Congresso Provinciale di Rifondazione Comunista

Compagne compagni
Non è semplice per tutti noi di vivere questo congresso
Semplicemente non l'attenzione che il
La razionalità dell'intelligenza
Sì sentiamo una tensione profonda
Dovuta al fatto che quando ci siamo impegnati nella
Tentativo di costruire il nostro movimento
Abbiamo lanciato una sfida
Una sfida difficile
All'inizio ci hanno accolto come se fossero fossimo quasi elementi del folclore politico
Quando ci siamo distaccati dal congresso di Rimini per tenere un'improvvisata conferenza stampa c'erano molti più giornalisti e molte più televisioni di quelle che non abbiamo adesso perché pensavano che il nostro tentativo fosse semplicemente un tentativo di disturbo nei confronti del partito democratico della sinistra
Un elemento appunto folkloristico
Hanno dovuto rendersi conto che così non è in questi mesi
E per questo adesso tentano di ignorare ci di non fare emergere tutto il peso l'importanza e il significato della nostra presenza
E della nostra iniziativa
Hanno dovuto rendersi conto di un fatto
Che è una nostra consapevolezza guai a noi
Ma anche guai ai lavoratori al popolo italiano lo diciamo con orgoglio
Se noi avessimo accettato la cancellazione del Partito comunista
E dico guai lo so che è un termine forte
Ma lo dico perché la situazione di oggi
Ci dice che in Italia c'è stato il c'è bisogno dei comunisti la situazione di oggi
Dimostra che la nostra iniziativa
è indispensabile
Perché oggi teniamo senza dubbio il congresso in una fase decisiva della vita nazionale
In una vera e propria crisi di regime
In una crisi che economica e sociale
Che politica e istituzionale
Una crisi
Che i gruppi dominanti politici ed economici del nostro Paese hanno tentato di controllare Tito Minali
Orientandosi
Verso soluzioni di tipo autoritario che dessero più potere al governanti più potere agli esecutivi più poteri a chi ha avuto un potere in questi ultimi decenni credendo così di indicare il modo di controllare la crisi
Questo è il senso delle proposte presidenzialiste
Della linea tenuto da Cossiga
Ma questo è anche il senso delle proposte referendarie
Dell'attacco
Alla proporzionale
Alle partecipazioni statali e l'intervento pubblico nell'economia
Riteneva hanno su questa linea di potere anche controllare con una politica
L'intervento tutto negativo sul piano sociale
Le difficoltà economiche del Paese
Oggi
C'è la consapevolezza anche nei gruppi dirigenti dei circoli governativi dei partiti di governo
C'è la consapevolezza che probabilmente non riescono a dominare la crisi
Si sentono e sono scavalcati
Sconosco valutati da un attacco dall'alto di Cossiga
Che prefigura ormai apertamente una soluzione duramente autoritaria reazionaria della crisi del nostro Paese
E dall'altro si sentono scavalcati da una crescita dal basso
Di un movimento che assume sempre di più
Quello delle leghe il carattere di una
Movimento reazionario che egemonizzare
Il malcontento per portarlo in quella direzione
E se noi diciamo guai che non ci fossero i comunisti
Perché
Quando noi abbiamo dato vita al Movimento per la Rifondazione comunista l'abbiamo fatto non solo per grandi ragioni ideali ma perché sentivamo il bisogno che ci fosse una forza che aveva previsto questa involuzione della situazione e che costituisce un punto di riferimento saldo sicuro una certezza per i lavoratori per il popolo che ci fosse qualcuno capace di rispondere a questa
Dobbiamo pur dire care compagne cari compagni
Che invece dall'altra parte questa involuzione questa crisi
Non solo non è stata prevista ma è stato previsto il contrario
Si è pensato che la crisi del socialismo reale
Segnasse contemporaneamente il trionfo del capitalismo è una grande fase di sviluppo economico e di democrazia e adesso si trovano con l'opposto crisi economica compromissione della democrazia
Se questo è vero in generale
Particolarmente vero per le analisi
Che si sono sviluppate negli ultimi anni degli Othman ottanta nel Partito comunista e che hanno costituito un supporto per la formazione del partito democratico della sinistra
Perché qual era questa analisi
Del capitalismo da un lato assicurasse
Espansione economica e democrazia e che stando dentro il cerchio del capitalismo che assicurava sviluppo economico e democrazia fosse possibile a una sinistra qualificarsi come chi in quell'ambito affronta le grandi contraddizioni
Parlo
Le contraddizioni dell'ambiente delle contraddizioni del nord del sud di quella decisiva della differenza di sesso
