Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura, Romeo, Storia.
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Nei giorni ventotto ventinove trenta novembre novembre scorso si è svolta a Roma nella sede dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana un convegno di studi in memoria di Rosario Romeo il grande storico ed eurodeputato scomparso il sedici marzo mille novecentottantasette
Rosario Romeo è stato figura
Di intellettuale
Di grande levatura
Anche perché i suoi studi
Ricordiamo
Mentali quelli turchi Sorgi mentre su Cavour
Sono sempre stati improntati all'ideale di una storia che sia dettata è stimolata dalla riflessione sul presente finché provvede
La storiografia dunque
Non certamente militante nel senso più banale della parola
Martone grafia
Possiamo dire contemporanea secondo l'insegnamento di Benedetto Croce per il quale ogni storia e Storia contemporanea
I suoi studi sul Risorgimento
Degli anni Sessanta se ben ricordo
Furono armi o meglio strumenti di una grande e attualissima polemica
Con la storiografia gramsciana allora dominante
Vigore la quale definiva il Risorgimento
Come un fenomeno moderato
Cioè un fenomeno
Non invito alle sue estreme e qui positive conseguenze quelle che si potevano immaginare in ragione della rivoluzione agraria mancata del fatto cioè che non ci fosse stata in Italia una grande rivoluzione agraria
Fatto che impedì il compimento del Risorgimento in senso davvero democratico di rottura delle chiusure di Class certamente allora perse
Romeo difese
Difeso invece le scelte delle classi liberale del tempo e soprattutto alle scelte di Cavour
L'uomo di Stato capace
Del sintesi liberatoria
Assai più profonda risolutiva del video dell'opera più pur meritoria di democratici come Mazzini e come Garibaldi
E sicuramente
Più moderna dell'Utopia oltretutto pericolosa come vediamo in questi anni in questi momenti del federalista repubblicano
Per queste sue posizioni difese con intransigenza con rigore anche momenti difficili
Fossati della Società italiana in quegli anni dopo sessantotto in particolare
Per queste sue posizioni dicevo Rosario Romeo venne presto definito un conservatore
Conservatore illuminato nel migliore dei casi
Conservatore nel clima
Della cultura della sinistra nel tempo volevo dire appunto persona in realtà fuori dal
Palla profondità culturale di Rosario Romeo
Fu di ben altro livello
Prego passare di quelle polemiche
Quando si fece eleggere deputato
Poté poi sembra le
Che anche lì e avesse ceduto a una spinta di sguarnita più o meno utile più o meno
Inutile possiamo dire dei
La vanità dell'uomo ormai issata sia soddisfatto
Del tempo trascorso
Sugli studi e che circa adesso altre soddisfazioni e si esistenziali e sociali è capitato ad altre persone non è il caso di Romeo perché in realtà la sagra Romeo eurodeputato
Si fece subito notare
Per la capacità con la quale Keppel porre attenzione
Ai tempi dell'unità europea e partecipare alle battaglie che nel Parlamento europeo si svolgevano su questo argomento vicino a Spinelli
Ne condivise problematiche temi e iniziative
Dunque deputato ma militante deputato attenta ai problemi e non siamo così persona che ci fosse data la fuga
Balle responsabile
E proprio verso anche grazie al convegno dell'istituto che si è tenuta il convegno che si è tenuta l'istituto dove ci voleva Diana ci rendiamo conto che il suo interesse politico per l'Europa quello appunto dimostrato da eurodeputato
Anche un testo in realtà Kouhili sottoporsi a un certo momento per la sua vita la problematica storica a cui lui era particolarmente legato cioè il problema del formarsi della nazione italiana il problema nazionale
Nel quadro del formarsi delle nazioni europee del secolo scorso
Problema
Particolare del significato che ha oggi il termine stesso il concetto stesso di nazione
Di fronte all'ampliarsi della tematica
Ai valori federalisti e valori europei
Alla necessità in sostanza del superamento dell'idea del concetto della realtà nazionale ecco l'importanza per i radicali per radio radicale
Di dare oggi agli ascoltatori
Partendo i prossimi giorni speriamo parte del questo convegno almeno le parti dedicate a questo
Il convegno
Il cui titolo era il rinnovamento della storiografia politica
Che ha svolto infatti in realtà
Quasi interamente sotto il segno l'urgenza
La problematica del rapporto fra nazione e libertà fra nazione ed Europa
Le relazioni di Renzo De Felice
Di Gennaro Sasso di Brunello di jazz sì in particolare hanno esaminato l'opera di Rosario Romeo proprio sotto questo aspetto
Centralità delle Nazioni
O della libertà
Al centro della storiografia
E degli interessi etico politici di Rosario Romeo questo lasse
Più
Attuale più vivo dei tre giorni di convegno
Anche altri problemi sono stati sollevati ma noi su questo ci concentriamo
Giuseppe Galasso e Giuseppa Grasso per esempio ha risposto che il dilemma
Di Rosario Romeo si scioglieva nel senso di privilegiare da autentico liberale crociano l'idea di libertà su quella di nazione la risposta data la Gennaro Sasso è stata invece più problematica
Per Renzo De Felice Rosario Romeo fu spinto elaborare il concerto i temi di nazione
Perché egli era spinto era sollecitato
Dalla necessità di fissare i suoi valori nei termini e nelle linee essenziali pur avendo egli Romeo la consapevolezza che la dimensione nazionale foste ormai superata
Ricordiamo anche che in una intervista Tele Roma cinquantasei egli aveva affermato
Che Altiero Spinelli
Qui citiamo proprio sulle parole ebbe la forza la capacità di fare in modo che lo schieramento federalista che in fondo al Parlamento europeo non era davvero maggioritario avesse invece la maggioranza in occasione essenziali
Io credo diceva l'intervista che noi dobbiamo a Spinelli un'ispirazione la capacità di conservare fiducia nella possibilità
Di riprendere la battaglia anche per anni e per decenni quando era sembrata quando fosse sembrato che tutto era perduto o fosse perduto
E ancora diceva Romeo dobbiamo Spinelli l'indicazione di quella che l'altro la strada per risolvere i problemi dello
In questa dire Matica drammatica consapevolezza della
Diciamo così del dissidio o meglio hanno della diversità della divergenza
Tra la tradizione nazionale le esigenze liberali di superarla
Si svolse una lunga stagione della ricerca storica e politica di Rosario Romeo forse per noi la più interessante
Oggi diamo del convegno che si è tenuta l'istituto per l'Enciclopedia Italiana su Rosario Romeo la relazione del professor Brunello Vigezzo che ha come titolo Giolitti
La crisi dello Stato liberale e la prima guerra mondiale
Ascoltandola ci renderemo conto della attualità di questa relazione proprio rispetto ai temi che abbiamo appena ricorda
La relazione ed è una brevissima sintesi analizza in partenza il rapporto tra
Giovanni Giolitti e il direttore
Del Corriere della Sera dell'epoca Albertini
Nel momento di passaggio il momento in cui incombeva la prima guerra mondiale
Bertini favorevole all'ingresso
Dell'Italia Guerra
Giornale
Faceva battaglia per questo
In nome di un ideale di nazione di sviluppo della borghesia
A cui Giolitti invece guardava con grande perplessità e anche sir Rosario Romeo
Insieme a croce che ad altri studiosi in fondo
Fu critico dell'opera di Giolitti noi sentiremo attraverso la ricostruzione di di Ghezzi come lentamente ma mano che proseguivano sciocche procedeva nel suo studio Rosario Romeo venne sempre più modificando la sua opinione e rivalutando l'opera
Di Giolitti
Giolitti
Secondo Romeo era il futuro come Albertini era il passato Giolitti guardava a una problematica sociale alla quale invece Albertini
Abbiamo detto
