08 MAR 2015
rubriche

Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:00 Durata: 1 ora 55 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella" di domenica 8 marzo 2015 condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Massimo Bordin (giornalista di Radio Radicale), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Tra gli argomenti discussi: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 55 minuti.

Questa rubrica e' disponibile anche nella sola versione audio.
  • Marco Pannella: "Il Centro d'Ascolto ha sempre ricercato, con i mezzi che si potevano avere, che cosa gli ascoltatori italiani potevano sentire, e quanti sentivano, in base alle posizioni in cui le varie trasmissioni venivano date. Leggendo i dati del Centro d'Ascolto, si può leggere la realtà della partitocrazia italiana, specializzata ormai da una ventina d'anni a scegliersi gli oppositori, temendo soprattutto l'alternativa radicale". Il caso del successo, mediatico ed elettorale, di Beppe Grillo

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Massimo Bordin

    giornalista di Radio Radicale

    Marco Pannella: "Una bella notizia finalmente". La possibilità sopraggiunta, grazie all'intervento finanziario di Silvio Scaglia, di riaprire e rilanciare il Centro d'Ascolto. "Ho annunciato che il Centro d'Ascolto radicale, che io ho sempre ripetuto essere una delle manifestazioni politiche della storia radicale, quella propria della produzione del Centro d'Ascolto essere la più delicata e anche la più infortunata perché è una iniziativa che morde contro il regime italiano. Regime della stampa, dell'audiovisivo, dei partiti, eccetera, cioè il regime anti democratico che abbiamo. Perché quel Centro d'Ascolto ha fornito una possibilità di lettura assolutamente diversa da quella che era consueta, discutendo unicamente dei minutaggi rubati dai partiti, mentre invece la ricerca del Centro d'Ascolto è stata fondata su qualcosa che è molto meno amato, anche dalla maggioranza dei sociologi che abbiamo: sugli ascolti consentiti agli italiani dal regime attuale, attuale da 50 anni. Quella lettura, ancora adesso, potremo credo intervenire per sottolinearne alcuni aspetti importanti". "Il Centro d'Ascolto ha sempre ricercato, con i mezzi che si potevano avere, che cosa gli ascoltatori italiani potevano sentire, e quanti sentivano, in base alle posizioni in cui le varie trasmissioni venivano date. Leggendo i dati del Centro d'Ascolto, si può leggere la realtà della partitocrazia italiana, specializzata ormai da una ventina d'anni a scegliersi gli oppositori, temendo soprattutto l'alternativa radicale". Il caso del successo, mediatico ed elettorale, di Beppe Grillo. "Come è noto agli ascoltatori più antichi di Radio Radicale, io ho sempre ritenuto - e credo con me il Partito - l'importanza di un'analisi di classe, ma di classe non corrispondente a vecchie sociologie classiste. Parlavo di Terzo stato quando i classisti non ne parlavano". La storia del simbolo radicale, anch'esso una rivalutazione di simboli antichi e una sostituzione di antichi simboli "giacobini". "Oggi si capisce meglio di cosa vuol dire 'Terzo Stato'. Sottolineavo che grazie a questa nozione, per esempio, oggi va di moda parlare delle donne. Oggi è l'8 marzo e quindi ne parlano tutti. Siccome credo che da questo punto di vista qualche primazia della storia radicale c'è, non solo a livello italiano, a questo punto noi avvertivamo di problemi come le 'vedove bianche'; di questo problema la sinistra italiana non se n'è mai accorta, cioè delle donne che restavano in Italia a fronte dei mariti che emigravano, loro restavano con i piccoli orti e i piccoli bambini". L'esigenza della legalizzazione del divorzio, non percepita solo dalle "burocrazie" del Pci: "I giornali furono investiti infatti da annunci di morte presunta. Perché, per lasciare ai bambini che stavano crescendo qualcosa del padre, era necessario avere quelle