Ed è sembrato che la caduta del muro di Berlino
Aprisse una grande via
Questo tipo di elaborazione di impostazione di impostazione politica
E hanno deciso cancelliamo anche il termine di comunista per stare meglio dentro questa grande corrente
Di democrazia e di riformismo cari compagni credevano di buttarsi in una grande corrente sono finiti in un gorgo queste alla realtà
Dell'ottico compagni
Non con soddisfazione comprerò occupazione
Ma la realtà dei fatti bisogna pure guarda
Perché noi per primi
Pensiamo
Che debba essere approfondita la nostra critica al socialismo reale
La nostra analisi delle ragioni di questa crisi
E per primi abbiamo detto anche rispondendo con forza immediatezza al tentativo di colpo di Stato
La indietro non si può tornare
Ma confondere la critica più severa
Al socialismo reale l'analisi critica più attenta e penetrante sulle ragioni di questa crisi
Col fatto
Che corrispondentemente
Sarebbero fatali le ragioni di progresso del capitalismo è un errore e norme della sinistra
No
è vero
Noi abbiamo sopravvalutato nel passato la portata
Più il passaggio della proprietà allo stato
Gliele gli degli elementi di razionalizzazione che questo ha determinato e abbiamo sottovalutato le conseguenze autoritaria fino alla tragedia
Che questa
Universale autorità dello Stato e del partito identificato nello Stato ha determinato in quel Paese
Ma forse che con questo
Invece i rapporti fra la proprietà le istituzioni la politica economica sono risolte nel capitalismo o non è vero invece che emergono in questa società capitalistica enormi problemi in questo stesso ampi
Ecco alla questione
Con cui dobbiamo misurarci tutti
Si pensava che il capitalismo fosse garanzia di espansione e di democrazia
Dovendo espansione
Dov'è la democrazia
C'è una sinistra
Che volendo riconoscersi nel sistema capitalistico senza una critica di fondo e pregiudiziale al processo capitalistico
Ha rinunciato alla sua autonomia politica e culturale
Esagero ma perché scusate
Dove i socialisti sono al governo parliamo della Francia parliamo della Spagna forse che non fanno la stessa politica della destra in Gran Bretagna o in Germania
E non è un caso non può essere un caso tre dove la sinistra i socialisti non sono al governo mancano di ogni prospettiva
I giornali dell'altro ieri hanno dato le notizie più tragiche dalla Svezia Paese emblematico della socialdemocrazia dopo la sconfitta socialdemocratica alle elezioni la
Si sta demolendo lo stato sociale stanno privatizzando tutte le imprese pubbliche i socialdemocratici nemmeno protesta
Ecco il punto
Ma si può stare in questo limite
Non c'è forse di nuovo bisogno d'una forza i comunisti
Che siano capaci di partire da una critica del processo capitalistico da una contestazione del sistema capitalistico non per fare dell'ideologia ma della politica per aggredire queste situazioni
Per non consentire
Che avanzi una situazione di questo tipo
Il severo nel mondo che si pone questo problema e anche per l'Italia
Che cosa critichiamo di più
Alla sinistra
Al Partito democratico della sinistra
E anche
Allo stesso Partito Socialista
Che in realtà hanno finito di andare su posizioni
Che non sono le posizioni della sinistra ma della destra
Guardiamo alla realtà
Il presidenzialismo l'idea dell'uomo forte in Italia un'idea della sinistro dalla destra
Ma poi anche
La pretesa di
Porre l'esecutivo al di sopra di magistrati
La pretesa di attribuire un potere assoluto crescente agli esecutivi a tutti i livelli e del Governo nazionale ma anche delle Regioni delle Province e dei Comuni sulle assemblee elettive
Che questa è l'orientamento delle riforme dettate dai referendum è anche l'orientamento della legge di riforma degli enti locali tutti i poteri ai sindaci e le giunte e svuotamento dei poteri dei consigli
E poi
L'attacco alla proporzionale
La ricostituzione di quelle condizioni di piccoli collegi che eleggono i deputati
Che sono il tipico trionfo dell'affarismo nella politica
Bisognerebbe
Rileggere le critiche contro quel sistema elettorale che nel mille novecentodiciotto diciannove un i socialisti ai democratici caro rivendicare ottenere la proporzionale
E poi la linea delle privatizzazioni la demolizione dell'intervento pubblico ma una riforma abolizione del ministero delle Partecipazioni statali sulla linea della privatizzazione
Abolizione dell'intervento pubblico nel Mezzogiorno non per riformarlo ma per eliminarlo tutto questo compagne e compagni ma è un armamentario della sinistra ora un armamentario della destra e della conservazione
