Riforma delle banche popolari. Intervista a Nicola Rossi

Siamo con Nicola Rossi ex senatore professore di economia politica Tor Vergata ed ex Presidente dell'Istituto Bruno leoni
Per professore come valuta il decreto sulle banche popolari nel suo complesso e anche
L'unica modifica di rilievo introdotta ieri dalle Commissioni finanze Attività Produttive cioè limite del cinque per cento al diritto di voto per ventiquattro mesi di fatto può una sorta di barriera anti scalate
In via del tutto chiara diciamo io credo che il provvedimento sia assolutamente condivisibili
Non è mai condivisibile un intervento d'autorità
Su quelle che dovrebbero essere decisioni pensiamoci per consentire però
In questo caso e decidere dei soci si attendono da oltre trent'anni trent'anni
Il sistema delle banche popolari rifiutato in maniera paragona
Prendere atto della realtà quindi io trovo del tutto inedito Kovacs del tutto inevitabile
Che è un certo punto il Governo prende per cui diciamo una decisione e io provato del tutto corretta diciamo che la dicitura ottenete un servizio indicare le popolari di dimensione maggiore
Ah trasformati in una S.p.A.
Credo anche che questo sarà l'avvio di un processo diciamo di rimescolamento delle carte che così profetiche in una parte importante del nostro comparto bancario aumentandone la contendibilità
La modifica apportata dalla Commissione concorso che luce
Il grado di contendibilità io francamente diciamo al Lucarelli limitato andare un po'più di tempo le banche
Popolari per adeguarsi alla nuova normativa non credo che la bonifica
Non sia
La quota
Cioè che potesse essere fatta riusciamo da questo punto di vista rischia di di limitare la portata riforma io ci andrei perché riferibilità dell'Aula controlla la portata della della della nuova norma
Credo che dare un po'più di tempo per dettato ragionevole diciamo forse sarebbe stato anche più utile per consentire
Detto questo il percorso mi sembra un percorso
Como positivo nelle devo dire diciamo
Basso un
L'atto riformatore più coraggioso
Io ho avuto fare ovunque tutti i colleghi che senta i critici e del decreto sostengono
Che le banche popolari hanno funzionato che anche durante la crisi hanno continuato a fare credito all'impresa e e che ora invece con questo decreto rischio
è di allontanare risparmi e credito dai territori come risponde a queste a queste capienza e siano fondata o popolare abbiano conclamato annunciamo un voto voglio
Nell'interesse di relazioni e nessuno lo ha voluto discute ce ne sono alcune che hanno funzionato meglio e altre che hanno funzionato peggio per la verità non tutti contornate nella stessa maniera
Il problema è un altro il problema è la governante le banche popolari oltre certe dimensioni non è coerente con quelle dimensioni non è coerente con
L'ambito di operatività delle banche popolari
Da questo punto di vista veramente trovo difficile mediare e un intervento come quello che c'è stato avete un senso ha un senso quante profondo
Non certo non infelice alle banche popolari funzionale amici pone le condizioni perché eventualmente
Funzioni no ancora meglio di quanto non sia accaduto ad alcune di loro nel recente passato ma soprattutto le mette in condizione di affrontare l'attività di un mercato calma non è più il mercato italiano nel mercato europeo
Che proprio a questo proposito uno dei tanti rischi paventati
Da più parti è il pericolo di svendita delle banche da papà I grandi gruppi stranieri che in qualche modo subendo potrebbero subentrare
Alle attuali proprietà vede questi questo come un rischio come un'opportunità se mai poi luogo Roma dello scopo
Nostro problema lì è diventato la paura e altri
Possano
Occupare i nostri spazi
E che sostanzialmente diciamo è possibile solo quando si parte dall'idea che non siamo comunque più deboli non penso che facciamo titoli penso che certamente
Accadrà alcune banche italiane entrammo finiranno nell'orbita
Istituti europee così come accadrà ed è già accaduto
Che banche di altri Paesi dell'Unione Europea finiscano al nord nell'orbita dei grandi istituti italiani campo se uno guarda all'evoluzione che ha avuto
