"Voltare pagina dopo dieci anni di cooperazione Nord-Sud"

Scusate vi chiediamo scusa per il ritardo stiamo aspettando quella che ormai soprattutto a Roma e quasi l'accademica ore di ritardo per vedere se ci sono altri
Prima di iniziare
Poi abbiamo anche organizzato una caccia al tesoro per far raggiungere qui nella sala ve pare non fosse particolarmente chiaro il tragitto vediamo se funziona la segnaletica
Con sabbie delle campagne iniziative nazionali e appunto nell'ambito di una delle nostre campagne Terranostra che si svolge questo meeting
Il quale come potete vedere dal programma avrà sarà composto da prestazioni
La prima delle quali comprenderà le nostre proposte e analisi in merito al mi per la cooperazione dell'immigrazione ebbe l'ambiente del loro costante intreccio
Nella seconda parte ciascuna di queste sessioni come potete sempre Belvedere dall'invito avrà uno spazio ampio per il dibattito nella quale sono già previsti nel quale sono già previsti degli interventi e comunque al quale si può sempre prendere parte nella seconda parte nella seconda sessione
Abbiamo ancora una serie di proposte
Sempre dei Verdi della campagna però più specificatamente sui problemi ecologici ambientali
E la terza parte invece riguarda in particolar modo i temi della dell'immigrazione
A conclusione di questi lavori a somma ad analisi conclusiva di questi lavori avremo una sorta di tavola rotonda confronto con i responsabili di governo avremo infatti il ministro per e-mail immigrazione il sottosegretario agli Affari esteri il presidente della Commissione esteri
Costoro si sottoporranno alle nostre a domande di Esperti e di giornalisti a conclusione come dicevo prima dei nostri lavori cercando di tirare le somme tra l'analisi fatta e le proposte portate resto comunque io lascio la parola al primo intervento che di Massimo Scalia Presidente del gruppo parlamentare verde
Io ringrazio hanno soltanto gli intervenuti Marcon molto piacere tutto lo staff di collaboratori esperti che ha ha reso possibile questo questa due giorni di incontri
Penso che si fa prima a leggere che anche se un po'più noioso ma si guadagna tempo rispetto a quello che abbiamo Bertolis perso disporne l'apertura dei nostri lavori il capitolo della cooperazione italiana con i Paesi in via di sviluppo è uno dei più oscuri nella gestione governativa dalla finanza pubblica
Quella che potrebbe sembrare la conclusione diventa paradossalmente un drammatico punto di partenza che va tenuto in conto nella discussione che ci accingiamo a svolgerà in queste nostre due giornate
Questo stato di crisi e nella coscienza di tutti gli operatori della cooperazione e dello stesso ministro degli Esteri che poche settimane fa come ricorderete ha realizzato una conferenza per discuterne
Il nostro lavoro deve quindi partire da un'analisi del perché si è giunti a questa situazione
Per potere identificare rimedi e se possibile soluzioni che ridiano rapidamente un senso ad agire in questo campo
La politica di cooperazione si inquadra ovviamente nel mutamento della situazione internazionale
è di questi giorni la notizia di probabili sommovimenti di piazzole sovietica per la scarsezza del genere mentali il colore comunismo riconsegnato economia al collasso e popolazioni in condizioni drammatiche di sottosviluppo
Come abbiamo potuto vedere con i nostri occhi per la vicenda recente recentissima albanese
Le condizioni di vita peggiorano in Africa continente che è praticamente sparito dalle pagine dei giornali
Ma non per questo alcun problema è stato risolto collega sta falcidiato le popolazioni dell'America Latina una dissennata politica di sfruttamento ambientale aumenta il numero di quelli che giustamente abbiamo definito i rifugiati ambientali
Se quindi la fine della contrapposizione muro contro muro può accendere speranze e dare risultati in termini di convivenza pacifica tra i popoli
La responsabilità di chi per di reperire investire risorse per favorire questi processi ricade per intero sull'Occidente ricco e in quota parte al nostro Paese
E quindi è evidente che se dovessimo coniare uno slogan per sintetizzare il futuro che la nostra cooperazione questo dovrebbe essere non una lira deve essere più sprecata ma qual è invece la situazione
Rintracciare le cause del fallimento dalla cooperazione italiana significa in estrema sintesi
Domandarsi che fine hanno fatto e che risultati hanno prodotto
I trentadue mila quattrocentottantaquattro miliardi che il Governo dichiaro di avere stanziato dall'ottantuno al novanta sull'arco di questi dieci anni
Domanda legittima cui lo stesso Ministero degli Esteri probabilmente non sa rispondere
Ma procediamo con ordine
Il Parlamento italiano ha promulgato tre leggi in dieci anni
Ciò sta a significare che almeno in questo settore non si registrano i consueti ritardi le discrasie tra esigenze e attività legislativa del Parlamento
Le prime due leggi la trentotto settantanove e la settantatré ottantacinque sono figlie del dibattito politico dell'epoca e sono una più a vocazione strutturale l'altra più emergenziale
L'ultima la terza legge quella quarantanove ottantasette ottantasette l'anno di promulgazione
è bene ricordare in vigore da quasi cinque anni e ha gestito più del cinquanta per cento di quei trentadue mila e rotti miliardi e chiude quella che possiamo definire la fase sperimentale sintetizzando i contenuti delle precedenti esperienze
Un primo dato emerge dall'analisi della destinazione politica degli aiuti
L'azione del governo ha avuto un andamento a zig-zag
Infatti si passa da un impegno prioritario dei primi anni ottanta nel Sahel e in Africa australe a un improvviso spostamento nel Corno d'Africa a metà degli anni ottanta confermando però l'impegno in Africa australe
Si salta poi a privilegiare alcuni paesi del Mediterraneo che l'America Latina con punte improvvise in America e in Cina
Un secondo dato macroscopico riguarda il ventaglio dei Paesi toccati dalla cooperazione italiana sull'arco di questi dieci anni
Ne abbiamo quindici nel bacino del medio vicino Oriente
Quarantasette in Africa diciotto in Asia ventiquattro in America Latina cui vanno aggiunti Polonia Romania non roba per un totale di belle cento sei paesi praticamente il mondo intero
Ma diventa ancor più interessante confrontare i dati dei primi anni ottanta con quelli dell'ultimo esercizio rendicontato vale a dire addio novecentonovanta
Bene il numero dei paesi raggiunge il massimo proprio nel novanta con buona pace dei criteri di concentrazione geografica sanciti proprio la legge quarantanove e dagli stessi documenti di programmazione del ministero
Queste improvvise virate l'interesse e questa vocazione all'onnipresenza hanno comportato l'apertura di nuovi sostanziosi fronti e l'abbandono di quelli intrapresi
Di volta in volta prendo il confronto con realtà nuove per poi abbandonarle proprio quando si cominciava a conoscerle
Un terzo dato riguarda realtà particolari la Somalia si è vista erogare in dieci anni quasi mille e duecentocinquanta miliardi l'Etiopia mille duecento il Mozambico quasi ottocento
Oltre il sessanta per cento delle erogazioni si riferiscono agli ultimi quattro anni di attività
E il complesso dei tre Paesi quelli che non ha suscitato Somalia Etiopia Mozambico assorbe poco meno del cinquanta per cento degli aiuti destinati all'Africa
Se confrontiamo l'investimento italiano con i tragici eventi che hanno caratterizzato la vita politica e sociale proprio di questi tre Paesi in questi anni
E in questi mesi non possiamo che registrare il fallimento dell'uso della cooperazione quale parte integrante di una politica estera del nostro Paese
Lo ha potuto constatare di persona recentemente il sottosegretario agli Esteri Borruso che una riuscito neanche atterrare all'aeroporto di Mogadiscio come ottima prova dei nostri rapporti privilegiati con la Somalia
Un unico successo diciamo così si può registrare per l'ex sottosegretario Raffaelli nelle trattative in corso tra le ramo estremo in Mozambico per giungere a un tentativo di pacificazione
Ma non si può dire lo stesso per quanto riguarda la cooperazione in Mozambico infatti il Mozambico come gli altri Paesi citati sono sempre agli ultimi posti nella tragica graduatoria dei paesi poveri stilata ogni anno la Banca mondiale