E qui il tutto
Perché se esista su quella linea
Non si regge alla involuzione reazionaria nel nostro Paese
Se esista su questa linea si apre la porta agli spiriti più reazionarie che scavalcano anche questi progetti vedete i discorsi di Cossiga o i trionfi della Lega
Ma chi vi avrebbe detto ci avrebbe detto un anno fa
Che il presidente avrebbe preso in mano il piccone per demolire la Costituzione repubblicana
Coco potessero crescere spiriti reazionari aggressivi come quelli che sono cresciuti nel nostro Paese
Se questo è avvenuto è avvenuto perché non siamo stati in grado perché la sinistra non è stata capace non ha inteso delineare una risposta un contrattacco sociale politico e democratico
Ha ceduto
Ha ceduto sul piano culturale
Prima ancora che sul piano politico
Perché tutto
Alla linea più aggressiva
Abbiamo letto di tanti raffinati politici e intellettuali modernissimo
L'esaltazione di una modernità intesa come un mondo nel quale le con grandi contraddizioni sociali sono già scomparsi
Ma mentre a sinistra si facevano questi discorsi chi aveva il potere nel mondo capitalistico faceva esattamente il discorso opposto Vedette richiama faceva il più brutale discorso di affermazione di primigenia e diritti del capitalismo
Del profitto sul salario
Del potere delle aziende su qualsiasi regola di occupazione
Della necessità di liquidare ogni misura di programmazione di intervento pubblico della necessità di liquidare lo stato sociale e ogni condizione di eguaglianza fra le persone nella società
E la sinistra
Si è arresa culturalmente prima che politicamente a questi discorsi
E se c'è bisogno di comunisti cari compagni è perché c'è bisogno di sì chi sia capace di combattere questa resa
Di contrapporre a questa capitolazione una linea
Che riproponga alla sinistra la necessità di una contestazione
Del processo capitalistico
Della brutalità
Del processo capitalistico
Dicono che questo è un discorso vecchio
Il più moderno dei discorsi care compagne e cari
Davanti a una situazione che è una caratteristica molto precisa
Quando hanno cominciato l'attacco
I discorsi che facevano avevano
Delle alternative
Ci dicevano bisogna contenere i salari perché così aumenteremo l'occupazione
Bisogna accettare che si riduca l'occupazione nelle grandi imprese perché così aumenterà l'occupazione nelle piccole imprese
Bisogna subire il taglio dei posti di lavoro nel nord perché aumenteranno i posti di lavoro nel sotto e avanti di questo passo adesso
Non c'è nessun discorso compensativo di questo titolo
Vogliono bloccare i salari nel momento stesso in cui tagliano i posti di lavoro
Vogliono tagliare i posti di lavoro e demolire una parte delle grandi riprese nel momento stesso in cui riconoscono che la crisi investe le piccole aziende vogliono tagliare i posti di lavoro nel Nord mentre l'italiano anche nel Sud
E contemporaneamente non lasciano nessuno spazio
E alla possibilità di difendere
Le conquiste fondamentali dello stato sociale parliamo di sanità parliamo di previdenza parliamo di gestione dei servizi da parte degli enti locali
E allora
E allora
Ci vogliamo noi comunisti
A dire che la sinistra deve voltare pagina
Bisogna riaprire un discorso offensivo della sinistra
Di fronte alla crisi
Economica sociale e politica
Bisogna riaprire i discorsi della programmazione dell'intervento pubblico del sostegno dello stato sociale dei salari dell'occupazione delle condizioni di lavoro non è vero che l'equità sociale
Aggrava le difficoltà dell'economia l'equità sociale la via maestra per affrontare le difficoltà dell'economia
E noi abbiamo dobbiamo Ricuperati
Una forza culturale e politica e sociale della sinistra che sia capace di proporre questa alternativa di contenuti con cui far fronte alla crisi e trovare uno sbocco alla crisi
Ecco la questione che noi poniamo come comunisti
E la poniamo compagni
Se dovessi dirlo nella mia esperienza di vita in questi termini
C'è bisogno di un euro questa volta alla rovescia
C'è bisogno con questo di una nostra analisi e critica attenta alle situazioni che si sono delineati
Badate che in crisi non soltanto lo Stato sociale la condizione di occupazione di lavoro di sanità di pensioni
E in crisi anche come dire il modello economico italiano
Perché sono contemporaneamente in crisi le grandi imprese ma anche i distretti industriali le aree omogenee di piccole aziende
Che hanno costituito una grande risorsa economica del paese parliamo del Veneto dell'Emilia della Toscana delle Marche di parte della stessa lombardi o del Piemonte