UniCredit nelle norme nel tempo si rende conto UniCredit è diventato un grande gruppo europeo e non è il caso italiano
Viceversa in altri casi diciamo altri gruppi europei sono arrivati in Italia
Penso di interpretare Lallai inevitabile conseguenza del fatto che ormai
Il mercato unico il mercato bancario che è un mercato europeo a regole di sorveglianza europee addirittura meccanismi di soluzione delle crisi di carattere europeo
Francamente diciamo pensare da questo punto di non tenere conto che la dimensione del mercato per cambiare ammette Ambra un po'un anacronismo dopodiché nulla vieta
Che si taccia banca anche a livello locale o diciamo o in un ambito territoriale più confinato e lo si farà diciamo nelle forme che non non è che non si può fare banca popolare
Si potranno Banca Popolare diciamo fino a cercarsi mercoledì e il perché e dimensioni di mi sembra ragionevole
E l'obiettivo del territorio l'impatto di avere dimensioni un po'più contenute e va e nell'ordine naturale delle cose molti sostengono che però
Le il corrispettivo Presidente Tedesco delle nostre banche popolari vedendo Spark casse vengono gelosamente difese dal sistema dal Governo tedesco
Incerta questo un punto molto importante
Chi fa parte anche di ecco il punto relativo allo sconfitto l'impegno italiano dovrebbe essere quello di ricondurre alle regole europee anche le banche regionali
Dovremo fare di tutto perché le regole europee si applichino in toto anche a loro è questo il problema vero non dobbiamo diciamo accettare migliorarci sempre compatibile e il rischio di Novi
Noi dobbiamo fare in maniera diciamo come dire spingere gli altri a comportarsi al meglio veramente una
Una strana attitudine a quella quella nostra per cui perché abbiamo qualche cosa che non funziona ci limitiamo semplicemente a dire che qualcosa qualche cosa non funziona anche per altre
Noi dobbiamo fare in maniera che funzioni dobbiamo fare in maniera che funzioni anche dagli altri
C'è un ultimo aspetto che magari è rimasto un po'più sotto silenzio diciamo del decreto quello previsto all'articolo sette
Due punto è prevista alla costituzione di una società di servizio per la ristrutturazione l'equilibrio finanziario il consolidamento
Dei impresa in temporanea difficoltà
E a questo proposito non c'è il rischio di
Ripetere comunque un intervento eccessivo del
Dello stato del pubblico in quella che dovrebbe essere diciamo l'economia reale
No io ho come grande praticano l'intervento sulle banche popolari lo considero un atto riformatore coraggioso
Fortunatamente quell'intervento avviene calato all'interno di un provvedimento che contiene invece Auditel sono contro riformatori
Come certamente quello sulla suppongo che dovrebbe intervenire nel tempo e difficoltà io vorrei diciamo su questo punto tutti fossero avvertiti realtà annunciamo uno dei dati
Meno positivi dell'attività di questo Governo questo lento e inesorabile continuo quotidiano l'occupazione degli spazi da parte del settore pubblico
Credo che sia un problema benissimo diciamo credo che sia una modalità con la quale stiamo minando le prove sulle possibilità di crescita che il prossimo futuro
Ho la netta sensazione che ci andiamo allegramente a sprecare risorse pubbliche come purtroppo è accaduto largamente negli anni passati ci dice che si finisca per aiutare
Le imprese amiche o amiche degli amici e roba del genere
Ci sono rischi di tutti in più diciamo e soprattutto come dire e ancora una volta una una una sconfitta della politica non e ed in grado di costruire le condizioni in base alle quali il prete non hanno futuro
Dicendo no
Ricollocando i lavoratori
Invece in questa maniera probabile che finiremo per tenere in vita operazioni imprenditoriali deve non hanno elementi per sopravvivere dovremmo aiutare
Quelle amare quei lavoratori a trovare nuove opportunità invece teniamo corriamo il rischio scusi
Di tenere in vita cose che non hanno più una prospettiva e con questo non facciamo altro che il danno dei territori e dei lavoratori
Bene ringraziamo orale professor Nicola Rossi per la disponibilità e gli auguriamo buon lavoro troppe volte