dichiarazioni di morte presunta". "Dichiarazioni che, io dico, sono strettamente di classe". "Oggi Luciana Castellina ancora prova addirittura a difendere la posizione del Pci, abbastanza contraria al referendum sul divorzio, perché dice che loro avrebbero voluto che si discutesse creando delle strutture giuridico-assistenziali a favore delle donne. Perché nella loro testa il divorzio sarebbe stato usato subito dai maschi per approfittarsene e fare divorzi a go-go per lasciare le donne. Questa era l'analisi che discendeva dalla loro cultura". Il parallelo con il tema dell'aborto e la "resipiscenza tardiva" di alcuni esponenti del Pci
    17:00 Durata: 21 min 55 sec
  • Sul governo e sulla presunta ripresa dell'economia. "Per quel che mi riguarda ritengo che oggi non è un caso se tutti i telegiornali, per 48 ore, non avendo la possibilità materiale di avere Renzi, di quello 0,5 per cento di diminuzione della disoccupazione hanno fatto la grande notizia unanime. E non c'è stato un cazzo di giornale, nemmeno il Giornale, che abbia sottolineato questo aspetto"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La ripresa dell'economia. "L'unica voce che mi pare pertinente, e autonoma e indipendente dai riferimenti di regime, è quella degli artigiani di Mestre. E' un lavoro di analisi, nello stesso tempo sociologica e di politica economica, che sia impossibile ignorarla". Le posizioni liberiste dei Radicali, elaborate già negli anni 90: "A dimostrazione di una lettura liberale e liberista autentica, non caricaturale, chi è che ha creato le ferrovie in Italia? Gli Spaventa, i rappresentanti della Destra storica più qualificata". "Una conquista non della sinistra, ma dello Stato di diritto e della Destra storica". Sulle "letture falsamente francescane" di Papa Francesco: "Un'altra bella balla, ma non mi sorprende visto chi produce questa nuova balla". Sul governo. "Per quel che mi riguarda ritengo che oggi non è un caso se tutti i telegiornali, per 48 ore, non avendo la possibilità materiale di avere Renzi, di quello 0,5 per cento di diminuzione della disoccupazione hanno fatto la grande notizia unanime. E non c'è stato un cazzo di giornale, nemmeno il Giornale, che abbia sottolineato questo aspetto"
    17:21 Durata: 12 min 40 sec
  • Sulla figura di Indro Montanelli

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La figura di Indro Montanelli secondo Pannella. "Era anche astuto, non è che era un inintelligente sentimentale. Lui diceva: quando verrà il momento che saremo invasi, non diceva dall'Isis, a questo punto ci saranno questi Radicali che faranno un richiamo e riusciranno a far accorrere quelli che tradizionalmente non sono impegnati e non sono la brava gente, perché - aggiungeva - sanno di bucato"
    17:34 Durata: 12 min 59 sec
  • Pannella su Scaglia e la sua scelta di aiutare il Centro d'Ascolto: "Mentre da tutte le parti sembrava che stesse riuscendo l'opera scientifica, antica, di eliminazione della storia radicale dalla storia italiana, mentre succede tutto questo, sorge un grande imprenditore che - a quel che risulta - non deve il suo successo a politiche romane e di Stato, ma alla sua capacità di ammodernarsi dal punto di vista tecnologico. Mentre questi potevano sperare 'via il Centro d'Ascolto', mentre stavamo licenziando anche i nostri dipendenti… Guarda, Adriano, ma anche Arrigo Olivetti, mi ricordano lui. Poi vedremo se sbaglio"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella su Scaglia. "A questo punto, mentre da tutte le parti sembrava che stesse riuscendo l'opera scientifica, antica, fatta di istinti ormai e nemmeno di calcolo, di eliminazione della storia radicale dalla storia italiana, mentre succede tutto questo, sorge un grande imprenditore che - a quel che risulta - non deve il suo successo a politiche romane e di Stato, ma alla sua capacità di ammodernarsi dal punto di vista tecnologico. Mentre questi potevano sperare 