Il fiume di denaro che è avvenuto in questi anni dall'Italia non ha minimamente migliorato la situazione delle popolazioni coinvolte
Questa considerazione apre un secondo capitolo per rispondere a questa domanda
Ma esiste una politica di cooperazione italiana
Secondo i dettami della legge ogni paese cosiddetto prioritario dovrebbe dovrebbe avere uno cosiddetto programma o piano paese
Dal quale evincere Complesso di strumenti e di obiettivi che fanno appunto la politica di cooperazione questi documenti dovrebbero dirci quali sono gli obiettivi politici quali le scelte macroeconomiche e quali le scelte operative i progetti dai quali si attendono i risultati
Da questo elaborazione dovrebbero dovrebbero scaturire i criteri di scelta degli esecutori
Le azioni di verifica e di monitoraggio a tutt'oggi l'unico Paese che ha una parvenza di piano paese è l'Etiopia mentre per tutti gli altri non è stato elaborato nulla
Questa considerazione basta di per sé a definire la cooperazione italiana come un'accozzaglia di progetti che obbediscono a singoli interessi piuttosto che a una coordinata azione tendente a risultati certi e verificabili
Non è possibile criticare la politica di cooperazione semplicemente perché non c'è quello che costantemente si ritrova è una politica di shopping list lista della spesa Progetti scoordinati lo dall'altro e privi di qualsiasi lesso con obiettivi macroeconomici
La quasi totalità dei crediti di aiuto del decennio è stata assegnata ai settori Energia industria infrastrutture a dirla in breve strade ponti dighe ad Oporto
Impianti di telefonia metropolitane e ferrovie a questi vanno sommati quasi il cinquanta per cento degli stanziamenti cosiddetti ardono destinati a finanziare le comprende le componenti a dono delle stesse opere la cooperazione si connota quindi come un grande business opere pubbliche e forniture che ha dato vita a una vera e propria lobby Dean prese che Livorno di aiuti pubblici allo sviluppo
La quasi totalità delle infrastrutture realizzate non si inserisce in un piano di sviluppo economico sostenuto dal governo italiano ma obbedisce alla logica dei progetti chiavi in mano
Gli esempi sono centinaia verso scusatemi io vi infastidiva proprio alcune cose bisogna anche citarle
Si va dall'Algeria dove oltre cento miliardi sono andati a finanziare lo stabilimento trascinata all'Egitto dove spiccano gli che di Erna e la centrale termoelettrica di da malore che insieme superano i centotrenta milioni di dollari
Tutti i Paesi a forte emigrazione dove si finanzia interventi che non creano posti di lavoro perché sono veramente interventi capire intensi e quindi poco lavoro
La Tunisia è uno dei Paesi da cui proviene la maggior parte degli immigrati nel nostro Paese in Italia
Buon senso vorrebbe che l'Italia concentrarsi sugli aiuti Investimenti produttivi di posti di lavoro in Tunisia
L'Italia è erogato in questi anni quasi cinquecento miliardi e veniamo per farci che cosa
Trentasette miliardi per far vedere RAI uno e tunisini
E così la lista di Marzullo probabilmente consiglia la fuga dalla Tunisia
Costruzione di due mila alloggi popolari per un totale di quasi venti miliardi
Sessanta miliardi all'assistenza la Protezione civile tunisina un miliardo per finanziare lampo Imerio fisica di Tunisi quella che stampa i passaporti come dire un contributo all'emigrazione
Centosei milioni di dollari per un programma di sviluppo agricolo che però sembra essere
Più una fornitura di beni cinquantacinque mila i locali sono andati all'Iveco per trattori vorremmo sapere quanto è andato in concimi quanto è andato in aiuti concreti agricoltura tunisina
Altri dieci miliardi per rettificare la linea ferroviaria una spire Madia tredici per la segretaria lui danneggiati Tunisi e questo sono alcuni esempi veniamo Etiopia di odio c'è il famoso progetto Ottana bene schermi sembra Francesco abbia visto da vicino che ha ricevuto trecentoventisei miliardi di stanziamento
E che dopo i recenti esiti di guerra sembrano essere stati letteralmente buttati avvento e la gestione di questi soldi poi ampiamente interessato la stampa e le commissioni esteri di camera e senato
Somalia altro punto un dolens
è l'autentico buco nero di finanziamenti pubblici e di scelte progettuali demenziali
La strada che noi Bosaso dove non passa letteralmente nessuno è costata fino a oggi trecento miliardi Prandini dolcetti
La raffineria di Mogadiscio quarantasei miliardi lo zuccherificio di Hoare
Trentotto miliardi dove bisogna produrre la canna da zucchero dove sarebbe prevista una seconda fase da duecentoventicinque miliardi
Tenendo conto che i quattro milioni di abitanti la Somalia si potrebbero approvvigionare per un migliaio di anni sul mercato mondiale di zucchero ognuno spendendo molto di meno
Il programma di sviluppo della pesca industriale Somalia e costato sessantacinque miliardi e tutti sanno che i somali non mangiano il pesce
C'è poi la perla della fornitura agli ospedali nord di del Nord Bosaso Garoli a Lula
In quest'ultima località Lulli a Lula c'è Pablo autentico scandalo a fronte di non più di duecento abitanti è stata costruita una struttura di quaranta posti letto in cui peraltro non ci sono né medici e infermieri
Allora è completamente isolata e vi arrivano due bidoni di nafta al mese gettati al mare da San Busi che servono le esigenze di tutto questo piccolo paese Paesi villaggio
I due io in carta se utilizzati servirebbero a far funzionare il generatore di corrente dall'ospedale per due ore
Il tutto naturalmente a quaranta gradi all'ombra e con apparecchiature costosissime inutili
Lecco potrebbe continuare all'infinito prendendo in esame tutti i progetti previsti ma qui ci fermiamo
Mi ricordo pochi poche settimane fa all'inizio della finanziaria un sindacalista osservava che questi aiuti alla cooperazione
Sono più aiuti al sistema delle imprese italiano che è un altro bisogna aggiungere che questo è vero solo nei casi migliori perché se no sono proprio sprechi folli
Tutto questo come mai è potuto accadere ma sostanzialmente per un'opera costante
Di interpretazione messa in atto dal Governo nell'attuazione diverse leggi la legge quarantanove ha accumulato un incredibile numero di inadempienze di cui il ministro De Michelis alla conferenza che prima ricordavo si è ben guardato dal parlare
E sono queste inadempienze che stanno alla base del fallimento della nostra politica di cooperazione in proposito va chiaramente detto che inaccettabile accreditare la teoria che il non funzionamento italiano si scriva nel quadro di un fallimento internazionale generale
Nelle politiche di aiuto come va posto anche un altolà preciso a quanti criticando la legge quarantanove
Prefigurano un quarto intervento legislativo che viste le precedenti esperienze si caratterizzerebbe soltanto come un éscamotage per ricominciare il balletto dei progetti Allegri
E a proposito di balletti quello che De Michelis non ha spiegato ma che tutti sanno e che la crisi della cooperazione è crisi di direzione politica di organizzazione di gestione finanziaria
Dal punto di vista politico il non aver previsto per anni un unico responsabile il non aver disegnato una programmazione finanziaria e tecnica nelle delibere del comitato interministeriale per la cooperazione e lo sviluppo
Il non aver disegnato una strategia di intervento attraverso l'elaborazione dei country program i piani paese di cui sopra
L'aver disatteso quasi totalmente il dettato di gare effettuate in modo pubblico
è stato usiamolo l'aggettivo è stato funzionale alla politica della lottizzazione del sistema dei partiti neri aiuti
Dal punto di vista organizzativo e Conso i concorsi di assunzione dei centoventi Asperti previsti dall'articolo dodici mila quarantanove non sono ancora finiti
L'unità tecnica locali non sono state create l'organizzazione funzionale della direzione generale operazione sviluppo sembra studiata apposta per spezzettare le responsabilità moltiplicare i conflitti di competenza vanificare ogni azione di controllo
Non si sono studiate procedure certe verificabili trasparenti
Il personale la logistica la direzione generale sono carenti e inspiegabilmente senza soluzione nonostante la legge abbia destato a questo scopo il cinque per cento del fondo di cooperazione
Se ne è fatti perseguita una politica di ridimensionamento del ruolo delle organizzazioni non governative
