15 MAR 2015
rubriche

Conversazione settimanale di Valter Vecellio con Marco Pannella

RUBRICA | di Valter Vecellio - Radio - 17:00 Durata: 1 ora 53 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale di Valter Vecellio con Marco Pannella" di domenica 15 marzo 2015 condotta da Valter Vecellio che in questa puntata ha ospitato Valter Vecellio (giornalista, direttore di Notizie Radicali, membro della Direzione, Radicali Italiani), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito), Rita Bernardini (segretaria, Radicali Italiani), Benedetto Della Vedova (sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Misto).

Tra gli argomenti discussi: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 53 minuti.

Questa rubrica e' disponibile anche nella sola versione audio.

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  • Bernardini sul dato sui procedimenti penali che riguardano autori ignoti – "925 mila procedimenti penali pendenti" – e la difficoltà di rilevazione degli affari penali: "Una mole consistente, pari alla metà circa di quelli iscritti nei registri delle Procure. Mi sembra una piccola vittoria, perché Marco non so da quanti anni chiede questi dati. Abbiamo una giustizia penale paralizzata; ai nostri originari motivi di richiesta dell'amnistia se ne stanno aggiungendo altri"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Rita Bernardini

    segretaria (RADICALI ITALIANI)

    Valter Vecellio

    giornalista, direttore di Notizie Radicali, membro della Direzione (RADICALI ITALIANI)

    Marco Pannella sul dossier giustizia: "Oggi per esempio sul Garantista vi erano due o tre cose attribuite a noi e a Rita su questo. Non mi pare che stamattina questa cosa sia stata rilevata, perciò se Rita ci chiama…". L'intervento di Rita Bernardini: "Il Garantista, che non era arrivato per tempo per la rassegna stampa di stamattina, dedica due pagine, due pagine veramente radicali, perché finalmente vengono fuori alcuni dati che da anni chiediamo e che Roberto Giachetti aveva chiesto recentemente con una interrogazione al ministero della Giustizia. Poi una buona parte di queste due pagine è presa da un'intervista ad Elisabetta Zamparutti, candidata a essere il rappresentante italiano al Comitato europeo per i diritti delle persone private della libertà". Il dato sui procedimenti penali che riguardano autori ignoti – "925 mila procedimenti penali pendenti" – e la difficoltà di rilevazione degli affari penali: "Una mole consistente, pari alla metà circa di quelli iscritti nei registri delle Procure. Mi sembra una piccola vittoria, perché Marco non so da quanti anni chiede questi dati. Abbiamo una giustizia penale paralizzata; ai nostri originari motivi di richiesta dell'amnistia se ne stanno aggiungendo altri. Non solo perché abbiamo la Direzione nazionale Antimafia che chiede la depenalizzazione delle sostanze stupefacenti leggere, ma anche perché la Corte di Cassazione continua a dire che dobbiamo rivedere al ribasso le pene che riguardano coloro che sono detenuti per condanne sulle sostanze stupefacenti leggere"
    17:00 Durata: 14 min 23 sec
  • Benedetto Della Vedova, senatore di Scelta civica sull'integruppo per la legalizzazione della cannabis: "Sono passati 20 anni e banalmente dobbiamo prendere atto che i temi che ponevamo restano graniticamente fondati: il mercato criminale, il fatto che si trattasse allora e si tratta ancora di un consumo di massa senza particolari danni se non quelli simili a alcol e tabacco, fiumi di denaro finiti nelle mani delle mafie invece che all'Erario, il fatto che si trattasse di un mercato senza controllo nemmeno sulle sostanze, che producesse carcere, che assorbisse nel vano tentativo di repressione ingenti risorse… Sono passati 20 anni e credo che quelle ragioni radicali che sono state continuamente testimoniate dai Radicali, sicuramente da Rita e da Pannella… Mentre le ragioni degli anti proibizionisti sono ancora lì, quelle dei proibizionisti non ci sono ancora"

    Benedetto Della Vedova

    sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MISTO)