'via il Centro d'Ascolto', mentre stavamo licenziando anche i nostri dipendenti… Guarda, Adriano, ma anche Arrigo Olivetti, mi ricordano lui. Poi vedremo se sbaglio". "In una situazione in cui sa che tutti i poteri italiani di regime ci hanno sempre visto come gli avversari da eliminare…". "Esce fuori dal nulla questo imprenditore, in una situazione nella quale le organizzazioni dei ceti medi lavoratori, quelli della piccola impresa, dell'82 per cento delle imprese italiane… Questi non hanno combinato un cazzo di nulla mentre noi dicevamo 'Terzo Stato', il mondo dei piccoli imprenditori e il fatto che i problemi sociali non erano ritenuti tali né dal Pci né dagli ultracomunisti o dagli altri"
    17:47 Durata: 7 min 16 sec
  • La morte di Schiavone, uno dei pentiti dell'affaire "Terra dei Fuorchi": "Lui è il testimone insospettabile perché è anche uno che si autoaccusa". "Ha portato a conoscenza dell'opinione pubblica qualcosa che si sospettava". "L'informazione ha saputo della realtà della 'Terra dei fuochi'… Con lui abbiamo visto in televisione tutti i luoghi, le informazioni, le date… Essendo lui il testimone più pericoloso di questa cosa, lui è caduto…"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Sulle riforme costituzionali: "Queste riforma del Senato e di altra roba sono tutte di destinazione oggettiva, non dico che c'è il calcolo: di tipo statalista". Sui "riflessi dozzinali" di Matteo Salvini, "in continuità con quelli fascisti". "Questi fatti sono pericolosi lì dove il regime anti democratico è partito anche lui da una rivendicazione iniziale di unità anti fascista. Si è passati da un partito unico di regime a più partiti di regime". Sulla morte di Carmine Schiavone, uno dei pentiti dell'affaire Terra dei fuochi. "Lui era consapevole, da vecchio delinquente, che quelle cose che lui denunciava, cioè lo Stato essere al corrente di quelle operazioni contro il territorio e di rischi per la sanità, lui sapeva benissimo che in quel momento era coautore di quelle cose che venivano a conoscenza dell'opinione pubblica". "Lui è il testimone insospettabile perché è anche uno che si autoaccusa". "Ha portato a conoscenza dell'opinione pubblica qualcosa che si sospettava". "L'informazione ha saputo della realtà della 'Terra dei fuochi'… Con lui abbiamo visto in televisione tutti i luoghi, le informazioni, le date… Essendo lui il testimone più pericoloso di questa cosa, lui è caduto…". "Oggi il presente del mondo, attraverso l'Onu, attraverso la Cedu, attraverso i Presidenti della Repubblica, dà continuamente ragione della situazione tecnicamente criminale della giustizia dalla quale è obbligo uscire subito, come ha detto l'ex Presidente della Repubblica Napolitano", dice Pannella riferendosi al messaggio alle Camere di Napolitano nel 2013
    17:54 Durata: 25 min 3 sec
  • L'organizzazione del vertice "Bruxelles 2" sul diritto alla verità e sullo Stato di diritto. "L'11 marzo vedremo ufficialmente l'Alto commissario Onu sui diritti umani, la massima autorità competente sulle accuse che noi facciamo"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L'organizzazione del vertice "Bruxelles 2" sul diritto alla verità e sullo Stato di diritto. "L'11 marzo vedremo ufficialmente l'Alto commissario Onu sui diritti umani, la massima autorità competente sulle accuse che noi facciamo". "La piattaforma su cui ci si sta muovendo è arrivare a una richiesta comune, europea e araba, per una necessaria e urgente transizione verso lo Stato di diritto". Sull'anti proibizionismo e sulla discriminazione delle donne, altri esempi a proposito dei quali i Radicali hanno giocato un ruolo anticipatore. "La preveggenza radicale", come l'ha definita l'ex ministro degli Esteri Terzi. Ancora sulla figura di Scaglia. Il passato appoggio materiale di Vincenzo Muccioli, a San Patrignano, per una conferenza anti proibizionista dei Radicali: "Vorrei dirlo in onore di uno che non c'è più ma che vorrei si ricordasse"