è in crisi il nord e anche il Mezzogiorno
E nel Mezzogiorno in crisi anche la politica della spesa sociale con cui si è rimediato in modo bastardo
Alla crisi dei processi di industrializzazione che erano stati avviati
Negli anni sessanta e settanta
E dentro questa crisi del modello economico e sociale del Paese c'è anche la crisi delle grandi città e delle grandi metropoli c'è la crisi della vostra città di Milano
Si pensava che la deindustrializzazione fosse una strada di progresso per la grande metropoli video ricordate discorsi all'inizio degli anni ottanta
Si diceva sì se finisce all'all'industria della classe operaia finisce
Una produzione sporca e comincia un progresso pulito del terziario naturalmente avanzato
Dei lavori naturalmente creativi
Dov'è finito questo modello Milano
Non c'è forse invece una crisi di fondo persino del ceppo capitalistico
Della città forse che la vecchia imprenditoria locale e le partecipazione statale non hanno ceduto il passo la FIAT forse che se si parla di Milano non si parla soprattutto delle iniziative imprenditoriali nel campo della informazione o nel campo
Dell'edilizia magari speculativa
Non c'è allora
Il problema non soltanto di una soluzione pulita della crisi comunale come quella che noi abbiamo proposto
Che ci sia rivedendo i programmi oppure tanto vale andare a elezioni ma c'è anche la necessità
Di una sinistra che si ponga un problema di fondo
Di una sinistra che quando parliamo dei socialisti o di parte almeno del PDS non è più
Ne riformista né portatrice di un progetto di sviluppo
Negata annegata in buona sostanza
Nell'affare Isma'politico
Anche questo
Anche questo non lo dico mica
Con soddisfazione lo dico comprò lo diciamo con preoccupazione
Lo diciamo con preoccupazione nel momento stesso in cui come comunisti da questo congresso sentiamo il bisogno di proporre un'alternativa rispetto a questa crisi del modello economico e sociale del Paese ma anche
Delle grandi metropoli
Sono
Parte decisiva cuore pulsante dell'economia
Più della società italiana
E quindi proponiamo un'alternativa alla crisi economica e sociale e proponiamo esigiamo
Un'alternativa
Alla crisi politica istituzionale
Voglio essere chiaro
Nella critica nella proposta unitaria
C'è un errore enorme della sinistra
Quando ha occupato le stesse posizioni della destra
Insisto un errore enorme che va corretto
Noi abbiamo proposto un anno fa
La messa sotto stato d'accusa di Cossiga ci hanno votato tutti contro dalla commissione parlamentare
Nella grande assemblea dell'Urbe delle euro di maggio abbiamo chiesto le dimissioni di Cossiga e nessuno ci ha sostenuto
Io perché lo dico perché nella politica come nella vita anche i tempi hanno la loro importanza allora nel maggio Cossiga non aveva la forza di oggi
La sue picconate erano ancora bambini piccoli adesso sono giovanotti robusti questa è la verità
Adesso siamo particolarmente contenti soddisfatti di combattere insieme ai compagni del PDS per la messo sotto stato d'accusa e per le dimissioni
Ma chiediamo i compagni dal PDS guardate che sulla questione dei referendum state facendo un errore ancor più grave di quel che avete fatto non appoggiandoci coerentemente
Forzando ci coerentemente allora sull'impeachment sulle dimissioni di possibile
Errore
Perché abolire la proporzionale
Dare tutto il potere agli esecutivi
Liquidare l'intervento pubblico nell'economia significa aprire la strada un processo reazionario parliamoci chiaro questa è la verità
E non per niente su quel quella strada si cammina a braccetto con compagnie procurerà dei voli la Confindustria per la sinistra la Confindustria la destra della Democrazia Cristiana
Lasciamo perdere anche gli stessi missini
E nello stesso tempo attenzione che queste TAR necessita di una correzione di riproporci come sinistra sul piano della costituzione della democrazia della partecipazione democratica sì lega le questioni
Di carattere economico e sociale
Qui bisogna scegliere
Sulla legge finanziaria
Al Senato ci hanno lasciato soli come cani
Abbiamo fatto lo stesso il nostro mestiere e siamo stati dei cani che hanno dato dei morsi robusti alla legge
Adesso siamo alla Camera abbiamo trovato dei raccordi colpi diverse nella battaglia contro la legge finanziaria bene compagne e compagni noi diciamo apertamente bisogna farla saltare perché questa legge finanziaria
Non solo nelle misure concrete che delinea ma nella via che traccia è un attacco a principi assolutamente essenziali di giustizia sociale