Favorendo nel contempo la nascita e lo sviluppo nel loro seno di strutture che ben poco hanno a che fare con il volontariato con la sana tradizione associazionistica che contraddistingue la maggioranza di questo interessante e variegato mondo
Dal punto di vista finanziario il governo si muove in maniera scoordinata continuando in un balletto di decisioni sulla questione della contabilità speciale e togliendo e mettendo i danari in sede di legge finanziaria
Una politica insomma ci sia consentito che le assomiglia anche fisicamente al nostro ministro degli Esteri sempre superficiale sempre abbraccio
De Michelis ha parlato di un anno di tempo per predisporre le griglie di identificazione della nuova cooperazione
Ma non ha detto una parola su che cosa intenda fare per migliorare la struttura a chi dovrebbe fare questo lavoro l'attuale direzione generale che sfiora il collasso
Queste sono solo alcune domande a cui pensiamo sia necessario dare delle risposte
E sulle quali abbiamo chiamato fuori voi tutti a confrontarsi perché non ci possiamo permettere un altro hanno sprecato e che tutto passi ancora sotto silenzio
La storia nona spetta le emergenze ambientali determinate dal sottosviluppo Este come al Sud non lasciano più tempo ma richiedono risposte urgenti e coordinate
Non crediamo che questo stato di cose sia più tollerabile
E per rispetto ai contribuenti e per rispetto alle popolazioni ai quali dovrebbero essere rivolti dei veri programmi
Ritengo quindi necessario per concludere fare due proposte
La prima alle forze politiche la seconda quanto crede a quanti credono sia possibile indirizzare gestire in maniera corretta finalizzata la politica di aiuti
La prima proposta di carattere squisitamente istituzionale parlamentare
Gruppo Verde presenterà alla Camera una proposta di creazione di una commissione d'inchiesta parlamentare che vada a verificare lo stato d'attuazione dalla legge di cooperazione in una parola come i trentadue mila miliardi sono stati stanziati e spesi
E se siano ipotizzabili comportamenti perseguibili in sede penale o civile
Presso concreti siamo di fronte a un'Irpinia della cooperazione su questa proposta ci impegniamo richiede l'adesione di tutte le forze politiche in considerazione dell'intensa attività parlamentare che sia pure in materia e il fatto che la legge sono state votate pressoché all'unanimità a questa proposta istituzionale consentitemi di aggiungere abbraccio
Un impegno del gruppo parlamentare verde
Adesso la finanziaria arriverà alla Camera dove siamo un pochino più robusti che non al Senato
Riusciamo sono usciti almeno in passato a giocare un ruolo decisamente superiore la forza numerica giocheremo questo ruolo se è possibile sulla questione la cooperazione e ancora chiederemo a agli altri gruppi parlamentari della Camera
Un consenso per una mozione che in vista dell'Unchained di Rio de Janeiro
Ponga questo problema del Geffen inglobarla Manta al facility il fondo costituito per il trasferimento delle tecnologie innovative e pulite paesi in via di sviluppo sappiamo che ci sono già contrasti sul controllo di questa di questa struttura c'è dentro la Banca Mondiale se il controllo e la Banca mondiale come vorrebbero i Paesi eroganti
Chiaramente questo
Ripone in duro contrasto con i Paesi destinatari che volevo invece loro controllo
Ritengo voglio verificare queste ipotesi che sia più saggio trovare un punto d'equilibrio che affidi il controllo di questi fondi a le strutture ONU secondo il meccanismo un ogni paese un voto sostanzialmente sul piano invece della interlocuzione con come dire gli addetti ai lavori
La proposta è semplice all'istituzione semplice a dirsi l'istituzione di un osservatorio sulla cooperazione allo sviluppo che vigili sull'attuazione delle iniziative di cooperazione una sorta ci sia consentito di Tribunale Russell della cooperazione che nei gruppi politici sindacalisti diplomatici Esperti organizzazioni non governative e tutti quanti sono soddisfatti della situazione attuale e credono nella necessità di cambiare un organismo autofinanziato
Che possano essere punto di riferimento riconosciuto delle denunce del malfunzionamento dei progetti di cooperazione e che attraverso opportune azioni di monitoraggio possa impedire il ripetersi di episodi di malcostume
Il primo obiettivo che l'Osservatorio potrebbe essere lo proponiamo la stesura di un libro nero
In contrapposizione al libro bianco che la direzione generale l'operazione sviluppo ha preannunciato di predisporre per la conferenza sulla cooperazione di ottobre novantadue il prossimo anno
Credo che questa proposta possa farci uscire dal vago e permette all'incontro la collaborazione di tutti coloro che hanno come denominatore comune la volontà di far funzionare diversamente l'aiuto pubblico
Hallo sviluppo internazionale grazie
Ringraziamo Massimo Scalia per la sua analisi molto dettagliata e corredata anche di proposte su come principalmente rimediare ai danni mi pare ormai fatti rifatti invece nella prossimo intervento che sarà ci sarà proposto da Francesco Rutelli tentiamo di vedere come si può proporre una nuova politica di cooperazione quale la proposta verde in merito ad alcuni obiettivi precisi quindi do la parola a Francesco Rutelli coordinatore nazionale dei Verdi e di questa campagna Terranova
Ti ringrazio
Il pensando al titolo da dare a questa questo nostro incontro siamo stati tentati da un rimette cinematografico tutto quello che avreste
Voluto discutere nella Conferenza sulla cooperazione e nessuno ha voluto dirvi però noi non abbiamo intento enciclopedico
E non abbiamo ancor meno la presunzione di tracciare una strategia onnicomprensiva tanto meno valida per tutti
Con questa campagna Terranostra abbiamo avanzato una proposta politica e culturale con l'incontro di questi due giorni vogliamo sottoporla a una verifica
Una verifica con un dialogo con i responsabili istituzionali e con forze vive organizzo e non governative tecnici ed esperti e associazioni ambientaliste rappresentanti di organizzazioni internazionali
Proponendo di cambiare le priorità e i criteri che sovrintendono le politiche di cooperazione e sull'immigrazione
Le chiediamo che l'Italia intervenga alle radici delle migrazioni
In modo lungimirante duraturo che si realizzi un'inversione di rotta radicale dell'aiuto pubblico allo sviluppo che la dimensione ambientale
Non sia più in queste politiche una componente insignificante ma strategica e decisiva
Non chiediamo nuove leggi
Ma l'applicazione corretta di quelle esistenti come estremo tentativo per questo mutamento di rotta proponiamo di far tornare in prima linea il coinvolgimento dell'opinione pubblica il controllo del Parlamento una migliore considerazione di criteri di moralità
In un campo che ne apparecchio bisogno
E in definitiva che si realizzi la capacità di decidere cosa fare in funzione della sua utilità e di giudicare quello che si è fatto in funzione della sua efficace il ministro De Michelis
Ha concluso la sua relazione una conferenza lo scorso ottobre definendola come rispondente a linee di dibattito alte
Anche troppo francamente
Sarebbe stato molto più utile se il ministro avesse illustrato la propria posizione ricordandosi di essere il ministro
E di esserlo ormai da due anni e mezzo
Appare infatti paradossale
Che è una prima valutazione sull'efficacia delle politiche italiane di cooperazione affidata peraltro soggetti Esterni
Venga avviata dalla Farnesina dopo tutto questo tempo con tempi contenuti e destinazioni d'arrivo assai incerti
Che il ministro illustri nuovi criteri una riorganizzazione per fasce dei Paesi destinatari aiuto pubblico allo sviluppo un ripensamento di priorità ed obiettivi appare ancora più paradossale
Perché basta impegnarsi nella lettura della relazione previsionale e programmatica sulla cooperazione allo sviluppo che lo stesso ministro ha presentato al Parlamento negli stessi giorni
Per vedere che di tutto questo ma Cina aree di teorie
E discorsi
Egli non tiene praticamente nessun conto
Limitandosi a riproporre nei fatti un continuazione del tran tran del decennio trascorso
Insomma le parole del ministro degli esteri possono passare agli annali il suo operato l'esercizio che la sua responsabilità costituiscono un nuovo fallimento che si aggiunge a quelli precedenti
