giornale del cittadino un mensile ormai maturo con le sue edizioni vecchie nove di Genzano Castello Frascati Marino con una tiratura che va oltre le dieci mila copie complessive
Erede tra l'altro di una tradizione antica quella della Gazzetta latina vissuta tra mille ottocento settantacinque mille novecentoventidue morta con l'avvento del fascismo pure di paese che grosso modo nella stessa epoca si distribuiva nel Lazio
E non a Roma tuttavia ci sono poi i giornali parrocchiali che non possono essere ignorati o quelli di partito
Cito soltanto il neonato la piramide nato della sezione del PDS di Testaccio o cronache Orta né invece benché ha raggiunto invece ha festeggiato il decennio nei giorni scorsi sostenuto che la sezione sempre del PDS di Orte
Si tratta anche qui di fogli che complessivamente raggiungono decine di migliaia di lettori spesso gratuitamente ma non sempre non solo gratuita
Un fenomeno in costante aumento quello della comunicazione locale
Se è vero che tra il mille novecento come vero che dal mille novecentottanta al mille novecentottantacinque proprio in quel decennio che dicevamo chiuso nei suoi meccanismi politici e culturali alle istanze della località i giornali regionali provinciali in questo Paese aumentavano i lettori dall'ottanta dell'ottantadue per cento e nei quattro anni successivi del cinquantaquattro per cento
E così si capisce anche poi certe crisi che avvengono nei giornali maggiore più e dunque il trend Chiesa altra località e spinge all'uso di mezzi comunicativi che della località sono espressione
Non vediamo in questo un'irrazionale anacronistico ritorno all'amor di campanile ma piuttosto il bisogno di ritrovare identità territoriali visibili di ricollocare se stessi in un contesto misurabile fisicamente e umanamente
E sia pur per simboli il bisogno di gestire la propria voce
Cioè insieme stazioni televisive passiamo alle televisioni locali
E radiofoniche è sempre un problema voi per le continue morti e nascite vuoi per le temporanee interruzioni ne sanno qualcosa e soprattutto adesso perché cioè forse anche una forma di drogaggio nella richiesta di concessioni
Il ministero delle Poste e Telecomunicazioni la RAI stessa
è pur vero comunque che nel Lazio le emittenti televisive dovrebbero essere circa centocinquanta mi si dice che il suo ciclo e più con esattezza sono quelle che hanno posto la domanda di concessione al ministero una novantina ai dati che mi risultano forse sono un pochino di meno ma comunque tra tra ente novanta ecco diciamo tredici Frosinone diciotto in lattina quattro Viterbo due Rieti e le altre sparse in cittadine o Paesi non capoluogo di provincia quindi piccoli uscenti da Orte Anzio Nettuno Pomezia
Frascati Civitavecchia Tivoli Palestrina Roviano Cerveteri Colleferro Velletri Fiumicino eccetera
La nostra regione continuerebbe a collocarsi per densità di emittenti al quarto posto dopo la Campania che al primo posto la Lombardia e la Sicilia
Tutto questo credo che possiamo considerarlo un grande patrimonio di intelligenza creativa di imprenditorialità
E infine di coraggio
Perché ci vuole davvero del coraggio per far vivere una stazione televisiva in questa stagione ed è compito del mondo politico e degli istituti regionali garantire al massimo la conservazione e lo sviluppo di questo patrimonio
La politica editoriali delle tv perché personalmente ritengo che anche le stazioni televisive debbano preoccuparsi di rivedere le loro linee operative e i loro piani editoriali forse più rapidamente di quanto non facciano non abbiano già fatto
Mi riferisco al modello generalista che derivando da quello della RAI io dei grandi network è impossibile da far vivere in sede locale le linee di sviluppo al contrario mi sembrano sostanzialmente due
Quella che riguarda la specializzazione tematica e quella che riguarda una più forte attenzione ai temi proposti dalla località credo che in queste direzioni anche se esempi forti e diffusi esistono non ci si è resi non si sia formata ancora una cultura sufficiente
Anche qui gli americani ci insegnano loro che di fronte alla crisi dei Grandinetti Orchid
Stanno sviluppando una comunicazione capillare fortemente decentrata e fortemente segnata dalle temete tematizzazione per Canale
Creano insomma un'offerta che punta alla diversificazione del pubblico e al formarsi di suoi specifici bisogni e interessi
Punta quindi a scelte più selezionate e mirate invece di pretendere una sorta di conquista globale dell'udienza
Va tuttavia detto che sarebbe sbagliato rivolgersi soltanto le televisioni locali e non anche agli amministratori pubblici agli uomini politici che lavorano nelle istituzioni locali
Perché si danno frequenti casi di politici che dividono le emittenti in buone e cattive rispetto all'attenzione che alle loro persone e se rivolgono e queste divisioni finiscono poi inevitabilmente per portare a situazioni di favore per le emittenti buone di danno per le cattive o almeno di indifferenza Pellegatti
Quando non si arriva a veri e propri lottizzazioni di simpatia e di favori
Le stesse iniziative regionali in favore dell'emittenza
E mi riferisco all'uso del denaro pubblico per l'applicazione della normativa nazionale
O di eventuale normativa territoriale sulla pubblicità sociale sulla informazione delle iniziative della Giunta del Consiglio regionali eccetera rischiano di diventare in pratica uno strumento di pressione indebite
Tutto questo rientra credo la soluzione di questo problema nella riforma della politici della necessità di abolire le consultazioni anche in questo terreno è su questo terreno
E di guardare a forme nuove sempre più democratiche di convivenza civile che mettano i produttori di informazione in condizioni di indipendenza dal potere politico
E questa indipendenza che si deve garantire in tutti i modi
Creando al contempo regole situazioni di mercato in cui le emittenti locali possano operare progredire per la loro intelligenza e coraggio imprenditoriale e per i loro meriti nei confronti della comunità
Un passaggio sulla legge duecentoventitré la famosa legge Mammì credo che sia doveroso
La nuova legge duecentoventitré la cosiddetta legge Mammì garantisce almeno in parte la comunicazione locale
La legge Mammì e intanto bene esprimere un giudizio è una legge che in gran parte andrebbe rifatta
Le sue lacune sono tante e non poche le scelte sbagliate
Detto questo è bene guardare tuttavia in faccia la realtà con la quale almeno temporaneamente bisogna fare i conti
E questa è una legge che coinvolge in parte minima le regioni e lo fa su problemi rispetto ai quali queste ultime più alle Regioni sono spesso impreparate e di conseguenza nell'impossibilità di dare una risposta utile le Regioni e la Regione Lazio si trova meno impreparata di altri avendo alle spalle almeno lo studio per una normativa relativa ai siti sui quali dislocare gli impianti di trasmissione e una filosofia che fissò come prioritari tre problemi
Quello della libertà di informazione quello della tutela del paesaggio e quella infine della tutela dell'inquinamento ecologico
Dall'inquinamento ecologico il lavoro e la pressione su questi terreni
Esercitati dei gruppi consiliari ed ai rappresentanti del comitato per la radio televisione del partito comunista prima e del partito democratico della sinistra poi a cui personalmente avendo lavorato in questo l'organico organismo regionale del comitato io rivendico davvero il il il diritto a oggi
A dire di aver fatto costantemente una pressione importante in questa direzione
Hanno tenuto buoni risultati di impostazione così come hanno offerto la base per una normativa nuova sull'attività del Comitato regionale per la radiotelevisione ma occorre a questo punto andare avanti perché altrimenti sì resterà soltanto nel campo delle buone intenzioni o delle basi gettate per qualche cosa che appartiene al futuro un futuro però non realizzato
Torniamo la legge duecentoventitré dalla quale eravamo partiti l'onorevole Carlo Vizzini scrivendo nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio onorevole Andreotti
Precisa perché il piano delle frequenze da lui presentato in sede governativa prevede dodici reti nazionali invece delle quindici ipotizzate dal suo predecessore
Al fine di lasciare più frequenze libere all'uso delle televisioni locali
Prendiamo per buona questa affermazione naturalmente
Il fatto però è che in termini più secchi si instaura un oligopolio televisivo nel nostro Paese praticamente retto da RAI e Fininvest non è soltanto un problema proprietario pero conti alla mano e dodici reti nazionali
Controlleranno dal novanta al novantacinque per cento dell'udienza e nazionale
Lasciando agli altri e soprattutto alle televisioni locali le briciole della grande torta in senso letterale
E qui si pone il problema della pubblicità per questo corpo di emittenti che qualcuno chiama terzo polo un polo frastagliato con poche tv specializzate molte generaliste o quasi con un pugno di te tv comunitarie e molti tentativi per organizzare da soli o insieme la sopravvivenza
L'onorevole Vizzini ha parlato persino di possibili infiltrazioni mafiose
E davvero non me ne meraviglierei il denaro per sopravvivere alla fine rischia di non avere odore e la televisione può essere un buon investimento dall'altra parte nel presente e in prospettiva sei spregiudicatamente gestito
Ma sentiamo parlare anche di altro che prefigura scenari complessi e non privi di interesse cioè lo scenario che prevede una super concessionaria che farebbe capo la ventiquattro resiste
Cioè un secondo scenario che sembra mettere in ombra l'altro e che vede l'intervento della SEAT cioè il gruppo del gruppo IRI stette un gruppo all'attacco che non punterebbe solo a sistemare alcune reti Videomusic erede Telemontecarlo rete ai gran parte delle locali
Ma guarderebbe lontano
Alla televisione via cavo non dimentichiamoci che la SIP con i suoi Capriccio con nuova o anche il suo patrimonio era sua stessa capacità di iniziativa fa parte del gruppo stette e che a capo di questa c'è un vecchio uomo di televisione l'ex direttore della RAI Biagio Agnes
Ci sono poi delle varianti a questi scenari che prevedono per esempio una concessionaria unica per il terzo polo
Magari una società mista con presenza pubblica minoritaria e intervento di privati che non siano è ovvio la Fininvest in parole povere quelli che già hanno in mano potenti concessionari
Allora è questo un terreno sul quale sarà necessario esprimere dei pareri anche da parte delle regioni e anche da parte della Regione Lazio
Ma anche dichiarare delle disponibilità all'uno o all'altra soluzione
Perché potrebbe essere un modo per uscire dalle strette del clientelismo e del ricatto trovare una soluzione che si orientasse in queste direzioni o in uno degli scenari ora dei è pur vero tuttavia che i manager
Affermano non esserci soluzioni in questi scenari se le locali le locali e le medie TV non riusciranno a raccogliere almeno cinque sei per cento delle udienze nazionale e il cane torna a mordersi la conta
Situazione non brillante confusa anche quella delle radio private
Che hanno sì conquistato il primato dell'etere rispetto alle reti del servizio pubblico ma non per questo si sono garantite un futuro in cui la loro presenza sul mercato che non offre mai una sicurezza assoluta ovviamente c'è un gioco di mercato
Sia almeno tale da permettere prospettive di investimenti e di legittime profitti a proposito di statistiche possiamo dire che le radio che nella provincia di Roma hanno fatto richiesta al ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni di concessione
Sono all'incirca centosettanta poche o molte difficile dirlo è difficile dire se vi saranno frequenze sufficienti per tutti
A meno che sul terreno scientifico non si dimostri
Così come sta cercando di accertare il Partito democratico della sinistra con una sua iniziativa che coinvolge ricercatori e scienziati che già oggi è possibile ottenere tecnicamente l'uso di un numero non dico pressoché infinito ma in sostanza molto alto di frequenza
Un'attenzione particolare
Bisognerà dedicarla d'ora in poi alle radio e alle televisioni comunitaria
Espressione di gruppi omogenei di cittadini omogenei nel condividere opinioni religiose o politiche o nel rappresentare i bisogni e gli interessi di categorie particolari gli handicappati gli ospiti extracomunitari eccetera
Stazioni molto presenti nel tessuto della comunicazione inglesi americane per esempio di altri paesi e che anche in Italia hanno una loro testimonianza nella provincia di Roma ci sono almeno una diecina di radio di questo tipo
Ormai le radio e le tv comunitarie sono ufficialmente riconosciute le stesse proposte di legge presentate alla Regione Lazio di cui prima dicevamo e di cui prima non ho detto ma detto Falomi dedicano alla questione uno spazio consistente ma per esse che non hanno poi mai scopo di lucro è necessaria una normativa e un'attenzione specifiche particolari proprio perché sono una delle espressioni più vive del pluralismo e della democrazia
Sì qui abbiamo parlato di radio e televisioni private
Ma il discorso non sarebbe completo se non accenna Simo anche a quella parte di servizio pubblico che più direttamente si riferisce alla località le trasmissioni in lingua italiana e non italiana non riguardano la nostra regione
Ma sono almeno due le fonti di notizie che caratterizzano la località della RAI
Per il Lazio quelle del TG tre Regione e quelle dei calzetti radiofonici
Anche in questo caso riceviamo una conferma a quanto si diceva all'inizio il bisogno di località e diffuso e tende a porre domande sempre più alte
Altri amici parleranno di questa questione ma vorrei semplicemente ricordare alcuni dati e basti il dato dell'aumento di circa un milione di udienze da tre a quel mezzo a quattro milioni e mezzo quasi cinque del di RAI tre poi qui porto da altri dati più dettagliati per ora Pericu o per orario voglio dire da questo lascio eventualmente alla vostra lettura
Purtroppo sul il Gazzettino i il servizio opinioni della RAI ha dichiarato di non essere in grado di fornirci
I dati relativi che la dice lunga a mio avviso sull'interesse dell'azienda radiotelevisiva per quelle che sono invece queste queste forme di comunicazioni così in via di sviluppo
Avviandomi alla chiusura di questa relazione vorrei trattare ancora due temi strettamente correlati tra loro
Quelli dei servizi e delle nuove tecnologie
E nel primo tema quello appunto dei servizi credo che vada collocata la questione molto delicata
Dell'informazione e della promozione che la Regione fa di se stessa e delle proprie iniziative legislative o di altro genere era una delle domande che prima in un'intervista una terribile televisione locale ci poni lo farei questo partendo da una netta distinzione
Tra ciò che è la informazione sull'attività regionale all'informazione sulla giunta sul consiglio sui singoli assessorati eccetera e ciò che invece informazione sociale o pubblicità o pubblicità di pubblica utilità
Come dice Santaniello
La prima coincide di fatto con un'attività di tipo promozionale tendendo a sottolineare o infatti Zare di fronte al pubblico quelle che sono le attività e le iniziative delle istituzioni
Con il rischio di enfatizzare poi alla fine anche l'attività di singoli uomini di gruppi o di partito
