Pluralismo dei valori e delle culture, unità del diritto. Una riflessione

No
Il corpo
Allora
Cari amici
Innanzitutto un grazie di cuore a tutte le autorità presenti e agli amici della Fondazione agli amici di Magna Carta
Soprattutto un grazie a Nicolò Zanon per aver accettato di animare questa dodicesima edizione della lettura annuale
Che l'evento diciamo più caratteristico se non più importante della nostra fondazione
Nicolò Zanon come sapete pochi mesi fa esattamente il diciotto ottobre due mila
Quattordici è stato nominato giudice della Corte costituzionale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il professore ordinario di diritto costituzionale all'Università degli Studi di Milano
Ed è stato componente laico del Consiglio superiore della magistratura dal due mila dieci al due mila quattordici
Oltre questo e molto altro perché non curricolo non si trovano soltanto le cose buone
Nicolò Zanon è stato anche uno dei fondatori un caro amico della fondazione nonché e membro del nostro comitato scientifico sin dalla nascita di Magna Carta
Con l'umiltà che lo contraddistingue che contraddistingue io penso che tutte le persone
Veramente intelligenti
Quando gli abbiamo chiesto se voleva essere Louis quest'anno a temere la lectio magistralis Nicolò è rimasto stupito
E devo dire che invece insomma non abbiamo mai avuto dubbi nel proporgli uno ma ancora meno
Ne abbiamo avuti nel momento nel quale
Ci ha proposto il tema sul quale
Questa sera
Cintura terra ex ossia il pluralismo dei valori e delle culture rispetto all'utilità
Del diritto perché io penso e poi lo sentiremo dalla trattazione
Che questo è uno snodo del
Passaggio epocale dai pensieri forti I pensieri deboli che anche degli esiti paradossali perché quando esistevano le ideologia
Ci sono stati diversi tentativi
Di
Piegare a una lettura ideologica l'unità del diritto
La cosa paradossale è che nel momento nel quale le ideologie sono o sono
Scrivo vite e si sono indebolite dal pensiero debole non è nato un rispetto maggiore per l'unità del diritto ma
Bensì
L'idea
Che esso potesse essere piegato
A quel pluralismo che vale in un altro campo Marche non può
Essere invece
Affermato come il paradigma nell'ambito
Del diritto
Comunque
Osservazioni molto più compiute profonde di queste sul tema
Verranno compiute
Da piccolo all'interno di questo appuntamento che
Per voi diciamo una sorta
Di inaugurazione dell'anno accademico tra virgolette inaugura cioè il percorso annuale di studi di convegni di pubblicazioni e di formazione
Che anima alla vita della della fondazione
E
Tradizionalmente anche il momento nel quale
Facciamo un succinto bilancio dell'anno dell'anno trascorso
Io non
Mi soffermerò su tutto quello che è stato fatto anche perché
Grazie diciamo alle nuove tecnologie
Basta visitare il sito della Fondazione per averne diciamo una
Una
Nozione più compiuta vorrei soltanto evidenziare
Alcuni aspetti innanzitutto
E questo è il primo aspetto che io evidenzio sempre
Abbiamo in quest'anno ulteriormente consolidato il bilancio della fondazione
è una cosa che può sembrare diciamo
Un'annotazione di tipo ragionieristico comma per quel che mi riguarda invece
Un aspetto saliente perché
Oggi
Le fondazioni vivono di una ditta sempre più grama sempre più difficile
Si devono
Autofinanziare subiscono da qualche tempo anche la concorrenza dei partiti politici che prima avevano finanziamenti pubblici e che ora invece sono anche loro alla ricerca di contributi
Abbiamo fatto questo nell'anno nel quale
Il diciamo valore
Anche economico e non solo economico anche culturale della fondazione
è stato fortemente consolidato ancor più del suo bilancio
La biblioteca ha superato i tre mila volumi in alcuni ambiti sta diventando anche una
Biblioteca di riferimento
Nel senso che vi sono alcuni ambiti soprattutto della storia politica europea dove si trovano volumi che non sono nessun'altra biblioteca
Italiana è quello che
Ci ha fatto particolarmente piacere che dal Ministero dei Beni e delle attività culturali il nostro archivio storico è stato riconosciuto di rilevante valore storico
All'interno dell'archivio vi sono
Di si trova innanzitutto vi si trovano innanzitutto le carte
Dei movimenti studenteschi che animarono IP cosiddette la stagione dei parlamentini la stagione dell'Uri
E poi un importante fondo di storia dei partiti politici soprattutto della destra del periodo che va dal dopoguerra a oggi in particolare per quel che riguarda il nostro Paese e la Francia