Ma insomma
Nella sanità
Se passa la legge finanziaria son permesso già di citare la televisione questo esempio
Quattro milioni e mezzo
Di anziani che sono che hanno artriti rematori male di tutti
Pagheranno due milioni e quattrocento mila lire all'anno di tickets
E allora queste vecchie questi vecchi li massacriamo sulla sanità li massacriamo sulle pensioni non gli diamo i servizi ma l'Italia civile queste si può pensare di andar su quella strada
E avanti di questo passo
Le quindi
Che questa Finanziaria salti
Hanno paura dell'esercizio provvisorio
Sapete
Spenderanno un po'di meno e potranno fare meno spesi elettoralistiche
Oppure si cambia naturalmente oppure si cambiano e abbiamo presentato due mila settecento emendamenti alla legge finanziaria e sono tanti
Ma siamo anche disposti a ridurre a tre quattro se si cambia l'essenziale
Se si cambia l'essenziale via la parte peggiore dei tickets via il blocco contrattuale proroghiamo la scala mobile per altri due o tre anni allora si può cambiare
Muoviamoci insieme in questa direzione
E muoviamoci insieme compagne e compagni per aggredire
Il problema sindacale
Io non capisco bene sono come voi sapete
Un ex del movimento sindacale
Non capisco bene
Questa trattativa
Tra governo
Confindustria sindaca perché una trattativa la si può rompere o la si può continuare
Se si giudica che i rapporti di forze non consento non la rottura delle trattative si abbia il coraggio di continua di fare l'accordo possibile almeno peggio
Ma adesso non c'è
Nella rottura
Nella continuazione della trattativa
Si dice aspettiamo all'elezione del nuovo governo e Jama con l'anno prossimo è finita la scala mobile
E se si dovesse riprendere la trattativa dopo l'elezione bisognerebbe da quel punto di vista ricominciare daccapo non più con un istituto contrattuale da difendere ma con un istituto contrattuale addirittura da costruire
è possibile questo
Questa dichiarazione di impotenza del movimento sindacale badate compagni e compagne
E pesantissimo
Perché noi sappiamo bene che non è il momento in cui mettendo le dita in bocca fischiando si fanno scioperare i lavoratori lo sappiamo bene quante difficile la situazione nelle aziende
Però se il sindacato dimostra la sua impotenza la situazione non solo diventerà più difficile
Ma c'è anche il rischio dato che i lavoratori sono persone di carne ed ossa
Che certi ragionamenti anche di destra anche reazionari pur di colpire abbattere questi che governo hanno così prendano piede pure fra i lavoratori nella classe operaia come dimenticare
Che nel mille novecentotrentatré Hitler ebbe anche molti volti delle classi lavoratrici in una situazione di capitolazione delle forze di sinistra
E quindi anche su questo piano noi chiediamo rivendichiamo una risposta chiara del movimento sindacale
E se le confederazioni non sono in grado di darle
Le TA essere sindacato le tirano i compagni e le compagne che stanno nel volume
Ecco compagni vedette
Questo siamo noi comunisti
Non siamo una scissione
Sì siamo una forza che con la sua autonomia politica e culturale
Metterà attici nel Paese e tenta di delineare in una polemica in una dialettica viva una risposta sociale e politica valida per tutta la sinistra
Ma cercando le vie dell'unità
Nella sincerità e nella chiarezza
Il che vale anche
Per quanto dobbiamo fare per
Il modo come ci dobbiamo misurarci nel mondo
In un mondo nel quale sta avvenendo una cosa
Drammaticamente semplice
Si sta costituendo
Un centro costituito dalle grandi potenze capitalistiche
Chi ha la forza l'intenzione e la pretesa di dominare il mondo
Questo è il dato che si è costituito con la fine della guerra fretta
E qui nasce il problema della sinistra
Che come noi opera nell'area del capitalismo sviluppato negli Stati costituiscono le grandi potenze capitalistiche che vogliono dominare il mondo
Noi
Siamo solidali con questa logica di dominio
O abbiamo una posizione autonoma e critica questo se verso questa logica di dominio
Badate che l'interrogativo è di fondamentale decisiva importanza
Si è discusso molto di nato giustamente nei nostri congressi
Perché il problema nato adesso si pone con chiarezza in termini io dico di principio
Nel senso che la NATO è sorta per contrapporsi alla potenza militare
Appunto contrapposta dell'URSS dei Paesi orientali del Patto di Varsavia
Al momento in cui il patto di Varsavia è sciolta
Ed è sciolta l'autonomia e la potenza militare dell'Est
Che senso ha di mantenere la NATO se non quello che si dice voler dare Anna