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Benedetto Della Vedova, senatore di Scelta civica, in studio a Radio Radicale: "Sono passati 20 anni dall'iniziativa di Porta Portese. Fu la prima iniziativa, dimostrazione, mi ricordo che allora in particolare ci fu un episodio legato all'arresto che c'era stato qualche settimana a Rimini di alcuni ragazzi che si erano passati lo spinello. Allora noi contestando in particolare l'aspetto della cessione gratuita, facemmo una cessione gratuita e ne seguì un processo per quel che riguarda me, Rita, Marco, con una condanna definitiva. Sono passati 20 anni e banalmente dobbiamo prendere atto che i temi che ponevamo restano graniticamente fondati: il mercato criminale, il fatto che si trattasse allora e si tratta ancora di un consumo di massa senza particolari danni se non quelli simili a alcol e tabacco, fiumi di denaro finiti nelle mani delle mafie invece che all'Erario, il fatto che si trattasse di un mercato senza controllo nemmeno sulle sostanze, che producesse carcere, che assorbisse nel vano tentativo di repressione ingenti risorse… Sono passati 20 anni e credo che quelle ragioni radicali che sono state continuamente testimoniate dai Radicali, sicuramente da Rita e da Pannella… Mentre le ragioni degli anti proibizionisti sono ancora lì, quelle dei proibizionisti non ci sono ancora". I cambiamenti anche a livello mondiale, a partire dagli Stati Uniti. "Pur avendo presente questo, non mi aspettavo che semplicemente mandando una lettera per costituire un Intergruppo, sarebbero arrivate 60 adesioni da deputati e senatori". "C'è un clima positivo, sicuramente anche grazie al lavoro che è stato fatto da queste parti, da questi microfoni e 'da questi corpi' direbbe Pannella". "Il nostro obiettivo, con l'Intergruppo e tutte le forze che si uniranno, è cominciare a raccogliere il materiale, organizzare convegni e arrivare a un disegno di legge". Pannella sull'importanza del "valorizzare il momento parlamentare". "Il sentimento comune si è formato anche tra gli eletti, non solo tra gli elettori. Ora abbiamo questa realtà e spero che la presidente della Camera e il presidente del Senato se ne accorgano". "Io ti sono grato perché è possibile adesso, in modo testuale, dire 'Viva il Parlamento!', cioè che il Parlamento viva! E non che accada quanto visto sul messaggio alle Camere di Napolitano sulla giustizia, rispetto al quale i Presidenti delle Camere, se moral suasion hanno fatto, l'avranno fatta al contrario". Pannella: "Mi auguro che di questo nostro dialogo si riferisca ai Presidenti, Presidente emerito e Presidente attuale Sergio Mattarella: si riferisca che ci sono queste cose e le cose che seguiranno che possono interessargli. E' la dimostrazione che noi continuiamo a lottare non per vincere contro, ma per convincere, cioè 'vincere con' il potere costituito". "Voglio vedere, sull'iniziativa di Della Vedova, quanti dibattiti ci sarà consentito seguire sulla Rai Tv", dice Pannella
    17:14 Durata: 21 min 40 sec
  • Pannella: "A Ginevra ho incontrato, nei giorni scorsi, l'Alto commissario ai Diritti umani dell'Onu, Zeid Raad Zeid al-Hussein, e poi un incontro promosso dall'ambasciatore Cassini con un ambasciatore arabo, letteralmente proposto al nostro dialogo. La transizione dello Stato europeo-occidentale e arabo-musulmano, per gli uni e per gli altri" verso lo Stato di diritto e la democrazia. La distanza di questo obiettivo dall'attuale "democrazia reale". Il ringraziamento di Pannella alla Farnesina e l'aiuto dell'ambasciatore Maurizio Serra