E visto che fare gli esempi può essere utile a comprendere ragioni di consenso e di dissenso per introdurre alcune riflessione Enza pretesa siano assolutamente esaurienti eccone alcuni di esempi che secondo me confermano questa prosecuzione di politiche sbagliate o inadeguate della scelta di non scegliere
Da parte del ministero gli affari
La riproposizione di un campionario di interventi in cento e più paesi del mondo che alla Farnesina definiscono sperimentazione di tutte le tipologie di cooperazione e io preferisco definire come un grande magazzino
Della riva sud del Mediterraneo la cooperazione con Tunisia Marocco e l'Algeria
Non accennano anche Massimo prima va radicalmente ripensata ed orientata primariamente alla creazione di posti di lavoro con politiche di riabilitazione promozione l'economia agricola di salvaguardia ecologica
La brutale riduzione degli interventi nel Sahel soprattutto occidentale vista la quasi impossibilità di operare nel breve periodo in Etiopia Somalia Sudan è inaccettabile dal punto di vista politico e morale ma anche per l'ormai comprovata interdipendenza del sistema climatico del Mediterraneo
Con il degrado dell'ecosistema Saiano
La previsione di impegni per appena duecentottanta miliardi di lire nel triennio costituisce una marcia indietro totale in particolare non si può abbandonare di fatto ma lì Burkina Faso e Nick
Nel Corno d'Africa appare gravemente trascurata la potenzialità delle relazioni con la nascente Eritrea e destano inquietudine le notizie sulla possibile ripresa l'interventi come volontà la bellezza la conferma della priorità dell'Africa australe non appare all'inventata dalla sufficiente riflessione dopo il bilancio negativo grosso De Michelis attratto la sua relazione
Sulla cooperazione particolarmente con Mozambico Angola e il profilarsi di uno scenario politico ed economico della Regione che prevede una specie di una sorta di inevitabile satellite azione nei confronti da locomotiva
Sudafrica
In America Latina
Mi appare male individuato il quadro le priorità ad esempio che si prevedono impegni di spesa per quasi mille miliardi nel triennio tra Doni e Credit aiuto
In Colombia Perù Cile Bolivia Venezuela Ecuador
Appare sinceramente fuori scala in questo quadro generale soprattutto se si considera la tipologia di molti interventi metropolitane in Argentina e Perù
Controllo del traffico aereo e pista e l'aeroporto di Cochabamba in Bolivia nuclei abitativi popolari in alcune città latinoamericano
Non si può escludere ancora la possibilità di cooperare come ha dichiarato solennemente nemiche riscontra regimi totalitari stabili
E prevedere ad esempio un impegno triennale di sessanta miliardi con la Siria
Questo discorso ma lo vedremo più avanti riguarda in modo ancora più drastico la Cina e anche nel caso in cui si registrano aperture politiche significative non si comprende la motivazione per una dimensione di impegno spropositata si vedono i centosessanta miliardi previsti per il Vietnam
Un discorso a parte merita l'Albania per su cui i Verdi rivolgeranno le prossime settimane specifiche iniziative per denunciare la distruzione nell'arrivo degli aiuti è un errato Indirizzo generale nella cooperazione di medio periodo
Anche in considerazione delle grandi responsabilità che coinvolgono l'Italia
Risulta evidente a questo quadro assolutamente schematico anzi mi scuso averlo proposto in pillole ho fatto anche come un po'provocazione per introdurre alcune alcune questo è tema che sono vetrato so che non non tutti siamo necessariamente d'accordo che non si può disegnare nuove fasce di priorità come ha fatto De Michelis e contemporaneamente mantenere la lista di priorità del CX che le contraddice
O che contraddice addirittura i principi stessi fissati dalla legge quarantanove
In termini generali noi constatiamo oggi che si possono registrare nel mondo motivi di speranza e non solo di preoccupazione
Che l'accrescimento del fossato della povertà assoluta per quasi un miliardo di individui e la persistenza dell'ingiustizia sociale economica e umana
Che segna l'esistenza la maggioranza gli abitanti della terra non costituiscono l'unico panorama contemporaneo
La fine dei regimi comunisti l'apertura di prospettive democratiche in alcune aree del Terzo Mondo la possibilità di avviare un trasferimento netto di risorse dalla spesa per armamenti alla cooperazione allo sviluppo sono realtà
Giustamente nella stessa conferenza sulla cooperazione Craxi ha ricordato basterebbe che un ventesimo delle spese militari hanno e dei Paesi industriali trentacinque miliardi di dollari
Venisse destinato agli aiuti allo sviluppo per ottenere un incremento eccezionale nelle disponibilità di risorse finanziarie per la cooperazione economica e sociale internazionale
Solo per la punta la parte dei dei Paesi occidentali
Oggi se si vuole preparare la pace occorre investire nell'equità e nella solidarietà
In una prospettiva di interdipendenza planetaria centrata sul fattore umano e sulla sostenibilità ecologica e sociale della cooperazione quali sono dunque secondo noi alcuni principi e gli obiettivi di una riforma possibile l'aiuto pubblico allo sviluppo
Che sia legata riguarda mente e utilmente alle tematiche dirompenti dell'immigrazione
Ecco alcuni criteri di fondo primo occorre innanzitutto una chiave di lettura nuova delle sfide planetarie vent'anni fa alla vigilia della conferenza di Stoccolma suo ambiente e sviluppo e della stesura rapporto il per di Roma sui limiti dello sviluppo
Non si era ancora diffusa una coscienza nel mondo politico un'opinione pubblica internazionale sulla finitezza delle risorse
Gli anni ottanta con la redazione Rapporto Brundtland hanno visto affermarsi il concetto dello sviluppo sostenibile ovvero della necessità di condizionare reciprocamente politiche di sviluppo e salvaguardia ambientale
è di pochi giorni fa
La pubblicazione la strategia per un vivere sostenibile curata Iucci è nell'Unione tracciata la conservazione natura l'UNEP il programma e Nazioni Unite per l'ambiente e il WWF
Alla vigilia della seconda Conferenza mondiale su Ambiente e Sviluppo programmata per il prossimo giugno in Brasile l'ambientalismo
Ha fatto così un altro passo in avanti iniziando una riflessione di notevole interesse per dar vita ad una complessa strategia della sostenibilità ecologica e sociale dell'organizzazione umana
Credo che siano qui i fondamenti della nuova stagione dell'ambientalismo
Una stagione di maturità di sfida ideale concreta
Ad un tempo dopo la fase la scoperta e dell'affermazione della questione ambientale
La stagione in cui occorre porre i limiti e dare le risposte per la sopravvivenza di un pianeta che ha raggiunto ormai per molti aspetti la soglia della capacità di carico
è evidente a tutti che il modello di sviluppo dell'Occidente industrializzato non può essere applicato ai paesi in via di sviluppo da altrettanto evidente l'inaccettabilità di un non lo sviluppo dei Paesi poveri che consenta al Nord ricco di continuare e accresce il proprio attuali standard di vita
Qui sta un aspetto essenziale della proposta di Terranostra non c'è possibilità strategica di cambiamento nelle relazioni mondiali senza una forte e diffusa presa di coscienza nelle società ricche
Della necessità dell'autolimita azione ecologica dell'assunzione in termini culturali ma concretamente politici ed economici
Di una corresponsabilità per la salvezza il pianeta che deve portarci a riformare gli stili di vita in casa nostra
In questo quadro difficile e problematico appare di straordinaria modestia
E inadeguatezza la breve parte azione ministro De Michelis alla Conferenza sulla cooperazione relativa ai problemi dell'ambiente in quella sede si è dichiarata una generica disponibilità
Per studi di rischio impatto nei progetti di cooperazione va detto e con la come Commissione esteri la Camera avevamo ha richiesto parecchio di più già nell'ottantotto il ministro ascoltato poche settimane fa l'illustrazione delle precise richieste avanzate con la Campania Terranostra in materia di valutazione impatto ambientale
Mentre si è esposto sempre a parte De Michelis la seguente teoria cito i progetti di tipo specificatamente ambientale non potranno che restare una minoranza
Dovendosi riconoscere la priorità che i Paesi in via di sviluppo stessi comprensibilmente attribuiscono allo sviluppo