Della attenzione di Romeo per la posizione di Giolitti rispetta la guerra mondiale e boh non ascolteremo anche nella relazione di leggersi come a un certo punto Romeo rivaluta addirittura la posizione neutralista
Di Julie
Forse
La guerra poteva essere evitata
Vantaggiosamente per il nostro Paese questo era il giudizio di Giolitti sappiamo e Romeo a un certo punto
Puntare sulla formazione
Liberale in qualche modo anche debitrice
Allo storico Volpe
Di accenti nazionalisti nel senso migliore
Romeo così rivaluta questa posizione neutralista
Riccioli
Naturalmente Romeo la guerra mondiale porto come conseguenza
Il fascismo e viene Rosario Romeo una rivalutazione complessiva delle posizioni della società liberale del mille novecentoquattordici che offriva dice elementi positivi
Che solo la guardi sviluppo che sulla guerra poi altero cancello e sostituiti con altre volte
Fascismo
Noi abbiamo così cercate di sommariamente e dare una brevissima sintesi di questa relazione estremamente interessante
Molto bella che
Di il deflusso Brunello Midget sì che ha detto
Gli ascoltatori potranno ascolta potranno ascoltare
La la mia relazione avrà dei il carattere di una prima e cauta esplorazione del tema pedonalizzata
Perché sin dalle prime verifiche
E tanto più direi
Dopo lo svolgimento di questo convegno
Pensiamo per esempio a proposito di Giolitti appunto ai pareri diversi se non opposti avanzati da Galasso o dagli all'intesa sin dalle prime verifiche
Il tema di questa mia relazione su Romeo politica la crisi dello Stato liberale la prima guerra mondiale
Mi si è rivelato tutt'altro che semplice
Anzi Bari
Intricato più contrastato di quello che non mi aspettassi
I giudizi severi e persino aspri
Di Rosario Romeo su Giolitti sono ben noti così che per certi aspetti
Con il nostro show
Romeo potrebbe esser fatto rientrare trovandosi in illustre compagnia nella grande corrente l'anti Giolitti ISMA
E in parte incerto e così mai parte non mi pare
E cercherò di dimostrarlo
Le considerazioni di Romeo su Giolitti usiamo Giolitti come termine riassuntivo terrore tanti problemi e più animata più ricca e anche più fissando in quanto non paia
E per certi versi credo che me ne son convinto almeno strada facendo
Essa richiama anche aspetti più generali orientamenti tipici di Romeo la sua stessa metodologia
Forse generalmente il suo approccio alla storia
Rosario Romeo in realtà
Aveva
E anche a ma direi
I suoi grandi miti polemici
Chi lo legge gli articoli saggi ma anche i libri
Lo può rilevare e di certo non ricorda chi lo ha conosciuto lo ha frequentato ha avuto modo di discorrere può discutere con lui
E ha visto come a partire a parlare di alcune grandi questioni tra politica e storiografica Romeo si animano anzi si accendeva si infervora affrontava l'argomento di slancio compassione senza temere anche cercando avvolto il paradosso
Il Ruentes ironico ora con una punta di sarcasmo ora con una punta d'allegria montare quelli che gli sembravano dire ad Affori
Questo aspetto dei grandi miti polemici forse è stato un po'trascurato ed io vorrei richiamarlo perché mi sembra un passo un passaggio essenziale per arrivare al mio prima
I suoi inizi polemici chiamiamoli così
Non erano pochi erano bellissimi erano relativi alla storia italiana nella storia generale
Attenti più vecchi e a tempi recentissimi
Nel richiamare alcuni che mi sembrano importanti anche di cinema e più in generale riguardano il modo
Con cui Romeo affrontava problemi storici e politici che gli parevano i più importanti spesso
Pensiamo alla rivoluzione francese
Allora venga pazienza di Romeo per ogni presentazione che sapesse storiografia per ogni tendenza a ignorare la durezza degli scontri e gli orrori della Rivoluzione francese
Come Romeo si accendeva quando parlava da alcuni storici e del modo in cui avevano sorvolato sulle stragi di settembre
Oppure pervenire ha un grande mito polemico otto più pacato ma quanto
Appena Romeo vedeva qualche traccia da anglofilia Ottavio mania
Lui che si riconosceva l'importanza della grande rivoluzione industriale ok la grandezza della storia inglese non era questo in discussione
Ma appena incontrava i luoghi comuni sul culto dell'Inghilterra la sopravvalutazione della linea inglese il mito del bipartitismo
Ecco grande invito polemico saccente che o al contrario
Quando protestava contro ogni demonizzazione della storia tedesca contro l'oblio della pratica delle quarantacinque dei profughi costretti da est ad abbandonare i loro territori sull'intollerabilità della divisione della patria tedesca
Ogni avviare quando protestava contro la faciloneria con cui si consideravano letture regole della politica di potenza o le sue polemiche sulla guerra e la propaganda a proposito del Vietnam ho a volte la mancanza di generosità che gli notava a proposito dei popoli arabi e l'accondiscendenza verso ogni pretesa di Israele
E via via
Le proteste
Sugli intellettuali
I ribelli di maniera irresponsabili gli esempi tangibili ai suoi occhi della scissione fra potere e responsabilità
E pervenire alla storia italiana con la stessa intensità
L'industria attacchi al Risorgimento la mancanza del senso reale di cosa fosse lo sviluppo del capitalismo l'industrializzazione l'incapacità di avvertire come fosse veramente essenziale per l'Italia quella scelta che aveva dovuto affrontare il rischio di finire nell'Africa
L'ignoranza della realtà del Mezzogiorno
Le eccessive pretese dei nuovi vincitori dopo il quarantacinque comunisti socialisti cattolici rispetto alla storia nazionale la demagogia democratica la retorica dell'antifascismo
Le pretese del monopolio della Resistenza
Questi limiti
E altri
Che valore avevano Romeo
Rivelavano credo la sua partecipazione intensissima
Ai tempi in cui è accaduto di indicare ma a mio avviso almeno più che non si creda riguardano anche il suo modo di accostarsi alla storia
Il suo assenso dei contrasti
Così i fondi in una storia italiana europea e poi mondiale Romeo protestava ed è istintivamente avverso alla drammatizzazione che oggi vivono amava lo stile lui diceva semplice essenziale che ippico dalla storiografia contemporanea
Però il suo senso vero era quello di una storia tram ma
Il senso di cui era profondamente convinto che la che la storia
Spessissimo era tragedia
Con l'obbligo che ne derivano storico di capire le opposte ragioni
Che c'erano in campo
E per questa via
La polemica o invito polemico in Romeo
Diveniva spesso un modo
Per coi problemi
Per approfondire le situazioni
Reagire essi
Ai miei luoghi comuni ai giudizi diffusi
Ma avvertendo
La forza che ne avevano e avendo l'impegno di trovare nuove risposte positive che li sostituì ci sarò
Da qui insomma questi grandi vecchi polemici si tramuta vano
In quello che io chiamerei suo rovello così caratteristico
Perché non l'ha mai abbandonato il suo ripensamento accostando
La storia italiano europea come problema che riguardava la sua alla sua vita di ogni momento e la vita di ognuno di noi
Il mitico voi anche qui meriterebbe un'indagine più attenta i grandi miti polemici di cui ho parlato dalla rivoluzione francese l'Inghilterra la Germania consiglia
Erano anche più connessi più convergenti l'uno con l'altro di quanto si ritenga
E forse il primo fra tutti il gradito polemico che l'accendeva e l'animava era il mito per la democrazia
Che Romeo sentiva come il problema centrale è ormai il suo tempo
Ma insieme direi
Per usare
Una metafora familiare
Direi che si potrebbe pensare Romeo armato di un setaccio implacabile prima di accettare la democrazia scattare tutto quello che di Torino lo accompagnava se poi loro ci fosse
Non si sapeva ma la democrazia non mi aveva convinto era il più grande tema del suo tempo e di oggi e anche per la vita italiana
