L'Italia in crisi

Radio Radicale anche oggi e per l'Italia in crisi iniziamo parlandovi evoluzione della situazione economica complessiva ed è l'area dell'euro abbiamo i nostri microfoni l'economia e se il professor Paolo Guerrieri allora professor Rehn Querini le politiche non convenzionali del governatore Draghi Gorni presidente della BCE stanno avendo un qualche effetto
Ma innanzitutto l'effetto un effetto combinato perché in effetti c'è una sommata comunque crollo del prezzo del petrolio
E la svalutazione dell'Euro che indubbiamente è collegata alla lunga Celori in qualche modo a quello che sarà il varo ufficiale delle politiche monetarie non convenzionale che avverrà come sappiamo lunedì prossimo
Di
L'area dell'euro e in generale l'Unione europea sta sicuramente beneficiano di questo effetto combinato libertà sommati di andamenti
Ed è decisamente positivi perché come sappiamo
L'Europa è una grande importatrice netta di petrolio e allo stesso tempo le esportazioni verso il resto del mondo stanno
Creando uno surplus a una commerciale per quanto riguarda l'area è un altro complesso
Che intorno al
Ora cinque per cento del PIL complessivo quindi c'è una ripresa trainata dall'export
Fuori dall'area europea Keynes quotidiana non abbastanza c'è una ripresa modesta perché una ripresa in qualche maniera che non si può ancora giovare emotività Giovanna affatto
Di un rilancio della domanda interna del mercato interno quindi
Mille il il come dire il punto decisivo per tempo politiche monetarie non convenzionali e per gli effetti che poi saranno importanti
Per quanto riguarda l'economia reale e questo quanto la politica monetaria non convenzionale riuscirà in qualche modo incidere
Sulla domanda interna europea cioè quanto riuscirà
A sostenere s'la domanda interna europea come sappiamo le politiche monetarie non convenzionali solo indirettamente possono beneficiare fa domanda Traverso effettive sono in qualche modo una trasmissione cartina
E qui naturalmente i dubbi sono molto forti perché in assenza di una politica fiscale espansiva che in Europa non c'è in assenza di un piano di investimenti
Consistente
Come sappiamo il Piano Juncker è tutt'altro che un piano consistente
Il l'onere di sostenere la domanda interna europea il mercato interno dell'area dell'euro
Tutto riversato sulle spalle della politica monetaria convenzionale i dubbi sono molto forte questo si possa verificare quindi
Questa modesta ripresa rischia di rimanere tale quali sono i problemi politici che sono ostruiscono una politica della domanda europea perché di questo stiamo parlando
Sostanzialmente l'altro diciamo
Pilastro fondamentale delle politiche macroeconomiche e la politica fiscale la politica fiscale si fa sia nel breve termine facendo in modo che il
Il risultato complessivo per l'area dell'euro sia un risultato di spinta vale a dire di espansione mentre invece oggi noi siamo passati da una
Politica fiscale per l'area dell'euro complessivamente restrittiva la famosa
Era dell'austerità a un qualcosa di meno penalizzante ma pur sempre diciamo estremamente modesto che è una politica cosiddetta neutrale e cioè il saldo complessivo
Meccanico ma quali sono gli ostacoli politici ma quali sono i fattori politici che ostacolano una politica della domanda a livello europeo
Sostanzialmente il fatto che
Ci sono paesi che si potrebbero permettere una politica fiscale due estensiva la Germania e Paesi del Nord non fanno questa politicanti la Germania ha raggiunto il pareggio di bilancio
In qualche maniera un anno prima di quanto si era prefisso e i Paesi come l'Italia
Che invece hanno un un una un bilancio
E un debito diciamo ancora molto forte da da onorare
Non non possiamo farlo al meglio l'autoritario ma non posso non pianissimo chiarito in questo contesto la crisi greca come sta evolvendo a suo avviso
In questo quartetto alla crisi greca sta evolvendo com'era prevedibile cioè come in realtà o una una una una una critica qui non si è dato alcuna soluzione perché
L'accordo così detto che è stato stilato perorare tutto sulla carta ognuno lo ha letto
Come gli pare tanto che da parte
Del Governo greco è stato una firma
In qualche modo costretta perché altrimenti si sarebbe stato un vero e proprio