Si dovrà peraltro avere la massima cura di insistere progetti di sviluppo sostenibile pur dovendosi scontrare nella maggioranza dei casi un maggior costo finanziario parità di impatto di sviluppo una tesi questa De Micheli insieme
Degna di un approccio culturale ma ormai anche economico e sociale da anni sessanta che avremo certamente modo di approfondire la sessione nostri lavori di oggi pomeriggio dedicata a queste
Tematiche
E che prevede appunto relazioni in particolare ma lo vedete dal programma specifiche su questi temi mi sembra diventano caldi diventano sensibili e sconto nonostante tutto questa sostanziale inadeguatezza proprio culturale che nelle parole in questo però il ministro si può rintracciare l'unico aspetto positivo in queste parole
E l'impegno a dar vita strumenti finanziari addizionali rispetto a quelli della cooperazione per venire incontro a esigenze avanzate paesi in via di sviluppo nelle cozze attori Brasile novantadue in materia di trasferimenti logge cui si riferiva
Scalia prima è creazione di fondi ad hoc per la conversione ecologica riproduzioni attività dannose per l'ecosistema globale
Per quanto ci riguarda noi chiediamo innanzitutto una via una valutazione impatto ambientale non cartacce ama sostanziale alla base di tutti i progetti di cooperazione l'organizzazione di una forte specifica cooperazione per il risanamento la conservazione ecologica la realizzazione di interventi socio economici ed infrastrutturali integrati per la difesa degli ecosistemi più fragile
Secondo punto
Se la cooperazione come afferma solennemente la legge quarantanove parte da politica estera occorre il nostro Paese individui indirizzi e priorità sulla base di una concertazione non solo nazionale uno sforzo di interdipendenza nord-sud di sostegno in questa fase assai difficile Paesi del Centro ed Est Europa non può essere realizzato dall'Italia come dagli altri Paesi donatori in un regime di concorrenzialità sostanzialmente legato agli interessi di penetrazione commerciale dei singoli Paesi la comunità europea deve ridefinire severamente le politiche di cooperazione bilaterale e così seppure con minor forza politico istituzionale dovrebbe fare l'OCSE ma l'aiuto pubblico allo sviluppo deve essere stabilmente uno strumento non neutrale
Questo non significa abbandonare a se stessi popoli poveri soggetti a dittature ma condizionare gli aiuti ai governi a cambiamenti in senso democratico ha rispetto di più mani fondamentali e naturalmente alla verifica dell'effettivo beneficio degli aiuti per le popolazione
Non dimentichiamo apro una parentesi oggi
Che il decollo dell'industria bellica italiana negli anni settanta è stato effimero
E foriero di più guai che vantaggi nel medio periodo oggi riscontriamo
Di guai più che vantaggi sul piano politico ma anche sul piano economico anche sul piano occupazionale
Proprio perché è stato fondato sul tentativo di penetrazione verso mercati sporchi
Chi tra di noi si occupano gli anni Settanta di queste le matricole propri dalle si prese questa parte non tra i Paesi occidentali di coprire una serie di paesi molto a rischio che altri alleati occidentali per legislazioni interne più severe non potevano raggiungere con l'asportazione di armamenti
Ed abbiamo visto risultato qual è stato che poi in gran parte è stata la Sace a dover coprire il mancato
Tanto le conseguenze della de de degli impatti politici militari internazionali che la nuova le nuove situazioni interazione andavano determinandosi hanno suscita non troverebbe migliore sorte oggi nel quadro internazionale nuovo una politica di cooperazione conciliante con dittatori nel Terzo Mondo per eventuali fini di apertura di ipotetici spazi di mercato
In questo quadro a mio avviso va rigettata la virgolette piena ripresa la cooperazione con Pechino
Persistendo tutte le manifestazioni del totalitarismo politico cinese
Terzo punto
Un Paese democratico con una politica estera democratica non può non destinare direttamente una quota parte dei fondi dell'aiuto pubblico allo sviluppo a combattere in modo duraturo la fame la miseria dei Paesi più poveri
A questo fine le graduatorie lumen DP
L'organizzazione niente
Programmazione unite per lo sviluppo con gli indici di sviluppo umano possono costituire una guida per un orientamento di significativi interventi volti ad alleviare le condizioni più tragiche di popolazioni dei Paesi meno avanzati
Non dimentichiamo che esistono alcune aree della Terra in cui non si può né si potrà parlare di sviluppo in tempi politici in una prospettiva politica
Ma solo di interventi umanitari da rendere immediati ed efficaci e occorre chiedersi se non sia il caso di utilizzare strutturalmente a questo fine la Protezione civile anziché attivarne un'improbabile doppione internazionale
Quarto punto un criterio essenziale per la nostra cooperazione dovrà essere la scelta dei paesi a più alto tasso di emigrazione
E di immigrazione in Italia
Noi sappiamo che per quanto indispensabile una forte politica di dialogo e integrazione non potrebbe dare risultati miracolosi
Istantanei nel ridurre tendenze migratorie che sono favorite nel dal duplice differenziale economico e demografico
Tra parentesi che non ha precedenti promettono a precedenti storici soprattutto tra sponda nord e sponda sud del Mediterraneo
E che anzi in una prima fase Essa potrebbe provocare un accrescimento di quelle pendenze
Ma così come dobbiamo essere pronti ad organizzare nel modo più responsabile e solidale
L'accoglienza
Di quanti sarà possibile ospitare il nostro Paese dobbiamo ricordare che con queste dinamiche non dovremo misurarci solo noi ma perlomeno anche i nostri figli
Dobbiamo cioè mettere in atto politiche di riequilibrio economico e sociale di medio e lungo periodo
Siamo già in un pazzesco ritardo
Che nessuna futura nuova emergenza potrà colmare ma semmai aggravare per le implicazioni di intolleranza Interna che finirebbe col suscitare non ci dimentichiamo il suo punto di vista come i sondaggi di opinione c'è un quadro estremamente sconfortante preoccupante l'opinione pubblica italiana che fino a un anno fa veniva dipinta nei sondaggi d'opinione come divisa grossomodo metà
Tra gente
Intollerante e tollerante rispettoso degli immigrati oggi vede percentuali schiaccianti di dichiarazione di intolleranza di Tula indica indisponibilità di rigetto e e quindi proprio per questo ci dobbiamo attrezzare
Non velleitaria mente ad una politica di lungo Terni lungo termine
Per affrontare queste problematiche in modo solidale e responsabile e con respiro appunto strategico che ci dovremo misurare con queste cose naturalmente dei prossimi decenni
C'è un altro aspetto essenziale e qui passo dopo le indicazioni questi quattro criteri di fondo
A a una serie di riflessioni molto sintetiche conclusive sulla gestione c'è un altro aspetto essenziale la regge quarantanove va attuato
Gli orribili c'era Scalia prima l'intervento nei paesi in via di sviluppo attraverso programmi paese
Da cui scaturiscono i singoli progetti ovvero il ripristino di una programmazione delle risorse con un controllo ex ante delle decisioni da parte del Parlamento un controllo misurabile di efficacia ex post i cantori Program dovranno compiere una scelta di campo e di metodo nel favorire gli investimenti nel mondo rurale
Che maggiormente soffre gli squilibri economici e ambientali e che alimenta l'urbanesimo selvaggio che a sua volta alimenta le migrazioni più disperato
Occorre concepire la nascita e la crescita
Di un tessuto di piccola e media impresa e che possano perseguire un'espansione sostenibile equilibrata con l'ambiente
Penso tra l'altro all'uso indiscriminato la chimica in agricoltura e socialmente equa
Occorre mettere fine
Metà dei partiti
Il capito da cooperazione sotto questo profilo non è stato ancora aperto e questo alla dottor Romiti che lo dobbiamo dirlo con molta forza con molta energia perché io volutamente non sono intervenuto pareva Levante dibattito sulla questione novecento miliardi nella legge finanziaria lo ripristino eccetera
Ma quello che sappiamo che poi per le riprese sino a cento miliardi oltre alla impostazione dignitosissimo ovviamente che che ha presentato Craxi con il riferimento alla riduzione
Da percentuale sul PIL le pressioni sostanziali o state fatte dall'impresa