Giolitti a sua volta spero di non essere uscito fuori strada era uno di questi miti anzi è uno dei miti popolare familiari per cui Romeo passato il grande critico di Giolitti
In tanti scritti in effetti Giolitti diventa presto il simbolo del negativo
Ma credo che alla luce di quel che ho detto fin qui solo considerandolo come un grande invito polemico andare o meno
Si possa capire come in realtà proprio affronti questo problema eccome le critiche spesso recise tempestose
Un complesso di lamponi ardito a una riconsiderazione attenta assai più problematica dei problemi
Già Giolitti ed è una politica giolittiana e della crisi dello Stato liberale
E del quattordici e quindici ed è la prima guerra mondiale per non dire delle origini del Fresh
Così almeno mi pare cercherò di uno stallo nelle tre parti in cui dividerò la mia relazione
Soffermandomi prima un po'analiticamente cercherò di dire perché sul saggio più noto probabilmente Romeo ha scritto a proposito dei politici è quello tra i vari titoli un titolo private quello Albertini e Giolitti
Seconda parte vedendo alcuni dei molti riferimenti più di quanti si creda che Giolitti che Romeo ha fatto Giolitti tornando al G con insistenza che mi ha sorpreso
Terza parte conclusive molto rapida cercherò di fare alcune osservazioni sui temi e problemi che a partire da Romeo e dalle sue considerazioni ci dovrebbero indurre a riconsiderare
Il problema della crisi dello Stato liberale della prima guerra mondiale della stessa politica giudice
La prima parte
L'ho scritto più noto probabilmente resta quello
Dicevo dedicato a Albertini e aggiunge
Il più diffuso è anche il più polemico il più drastico probabilmente quello cui è legato il volto dalla leggenda di se la leggenda piena di verità di Giolitti di Romeo critico così polemico di Giolitti
Non è forse più noto che questo saggio avuto anche varie redazioni cosa rara in Romeo che ha sentito il bisogno di cambiarlo uscito nel Corriere della Sera nell'ottobre del settantuno ma è ripreso svolto ampliato in modo tormentato quando esce nell'Italia moderna per storia e storiografia in quegli anni
Settanta di cui ieri si parlava del Rizzo e poi di nuovo in questa versione è compreso nell'Italia liberale sviluppo e contraddizioni mentre negli scritti storici si torna ovviamente raccogliendo lo alla prima redazione e anche i pezzi aggiunti sono indicativi di quanto Romeo si impegnasse
Per trovare il modo di affrontare il problema anche in questo che resta il saggio e direi più drastico più polemico più preciso nei confronti di Giolitti e prenderò anche la versione
Più critica più ostile più polemica verso Giolitti
Quella dove a mio avviso in tutta l'opera di Romeo si ritrovano dei giudizi più drastici
Cercando di vedere come anche
Nonostante tutto questo anche quando vi invito polemico diventa per così dire incandescente si può trovare sempre
In modo caratteristico di procedere di Rosario Romeo che vorrei cercare di fermare per questo mi scuso se dedicandogli se il presidente me lo consente dieci minuti non di più quanto ora
Vorrei cercare di vedere anche i passaggi attraverso cui Romeo torna e ritorna sul tema per cercare di fissare
Questo grande invito polemico
Con un andamento che è tutto suo
Tutto caratteristico di Romeo dove e questo è un altro tratto che secondo me essenziale nello storico Romeo lo stile e la penetrazione dei problemi fanno tutto
La partenza
Pensate al vertice Giolitti lo ricorderanno è data dalla presentazione rapida delle posizioni di Albertini gli Albertini nei venti anni di vita politica
Del grande oppositore di Giolitti il direttore del Corriere posizione che Albertini accentuate
Semplificate se possibile per renderle più sferzanti e qui più che altrove più che in tutti gli iscritti di Romeo Giolitti assume la figura carattere il simbolo negativo
Nella storia politica italiana dalla fine dell'Ottocento fin verso il fascismo
Perché è mescolando la vena polemica ad Albertini ha una sua
Rosario Romeo fa nelle prime pagine di Giolitti il simbolo fosco dalla rovina dello Stato liberale a partita dalla crisi di fin e secolo
Quando riassumo in breve in questo caso viene già alterata la funzione del Parlamento o la minoranza che sopra fa la mia la maggioranza dopo l'ostruzionismo
Ma anche con il mancato funzionamento dello Stato liberale con l'ordine pubblico inteso nel senso più ampio che non è rispettato con le classi dirigenti malamente esposte con le violenze tollerate sì non lo sciopero generale del quattro
Ove lo Stato villa per la sua assenza
Uno Stato liberale dove gli stessi dipendenti pubblici nonostante le leggi che dovrebbero disciplinarle
Fan prova di continua indisciplina ove il suffragio universale punto d'arrivo al punto capitale della politica giolittiana
è concesso in un Paese che non ne aveva fatto manifestato l'esigenza e conti che contava ancora altissime percentuali da analfabeti
Sempre tutto questo da parte di Giolitti nella vana ricerca dell'appoggio dell'incontro dei socialisti salvo non trovarlo mai a ripiegare deluso sui cattolici
Passando se si vuole dalla padella nella brace certo mettendo in forse
La vita dello Stato liberale
La crisi dello Stato liberale in questo quindicennio diventava irreparabile queste sono le prime tre pagine con cui Romeo parte nel suo saggio su Albertini
Fino a riassumere insomma un progressivo decadimento dello stato e una graduale disgregazione dei principi e dei valori che sostenevano la società liberale caratterizza il giudizio del grande direttore del Corriere quel quindicennio
Che tanta parte della storiografia e della pubblicistica italiana e straniera
Indica invece come quello di maggiore progresso che l'Italia uscita dal Risorgimento abbia mai conosciuto
Allora si era incrinata la fiducia della borghesia nello Stato e dei principi del governo libero ed era venuto meno nelle stesse città la coscienza dei suoi compiti di classe dirigente
E a partire da lì dove bisogna seguire con estrema attenzione
I i successivi passaggi di Romeo è un movimento
Estremamente
Fatto di andirivieni che di volta in volta dovrebbero consentire a Romeo ricercati fissare quale il vero nucleo dei problemi
Su questa via semmai subito nella pagina che segue Romeo insiste annotare altre aggravanti della situazione che si è venuta formando nell'Italia liberale
Perché contro queste violenze e sopraffazioni dalle masse non tenute a bada dallo Stato liberale Albertini abbia più volte ad invocare la rinascita di una coscienza borghese
E capito Ciancaglini e liberale che si fossero le reazioni che qua e là sorgevano contro quelle violenze e sopraffazioni le opposizioni nazionaliste il Corriere le appoggia
è il segno che lo Stato liberale significa venga fino a un punto
Che il punto d'arrivo sconvolgente agli occhi di Romeo
Fino a farsi che da ultimo un Albertini divenga sostenitori deciso nell'intervento in guerra
Confidando che il conflitto avrebbe contribuito a liberare l'Italia dal Giolitti Isma'e a darle quella coscienza dei valori nazionali e statali che solo in misura insufficiente era stata trasmessa dal Risorgimento
Di fronte alla situazione che Giolitti ha creato Albertini insomma appoggia le irrigazioni borghesi anche in piazza
E finisce col concepire l'intervento del quindici come un modo di spazzare l'Italia da Giolitti e dalla
Seguito liberalismo democratico che rischiamo di rovinarci
Ma proprio a questo punto la visione di Romeo secondo me per la prima volta nell'ambito del saggio comincia a incrinarsi e a rivelare
Una riflessione più attenta e partecipe
Su alcuni temi che stanno emergendo perché Romeo consapevole dalla gravità dei fenomeni che ha davanti agli occhi dell'importanza dell'interpretazione che può esserne data in un modo o nell'altro
Albertini