Io penso di dover sottolineare anche
Un altro aspetto e cioè
Quest'anno
Gli incontri di Norcia gli incontri tra credenti e non credenti
Hanno tra virgolette festeggiato il decimo anno
E sia svolta una nuova edizione
Delle dell'incontro sulle relazioni transatlantiche quegli incontri che coinvolgono i picchi il Tenca americani e italiani sul tema delle azioni
Tra America
Italia io ci tengo a sottolineare
Questi due appuntamenti a segnalare belli anche come specifici perché fondamentalmente
Questa fondazione nacque dopo
Degli avvenimenti dell'undici settembre del due mila e uno
Da una riflessione cioè dalla necessità di rivedere le categorie
Direi che poco culturali e politiche che avevano fino a quel momento guidato
Non soltanto la politica attiva ma anche la storia del pensiero occidentale perché ci pareva che quegli avvenimenti inaugura Serono una nuova fase
Questa
Convenzione è stata dispersa per un certo periodo al punto tale
Che pareva quasi fosse
Diciamo
La ricerca
è il la forzatura per arrivare ad una nuova lettura ideologica del presente
Quella che ci avesse
Che ci aveva guidato agli esordi ma insomma se noi riprendiamo anche gli atti di questi appuntamenti svolti queste armi insomma si scorge che invece la riflessione a seguito
Un filo rosso che tutto sommato e direi anche purtroppo
è stata
Confermata
Dai fatti e da quanto
è accaduto quest'ultimo anno e tutto questo
Ci porta
A dire
Che tutto sommato
Esperienze come quelle che ha rappresentato forte
Carrer presentato Magna Carta possono ed hanno un significato
Per cercare di dare un
Contenuto alla alla politica quando noi abbiamo iniziato dieci anni fa alle fondazioni erano di gran moda
Ne sono poi sorte molte
Ma molte anche negli anni sono scomparse
Anche perché con l'affievolirsi della moda è venuto meno il motivo per cui
Molte di esse esistevano
In un contesto come quello attuale nel quale
Il ruolo della politica è profondamente cambiato rispetto al passato tanto
Che possiamo che oltre a parlare di una stagione post-ideologica
Siamo quasi
Chiamati a confrontarci con una stagione post politica
è evidente che
Cambia anche il ruolo
Della della fondazione delle fondazioni io penso che il ruolo delle fondazioni sia quello di tenere insieme cosa che la politica non riesce più a fare
La dizione con
Quella che viene chiamata la narrazione che non è altro che la divulgazione poi
Della politica oggi la politica si concentra solamente sulla prima
Ed molto spesso si crea uno iato una frattura tra all'analisi la dizione e invece la necessità di impressionare anche perché questa veloce questa necessita di impressionare è sempre più
Succinta tra virgolette e utilizza strumenti che hanno sempre più bisogno di di velocità e di poche parole ecco io credo che ci debbano essere degli strumenti e questi strumenti non sono più
I partiti politici
Che
Devono creare un ponte tra queste esigenze perché poi appunto la politica sganciata completamente da una visione non ha non ha ragione
DSR
Ecco per questo io credo che sul menti come quello
Che amiamo
Hanno ancora un senso è chiaro che per le fondazioni sta succedendo
Un po'quello che succede
Perché in tempo di crisi alle imprese
In un momento difficile rimangono sul terreno soltanto qualcosa quelle che hanno qualcosa da offrire e lo fanno diciamo in modo intelligente poi appunto la discriminante alla fine è sempre il pensiero
E qui nessuno deve ritenersi in qualche modo al sicuro
Tanto meno Magna Carta è una sfida che si rinnova ogni anno se si riescono a creare motivi di stimolo di riflessione se si riesce a creare un po'di pensiero forte
Si va
Avanti in caso contrario
Insomma è giusto chiudere i battenti quindi io insomma inauguro questo anno accademico con un giusto orgoglio
Ma anche commi tutti da tutta
La
Diciamo
Incertezza che nasce da una sfida che si rinnova che ci porta a tentare di essere adeguati anche
L'anno prossimo io
Do la parola a Niccolò senza aggiungere altro se non
Una comunicazione
Che ci è giunta che credo pannicolo faccia piacere
C'è arrivata un una lettera di cui do lettura caro
Amico Quagliariello scrivo in quest'occasione attese al di là delle assai frequenti occasioni di incontro e scambio
Di opinioni tra noi nella tua qualità di Presidente di quella Fondazione Magna Carta di cui sei stato animatore e che mi auguro possa continuare a essere uno dei poli del dibattito culturale istituzionale in Italia
