Sono intervenuti: Sergio Pininfarina (CONFINDUSTRIA).
Tra gli argomenti discussi: Confindustria, Economia, Etica.
La registrazione audio ha una durata di 44 minuti.
Rubrica
Dibattito
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9:43 - CAMERA
12:30 - CAMERA
13:30 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
CONFINDUSTRIA
Vipera di iniziare signor professori verso e studenti Disidoro fare due indicazioni
I prima ringraziamento da voi pochi applausi
E non me li aspettavo non me li aspettavo perché faccio un mestiere da qualche anno quella del presidente della Confindustria
Che sovente un missile antipatia
Lo devo fare perché è mio dovere lo devo fare perché ritengo che corrisponde ai superiori interessi del Paese
Ma da lì
Arrivato in università ed essere applaudito ce ne corre quindi grazie dalla vostra accoglienza non ho capito bene se però mi avete applaudito perché eravamo puntuale
E allora in questo caso la ritiro tutto quello che ha detto nel suo e resta solo il fatto di essere puntuale disse quando ringraziamento invece all'università cattoliche
Lucio Dalla Riva abbia ringraziato per essere venuto dice sia un'occasione preziosa incontrare Confindustria io dico che il risultato nell'opposto cioè un'occasione preziosa per la Confindustria per me quel di avere l'occasione di parlare in pubblico gli studenti credo che sia importante la prima parte ma anche quando avremo qualche domanda risposta
Io credo che queste occasioni di comunicazione sono importanti e sono preziosi per me è un privilegio come presidente la Confindustria potere parlare
Agli studenti della Cattolica e quindi far sentire qual è la voce le convinzioni del mondo industriale Italia
Quello che vi dirò nella prima parte e cioè nella relazione
E nella seconda parte del risposto
Sarà sempre molto franco
Qualche volta potrà piacere qualche volta o meno va comunque sappiate che corrisponde effettivamente il mio pensiero e direi che è una forma di riguardo
Quella di non essere tutelare alcuna ipocrisia
E adesso inizio verso
I tumultuosi avvenimenti degli ultimi due anni
Il crollo dei regimi comunisti alla guerra del corso
Ci fanno capire che la storia del mondo era una di quelle svolte che senza timore possiamo definire epocale
Uso lo stesso aggettivo USA cinque minuti fa professor dove
Sono in discussione non solo grandi costruzioni politiche
Capaci di dare vita a un nuovo ordine internazionale basato sulla giustizia
E quindi in grado di garantire per la pace
Ma soprattutto sono in subbuglio le coscienze degli uomini
I loro modelli culturali
Le loro tensioni morali volte alla ricerca di assetti nuovi e più qui
Le grandi alternative pace o guerra
Democrazia Codispoti
Capitalismo collettivismo
Efficienza o solidarietà
Sono oggetto di un dibattito che non riguarda solo i filosofi ed i cultori delle scienze sociali e politiche
Ma al quale partecipano da vicino al milione di persone
Tutti i cittadini di buona volontà
Che sento negli organelli cercare senza pregiudizio alcuno
Un più puntuale il sistema di valori
Che sia punto di riferimento è garanzia di libertà e di dignità per tutti gli uomini
L'ampiezza e la profondità delle questioni in discussione
Non mi consente certo di affrontare in maniera sistematica tutti i problemi sul tappeto
Né tanto meno di presentare delle soluzioni già definiti
Io credo che in questa fase del dibattito
Come peraltro in molte occasioni della ditta
Noi dobbiamo avere l'umiltà della ricerca
L'attenzione verso le idee altrui
La tolleranza per confrontare le nostre idee senza pregiudizi
Ben consapevoli della imperfezione delle cose umane
Ma anche della grande missioni è stata affidata all'uomo
Di incessante ricerca del bene ed è la verità
Quando si parla del rapporto fra l'etica economia
Si incontra subito una grande difficoltà
A definire esattamente campo di indagine
In tale espressione infatti sono ricompresi i problemi molto diversa
Alcuni
Riguardano il rapporto tra la morale individuale nel campo degli affari
E cioè il principio Equality ad ispirarsi comportamento dell'imprenditore nella gestione della propria impresa
Altri e riguardano l'assetto complessivo della società
La sua rispondenza alle aspirazioni di equità e di giustizia degli uomini