La seconda invece svolge ruoli importantissimi e troppo spesso Negretti prima
Primo quello di portare a conoscenza lo sviluppo dell'attività regionale come sviluppo del servizio che essa rende alla collettività
E quindi la possibilità che il cittadino si offrono di soddisfi le possibilità che il cittadino si offrono di soddisfare individualmente o collettivamente bisogni propri è altro
Al secondo punto
Quello di indurre il cittadino cioè l'informazione
Orientata diretta indurre il cittadino a comportamenti utili a sé in particolare alle collettività in generale
La solidarietà
Il rispetto della natura della polizia urbana contro l'inquinamento per la salute per la sua tutela
L'uso di servizi particolari o generali contributo da dare per il buon funzionamento di questi istituti eccetera si tratta di un ricchissimo corpo di incroci
Tra domanda di soddisfazione del bisogno e offerta di soddisfazione
Un corretto processo di scambio che vede il cittadino quale titolare di diritti e l'ente pubblico quale titolare di doveri
Tutto questo si muove in un quadro legislativo di riferimento che prevede una serie di impegni riguardanti le amministrazioni storta statali e gli enti pubblici esclusi quelli territoriali e quelli economici secondo la legge sessantasette eccetera vi lascio vi risparmio l'elencazione delle leggi è ovvio che un'amministrazione regionale nella sua articolazione abbia diritto a fare libere scelte vuole portare soltanto questo esempio perché mi sembra un po'curioso
L'abbia detto appare libere scelte di impiego del proprio denaro
Ma ciò non ci esime dal chiedere ad esempio perché mai l'Assessorato alla cultura della Regione Lazio
L'unico della Regione presente nella statistiche della Nielsen del novanta che ha impiegato cioè denaro pubblico per campagne pubblicitarie abbia commissionato all'agenzia Moccia
Group opuscoli inserti per il valore di seicento milioni cioè con una spesa inferiore soltanto a quella dell'istituto del vino regionale del vino e della vite di Sicilia che ha speso ben sei miliardi ma subito dopo ci collochiamo ci colloca la Regione Lazio con questi seicento milioni senza utilizzare media come la stampa la radio e la televisione
Credo che una più oculata
E al tempo stesso generalizzata politica di investimento nella pubblicità sociale e non soltanto nell'autopromozione degli assessorati potrebbe essere il primo passo per un rapporto corretto tra regione e media
La legge regionale dovrà poi stabilire quelle che si chiamano le regole del gioco cioè le regole necessarie a garantire la correttezza e la trasparenza e l'utilità delle iniziative e l'ultimo paragrafo
Sul ruolo dei privati e delle aziende pubbliche
Accanto ai servizi diretti della Regione si pone l'urgenza dello studio da parte di reti Radicioni stesse e della collaborazione con altre iniziative quelle dei settori pubblici e privati
Penso faccio una serie di esempi pensa ad un utilizzo ampio e articolato del video tele della SIP con accordi e convenzioni di collaborazione per settori specifici diciamo una sanità per esempio per citare il caso di maggiore evidenza
E nel Televideo della RAI già di fatto adattato e sperimentato per un uso territoriale a dimensione regionale
La Seat attivato a Roma una nell'ottico che circonda la capitale sul figlio del grande raccordo anulare
E questa è la base per dar vita a un sistema di servizio integrato e numerico questo è nel piano della SIP dalle banche dati alla trasmissione di notizie di servizio in forme interattive insomma quello che si sta sperimentando in America con il nome di Ierse
Vieni integra ed è servisse digital network la SIP nel suo piano quadriennale mille novecentonovantadue mille novecentonovantacinque parla a questo proposito dei servizi speciali a larga banda che prevedono due versanti
Quello dei collegamenti video conferenze fax ad alta velocità trasmissione dati tra sedi di banche enti pubblici grandi compagnie istituti di ricerca per l'utenza affari
E quello della distribuzione della tv convenzionale della tv interattiva della TV su domanda il pay per view etc per quella che si chiama l'utenza residenziale ed altri servizi
Da stessa SIP rilancia nel piano l'idea di Milano cablata allora Roma non potrebbe ugualmente entrare in un piano di Cabra Silone
Il Comune di Roma relazionando sul tema di Roma Capitale sulla trasformazione in area metropolitana cita alcuni di questi progetti affrettandosi a dire che si tratta di iniziative totalmente autofinanziate
Il fatto è che il futuro di questa città e di questa regione e dei suoi abitanti si muove anche su questi terreni poi accanto a questo si collocano anche iniziative private di cui credo che sentiremo un la comunicazione del sei di questo convegno ma vorrei concludere chiedendo Nicola Latorre conclude con alcune domande ma come si potrà progredire
Se il degrado aumentar se la speculazione attacca se le condizioni dei cittadini si tanto sempre più difficile comandare a parlare della meraviglie del futuro in un mondo in cui nessun servizio riesce a funzionare come dovrebbe
Come dire a chi suggerire le vie del progresso quando c'è una classe dirigente in miseri terzi lottizzazioni clientelismo e incompetenza
Credo che la scommessa sia proprio questa di riuscire ai vincere sui due fronti battendo questo aspetto ormai desiderato della politica e combattente invece per l'affermazione delle di un progresso almeno per quello che ci riguarda sul terreno della comunicazione
Io ringrazio professor Cipriani perché un tempo limitato è riuscito a fornirci un'analisi valutazioni e proposte molto articolate molto precise
Adesso alla parola Piero Bassetti della Federazione delle RAI Televisione
Io vorrei intanto invitare qualcuno che vede in fondo in piedi
Più avanti perché ci sono posti a sedere qui più avanti
E vorrei anche invitare quanti intendono prendere la parola
A farlo nel corso dell'intervento di Piero Bassetti in modo tale da poterci poi regolare bene con i nostri lavori tenuto conto del tempo limitato che abbiamo a disposizione grazie
La doccia scozzese delle concessioni trova l'emittenza radiotelevisiva regionale politicamente divisa
Questa è la prima realtà che dobbiamo accettare con realismo e sulla quale dobbiamo riflettere con franchezza
Entrambi i settori vogliono che la legge venga realizzata integralmente ed al più presto
Ma mentre radiofonia trova ritrovato la sua unità nella rivendicazione che il piano di assegnazione radiotelevisivo sia una e indivisibile
La parte televisiva ha accettato la realtà che mentre quella quello che la riguarda è praticamente concluso il radiofonico richiede ancora almeno un anno
Considerando anche la paralisi elettorale per arrivare a conclusioni
Così alla fine i due settori si sono trovati di fatto su due posizioni diverse
Le televisioni premono sul ministro perché le concessioni siano rilasciata al più presto
Radio cercano con tutta la loro forza di opporsi alla revisione del piano minacciando anche il ricorso alla giustizia amministrativa
Non si tratta naturalmente di un fatto formale ma sostanziale
Sia le televisioni che le radio sono giunte a questo punto con l'esigenza di far rispondere al più presto di agli investimenti
Anche pesanti che il rispetto della legge ha loro imposto certezze e garanzie e consentono di raccogliere sul mercato quanto potenzialmente ritengono di poter avere di poter avere dal mercato stesso
Non solo entrambe le parti sono hanno la consapevolezza delle conseguenze gravissime di ulteriori ritardi
Le televisioni perché difficilmente riuscirebbero altrimenti ad opporsi alla spinta che le nazionali sarebbero in grado di operare tutte d'accordo
Perché almeno venisse stralciato la parte di piano che le riguarda con Ultron ulteriore notevolissimo vantaggio sul mercato
Le radio per lo stesso motivo ma con un'ulteriore aggravante
A quella di un altro vantaggio alle tv grande è quella di un altro vantaggio e tv sul mercato si aggiungerebbe anche la cinta che le stesse televisione potrebbero operare le postazioni con svantaggio tecnico per ecco il primo problema che discrimina l'emittenza locale da quella nazionale
Potrebbe anche rivelarsi questa una bomba in grado deflagrare proprio mentre il piano di assegnazione televisivo si appresta almeno si spera a tagliare il nastro di arrivo
Se n'è reso conto anche Vizzini che la settimana scorsa attentato di disinnescare una riunendo con qualche successo le associazioni radiofoniche di istituendo anche per le radio
Un tavolo tecnico al quale confrontarsi con i tecnici ministeriali e quelli della RAI
Di fronte alla situazione descritta qual è e quale deve essere l'atteggiamento dell'ente locale prima di tutti della regione
Parliamo del Lazio naturalmente
Anche in considerazione che in queste regioni che questa Regione ha espresso parere negativo di fronte allo schema di piano di assegnazione predisposto dal ministro delle Poste ma si è ben guardata rappresentare un'alternativa tecnica di passaggio osservo che secondo notizie ministeriali soltanto tre regioni hanno presentato proposte tecniche diverse da quelle di vizi mi il che consente di sottolineare diversità di atteggiamenti e carenze comportamentali che certamente pongono una posizione di vantaggio i tecnici ministeriali eppure la Regione Lazio è partita avvantaggiata sul problema tecnico legata a quelli sanitari e paesaggistici per le annose vicende di Monte Cavo e la legge approvata unitariamente dal Consiglio regionale
Nel fuoco della polemica riesplosa proprio in questi giorni con la chiusura di alcune radio a conferma della caotica gestione della vicenda che senso ha dire oggi no e basta alle posizioni su Monte Mario presente
Ancora peggio che senso ha avere fatto tutta la battaglia per Monte Cavo e poi rinunciare ad una gestione diretta di quella postazione tanto discussa e consentire invece che una immobiliare quella del signor Petrassi a quanto ne so in sintonia con gli ambienti della maggioranza regionale
Ne assumesse la gestione né organizzasse
Il funzionamento e lo sfruttamento vanificando anche lo sforzo consortile compiuto dalle emittenti e che avrebbe potuto garantire assai meglio un rapporto con la rappresentanza democratica
Soprattutto che significato politico possiamo dare all'immobilismo regionale
Successiva all'approvazione di quella legge unitaria alla sua scomparsa dalla scena alla sua rinuncia ad essere interlocutore degli operatori
L'emittenza locale ha dovuto affrontare gli obblighi della due mila duecentoventitré senza poter contare su alcun aiuto dalla Regione Lazio
Non mi riferisco soltanto agli obblighi tecnici parlo dell'obbligo di informazione della riduzione appunto della riduzione pubblicitario dell'adeguamento degli organici della modifica del palinsesto che l'emittente non muta attuare
Di fronte a questa raffica di obblighi da rispettare per le emittenti locali nessuna notizia su iniziative della Regione Lazio che in qualche modo facciano ritenere prossima l'applicazione della legge in riferimento all'articolo sei
E non solo per quanto riguarda il comitato regionale ma anche per la predisposizione dei meccanismi che consente una più spedite regolare applicazione del secondo comma sui criteri che dovrebbero regolare le convenzioni con i concessionari pubblici e privati
Né tanto meno per la gestione
E destinazione della pubblicità
In verità
A breve distanza l'uno dall'altro i gruppi regionali della sinistra quello socialista e quello del PDS appeso stamani che lo stesso ha fatto il più al patchouli pubblicano hanno elaborato due proposte di legge che vanno nella direzione anche della anche indicata anche dalla maggiore le associazioni di categoria puntuali feriti la quale proprio qualche settimane fa nei suoi organi dirigenti è indicato l'opportunità che le Regioni si attrezzino con la CEI per la gestione della loro del loro portafoglio
Lasciare per esempio che ciascun assessorato gestisco autonomamente il Budget pubblicitario perché il bilancio annuale mette a disposizione significherebbe minare alla base il propose la legge Mammì
Ciascuna infatti tenderebbe inevitabilmente a gestire le possibilità pubblicità del proprio assessorato a tutela della propria immagine pubblica ed ancora peggio accadrebbe come insegna l'esperienza nelle annate elettorale
L'associazionismo rivendica la capacità della Regione di gestire complessivamente e professionalmente al portafoglio pubblicitario con misure che garantiscano l'imparzialità per cui le singole emittenti siano premiate soltanto per il loro prestigio così come lo indicano gli ascolti locale la gestione della regione Lazio dovrà essere affidata a un'agenzia controllata ma autonoma o dovrà essere un altro tipo di organismo non mi pare sia questo il problema
Diciamo anche per tornare ad una terminologia più appropriata che deve essere una sorta di Authority super partes a gestire complesso i denari per la perché la Regione dispone per arricchire l'informazione
Nella massima chiarezza e con l'adesione delle emittenti attraverso le loro rappresentanze l'importante comunque è che le due proposte di legge oltre arrivino al più presto all'esame del consiglio e che vi arrivino come credo sia una volontà di entrambi i gruppi aperta ai contributi di tutte le altre parti così come accade accadde per la legge sui siti
La sua approvazione Italia infatti la maggiore garanzia di imparzialità e di successo ma anche la garanzia di farla arrivare nei tempi giusti almeno in concomitanza con il raggio rilasciò le concessioni
Perché accade c'è bisogno di definire al più presto struttura disponibilità
Consentendo che il minimo di rodaggio necessario perché Authority ed emittenti Trentino in simbiosi
Altre Regioni il Piemonte lunga ad esempio sono molto più avanti
Con legge preparata insieme agli operatori radiofonici televisive e già votate naturalmente non ci interessa una gara con le altre rappresentanze regionali lo diciamo a dimostrazione che non vi sono ragioni per cui si debba perdere altro tempo
Il piano di assegnazione rimane comunque la scadenze più ravvicinate sulla quale la Regione Lazio ha perduto tutti gli appuntamenti le regioni più sensibili hanno individuato immediatamente la strada sulla quale muoversi appena il ministro ha rimesso loro lo schema di pianificazione
Ha mai imposto tempi più lunghi di quelli previsti dalla legge rispetta i trenta giorni che vizi di indicare poi si sono attrezzate cercando di ed ottenendo la disponibilità di tecnici del settore e verificando le loro posizioni con quelle degli operatori
E no una sola volta ma per tutto il tempo che si è rivelato necessario al punto che alcune di esse si sono presentate agli appuntamenti col ministro forti di documenti approvati anche dalle vite
Perché la Regione Lazio non lo ha fatto eppure avrebbe dovuto essere più sensibile pronta alle altre vista l'esperienza vissuta per molte cave per il sì
Perché si è fatta trovare al momento decisivo addirittura col Comitato radiotelevisivo in prorogatio
E non si può dire certo che la Regione Lazio potesse dormire sonni tranquilli viste le prospettive indicate dalla prima ipotesi di piano e lavorata dalla Federal Trade misure
Quella società privata alla quale mamme vola appaltare il compito con una decisione che sollevò sorpresa e preoccupazione in tutti i settori