Sostiene le reazioni della coscienza borghese contro il proletariato Albertini sostiene l'intervento per sbarazzarsi da Giolitti anche
Ma il risultato
Il risultato quale Romeo lo nota subito questa guerra fatta magari anche per questo fine
Se diede all'Italia la sua vittoria più grande determinò tuttavia di lì a qualche anno il crollo dell'edificio liberale
Così come quei primi appelli alla coscienza borghese
Il risveglio della coscienza borghese che Albertini aveva auspicato
Ha una diretta relazione con il futuro fascismo è la premessa della violenza borghese che porta al fascismo
Che cosa era accaduto allora cioè Albertini liberali e conservatori tanti critici di Giolitti
Avevamo forse fatto un rimedio peggiore del male
Avevano aggravato invece di alleggerire immagini dello Stato liberale
Romeo è ben consapevole di come si è dedicato il problema dal punto di vista storiografico
E ci torna su di nuovo nel passo più esposto del saggio ove le critiche diventano ancora
Più forti
Fino a dar luogo invece alla seconda parte del saggio dove lo vedo ritornato di nuovo sui temi cambiando a poco a poco la prospettiva
Il passo più esposto del saggio
E questo
A distanza di tanti anni e avendo alle spalle l'esperienza della seconda guerra mondiale con la quale veramente si chiuse l'epoca che pur di Albertini è assai facile indicare i limiti di posizioni come la sua
Ad essa sia imputate si imputa scarsa intelligenza del reale guadagno pericoli il mo'procurò allo Stato con la sua politica di apertura verso i socialisti
E a Giolitti si invece rivendicato una più sicura intuizione dell'avvenire quale si è realizzato dei regimi democratici di questo dopoguerra che sono incerto assai più affine alla democrazia cristiana e non al liberalismo albertiniano
E tuttavia i giudizi correnti di questo tipo rischia di scadere scadono spesso in un piatto convenzionale ottimismo
A maggior gloria dei regimi vigente delle forze del potere se non si scorge quel che c'è di vero nella polemica albertiniana se in altre parole non si prende coscienza che con la sconfitta di posizioni liberali come quella di Albertini
Andarono perduti istituti valori che non furono interamente salvaguardati come si vorrebbe far credere nella successiva era di democrazia industriale
E qui vengono le cui accuse capitali rivolte a Giolitti
Il tema è chiaro Romeo non ha detto Romeo se ne rende conto l'evocazione della coscienza borghese questi due termini
Per Romeo solo un'eresia sono la negazione dello Stato liberale la coscienza quello che l'appello alla lotta di classe l'abbandono del compito di classe dirigente da parte della borghesia Albertini l'ha fatto ma perché l'ha fatto
Romeo dice l'ha fatto questo non può essere una riprova del loro il liberalismo ciò non costituisce la riprova dello scarso spirito liberale di uomini siffatti
E solo la prova del duopolio che in quel periodo aveva subito lo Stato liberale cui essi avevano dovuto reagire
La colpa nei territori seconda accusa capitale
Giolitti
Non v'è dubbio cioè quelle con anche il logoramento dello stato operato si nell'età giolittiana contribuì come insiste Albertini a determinare quelle condizioni discredito della legge della pubblica autorità attraverso le quali passerà la violenza fascista
Dove gli echi di salde Vignali il Giolitti Giovambattista di Mussolini riecheggiano
L'approccio di Romeo quindi a questo punto c'è il secondo ripensamenti nove pensionamento più lento
Il la commistione di motivi vecchia motivi nuovi cioè insomma il tipico Romeo che è fatto di questa prima parte ma anche di quello che seguirà
Il passaggio non sembra così drastico ma anche in una valutazione a più lungo termine discorso richiede una serie di indispensabili precisazioni
In realtà
Il piano discorso diventa diverso
La formazione del giudizio storico introduce altri elementi
Che sono fondamentali per capire per costruire quel Giolitti mito polemico secondo gli schemi che ho richiamato prima
Aggiungo che queste due l'ultima parte che ho letto quella più violenta cui inserita da Romeo solo nel settantasette non c'era saggio originario che aveva un atteggiamento molto più
Anche future morbide qui diventa invece anche più
Netto il passaggio e per certi versi anche più efficace e più indicativo quanto il contrasto impegnarsi Romeo e di quanto forte fosse la sua attenzione
Considerando le cose in una prospettiva più ampia che cosa dice Romeo lo dice subito con una frase che segue all'altra la prassi giolittiana certamente Innova sui criteri di governo cari al
Ma la sostanza delle innovazioni che è indispensabile intendere sta nella sostituzione di un indirizzo di governo fondato sulla piena fiducia nella società organizzata attorno alla proprietà privata della libertà del contratto
Con un altro regime in cui quella lucerne avviata subire limitazioni sempre più drastico
Ma già impostato così il problema già riconosciuta l'innovazione di Giolitti già cominciato a dire che ci sono altri valori questo a poco a poco entrerà in campo
Tutto il discorso di Romeo subisce un mutamento di prospettiva estremamente importante perché
Perché prendendo le distanze a poco a poco da Albertini
Romeo
Storico dei nostri tempi finisce col collocare storicamente Albertini col fare apparire quella del vertice una posizione estremamente notarile importante ricca di valori
Ma pur sempre limitata e piena di illusioni
Mentre si stanno delineando formando imponendo altri valori che Romeo buona mare mattina storico devono riconoscere
E tende questa contrapposizione giustapposizione di diversi valori che lo svolgimento storico acquisto al suo senso
L'invocazione di una rigida difesa delle istituzioni e della libertà esistente era infatti ispirate agli uomini come Albertini e molti altri del mondo liberale
Alla persuasione che quegli istituti fornissero un quadro politicamente e moralmente accettabile per lo sviluppo di tutte le forze sociali
Ma quella difesa
Tipica di Albertini era destinata a indebolirsi addirittura venir meno ma mano che nella coscienza civile
A cominciare dalle stesse classi dirigenti
Veniva diffondendosi la convinzione che quel sistema sociale si fondava invece su un meccanismo oggettivamente squilibrato a vantaggio di una parte sola della società e dunque sostanzialmente ingiusto
All'etica dell'intransigente difesa della legalità esistente come sola piattaforma accettabile per una civile risoluzione dei conflitti sociali
Veniva dunque sostituendosi all'etica della promozione di una nuova legge più alta di quella scritta nei codici
Perché più conforme ai nuovi valori della coscienza sociale moderno
E ad una concezione dei pubblici poteri come garanzia dell'ordinamento vigente
Se Liga sostituendo un'altra che vedeva l'autorità e i poteri dello Stato come strumenti da adoperare per la correzione degli squilibri intrinseci del sistema sociale capitalistico
Non è chi non veda come la prospettiva è andata radicalmente
Integrandosi
Aggiungendo a una serie di considerazioni tutta un'altra serie di considerazioni e su questa via
Romeo procede nell'ultima parte del saggio in una maniera ancora più rilevante ed è quella che mi porterebbe di più sottolinea
Nascevano così moderni Stati del mondo democratici e tramontare il liberalismo di stampo albertiniano
Ma tutto ciò avveniva e avviene in un quadro di oggettiva e contraddizioni di conflitti che i facili ottimismi non hanno certo contribuito a chiarire a semplificare questo diventava il punto centrale Perrone lo storico
I facili ottimismi dovevano essere dissipati bisognava capire la reale porta e per lui dopo la difesa così appassionata di Albertini iniziale la condanna di Giolitti invece la considerazione che questo rapporto Albertini Giolitti quattro si configurava come un rapporto tra passato Albertini