Diciamo in qualche modo fallimento del sistema bancario ma non si vede per ora traccia di decisioni da parte del Governo greco
E siano conseguenti a quell'accordo i Paesi dell'euro lo hanno letto come un errore sostanzialmente l'accettazione
Di quella che poi alla filosofia di fondo e le regole
Del politiche dell'area ma quello che stiamo vedendo già in questi giorni è che uno fissato il Governo greco non ha i fondi
Ma non per le quanto riguarda poi il rimborso che riguarderà tra quattro mesi quindi quando si negozia era questo famoso terzo grande piano di aiuti ma non ha i fondi per poter restituire a breve
Quello che deve alla Banca centrale al Fondo monetario e ha già detto in qualche maniera
Che non è intenzionato a se non ci si viene ENI e nel mondo non vengono concesse quelle cose che in realtà gli sono state negate e i Paesi
Lei euro per bocca del suo capo quello dell'Eurogruppo hanno già detto che vogliono vedere i risultati di queste riforme in qualche maniera
L'ambiguità di quell'accordo sta venendo fuori molto prima di quello che si pensasse quindi
Non è un qualche cosa di rassicurante naturalmente tutto questo potrebbe essere aiutato dal fatto che questa ripresa comunque c'è un alle attivo anche se
Non risolve certo i problemi di fondo né dei Paesi dell'area e quindi
Come dire questa questa politica del tirare innanzitutto avanti cercare innanzitutto di
Una soluzione che che per metà del tempo
Allora margini per poteva essere ancora portato avanti e tutto questo c'era ripristini italiana sta stima dell'aumento del PIL dello zero e uno per cento beh insomma
L'innanzitutto lei che cosa ne pensa
Ma è la fotografia di quello che stavamo dicendo all'Arcella ripresa dell'area dell'euro è modesta perché tutta trainata dall'export verso il resto del mondo e in qualche modo non c'è una domanda interna che lo sostenga
Italiana in in diciamo dimensioni naturalmente
Più ridotte una fotografia di questo la nostra ripresa e tutta in qualche modo basata sull'export il nostro export come si fa fa fatica
Perché in realtà c'è un problema di competitività non risolto
E che non permette una ripresa di agganciare la ripresa internazionale in maniera più consistente la domanda interna consumi e investimenti in Italia
Soprattutto gli investimenti non ci sono non non sostengono o non non c'è non ci sono segnali che sostengano questa ripresa quindi
Come dire in in dimensioni ridotte e l'Italia fa molta fatica ad agganciare una già modesta ripresa dell'euro perché tutto è basato sull'export la domanda interna
In qualche modo languore e da questo punto di vista quindi anche qui fondamentale
Sarebbe la possibilità di una ripresa
All'esterno dell'area dell'euro più consistente che permettesse in qualche modo dei margini maggiori ma come dicevamo prima questo per ora tutto sulle spalle di una politica monetaria non convenzionale
Io sinceramente non si capisce come
Questo questa responsabilità così grande possa essere assolta tanto più che c'è un dato di fondo anche laddove ha funzionato gli Stati Uniti sono
Il laboratorio diciamo più importante la politica monetaria internazionale richiede molto tempo per produrre certi affetti quindi
Sperare in qualche maniera già da quest'anno risultati concreti
Credo che sia una
Pia illusione settori oltretutto scusi se facciamolo la comparazione con gli Stati Uniti gli stabili posso il paese del dollaro cioè della mobilità che fa aggio nel sistema monetario dicono comico e internazionali ci hanno Pano struttura economica che è diversa da quella europea quindi non si può pensare che quello che ha funzionato in quel modo negli Stati Uniti possa funzionare nello stesso modo in Europa insomma mi sembra un ragionamento diciamo così leggermente poco scientifico usiamo un eufemismo no non l'hanno c'è un mercato finanziario che è molto più parlato
Diciamo sul mercato borsistico c'è un appunto alla della struttura stessa del capitalismo che dei mercati dei titoli che diciamo n volte quella europea ma anche scontando
Queste differenze certo come un fattore tempo che va considerato tenente tenuto conto che diciamo gli studi più recenti dimostrano che gli effetti più consistenti