Togliere quei novecento miliardi
Significa togliere novecento mila essenzialmente o oggi in questa situazione di degrado togliere non c'è centinaia di miliardi di entrate sicure fuori da meccanismi
Di reale concorrenza di mercato e procedure trasparenti
Nella proiezione internazionale delle delle imprese ma anche questo argomento di cui che dovremo parlare in maniera più diffusa durante queste due giornate
L'amore per il cemento ha prodotto come noto alcuni dei più grandi disastri per la nostra cooperazione e per le tasche del contribuente pensiamo solo la diga di coro umane in Mozambico e alla strada che ero e Bosaso insomma
Occorre ancora creare un circuito virtuoso
Per l'ottenimento dei finanziamenti che vanno concepiti come investimenti produttivi di risultati certi e verifica
Noi proponiamo in particolare l'introduzione nei progetti del criterio dalla misurazione dei posti di lavoro attesi
Come valido supporto nella fase di valutazione delle iniziative e nel successivo monitoraggio dei risultati solo in questo modo i successi saranno veramente dei successi e viceversa
Con questa opzione di maggiore utilizzo di schemi lei vorrà intensi si realizzerà un aumento sostanziale delle risorse che arrivano direttamente alle popolazioni
Occorre infine che rare in massima trasparenza nella scelta degli esecutori non è esagerato affermare che i progetti realizzati al complesso delle organizzazioni non governative in questi anni sono gli unici ad avere funzionato
Proprio per questo per la grande considerazione che abbiamo delle capacità Hope di operare sul terreno con le popolazioni da parte l'ONG
Proprio dalla sede amica di questo nostro incontro giusto venga un incoraggiamento a creare un rapporto più forte tra associazionismo e società civile più severo verso le realtà parà partiti che para commerciali
Che vogliono entrare in un mondo è quello dell'ONG di cui non debbono usurpare
Il grande patrimonio di credibilità onestà e passione morale e civile
Quanto agli enti locali fondamentale la loro funzione per ciò che riguarda gli immigrati per i quali essi possono costituire uno strumento insostituibile di comunicazione economico sociale nord-sud
Noi chiediamo un rifinanziamento della legge Martelli con la destinazione di fondi
Per la formazione e l'occupazione la creazione di cooperative di commercio e servizi la verifica d'ipotesi di rientro volontario e di interdipendenza con comunità dei paesi di origine
Per le imprese va fermato il criterio totalmente disatteso delle gare pubbliche e combattuto il meccanismo delle concessioni e subappalti delle revisioni pezzi e di quant'altro dimostrato di favorire inquinamenti inefficienze e corruzioni
Anche attraverso l'adozione normative CEE
Per un miglior coordinamento in sede multilaterale e nell'imminenza del primo gennaio novantatré
Quanto agli organismi internazionali infine noi difendiamo vigorosamente loro funzione con tanta più convinzione
In quanto rivediamo protagonisti attivi dell'indispensabile riforma il sistema le Nazioni Unite e dei suoi meccanismi nel quadro di nuove relazioni democratiche e di governo mondiali
Questo nostro incontro cari amici vuole essere concreto ed operativo
Chiederemo tutti gli autorevoli ospiti e ai rappresentativi interlocutore sono in questa sala nelle due giornate dei lavori un giudizio su le nostre proposte è un impegno lavorare insieme
Esiste oggi una grande potenzialità sommersa
Di singoli Esperti di associazioni di cittadini che sono disponibili ad investire tempo ed entusiasmo in una nuova spinta propulsiva nelle tematiche la solidarietà dell'interdipendenza dello sviluppo ecologicamente sostenibile
I Verdi non penso affatto di guidare da soli questa potenzialità e disponibilità siamo pronti come già emerso nella relazione di Massimo Scalia
A contribuire a creare un'iniziativa trasversale
Che consenta a tutti noi di allearci liberamente e lavorare assieme in un movimento di pressione e di controllo con cui chi governa debba fare i conti e che soprattutto serva a voltare pagina della politica aiuto pubblico allo sviluppo restituire fiducia ai cittadini nel buon uso delle risorse pubbliche e garantire che queste risorse vadano atti le aspetta come nostro dovere e sia vi ringrazio
Grazie a Francesco Rutelli prima di proseguire i lavori volevo chiedere ad Arturo Parolini che è stato motore almeno nella prima parte del di questi lavori di questa nostra campagna nazionale di prendere parte torno in presidenza è successo qualcosa al microfono si è alzato improvvisa
Di prendere parte in precedenza e aiutarsi cioè possibile a condurre questi lavori
Ecco adesso dopo questa prima parte diciamo di analisi denunciate e proposta politica entriamo un attimo nel merito della del quadro istituzionale finanziario della sistema di cooperazione in Italia con il prossimo intervento e Guido quindi la parola ad Ettore Gobbato esperto di cooperazione
Io mi sono
Sì azione
Mi sono assunto un ruolo un po'presuntuoso che è quello di far finta di essere il ministro degli Esteri
Ripensare che cosa si dovrebbe fare se una se cambiasse il quadro politico cioè se qualcuno andasse a fare la direttore della Cooperazione oltre al ministro degli Esteri
Che situazione si troverebbe di fronte quali azioni dovrebbe compiere per fare cambiare
Corsa al treno da che attualmente viaggia non ci siamo verso dove
Dunque la crisi della cooperazione è sicuramente una crisi di indirizzi politici come abbiamo sentito dire sposa militare di assenza di strategia
Ma allo stato attuale è anche crisi finanziaria e di struttura
La situazione attuale paragonabile a quella di un treno in corsa che procede con accelerazioni e decelerazioni determinate dalla realtà contingente
In questo modo nei primi tre anni si è privilegiata l'attività di impegno politico che a metà del mille novecentottantanove è stata quotata come il doppio delle disponibilità effettive per il triennio successivo
Venti mila cinquecento miliardi contro nove mila ottocento
Mentre negli ultimi due anni brusche frenate sono state causate da problemi di bilancio Preta noto problema dalla contabilità speciale come dimostra il fatto che nel mille novecentonovanta
Si è tornati ad erogare quasi al livello del mille novecentottantasette
Tre mila seicentosessantacinque miliardi nel novanta contro tre mila trecentoquattro nell'ottantasei
Il rischio che a tutti deve essere presente è che questo modo di procedere vanifica né i fatti ogni possibilità di riorientamento dell'utilizzo dei fondi di cooperazione se non si mette in atto una strategia di una strategia di rientro programmato e di progressiva liberazione di fondi nuovi da destinare a nuova programmazione il passato peserà dal punto di vista quantitativo e qualitativo
A chiarimento del concetto va spiegata cosa si intende per impegni politici
Si tratta del complesso di iniziative che scaturiscono dei protocolli sottoscritti tra un rappresentante con pieni poteri italiano ministro o sottosegretario funzionari autorizzato era presentanti titolati dei governi dei più dei paesi in via di sviluppo
Seppure non sono definibili come veri e propri impegni di spesa si tratta comunque di decisioni assunte
Il disattendere le quali significherebbe tradire le aspettative e la fiducia delle controparti locali
Evidentemente possibile rinegoziare la qualità dei singoli interventi assai più difficile ridurne la quantità pena la dichiarazione di una sorta di insolvibilità politica
Potete ben capire che a fronte di una presenza italiana in oltre cento Paesi il semplice onorare gli impegni assunti significa vanificare ogni ipotesi per esempio di concentrazione geografica
Se a ciò si somma il fatto che nel primo triennio di attuazione della legge si sono impeto presi impegni per oltre sei anni di disponibilità finanziaria futura il problema diviene ancora di più difficile soluzione infatti i due sono le strade così conferma il complesso dell'impegno dal punto di vista quantitativo paese per paese
Oppure si entra nell'ordine di idee di affrontare anche dei contenziosi politici con alcune realtà in termini di cessata disponibilità italiana verso quel Paese
Tuttavia a monte di qualsiasi strategia operativa occorre domandarsi se non sia necessario prendere in considerazione una decisione ancora più grave
Il blocco di nuovi impegni