Quello di essere lo strumento del dominio sul mondo tanto che gli eserciti diventano una forza di polizia
Il che vuol dire
Che queste grandi potenze sia veterano di decidere quali sono le regole che devono valere nel mondo e si è ardita erano di imporle con una potenza militare
E questo è il punto
E allora compagni e compagne vedete la nostra battaglia contro la NATO
Per l'uscita dell'Italia dalla NATO si carica di un grande caffè
Grande significato generale
Diventa un punto essenziale perché altrimenti voglio dire che senso a evocare la contraddizione fra nord e sud del mondo
Quando questa contraddizione è acuita ed è figlia in un certo senso direttamente
Del dominio delle grandi potenze capitalistiche
Che si vuole esplicitare in termini politico-militari ma che anche nelle sue mani formidabili strumenti economici
Le istituzioni finanziaria internazionale lo stesso cosiddetto G7 il coordinamento fra i governi dei Paesi capitalistici più forti
Che impone delle condizioni di ungulato Oria tutti i paesi del terzo mondo
Il nome della necessità che questi pagano il loro debito cioè questi soddisfino i bisogni finanziari di di cui l'Area sviluppata del capitalismo assolutamente bisogno
Ed ecco allora il primo punto che noi comunisti poniamo
La necessità di una sinistra che acquisisca un'autonomia politica e culturale
Rispetto al dominio delle grandi potenze che si contrapponga questo dominio in nome di valori che si chiamano pace solidarietà internazionale eguaglianza e libertà dei popoli
Ed è partendo di qui che noi poi
Tentiamo di analizzare da affrontare
Le questioni che sono drammaticamente aperti nel mondo di farci i conti
Quando noi abbiamo detto
La nostra critica al socialismo reale ci porta non a sostenere ma negare che le ricette del capitalismo selvaggio siano il rimedio a quella crisi
Abbiamo detto una cosa che i fatti dimostrano essere straordinariamente vera
Perché forse che non c'è
Nell'applicazione di queste regole di capitalismo selvaggio la pigliarsi di quei paesi di quelle grandi Area verso una vera e propria rovina
Economica e sociale
E non c'è forse bisogno di pensare una via d'uscita da quella rovina
Che non sia il ritorno al passato ma nemmeno rito il ritorno a quel trapassato remoto che il capitalismo che sia il tentativo di trovare vie nuove diverso e non capitalistiche per risolvere quella crisi
E d'altra parte
Di fronte alle contraddizioni
Che il dominio dei grandi paesi delle grandi potenze capitalistiche nel mondo determina
Noi sentiamo anche il bisogno di riaffrontare temi che sono
Da sempre
Fondamentali nel movimento operaio per i socialisti e per i comunisti
Nel vuoto ideologico che si è determinato con la crisi del socialismo reale nella unificazione omogeneizzazione forzata che induce il capitalismo nel mondo sono risorti nazionalismi aggressivi
Noi probabilmente come comunisti abbiamo bisogno di una revisione anche di qualche orientamento specifico nostro che ha sottovalutato i problemi della libertà dell'etnia dei popoli dell'autonomia nazionale
Anche soluzioni specifiche come quelle di alto il problema delle nazionalità nei primi anni Venti in Unione Sovietica nel commissariato delle nazionalità
Detenuto da Stalin sono probabilmente farei vedere ma oggi siamo ben al di là
Di questo delle conseguenze di qualche specifico errore da questo punto di vista e quindi
C'è bisogno di rivedere
Le nostre stessi nostri stessi orientamenti di un'analisi rinnovata su questo drammatico problema del nazionalismo
Ma ponendo c'è un grande interrogativo
E l'interrogativo è preciso
L'autonomia del popolino
I diritti nazionali
Debbono essere fatti valere in quanto ci si distacca anche violentemente dai diritti di un altro popolo di un'altra nazione in quanto ci si contrappone fra nazioni
O possono essere fatti valere in una situazione di libertà di autonomia e di uguaglianza fra tutti i popoli e tutte le nazioni
Non deve essere riproposto
Per la parole molto impegnativa per noi comunisti ma insomma stiamo per rifondare un partito il grande tema dell'internazionalismo
Della necessità
Una volta riconosciuta l'autonomia la libertà dei popoli di riconoscerci tutti i fratelli indipendentemente dal colore della pelle dalla nazionalità dal c'è
Diciamolo nel mondo
E poi diciamolo anche per noi però
Perché vedete noi italiani
Abbiamo avuto facilità di accusare altri di essere razzisti
Quando noi qui
Eravamo solo noi
Adesso che l'immigrazione dall'Africa dall'Asia
Comincia a costituire una parte importante della popolazione