In entrambi i casi
Balzano in evidenza questioni estremamente complesse e di rapporti
Tra la cultura laica e la cultura religiosa
Tra i principi generali
E più specifici obiettivi politici
Tra sistema di valori etici e regole che la società sì concretamente data
Io debbo dire con franchezza che spesso sconcerta non poco nei dibattiti il repentino non giustificato passaggio da un piano all'altro
La confusione certamente in buona fede che si fa tra fini e mezzi
La persistenza in carenza di approfondimento di alcuni passaggi storici essenziali
E di alcune leggi
Scoperte dalle scienze sociali
Che dovrebbero eliminare riverse contrapposizioni come quelle tra il mercato e la solidarietà
Contrapposizioni
Che sembrano discendere da pregiudiziali
Che da osservazioni puntuali quota effettiva comprensione del funzionamento del sistema economico
Su questo io tornerò più avanti
Guardi io le iniziare con alcune considerazioni generali
Che scaturiscono dalla caduta dei regimi dell'Est europeo
E dalla crisi irachena
Si è detto che la caduta del comunismo comporta la vittoria del capitalismo
Questo è vero
Ma è solo una parte della verità
Quella riguardante le cose economiche
Concentrarsi solo su di essa
Porta considerazioni non corrette
E quindi a giudizi critici sul capitalismo non giustifica
La verità è che ha vinto la democrazia
E cioè quelle forme di governo costruiti in Occidente sia pure con tanta fatica
Tanti errori tanti lutti
Che assicurano i diritti umani le libertà individuali
Insieme alla tutela collettiva un elevato grado di equità sociale
Non sono società perfette
Ma sicuramente sono infinitamente più libere
Di quelle costruite dal totalitarismo comunista
In nome della liberazione dell'uomo
Così
La crisi del Golfo ha contrapposto le democrazie occidentali
A una dittatura spietata e guerrafondaio
Il rispettosa del buon diritto internazionale oltre che dei più elementari diritti civili della propria popolazione
Quanto questo sia vero lo vediamo proprio in questi giorni
Mentre assistiamo alla tragedia del popolo curdo
L'aspirazione alla pace un'aspirazione profonda del mondo occidentale
Essa discende dai suoi errori
E dal grande tributo di sangue che ad essi è stato pagato
Ma discende anche dalla radice culturali che affondano nella centralità dell'uomo
Radici che sono proprie del cristianesimo
E nel individualismo etico
Che è il frutto del pensiero laico e liberale
Sono assegnando un grande valore ad ogni singola vita umana
Anziché a totalità organiche come i popoli le comunità le etnie ci può sviluppare un reale disagio morale di fronte alla guerra
Ma ciò non significa che l'Occidente possa assistere alla violazione
Non solo del diritto internazionale ma anche dei propri più intimi valori senza reagire
Di fronte a fatti come l'invasione del uguali grazie
Non ci si può rifugiare nell'etica dei valori assoluti
E cioè nell'esaltare il valore della pace ad ogni costo
Disinteressandosi delle conseguenze non solo sul piano internazionale ma anche nei confronti di chi ha subito un grave atto
Ecco che in questi casi occorre adottare un'etica della responsabilità
Occorre cioè impegnarsi concretamente per costruire una vera pace
Una pace basata sulla giustizia e sul rispetto dei diritti
Sull'ingiustizia sulla prevaricazione non può esservi pace
A questo punto sorge il problema della democrazia
O meglio che la necessità di riconoscere la superiorità morale e culturale per la democrazia
Quale oggi esiste in Occidente rispetto ad altre forme di governo
E chiaro che questo apra un problema enorme
Per evitare il pericolo che l'esportazione della democrazia occidentale ad Africo
Possa configurarsi come un imperialismo culturale
Occorre avere ben chiare in caratteri profondi delle nostre democrazie
Le loro capacità di tenere insieme e diversità loro complessità
E anche le loro imitati inadeguatezza
La democrazia non è solo perfettibile
Ma si fonda su un sistema di equilibri
Se non c'è un forte sistema di valori individuali e collettivi se non c'è un'adesione vera spontanea profonda nei confronti delle norme che regolano la vita della collettività
Allora la democrazia dei generi
Si inaridisce e muore
Io credo che una parte del mondo cattolico