Avvenire il Giolitti logica degli Stati democratici
Forse non amarle forse ricca ingiustizie ma anche legata ha un altro senso della giustizia Romeo resta diviso questo sentivo applicato a segnalare
Quelli che erano i temi
Fondamentali cui lo storico
Non poteva sfuggire e i temi erano
Essenzialmente questi primo
Giolitti Giolitti era un fenomeno italiano ma il fenomeno IVA europeo c'era una generale storia europeo
E a quel punto per brevità qui mi limito a segnalare dell'esame di questo saggio passare alla seconda parte Romeo indica quello che troviamo in Italia lo troviamo in Francia Inghilterra in Germania in forme similari
E tutta la polemica simboliche prende ad un altro senso
Perché non sono vizi particolari ma il fenomeno diventa generale ma il fenomeno diventa storicamente giustificata
Secondo il problema diventa un problema non solo europeo ma anche mondiale
Perché ci sono due Piani DiVersi che accompagnano la storia italiana la storia del Novecento la storia dei nostri tempi
Il funzionamento del sistema economico capitalistico consolidato tra i suoi grandiosi successi produttivi e rivelatasi capace di superare anche crisi distruttive come quella del mille novecentoventinove presuppone infatti la conservazione di strutture
Destinate a perpetuare gli squilibri
Contri uguali si rivolge l'azione sempre rinnovata degli Stati democratici e dei grandi movimenti sindacali
Ma in tal modo si viene a determinare una duplicità di piani alla quale le società capitalistiche occidentali appaiono spesso incapace di sfuggire
E che non giova né alla chiarezza dell'azione politica né a quelle delle coscienze al raggiungimento delle sue finalità sociali lo Stato democratico pende infatti in un solo attraverso interventi legislativi sempre più vasti in senso riformatore ma anche attraverso una politica di tolleranza
Verso la rivendicazione anche violenta dei diritti e delle pretese dei ceti meno favoriti che non è sempre facile conciliare con l'allegoria con la legalità esistente
E punto finale di questo saggio vera oggi
Punto culminante di Robbio storico che arrivava all'attualità oggi il problema di fondo resta quello alla luce di tutta questa riconsiderazione
Di saper conciliare la tradizione liberale con le esigenze del liberalismo democratico
Quello che andava sconfitto era il più facile ottimismo
Ma la considerazione di Giolitti grande invito polemico aveva già dato luogo in un saggio di questo genere che ho voluto cercare di analizzare attraverso dei passaggi così drastici a volte così violenti alla presentazione di ricchissima di problemi seconda parte
Il saggio credo e per questo mi sono voluto soffermare è estremamente caratteristico del modo di lavorare nel modo di intendere del modo di appassionarsi Filomeno nel modo di approfondire le questioni
E diventa tanto più caratteristica considerato nell'ambito di vari scritti su Giolitti a proposito di giorno
La sorpresa almeno per me è stata ricorre ripercorrendo articoli saggi libri digeriti di vedere quante volte
Rosario Romeo tornasse sui giovani malcontento di trovare la spiegazione giusta mai contento
Dini
Adele inserito davvero questo mito polemico questo simbolo negativo ma ricco di problemi in uno svolgimento storico che gli sembrasse persuasivo
Sorpresa per i riferimenti che son così tanti che considero vari aspetti con gli interlocutori più diversi perché la discussione di Giolitti I soliti
Una sorta di conversazioni a più voci Romeo in cui intervengono Croce volte Valeri Salvatorelli tailleur Spadolini Carocci darmi a Galante Garrone e tant'altri via via con un'analisi che resterebbe da fare ma da i tempi a disposizione io vorrei segnalare che resta da fare
E sarebbe interessante vedere tutti i vari diversi giudizi che ero venuta su Giolitti sulla politica giolittiana sull'esperienza della politica liberale
Io vorrei
Limitarmi in questa seconda parte più breve la prima poi arrivare la indicare nella terza quei problemi che a mio avviso resta discutere riconsiderare
Un incarico punti secondo me essenziali
Della riconsiderazione che Romeo fa della grande invito polemico Giovanni Giolitti
Il primo punto e quello che sempre più si approfondisce
Che collega l'esperienza di Giolitti all'esperienza europea la storia italiana storia europea e dà corso al Grand rileva per la differenza fra l'esperienza continentale e l'esperienza inglese
Gli inglesi nonostante tutto
Non hanno conosciuto la rivoluzione francese questo resta Rosario Romeo il punto centrale l'esperienza politica e sociale
Il mito del bipartitismo nasce dall'Inghilterra ma nel continente al di là di tutte le leggende che i politologi possono avanzare questo è il tema del Romeo politico del Romeo storico
Non è poi attecchito molto nella strada nel continente semmai le esperienze continentali che hanno accompagnato non svolge le affermazioni dello Stato lungo l'ottocento hanno visto
Il centrismo come esperienza normale il governo negli Stati europei continentali
E la distinzione fondamentale allora non è quella tra bipartitismo e trasformismo no il centrismo ed esperienza normale secondo Romeo o meno degli anni settanta sopra della vita continentale e se mai si può distinguere quando il centesimo diventa trasformismo ma questa distinzione tra un centrismo e un trasformismo fine a se stesso
Se Romeo ci torna alla fine porta più e più volte a riconsiderare
L'esperienza di giuridico un'esperienza di centrismo europeo è un'esperienza normale con tutti i suoi difetti
è facilissimo trovare se si isolano dei pezzi in uno storico con Romeo polemico Henry vivacissimo nelle differenza dei vari aspetti le critiche continuano
Ma è il valore conta il senso delle proporzioni la prospettiva le critiche contano meno dell'altro dato di fondo il dato di fondo è questo impunito che Romeo respingere il mito del bipartitismo all'inglese l'esperienza che rivendica l'esperienza della storia continentale e può capitare allora per questa via riconsiderando il centrismo
La tradizione centrista della nostra vita politica italiana attraverso di essa la partecipazione popolare si è gradualmente allargata cerchie più ampie consentendo anche una sempre più equilibrata distribuzione del reddito e della ricchezza nazionale e in cinque righe sono unite
Esperienze così diverse perché secondo Romeo prendono luce in questa prospettiva che vanno dalla battaglia per la laicità dello Stato condotta dalla destra nata dall'incontro fra centrodestra e centrosinistra
All'ampliamento dell'elettorato voluto dalla sinistra storica dopo settantasei
Al suffragio universale e i tentativi di stabilire nuovi rapporti con la classe operaia augurarle Giolitti
Dove il tono ed ha cambiato e quella parola militanti immaginano tentativi indica un'altra considerazione
Di giorno
Allo stesso modo si potrebbero trovare altre considerazioni in questo tempo ma mi pare più importante sostenere gli affitti gli altri temi che portano Romeo a riconsiderare l'esperienza giolittiana
Sono come accennava anche il giudizio di ieri legati a questo tutrice tendenza che Romeo da un lato a concentrarsi su alcuni temi e dall'altro avvertire sempre più il bisogno di una riconsiderazione larga diciamo secolare della storia italiana europea e a riconsiderare le cose così il tema che interviene quello del valore nella tradizione laica o liberale nella storia italiana
Sono le polemiche affettuosi e ora ironico ora predire con Spadolini il segno più evidente di questo mai tutta la riflessione storica di Romeo in questa tradizione laica o liberale
Pesa accompagna la meditazione sulla terza forza sulla vocazione mediatrice dei carichi sui tecnici sulla importanza dei della contributo dei laici alla storia del nostro Paese