Nel Lazio le domande di concessione presenta delle emittenti locali televisive queste al momento il solo dato disponibile sono state centocinquantadue un numero che comprende tutti i tipi di emittenza da quello regionale alle subregioni
Sono solo apparentemente meramente tecniche assai maggiore di quella dedicata finora e lì invece c'era stata tanta agli assetti politici delle relazioni non voglio dilungarmi troppo ma Rai Lazio non credo di rivelare nulla di particolare le stesse cose succede in giro per l'Italia
è entrata nei suoi assetti redazionali nel pacchetto degli accordi tra Campidoglio e giunta regionale così come si fa sulla Centrale del latte sull'Acea e sulla nettezza urbana
Ecco da questo vincolo in qualche modo bisogno uscire c'è bisogno di un di più d'attenzione da parte delle forze politiche per quanto riguarda gli strumenti a disposizione dell'informazione RAI c'è bisogno lo si dice da molte parti io francamente sull'Autolico vari partiti ho qualche perplessità lo si dice da molte parti che i partiti devono fare un passo indietro credo che anche sulla RAI si debba dare una buona dimostrazione di questa capacità di fare un passo indietro
Fissare le regole e non scegliere gli uomini questa insomma l'alternativa da chiarire consentitemi due ultime osservazioni togliendo la casacca di giornalista RAI Med indossando sulla casacca di giornalista RAI esponente del Sindacato giornalisti RAI quella di portavoce del Gruppo di Fiesole anche in riferimento a Marina D'Amato per dire che esiste un gruppo di giornalisti credo che lei lo conosca che sulle questioni delle etica della deontologia del punto di vista dei dei lettori e degli spettatori che deve pesare e molto all'interno dei processi di formazione delle notizie di scelta delle immagini
Ecco esiste un gruppo di giornalisti in questi anni approvato su questo
A interrogarsi a rimettersi in questione anche a barare bozze certo perfettibili in cui però non siamo più schiavi di quel vecchie secondo me logoro mito della cronaca che giustifica qualsiasi nefandezza perché bisogna far cronaca c'è un modo che abbiamo noi anche spregiudicato
Positivamente spregiudicato coraggioso di far cronaca e non si non necessariamente deve leggere i diritti di chi guarda o di chi si trova implicato
Infatti di cronaca l'ultima osservazione sempre dal punto di vista del Gruppo di Fiesole volevo farla per quanto riguarda il ruolo dei giornalisti dell'emittenza locale il ruolo dei giornalisti della carta stampata magari a dimensione di quartiere
Dico questo perché stamattina ho visto credo più d'una decina di operatori dell'informazione
Che credo in questi anni non posso non possono non essersi sentiti abbandonati pressoché da tutti hanno faticosamente portato avanti un'azione di informazione spesso meritoria all'interno dei delle testate in cui lavora in condizioni molto più difficili bisogna dirlo di quanto non faccia chi lavora all'interno della RAI che comunque rientra garantito se pura con il problema di vincoli servitù da da respingere o circoscrivere ecco io credo che in questa fase per il futuro dei giornalisti dell'emittenza privata
Locale sia importantissima perché esodi di cose che magari possono crea qualche conflittualità con i gestori dell'emittente con lei gli editori delle delle testate piccole con chi promuove le emittenti radiotelevisive locali
Ecco in questa fase con la la concessione delle frequenze
Bisogna cogliere l'occasione che quella legge pur piena di difetti e nessuno come non ne è convinto che la legge Mammì offriva
Sottolineo un punto tra i criteri per la assegnazione delle concessioni la legge Mammì
Sottolinea anche l'importanza della uno dei criteri che deve valere insomma nello scegliere a quale televisione a quale radio dare la concessione
Ecco uno dei criteri è l'applicazione del contratto giornalistico voglio esser chiaro qui per non correre il rischio d'esser confuso con un neo corporativi Stati e dice che bisogna aver dare la benedizione della corporazione no non di questo si tratta
Si tratta di i invece di poter fornire alla a chi lavorai fa informazione all'interno dell'emittenza
Radiotelevisiva locale quelle stesse garanzie di cui fruiscono altri soggetti all'interno della delle testate cosiddette forti stampate orario tenetevi radiotelevisive
Non è solo un problema di garanzie economiche e su questo si può discutere si possono trovare forme di mediazione che consentano di indicare come obiettivo tendenziale quello che ho detto ma trovare forme intermedie il problema vero credo che sia quello che in qualche modo è stato accennato da quando stamattina si parlava dell'agenzia dico di comunicazioni spigliata alla Regione e nel ruolo di fonte che le istituzioni devono a bere
Ne parlava anche rivolta quando diceva a nome di giornalisti delle TV locali abbiamo un problema di fonti all'interno delle circoscrizioni
Il problema è questo dare a questi giornalisti la possibilità tramite una tutela sindacale molto molto più netta di quello che finora è avvenuto la possibilità di avere un rapporto di autonomia e libertà con le proprie fonti
Vale a dire dare a questi giornalisti tutti gli strumenti tutta la copertura possibile perché questa informazione venga messa in condizione come le altre di poter esercitare la propria funzione con libertà io in queste settimane a nome del sindacato dei giornalisti romani o una un sentimento di vergogna per una cosa che credo abbiamo tollerato senza reagire vistosamente nemmeno a nome del gruppo difeso nella dichiarazione di Ciarrapico su Tele Roma cinquantasei
Non so se avete sentito mi pare che l'abbia detto al processo del lunedì non mando i miei giocatori addome Goldie notte la trasmissione sportiva da la domenica sera i che dorma cinquantasei perché quella tv parla male di me non nel calcio
A
E parla male di me in altri settori cioè esplicitamente una ritorsione
Per l'esercizio della libera informazione su questo il sindacato è stato purtroppo silenzioso o quasi io credo che tutti noi dobbiamo darci il problema l'obiettivo di garantire meglio questi colleghi che a volte ha solo una funzione molto importante grazie
Allora la parola in una zio direttore di TV sei e poi dopo Branca Tella divide uno e poi chiudiamo
Una battuta solo sulla televisione perché vento non riguarderà il le televisioni locali anche se mi occupo di televisione rispetto a quello che diceva adesso Roberto Natale già la la legge Mammì un primo effetto la prodotto e cioè che molte televisioni hanno regolarizzato in parte i rapporti contrattuali con i giornalisti che vi sono all'interno proprio perché era uno dei criteri indicati da legge non tutti si sono adeguati ovviamente il contraccolpo più forte ci sarà successivamente quando una volta dà delle concessioni molte emittenti saranno costrette a chiudere quindi sarà un problema proprio di lavoro beve i dipendenti delle mittenti locali nettamente riguarda invece il rapporto dell'informazione le regionale locale con le nuove tecnologie
Siccome sarà l'intervento breve comincerà col dire delle cose di cui non mi occuperò in questo intervento ma dire che parlando di telematica
Il rapporto alla comunicazione si possono affrontare veemente terreni molto
Molto ampi tra cui il discorso della segretezza delle banche dati dei diritti del cittadino in questo campo e su un altro versante un discorso molto importante del diritto a comunicare attraverso questi strumenti ma penso che ci porterebbe un po'lontani
Invece il mi vorrei soffermare sul rapporto che c'è tra due strumenti di comunicazione abbastanza nuovi che sono il Televideo il video Tel e quanto questi possano come dire essere uno strumento al servizio proprio di il di quella risorsa strategica per la democrazia che viene indicata nel convegno di oggi lo spunto per parlare di questo Milan è dato da alcuni episodi che ci sono stati in Italia recentemente quello più interessante
Divertente permette colore avvenuta Bosco case che è un comune della Campania
In questo Comune sostanzialmente c'è stata da parte degli amministratori comunali insieme ad alcune autorità insieme alla si prega di fare questa sorta di piccolo villaggio Club cablato penso che Bosco case non abbia più di dieci venti mila abitanti
E hanno fatto l'inaugurazione punto in pompa magna invitando l'autorità c'è andato il ministro Gava il presidente della SIP i giornali il giorno dopo i direttori dei giornali erano presenti hanno parlato di questa iniziativa dandogli ovviamente prevedendo un grande futuro
Il grande futuro non c'è stato quindi dopo questa iniziativa praticamente il discorso è morto lì sia per il fatto che probabilmente le informazioni che l'ente locale in questo caso il Comune dovrà mettere dentro non sono mai arrivate sia per il fatto che proprio anche i cittadini di bosco case alle prese con questo strumento nuovo
Non se la sono sentita di gestirlo come gestiscono a mente il televisore quindi partendo da queste esperienze si potrebbe ricordare lo stesso l'esempio di Prato dove un'idea di città cablata è stata tentata per un perito dalla SIP
Si potrebbe concludere che questi nuovi strumenti cioè la telematica non possa servire affatto a come dire aumentare il grado di comunicazione degli enti locali nei confronti di cittadini però come dire
Le conclusioni invece che altri esempi molto importanti ci vanno tra le sono esattamente diametralmente opposte
Basta andare in Francia in Francia esistono cinque milioni e passa di apparecchio cinque milioni e mezzo
Gli enti locali gestiscono questi servizi la gente consulta ormai il mini pelle così si chiama il servizio in Francia come se fosse uno strumento quotidiano come la televisione il telefono e questo come dire la Francia anche su altri piani amministrazioni locali funzionano meglio lo sappiamo non so se l'euro a che fare con municipalità francesi o comunque l'amministrazione dello Stato in genere c'è un'altra c'è una tradizione diversa però attraverso il questo strumento il video Tel ha trovato un ulteriore terreno di scambio con i cittadini anche di interattività
Ma anche in Italia non senza andare troppo lontano il Televideo della RAI è un servizio che a sei milioni di utenti giornalieri questo signor sei milioni di persone ogni giorno si collega al problema magari e di andare a vedere quali contenuti cosa poi
Passa all'interno del dio del sicuramente non le informazioni che riguardano gli enti locali le amministrazioni locali
Quindi il problema
Che come dire la conclusione che ci può guidare rispetto a questi due esempi
E che il problema del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione nell'era telematica come questa è quella di rifuggire da una parte da ogni chiusura per concettuale scartando a ogni ipotesi a priori
Verso i new media dall'altro non andare verso facili trionfalismi perché esempio e quelli che ho citato all'inizio ci fanno capire che se non c'è un accordo un progetto forte alle spalle propriamente la telematica non serva assolutamente a nulla
Invece può rappresentare un'importante occasione per avviare nuove forme di rapporto tra amministratori e amministrati purché appunto dicevo nell'ambito di una programmazione di obiettivi ben definiti
Quindi anche tutte le esaltazioni quando sentiamo parlare di democrazia elettronica la possibilità di arrivare a Buti consultazioni verranno promette non è questo però io credo che da parte di amministratori locali ci sia in generale e lo dico sulla base di alcuni dati di fatto una sottovalutazione di questi strumenti
Per esempio io ho dato una scorsa alle proposte di legge del Partito socialista del partito repubblicano per un'agenzia regionale di comunicazione pubblica
Ho trovato queste proposte molto interessanti ben articolate sicuramente da provare sul piano della ricerca di un nuovo diritto dell'informazione da parte dei cittadini quindi un giudizio secondo me molto positivo in generale
In questa proposta di legge fatta recentemente non viene mai citato dagli strumenti da utilizzare né il televideo mediocre
Si parla sempre di giornali radio televisione stampati tutti divi cartellonistica
Però non si prefigura una legge che dovrebbe essere se sarà provata insomma si parla di prossimi anni non si parla mai di telematica quindi secondo me non si tratta di semplici dimenticanze si tratta proprio di una scarsa conoscenza del settore delle potenzialità che sono insito in questo settore
Intanto vediamo di cosa come sono la la consistenza di questi due strumenti
Dicevo i sei milioni di utenti per il televideo RAI a cui si aggiungono quelli delle tv private Italia sono centocinquanta le televisioni dotate di Televideo anche se funzionanti a regime sono circa solo un terzo in futuro grazie allo sviluppo dei servizi offerti per il televideo e nuove società si stanno affacciando su questo scenario e al fatto che tutti i televisori saranno dati di codificatore di questi per questi segnali è facilmente intuibile che il televideo avrà sicuramente uno sviluppo per edito da il discorso è più diverso e più è complesso infatti dopo anni di fallimenti dovuti al fatto che la si passi qui dall'inizio il modello britannico modello professionale che ha portato la Gran Bretagna la vescica
Ottanta mila apparecchi adesso Celentano sul modello francese che quello che ha vinto nel mondo praticamente modello francese che significa i due terzi degli apparecchi installati dico Tex che ci sono nel mondo migliaia di servizio offerti significa ottanta Comuni sopra i cento mila abitanti che hanno rapporto costante diretto con i cittadini attraverso questo strumento
Ecco allora che un uso intelligente di questi nuovi mezzi può rappresentare una formidabile sintesi
Dell'informazione del nuovo ruolo dell'informazione gli enti locali anche alla luce delle leggi come a centoquarantadue la duecentoquarantuno del novanta che riconoscono cittadino il diritto a partecipare alla cosa pubblica come conseguenza di un'adeguata comunicazione
Gli stessi atti della Cei tanto per andare lontano a partire dalla direttiva del settantacinque indica che informazione uno dei diritti fondamentali del cittadino quindi anche all'interno da come europea c'è questa visione quindi la telematica lo strumento più idoneo per una conoscenza non superficiale sporadica
Delle scelte che gli enti locali compiono quotidianamente è un importante strumento di trasparenza
Naturalmente e ho concluso in un'epoca dominata dalla ricchezza di scambio di informazioni nessun mezzo dovrà essere penalizzato e delle efficaci sinergie sono da promuovere tra diversi mezzi di comunicazione così la stessa notizia può trovare eco su giornali stampa
Radio televisione e strumenti telematici volevo ricordare velocemente quali potrebbero essere le perverse un menu di un servizio telematico di questo tipo per mente locale
Vediamo un po'primo sarà sì servizi i servizi per il cittadino che vanno dagli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali e l'informazione su come dove quando richiede un documento da le attività culturali a quelle sportive trasporti
In particolare di Dio perché lo strumento interattivo offre addirittura la possibilità di avere l'esperto indiretta consulenze fiscali aziendali aiuti di tipo sociale tutto il problema della nota la droga l'alcol alla solitudine