Debba fare ancora i conti fino in fondo con questa nostra democrazia
E più in generale con la modernità
Con il vero significato della rivoluzione industriale
Con il senso più profondo dell'economia di mercato
Con la funzione dell'impresa
Io ho l'impressione che ci siano ancora analisi storiche inadeguato
Giudizi affrettati
E condanne immotivate
Verso il capitalismo
Ed il sistema di mercato
A cui si imputa un vizio di origine
Quello di essere fondato sull'utilitarismo individualista
Invece che sull'effettiva ricerca del bene comune
Tramite la solidarietà
Si creano così sono inchieste che atti
Tra l'operatore economico ed etica sociale non riconoscendo al primo il fondamento etico del suo papà
Ci si pone fuori dal sistema
In attesa del suo cambiamento senza entrarci dentro
Senza contribuire efficacemente a cambiarlo e la riforma
Questo mi sembra il difetto più grave della recente riedizione delle Settimane sociali
Nonostante che alcune voci autorevoli di ecclesiastici e di personalità cattoliche abbiano operato per superare questa contrapposizione
Mi sarei comunque aspettato un dibattito più aperto
Verso tutte le articolazioni della società civile
Una maggiore disponibilità al confronto
A mettersi in discussione
Così come certamente questi esiste da parte del mondo industriale
Non a caso sono almeno quindici anni che il dibattito sull'etica economia
Dico Richet nel mondo anglosassone
E non a caso tale dibattito è stato sollevato con forza alcuni anni fa proprio da esponenti del settore industria
Le democrazie occidentali in particolare l'Europa
Sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale per la costruzione di un nuovo assetto del mondo
Può essere un elemento di debolezza se una parte della cultura cattolica non sarà la frattura che ancora la separa da questo sistema
Se non riconoscerà il grande valore del cammino fin qui fatto
E che i risultati conseguiti che hanno esaltato la dignità dell'uomo
Ricomporre questa frattura
Vuol dire favorire una piena adesione del cattolico allo Stato laico
Vuol dire sanare la scissione tra dettati religiosi operare politico
Che alla base di tante ipocrisie e di tanta cattiva amministrazione
Noi abbiamo ascoltato e con grande attenzione
Il forte richiamo che il Pontefice ha rivolto agli amministratori pubblici durante una sua recente visita a Napoli
Circa la necessità
Cito testualmente di recuperare la legalità e un nuovo senso di responsabilità nell'agire pubblico
Una rinnovata l'etica della politica è indispensabile
Per rigenerare il nostro sistema per porre all'altezza di quelle nuove responsabilità
Cui in dovere di solidarietà verso tanti altri popoli ricchi paesi Nokia
Ma per migliorare il nostro sistema democratico il suo assetto politico
Occorre una compressione efficace profonda del suo funzionamento
Esaminiamo in primo luogo il sistema di mercato
Non sappiamo tutti che la dottrina della Chiesa non solo otto mamme difende
I diritto di iniziativa economica
Giovanni Paolo secondo nella sollecitudine RAI sociali s'afferma
Che si tratta di un diritto importante non solo per il singolo individuo ma anche per il bene comune
E che
La negazione evitando di ieri
O la sua limitazione in nome di una pretesa eguaglianza di tutti nella società
Riduce
O addirittura distrugge di fatto lo spirito d'iniziativa cioè la soggettività creativa del cittadino
Imprenditore quindi sembra essere legittimato almeno in parte
Dal punto di vista etico
Ma il problema nasce quando si esamina al funzionamento del mercato
Che inteso come contrastante la vocazione Sodalitas solidaristica che è propria della dottrina cattolica
Si sostiene che il mercato crea ingiustizie sia all'interno dei Paesi sviluppati sia fra questi e i paesi in via di sviluppo
Non solo
Ma lo penale della concorrenza potrebbe ferire
E secondo alcuni ferisce
La dignità dell'uomo
Mentre le suggestioni del consumismo inducono a trascurare una più equa ripartizione delle risorse
Insomma il mercato e il capitalismo sarebbero dominati da tali vizi e ingiustizie
E di conseguenza è urgente sostituirli con un altro sistema
In questa posizione vi sono alcune questioni di fondo da risolvere
Che attengono alle imperfezioni delle cose umane
E tra questi anche del sistema di mercato