    18:19 Durata: 11 min 5 sec
  • Sulle aperture di Emma Bonino al regime di Teheran: "Rispetto al tentativo di Emma di dialogo con l'Iran, nel momento in cui anche con gli americani bisognava trattare la questione nucleare, io dicevo: pur comprendendo che era un'operazione importante, bisognava tenere presente che forse l'Iran se ne approfittava per evitare che fossero percepiti come quelli per cui era necessario arrivare a un processo di fronte alla Corte penale internazionale". "Metterei al centro, esplicito, del dialogo con gli iraniani, il fatto che Nessuno Tocchi Caino documenta al mondo intero, senza che nessuno abbia messo in dubbio la validità di queste affermazioni"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L'intervista a Emma Bonino sul Corriere della Sera a proposito del Medio oriente. "Già avevo espresso delle riserve quando la sostenevo non solo fino all'ultimo, ma oltre". Pannella ricorda infatti la sua denuncia del fatto che la Bonino fosse stata fatta fuori da Renzi, dopo un "ricatto" ai danni del Presidente della Repubblica. "Emma, come accadde con il governo Prodi, ha poi un senso di lealtà con la sua classe dirigente, la classe dirigente di cui fa parte, che fa premio su tutto il resto. Allora io ho continuato a porre il problema del ricatto del grande Renzi, invece lei su questo non si è affatto associata a questa mia denuncia". "Lei ha avuto i suoi motivi per non associarsi a questo che io mettevo al centro della mia azione politica". "Sull'Iran ho avuto dubbi, e li ho espressi qui. Sull'Iran si rischia di privilegiare assolutamente un discorso di equilibri, quando poi noi come Nessuno Tocchi Caino dobbiamo dimostrare che, peggio della Cina e peggio di qualsiasi altro paese, l'Iran assassina donne e bambini. Per noi questo deve essere considerato un fatto. Si devono trovare con loro compromessi? Beh, uno dei compromessi è che smettano di assassinare oppositori politici dicendo che spacciano stupefacenti". "Rispetto al tentativo di Emma di dialogo con l'Iran, nel momento in cui anche con gli americani bisognava trattare la questione nucleare, io dicevo: pur comprendendo che era un'operazione importante, bisognava tenere presente che forse l'Iran se ne approfittava per evitare che fossero percepiti come quelli per cui era necessario arrivare a un processo di fronte alla Corte penale internazionale". "Metterei al centro, esplicito, del dialogo con gli iraniani, il fatto che Nessuno Tocchi Caino documenta al mondo intero, senza che nessuno abbia messo in dubbio la validità di queste affermazioni"
    18:30 Durata: 12 min 21 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Gli appuntamenti della settimana, a partire dall'incontro con il Commissario Onu ai Diritti umani mercoledì prossimo. Entro l'inizio di maggio, la possibile realizzazione del seminario "Bruxelles 2" sullo Stato di diritto e il diritto alla verità. "Berlusconi, comprensibilmente perché ciascuno ha i suoi casini e i suoi limiti nel prendere decisioni, ha rinunciato a essere, all'inizio di quest'anno, quello che difendeva e impersonava - avendoli scelti pubblicamente - i 12 referendum radicali che sono una rivoluzione liberale. Una situazione nella quale sarebbe apparso, essendosi espresso esplicitamente anche sulla giustizia, sull'amnistia e sull'indulto… Una situazione in cui si è lasciato travolgere all'interno di Forza Italia da quelli che - nelle loro regioni, magari in Toscana - avrebbero potuto raccogliere le firme e non lo hanno fatto". Così è sfumata la possibilità di uno "scontro" aperto e politico con il Pd "che era contrario a quei referendum", osserva Pannella. L'appello conclusivo di Pannella a seguire l'esempio di Scaglia nell'appoggiare i Radicali: "All'81-82% dei piccoli e medi imprenditori diciamo: sappiamo che avete le vostre organizzazioni, ma non contano una cicca, destatevi!".
    18:43 Durata: 12 min 6 sec