Il vero problema comunque è quello di restituire alla vita amministrativa quindi comprensibilità risposte chiare alle domande sociali secondo fin una fin troppo abusata ma raramente applicata espressione che è quella conoscere per partecipare
Però perché tutto ciò funzioni e abbia successo bisogna che gli enti locali amministrino con competenze serietà ecco in caso contrario una efficace comunicazione non servirebbe sicuramente a nulla
Adesso la parola per l'ultimo intervento Branca Pella di video uno
Vedo consigliere regionale Molinari del partito repubblicano lo ringrazio per la presenza
Alla branca pelle poi ci saranno le conclusioni
Sono arrivato tardissimo quasi in conclusione di questo mi scuso ma impegni natura tribuna dice mi hanno impedito di potere partecipare a questa convenzione fin dall'inizio e quindi di poter entrare diciamo
All'interno del gli argomenti trattati in maniera più lineare entra in corsa quindi rischia anche di dire
Cose già infinitamente di battute ma diciamo che ho visto mio intervento pur arrivando per ultimo forse non è inutile se almeno faccio lo sforzo di isolare un solo tema
Quello che a me pare diciamo il più sintomatica mente rappresentativo della vita negletta che le televisioni
Regionale attraversano in questo momento è forse isolando questo una richiesta di valutazione e di rielaborazione in una iniziativa di natura politico programmatica quale quello compito perché penso tra gli altri a questa convenzione può assumere
Il tema credo sia questo qualche tempo fa io ho partecipato ad una convenzione invece di operatori diciamo così pubblicitaria di del settore radiotelevisivo
All'interno del quale convegno un professionista importantissimo e anche di ottimo livello nazionale si è
Peritato di dimostrare una cosa che ha fatto un po'sorridere a tutti noi e cioè che il cosiddetto redazionale commerciale quella che gergalmente viene chiamata la vendita televisiva
In senso stretto poteva essere difeso sotto una diversa dizione terminologica
E cioè che potesse essere diciamo così collocato all'interno del palinsesto e dichiarato poi al Garante così come la legge Mammì da qualche tempo alle emittenti televisive regionali e non solo richiede che questa cosa poteva essere dichiarato termica logicamente un nel operazione di natura documentaristico divulgativa e che cioè il la vendita di tappeti fosse un'operazione diciamo così di divulgazione culturale
Questo ha fatto sorridere un po'tutti noi vista la diciamo abnormità un po'evidentissimamente stiracchiata di questa di questa cosa perché dico questo perché a me pare che sull'altro versante
Si tende a fare la se supera azione di voler forzare terminologica mente il prodotto dell'informazione facendogli assumere talvolta una diciamo così capacità di rappresentazione di di di nobiltà di divulgazione che non ha
Spesso
Le televisioni regionali sono costrette a vendere un tanto al chilo il proprio palinsesto agli sponsor padrini politici
Regionali e locali perché questa è la precondizione per la quale si ottengono erogazioni attenzione finanziamenti esponga a qualsiasi titolo
E in questo caso diciamo l'ora la mezz'ora in relazione alle politico
Viene venduto e millantato obbligatoriamente come momento di informazione autoprodotta
Io non farei una grande distinzione tratti redazionale che vende tappeti e relazionale che vende politica perché tutte e due assumo diciamo così la stessa finalità e partono dallo stesso presupposto
Quello di drenare delle risorse finanziarie per il mantenimento di una struttura estremamente onerosa e soprattutto in questo caso da un anno a questa parte resa necessaria
Onerosa mentre necessaria da una legge che prescrive un'autoproduzione locale di informazione
Il senza Coletti questo di questo ragionamento
Le televisioni sono costrette nell'assenza assoluta di punti istituzione di riferimento a cercarsi dei padri in atti di natura politica presso enti ed istituzioni perché questa l'unica condizione attraverso la quale può essere attivato un finanziamento mirato individualmente soggettivamente
Procacciato dalle televisioni regionali io credo che l'interesse anche del mercato delle televisioni che fanno informazione non consiste nell'inseguire forsennato aumenterà giacca dell'assessore comunale o regionale per rivendicare in cambio di un'attenzione televisiva una contropartita finanziaria
Credo che l'interesse consiste invece nel negare a se stessi questa sola apparentemente utile opportunità e nel rinviare invece ad un organismo che come dire rappresenti tutte le realtà territoriali di informazione radiotelevisiva un organismo che le rappresenti e che abbia nei confronti delle istituzioni un rapporto di come dire gestione delle risorse che sono come sappiamo anche per legge previste o prevedibili
Nella direzione delle emittenti radio televisive che fanno informazione che quindi questo organismo si proponga come elemento di raccordo di collegamento e di distribuzione e qua
E non come dire spartitoria nei confronti del realtà di informazione che esistono sul mercato
Allora con
Facciamo un piccolo strappo consigliere Molinari
Pregherei però di essere molto breve
Io un obbligo di scusarmi per essere ritardo ma sta in una Commissione sanità e l'arduo perché quel ringraziare amico col verbale PDS che mi ha invitato questo incontro di nessuna storia soltanto vorrei dire questo la la proposta di legge sulla comunicazione sull'Agenzia che uscì fuori da una convegno che l'assessorato alla cultura nella passata legislatura natura
Che tenne poi alla fine ci ritrovammo con un gruppo di consiglieri regionali nel sottoscrivo una proposta che non ebbe diciamo in dirittura d'arrivo nel suo assenso è rimasta a bocca
è stata ripresentata in questa legislatura dal sottoscritto stralciando in parte rimettendo in sesto le cose contemporaneamente anche al collega Alagna del partito chavista perché è una proposta che certamente ha un indirizzo anche soggettivo diciamo ma anche nasce soprattutto dagli uffici Sada presentata anche una proposta da parte del collega con le varie rinvia
Cosa
Voglio aggiungere senza deve ancora tempo la più grande disponibilità a trovare insieme una risoluzione nella riorganizzazione soprattutto della spesa all'interno della regioni sia per la parte giunta e sia per la parte del consiglio dando notizie finite utilizzando certamente anche le le trasmissioni in tv mano come fatto soggettivo e oggettivo degli assessori una borsa è una cosa che è una cosa che mi mi disturba mi disturba molto e quindi dare ai cittadini a costruire un rapporto diverso che oggi non c'è tra la Regione come istituto regionale e i cittadini considerando anche di dare disponibilità ai Comuni ma soprattutto ai grandi ai grandi qua trovare un modo per ripeto razionalizzare la spesa perché se andiamo a fare
E un conteggio la spesa tra la Giunta e Consiglio
Enorme sia per la parte di book che sia per la parte stampato ecco questi erano i due punti che volevo emergere voi tutti i dettagli ritroveremo certamente in Consiglio regionale e credo che si farà una sottocommissione
Alla quale a quale potremmo partecipare lavorare in serio quindi ringrazio il collega cover il PDS per questa occasione dire la disponibilità per soprattutto razionalizzare la spesa e finalizzare d'informazioni in un modo serio che non sia strumentale perché gestisce il potere
Ringrazio il consigliere Molinari adesso
La parola per le conclusioni a Vincenzo Vita del responsabile dell'ufficio informazione e mass media della direzione nazionale del PDS prima di dargli la parola volevo ringraziare tutti voi che avete partecipato a questo nostro incontro tutti quelli che sono intervenuti e che hanno portato un contributo che arreso sicuramente molto utile feconda questa nostra discussione
Vincenzo vita
Ma il compito di conclude le mie molto facilitato perché ho trovato non solo bello interessante il convegno a partire da una utilissima a mio avviso relazione introduttiva di Cipriani che e davvero ricca
Di spunti di
Analisi non tutte scontate e questo non sempre accade come sapete né complici
Quindi non solo perché
Già l'impronta del convegno è chiara ma anche perché il dibattito in verità è stato molto univoco c'è una traccia chiara il senso il futuro del locale non marginale ma anzi risorsa strategica il problema di un nuovo assetto istituzionale legislativo la proposta di legge vi è stata illustrata a me pare una delle più interessanti di quell'almeno che io conosco
Presentate nelle varie regioni italiane sarà forse utile a farla conoscere forse confrontarla anche con altri progetti e soprattutto tentare di far andare avanti perché mi è capitato di vedere da quando ho modo di occuparmi di queste cose tanti progetti di legge poi lasciati un po'
Sì nelle poche leggi anzi pochissimo
Ancora il ruolo del mondo del lavoro il ruolo dell'emittenza in tutte le sue facce sia quella pubblica sia quella locale e nella locale sia quella di più tradizionale come dire
Rilievo cioè la grande emittenza con la più conosciuta la perché no anche l'emittenza più piccola così come e io ritengo che sia una delle cose più interessanti di questo convegno l'esperienza dei giornali locali localistici mi che sono poi localismi intendiamoci
Rivolta parlava déjeuner delle circoscrizioni le circoscrizioni a Roma sono grandi spesso come un medio comune italiano dove a fatti che esiste un giornale locali quindi mi pare che
Il convegno possa persino essere riassunto facilmente credo
Con
Un'azione positiva ecco
Si potrebbe considerarlo
Un po'un punto di riferimento
Io vorrei approfittare di questo spazio conclusivo
E per accentuare se mi consentite con qualche proposta anche alcune delle cose che appunto condividendo le non risulta difficile riprende del convegno innanzitutto della stessa introduzione
Io credo molto giusta una delle affermazioni centrali della relazione di cipria
A tal punto che a mio avviso davvero impone è un modo diverso di ragionare
Da qui in poi
Sull'insieme del sistema delle comunicazioni dico da qui in poi perché da un po'che se ne parla ma finalmente vedo che sta diventando anche
Terreno di riflessione più collettiva e cioè
Parlare del locale della sua importanza non ha niente a che vedere con la retorica sul decentramento attorno al decentramento che ha visto anche noi in parte protagonisti
Quindici vent'anni fa
E quella retorica è stata quel modo retorico di parlare di decentramento è stato forse
Motivo non ultimo non quello principale
Onestamente ben altre sono state responsabilità ma è stato motivo pur non principale ma comunque non ultimo della crisi che ha avuto effettivamente l'esperienza locale
Cioè di non essere riusciti a fare del locale nonché appunto una piattaforma un po'ideologica il locale contro il centro burocratico e il locale come nuovo rispetto ad un apparato
Ricorderete sempre gli aggettivi che siamo elefantiaco e
Centrale quell'in quell'impianto un po'ideologico forse frutto anche di
Poi lo spirito dell'epoca
Non ha portato molto in là perché a tralasciato
Il vero problema del locale che è esattamente quelli condivido chiara sottolineato Ciprì e cioè che il locale nei sistemi a più
Forte evoluzione tecnologica e là dove il sistema dei mass media
Eh già qualche fase più avanti
Rispetto alla a quella che viviamo nuovi il locale parte integrante di una linea evolutiva che ha sostanzialmente
Due grandi direttrici
La comunicazione
A carattere sovrannazionale
Quella che utilizza i sistemi di collegamento del satellite quella che utilizza i sistemi di collegamento
In generale sovranazionali attutire solamente della televisione l'intreccio tra informatica e telecomunicazioni la trasmissione di dati e così via
E poi la comunicazione locale quel sostanzialmente capace di rispecchiare era presentare esigenze che altre forme di comunicazione altre grandezze di comunicazione non sono in grado di
Da presentare legittimamente
Non solo ma anche l'evoluzione tecnologica accompagna questo tipo di spirito perché
La ripresa o il rilancio o la riscoperta a seconda dei casi di strumenti di comunicazione per loro natura
Più legati a un la specifica realtà locali a uno specifico bisogno locale
La tv via cavo
Lo stesso un video le videocassette che hanno anche in Italia se pur tardivamente un rilancio che in altri Paesi hanno già per esempio una quota maggioritaria penso agli Stati Uniti nella nella vendita
Nella raccolta
Dei dei profitti nel mondo del cinema rispetto alle vecchie sale sono già la parte più rilevante
E così
Ne ha parlato da ultimo Pino un'azione gli strumenti già embrione al mente interattivi non solo il televideo ma ridotte il in generale
Ciò che sta avvicinando un poco di più almeno utente produttore della notizia
Quindi
L'evoluzione tecnologica accompagna da vicino questo punto per noi fondamentale che è il locale come risorsa cioè non è più solo una invocazione astratta la registrazione di un dato di fatto ora i Paesi più evoluti del nostro hanno già
Fatto passi col cospicui in quella direzione non so negli Stati Uniti per esempio l'audience
Delle tre grandi reti nazionali
Ormai non va oltre il sessanta per cento del totale della popolazione
Televisiva
I tre grandi network che peraltro ormai concorrenti da tutte le parti non solamente quali locali ma anche concorrenti siamo al caso della Sea MM
Di carattere sovranazionale
Mentre invece punto l'homevideo la tv specializzata la pay-tv
La pay per view che una forma ancor più evoluta di pay-tv cui l'utente può scegliersi su un suo menu il programma da vedere
Hanno
Un rilievo che fino a qualche anno fa non aveva
In Francia è stato citato nella relazione suscitato anche
Qualche intervento in Francia mentre in Italia si dissertare la ricorderete tutti
Di deregulation di necessità di uscire dalle vecchie gabbie e così via in realtà si facevano delle leggi e alcune
Di quelle norme hanno prodotto un salto tecnologico molto significativo pensata una cosa perché adesso
Noi ragioniamo sempre
Su queste cose come se fossimo in una sorta di anno zero di voto romantico in verità la oggi l'Italia è arretrata di circa quindici vent'anni nell'evoluzione dei sistemi tre comunicativo non c'è il cavo
Se non embrione al mentre in qualche zona sperimentale
Appunto ecco che si fanno convegni sul non so quel quartiere quella città cablate in realtà e altri paesi cavo ormai a una dimensione di massa
Italiano nel caveau l'Italia molto indietro sul satellite solo adesso è stato deciso forse
Di avviare il progetto del satellite Italia la Francia era
Più o meno come era l'Italia
Circa
Quindici anni fa
Non era particolarmente più avanzata la Francia decise faccio questo esempio perché è molto significativo decise dei investire nel campo della telecomunicazione cogliendone il profondo valore strategico per sé e per i propri operatori e per gli utenti e decise qui investire
Valorizzando un ministero
Ad hoc
Facendo scelte
Capisco che è un po'imbarazzante in epoca liberista usare questa parola scelte di piano sul terreno della telecomunicazione
Introducendo anche una processo legislativo che avrebbe per esempio regolarizzato ben prima di quanto sì sì addirittura cominciare discutere Italia un fenomeno come la tv a pagamento
La Francia oggi è assai più evoluta del dell'Italia e