E ad alcuni equivoci che rendono più complicato il tortuoso il dibattito
Essi impediscono
Di concentrare disporsi
Sulle azioni di effettivo miglioramento del mercato
E sulla necessità di intervenire su alcune conseguenze negative che il suo funzionamento può
è assolutamente non vero
Ritenere il mercato responsabile delle disuguaglianze esistenti nella società
Così come non è a causa del mercato se molti paesi del terzo mondo non riescono a uscire dalla loro povertà
Il mercato è il sistema che meglio di qualunque altro
Si è dimostrato in grado di accrescere la ricchezza complessiva della società
è segreto di tale successo non sta nello sfruttamento degli uomini
Ma al contrario nella valorizzazione delle loro qualità e della loro professionalità
Nello sviluppo di sistemi organizzativi capaci di moltiplicare il valore del lavoro umano
Combinando le in maniera efficiente con il capitale
La flessibilità del sistema
Che pure spesso è guardata con sospetto
Perché può provocare disagi dei lavoratori
E invece un elemento essenziale per la più corretta allocazione delle risorse
Bloccare la mobilità
E la flessibilità del sistema sono apparentemente evita problemi sociali
Come dimostra quanto è accaduto nelle economie pianificate
La burocratizzazione ha provocato una gravissima distruzione di risorse con conseguenze catastrofiche
Per il livello di vita di tutti i cittadini di quelle aree pubbliche che ironia della sorte si chiamavano democratiche e popolare
Il sistema capitalistico non arricchisce alcuni e impoverisce le masse
Al contrario al mercato
E la dialettica che in esso si realizza con i sindacati
E con gli altri gruppi sociali
Consumatori ecologisti risparmiatori e con le forze politiche
Assicura un accrescimento del benessere per tutti
Ovviamente in forme non equa
Ma comunque anche per i meno fortunati infinitamente superiori a quello degli altri sistemi
Finita la pressione la censura poliziesca
Emerso che nell'Unione Sovietica esistono oltre quaranta milioni di poveri
Che sopravvivono in condizioni disperate
Certo l'emarginazione e la povertà esistono anche in Occidente
Ma non è a causa del mercato
Bensì a causa delle imperfezioni dello stato sociale
Dell'iniquità del sistema fiscale
Degli errori politici
Della incapacità individuare affrontare i nuovi bisogni
In una parola nella difficoltà a tradurre in realtà gli obiettivi della democrazia
Il mercato non ha la pretesa di risolvere da solo tutti i problemi
è un estremismo dialettico quella di accusare i sostenitori dell'economia di mercato di essere contro lo Stato
Di non volere regole
In realtà non sappiamo bene che il mercato deve essere salvaguardato e che ha bisogno di regole per funzionare bene
E che comunque non si può chiedere al mercato quello che il mercato non può dare
Occorre uno Stato efficiente
In grado di provvedere alla ridistribuzione della ricchezza
Capace di far funzionare i servizi essenziali
Uno Stato che regoli e controlli di attività che si svolgono sul mercato
Sicuramente il sistema capitalistico
Coniugato con la democrazia politica
Si noti che la democrazia è possibile solo quando c'è libertà di mercato
Mentre il mercato da solo non basta ad assicurare alla democrazia
Dicevo sicuramente il sistema capitalistico coniugato con la democrazia
è stato l'unico sistema che ha liberato i cittadini dal viso
I più la diffusione della cultura di massa
I sistemi imperfetti fin quando si vuole ma avanzati di sicurezza sociale
Sono le prove che l'aumento delle risorse che la rivoluzioni industriali la prodotto e ha messo a disposizione e non solo dei singoli ma dell'intera collettività
Anche a livello internazionale non si può accusare capitalismo di non essere riuscito a rompere la spirale della povertà c'è ancora attanaglia molti paesi
Io certo non negozi egoismi ci sono stati e ci sono
Ma non possono essere imputati al sistema di mercato in quanto tale
Occorre studiare bene le cause del sottosviluppo per proporre sì rimedi adeguati e il problema a mio avviso non si risolve con un generico appello alla solidarietà
Ne con trasferimenti di risorse per dare assistenza ai Paesi poveri
Sicuramente determinati momenti anche l'assistenza è un dovere