Del quantità dei leasing a degli Stati Uniti che come sappiamo è iniziato oltre diciamo tre anni fa se non tre anni e mezzo ci sono prodotti in realtà negli ultimi dodici mesi quindi questo è un dato di fatto
Il chiarirci sogno di molto tempo insomma ci sono differenze di base e c'è bisogno di tempo quindi questo è il momento non affidarsi sempre trustee
Io mi incantato molto tardi e in qualche maniera è l'ultimo dei Paesi e l'ultimo delle aree diciamo da arrivare
Al varo di una voglia di questo genere
Immaginare miracoli da questo politica sinceramente non assenso tema potremmo dire qui la crediamo che l'Europa ha fatto per le politiche di austerità e di conseguire il consolidamento fischia deve chiamare così non può economisti gli manca la politica della domande dice oppure sta facendo molte politiche della domanda dovrebbe fare lì è un po'più di riforme economiche sono speculari le due i due Paesi giusto
Nel senso che poi alla fine tutto si basa su una in qualche modo una piattaforma che è poggiata su tre gambe politiche monetarie non convenzionali politiche fiscali e riforme strutturali
Ed è naturalmente punta secondari
Quanto poi si riesca a incidere simultaneamente su questi terreni livelli
La politica Ali secchi come sappiamo negli Stati Uniti queste tre grammi hanno marciato insieme perché poi con molte difficoltà per altre anche degli servite a causa dell'opposizione veemente della destra ideologica repubblicana
Su sentivo il condono particolari difficoltà che però non hanno ostacolato una politica monetaria non convenzionale molto
E questa circostanza dalla potenza numero uno soprattutto penalizzato la politica fiscale perché non si indice ma in realtà negli Stati Uniti la politica fiscale
Chi guarda l'intero periodo cioè inizio crisi due mila otto due mila e nove
Vede due mila e quattordici aprile ricercare americana è stata più o meno restrittiva quanto quella europea solo che i tempi di questa definizione
Sono stati molto diverso di quello ha fatto la differenza però è vero soprattutto la lana diciamo desta repubblicana molto inciso
Nel nelle in questa direzione in qualche modo restrittiva impresso alla politica fiscale chiarissimo rifiutiamo come sempre professor Palù velieri economista e come sempre un saluto da Radio Radicale
Ma di radicale dunque c'è un po'di ripresa e in Italia c'è ripresa in tutto l'euro zona indotta dal insomma dalle esportazioni in un certo
Dalla domanda interna europea ma c'è appunto un pochino di crescita per quanto riguarda l'Italia e un più zero virgola uno un po'pochino dottor Natale D'Amico lei che ne pensa
Un paio di alcuni indicatori economici confermano diciamo che la caduta del prodotto in Italia si è fermata
Gli indicatori sulle aspettative cominciano a porgere al meglio le aspettative delle imprese e le aspettative delle famiglie cominciano a migliorare
E esistono dei dati di fatto che che inducono a pensare che queste aspettative possono realizzare
La riduzione della
Del prezzo del petrolio dei derivati quindi del petrolio benzina gas e così via e l'equivalente come dire dell'avvio di un'imposta e di una grande imposta Polita sulle famiglie sulle imprese italiane
L'onere per all'Energia dell'anno prossimo Italia Brasile si ritrova in modo consistente né questo riduce i costi per le imprese
E liberare risorse per le famiglie le famiglie possono risparmiare innerva sul sull'uso la benzina turbo sul costo dell'energia utilizzeranno quei soldi pesantemente per comprare altre cose
Che non hanno solo in parte importate come sappiamo invece quando compiamo Berlino abbiamo parla col perché praticamente tutta importata
Invece quando compriamo altre cose da una parte sola nel portare una parte noi quindi la fase mondi importata avrà un effetto espansivo sull'economia
In più lentamente vedono migliorare le prospettive delle esportazioni perché come sappiamo il tasso di cambio dell'euro e debbo leggere svoltato l'Euro rispetto al dollaro
Il dollaro l'area del dollaro è un'area importante l'esportazione per le imprese italiane in quei contesti le prospettive stanno migliorando
Quindi diciamo i fatti dicono che si è fermata
La caduta le aspettative dicono che
La crescita del PIL può svolgere al meglio