Sulla difficile compito che rilancia la volatilità devi fare un po'da supplenti dall'esterno agli altri partiti per guidare e allora in questa vecchia storia secolare
Giolitti Cetto può essere criticato ma ritrova di nuovo al suo posto
Terza via per cui Romeo è portato a riconsiderare Crocci la storia d'Italia di Ferruccio
Un bellissimo articolo tra i tanti sulla storia d'Italia di Croce
Il grande tema
In cui Romeo ha ragione e che è un tema che ha creato una serie di equivoci
Voce apprezza di una vittima e anche uno dei critici
Più severi di Giolitti cioè dei limiti dell'esperienza giolittiana
Giolitti grande uomo di governo Maribel realismo ridotto a pratica di governo con distacco dalla vita culturale questo è il grande quadro che Croce presenta nella storia d'Italia il che indicava perché non c'è un limite
Dell'esperienza non solo dico vittima della classe dirigente liberale
Certo proprio riparte da lì
Ma da Lipper condividere poi tutto sommato il
Il modo in cui
Croce richiama il valore sostanziale di questa pratica di governo
In questa esperienza giolittiana di questa capacità giudiziaria e più che i cedimenti al socialismo
I vengano invece capacità di contrastare il socialismo che come i cattolici riluttante a capire i valori dello Stato liberale
E in più nell'altra considerazione in questo articolo
Che è così lontana dall'Albertini a Giolitti e indica quanti sono i Togni registri che bisogna seguire per capire la ricostruzione storica di Romeo il fatto e poi
Noi guadagneremo molto come esperienza storica sere rinunceremo alla pretesa di considerare l'età giolittiana solo in funzione del successivo fascismo e si cercherà invece di intenderla come fare restando della storia del nostro Paese dotata di una propria autonomia
Quinto e sesto motivo di riconsiderazione
Il motivo della positività
E i risultati raggiunti nello Stato liberale introdotto da questa riconsiderazione con Croce
Una discussione a proposito di un libro di Luigi Lotti della settimana rossa critiche a Giolitti certo ma alla fine una riconsiderazione più attenta ma appunto stiamo attenti a non sovrapporre quel che vien dopo perché vien prima
In fondo
Lo Stato liberale la società liberale nel mille novecentoquattordici
Prima della guerra offriva degli elementi positivi degli elementi di ricchezza degli elementi di possibile maturazione degli elementi di crescita che solo la guerra ha cambiato che solo la guerra alterato ho cancellato o ha sostituito brutalmente con altri elementi e in uno dei saggi più belli secondo me di Romeo l'Italia la prima guerra mondiale
Saggio del sessantotto perché se è vero come hanno suggerito di ricerca Rizzo che è bene seguire lo svolgimento e ci sono anche dei temi di fondo in una uomo come Romeo tutto sommato aveva anche una concezione dell'inferno e viene approfondita dei suoi temi e quindi mutava esclama attentissimo e insieme tendeva al permanente le tue cose la mobilità a volte difficile da seguire e da tenacia sono due elementi che sono distintivi in Romeo e da questo punto di vista direi
Gianni cinquanta già nel sessantatré anni settanta si possono trovare con altri toni e accenti motivi di cui abbiamo parlato
In questo saggio comunque il tema che Romeo affronta credo sia un tema del sessantotto ma che resterà stabili in luglio la meditazione sull'Italia e la prima guerra mondiale
A volte mi scappa la frase
Una guerra forse non necessaria
Che per Rosario Romeo come era fatto così attento a prima di tutto capiamo le ragioni che hanno portato allo svolgimento era quasi la tendenza a impugnare la realtà
Forse l'Italia avrebbe fatto meglio limitare la guerra quel saggio d'Italia la prima guerra mondiale un saggio secondo me importante per svariati motivi quello non posso di certo fermarmi come ho fatto sull'altro ma vorrei richiamarlo in questa prospettiva anche perché il proprio a proposito di Giolitti
E la riconsiderazione dei problemi generali ci sono delle affermazioni di importanza molto
Anzitutto Romeo evoca la guerra europea nella sua tragedia e qui quando uso il termine tragedia l'uso a ragion veduta
Perché era un termine un Romeo credeva e credo anche che mai tragedia fu evocata con una prosa più composta senta dice chiara lineare ma tale da dare un senso agghiacciante dalla rovina che ha portato la guerra proprio sono le prime quattro pagine del saggio sull'Italia la prima guerra mondiale a volte per evitare ogni retorica si affida i dati una serie di dati e diventa evidentemente impressionanti ma il senso di fondo è la tragedia che ha rappresentato per l'Europa la
Su questo sfondo più vasto che andrebbe esaminato con attenzione perché scatterebbe un'infinità di luoghi comuni che corrono su come lo storico sullo meno politico
Su questo sfondo più vasto si inserisce il dramma particolare della guerra italiana
E lì chiari rilievo insospettato è Giovanni Giolitti
Giovanni Giolitti presentato in un modo assai diverso
Uno potrebbe dire
Un po'maliziosamente sino posto a quello sul commercio abituale
Forse dice la guerra non era necessaria la politica neutralista almeno il merito una coraggiosa e realistica presa di coscienza delle vere condizioni dell'Italia
Egli sottrarla per questa via trova a prove troppo grande per la sua compagine
E nella lucida chiarezza con cui intende tutto ciò sta indubbiamente il grande merito di Giolitti
Il quale quando la situazione dopo i meli tormentoso della neutralità andava ormai precipitando verso la guerra espose le ragioni degli ultrà lirismo
Ragioni sono la lealtà la scarsa maturità del popolo italiano le nostre popolazioni rurali diceva Giolitti
Che dovrebbero trarne il nervo non hanno più gli stimoli semplice distintivi della guerra come possono sentire dei primitivi quali contadini russi e viceversa non hanno ancora acquistato il pensiero la coscienza dei cittadini come i tedeschi
Inferiori a nessuno
Ma i generali valgono poco
Era un mio si soffermava un consenso su questa seconda considerazione di Giolitti
E la terza era la ragione economica siamo poveri oppressa da tasse e imposte peggio di qualunque altro Paese la miseria generale che cadrà sull'Europa dopo la guerra si farà sentire sui poi duramente saremo costretti per vent'anni a tralasciare qualunque lavoro pubblico la Lombardia il Piemonte l'Emilia pronto voleranno ma potranno tirare innanzi ma la Romagna il vento il Meridione ne hanno bisogno per vivere l'inverno avremo continuo insurrezioni
E di nuovo a Giolitti un altro merito
Giolitti non condivideva l'illusione della guerra fredda era ciò che Giolitti non riteneva possibile e in questo la sua capacità di giudizio si rivelò netta nei The superiore a quella degli altri esponenti del ceto politico italiano che avevano calcolato su un vittorioso ingresso a Vienna entro tre mesi dall'intervento al massimo
E quindi in questo caso la figura di Giolitti si salva all'esperienza italiana una storia italiana la vita italiana anche se
E credo che ormai non sorprende nessuno in questo saggio ci sono i ma anche in questo caso vado nel senso opposto
Ma Giolitti non capiva le ragioni che condussero i Salandra Sonnino che Albertini a entrare in guerra
Anche se al solito l'animo di Romeo era diviso e segretamente ma questo rimanderebbe i ricordi personali e le discussioni e le lettere
Forse si potrebbe dirlo era una ambientalista post litteram
Non era convinto che la guerra l'intervento dell'Italia fosse necessario anche se da storico non poteva fare altro che riconoscere le ragioni che stavano per ma il riconoscimento andava in questa di nuovo rappresentazione drammatica per cui si vedono le ragioni di Giolitti era ragioni su cui sono solo per ragioni di tempo degli altri
Piste
