15 FEB 2015
rubriche

Conversazione settimanale di Valter Vecellio con Marco Pannella

RUBRICA | di Valter Vecellio - Radio - 17:00 Durata: 1 ora 59 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale di Valter Vecellio con Marco Pannella" di domenica 15 febbraio 2015 , condotta da Valter Vecellio con gli interventi di Valter Vecellio (giornalista e direttore di Notizie Radicali), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 59 minuti.

La rubrica e' disponibile anche in versione audio.
  • Introduzione

    Valter Vecellio

    giornalista e direttore di Notizie Radicali

    L’evacuazione della Libia di fronte all’avanzata dei terroristi dell’Isis; il Medioriente in fermento; la crisi ucraina; l’attentato di Copenaghen e la continuazione con quello alla sede di Charlie Hebdo a Parigi a gennaio; le riforme costituzionali in corso d’approvazione e le tensioni in Parlamento
    17:00 Durata: 4 min 24 sec
  • Pannella ricorda il trattamento “schifoso” riservato al messaggio “straordinario nel tempo e nella qualità”, a proposito della giustizia e della democrazia italiana, inviato alle Camere nel 2013 dall’ex Presidente della Repubblica Napolitano. Si tratterebbe oggi di “elezioni fatte in una situazione tecnicamente criminale per il diritto italiano ed europeo”. “Questo auspicio (di elezioni, ndr) è un po’ miope, non dico cieco”. “Ignorare quali elezioni sono possibili in questa Italia significa escludere la possibilità di elezioni che meritino di essere chiamate democratiche”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Marco Pannella sulla degenerazione di “una democrazia reale che oggi sta alla democrazia come la realtà comunista stava al comunismo degli utopisti, cioè ne era esattamente l’opposto”. La difficoltà per i Radicali nella situazione attuale con “le norme, le condizioni complessive, sono tali che, mancando l’informazione elettorale, essendoci solo dibattiti tra soci della stessa associazione per delinquere”. La minaccia del voto anticipato da parte di Matteo Renzi: “Un compagno radicale, doppia tessera tuttora, Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, ho sentito oggi che anche lui auspica elezioni presto. Vorrei subito dire a lui e a tutti coloro che lo temono o lo sperano, che nelle condizioni date, di anti democrazia imperante, individuata e condannata”, le elezioni non avrebbero senso secondo Pannella. Il leader radicale poi ricorda il trattamento “schifoso” riservato al messaggio “straordinario nel tempo e nella qualità”, a proposito della giustizia e della democrazia italiana, inviato alle Camere nel 2013 dall’ex Presidente della Repubblica Napolitano. Si tratterebbe oggi di “elezioni fatte in una situazione tecnicamente criminale per il diritto italiano ed europeo”. A Giachetti (Pd): “Questo auspicio (di elezioni, ndr) è un po’ miope, non dico cieco”. “Ignorare quali elezioni sono possibili in questa Italia significa escludere la possibilità di elezioni che meritino di essere chiamate democratiche”. “Mi pare che anche Papa Francesco abbia bisogno di molto coraggio. Perché proprio oggi una parte autorevole della Chiesa emiliana ha fatto, rispetto agli embrioni e a questa cosa, interventi che a malapena si sentivano durante il dominio di Ruini”. Quello della Chiesa emiliana “è un modo di vedere le cose che risente di posizioni ‘giacobine’, quelle che ritengono che i mezzi giustificano i fini e non – come noi sappiamo – che i mezzi qualificano i fini”. “Renzi si illude di potere, in alternativa a delle elezioni, continuare a sgovernare. Perché lui non se ne rende conto, ma non governa, sgoverna piuttosto”. Le promesse mancate? “Al popolo italiano è stato proibito di conoscere l’atto del primo magistrato, cioè il Presidente della Repubblica uscito”. Pannella parla di un “sentimento sempre più diffuso, di disprezzo, di cessazione di ogni speranza sul fatto che il regime possa evolvere positivamente”. Le critiche rispetto al “povero Grillo”
    17:04 Durata: 21 min 2 sec
  • Pannella sull'incontro con il neo Presidente della Repubblica: “Voglio rivendicare il fatto che alcune analisi ideologiche anti laiche, cioè ‘il laicismo e la tolleranza sono il nemico’, è una cosa che Mattarella, il nostro Presidente, ha espresso e aveva interiorizzato nel 2005. Ma ritengo che, dopo le cose accadute da allora nel mondo di origine democristiano, parlo della morte di Alessi, poi il fatto che il loro leader siciliano Nicolosi era doppia tessera col Partito radicale…”, Mattarella non sia più su quelle posizioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: “Il diritto internazionale per il momento riesce ancora, direi scandalosamente, a darci ragione”. “Questo è quanto noi continuiamo a coltivare, in una situazione nella quale corrispondiamo in modo ragionevole e positivo al senso di distacco, di sdegno, di disperazione che c’è nell’opinione pubblica nonostante il bombardamento dei media”. Il leader radicale parla di “illusione” rispetto all’idea che la Rete web potesse contrastare questo uso “totalitario” dell’informazione. Pannella sull’incontro con Mattarella, il nuovo Presidente della Repubblica, e sul suo atteggiamento cangiante rispetto ai Radicali. Nel 2005, ricorda il leader radicale, Mattarella sosteneva i Radicali fossero “incompatibili” per un’alleanza col centro-sinistra. “Voglio rivendicare il fatto che alcune analisi ideologiche anti laiche, cioè ‘il laicismo e la tolleranza sono il nemico’, è una cosa che Mattarella, il nostro Presidente, ha espresso e aveva interiorizzato nel 2005. Ma ritengo che, dopo le cose accadute da allora nel mondo di origine democristiano, parlo della morte del presidente (della Regione siciliana) Alessi, poi il fatto che il loro leader siciliano Nicolosi era doppia tessera col Partito radicale prima di andarsene…”, Mattarella non sia più su quelle posizioni
    17:25 Durata: 7 min 39 sec
  • Pannella riassume quanto detto alla riunione di domenica di Radicali Italiani: “Esistono un obiettivo e una prospettiva realistica certo, in qualche misura potendomi dire che mi ritengo profetico quanto Spinelli e Rossi di Ventotene. E in questo dibattito, che è stato ampio, non ho sentito evocare da nessuno un evento che per me resterà nella storia: che oggi le posizioni del Dalai Lama sono sicuramente tali che farebbero commuovere di gioia Altiero Spinelli”. Le posizioni non più indipendentiste del Dalai Lama, leader dei tibetani