Ma il problema vero è quello di innescare un ciclo virtuoso di sviluppo
Che si può affrontare facendo funzionare meglio i meccanismi di mercato togliendo le barriere e protezioni che danneggiano in pari misura i paesi in via di sviluppo e i consumatori dei Paesi ricchi
L'egoismo da condannare in sostanza non è quello riguardante la voglia di consumare di più per i cittadini dei Paesi occidentali
Ma in modo improprio attraverso i quali questi Paesi sostengono le proprie produzioni che specie nel campo agricolo si risolve in un grave danno per i Paesi in via di sviluppo
Né si possono dimenticare le responsabilità gravissime che spesso hanno le classi dirigenti locali
Nel perpetuare nel sottosviluppo
Sostegni ed aiuti vengono spesso sperperati
Talvolta la povertà e ignoranza vengono mantenute apposta
Perché ciò agevola il loro potere
In sostanza
Il mercato e il sistema in grado di dare le risposte più adeguate ai bisogni degli uomini
Io non credo che sia giusto guardare i suoi meccanismi con apprensione
Parlare di lotta crudele della concorrenza
Perché si si esaminano con attenzione
Gli interessi generali di medio termine della collettività
Si può vedere con chiarezza
Che il mantenimento in vita a spese dello Stato di imprese che perdono
è una distruzione di ricchezza che danneggia tutti
Non si può dire che in questo modo non si salvaguarda l'occupazione
Esperienze fatte dal nostro Paese stanno lì a dimostrare
Che l'inefficiente uso delle risorse
Comporta un abbassamento del tasso di crescita dell'economia
E quindi maggiori difficoltà a trovare un'occupazione specie da parte dei giovani e delle fasce meno protette dei cittadini
Quello che apparentemente è un atto eticamente corretto
Il sostegno di un impresa decotta per salvare il posto di lavoro si ribella fonte di pesanti ingiustizia e proprio a danno dei più deboli
A ben guardare quindi non c'è contrasto
Tra al mercato correttamente inteso e solidarietà
In un mondo complesso
Se si interpreta modernamente il concetto di solidarietà che non può essere inteso come nera assistenza
Allora si chiarisce
Che la privazione di vera solidarietà verso i Paesi dei Paesi industrializzati possono fare nei confronti del resto del mondo
Riguarda l'impegno coinvolge
Verso un elevato e costante tasso di sviluppo
All'interno dei Paesi ricchi sono moralmente da condannare tutti quegli atteggiamenti che portano a una dissipazione delle risorse
A concessione di retribuzioni che non corrispondono al lavoro fatto a pratiche di ricerca di protezione
O la formazione di monopoli pubblici in quanto la loro inefficienza deprimente il tasso di sviluppo
Questa è una rivoluzione necessaria dell'etica pubblica
Ed è una rivoluzione che non va contro il mercato
Al contrario si pone in funzione integrativa
Del suo corretto funzionamento
Questo sul piano dei principi
Se poi in da alzare la bandiera della sua dieta verità e a volte dell'anticapitalismo
Non è tanto una questione di dottrine hanno dimora
Marco amento prettamente politico attraverso il quale si tenta di colmare un preteso vuoto dell'ideale di uguaglianza lasciato dal crollo del comunismo
Allora il discorso è completamente diverso
Non attiene di più più alla sfera etica ma riguarda la polemica politica quotidiana
Ma in questa sede non ci siamo proposti di affrontare temi più ampi e più di fondo
Piuttosto che scendere a questioni contingenti
Un ultimo punto vorrei affrontare più in particolare
è quello dell'etica dell'imprenditore e dell'impresa
L'eticità del ruolo dei comportamenti dell'imprenditore affonda le sue radici nell'idea dell'uomo che assume su di sé
Il rischio dell'impresa economica e della selezione del mercato
E che non sono organizzati mezzi di produzione ma che associa sotto la sua guida altri uomini
Contraendo così una chiara responsabilità sociale
Non è eticamente irrilevante
Il fatto che l'impresa trovi il suo habitat naturale dove è diffusa la massima libertà di coscienza di partecipazione ed iniziative economiche
L'etica degli affari e quindi strettamente legata a quei modelli di organizzazione sociale che sono fondati sulla responsabilità individuale e sul rischio personale
Se questo è vero
Allora la missione dell'imprenditore missione fra virgolette