E mi ha davvero gradito poter far pervenire a tutti i partecipanti alla lettura annuale due mila quindici della fondazione il mio augurio di successo per l'intervento del professor Nicolò Zanon
Si sa quale stima abbia concepito nei suoi confronti per la serietà dell'apporto non solo in sede accademica ma anche in sedi istituzionali al confronto sui temi del diritto
E della Costituzione un cordiale saluto a tutti voi
Giorgio Napolitano Presidente emerito della Repubblica
Ristoro che la parola
Le intanto un
Caloroso ringraziamento a Gaetano e a tutti gli amici che vedo qua stasera
Il fatto di aver di vedere tanti amici mi conforta nel fatto che potrò godere della vostra indulgenza per le cose che che cercherò di dire su un tema indubbiamente complesso
Ma che però in qualche modo
Non sono riuscito a debito
Aree di proporrà Gaetano che poi ha accettato di farne il tema di questa lettura annuale
Leggerò cercando di non ebbe il perché il tema è impegnata e impegnativo e
Come comprese io ho anche qualche vincolo
Qualche limitazione nella funzione che ho quindi cerco di essere il più controllato possibile nelle affermazioni che faccio perché questo è un dovere deontologico
Però cercherò di non essere troppo pesante vista anche l'ora in cui inizia
Benché si tratti di fidarsi della forza semplificatorio a delle definizioni è possibile cercare di apprezzare il clima culturale
Nel quale si sono in prevalenza mosse negli anni passati le analisi più avvertite di diritto costituzionale non certo solo in Italia ma
Anche se in Italia con qualche ritardo utilizzando il termine neo costituzionalismo
Nato in polemica con le tradizionali visioni positivi sticker legalistico che può dirsi che un pensiero del neo costituito Nale si riunisce in sé alcune condizioni di fondo
Se infatti il fatto che un ordinamento democratico temporaneo è uno Stato costituzionale non più uno Stato legislativo
Se da ciò trae una dicotomia qualitativa fra Costituzione legge
Si ritiene che la dimensione qualitativa del diritto costituzionale sia il suo essere composto da principi piuttosto che da regole
Se coerentemente riflettendo su meccanismi di applicazione del diritto rifiuta il tradizionale sillogismo giudiziario della sussunzione nella fattispecie legislativa
E valorizza al massimo grado il metodo del cosiddetto bilanciamento tra principi laddove si tratti di assumere decisioni su casi controverse
Si ritiene che in tale operazione di bilanciamento il testo della disposizione normativa abbia un'importanza tutto sommato marginale
E invece acquisiscano peso le caratteristiche concreta del caso da decidere insieme a canoni interpretativi come il giudizio di ragionevolezza il teste di proporzionalità
Nei quali il contenuto della decisione normativa la volontà dell'atto politico legge esso perché atto dalla ratio che l'interprete gli cucì addosso e che spesso è frutto di sue valutazioni
Se riconosce senza particolari preoccupazioni anzi con una certa soddisfazione l'importanza crescente del potere giudiziario dei giudici comuni e anche di quelli costituzionali
Rispetto al ruolo tradizionale del potere politico rappresentativo identificato nel Parlamento
Aspetti importanti del modo neo costituzionalisti conosce così posso dire di trattarle questioni rilevanti in particolare ma non solo quelle che hanno a che fare con i diritti fondamentali sono sul piano del metodo l'esplicito riconoscimento dell'opportunità di un morale reading le consti ci uscì come dicevo turchi
Mentre sul piano delle opzioni di politica del diritto la convinzione che il progressivo inarrestabili e riconoscimento dei diritti e di diritti sempre nuovi
Spesso per via giurisdizionale anzi quasi
Necessariamente previa giurisdizionale costituisca un processo inarrestabile sempre positivo il produttore di un'infinità democrazia questo lo nota in un recente volume pregevolissimo Luciano Violante ha il dovere di avere doveri
E in generale è chiara la polemica neo costituzionalistica contro la tradizionale visione giusto positivista che fa della separatezza fra diritto e morale fra da fatti i valori elementi di fondo dall'approccio giuridico
Io penso che questa polemica accolga una ferita profonda quando sottolinea che nelle costituzioni contemporanee sono incorporati valori di moralità sostanziale pensiamo all'articolo due della nostra Costituzione
Che il diritto riconosce e non crea