Questo problema della solidarietà interrazziale
Diventa un problema concreto
Fra di noi
E io noi siamo orgogliosi particolarmente di una cosa
Parlando delle lezioni di Brescia
Dove c'è un problema di immigrati
Che mentre le altre forze politiche sono scappate durante la campagna elettorale dall'incontro e dalla discussione del problema degli immigrati
Noi i nostri compagni i nostri candidati alle elezioni anche se quelli non potevano votare sono andati a riunire gli immigrati a manifestare per loro la solidarietà
Noi non voliamo un consenso qualsiasi persino se si tratta di voti voliamo un consenso che abbia una base ideale e morale
Ed ecco allora il quadro di un impegno
Internazionalista
Rinnovato
Su cui noi sentiamo il bisogno di sviluppare
La nostra iniziativa
L'iniziativa di un partito
Che vogliamo fondare
Chi deve avere
Guardando l'Italia al mondo un carattere fondamentale
Ce lo siamo detti e lo dobbiamo conferma
Vogliamo fare un partito
Radicato nella società
Un partito che dalla società
Dai bisogni civili e sociali fondamentali che nascono dalla solidarietà sociale sia capace di intervenire
Nelle istituzioni e nello Stato
Io non ho tempo e modo adesso di intervenire
Su un dibattito che vi è stato anche qui sul rapporto fra il partito dello Stato
Ma sì abbiamo evocato quei passaggi di Marx che accennano al fatto che col comunismo ci sarà anche l'estinzione dello Stato
L'abbiamo fatto per una ragione politica
Perché insomma compagni e compagne
Non si tratta soltanto dell'Unione Sovietica
E del partito che l'hai diventato stato sovrapponendosi alla società con le conseguenze che tutti abbiamo visto ma parliamo anche di noi
Ma forse non è vero che anche nel vecchio partito comunista
Incerte fase in certi momenti il ruolo del partito è stato più visto come un ruolo che si svolgeva nelle assemblee elettive negli organismi dello Stato e poi si riferiva alla società che viceversa
Di vedere
Il problema della democrazia come il problema di una capacità di organizzare la di nella società nel territorio nei luoghi di lavoro per problema un intervento di partecipazione democratica che cosiddetti allora
Nelle istituzioni lo sviluppo di un processo democratico
E nello stesso tempo questo partito radicato della Società accerto
Deve essere il partito della classe operaia
Siccome sono sono da qualche decennio etichettato opera lista mi tocca
Di
Di richiamare però i compagni attenzione
Perché dire che siamo il partito della classe operaia che poniamo al centro della nostra attenzione con la contraddizione fra capitale e lavoro non significa che noi finiamo lì il nostro compito sociale politica la nostra analisi sociale Poli
Io mi riferisco alla storia del PC
Ma nel congresso di Lionello ventisei fu questo punto decisivo
Se concepire ruolo del partito semplicemente in un diretto scontro di classe tra la classe operaia il padronato collocare questo stesso corpo
Sconto in un contesto più quattro si parlò allora invece che di partito di classe del termine di blocco
Storie formazione di un blocco
Sociale culturale capace di delineare la prospettiva di delineare la prospettiva socialista
E questa complessità del problema poi è acuita dal fatto che oggi ci troviamo di fronte a delle contraddizioni del mondo
Che sono che vanno ben al di là di quelle che potevano essere considerate nel secolo scorso
Avete sentito le compagne in questo complesso la questione
Della differenza di genere della differenza sessuale viene posta giustamente dalle compagnie
Come una questione che riguarda il livello stesso della civiltà
E che si pone come un problema di carattere assolutamente generale in termini aggressivi da parte delle donne per valorizzare la loro differenza sessuale
E noi
Comunisti
Questa impostazione non solo non la sentiamo come nostra nemica ma sentiamo come un modo di fare avanzare una lotta rivoluzionaria nel mondo
Forse che
Su un altro piano
Non solo le contraddizioni fra il Sud e il Nord ma la stessa questione ambientale non assume un rilievo una dimensione impensabile qualche qualche anche qualche decennio fa impensabile
Ragionare nella prospettiva che oggi deve essere data che se il modello di sviluppo dei Paesi capitalistici avanzati fosse generalizzato nel mondo sarebbe probabilmente la fine dell'umanità
E badate che questi elementi di contraddizione del mondo sono decisivi per noi comunisti perché è evidente che la loro soluzione non stanno nei comparti in vive con le regole del sistema capitalistico sono un modo di avvalorare la nostra critica di fondo del sistema del capitale dunque non abbiamo bisogno