Con tutti i limiti non voglio adesso usarla come esempio c'è un registro Paesi guida neanche le telecomunicazioni come sappiamo però è certamente un'esperienza interessante su cui riflette
E lo dico perché in Italia il governo di questi anni
Non dico questo che ormai siamo prossima alla sua conclusione
Anche un po'ingloriosa devo dire ma anche altri che hanno avuto un tempo più lungo
Di di esistenza non hanno sa non hanno fatto ossa punto ho voluto fare se non qualche esperienza o minore o addirittura deleteria
L'esperienza di questi anni infatti è andata esattamente contro
Il locale come risorsa
Parlavo dei governi di questi anni
Il governo presieduto da Craxi
Come ricorderete diede vita
Alla legge
Dieci così viene chiamata nel gergo che gratificare i decreti quelli che servirono fare oscurare Berlusconi ricorderete quindi
L'esperienza del governo Craxi ha portato a la ratifica della presenza
Della più grande concentrazione privata relativamente alle risorse che esista sicuramente in Europa ma suppongo non solo in Europa
Quanto a quota percentuale di risorse disponibili
Il governo affatto ricorderete la legge Mammì se ne è parlato qui vorrei dire che la legge Mammì
Non è grave solamente per tutto ciò che è stato detto e scritto attorno ad essa da noi innanzitutto che l'abbiamo contrastata devo dire
Molto pesantemente
E cioè che una legge per le concentrazioni una legge fotocopia dell'esistente che è una legge che va contro le linee evolutive del sistema ma è anche una legge contro il locale
Profondamente contro locale
O come diceva Bassetti porterà poi senso fisica il suo intervento la legge Mammì a fondamentalmente il fatto una scelta contro l'emittenza locale
Non ha fatto una scelta di marginalizzazione e basta
Dell'emittenza locale a indirizzato il sistema verso una forma duopolistico nazionale RAI Fininvest
E nel fare questua coscientemente
Deciso divo coscientemente perché si bene che si sappia
E quali sono le responsabilità
Io trovo ormai un po'ripetitivo parlare sempre e solo genericamente di sistema politico di partiti no ci sono responsabilità molto precisi io ricordo perfettamente avendo seguito quell'iter da spettatore intimo quell'iter parlamentare che alcuni emendamenti che le associazioni delle emittenti locali
Penso alle Ferretti penso al Terzo Polo penso alle associazioni radiofoniche presentando i vari gruppi che andavano in favore dell'emittenza locale
Da un certo punto in poi dell'iter della legge furono letteralmente cancellati e comincia un centinaio Jo contro quegli emendamenti da parte di quegli stessi parlamentari della maggioranza che aveva sostanzialmente costruito una lobby
Fininvest
Questo è bene che si sappia perché non sorpreso saudita generiche o astratte
è bene che sia noto tra gli operatori professionisti la comunicazione al di là dell'orientamento politico che così andarono le cose per cui la legge Mammì l'unica legge organica storia televisivo degli ultimi Quindici anni dalla legge di riforma dalla Rai in poi
Ha avuto un atteggiamento anti localistico mentre in giro per il mondo come ricordava l'introduzione il locale diventava la grande risorsa del futuro sia tecnologicamente sia dal punto di vista dell'evoluzione equilibrata esisteva ecco questo è quanto quindi ben venga il convegno che il nostro regionale
Ha promosso che Padova appunto giustamente lo ricordava Natale in controtendenza
E che finalmente dice una verità anche in Italia se vi sono volontà politica impegno Progetti alleanze
Significative è possibile ridare corso al tempo giusto della comunicazione ecco riallineare l'Italia verso l'evoluzione che altrove la comunicazione stare
Noi comunque proporremo lo voglio dire qui una modifica della legge Mammì
Nella prossima legislatura perché quella legge Mammì ha già fatto disastri di ogni tipo e tra le altre cose sull'emittenza locale si è rivelata ancor peggiore delle stesse previsioni
Più nere che si facevano quando fu presenta
Una modifica della legge Mammì sui varie questioni l'evoluzione tecnologica la questione delle risorse la questione del locale pensavamo
Vorrei sottolinearlo di lavorare in questi prossimi mesi proprio in vista della prossima legislatura con i gruppi parlamentari
Per una proposta di legge quadro sul locale
Sia esso radiotelevisivo sia So diciamo editoria carta stampata
Ma sia esso soprattutto posso dire ecco quella zona di confine che non saprei neanche più come definire difende il tema ideologico che riguarda un po'l'evoluzione tecnologica del locale cioè un vero progetto sul locale comparti di un programma sulla comunicazione
All'altezza dei tempi
Sulla questione dell'emittenza vorrei fare una considerazione aggiuntiva
Stamattina è stato ricordato quindi verso interventi io vorrei su questo punto osare
Magari non con il tono di voce perché non mi riesce così facile ma con lo spirito sul serio introdurre un elemento di allarme
Molto molto tra
E cioè
Il problema delle concessioni del per l'emittenza radiotelevisiva
E io devo dire
Sono siamo tutti noi
Molto molto preoccupati di un eventuale rinvio delle concessioni a dopo
Diciamo l'inizio della prossima legislatura perché vedete questa volta non sarebbe come le altre
Va bene che si sappia e lo si dica
Che non si trovino alibi
Sapete perché perché prima non c'era una legge e quindi rinvii erano appunto gravi rinvii gravi ritardi
Ora la legge ma mi che ha messo dei tempi
Porta con sé una conseguenza drammaticamente inesorabile che se nella prossima estate prossimo agosto
Non vengono date le concessioni sostanzialmente la vicenda è chiusa
Perché la legge ha dato due anni di tempo per le concessioni
E allora quello poco modestissimo spirito antitrust della legge Mammì verrebbe ulteriormente
E forse definitivamente travolto per cui la battaglia democratica credo dobbiamo condurre e mi auguro quando dico noi parliamo di un fronte davvero largo qui non c'entra alcun interesse di partito
Per noi o di un problema democratico
Perché i tempi delle concessioni siano rispettati dico quelli ultimi annunciati perché se dovessi fare qui con voi la somma delle dichiarazioni su i tempi e i modi
Del piano delle frequenze delle concessioni potremo fare solo per questo un lungo pamphlet ditate basterebbero dichiarazioni e date dei vari ministri
Lo abbia detto al ministro Vizzini noi siamo disponibili
A questa battaglia assieme sedie però la precisa volontà da parte del ministro delle Poste di battersi fino in fondo perché la scadenza di gennaio che il ministro stesso a annunciato venga rispettato costi quel che costi
Cosa costa rispettare la scadenza di gennaio forse che
Al solito la Fininvest si è messi in moto
Per il rischio che ha cominciato a intravedere
Di non avere tutte e tre le concessioni per lette le più
Io non escludo che vi sia in atto in queste ore un gran traversa io di telefonate incontri
Macchine che corrono
Come avvenne peraltro durante la lezione di decreto legge Mammì
Ha tenuto in conto l'interesse e la Fininvest non solamente i macro interessi tre reti no ha tenuto in conto anche gli interessi micro
Cioè il magazzino della Fininvest e quindi i tempi di entrata in vigore della cosa sul risposto no ha tenuto in conto l'entità effettiva della raccolta pubblicitaria la fine
Ha tenuti in conto la quantità di fatturato cioè è fatta quella legge su
Copia conforme degli uffici legali della Fininvest
Beh ora non vorremmo che stia cacciò stesse accadendo qualcosa dissimile perché
Insomma c'è come dire un ragionevole dubbio attorno a questa vicenda
Come mai ecco si è cominciato a parlare di ritardi rinvii perché noi abbia fatto una proposta che ci sembra
Essere la più lineare chiara sul punto delle concessioni nazionali e cioè il governo di le concessioni stracciando il capitolo TV a pagamento che per sua natura come presso appunto avvenuto in Francia vedete in altri Paesi abbisogna di una disciplina specifica
Non ha senso che in Italia sia di una nuova tipologia di televisione senza una sua regolamentazione quindi venga prima fatto la disciplina e poi vengano date le concessioni questo è il modo
A noi pare migliore per evitare un mercanteggiamento
Che teniamo essere in corso quante delle più tre due due e mezzo no faccio una cosa più seria
Poi decideranno il ministro di garante
La magistratura se del caso se la Fininvest controlla o meno le tele più
E comunque
Verrà deciso se definitivamente mi auguro se la tv a pagamento
Altera o meno gli impianti tecnici come vieterebbe la legge Mammì eccetera eccetera per l'intanto
Proprio per valorizzare questo nuovo mezzo la tv a pagamento sì faccio una disciplina specifica
Non vorremmo che proprio in queste ore
Su questo punto sia innestata una grande trattativa abbiamo letto con preoccupazione che sarebbe coinvolta anche la RAI
Io parlo della questione RAI tra un attimo
Prima di avviarmi a chiudere non vorremmo che fosse vero
Non vorremmo perché pensate alla curiosa vicenda si critica il duopolio
Si ricomincia almeno per parte nostra a parlare finalmente di
Un altro polo possibile fatto soprattutto di locale di emittenza locale di editoria locale
Si vorrebbe mettere nella società accollato societaria delle delle più per mascherare la presenza Fininvest una quota percentuale della Rai
Facendo anche relativo appagamento il duopolio che esiste sull'insieme del sistema non televisivo noi siamo fortemente contrario ci auguriamo che siano voci e basta
Però insomma
Sentiamo avverto ecco vorrei dirmelo qui perché lo vogliono come io come questo che trovo molto utile bene introdurre questo elemento anche di preoccupazione più generale sento un po'di odore di bruciato su cioè se
Un po'l'esperienza non mi inganna in queste ore stanno avvenendo
Pure in mente trattative tiriamo insomma bisogna rende trasparente questa vicenda e sa perché
Il rinvio delle concessioni fondi assumersi una responsabilità gravissima questa volta non grave come le altre dei più pesante io mi auguro che queste nostre parole come dire rimangono agli atti e che servano io mi auguro
Smentite
Nel caso fossero smentite servano perlomeno come riflessione poi su quanto è avvenuto
Per quanto concerne
Tanto mi pare che si possa condividere io lo condivido fortemente nel messaggio del convegno cioè la comunicazione locale come risorsa strategica per la democrazia
Credo che il momento sia talmente delicato importante
Che
Riuscire a comunicare a parlare
Da parte delle istituzioni in maniera chiara in maniera trasparente con la gente con i cittadini sia fondamentale in questo che i media hanno un ruolo direi decisivo
Mi riferisco ovviamente ai fatti di corruzione di tangenti
Ai problemi che ci sono per i partiti nel loro rapporto con cittadini
E allora importante che i mezzi di comunicazione svolgono questo ruolo di chiarezza di trasparenza
Io credo che come TG Lazio in qualche modo stiamo facendo questo tentativo
Per il momento ancora critiche non ce ne hanno fatte quindi forse ci stiamo riuscendo pur nelle difficoltà di gestire una problema così delicato e così importante
In più voi lo sapete
Il problema del rapporto con diciamo il potere politico è un problema sempre molto delicato
E in più aggiungo io anche la necessità di non fare di ogni erba un fascio di non dire che tutto va male che tutti sono corrotti e corruttori è un altro problema che chi fa informazione sono deve porre proprio perché appunto voglio dire
Noi abbiamo un ruolo talmente importante talmente delicato che è bene che i mezzi di comunicazione facciano il loro mestiere avendo chiari sempre quali sono i termini reali e della corruzione parlando di corruzione
E dei chi sono i corrotti eventualmente denunciando lì ma senza generalizzare
Quindi
Così andando di corsa leggendo un po'le cose della relazione di Cipriani è un po'le altre
Che adesso non so quale era credo che sia la sintesi della
Della proposta di legge così
In cui
Mi pare la proposta della del PDS sia quella di si pone due obiettivi due fondamenti dice alla base della proposta di legge la trasparenza e diritti degli utenti
Ecco io sulla questione della trasparenza credo che da parte del amministrazioni pubbliche rispetto cittadini credo che ci sia un po'da fare una riflessione la pongo qui così come riflessione del tutto personale
Lui
Spesso almeno in passato mi pare la sinistra parliamo di sinistra ma che un po'tutti i partiti
Hanno inteso discorso della trasparenza come possibilità di controllo a tutti i livelli
Possibilità di controllo che veniva esercitata
Come dire in tutti i passaggi delle decisioni ad esempio amministrativa
Io credo che oggi si stia arrivando a una conclusione diversa mi pare anche da parte delle forze politiche chi più chi meno ma questo deve essere chiaro cioè che oggi il problema non può essere più quello del controllo perché il controllo non ha fatto altro che consentire a chi vuole speculare sui passaggi amministrativi di prenderà la sua parte quando c'è diciamo situazione di cancrena di prendere la sua parte
Nella passaggio della decisione dell'atto amministrativo io credo che il problema oggi sia più che altro quello della velocità delle decisioni
Cioè eliminare di troppi passaggi burocratici responsabilizzare chi deve essere responsabilizzato e consentire al cittadino non solo di sapere chi è responsabile della decisione che lo riguarda
Ma anche di avere risposte da parte dell'amministrazione in tempi diciamo certi è anche vero OSCE io credo che questo oggi si al problema della trasparenza che dobbiamo porci so che è un po'una questione difficile perché riguarda i sindacati riguarda il loro rapporto con i lavoratori con la come dire potere anche dei lavoratori all'interno del luogo di lavoro perché anche quello è un certa misura non è soltanto un problema di corruzione anche un problema di potere di presenza di lavoro di come dire
Anche di ruolo nell'organizzazione del lavoro però credo che questo sia un problema che chi vuole oggi vedere in modo diverso problema della trasparenza lo può risolvere solo
E quindi in qualche modo anche risolve io credo il problema diritto degli utenti a avere risposte ai propri problemi
Affronto un'altra questione
Quello dell'agenzia regionale io non so se ho capito bene il ruolo dell'Agenzia regionale se sia quello come dire tanto per intenderci del ad un tipo quella dell'agenzia del Comune e quindi come dire in qualche modo da una serie di informazioni quotidiane
Sull'attività della giunta dei gruppi consiliari e del consiglio comunale o se invece qualcosa di più e di diverso nel senso che e questo ma è anche un modo per intervenire a sostegno delle attività chiamiamole imprenditoriali nel campo dell'editoria io non entro nel merito di questo io voglio soltanto aggiungere che secondo me il rischio è che si faccia un intervento a pioggia
Un po'tanto per dare dei soldi a chi in qualche modo non ne ha bisogno perché non sostengo che chi fa informazione ha bisogno di soldi il rischio è che le risorse siano poche
Quindi si tratti di una diffusione come capita o comunque a chi ha come diceva quel collega del giornale locale a Chia qualche santo in paradiso qualche partito che lo sostenga
Io credo che lì gli obiettivi dovrebbero essere due
Da una parte
Appunto evitare questo discorso della sostegno piogge e evidentemente invece scegliere tra i più deboli o comunque soggetti