Che questo dato possa relativi Zare l'importanza della tradizionale separazione fra diritto morale è un'ipotesi anche se resta sempre forte l'obiezione in cui credo personalmente per cui
Positivi Zanda signor regole o princìpi costituzionali alcuni principi morali
I quali hanno alle spalle secoli di storia e cultura si che fanno parte di un patrimonio diffuso e riconosciuto oggettivamente presente e disponibile a tutte le scienze umane
Questi si obiettivi Zano diventano criteri di riconoscimento di validità di altre regole giuridiche non hanno più realmente nulla a che fare con le mere preferenze individuali
Comunque non può essere messo in discussione in merito notevole del neo costituzionalismo nell'aver contribuito all'archiviazione di tarde mitologie legali viste
Mi preme qui però sottolineare che alcuni luoghi concettuali tipici del discorso mio costituzionale solleva sollevano interrogativi Intini fretta sulle implicazioni che essi hanno nella vita delle nostre società qui ed oggi
Nell'epoca del pluralismo dei valori e delle culture sullo sfondo di uno scenario che tutti vediamo tutt'altro che pacificato e nel quale si percepisce un forte bisogno di prestazioni di unità e non già di divisione rispetto a valori
Ebbene la distinzione fra principi e regole e l'atteggiamento dell'interprete rispetto ai primi alle seconde uno di questi luoghi concettuali critici
Ed è attraverso il prisma di questa distinzione di fondo che vorrei svolgere alcune considerazioni generali
In una delle trattazioni più lucide italiane che hanno riguardato questo tema
Si sostiene che la differenza più importante fra principi e regole può essere suggerita dal diverso trattamento cui essi sono sottoposti da parte dei protagonisti della scienza del diritto gli interpreti naturalmente tra questi in particolare i giudici
Solo le regole sarebbero propriamente oggetto dei diversi metodi con i quali i canoni dell'interpretazione scavano nelle scelte del legislatore
Nella formulazione dei principi al contrario ci sarebbe poco da interpretare in questo modo il loro Stati significato sarebbe per lo più auto evidente
E le espressioni di principio utilizzate più che interpretate attraverso l'analisi del linguaggio dovrebbero essere intese nel loro eletto osso
In breve alle regole si ubbidisce
E perciò è importante stabilire con precisione i precetti che il legislatore denuncia per mezzo delle formulazioni tre contengono ai principi invece sì aderisce
E perciò è importante comprendere il mondo di valori e le grandi opzioni di civiltà giuridica di cui sono parti alle quali le parole non fanno che è una semplice allusione
E i più avvertiti più dire introdotti in questo tipo di studio avranno riconosciuto alcune parole celebri di Gustavo Zagrebelski tratte dal diritto mite
Mi pare qui che il riferimento all'adesione sia davvero cruciale è un riferimento che impegna la coscienza interiore dell'interprete con tutti i problemi che ne derivano soprattutto quando l'Inter parte non è
Il disinteressato di scarsa non sa di un seminario accademico ma è un giudice
Ecco il giudice che si trova di fronte alla dura lex sed lex si diceva un tempo che magari interiormente non condivide la scelta legislativa
E che tuttavia è tenuto ad applicarla perché quello è il suo dovere come anche la Costituzione afferma soggetto solo alla legge ma la legge sull'oggetto
E la figura del giudice secondo tradizionali raffigurazioni che registrano una certa tragica nobiltà nella sua funzione dovuta al dissidio interiore fra adesione ai dettami della coscienza e fedeltà funzionale pubblica ed esteriore alla legge
Dissidio necessariamente risolto a favore della seconda
Nella prospettiva del mio costituzionalismo questa figura scolo ora e lascia spazio forse a un diverso modello di giudice
Se il primato negli esiti dell'attività interpretativa spetta all'adesione interiore al principio o al valore spesso non ci non si fa una adeguata differenziazione tra questi due termini
E questa dei e se questa adesione si manifesta anche all'esterno nella decisione pubblica tutto diventa per il giudice
In qualche modo più libero meno lacerante e anche forse più comodo perché il dissidio non esiste in radice
Certo si può obiettare che la figura del giudice costretto ad applicare scelte che non condivide consegnata ormai alla storia da un pezzo anche a prescindere dalle teorie nel costume o costituzionalisti che