Con e qualità ma la tragedia nasce dal fatto che la compresenza di queste ragioni e dal fatto che
La guerra arrivava COMU scuri presagi per l'Italia perché era una guerra terribile e qui ci sono le ultime pagine in cui in questo saggio in cui Romeo torna di nuovo sulla guerra
La pagina sulla tecnologia è forse una delle pagine più stringenti ed efficaci sulla guerra
Le grandi macchine di guerra ora per la prima volta adoperate
Forse qualcosa la guerra americana guerra russo giapponese ma il senso per gli Europei era questo dimostrano largamente di saper rispondere a ciò che i creatori si erano talora aspettato
Ma le condizioni loro impiego di queste macchine da guerra spaventosi in un'epoca in cui lo sviluppo tecnico non era ancora giunto ad assicurare un equilibrato accoppiamento dalla potenza con la mobilità contribuirono ad aggravare diversamente da quanto accade nella seconda guerra mondiale l'orrore degli aspetti più avvilenti della
Ed in questo quadro c'è la guerra di trincea cioè l'esperienza c'è e questo è la chiusa di questo saggio
La presentazione del dopoguerra perché anche qua ci sono al di là di tutte le polemiche quando ero prima regnava l'essenziale tue ragioni opposte
Le classi dirigenti c'hanno fatto la guerra per ragioni serie che sentivano il problema dell'affermazione dell'Italia nell'ambito delle altre nazioni europee che seguivano tradizioni secolari degli Stati ma anche l'altra realtà
Milioni di semplici tolti alla due mediocre vita di ogni giorno si trovano coinvolti nel dramma di dantesco chiamati ad affrontare una prova tragicità insofferenza superarono la terribile realtà delle trincee tutto ciò che da molti secoli le popolazioni europee che avevano conosciuto
E entro l'idea di nazione quella tensione che c'era anche nella idea di nazione post rivoluzione francese fra purché sia da una parte e classi popolari dall'altra diventa il dramma del diciannove il dramma della spero che con quelle quattro righe la pace del diciannove fu in realtà solo l'inizio di un lungo armistizio
In attesa della nuova fase di lotta che si sarebbe chiusa quarantacinque e dalla quale punto dell'Ottocento sarebbe uscito interamente distrutto per far porto a nuove realtà e a nuovi valori
E il mito Giolitti mito negativo ci ha condotto così a questa riconsiderazione
Tutti questi problemi e questo dimostra il modo in cui
Romeo da storico e da politico lavorando io credo che sarebbe ingiusto chiudere così anche se la mia tentazione la forte
Perché quello che secondo me
Altrettanto importante e risponde più da vicino l'incerto alla logica Rosario Romeo sarebbe
Ma da tutto questo lavoro che almeno da questa tensione da questo
Se questo così esasperato e profondo dei contrasti
Che cosa dovremmo potremmo
Tranne
Secondo me c'era in Romeo fortissimo il senso di quanto fosse laborioso il processo della ricostruzione storica e dell'formazione delle interpretazioni storiche eccome per quanto lui e si arrivasse a formare una prospettiva riguarda sugli avvenimenti
A volte ci sono delle frasi bellissime Romeo di sette otto righe che danno l'idea di quello che uno degli aspetti più importanti del mestiere dello storico e che per questo forse gli veniva direttamente da Omodeo Omodeo il senso della storia e certi rapporti tra
Omodeo Romeo contrastati anche quelli potrebbero essere richiamati
Allora io credo che il Romeo non ha fatto per richiamare una distinzione avanzata dal verdetto ricerche dirette sull'età giolittiana non è andato all'archivio con la passione che lungo fino a quando c'era un problema che doveva risolvere non ha potuto fare anche quello ha scelto di occuparsi di Cavour e probabilmente sì abbia scelto di occuparsi di storia europea per il futuro Monti Giolitti
Ma io credo che se noi parlassimo con attenzione a quanto Romeo ha scritto attorno a Giolitti
Vito polemico ci sarebbero svariati problemi e questioni e punti di vista di prospettive che noi dovremmo considerare con più attenzione per studiare la svolta di fin e secolo il periodo che va dalla fine secolo
Allora guerra mondiale al fascismo
Io sono convinto proprio alla luce se volete di quello che ha detto romeno che in realtà
Una discussione storiografica attenta
Sulla età giolittiana ma anche ancora e abbiamo avuto un'infinità di polemiche ideologiche fin qui
Romeo è l'esempio per esempio di quanto sia faticoso il trovare nelle prospettive adeguato io indicherei nessun'
L'elenco e tranquillizza il presidente semmai nella se qualcuno me lo chiederà cioè tra i primi cinque punti in gli elementi che restano da riesaminare
Lo Stato liberale e problema dell'ordine pubblico nel senso più alto
Noi in realtà non abbia nessuno studio storico che alla luce per esempio nella prospettiva Romeo chiarissima
Il reale funzionamento di questo Stato liberale nell'ordine pubblico nell'esercizio concreto delle sue manifestazioni abbiamo delle indicazioni persiste in il meccanismo di governo ma che cosa questo ha comportato nelle singole province delle singole e come si è realizzato e quanto erano giustificati dai giudizi
Come lo stesso vale sempre in questo primo punto per le elezioni noi non abbiamo nessuno studio serio sulle elezioni
Condotte da Giolitti cosiddetto ministro della buona opera banalità che sia non c'è uno studio non c'è uno studio che ci riporti e questo è ovvio perché mentre l'elemento ordine pubblico l'elemento elettorale formate dall'altra
Età potevano interessare a uno storico della formazione di Romeo la gran parte della storiografia è stata orientata in altra direzione
Ma quando noi pensiamo al Mezzogiorno
Un ultimo studio per esempio il Barbagallo lo studio su su Giolitti è uno dei pochi che so come responsabili del sale delle elezioni
Se voi leggete quelle quaranta cinquanta pagine c'è un florilegio di esperienze le più diverse da collegio collegio che indicano quanto era Pargana realtà meridionale ma non c'è nessuna logica storica delle icone
Il problema è tutto aperto secondo problema
Giolitti tenendolo sempre come Vito politico quindi allarga valenza lo Stato liberale i socialisti e i cattolici e la classe dirigente liberale
Anche qui io credo che Giolitti abbia saputo fare da punto di riferimento per la vita politica e sociale del suo tempo
Sì è diventato c'è un punto di riferimento a tal punto che ha fatto nascere l'antipolitica è diventato una carica di enorme
Importanza pensiamo al saggio di Gentile capaci di rovinosamente trascinare con sei uomini e partiti
E con complicate ragioni ma Giolitti direi che è diventato una politica giolittiana il punto di riferimento per i socialisti e cattolici con questa giunta che è il secondo punto
Nonostante tutto noi continuiamo a scrivere la storia come storia parallela storia di liberale cattolici storia dei socialisti
La storia dei vincitori e la storia dei clienti e viceversa si sono susseguite ma il problema è che bisogna capire che appartiene all'età giolittiana a mio avviso eromenos lo lo incontra questa realtà
In realtà socialisti e cattolici hanno partecipato a pieno titolo piena responsabilità la storia d'Italia
E hanno condiviso la responsabilità di quello che accadeva nel bene e nel male
Mentre in realtà la storia liberale per orgoglio e per pretesa di vecchia classe dirigente la storia socialista comunista o cattolica per rivendicare le premesse
Dalla propria vittoria non hanno mai considerato questa corresponsabilità storico terzo punto la riconsiderazione della crisi del sistema giolittiano
Che alla luce degli studi più recenti dimostra meraviglia questo perché la crisi del sistema giolittiano tra l'undici e il quattordici mette in luce almeno questo
Da un lato il sistema dichiaro entra in crisi
Ma sì vengono formandosi lungo sovrapponiamo la realtà del quattordici quindici e la realtà della guerra mondiale alla realtà dell'Italia liberale