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L’incontro di Marco Pannella con Franco Battiato. Vecellio ricorda Bruno de Finetti e la sua direzione di Notizie Radicali per andare contro le regole dell’Ordine dei giornalisti. Sulla sensibilità, anche radicale, dei giornalisti Vittorio e Mattia Feltri. Invece “Angelo Panebianco mi sembra avere immorbidito la sua analisi rispetto a quella di quegli anni, dunque è meno radicale di quanto io ritengo non sia presente nella opinione pubblica. Che di questo non si rende conto, cioè di essere su posizioni radicali”, ma questo accade per colpa del regime. Pannella riassume quanto detto alla riunione di domenica di Radicali Italiani: “Esistono un obiettivo e una prospettiva realistica certo, in qualche misura potendomi dire che mi ritengo profetico quanto Spinelli e Rossi di Ventotene. E in questo dibattito, che è stato ampio, non ho sentito evocare da nessuno un evento che per me resterà nella storia: che oggi le posizioni del Dalai Lama sono sicuramente tali che farebbero commuovere di gioia Altiero Spinelli”. Le posizioni non più indipendentiste del Dalai Lama, leader dei tibetani. “Ho insistito sul fatto che andare troppo a prestare attenzione a iniziative referendarie, a leggi di iniziativa popolare, in questo momento, nel contesto della informazione e della comunicazione di anti-democrazia popolare, non è la via che può essere realisticamente percorsa”
    17:33 Durata: 25 min 54 sec
  • La situazione libica: “Tanto più c’è l’offensiva violenta dell’Isis, tanto più ritengo che anche antropologicamente i popoli che l’Isis si illude di poter domare attraverso assassini sistematici, ritengo invece che la nostra proposta è la proposta di un ordine alternativo, di un sistema anche formalmente alternativo a quello offerto dall’Isis”. “Il successo di popolarità del Califfato in realtà contiene in sé i germi della propria dissoluzione da parte dei popoli, a cominciare dai loro popoli, di questa campagna di assoluto nichilismo fondata sugli assassini”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La situazione libica e le prime risposte dal Governo italiano. Pannella: “Viene scoramento se non si dà un’analisi della situazione preventivamente. Il prodotto di oltre mezzo secolo di anti-democrazia, cioè anti-dialogo e anti-confronto”. “Nel momento in cui la violenza appare più chiaramente che mai, Charlie Hebdo ma anche la Danimarca, ebbene noi dovremmo temere che la lotta civile nonviolenta, a partire dalla difesa dei diritti umani e dello Stato di diritto per tutti, dovremmo forse essere della scuola sessantottina di un certo momento per cui dinnanzi alle violenze dello Stato ci sarebbe dovuta essere una risposta violenta?”. “Confesso che se dinnanzi a violenza smaccata la nonviolenza è inadeguata, allora ho sbagliato tutta la mia vita”. “Tanto più c’è l’offensiva violenta dell’Isis, tanto più ritengo che anche antropologicamente i popoli che l’Isis si illude di poter domare attraverso assassini sistematici, ritengo invece che la nostra proposta è la proposta di un ordine alternativo, di un sistema anche formalmente alternativo a quello offerto dall’Isis”. Pannella dice di voler “parlare bene, molto bene”, di una trasmissione andata in onda su Radio Due. “La riunione informale di oggi al Partito, lì il problema che ho posto era quello che tu chiedi che si ponga: non dare per scontato la fattibilità politica di quello che vado sostenendo in alternativa a strade che ho evocato con grande stima. Tanto è vero, ho detto, che a Torino, dove sono stati evocati tanti successi