E il fine eticamente corretto dell'impresa
è quello di ottenere dai mezzi e dagli uomini posti sotto la sua responsabilità
Il massimo possibile di produzione di ricchezza
Questo è misurata non già dal colonnello il fatturato ma dal livello del profitto conseguiti
Il senso etico il massimo profitto non è tanto la misura del successo di un'impresa ma il contributo che tale impresa porta al bene comune
Le risorse che è riuscita a creare e che poi attraverso i meccanismi degli investimenti e del prelievo fiscale vengono messe a disposizione della società
Nel primo caso cioè quello degli investimenti la crescita dell'impresa creerà nuove opportunità di lavoro
Nel secondo caso lo Stato terrà una funzione redistributiva e comunque assolvere ai suoi compiti istituzionali che consistono nel fornire servizi all'intera collettività
è chiaro quindi
Che compito principale dell'impresa è quello di contribuire allo sviluppo
Attraverso la ricerca del profitto
Naturalmente quando si parla di profitto noi facciamo riferimento a quello conseguito da aziende condotte in modo eticamente corretto rispettando cioè non sono le leggi e le norme scritte che la comunità si liberamente data
Ma anche quelle regole morali quel sentire profondo che muovono la coscienza degli uomini
Impegno la dedizione al lavoro la creatività non sono delle leggi formali ma norme deontologiche che ispirano la condotta degli uomini al di là del timore che la riprovazione altrui
Ed è la paura per le sanzioni della collettività
E questa spinta individuale creativa e questa libera adesione alla volontà di operare per il bene che dà valore etico alla figura e all'azione dell'imprenditore
E assurdo continuare a guardare all'economia e all'impresa con un occhio carico di sospetti
Chi opera nelle aziende ricercando tramite il profitto di accrescere la ricchezza della società e le sue potenzialità di sviluppo non può essere considerato come un male necessario
Come qualcuno che sicuramente utile alla Società terrena ma che con il suo operare lontano dagli ideali che costituiscono la comunità dei buoni credenza
E allora siccome è una formula un po'ambigue che possono salvare la figura dell'imprenditore si va al liceo alla ricerca del giusto profitto giusto fra virgolette oppure si afferma che il profitto è solo una misura della salute e dell'impresa
E che i suoi veri scopi sono altri e cioè l'innovazione e gli investimenti Orcenico riccamente si parla di Fini sociale
Questi sono equivoci pericoloso
Il seguente i fini sociali assegnando valore etico agli investimenti in quanto tali
Abbiamo assistito al degrado dell'industria pubblica
Che ha bruciato migliaia di miliardi della collettività
Nessuno sa definire il giusto profitto
A meno che non si intenda quello che conseguito nel rispetto delle regole della società
Ciò non toglie che l'imprenditore deve rispettare l'etica credo legittima come componente della collettività
Investire di innovare non sono solo la finalità dell'impresa
Ma fanno parte dell'etica imprenditoriale
Così come il giusto comportamento etico richiede collocarsi in un ottica di più lungo periodo
E non so quotare l'azienda amministrata con gli artifici contabili che esaltano il profitto a breve ma lasciano poi l'azienda in stato di arretratezza e non più in grado di competere sul mercato
Rispettare l'ambiente e la natura
Nel senso di non distruggere risorse naturali scarse non riproducibili è certamente un nuovo imperativo etico per imprenditori
In generale sono comportamenti etici dell'imprenditore tutti quelli legati alla correttezza e trasparenza dei propri bilanci
Quelli connessi alla responsabilità verso i propri dipendenti espressa attraverso una corretta dialettica con la controparte sindacale
Praticamente tutti quelli che attengono al rispetto delle leggi
Non è invece moralmente corretto
Cercare di attenuare o eliminare il rischio ricorrendo coperture politiche
Può la protezione dello Stato
O peggio stipulare patti inconfessabili con la malavita
Configurando anche a dispetto di recenti e molto discutibili sentenze un'acquiescenza verso le forze che si pongono al di fuori della legalità
Anche per quel che riguarda l'impresa vale la distinzione che abbiamo detto per il mercato