Delle alternative sociale politiche culturali che indicano la ricchezza drammaticità l'importanza della vita dell'Italia liberale che poi è stata travolta dagli avvenimenti successivi ma
Il liberalismo democratico alla Giolitti
La politica nazionale alla savana la concentrazione democratica sognata dai radicali dai democratici che sono una realtà colposa dell'Italia poste mille ottocentosessanta ma la settimana rossa
Che è più o meno di quel che normalmente si dice perché in realtà è un tentativo di rivoluzione con la sua complicato ma l'alternativa nazionalista ma l'Italia cattolica
Il Patto Gentiloni di fatto l'inchino non è vero che sia un accordo di vertice fra Giolitti e il contenimento ironica e non lo si incontrava ma è la prima
Alisei vigorosa affermazione dell'Italia cattolica
E così via vale per tutte le altre alternative sono realtà diverso e molto più formate molto più consistenti
E nell'eccesso della polemica nell'eccesso del rifiuto perché in realtà attraverso il suffragio universale dato da Giolitti cresce e ne farò un solo esempio il partito socialista
La storia del Partito socialista è stata sempre catturata riformisti rivoluzionari Mussolini Lazzari la settimana rosso lo sciopero generale
Ma l'analisi del partito socialista fatta sezione per sezione mostra che il Partito socialista in realtà prima del mille novecentoquattordici cresceva
Nel nei luoghi in cui la lotta per il suffragio universale per elezioni era più forte e questo era l'unico nesso che spiega il passaggio iscritti del Partito Socialista Italiano nel mille novecentotredici mille novecentoquattordici
La storiografia non ha recepito questo dato perché recepire questo dato significa collocare la storia del socialismo nell'Italia liberale accettare la corresponsabilità delle due
Che ha che quel che accade nel mille novecentoquattordici quindici
Che è il quarto e l'ultimo punto e poi l'ultime guerre fascismo dove solo devo dire guerre fascino richiamato il quattordici quindici e l'esempio più clamoroso di questo
è un po'ingiusto dire che il socialismo italiano del socialismo italiano intanto affrontato sì non ha fatto come gli altri socialisti perché viene un anno dopo gli altri socialisti hanno deciso a botta calda
Ma poi dire che il socialismo italiano una partecipato alla crisi è quasi umoristico sia spaccato si è diviso ha prodotto Mussolini
Ha prodotto alla scissione profonda fratturati e i riformisti ed altri massimalisti con pensioni di ogni genere
I cattolici come tali nel quattordici quindici ma non scherziamo i cattolici hanno preso delle responsabilità rispetto alla storia d'Italia anche a quelle delle altre forze
Né più né meno non sono minoritarie quando a loro fa comode maggioritari quando loro fa comodo erano parte attiva e quanto hanno pesato nella scenetta
Accettando la neutralità relativa dicendo che la vera polemica era quella contro l'interventismo democratico appoggiando Salandra piuttosto che Giolitti
Sostenendo fino all'ultimo per vari canali ecclesiastici e laici il governo fino al maggio del quindici poi c'è
Si poterono ritornare indietro ma la responsabilità del tipo di condotta con voi cattolici come coinvolgere altri
Perché questa storia di vinti e vincitori edili Nori che rivendicano la maggiore età solo quando fa comodo è una storia che appartiene all'ecografia della nostra Repubblica ma quanto più abbandoneremo tanto più e ritroveremo il senso vero la storia italiana punto quinto su cui Romeo insisteva l'importanza della guerra combattuta che non può essere fatta rientrare nell'Italia liberale
E questo senso più Complesso più ricco della storia Italia è forse il punto più importante su cui chiudo che Rosario Mormino storico aveva a cuore quando non so più chi l'ha detto nel corso del nostro convegno e se la cosa che preoccuparvi più feriti anche in Italia
L'Italia non trovare una conciliazione con il proprio passato
Io credo che la sua forma polemica irruente piena di miti polemici Rosario Romeo ha lavorato a fondo per cercare di trovare la conciliazione dell'Italia con il proprio passato e se mi consentite la citazione finale l'ultimo scritto
Forse non è giusto che sia così che c'è negli scritti politici di domenica per lui che passa per il terribile critico di Giolitti
è una sorta di polemica come quelli che lui sapeva fare sprezzante rapida contro quelli che
Vantavano l'Italia d'oggi e i progressi che aveva fatto in campo internazionale dicendo solo oggi l'Italia entra fra le grandi potenze
E romeno ironizzava dovrebbero avere un minimo senso nella storia l'Italia L'Italia di Giolitti faceva parte delle grandi potenze in un modo più consistente ricco di quanto oggi non sia era quell'articolo intitolato fra sorpasso del Complesso dove Rosario Romeo invitava gli italiani ad avere un rapporto critico spietato duro ma insieme fatto di solidarietà e di fiducia con il proprio passato
E forse la formula tempo pare paradossale di un Rosario Romeo intento lungo gran parte della sua vita approvare le ieri per conciliare gli italiani col proprio passato
Insegnando insieme che la storia è storia di contrasti e storia drammatica Estonia adulti storia di polemiche
Forse questo è uno dei contributi non secondario di Rosario Romeo e che può valere ancora per il futuro grazie
Abbiamo dunque ascoltato
La relazione del professor Brunello di jazz si alla convegno che si è tenuto il ventotto ventinove trenta novembre scorso su Rosario Romeo tutto unificato della sua opera di storico abbiamo sentito Vegezzi
Rievocare
Gli studi le ricerche di Romeo a partire dal rapporto che intercorse tra Albertini
Direttore correre a sera e Giovanni Giolitti
Allievi agli inizi della guerra mondiale della prima guerra mondiale quando le posizioni dei due uomini
Così rappresentativi sì divaricare no perché Albertini il nome dell'idea di una borghesia che inni sviluppo
Favori l'entrata in guerra del Paese mentre Giolitti sì nel scortava e guardava dubito solo agli esiti possibili dello scontro
Abbiamo visto come Rosario Romeo abbia valutato nella loro complessità questi rapporti che abbiamo visto anche la attenzione molto moderna con la quale Romeo accolto il germi di verità che erano perfino nel mio tra lirismo
Di Giolitti e abbiamo poi seguito la ricerca
Del storico sopra alcuni punti essenziali della problematica di Romeo e qui vorrei ricordare in conclusione la diciamo riporre l'attenzione sopra quella quel giudizio che Romeo da tutto negativo Rispetto
Alla bipolarismo al bipartitismo anglosassone
Rispetto al quale egli vedeva come più connaturale per l'Europa la scelta centrista quella scelta cioè al per la quale nei parlamenti dei vari Paesi
Le venivano a emergere apprendere diciamo così in vigore di governa autorevolezza di governo le posizioni centriste piuttosto che quelle della spaccatura bipolare
Di tipo anglosassone
Questo è un tema di grande attualità perché non sappiamo punto scottature della delega radicale sanno benissimo come i radicali vendono invece ponendo la questione della scelta del bipolarismo anglosassone come l'unico che possa garantire una democrazia moderna oltre anticamente liberale ecco sentiamo che Romeo era sull'altra sponda
Le sue considerazioni sono estremamente interessanti perché ci danno il quadro della storia europea ma e ci pongono quindi un problema
Interessante per coloro che vogliono affrontare questa tematica del riforma elettorale diciamo e poi per quello che hanno interesse a cogliere questo momento decidere se vogliamo sul piano militante del dibattito che si è svolto tour Rosario Romeo e dell'opera stessa dello stare o meno
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