Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui è matto Marchesini per la rubrica critiche militanti
Oggi parliamo di un carteggio tra Roberto Roversi Leonardo Sciascia pubblicato dall'editore venderà con a cura di Antonio morta
Si intitola dalla Noce alla Palma verde lettere gli utopisti mille novecentocinquantatré mille novecento settantadue
La noche la campagna vicino a Racalmuto in cui Sciascia si rifugiava scrivere i suoi libri al Palma verde nella libreria antiquaria che Roberto Roversi
Ha gestito dal secondo dopoguerra fin quasi alla morte avvenuta pochissimi anni fa
Però perché Sciascia cominciano a scriversi quindi all'inizio degli anni Cinquanta hanno appena una trentina d'anni
Ifi somiglia non per per tanti versi hanno una passione che che si esprimerà in
Libri testi teatrali saggi cronache de per
L'illuminismo per la storia risorgimentale italiana per cui fatte Rally di cronaca che vuoi come diceva un
Loro punto di riferimento critico riduca gli uni arrivano molto molto lontano spesso più delle astrazioni filosofiche sono due provinciali uno del sud l'altro del nord
Che faranno fanno e faranno anche gli editori produrranno riviste Sciascia galleria Roversi officina e poi di e poi i rendiconti
E che sono due polemici sedentari bibliofili col gusto della stampa antica cresciuti sulla
Prosa ADarte bulli nata del ventennio e che sulle versioni dei lirici greci di quanti in modo e che hanno esordito con versi e provvede a proprie spese
E che sono nello stesso tempo affascinati ieri intimoriti a volte infastiditi tra di loro
Coetaneo dagli scrittori loro contemporanei più invece vitali Tisci più spregiudicati istrionico siccome Tobino come li ho letti come lo stesso Pasolini
Di cui si parla spesso in questo in questo carteggio
L'Italia di quei primi anni Cinquanta Alitalia in cui Roversi dalla sua provincia siciliana con una fame di nord e di contatti
Da cui Sciascia scrive scrive Roversi
è l'Italia della ricostruzione l'Italia in cui si spendono gli ultimi entusiasmi siano realistici poster esistenziali Sciascia inizia subito con un caro Roversi Roversi invece con un Caro e gentile signore che mantiene per un po'ma molto presto con una
Delle sue tipiche o cose drammatizzazioni
Scrive ma io ti voglio bene
C'è la loro vita quotidiana in quella Italia degli anni Cinquanta in cui sembrano molto importanti straordinariamente importanti se guardati dalla dall'Italia di oggi rapporti personali rari incontri anche i regali
Si mandano i due pacchetti per le fette pacchetti che erano la specifica darla del libraio antiquario rovente che Sciascia invece confida di no
Confessa di non saper fare Sciascia con la frutta Martorana
Che i bambini ricevono il giorno dei morti né i poveri paghi siciliani
Ero versi che ricambia con il cotechino con il certosino i soliti e Terragni e dolci padani una svolta e certo il cinquantacinque quando lo scrittore siciliano finisce le parrocchie dire Gal Petra mentre Sciascia con Pasolini Leonetti altri mette su quella ultima rivista diciamo prete premi ne è un capitalismo in premio avanguardia che fu
Officina
Proprio alla fine di officina quando ci sarà un incidente tra l'editore Bompiani e Pasolini per
Alcuni epigrafi pasoliniana efficiente il distacco di
Di Sciascia nei confronti di Pasolini Pasolini sta diventando un personaggio pubblico e chi allo scrittore siciliano che Roversi diffidano di quella che
Roversi considera una era assunta furbizia con cui
Pasolini in qualche modo chiude la sua esperienza con i coetanei nuove leve più spregiudicate avanzano le leve degli Arbasino dei citati
Di cui si trova traccia in questo in questo carteggio e a poco a poco le lettere si dirà verranno negli anni Settanta quando anche Sciascia dopo il giorno della civetta i suoi
Libri che hanno sempre maggiore successo calcherà i palcoscenici letterari di tutta Italia parlare di mafia a fare anche
L'uomo di cinema come come diceva Roberti interessante diamo quest'ultimo riferimento in chiusura l'atteggiamento del futuro radicale Sciascia avverso i radicali di allora l'unico e ti gramma pasoliniano di fine anni cinquanta che mostra che apprezzare proprio quello sui radicali
E nel cinquantotto quando il mondo strong componimento di Roberti
Lasciarci esprime il suo fastidio per dice il costume intellettuale polemico della rivista il suo modo di guardare dall'alto dice le cose della politica della letteratura che in fondo non serve a niente c'è un giornale ben fatto
Che ogni settimana leggiamo compiacere magari con una punta di vanità nel trovarci d'accordo con gente tanto troppo intelligente e basta
Dove chi osserva secondo me con molto acume qual era il limite di quella cultura terza forzista elitaria
L'abisso tra i due si apre un po'il silenzio a fine anni Sessanta tra sessantasette sessantotto poi nessuna lettera fino a settantadue nel frattempo Roberti
Al messo di pubblicare per grandi case editrici ha cominciato a ciclo stilare le proprie politiche da solo mentre Jean Jacques si trova
Nella crisi di polemica dopo la pubblicazione del contesto che lo allontana dalla sinistra ufficiale
Quindi il Consiglio di oggi a rileggere questo ricco e interessante carteggio curato da Antonio Motta per l'editore penda contra Roberto Roversi e Leonardo Sciascia a risentirci venerdì prossimo