Che in qualche modo non hanno la possibilità di entrare nel mercato perché io intendo non so le cooperative o comunque un privato o comunque i gruppi qualche modo possono avere la possibilità di entrare nel mercato
Quello che invece io ritengo che un'agenzia di questo gene potrà fare e quello di aiutare ad esempio i non vedenti come viene l'associazione dei non vedenti come viene scritta la legge o gli extra comunitari cioè si individuano dei soggetti o dei gruppi che hanno particolarmente bisogno del sostegno della regione allora in quel punto in quel caso si capisce il ruolo della Regione
Che interviene laddove c'è una situazione di reale sofferenza gli altri stanno sul mercato nel senso che niente ce la fanno bene se non ce la fanno apre troveranno altri modi di comunicare
Capisco che c'è sempre il problema della diffusione la più ampia possibile della comunicazione d'accordo ma siccome il rischio è che può alla fine sì da tutti e quindi non si da nessuno io credo che sia invece spesso più opportuno fare delle scelte
Seppure come dire dolorose per qualcuno ma farle che siano di reale aiuto
In relazione agli obiettivi che ci si può
Sulla questione del tavolo permanente di confronto io non so se riguardano i in quanto redazione del Lazio o diciamo l'azienda RAI o la sede regionale ma quello voglio dire il tavolo permanente di confronto per novecento qualsiasi momento
Anzi noi abbiamo la necessità di avere un interlocutore politico forte nella regione nei partiti politici o nel Comune eccetera lo abbiamo problemi della relazione che PDS conosce bene
Sono problemi come dire di dei mezzi
Carenze di mezzi e di uomini
Anche di linea editoriale che poi fra un paio di mesi cercheremo di definire anzi fra un mese la redazione qui presente non vorrei dare dei tempi che non siano quelli previsti stiamo discutendo su come fare un giornale in qualche modo che dia spazio alla realtà regionale
In questi giorni ci stiamo provando stiamo cercando abbiamo fatto credo
Quando parlavo che non ci sono state critiche al nostro lavoro in questo periodo non credo che sia come dire di benevola attenzione né nei miei riguardi nei miei confronti la relazione credo che professione di ossia rese come su tante altre questioni abbiamo dato un panorama completo del situazione reale nella città così come sull'altra questione della bambino ucciso a Rho IATA coro dal coetaneo l'abbiamo cercato di essere molto prudenti proprio relazione c'abbiamo dato ampio spazio perché un grande fatto di cronaca che la gente vuol sapere ma allo stesso tempo abbiamo cercato di tutelare il presunto assassino
Perché non ci sentiamo di come dire condannare noi per primi un ragazzo di cui ancora non si sa nella storia personale né i motivi e soprattutto se è stato lui ammazzare lato
L'ultima cosa che
Vorrei dire che l'obiettivo che io mi pongo ancora come di un obiettivo per sanare ho parlato con la redazione ma ancora non siamo arrivati a una conclusione proprio relaziona diritto degli utenti
Lo so che faccio una provocazione ma il bene farlo in una consesso come questo nome vostri confronti sia chiaro
E quello di riuscire a convincere la relazione in questo caso credo che la maggioranza sia d'accordo ma non non ci divideremo su questo che ad esempio chi viene arrestato noi circa io ho proposto la reazione di non riprenderlo
Diciamo di fronte e diritto che questo ha fin quando non è condannato alla come dire alla persona
E io credo che questo sia anche un obiettivo di civiltà
Che non vuol dire ecco
Difendere né corrotti nel corruttori vuol dire soltanto alle fatto che non si non sempre per fortuna non sono i politici andare in galera sono anche altri e sono ancora maggioranza
Però a prescindere se è un politico se ottiene fosse un delinquente comune io credo che forse una scelta se la fa la RAI ma nostra redazione la può fare lo facciamo relazione di cronaca può decidere autonomamente che sia pure non in centro dove non incentivare un certo modo di vedere le cose da parte l'opinione pubblica credo che noi possiamo fare una certa di questo genere
Io ho finito
Ringrazio il dottor Grandinetti adesso la parola Nando Agostinelli ditelo Zurbarán poi prenderà la parola Francesco Cuozzo del TG Lazio
Non farò un lamento ma certamente devo fare alcune puntualizzazioni in ordine a legge duecentoventitré
Perché dal sei agosto novanta ad oggi sono trascorsi già sei mesi mi pare queste c'è un parto molto travagliate doloroso dell'applicazione della legge duecentoventitré in ordine al piano delle assegnazioni
Primo problema piano vita M. mi poi abbiamo avuto in secondo piano Vizzini rimescolamento delle carte emesse di correzioni ed altro
Fatto si è che questo piano non va avanti non va avanti diceva prima Piero Bassetti forse arriverà in dirittura d'arrivo forza arriverà
Tutto quello che noi auspichiamo
Perché io non voglio fare un lamento ma un alcune puntualizzazioni e le voglio fare che se questo piano non viene praticamente approvato rapidamente approvando
Betti i soggetti a rischio saranno tanti
Sono soggette a rischi e quindi le piccole emittenti locali
Soggetta risse e quindi con le conseguenze per quanto riguarda l'occupazione i dipendenti di queste emittenti perché i problemini stanno creando grossi incertezze questo ritardo nell'approvazione del piano incertezze sul piano quindi professionale che succede non succede mai
Problemi di investimento perché mente questo piano ritarda la sua approvazione qui
E da parte del ministro di chi di dovere e però per quanto riguarda le emittenti bisogna rispettare la legge
Rispetto la legge ha significato investimenti
In mezzi tecnici
In adeguamento di personale
E l'informazione locale
Ora l'informazione locale costa Costa perché arrivare al venti per cento ammettiamo i dieci ore di di trasmissione sono duri dalle di informazione locale
E il venti per cento di formazione locale due ore
E a me cose serie
Certo non è una cosa seria e rendere i piatti o fare l'asta diciamo così gli oggetti antico di tappeti non è una cosa seria non è informazione
A fare informazione locale intervenire nelle fabbriche sulle condizioni degli anziani sulla sanità negli ospedali le questioni delle donne i problemi che riguardano i comuni le questioni che riguardano loro la vita della gente
I giovani cioè tutti i problemi sociali
Significa impegnare forze
Uno due truppe tre come fa la nostra emittente ma significato questo investimento decine di milioni
Con l'incertezza poi che non c'è tra nemmeno forse la concessione l'arrivo nemmeno questa questo diritto forse
E non c'è nemmeno una presa di posizione quindi io sarò molto rapito in queste cose della regione Lazio
A difesa di queste emittenti
Perché dicevo mentre articoli cassetta imposto quindi alcune norme precise
Che lo ricordate quindi venti per cento la della produzione per l'informazione autoproduzione quindi adeguamento degli organici contratto per quanto riguarda i giornalisti problemi i per quanto concerne la potenzialità economica
Tutto questo è stato rispettato l'una cosa non è rispettata e quella per l'appunto della procedura rapida per quanto riguarda il piano di assegnazione
Ora io dico che i soggetti a rischio sono tanti e più si tarda e più rischi aumentar per quanto riguarda le piccole emittenti
Però mi pare che il problema che si pone oggi e quello di andare una rapida approvazione rapida richiesta di approvazione di questo Piano
E poi c'è il ruolo che deve assumere questa regione Lazio
Ora io conosco bene quella delibera
Per quanto riguarda il pronunciamento il giudizio ma per mi pare che non ha recepito invece i problemi e le esigenze delle emittenti che opera a livello nelle del bacino e sub bacino regionale
Non l'ha recepito nel Sensi fa sentire il peso della del di queste emittenti
Capovolgendo quindi l'impostazione del del del del piano di Vizzini che ha fatto un taglio in direzione quindi della presenza di queste di queste emittenti ora mi pare che allora si pone il problema urgente
E vado alla fine da parte della Regione Lazio
Di arrivare e quindi io a una delibera a un provvedimento che recepisca tutta la presenza delle emittenti che opera nella nel nell'ambito regionale
Per andare a un confronto serio con il ministro
Emittenti personaggi eminenti personaggi veri competente in materia ha detto che c'è spazio
Per quanto riguarda le emittenti e quindi mi pare che la Regione Lazio allora se vuole dare
Così un supporto all'emittenza locale deve battersi perché tutte queste emittenti siano presenti
Per quanto riguarda quindi il piano di assegnazione delle verrà predisposto abilissimo prego contro vorrei concludere in questa questione quindi ho parlato i soggetti a rischio moglie vari pianeti il pianto la lamentela i problemi sono veramente drammatici per tutti così tarde peggiore e più si perde più i soggetti a rischio Quintano
Io che cosa vorrei proporre allora
All'emittente che io
Già ne abbiamo parlato questi giorni alla nostra redazione la piccola ideazione siamo AN diciotto dipendenti quindi abbiamo parlato di queste cose di dare vita a una giornata di protesta due tre ore questa la mia proposta
Giornata di protesta
Possono essere anche tre ore vediamo
Perché ecco uno sino dedicate queste due tre ore
A che cosa
Ognuno si organizza in modo diciamo così possono essere ancora data il ventidue dicembre ventitré dicembre vediamolo come diciamo allora dall'in solo dalle con dalle sedici o alle diciannove
Possiamo noi a un certo punto interrompe i programmi ed evitiamo le nostre trasmissioni facendo il punto della situazione sul piano delle frequenze
Sì problemi da Regione Lazio sociale regione l'ansia prepagata dispone di provvedimenti affinché legge Lazio rispondo un suo piano
A a che si confronti con questo piano recependo realtà locali quindi con il quello è il piano del ministro Vizzini
Organizziamoci in questo modo autonomo Pepa sentiamo sta Luciano sta protesta che questo anche un contributo ad accelerare diciamo così le procedure per quanto riguarda il piano il piano delle assegnazioni questa è la mia proposta molto rapidamente che faccio
E questa in modo anche di farci sentire contare perché altrimenti sono siamo dei soggetti passivi e contribuiamo S. soggette a rischio anche noi
Il momento in cui che manteniamo il silenzio
Cioè Francesco Cuozzo seguirà Marina D'Amato del consiglio consultivo degli utenti
Io sono un operatore dell'informazione
Della televisione di Stato della RAI
Quindi abbiamo delle della RAI regionale
Che è diversa dalle
Dalla realtà delle televisioni delle idee che i giornali nazionali
Io sono molto contento che il PDS ha preso questa iniziativa vorrei però che anche gli altri partiti prendessero iniziative simili per discutere su
La giungla dell'informazione regionali
Perché è verissimo che la comunicazione locale
è una risorsa strategica della democrazia
Ma se mi permettete
Forse ancora non ci siamo a questo concetto non siamo un concetto a una realtà inferiore
Oggi come oggi
Sempre come operatore dell'informazione quindi non faccia altro come cronista arrivò riporto questa impressione questo dato io credo che lì insieme dell'informazione locale RAI compresa ovviamente
Costruì da più che costruire più che essere su asse portante della democrazia asse portante della costruzione del consenso
E questo è un fatto molto grave perché l'informazione si può fare in tanti modi diversi in tanti modi raffinati
Però senza fare nomi
Non non è mica detto che si debba che si vendano soltanto per televisione tappeti o pento ore si può offendere anche il consenso e noi abbiamo dei
Esempi illustri nelle nostre televisioni regionali ma direi anche per quanto riguarda la RAI alcune volte
Purtroppo spesse volte
E questo è il punto che noi ci piaccia o non ci piaccia
E dobbiamo sottolineare io sono d'accordo col mio caporedattore cioè non sono molto d'accordo nel senso che capisco quale l'idea del caporedattore di non riprendere le immagini degli arrestati
Tenendo presente che poi normalmente i carabinieri aspettano la RAI per far uscire gli arrestati per fargli prendere
Quindi c'è qualcosa che non riesco più a è appunto e poiché avendo inventati riprendiamo dovuto vendiamo carabinieri arrestati Gazelle prendiamo tutto e maglia come fanno tutte le altre televisione naturalmente
Però io capisco la moralità
Del della proposta che fa il capo redattore in questo senso
Come è ovvio mi sembra e questo mi sembra che abbiamo sempre rispettato ma penso che lo lo facciano un po'tutti chi fa questa professione non si condanna mai
Chi non è stato già condannato come si dice in gergo è passato in giudicato dalla magistratura è ovvio questo però la notizia bisogna darle
Perché se noi non diamo la notizia aspettando che i magistrati
Emettono la sentenza e sapendo che i magistrati prima che emetterà la sentenza TAS può passare anche dieci o quindici anni voi capite bene che c'è qualcosa che non funziona in questo meccanismo allora
Qui si tratta di vedere come noi affronta ecco perché la questione è politica in questa fase
Noi viviamo come Rai un grande paradosso
Il paradosso è questo noi siamo noi continuiamo ad avere un ascolto incredibile aumentiamo la scorta
Noi addirittura nell'edizione della sera delle diciannove e trenta abbiamo raggiungiamo superiamo qui solo nel Lazio a edizione non nel giorno medio trecento mila persone
Alle quattordici
L'ascolto e centocinquanta mila e cento mila persone
Alle sette e venti in radio giornale il cosiddetto Gazzettino addirittura RAI la il GR uno
So voglio dire c'è una massa c'è un bisogno reale vero di conoscere le cose che succedono nella regione
La RAI poi che è una istituzione ormai consolidata con una sua professionalità con tutti i limiti ma con una sua credibilità la gente
Vede nella RAI
Si sintonizza e questo bisogno va
Noi continua a chiedere questa informazione mentre come avete visto le televisioni locali
Quando va bene raggiungono le ventiquattro solo televisioni locali raggiungono il cinquanta cinquanta mila persone d'ascolto
Nel giorno medio che è un'altra cosa
Se dovessimo fare il giorno medio noioso so milioni di persone
Allora chi e cosa qual è la grande responsabilità che alla RAI
La grande responsabilità che ha la RAI e di
Trascinare il livello del editoriale
Dei propri del proprio prodotto
E quindi noi abbiamo molta più responsabilità
Rispetto a tutti gli altri organi di stampa
Di
Affrontare un punto particolare
La trasparenza del Palazzo significa collegare il palazzo alla gente
La gente al Palazzo
Perché se non facciamo questo se non facciamo capire esattamente quali sono i processi di formazione
Delle leggi
Delle decisioni che si prendono la gente non capisce
E allora siccome viviamo in una realtà fortemente parcellizzata fortemente frantumata ognuno crea il la propria manifestazione basta andare ad altra regione Lazio
Ogni giorno ogni seduta ci sono almeno cinque sei sette manifestazione ognuno porta avanti la sua corsa lui c'è qualcosa che non funzione nella nella gente sicuramente anche qualcosa grazie nella gente non funzioni
O non funziona nel palazzo
Probabilmente non funziona né l'uno né l'altra cosa
La funzione del servizio pubblico è questa creare la trasparenza far capire le cose che si verificano che fanno che fa il il il manovratore senza aver timore Timor panico
Noi della RAI lo dico in modo particolare del manovratore