finiti con la nomina di un garante dei detenuti, ma questa è l’eccezione che ha confermato la regola, perché per il resto spero di riuscire a far prevalere la tesi opposta a una tesi che c’è nell’Associazione Aglietta e che dice: a questo punto, tanto vale per assenza di consensi e militanza chiudere l’associazione. Io sono contrario a questo”. “Si sono nominate tutte le iniziative dal basso possibili, tranne le disobbedienze e le lotte nonviolente connotate da autofagia”. “Il successo di popolarità del Califfato in realtà contiene in sé i germi della propria dissoluzione da parte dei popoli, a cominciare dai loro popoli, di questa campagna di assoluto nichilismo fondata sugli assassini”. “Sono convinto che come Radicali noi tutti o in parte terremo una linea che è quella di sostenere, come dichiarazione di intenti, di valori e di analisi, il messaggio costituzionale di Napolitano”. Sul “tradimento dei chierici”
    17:58 Durata: 21 min 53 sec
  • Lo sciopero della fame di Pannella e l’obiettivo di far valere il messaggio di Napolitano sulla giustizia. “Noi siamo e ci auguriamo che il Presidente emerito Napolitano oggi si renda conto che sta a lui, ancora, continuare la lotta per gli obiettivi che ha indicato come ‘obbligo’ per tutti gli italiani. Questo è, e questo vorrei che fosse chiaro”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    I cambiamenti alla legge elettorale “per garantire l’anti-democrazia”, così Pannella commenta l’Italicum. Il ruolo di Mattarella. “Il processo di clericalizzazione” del mondo cattolico e i ragionamenti di Ratzinger su averi e poteri della Chiesa. “E’ lo stesso Papa che si è spogliato anche della immagine di Pontefice, con un fatto nuovo nella storia, dimettendosi”. Lo sciopero della fame di Pannella e l’obiettivo di far valere il messaggio di Napolitano sulla giustizia. “Noi siamo e ci auguriamo che il Presidente emerito Napolitano oggi si renda conto che sta a lui, ancora, continuare la lotta per gli obiettivi che ha indicato come ‘obbligo’ per tutti gli italiani. Questo è, e questo vorrei che fosse chiaro”
    18:20 Durata: 16 min 51 sec
  • L'organizzazione del seminario “Bruxelles 2”. Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L’incontro in Sicilia prima con il cantautore Battiato e poi con Bassiouni, giurista di origine egiziana. La preparazione del seminario “Bruxelles 2”. Una storica trasferta di Pannella in Spagna con un’annessa iniziativa sull’obiezione di coscienza. “Avendo adesso acquisito, rispetto a Bruxelles 2, una cosa molto importante. I colloqui che noi abbiamo con la parte Lega Araba, ebbene abbiamo avuto un suggerimento che abbiamo accolto. Piuttosto che dire che facciamo un convegno sui diritti civili o sui diritti umani, loro ci hanno detto: vi suggeriamo, poiché parliamo a questo punto semmai di voi europei e di noi Lega Araba, perciò con realtà diverse, parliamo piuttosto della ‘transizione necessaria ed urgente verso uno Stato di diritto’. Questa dizione, che c’è stata fatta a un livello alto della Lega Araba, è in attesa di un nostro incontro con l’Alto Commissario dei Diritti umani dell’Onu che risiede a Ginevra e che è un principe arabo, giordano o libanese non ricordo”. Il sostegno a Ginevra dell’attuale ministro degli Esteri. Alcuni appuntamenti della prossima settimana, a partire dalla laurea ad honorem che l’Università di Teramo consegnerà a Pannella, con il “benestare” del Ministero dell’Istruzione, come sottolinea Pannella: “Un altro segnale di attenzione da parte del Governo”, dice il leader radicale
    18:37 Durata: 22 min 13 sec