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L'incontro a Ginevra a proposito di nuovi diritti umani da affermare in sede Onu. Pannella: "A Ginevra ho incontrato, nei giorni scorsi, l'Alto commissario ai Diritti umani dell'Onu, Zeid Raad Zeid al-Hussein, e poi un incontro promosso dall'ambasciatore Cassini con un ambasciatore arabo, letteralmente proposto al nostro dialogo. La transizione dello Stato europeo-occidentale e arabo-musulmano, per gli uni e per gli altri" verso lo Stato di diritto e la democrazia. La distanza di questo obiettivo dall'attuale "democrazia reale". Il ringraziamento di Pannella alla Farnesina e l'aiuto dell'ambasciatore Maurizio Serra. La posizione del Dalai Lama contro l'indipendentismo del Tibet, a fronte dei "vari populismi che sgorgano da tutte le società, grazie ai media, in Italia e non solo": "Ritengo che a Ginevra, dove eravamo presenti come delegazione radicale con Matteo Angioli, Laura Harth, Elisabetta Zamparutti e Stefano Marrella, siamo tutti certi - e dalla Farnesina potrà venirne una conferma - che quella che appariva una mera ipotesi fantasiosa oggi sta diventando una ipotesi di un lavoro già scelto, collegato a questa riforma rivoluzionante. La riforma che, davanti ai nazionalismi che ricominciano, indica la prospettiva ufficiale di una posizione istituzionale comune volta a registrare un convergere, grazie all'obiettivo dello Stato di diritto contro le ragion di Stato". "L'obiettivo specifico è passare, nelle previsioni di Matteo Angioli, per maggio o massimo giugno l'organizzazione e la tenuta di una grande Bruxelles 2 volta a ufficializzare il risultato di uno schieramento inedito. Il mondo arabo, nei suoi punti di riferimento che sono anzitutto la Lega Araba, e l'Europa del blocco occidentale, assieme, assumono l'obiettivo comune nell'ambito dell'Onu dello Stato di diritto in ottemperanza alla legalità internazionale". "C'è questa iniziativa che ormai prende corpo e che, come tutte le cose che prendono corpo e sono nuove, trovano nell'attuale situazione dell'informazione il riflesso che hanno avuto dappertutto la grande notizia della posizione anti-indipendentista del Dalai Lama". "Siamo in corsa per un'altra follia, una delle follie radicali, e questa è una follia che riguarda la specie umana". "Immaginare che il futuro/presente possa essere previsto e pre organizzato, anche a livello formale". La situazione di Israele e le elezioni della prossima settimana
    17:36 Durata: 30 min 30 sec
  • Sul parallelo tra Berlusconi e Tortora e certe semplificazioni dei media. Pannella: "Io interpreto quello che accade da 20 anni: in Italia c'è un regime anti democratico. Tutti i regimi anti democratici richiedono, per sopravvivere, il non-informare la gente attraverso i dibattiti necessari, quindi siamo in una situazione di putrefazione"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella torna sull'intervista al Quotidiano Nazionale, sull'assoluzione di Silvio Berlusconi e il parallelo con Enzo Tortora. Pannella: "L'ho detto in un modo preciso. Ho detto che è indubbio che la vicenda Berlusconi ha visto, sicurissimamente, anche una componente del mondo dei magistrati di carattere partigiano e persecutorio. Ma ho detto 'una componente della vicenda', tanto è vero che abbiamo la delibera della Cassazione che smentisce una campagna di anni sulla moralità di Berlusconi a partire da vicende sessuali o para-sessuali. C'è stata una componente di questo tipo, mentre per quel che riguardava Enzo Tortora non si trattava di una componente, ma di una iniziativa fin dall'inizio infame e infondata. Allora non c'era 'una componente'". "Tortora non fece altro che mettersi al servizio della legalità ufficiale, quella dei magistrati, per poi, nel concreto della vicenda persecutoria, diventare un esempio straordinario. Capacità che è completamente mancata purtroppo a Silvio Berlusconi. Pannella mette sullo stesso piano Berlusconi e Tortora? Questo è il livello dell'informazione italiana". Sulla situazione politica italiana attuale. "Berlusconi è nelle mani di uno che si chiama Verdini, mi pare…", dice Pannella. "Ma vorrei sottolineare che Nitto