Le aspettative non solo per crescente molto rilevanti partono per una lenta crescita
Insomma il percorso è ancora lunga e complicata e dottore D'Amico la Corte e dei conti
L'UE ha nuovamente ripreso un po'il governo sulla questione delle coperture di Spesal giusto
Quindi la Corte dei conti ogni quattro mesi produce un proprio rapporto la legge prevede che l'ho potuto al Parlamento sulla copertura delle leggi spetta
In quei analizzare legge approvato nei quattro mesi precedenti come dire formula al Parlamento eventuali riserve eventuali osservazioni riguardo alle coperture dell'esistenza
Quella che viene fatta all'inizio nell'anno e riguarda l'ultimo quadrimestre dell'anno precedente particolarmente importante perché lì dentro ci sono anche le valutazioni sulla copertura della legge finanziaria la legge finanziaria viene approvata a fine anno
In quella sede in cui la Corte dei conti anche sulle coperture cosiddetto della legge finanziaria dice la sua è coperto non coperta questa benedetta ultima Finanziaria per dirla in soldoni
Sennò non è un tempo medio sollevato nel rapporto non è un problema di copertura sono due i problemi che vengono sollevati il primo ente ci sono
Vedere quanti sono le risorse già impegnate per il futuro
Il meccanismo che è stato messo in un'opera da qualche anno è un meccanismo basato sulla cosiddetta clausola di salvaguardia
Cioè dice essere alcune cose non produrranno gli effetti previsti per esempio i tagli di spesa se non riuscirò a realizzare i tagli di spesa prevista aumenteranno le imposte tipicamente arriva
Non entreranno anche le accise sulla benzina regime sui tabacchi e così via
Ecco su quel fronte la Corte dei Conti ha guardato con preoccupazione che l'entità diciamo di queste risorse future già impiegate che a lungo costantemente aumento dell'imposizione fiscale qui c'è una parte molto grande
L'altro aspetto è quello relativo una parte delle coperture allegata risparmi delle amministrazioni locali ma quei risparmi delle amministrazioni locali almeno in parte possono tradursi no mentre l'imposta
Perché al
Alle amministrazioni locali è stato ampliato il margine però comuni impositiva
E poi
Ricavo che il requisito e noi pensiamo ad una laddove alle famose Province
E tagliare i fondi alle Province ma prevedendo che il personale rimanga incarico all'amministrazione pubblica siccome gran parte di quei fondi servono a privare personale probabilmente come dire in qualche modo quei soldi vanno vanno recuperati
Ed è possibile che vengano recuperati dalle amministrazioni verso cui si muoveranno una parte consistente dei dipendenti delle amministrazioni provinciali con momenti dell'imposta quindi la preoccupazione sono due vengono manifestate dir francamente la prima
E quella o anche delle risorse future come già impegnate risorse future che potrebbero venire l'aumento dell'imposizione fiscale
E la seconda cosa quanto delle risorse già oggi reperite sono reperiti attraverso tagli dei trasferimenti alle Amministrazioni locali
Si troveranno non dai risparmi di spesa quanto dell'aumento delle imposte delle imposte decisa dalle amministrazioni locali
Chiarissimo in conclusione possiamo dire che un po'di ripresa economica dovrebbe anche in qualche modo esso potrebbe in qualche modo alleggerire i nostri conti o no
Utenti dovremmo impedire la libertà economica aiuterebbe darebbe una mano alla alla alla finanza pubblica italiana
Sempre che non aumentino le spese pubbliche in produttive
Se entriamo zero stiamo parlando ecco diciamo che ancora le prospettive almeno per l'anno in corso e in parte anche per l'anno successivo
Sono dei tassi di crescita dell'economia piuttosto contenuti
O almeno che le
Che che le previsioni non vengono smentite insomma siamo sul tasso di crescita veramente contenuti nel pompa Portorico insomma cerco dopo anni in cui spilletta dunque il patto della metà ricadere ricomincia a crescere una buona notizia
Ma una buona notizia come diremo ancora molto moderato al perché il tasso di crescita o che ci sono ancora molto diciamo una rondine non fa primavera bene ringraziamo come sempre il dottor Natale D'Amico ha già alto dirigente della Banca d'Italia e come sempre un saluto da Radio Radicale