Io capisco che le televisioni locali possono avere non lo dico senza cerco di la di affrontare in termini proprio non me offensivi mi io capisco che le televisioni locali hanno come dire
Ma anche i giornali locali hanno incerto Timor panico tra virgolette quando si parla del del manovratore e d'altra parte di che stiamo discutendo con queste leggi con queste cose
Stiamo discutendo ovviamente di finanziamenti sovvenzionamenti aiuti
è ovvio
La RAI non può
La RAI non può fare questo Narayana altri diritti da altri doveri
E anche i diritti
Ma altri doveri perché Renania il cannone
E a questo punto perché siamo in sede politica non basta che sia un partito politico
A farsi carico di questo problema e di questa discussione che coinvolge per forza di cose
Tutti tutte le altre tutte le altre su giornali della televisione
Vero questo questa discussione nel da portata
I ad agli agli altri partiti
Questo è un problema del sistema dei partiti
Un'ultima cosa
Vi dicevo del paradosso aumenta la l'ascolto
Aumenta anche l'insoddisfazione di chi lavora
Nella in nell'informazione locale perché aumenta l'insoddisfazione
Aumenta l'insoddisfazione perché la RAI in quanto azienda
Non è attenta
All'informazione locale non dagli strumenti adeguati per sviluppare l'informazione locale
E d'altra parte può essere anche una scelta politica
Pensate a un'edizione per esempio alle dieci di sera del TG regionale
Altro che trecento mila noi arriveremo a cinquecento mila pensate a delle edizioni pomeridiane dei radio giornali
Non solo ma pensate soprattutto a dei fuori spazi ha dei Fori spazi sulla Rete su su varie reti che si parla e si approfondiscono temi di giornalisticamente parlando di carattere regionale
Voi dovete sapere che la RAI non ha nemmeno la copertura totale della Regione con nelle proprie anche voi parlate discutete e giustamente delle grandi difficoltà che hanno le TV private a collegarsi a ma in me a mandare il segnale Laraia intere zone scoperte Civitavecchia il porto di Roma
Tutta la zona sud
è questo che cos'è
Se non tenerne a freno
Bloccare perché punta computi vista tecnico tutto è possibile fare basta fare degli investimenti ovviamente
Tenere bloccato Honda come dire un bisogno non rispondere a un bisogno vero reale perché per il resto
La relazione ha ampiamente dimostrato d'altra parte questo sono cose anche consolidate dalla teoria dalla dall'osservazione perché c'è un un bisogno del sapere il sotto casa e un bisogno del sale
Qui e c'è l'altro elemento c'è l'altra eletto come le forze politiche poiché parliamo diciamo anche chiaramente come stanno le cose sono i proprietari poi e della RAI bene fino a che punto le forze politiche si spendono
Per dare forza
Mezzi strumenti tetto tecniche uomini per per fare quell'operazione fondamentale
Di collegare
Il palazzo con diciamo così giornalisticamente con la piazza
Questa è la grande scommessa che abbiamo di fronte
Se voi come partito riuscite ad aiutarci ma insieme a dar a tutti gli altri Pertini in questa direzione
Non non solo facciamo passi in avanti noi come ente pubblico non solo lo faranno le televisioni private e ma quelle veramente che stanno sul mercato però non tutti perché non credo che sia possibile non credo che sia bello che ce ne siano centocinquanta di televisioni locali io penso che non sia perché di di di informazione o di pseudo informazione si può anche morire nove
Quindi voglio dire ma che veramente quelli che stanno che hanno svolgono un ruolo ci ci stia
Quindi un è una come dire info forse un po'la presunzione e la
L'ha preso una nostra presunzione ma io penso che dare forza alla RAI è dare forza al punto centrale di un sistema informativo
E di un bisogno e di un bisogna generale che c'è non solo nella nostra regione ma nel Paese
Grazie Francesco Cuozzo autosoma parola Marina D'Amato del Consiglio consultivo degli utenti prendeva poi la parola ce ne sarà una terza finalmente sano la gente
Sì sono la gente di cui si è parlato fino adesso non quello con l'apostrofo l'agente quelli della piazza dicendogli finalmente abbiamo una voce
Possiamo dare una voce possiamo costituire un megafono di chi ancora non ce l'ha ma siamo assolutamente poco conosciuti sono molto lieta di essere qui e sento che anche un
Un peso
Rappresentare non soltanto il consiglio consultivo degli utenti di cui mi ha molto facile parlare poiché ne sono un membro della nostra attività dal sette marzo ad oggi ma è un peso grave rappresentare quei famosi trenta milioni di ascoltatori che quotidianamente più guardano la televisione
Noi stiamo facendo un lavoro in due linee con due obiettivi uno con il quale mi potete forse aiutare tutti voi che siete i gestori dell'informazione soprattutto coloro che si occupano di informazione locale possono essere più vicini al nostro impegno in questo momento quello di costituire veramente un megafono
L'impegno politico più ampio è quello di far capire che l'informazione è un diritto
Da poco tempo nel nostro Paese la natura è diventata un diritto da poco tempo ci si batte per l'aria o per la terra o per un ambiente più pulito e si vede la gente in giro girare con le mascherine ai bambini si insegna buttare le pile
In un secchio e i vetri in un altro
Ma ancora si vive l'informazione passivamente io stamattina ho avuto due o tre in moti dentro di me forse perché il mio vero mestiere insegnare Sociologia all'università
Di grande fastidio noi non siamo la gente detta la Cossiga la gente non capisce la gente capisce capisce moltissimo la gente guarda
La gente sente la gente ascolta la gente si vorrebbe riportare molto di più di quello che non fa qualcosa fa
Dobbiamo aiutarci un po'di più a farla parlare e a prendere atto di quello che dice evitando che questo Consiglio consultivo degli utenti sia il megafono soltanto di una tendenza di voci e ora vi faccio degli esempi del nostro lavoro
E capirete quali voci per ora hanno più forza
Noi viviamo dal sette marzo ad opera della legge Mammì siamo diciotto persone ci riuniamo due volte al mese
In modo preciso e qualche volta di più quando succede qualche cosa che ci costringe o ci fa sentire la necessità di rivederci
Che cosa facciamo dovremo ascoltare quello che la gente dice della televisione della radio e dovremo consigliare il professor Santaniello a emanare un multa a far decidere che una certa trasmissione non funziona anche una certa linea culturale assolutamente malvagia nei confronti di chi la subisce
Io ho sentito parlare qui un direttore di giornale che diceva e non possiamo far vedere nel nostro Paese un folto di una persona come se fosse un condannato e subito dopo smentire giustamente dal punto di vista paradossale al quale siamo arrivate che l'effettualità della notizia non deve assolutamente in qualche misura eliminare l'informazione
Ebbene su che cosa ci siamo soprattutto battuti e sul rispetto dell'individuo e della persona la persona è viva o morta sempre una persona vedere cadaveri col sangue che esce dalla bocca
Più o meno scoperchiati e nulla è vedo il suo gesto e capisco tutto più o meno scoperchiati da un lenzuolo
E giovane ragazzo che deve riprendere la scena deve creare il più possibile di empatia in questa televisione che è diventato un'escalation di emozioni perché la razionalità l'abbiamo lasciata al secolo dei Lumi
Su questo ci stiamo ribellando credo che la gente capisca al di là che sentire la gente non è una bestia la gente voluta la gente ha fatto non solo la scuola media unica mai parcheggiata nelle università migliaia di migliaia di individui
La gente capisce anche perché il livello medio della nostra popolazione
E stato e reso evoluto grazie anche i mass media sicuramente forse la gente non vuol più comprare tappeti
Tappeti e gioielli forse la gente non vuole essere impunità D'Aste falsificate forse la gente non vuole vedere cadaveri col sangue alla bocca nel momento che fa colazione forse la gente non vuole sentirsi trattata in soprattutto adesso parlo da un punto di vista femminile in una continua disparità sessista che si continua a procreare anche attraverso i telegiornali e giornali
Che cosa ha fatto il consiglio degli utenti agito su due linee abbiamo tentato una linea politica di ampio raggio abbiamo votato un documento all'unanimità
E vi paginate bene che diciotto persone sono rappresentative non solo dieci esperti di mass media
E il resto rappresentanti di associazioni ma evidentemente selezionati a seconda di quello che è il panorama politico che ci caratterizza quindi non siamo unanimi siamo voci molto diverse
Votare ogni volta un documento all'unanimità significa veramente una guerra di trincea
Siamo riusciti a far votare da parte della gente un documento che non vuole la concentrazione della televisione
Abbiamo fatto in questo documento una lunga osservazione sulla vitalità Dario offrire all'emittenza e locali
Siamo convintissimi che soltanto un'informazione locale ridia voce direttamente alle persone che devono risentire la comunità come tale e debbano avere un'eco immediato di ciò che accade intorno a loro
Abbiamo votato un documento in cui abbiamo deprecato il pochissima informazione sui referendum sulle elezioni scolastiche sulle lezioni universitarie
Su elementi di una politica che riguarda i cittadini riguarda la gente delle piazze ma di cui non viene a sapere quasi nulla
E naturalmente abbiamo cercato di non fare censura ma di tutelare questa è una linea una lama di coltello molto ambigua è molto difficile non fare censura e tutelare allo stesso e tutelare invece che fare censura avendo a che fare evidentemente con gruppi di persone che fanno parte di noi che vorrebbero eliminare Benigni quando dice una parolaccia o Moana Pozzi quando presenta un libro in televisione
è stata una battaglia della settimana scorsa un onorevole democristiano ci teneva moltissimo ma che fosse fatta una sorta di reprimenda a un intervento di Moana Pozzi durante una trasmissione televisiva diciamo Weekend di domenica scorso
Naturalmente mi sono ribellata come donna dicendo che le uniche cose veramente offensive erano le domande che Magalli faceva Moana Pozzi e non certo la linearità di risposta con cui questa donna capace abile è stata in grado di reagire di rispondere e via dicendo così abbiamo votato un documento importante per esempio che riguardava la televisione dei bambini evidente che facciamo parlare coi soprattutto agli inizi del nostro lavoro con la voce di chi non ce la ci sono nove milioni seicentoventi mila bambini attualmente in Italia compresi tra zero e quattordici anni la Rai non si occupa di loro altro che per pochissimo tempo quotidiano
RAI due trasmette per loro la mattinata alle sette meno dieci e le otto è molto difficile svegliare un figlio la domenica mattina per farli vedere il più bel serial che ci sia attualmente in commercio
Alle sei e mezzo del mattino perché un genitore di questo genere
Verrebbe bandito dalla protezione degli animali
Eppure c'è la migliore trasmissione attualmente in giro per i piccoli
E evidentemente quelli della delle televisioni private ci avevano chiesto come interpretare la legge Mammì a proposito della pubblicità
Quando finisce quando comincia un programma per bambini un contenitore di tre ore è un programma o è un programma un singolo cartone animato evidentemente siamo riusciti all'unanimità a votare un programma nella sua interezza e cioè nella sua responsabilità di un regista di un programmatore nelle tre ore naturalmente questo nostro
Consiglio non è stato preso come tale e non c'è ancora una multa che venga applicata sono state fatte però nell'ultima settimana tre o quattro multe ingentissime a televisioni anche private che trasmettevano programmi
Per adolescenti non per adolescenti negli orari per bambini sono state banditi dalla televisione il film con trenta quaranta milioni di multe avvolta e purtroppo è capitato ad emittenti locali che trasmettevano programmi sì vietati ai minori di diciotto anni
Su queste cose c'è una parte fra noi di origine molto cattolica che attentissima ha fatto scrivere ottocento cinque lettere contro la trasmissione di Benigni
Vorrei che col vostro aiuto perché appartengo a questo modo di pensare ci deste una mano a dare il più voce a noi che possiamo esprimerla soltanto con le nostre parole con i nostri pensieri ma cominciare a scrivere alle associazioni che rappresentiamo
La sinistra a delle associazioni efficienti noi riusciamo a raccogliere alcune voci ma non ancora abbastanza vorremo incidere di più per quello che possiamo soprattutto per far capire che è un diritto essere informati e non possiamo più sopportare un'informazione passiva così come ancora oggi
Viene detto ogni volta che si parla dell'agente come fosse soltanto capace di sentire e non di capire grazie
La ringrazio la dottoressa Marisa D'Amanzo
Adesso ha la parola Cesare Rattazzi che però non vedo Sala Cesare Rattazzi dall'associazione del terzo polo
Allora la parola del sarà Roberto Natale del TG Lazio
E poi ci sarà l'intervento di Pino Marzio è l'ultimo intervento prima delle conclusioni di Vincenzo vita
Allora sperando dessert molto rapido
La commenta la comunicazione locale come risorsa strategica della democrazia un'iniziativa in controtendenza
Per quanto riguarda la RAI particolarmente in controtendenza visto che martedì prossimo i giornalisti dell'informazione regionale RAI di tutt'Italia sciopereranno per denunciare lo stato di abbandono
Nel quale l'informazione e la regionale viene lasciato dall'azienda ci si riempie la bocca con la parola risorsa dell'informazione all'interno della RAI da parte di grandi dirigenti RAI si sventolano dati d'ascolto
Che sono a dire il vero lusinghieri non sia però la forza di vincere resistenze burocratiche interni attuare
Un'ulteriore riforma dell'organizzazione delle sedi regionali che concentri sull'informazione delle sedi regionali che ormai il motivo principale anzi esclusivo della loro esistenza in giro per l'Italia
Le risorse che ancora adesso vengono disperse su settori che l'azienda stessa considera non più produttivi questo il contesto nazionale nel quale un'iniziativa del genere si inserisce per quanto riguarda la specifica situazione
Regionale e cittadini io vorrei sottolineare due questioni tecniche che secondo me però non grossa rilevanza dal punto di vista della politica editoriale Grottarossa sapete l'impianto dove la RAI le testate informative Rai si trasferiranno l'anno prossimo
A dimostrazione di quanto l'azienda consideri l'informazione regionale nella trattativa in corso in questi giorni ci siamo sentiti dire come TG Lazio dal direttore del personale quando si discuteva di Grottarossa e dalle sistemazioni da dare ai punti di riversamento che consentiranno di trasmettere dalla rete cittadina
Ma voi non siete una testata quindi non mettere di mezzo non pone dei problemi anche voi
Sottolineo solo una cosa che andando a lavorarvi fuori se non ci sarà un'attrezzata rete di punti di riversamento questo significherà quanto meno che cambierà la natura del giornale delle quattordici dell'edizione quattordici perché o si rimane lì
In a Grottarossa cioè oltre il raccordo anulare si lavora l'agenzia con quale grado di approfondimento e vivacità dell'informazione poteva immaginarlo