Perché se la dura lex dovesse sembrare ingiusta lo stesso diritto positivo mette da tempo a disposizione del giudice un meccanismo che è il controllo di costituzionalità attivato in via incidentale
Che può condurre l'annullamento della legge alla luce dei principi appunto contenuti in Costituzione
Però c'è da dire ancora una volta che anche il controllo di costituzionalità anche la conformazione della legge i principi costituzionali e parte della funzioni di regolazione esterna che il diritto compie
E non impegna fatto o non dovrebbe farlo le coscienze interiori
La sfera interna
L'incostituzionalità di una legge anche se giustificata sulla base di valori morali o di giustizia incorporati in un principio
Scritto in Costituzione e tale in virtù del contrasto con una disposizione giuridica
Contenuta nella Costituzione e la Costituzione norma superiore non tanto non per ragioni morali ma in termini giuridico formali prima di tutto
E poi in virtù di un processo storico oggettivo che ha condotto le forze politiche o politico sociali preminenti a riconoscerle sceglierla come tale
A conclusione di una procedura tipica nella quale si addensano significati di integrazione politica
Mi pare invece che nelle prospettive neo costituzionali risulti eccessiva e fonte di rischi
La scomparsa di di una distinzione fondamentale quella fra divisione interna dell'interpreta i principi da una parte e appunto funzione regolatrice esterna del diritto dall'altra parte
Eppure in questa visione si insiste su questa linea i principi anche in assenza di un loro sviluppo nella legislazione ordinaria ci darebbero criteri per prendere posizione di fronte i casi concreti prendere posizione
I principi cioè richiederebbero che l'interprete il giudice si schieri e prenda posizione al contatto con i casi
Nel contesto delle Società plurali contemporanei si manifestano non di rado casi controversi che interrogano le nostre coscienze che sfidano certezze antiche
E talvolta in modo contraddittorio chiamano in causa principi e valori e impongono nuove sfide ai giuristi interpreti spesso ahimè in assenza di regole legali
Secondo le tesi in esame si tratterebbe in questi casi di elaborare ragionevoli soluzioni regolative di prendere posizione di ragionare prescrittiva mente di conformare valori più che norme
E sullo sfondo naturalmente sta l'idea della giustizia che poi deve diventare sotto la pressione regolatrice dei casi che premono appunto giustizia in concreto
Attraverso la discrezionalità del giudice interprete e la ragionevolezza delle soluzioni che esso persegue
In definitiva ammesso che ce ne siano le scelte del legislatore democratico rappresentativo sono uno spunto ma nulla più di questo del quale il giudice interprete parte dal quale il giudice interprete parte
Nella lotta per la specificazione del contenuto del diritto
Che ormai spetterebbe la giurisdizione alla luce del Moro al reading farle costi ci uscì
Sono prospettive in cui si mescola un singolare mix di realismo e giusta al pluralismo e hanno avuto la fortuna di aderire fortemente allo spirito del nostro tempo
Quindi di incrociare se così posso dire lo sviluppo di una giurisprudenza certo coraggiosa e innovativa capace di utilizzare direttamente i principi della Costituzione
In particolare secondo i canoni dell'interpretazione conforme
Pur appellandomi come dire a tutto il self restraint necessario devo notare come queste prospettive abbiano anche contribuito talvolta liberare energie creatrici di troppi giudici interpreti che in vari casi
Hanno ritenuto di poter riempire le norme giuridiche
Da applicare quei casi di contenuti dissenso e di valore imputati a princìpi costituzionali ma in realtà attratti da loro foro interno
Rispettabilissima intenzione
Ma procedimento giuridicamente poco significativo e anzi assai discutibile dal punto di visto della funzione di regolazione oggettiva ed esterna ed integrazione politica del diritto
In molti casi attraverso una pretesa interpretazione conforme che dimentica i confini posti dal tenore letterale delle disposizioni ciò ha condotto alla sostanziale disapplicazione della legge
La nota ancora Luciano Violante ciò pone un problema democratico e costituzionale di importanza decisiva
Mi consentirete di fare riferimento ad alcune pagine degli scritti Sutto Massobrio se di Carl Schmitt datano del mille novecentotrentotto quindi va fatta una tara su alcune ambiguità
Dovuta al contesto storico in cui furono scritte