Non si possono affidare all'impresa compiti che non sono loro propri
Per contro la valutazione etica dell'attività imprenditoriale deve essere fatta sulle responsabilità vere
Che spetta agli imprenditori assolvere in questa società
E la responsabilità primaria
è quella di produrre ricchezza e cioè fare profitti
Spettacolo dello stato di regolare il mercato
Il fissare le norme di comportamento
Di attuare quella ridistribuzione della ricchezza che elimina eventuali disparità
Di ammortizzare nel breve termine le conseguenze di operazioni di ristrutturazione
Di promuovere i servizi pubblici e sociali di cui debbono godere tutti i cittadini
Io non vedo come questa attività
Dell'impresa integrata dall'opera dello Stato
Possa configurare un'offesa
Ho una qualche limitazione alla libertà e alla dignità dell'uomo
Analisi storica dimostra
Che lo sviluppo dell'impresa moderna ha consentito un graduale innalzamento non solo del reticolo di tutti i cittadini ma anche un ampliamento delle libertà
Un aumento della dignità dei lavoratori attraverso nuovi e più interessanti percorsi i professionalizzazione
Cari studenti
Questa mia esposizione non ha certo l'intento di sostituire di ponderosi testi degli studiosi di discipline filosofiche o di scienze sociali
Né tanto meno quello di contrapporsi alle norme morali
Dettate dalla gerarchia ecclesiastica
Quale industriale
Che per molti anni ha vissuto e vive
La vita della fabbrica
E come presidente della Confindustria
Io ho voluto portare una testimonianza su temi che attengono al mio operare concreto e quotidiani
In particolare ho ritenuto mio diritto è mio dovere
Affrontare quelle questioni sulle quali sia nel mondo cattolico che nel mondo laico
Cioè un atteggiamento aperto al dialogo
Una una tendenza alla ricerca di assetti della società e di regole per i comportamenti individuali più consone alle grandi sfide che i Paesi occidentali in genere l'umanità intera è chiamata ad affrontare
Sono questioni complesse
Spesso è persino difficile mettere bene a fuoco
Figuriamoci costruire soluzioni precise onnicomprensivi
Importante è che da queste mie riflessioni
Scaturisca la volontà di andare avanti
E di continuare la ricerca e che questo avvenga con uno spirito aperto
Con un atteggiamento di tolleranza verso le opinioni di tutti
Con il rifiuto della facile tentazione di demonizzare questo o quel politico questo quell'imprenditore
Il radicalismo non parte
Assegnare il Nobel della pace Corbaccio
E quello della guerra Bush
Come proponeva la copertina di un noto settimanale che si dice cattolico non è un'operazione eticamente corretta
Perché non corrisponde alla verità
La ricerca per la verità
Ecco l'impegno che noi dobbiamo quotidianamente mettere nelle nostre azioni
E ciò sapendo bene che nel nostro mondo non si realizzano mai degli equilibri assoluti
I sistemi sociali sono per loro natura instabili e imperfetti
Probabilmente come ha detto il filosofo Isaiah Berlin
La cosa migliore come regola generale e mantenere un equilibrio precario
Che comunque impedirà il sorgere di situazioni disperate discenti intolleranti
E cioè di recupero terrorizzanti dittature alcune delle quali sorgono proprio sulla spinta di chi è convinto di possedere la verità
E la ricetta assoluta per l'affermazione del bene comune
Questo non vuol dire che in valori assoluti non esista
Semplicemente è difficile nella loro applicazione pratica
Ma questo non va visto in negativo
Non significa che si deve abbandonare la lotta per migliorare la società in cui viviamo
E i comportamenti dei singoli uomini anzi gli spazi che si aprono davanti a tutti noi e specialmente dopo il gioco sono immersi
Ma la vastità delle prospettive dipende non lo dimenticate mai
Tra gli sforzi che le generazioni precedenti hanno fatto però affermare consolidare la democrazia
Questo il bene supremo
E la cornice che ci consente di continuare ad operare per eliminare le imperfezioni che ancora sicuramente esistono nel nostro mondo
Ma anche la democrazia non è acquisita una volta per tutte
Non vi è un elemento fisso nelle nostre società
Essa stessa va curata vivificata
Nel nostro operare politico e dal nostro operare quotidiano
Grazie
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