Oppure si va in città e però non si torna in tempo per l'edizione quattordici rischia quel punto diventare la cronaca del giorno prima con quale attrattiva sull'utente sull'utente potrebbe immaginarlo
La seconda questione tecnica però molto rilevanti dal punto di vista della linea editoriale credo che sia quella dei punti di riversamento
Una delle critiche principali che vengono fatte all'informazione regionale RAI mi baso sui dati di una ricerca condotta dalla testata per l'informazione regionale presentata agli inizi di ottobre a Venezia
Uno dei rilievi principali vengono fatte l'informazione regionale in giro per l'Italia nelle varie regioni ma particolarmente nel Lazio e quella di essere informazione troppo centrata sul capoluogo Roma mangia tutto il resto il nostro non è indiano in gran parte il TG regionale ma un TG cittadino con sporadiche aggiunte dalle Province
Qui c'è un vincolo tecnico una limite d'ordine tecnico che credo sia compito precipuo della regione provare a rimuovere vale a dire i punti di riversamento solo per uscire dal gergo quelle cassette tecnologiche quei bocchettoni nei quali si possono riversare immagini e suoni
In modo da far viaggiare le immagini suoni anziché far viaggiare le macchine da Frosinone da latina da Viterbo questo significa che se non ci sono questi punti di riversamento l'informazione dalle altre province del Lazio
Arriva tranne in casi di grandi emergenze e calamità stragi catastrofi sempre ventiquattro quarantotto ore dopo è una un un ostacolo tecnico che di fatto fa concentrare l'informazione regionale sulle l'informazione cittadina io credo che questo sia un ostacolo da rimuovere
è un un un ostacolo sul quale la Regione e gli enti locali possono esser sollecitati a muoversi così come per esempio noi non abbiamo ancora il punto di riversamento
Dal Consiglio regionale perseguire in maniera più diretta perché no anche la vita dell'istituzione che noi quantitativamente seguiamo popolarità e delle istituzioni direi che la seguiamo male anche dal punto di vista tecnico per questo ostacolo che dico
Qui pare esserci tra l'altro se l'informazione di cui sono in possesso sono fondate un vincolo posto dalla RAI
Vale a dire la RAI è disposta a fare questo punto diversamente insieme al Consiglio regionale in collaborazione però ne chiederebbe l'esclusiva io chiedo adesso
A a chi si occupa di queste cose se corrisponda a verità ne chiederebbe l'uso esclusivo rispetto alle private io francamente da giornalista RAI dico questo mi sembra un pessimo modo di intendere la centralità del servizio pubblico
Per essere più chiari la RAI sta facendo a livello nazionale patti scellerati con l'emittenza televisiva nazionale si parla di RAI investe ormai per identificare con una sigla la sintonia scellerata delle strategie ed è capace di far la voce grossa solo con un emittenza locale che dal nostro punto di vista non è direttamente concorrenziale insomma non si vede perché concordando gli orari di utilizzo dell'impianto quell'impianto non possa essere accessibile
Non solo per Rai Lazio ma anche per l'emittenza privata locale quando appunto e con altri soggetti si fanno patti talmente ne fanno di e che come ci è stato rivelato dai colleghi della Sardegna tre settimane fa capire adesso che la domenica sera si presentino nelle redazioni regionali RAI le truppe della Fininvest per dire che devono riversare il pezzo sportivo per pressing
Mentre in quelle stesse redazioni si sta montando la Domenica sportiva e quelle relazioni devono fermarsi perché c'è la precedenza tanto per capire insomma quale coerenza abbia la centralità del servizio pubblico alla quale alcuni giornalisti in azienda credono e nell'azienda stessa molti no
Sottolinea punto questi problemi tecnici perché come credo di aver dimostrato son questioni che riguardano
Io vorrei fare una proposta che lancio qui poi non dipende da un partito mi auguro che passa eletti Rattazzi che prima era passato dal terzo polo le emittenti radiofoniche che sono altrettanto importante delle televisioni che non vanno mai dimenticate
Possano raccogliere questi indizi una giornata di mobilitazione nazionale dell'emittenza
Una giornata
Di lotta senso delle forme si chiede di lotta che possono avere utilizzare le emittenti che non credo debbono necessariamente fare manifestazioni come la classe operaia degli anni migliori corte in piazza però possono utilizzare il proprio mezzo
Per fare un po'come fecero i giornali nella fase più Astra della riforma dell'editoria quando quella legge di riforma con tutti i suoi limiti sembrava non dovesse passare o avesse degli ostacoli Pasetti ricorderà quei momenti e i giornali si mobilitarono un po'tutti dalle grandi testata dei piccoli testate
Facendo di quella battaglia una propria bandiera io credo che sia possibile
Lanciare una giorno nata nazionale che posso per esempio far sì che le emittenti Deakin una quota parte da loro programmazione a parlare di questo argomento a fare di questo argomento
L'argomento del giorno sensibilizzando creando coscienza rendendo chiari rischi di Uri
Ecco questo mi pare
L'argomento
Di timida solita per quanto riguarda il privato
Per quanto concerne le questioni
RAI del servizio pubblico io mi limito a raccogliere gli spunti che sono emersi qui
Vorrei fare un'aggiunta è in corso la vertenza di cui Roberto Natale ha parlato
L'ha fatto cenno Cuozzo della
Sindacato dei giornalisti rispetto alla direzione della testata regionale l'Atir
Che stamattina è stata rappresentata qui da uno dei caporedattore Grandinetti che ringraziamo per essere intervenuto giù una delle più grandi città Dell'Atti perché Roma non dimentichiamo che anche questa sua faccia non è solamente la sede della RAI in generale anche uno dei punti più importanti della articolazione regionale dell'attività io credo questa vertenza abbia molti punti di verità
Perché
è indubbio che
Di quella sottovalutazione
Che qui abbiamo contestato del locale la RAI sia stata una delle massime protagoniste
E cioè
Mentre nella carta stampata mentre nei sistemi radiotelevisivi ripeto di altri paesi il locale assumeva quel ruolo
La RAI si limitava a fare una scelta
Molto molto a ribasso come si dice
Che ha visto nella testata d'informazione regionale
L'unico punto di effettiva concretizzazione
Ma per esempio per quanto concerne le sedi regionali della RAI ha visto un'assenza di discorso
Meglio sarebbe stato che il gruppo dirigente della RAI
Manca Pasquarelli avessero avuto il coraggio di dire alle forze sindacali
Al viti qui rappresentato questo problema alle forze sindacali ai vari interlocutori
Meglio sarebbe stato più onesto e dignitoso
Il decesso non c'è più futuro per le sedi regionali della RAI
Noi avremmo contestato immagino e spero non da sola ma almeno ci siamo trovati di fronte a un interlocutore serio
La RAI non ha fatto le questo nel suo contrario attenuto a bagno Maria il problema delle sedi regionali lei ha lasciato come sempre accade in questi casi che come dire la vicenda delle sedi marci sia poco a poco
Ha abbozzato qualche linea
Una parte almeno dell'inizio della Rai ricordo un interessante documento così la misura e la RAI che risale ormai all'ottantotto febbraio dell'ottantotto
Che un pochino dirà anche farina del nostro sacco vale a dire ricostruire un po'l'identità delle sedi per polli aprire ad altre istituzioni fare delle sedi regionali della RAI delle cose diverse si comincia a ragionare la cosa è rimasta
Nei cassetti qui noi attribuiamo una vera responsabilità anche all'UDC e della RAI nell'avere fatto
Della questione del locale una vicenda marginale oppure nel caso Dell'Atti la vera e si avuto la capacità di scegliere per l'informazione locale e però a quali condizioni io lo vorrei dire soprani netti se n'è andato ma
Caso del telegiornale dell'azione nell'unico né
Il più grave sarebbe un po'propagandistico dire il contrario però c'è un problema che minuto fuori anche da una bella ricerca sull'informazione regionale della RAI
Che la RAI stessa ha fatto qualche mese fa
E il problema è che l'informazione già le valanghe molto al di sotto
Di quello che potrebbe essere
Cioè è al di sotto delle attese legittime degli utenti
Proprio perché l'informazione locale a delle grandi opportunità la risposta che dà la RAI è una risposta molto burocratica questo va al di là della professionalità dei giornalisti che spesso è più elevata di quello che riesca effettivamente ad esprimersi
La struttura diciamo
Come un tempo scriveva Cipriani
Con Cesare o ecco è proprio come dire la struttura che dell'informazione cioè della RAI che condiziona il prodotto
Ora si può arrivare a quella follia pura di cui Natalia evocato il titolo
E cioè
L'informazione locale e il centro di Grottarossa ora io personalmente sono un fautore delle
Spero di non essere frainteso
Delle diciamo economie di scala sul piano delle grandi imprese perché è ragionevole che un'azienda che ha anche un deficit dica io ho bisogno di razionalizzare i miei centri
Non mi spaventa sembra che tutto sia fatto in modo trasparente
Con dialogo diciamo sindacale cioè in modo pulito
Però è evidente atto chiunque anche a credo una normalissimo spettatore che l'informazione già Laraia tempi e luoghi fisici per sua natura un po'diversi cioè non è pensabile parlare di rilancio le microzone già dalla RAI pensando che poi possa essere fatta
In un centro quello di Grottarossa
Tale distanza dal centro vitale della città di Roma da rendere un po'difficile poi così l'utilizzo stesso della potenzialità informativa
Questo è un argomento che io credo ora non è compito mio il compito di un partito interferire in una come dire dialettica sindacale
Tra giugno sindacato però certamente prevarrà posto
Più complessivamente noi come forza politica
Stiamo lavorando lo vorrei dire qui per una proposta di ristrutturazione della RAI
Grande capitolo di una riformare il sistema comunicativo italiano
E in questo Progetto di ristrutturazione a cui stiamo lavorando che parte da un principio generale una RAI
Holding pubblica fatta di aziende autonome soppesata alla radiofonia pensate a un'agenzia di formazione e così via uno dei grandi capitoli è la questione sedi regionali
E io credo che indico solo una chiave possibile di lettura
Un modo evolutivo di ragionare sulle sedi
Dico una cosa apparentemente provocatoria ma insomma neanche poi tanto se ci si pensa eh
Chiudere la loro esperienza in quanto sedi periferiche della RAI cioè passare dall'idea delle sedi della RAI come luoghi periferici della RAI ha centri
Del proprio territorio è stato anche detto qui forse anche con un mutamento societario delle sedi regionali della RAI
Trasformandole appunto da
Luoghi prefettizi a centri vitali del sistema comunicativo coinvolgendo istituzioni penso alle regioni
Ma anche l'università centri di ricerca coinvolgendo i privati a questo riguardo solo pienamente d'accordo con quello che veniva detto dei nostri lavori e cioè che
La RAI farebbe bene finalmente a mantenere un atteggiamento più limpido nei suoi rapporti con la Fininvest questa sorta di
Pax televisiva che
Oscilla tra la pax l'accordo politico imposto la lite più o meno regolata ha un atteggiamento invece di sana concorrenza come avviene in quel mercato di cui tutti parliamo
Che s'concorrano le aziende tra di loro in modo esplicito e abbia invece una politica intelligente rispetto all'emittenza locale
Per esempio rispetto agli impianti
Nell'ipotesi che io mi auguro si possa realizzare che già alle concessioni sarà un grande problema di riassetto per eseguire le strutture degli impianti perché la RAI non devi offrire la sua struttura come punto di incontro
Per le emittenti soprattutto le vite di più piccole
Le sedi della RAI cento rivoluzione potrebbero diventare anche dei punti di riferimento per la produzione audiovisiva
Tra l'altro mi pare che il progetto di legge che
Il gruppo regionale a presentato vada molto in questa logica cioè di favorire l'ampliamento delle fonti di favorire l'ampliamento delle strutture comunicative di rendere credibile il ruolo delle istituzioni in questo caso l'istruzione regionale
Di scommettere quindi sul locale in modo intelligente non assiste assistenzialistico
Ma invece appunto nuova qualità produttiva con un rapporto tra pubblico e privato anche più dinamico che non sia più manicheo ma sia invece fondato su una produttività generale del sistema
Ecco mi pare che questo sia
Un po'il senso del nostro lavoro così in ultima battuta io ho condiviso molto l'intervento di Marina D'Amato lo condiviso molto perché
Conteneva mi è parso insieme un invito e un'autocritica ora lei non c'è ma faccio finta che lei
Sia qui
Cioè l'invito è occuparci di più del mondo degli utenti
Ed è vero
Noi abbiamo come cultura anche democratica diciamo così vogliamo riconoscere autocritica ne abbiamo un limite cioè non si capisce perché
Ogni volta che si costruisce faticosamente una struttura che rappresenti il mondo degli utenti questa struttura debba essere
Quasi per forza naturale
E per diritto divino egemonizzata culturalmente da una certa cultura cattolica di una certa cultura cattolica la più integraliste l'arretrato
Quella cultura cattolica che porta occuparsi degli utenti solamente inviando le cartoline
Contro qualche trasmissione contro Benigni eccetera e non possa essere invece immessa in una struttura rappresentino degli utenti come queste embrione che uno dei pochi punti positivi del regime amico sugli utenti
Una cultura laica democratica progressista della società quella stessa che porta i giornali locali quella stessa che porta all'emittenza cioè un'idea di partecipazione sociale più avveduta e che quindi faccia dico se gli utenti non una improbabile
Tribù tribunale etico diciamo così sulla qualità estetica di una trasmissione ma faccia il primo passo per un'entrata da protagonisti degli utenti nel mondo della comunicazione
Mi pare che questo sia un grande punto di lavoro di grande a come dire ruolo politico e credo anche appassionante perché richiede un ripensamento anche a rapporto con il mondo sindacale con il mondo associativo che è un grande argomento dei prossimi anni ecco una cultura consumer Istica democratica avanzata credo che sia oggi indispensabile è sempre mancata in Italia
Credo che oggi però si renda necessaria
Ed è anche l'unico modo rispondere non solamente con i vecchi strumenti il comunicato di protesta
La dichiarazione sdegnata a quelle cose tipo il Ciarrapico qui citato che minaccia questo quelle vite perché noi oggi dobbiamo introdurre un terzo soggetto
Che non sia né subalterno una certa vecchi idea di pubblico partiti
Ne è una certa
E purtroppo come dire attualissima idea di concentrazione finanziaria te un terzo soggetto che abbia la forza e la capacità di essere protagonista questo sistema fatto appunto da
Altri attori
Lavoratori utenti e così via che possono per esempio anche dovuto agli elementi di tutela democratica
Del sistema delle sue regole del suo funzionamento e questo mi pare un punto di novità che va forse anche un po'al di là di alcune antiche piattaforme del nostro lavoro
E mi pare questo nostro convegno
Abbia dato molti molti stimoli ecco anch'io mi associo a chi lo diceva che non finisca qui con questa mattina vada invece a produrre forse un progetto per il Lazio che cosa servirà anche un po'da riferimento per le altre regioni vi ringrazio
Ringrazio tutti e buon pranzo