Il dato che emerge da tutte le indagini e dagli studi fatti mi riferisco risultati delle indagini conoscitive di Camera e Senato annualità pubblicata delle relazioni della Corte dei Conti
è la sostanziale non aderenza delle decisioni assunte con i criteri di programmazione o le stesse finalità della legge quarantanove
Se l'obiettivo è quello di ricondurre il complesso delle iniziative ad una strategia di cooperazione paese per paese e cioè all'elaborazione di country program per i Paesi prioritari nel perseguimento di obiettivi specifici per quelli non prioritari
L'unico modo per avviare il lavoro è quello di bloccare per un periodo l'attività di negoziazione dei nuovi programmi l'attività di deliberazione del comitato direzionale e l'attività di formalizzazione amministrativa delle decisioni già assunte
Si tratta di fermare in treno in corsa fa scendere i passeggeri diciamo così abusivi e riprendere la corsa una volta decisa la strategia la strategia organizzata la struttura da questo blocco dovrebbero rimanere esclusi il settore emergenza per ovvi motivi
E le attività realizzate dalle organizzazioni non governative che complessivamente sono le uniche realtà ad aver prodotto progetti in linea con gli scopi della legge
Vi sono inoltre una serie di accantonamenti ineludibili nel settore multilaterale quali contributi obbligatori alla Comunità economica europea gli organismi internazionali ed attività di banche e fondi
Questo periodo di blocco o meglio di commissariamento avrebbe numerosi vantaggi a livello politico tecnico e amministrativo
Primo permetterebbe una ricognizione ragionata dello stato dell'arte paese per paese e Progetto per Progetto ricognizione che approfittando della scadenza della terza conferenza sulla cooperazione
Permetterebbe da predisposizione di uno strumento ben più efficace del libro bianco annunciato in sostanza rimarrebbero in vita solo incontrati già operativi per intenderci bene quelli già decretati che avrebbero una più accurata gestione è un processo di monitoraggio in corso d'opera
Secondo sarebbe possibile approfittare di questo periodo per elaborare una vera e propria strategia di cooperazione nei diversi paesi avviando e concludendo tutti gli studi necessari alla sua predisposizione
A livello politico andrebbero predisposti scene
Re di politica estera e griglie di interpretazione sulle quali selezionare il complesso dei Paesi prioritari
Non prioritari oltre a quel complesso di informazioni sull'attività degli altri donatori necessarie al successivo coordinamento
Da queste analisi da questi criteri dovrebbero discendere anche le motivazioni di alcune scelte politiche di rinuncia
Se si decidesse di porre nesso democrazia e sviluppo al centro dell'attività e di conseguenza si ponesse come discriminante il problema del rispetto dei diritti umani
Il complesso delle attività previste ad esempio in Cina verrebbe quanto meno messo in discussione con la possibilità di riconvertire la nuova programmazione le somme impegnate per quel Paese
A livello tecnico questo periodo permetterebbe da un lato un'azione di verifica delle scelte operate degli strumenti degli attori e dei risultati ottenuti
E dall'altro la predisposizione di diverse strategie di intervento collegate con la vocazione politica degli aiuti ma con obiettivi propri e risultati programmati
Questo lavoro permetterebbe inoltre una classificazione qualitativa dei progetti
Parte dei quali potrebbero rientrare nella successiva nuova programmazione parte potrebbero essere avviati ad esaurimento e parte potrebbero anche essere interrotti
In questo modo si verrebbe ad interrompere quella logica di continuismo che ha caratterizzato la cooperazione gli anni passati
Logica che ha portato alla realizzazione di progetti di progetti concepiti come un susseguirsi di fasi successive procedimento che ripetuto ad ogni commissioni vista ha finito per determinare la situazione attuale di immobilismo suoi retaggi del passato
Infatti alle radici della non applicazione della legge quarantanove e del fallimento conseguente c'era decisione di aver voluto finanziare rifinanziare tutti i progetti decisi ai sensi delle leggi precedenti
Senza spirito critico finendo in questo modo per vanificano innovazioni
Valga per tutti l'esempio dell'intervento straordinario
Che pensato come strumento di progettazione d'emergenza da dedicare alle aree alle situazioni più bisonte osé
Ha finito per diventare un comodo modo di aggirare l'obbligo delle gare pubbliche per realizzare infrastrutture al di fuori di ogni controllo
Infatti la vera critica al fine è di aver scelto azioni e progetti come per esempio la strada caro a Bosaso che nulla avevano a che abbia a che vedere con la tipologia di interventi necessari
Al perseguimento dell'obiettivo di salvare vite umane prevista dalla legge
A livello amministrativo questo periodo di blocco vara la possibilità di rimettere ordine nei conti della cooperazione nelle procedure di erogazione e di programmazione amministrativa delle risorse
Operata questa ricognizione e individuati nuovi criteri strategici di politica estera e di politica di cooperazione sarà possibile avviare un'opera di programmazione delle risorse e di rinegoziazione con le controparti del montante finanziario destinata a ciascuno
Dal punto di vista quantitativo le risorse saranno costituita da fondi nuovi da fondi risultanti dall'opera di ridefinizione politica e da risparmi ottenuti dei contratti interrotti e da residui derivanti dalla non deliberazione e decretazione del degli impegni politici
Anche se quantitativamente si decidesse di confermare il totale finanziario derivante dagli impegni politici per ogni Paese sarebbe comunque possibile indirizzare qualitativamente le decisioni su progetti diversi
Va chiarito in proposito che fino all'avvenuta decretazione nessun contratto ha validità giuridica né tanto meno la decisione del comitato direzionale costituisce titolo di rivendicazione procedendo in questo modo ragionevole pensare che nel corso di un triennio tutte le iniziative potrebbero essere riorientare chiudendo definitivamente con il passato
L'opera di programmazione dovrà avvenire mediante la realizzazione di cantori Programme graziati con le controparti ai quali far risalire le scelte dei singoli progetti
E dei soggetti più adatti a realizzarli mantenendo nelle mani della direzione generale cooperazione allo sviluppo il disegno strategico dell'insieme e affidando ad enti esterni il compito di realizzare i singoli segmenti
Questa logica di intervento assume alla direzione generale da responsabilità di identificare le azioni da compiere
I risultati da ottenere e i metodi di controllo la capacità inoltre di costruire e gestire il dialogo politico con le controparti nelle fasi di decisioni e nelle successive fasi di gestione in loco
Al mondo esterno il compito esecutivo di studiare le metodologie più efficaci e la responsabilità di condurre in porto le singole iniziative
Riassumendo occorre definire un periodo di transizione utilizzare questo periodo per ridefinire le strategie per liberare risorse per mandare a chiusura del passato e infine fare uscire la legge quarantanove dalla situazione attuale
Solo in un secondo momento sarà possibile e utile verificarne gli eventuali limiti
Due ingredienti sono fondamentali per il perseguimento degli obiettivi esposti un responsabile politico forte è una struttura altrettanto forte
Il superamento della crisi attuale patto passa attraverso l'identificazione di una futura politica responsabile che sia in grado di riassumere in sé i contributi delle diverse professionalità coinvolte
E nello stesso tempo sia in grado di costruire e gestire un rapporto costante con il Parlamento
Va prevista a mio avviso una funzione particolare per il Comitato interministeriale per la cooperazione e lo sviluppo e per il comitato consultivo il primo con il compito di tradurre in delibere applicative vincolanti le diverse fasi del processo sopra descritta
Il secondo con il compito di contribuire attivamente al processo di ridefinizione mediante il coinvolgimento della società civile ne sarà presentata i documenti prodotti in questi anni dalle diverse commissioni del comitato consultivo possono essere uno strumento indispensabile nel perseguimento del di questi obiettivi