Ma che si presentano stimolanti proprio sulla dialettica che come credo si sia compreso io vorrei mettere al centro di questa mia analisi
Quella tra funzione regolatrice esterno del diritto che è funzione obiettiva tendenzialmente portatrice di unità in questo senso pacifica attrice dei conflitti sia collettività interpersonali da una parte
E dall'altra foro interiore della coscienza schiavo di valutazioni soggettive come è ovvio in questo senso libero da vincoli di obiettività non pacificato ma inquieto alla perenne ricerca del valore qui aderire
Fonte certo di libertà ma anche di conflitti
Sono le pagine in cui Schmitt in dialogo con Opus ma ancor di più con lo Spinosa
Sottolinea proprio questo tema centrale per lo sviluppo del diritto costituzionale moderno contemporaneo la nascita della distinzione esterno interno
Con molte ambiguità ripeto ma con una prospettiva secondo me feconda cioè studia l'introduzione del sistema politico dello Stato moderno della Riserva della libertà privata interiore di pensiero e fede
In questa ricostruzione il punto di partenza originario che caratterizzava la potenza della costruzione statale delle via Tano di Opus era l'unità di religione e politica innovarsi sovrano e definito
Talvolta col termine luogotenente di Dio
Ed è lo Stato in quanto ragione pubblica la public Frison in contrapposizione alla Private Frison del suddetto a decidere qui est Veritas
Se il potere dello Stato comanda di credere ognuno ha il dovere anche confessionale di credere è il culmine della potenza sovrane della forza delle via Tano insomma l'assenza di distinzione traforo esterna foro interiore
Già inox a ben vedere la distinzione tra fede interiore confessione esteriore tra sfide se confini si ho io rompe inesorabilmente
O si considerava la specifica questione dei pro e dice dei miracoli come un affare di pertinenza della ragione pubblica in contrapposizione a quella privata
Però è anche un individualista razionale confida nella generale libertà di pensiero qui accudita azionisti libera esterni
E per lui il singolo alla libertà intendono di credere o di non credere e di costi due di custodire il suo particolare iudicium nel suo cuore intra Peck tu sum
Certo appena si arriva la confessione esterne giudizio privato deve venir meno ed è il sovrano a decidere su ciò che è vero ciò che non lo è
Però in questo modo dice Schmitt già innovi sulla distinzione privato pubblico fede confessione sono introdotte cioè un passo che ha conseguenze decisive
Ci mite ritiene lotti e lo fa con molta ambiguità
Perché non era un liberale
Che l'irruzione della riserva del foro interiore risultò il germe Mortis ero che distrusse dall'interno il potente Leviatano e che ha battuto odio mortale
In senso più sobrio noi possiamo dire che in tal modo prende avvio la vicenda dello Stato neutrale acquisiscono forza i diritti individuali di libertà tipici dello Stato liberale
Però è lo Spinosa del Trattato Stio logico politico ad avere per ci mette la vera responsabilità politica di fare io compare la distinzione interno esterno e la vicenda dello Stato moderno
Spinosa riconosce la necessità che il potere statuale sovrano nell'interesse della pace dell'ordine esteriori regoli il culto religioso esteriore
E afferma la necessità che ogni cittadino si adatti a questa disciplina ma è chiarissimo nel dire che il potere statuale di prescrizioni solo appunto il potere statuale da prescrizioni solo sul conto esteriore
Se quella separazione interna sterno già presenti in germe i nove se lui la sviluppa consapevolmente al massimo grado fino a raggiungere il risultato in certo senso opposto a quello di oggi perché Leviatano viene così privato dall'interno della sua stessa anima
Ecco l'inversione
Mentre i NOCS la pace pubblica e il diritto del potere sovrano stanno in primo piano
E la libertà individuale di pensiero rimaneva in retroscena soltanto come estrema riserva in spinte in tinozza accade l'esatto contrario
La libertà di pensiero individuale si rovescia in principio informativo mentre l'esigenza e la pace pubblica così come il diritto del potere statuale sovrano si trasformano esse in semplici riserve
Lo Stato continua a dominare il teatro visibile degli eventi pubblici e il primo piano della scena storica politica ma contemporaneamente non ha più il controllo delle coscienze e delle fedi
Infine conti lo Stato si fa così essenzialmente Polizia limitata alla quiete alla sicurezza e all'ordine pubblici quello che i francesi chiamano lordo da un lato il