Di affrontare con più ampiezza la grande questione sociale che nasce dalla classe operaia dalla contraddizione fra
Il
Capitale
E il lavoro
Dentro questo contesto
Dobbiamo anche metterci forse ne abbiamo poco discusso nel nostro congresso
Il grande problema degli intellettuali
Che non è più oggi soltanto la questione
Del nostro rapporto con una e lì
Gli intellettuali sono ormai una massa
E non è vero che il lavoro
Fra virgolette qualificato fra virgolette creativo a cui sembra che questa massa di intellettuali
Siano destinati sia proprio oggi un lavoro qualificato e creativo davvero forse che il mercato da un lato il modo di organizzazione del lavoro del capitalismo e non soltanto nell'impresa e non costituisce un elemento di sì ristrettezza di chiusura di di alienazione che vivono questi che vivono questi intellettuali e non c'è allora bisogno di una nostra grande apertura
La nostra grande capacità di proporre una critica della società di cui anche queste forze siano pienamente protagoniste
Nel insomma
Care compagne e cari compagni
Così ci proponiamo
Come nuovi comunisti
Come un partito che parla ai lavoratori al popolo al Paese
Il contrario di una forza minoritaria e di una setta
Ci proponiamo con un partito di massa
Non molliamo gerarchi
Non vogliamo essere un partito di Carpi con dei gregari
Togliamo
Vogliamo essere una Società di liberi ed eguali
Ho detto voliamo mica per caso perché
Mica lo siamo ancora
Voglio dire
Esanu su di noi pesa hanno su di noi le condizioni della società
Anche tradizioni Della nostra milizia precedente
Per i partiti e nel movimento operaio su di noi su di me sicuramente come di tanti altri compagni che con me hanno vissuto molti decenni questa esperienza
Ma un pezzo di strada però compagni un pezzo di strada in questa direzione l'abbiamo compiuto perché vedete sarebbe stato più facile a Rimini
Dieci mesi fa undici
A qualche compagno
Che aveva una biografia abbondante di milizia nel partito dire non è vero che il Partito comunista è stato cancellato il Partito Comunista siamo noi continuiamo ad essere
Se non l'abbiamo fatto e per una ragione politica di fondo perché il partito che beveva nascere poteva nascere se non era così se era un grande movimento se nasceva da un grande protagonismo come quello di cui siete stati protagonisti voi
D'una partecipazione meravigliosa di un popolo di comuniste di comunisti così dovevano accese il partito e così siamo nati
Ma nati così compagni nello stesso tempo
Così vogliamo parlare a tutti
Prima di tutto per fare una grande proposta di unità della sinistra dei lavoratori del Popolo una grande proposta per l'alternativa
C'è chi dice
L'alternativa è una parola d'ordine è superata beh sì
Se l'alternativa la consideriamo un problema di schieramento di forze politiche
La pensiamo nei termini dello sblocco del sistema politico alternative superata
Ma se l'alternativa è invece la proposta dalla base della Società
Di una grande unità della sinistra capace di porre i problemi che sono aperti in termini aggressivi combattivi di e non accettare le compatibilità di rilanciare l'idea della democrazia di difendere la Costituzione
Di rilanciare l'unità dei lavoratori del popolo sulla base dei principi della resistenza se questo è l'alternativa viva più che mai
L'esigenza
L'esigenza che più che mai noi sentiamo il bisogno di affermare
E riaffermare
Parlando a tutta la sinistra prima di tutto a tutti comunisti
Alle care compagne e cari compagni che non stanno né con noi né col pidiessino che sono nel PDS
Un rapporto con loro
Per noi è vitale
E noi lo vogliamo tenere e sviluppare
Chiedendo a tutti soltanto non dico un riconoscimento
Ma la constatazione di un dato di fatto
Perché
Se si vuole pensare a una prospettiva di unità della sinistra e di unità dei comunisti la nostra impresa
La rifondazione comunista che si fa partito è un punto decisivo per tutti non soltanto per noi
Questo mi pare che sia
La questione che noi sentiamo il bisogno
Di riproporre con forza
E dunque
Andiamo a farlo questo nostro partito
Rifondazione Comunista faccia questo nuovo
Partito Comunista
Facciamolo
Tutti insieme
Nel piaciuto l'intervento che qui ha detto
Qui di ex non c'è nessuno siamo tutti nuovi
Facciamolo compagni guardando avanti perché questo ci unisce
E se vogliamo guardare indietro guardiamo pure le nostre più belle tradizione
Caro pesci facciamolo così il partito
Mettiamo il fazzoletto rosso dei garibaldini allora
E Vidal partito vuole