Intervista a Giorgio Tonini sulla riforma della RAI

Radio Radicale abbiamo qui con noi il vicepresidente dei senatori del Pd Giorgio Tonini senatore e Tonini riforma della RAI il prima possibile magari addirittura un decreto
No speriamo che non serve il decreto credo che siamo tutti impegnati a cominciare dal Governo perché non serva i decreti si fanno nei casi di necessità e urgenza
La la riforma della della governance della RAI è necessaria perché credo che nessuno voglia
Mantenere in piedi la legge Gasparri
E
Voglia nominare il nuovo consiglio d'amministrazione della RAI per un ennesimo mandato sulla base della legge Gasparri quindi la necessità c'è
Al momento non c'è l'urgenza
Quindi si può benissimo procedere
Con un disegno di legge
E quindi con la procedura diciamo così ordinaria quindi riforma della RAI significa riforma della governance RAI allo stato dell'ESA si dire di sì questo è il tema fondamentale naturalmente l'urgenza
Non c'è ora se però non si fa nulla rischia di esserci tra tra qualche settimana per quale potrebbe essere la nuova governa
Ma dunque credo che il tema vero ossia come superare un una gestione diretta da parte dei partiti
A favore di una maggiore autonomia per certi versi sul piano professionale e manageriale per altri versi sul piano
Del rapporto con la cultura con la società civile della della RAI
Quindi non più la RAI
Guidata attraverso la commissione parlamentare di vigilanza che nomina il consiglio d'amministrazione in base a rapporti di forza parlamentari
Ma
Mettere tra la politica e la RAI un'intercapedine
Di autonomia
Che possa essere una fondazione o che possa essere comunque è una
Un organismo
Largamente rappresentativo di settori della cultura della società civile
E poi invece una
Gestione manageriale la più
Asciutta la più aziendale possibile chiarissimo in questi termini peraltro ci sono alcuni fatti piuttosto interessante sul nel settore delle comunicazioni innanzitutto lo
Per tali acquisto di Mediaset su RAI Way e poi l'interesse di Mondadori sulla R. CS libri
Non ci sto non sono fenomeni concentrazione
Naturalmente questo bisognerà che che sia
Cerchi che veda la la la l'attenzione da parte delle degli organismi di vigilanza appunto
Sulle sulle concentrazioni quindi l'Antitrust e l'Autorità delle comunicazioni e quant'altro di per sé
Potrebbe anche significare qualcosa di positivo e cioè una vitalità del mercato naturalmente a condizione che non ci siano la costruzione e di posizioni dominanti perché questo è ha invece in contraddizione con il mercato ringrazio il senatore Giorgio Tonini vicepresidente dei senatori del Pd buon ascolto da Radio Radicale