E lo stesso ci metto osserva che l'inversione così realizzata dà origine a quella che poi diviene la comuni supini o dei giuristi dei politici cioè la separazione fra diritto e morale
Che sarà consacrata da canta con la contrapposizione fra i più economia giuridica e autonomia morale
Si potrebbe dire con linguaggio attuale che la pretesa regolativa dello stato del diritto è stata respinta all'esterno ed interno il regno della coscienza libera
Ora badate io non so se sia esagerato sostenere che l'opera di decostruzione dell'acqua della dicotomia esterno interno compiuta dalla prospettiva neo costituzionale
Con la distinzione principi regole mette in crisi un aspetto essenziale dell'evoluzione del diritto costituzionale moderno contemporaneo
Però mi pare chiaro che se il principio richiede al giudice interpreti adesione interiore presa di posizione comprensione dell'ethos accadono una serie di cose significative per me inquietanti
Da una parte la pretesa regolativa del principio abbraccia e invade la sfera interna
E non esiste più nessuna riserva interiore di non credere al principio
Pur facendo in esso fede pubblica la coscienza come usbergo di libertà infinita si applica qui o meglio si aderisce al principio perché ci si crede
Non solo perché esso è norma giuridica obbligatoria e qui rischio paradossale per tutte le prospettive miti
E che si dia linfa un nuovo Leviatano al quale per intero si riconsegna la sua potenza estrema nella quale ritroverebbero unità
La forza regolatrice esterna delle regole obbligatorie e il fondamento di valore
Cui la coscienza interiore aderisce e non può non aderire
Dall'altra parte come già dicevo perderebbe di senso il compito doloroso ma
Realmente costitutivo della dimensione tragica e talvolta c'è dell'operare in quanto giudici
Di dover dare applicazione a norme sulle quali non sia internamente d'accordo giacché si avrà sempre la possibilità di ricorrere
A un diverso principio che consente adesione anche conto la norma
E magari come dicevo senza ricorrere alla Corte costituzionale utilizzando i virtuosismi dell'interpretazione conforme
Ma così al tempo stesso la sfera interno e non ha più occasione di essere riserva di libertà e dissenso interiore perché chiamata per intero a esibirsi sulla scena pubblica esterna della regolazione sociale coattiva attraverso il diritto
E le sentenze con forza Brigante o almeno con forza persuasiva
Tanto più se questa esibizione fatta da un giudice in una sentenza il risultato è che l'affermazione del valore magari frutto di un sapiente bilanciamento che sconfigge l'arido testo della disposizione scritta
Entrano nel circuito della regolazione sociale
Portandosi appresso il carico talvolta dirompente della sua eventuale eccentricità rispetto alle scelte legislative
Beninteso per i singoli che si vedono magari così riconosciuto un diritto o un nuovo diritto in nome di un principio il guadagno è netto in termini di libertà e affermazioni individuale
Ma tu
Chi vediamo credo la portata conflittuale potenziale e non solo potenziale talvolta di questa operazione di decostruzione dei significativo oggettivi contenuti nelle scelte legislative del legislatore democratico rappresentativo
Proprio qui sta mi avvio concludere il punto cruciale
Perché questa analisi che sommessamente facendo fede nella vostra fede pubblica nella vostra indulgenza propongo vorrebbe non essere troppo astratta ma adeguata quello che mi pare la cifra del tempo presente facendosi carico
Di ciò che di inquieto e preoccupante esso presenta quindi non vorrei che il mio discorso fosse percepito come l'ennesima lamentazione sulla crisi e l'arretramento dei processi di integrazione politica a fronte della capacità creativa di corti e tribunali
Solito discorso sull'incapacità la rappresentanza politica di proporre modelli scelte di fondo a fronte di una situazione
In cui troppo spesso mi casi critici e alla giurisdizione che risulta effettivamente accollato il fardello delle decisioni pubbliche sono analisi beni conosciute ormai
Però il punto cruciale che attraverso la decostruzione della decotto mia sterno interno le decisioni giurisdizionali innovative non di rado anche contraddittorie sui casi più difficili
Diventano lo specchio di conflitti di valore che si esibiscono interamente sulla scena pubblica e che nessuna funzione regolatrice corre il rischio di di di riuscire a ordinare e di ricondurre a unità