Palma, per esempio, che in questi anni ha avuto, a partire dai famosi 12 referendum radicali, contrariamente all'influenza di questo Verdini, invece Nitto Palma ha assunto un atteggiamento diverso, aveva fatto il possibile perché venissero raccolte le firme sui 12 referendum come richiesto da Berlusconi". "Io interpreto quello che accade da 20 anni: in Italia c'è un regime anti democratico. Tutti i regimi anti democratici richiedono, per sopravvivere, il non-informare la gente attraverso i dibattiti necessari, quindi siamo in una situazione di putrefazione benissimo simboleggiata da quello che accade per esempio in Abruzzo, a Teramo". Il caso della "manutenzione partitocratica" del territorio italiano, con le sue conseguenze in termini di dissesto idrogeologico nel paese". Di nuovo sui meriti del Presidente emerito, Giorgio Napolitano
    18:06 Durata: 13 min 23 sec
  • La posizione autonomista e non più indipendentista del Dalai Lama. Pannella: "La gente ha capito che questa posizione non era una posizione meramente di resistenza passiva…". "Il fatto che il popolo tibetano non abbia reagito per sottolineare il dolore e la sorpresa di fronte a questa apparente riforma totale della posizione tibetana… La povera Pechino non sa che fare. Continua a ripetere, ancora 10 giorni fa, che il Dalai Lama in realtà è un indipendentista che non ha più il coraggio di dichiararlo. Perché a Pechino evidentemente c'è la consapevolezza della forza di queste posizioni"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La situazione israeliana. L'inizio delle riflessioni del Dalai Lama a partire, oltre 10 anni fa, dalle tesi di Pannella che era già allora contrario all'indipendenza della Palestina. "Io avevo detto: quello che è necessario ed urgente è che tutti i palestinesi, e magari i giordani, e tutti gli israeliani, abbiamo una Costituzione democratica, con diritti umani e Stato di diritto. Allora gli parve un po' utopistica, ma poi ci ha riflettuto. E mi ha detto che ci sono entrate quelle riflessioni di 10 anni fa". La diminuzione delle immolazioni di monaci in Tibet: "La gente ha capito che questa posizione non era una posizione meramente di resistenza passiva…". "Il fatto che il popolo tibetano non abbia reagito per sottolineare il dolore e la sorpresa di fronte a questa apparente riforma totale della posizione tibetana… La povera Pechino non sa che fare. Continua a ripetere, ancora 10 giorni fa, che il Dalai Lama in realtà è un indipendentista che non ha più il coraggio di dichiararlo. Perché a Pechino evidentemente c'è la consapevolezza della forza di queste posizioni". "Pechino reagisce con la violenza della menzogna, raccontando balle". Le manifestazioni pro democrazia di Hong Kong, "in un territorio cinese". "Affermo che la Farnesina ha dato disposizioni, quando per un paio di mesi noi abbiamo puntato ad avere un incontro con l'Alto commissario per i Diritti umani dell'ONU… Mi risulta sia stato detto ai diplomatici competenti sul ruolo di sostenere questo nostro passo, e così hanno fatto. Adesso però non c'è nessuno che mostra di saperlo"
    18:19 Durata: 19 min 52 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L'interlocuzione con Papa Francesco. "Che non ci sia stato nessun intervento specifico su questo, è perché magari per colpa di coloro che organizzano il tempo e il lavoro del Papa, credo non ci sia molto zelo nel riferire quello che noi facciamo e che può incontrare il favore del Pontefice". Il Giubileo straordinario per la fine dell'anno, con la centralità della misericordia: "Avrebbe potuto essere l'occasione per rilanciare l'amnistia e anche per andare oltre". Pannella ricorda di aver sottolineato in passato "la prospettiva di un'iniziativa comune con il mondo vaticano su spes contra spem". "Non vi sono stati contatti diretti tra noi e loro nell'ultimo mese, e queste sono cose accadute nelle ultime settimane, ma non metto in dubbio che, quando potessimo parlarne assieme, Papa Francesco riterrebbe utile e da utilizzare anche la nostra linea politica e i nostri obiettivi". L'intervento dei Radicali a proposito del sequestro e dell'omicidio Moro
    18:39 Durata: 13 min 46 sec