Può accadere che il diritto alle sentenze anziché fornire prestazioni di unità anziché pacificare i conflitti diventino essi
Può essere fonte di conflitto
Il prezzo da pagare non è la sola perdita di certezza prevedibilità e autorità dell'ordinamento questo purtroppo in parte già avvenuto per colpa di un eccesso di legislazione maldestra confusa accerto
Inoltre a causa della crisi della funzione unitaria nomofilattica della Corte di Cassazione che per ragioni che non risalgono alla sua responsabilità è confrontata con un eccesso di ricorsi
Cui risponde con un eccesso di pronunce non sempre coerenti nel nostro ordinamento almeno
Ma nell'epoca del pluralismo estremo di valori e culture ciò che è di ben più grave può accadere di fatto è già accaduto e che i conflitti delle coscienze invadano la sfera neutrale delle istituzioni
E che i valori in lotta tra loro mettano a rischio in radice la pace della vita pubblica
Oggi esiste un forte bisogno di prestazioni pratiche anche simboliche di unità e non è un caso che
Crisi della capacità della rappresentanza politica nazionale elettiva diventare
Tali prestazioni la casa di questa crisi ci si rivolga ad altrove ad istituzioni che questo compito hanno per mandato costituzionale opera autorevolezza acquisita e da mantenere
E naturalmente sarebbe anche eccessivo e sbagliato caricare sulle spalle della giurisdizione diffusa il compito di fornire prestazioni di unità rispetto ai valori
Però penso che alle decisioni giudiziarie possa almeno chiedersi nei casi controversi
E laddove manchino chiare decisioni politico nera ma normative la legge appaia muta
Si possa almeno che chiedere di non aggravare i conflitti
Naturalmente bisognerebbe in via preventiva identificare la nozione di caso controverso questo non è facile caso di rilievo generale per ragioni etiche politiche di costume
Sul quale la normativa applicabile appunto assente o incerta
Ma dovrebbe anche essere un caso sul quale facilmente registrabile una pluralità di visioni nell'opinione pubblica dovuta non solo ha preferenze personali culturali ideologiche
Ma anche e ciò richiama un ulteriore senso di prudenza alle diverse appartenenze confessionali o etniche
In tali casi io credo la regola dovrebbe essere il self restraint giudiziario il ricorso rigoroso ai canoni interpretativi tradizionali
Comprendo bene che
Decenni di teorizzazione i sulla figura del giudice garante dei diritti per eccellenza possano indurre taluno a percepire questa soluzione come una sorta di comodo non liquet
O come un vero e proprio diniego di giustizia
Ma intanto il confine di questo self restraint ovviamente costituito dalla indispensabile affermazione laddove sia necessario dei valori costituzionali oggettivi oggettivi
Sottolineo questo aggettivo dignità della persona umana di uguaglianza e di libertà
In tali casi l'interpretazione conforme alla Costituzione e a altre carte ben note andrebbe utilizzata con rigore sempre considerando che è stata va confine appunto nel tenore letterale della disposizione interpretata
Sicché sei mediante l'utilizzo dei normali canoni ermeneutici questa lettura adeguatrice non sia possibile dovrà necessariamente essere sollevata la questione di costituzionalità che con effetti generali
Generali questo non è secondario potrà eventualmente dichiarare l'incostituzionalità della legge fornendo così la propria prestazione di unità in nome dei valori costituzionali
Ma soprattutto ci dovrebbe comprendere e finisco davvero
Che particolarmente nel tempo delle Società frammentate percorse da fratture serie in termini di valore
Il faticoso compito della ricerca di integrazione unità non può essere assunto da un potere giudiziario non responsabile politicamente ma deve essere riservato ad una rappresentanza politica degna di questo compito vi ringrazio
Grazie Nicolò per questa tua lettura che classiche che adesso tutto la dizione il significato liberale del limite
E
Poiché c'è un'altra cosa diciamo deliberare che questa Fondazione cui questa fondazione che ne molto della tradizione
Che
Non lo è per fare non lo è di per sé ma
Può esserne un alcun ingrediente importante anzi fondamentale è una delle tradizioni in queste occasioni
E quello che
La lettura non si commenta in pubblico ma nella stanza accanto cioè un breve rinfresco nel quale gli amici
Possono parlarne correlatore quindi siete tutti invitati grazie
Come
Ecco
Sull'esecutivo pronto
Cioè