Il documento per esempio sull'abrogazione dei piani paese come quello colgo sul coinvolgimento degli enti locali si applicati farebbero fare un significativo passo in avanti all'applicazione della legge quarantanove
Per quanto riguarda la struttura i problemi da risolvere sono di vario tipo
Il primo è definire una volta per tutte una differenziazione di ruoli e di competenze per le tre professionalità coinvolte la diplomatica la tecnica e l'amministrativo
A mio avviso alla funzione diplomatica vanno riservati compiti di individuazione e gestione del complesso di iniziative riconducibili alla definizione delle scelte di politica estere
Alla componente tecnica vanno riservate esclusivamente le funzioni di definizione della politica di cooperazione e quindi la predisposizione dei programmi paese dei progetti dei criteri di selezione degli esecutori della gestione del monitoraggio delle iniziative
In proposito vorrei segnalare l'estremo pericolo che sta venendo che è quello della creazione di satelliti dell'Unità tecnica esterni all'unità tecniche che finiranno progressivamente per snaturare un incubo il meccanismo di controllori e controllati sta diventando sempre più evidente alla parte amministrativa la programmazione amministrativa delle risorse l'insieme delle procedure di controllo delle erogazioni e infine la predisposizione della contrattualistica necessarie
Tutto ciò può essere raggiunto riformando semplicemente decreto di organizzazione e costituendo tre reparti organizzati a specchio su base territoriale
Ma l'opera di ridefinizione sarà difficilmente realizzabile se non potrà contare sull'apporto delle unità tecniche locali
Una buona parte del lavoro consiste infatti e la verifica sul campo dell'efficacia dei progetti nella predisposizione degli elementi su cui definire elaborare i piani Paesi e suo rapporto da costruire con le controparti
Una un un progressivo decentramento della struttura della DGCS appare l'unica soluzione per accelerare il processo decisionale
Altre cooperazioni come per esempio la Spagna stanno sperimentando strutture molto agili che una volta deciso l'ammontare finanziario delle risorse destinato al singolo Paese sono totalmente responsabilizzate in loco
Nella scelta da operare e nelle trattative in confronto con le controparti
L'elemento di dinamicità e flessibilità che questa soluzione prefigura appare molto interessante per eliminare l'estrema lentezza del procedere burocratico che comporta spesso un accrescimento né i costi delle singole iniziative
Quando non fallimenti per eccessivi ritardi
Ciò appare ancora più necessario per i progetti e vocazione ambientale dove diminuire lasso di tempo che intercorre tra progettazione ed esecuzione diviene decisivo per le tenimento di risultati
Un ultimo aspetto riguarda la necessità delle di adeguare gli organici della direzione generale e di prevederne una riqualificazione professionale
Negli ultimi quattro anni la cooperazione ha stanziato più di sedici mila miliardi né erogati altrettanti avendo in servizio meno di ottanta esperto questo significa che tra valutazione e gestione ogni esperto ha avuto la responsabilità di occuparsi di un montante Progetti di circa cinquanta miliardi all'anno ciascuno
Pari a venticinque volte le analoghe funzioni svolte da un corrispondente inglese tedesco o francese
Per quanto riguarda il personale amministrativo oltre ad essere cronicamente esiguo va formato professionalmente i compiti di gestione amministrativa della cooperazione infatti questo personale proviene dalle carriere amministrative del mare che prevede compiti sostanzialmente diverso
In Parlamento è in discussione la riforma del ministero Affari esteri che sembra essere la sede adatta per fare gli opportuni adeguamenti io di organico e normativi
Per concludere ho voluto tracciare un quadro di azione praticabile per uscire dalla crisi ridare prospettive la legge quarantanove la politica italiana di cooperazione allo sviluppo
Ciò che risulta chiaro è che la situazione attuale non è figlia del caso ma di una volontà politica che lei fatica perseguito un disegno di cooperazione che non tenesse conto delle leggi e delle riforme
In dieci anni sono cambiate le leggi ma le tipologie progettuali prevalenti e gli attori sono quasi sempre gli stessi ogni leggi ha aggiunto nuovi Paesi nuovi clienti e nuovi progetti in una disarmante continuità organizzative procedurale
Forse la straccia e zia si può riassumere nella necessità di cominciare a togliere invece di aggiungere quello che è certo che senza una volontà politica altrettanto forte difficilmente si potrà detenere alcun risultato
Ma forse questa volontà politica può nascere dall'unione di quanti in questi anni si sono sforzati ciascuno nel proprio ruolo di lavorare nella cooperazione senza perseguire i propri interessi
Io non credo agli unanimismo i anzi sono convinto che ha tra di noi è bene che ci siano idee colorazioni politiche diverse
Tuttavia lasciatemi dire perché da un po'di tempo coltivo il dubbio che se le cose sono andate in questo modo in questi anni forse un po'di colpa ce l'abbiamo anche noi
La colpa strana l'estrema frammentazione individualistica che ho potuto verificare prima nel mondo delle ONG poi nel mondo degli esperti e anche nel mondo politico
Io se vi devo dire la verità non sono più molto interessato a lavorare in una cooperazione che si connota come l'attuale
Non voglio fare della retorica del sottosviluppo ma spero che questo convegno possono servire come punto d'inizio di un processo di riunificazione degli sforzi di quanti credono ad una visione morale dell'uso del danaro pubblico
E che non vogliono dimenticare le sofferenze che hanno visto in questi anni in giro per il mondo grazie
Ringraziamo Ettore Gobbato anche lui
Più che motore nell'avvio ed è la prosecuzione nella nostra campagna Terranostra ed ora la parola
Alla all'ultimo intervento dopo il quale apriremo il dibattito Santa di questa prima sessione dedicata alla alla cooperazione do quindi la parola a Ettore capo a scusarsi ma essa non è tale Enzo da poeta che un economista nello sviluppo
Io vorrei anzitutto ringraziare per la nostra i Verdi
Per le parole molto concrete
Molto poco declamatoria
Usanze Pennella critica
Della cooperazione
E nel proporre
Linee di lavoro alternative
Più vicino
Ecco questo poco lontano
Questo chiaramente come operatori come studioso Nevio bene lo sviluppo mi colpisce in maniera estremamente favorevole e quindi senza ho sentito il bisogno di di io svolgerò alcune riflessioni
Abbastanza preliminari
Su i problemi della strategia della cooperazione allo sviluppo degli interventi di cooperazione allo sviluppo
Di questa strategia che a quanto ho sentito è stata un po'la bandiera della conferenza sulla cooperazione appena tenuta e organizzata dal ministero degli Esteri
Come se fosse un Grande caldaia dai empire con quinta rate di riflessioni e di cervelli credo poi d'ora in poi per un anno lavoreranno per questo grande parco
Sono chiaramente sciocchezze perché
Il lavoro sulla strategia sulle strategie di sviluppo
E cominciato almeno quaranta anni fa
E in particolare negli ultimi dieci anni
Ha fatto molti passi avanti
Basandosi soprattutto su una molteplicità di esperienze concrete di sviluppo su un confronto fra i diversi esiti in diverse aree in diverse situazioni
Delle politiche di sviluppo
E quindi in particolare in questi ultimi cinque anni possiamo dire va consolidandosi Ilva definendo alcuni elementi di convergenza almeno dei settori più progressivi che operano in questo campo
Anche in Italia abbiamo avuto una primavera della cooperazione
Che si è basata su un grosso interesse dell'opinione pubblica parlo dei primi anni ottanta
Di una convergenza tra questo interesse dell'opinione pubblica
Del Parlamento italiano e di una serie di Esperti studiosi che nel corso di alcuni anni hanno lavorato il prodotto delle cose
Sensate e presentabili a livello internazionale cosa che dopo è successa molto raramente
Mi riferisco principalmente a una iniziativa della cooperazione che segnò un l'inizio di una fase pionieristica durata Boy appena due tre anni
Che era l'iniziativa SEL
L'iniziativa Sella nacque intorno a una grosso dibattito su nuove strategie di sviluppo rurale
Su che cosa significavano queste strategie su come queste strategie e sviluppo rurale erano integrate con le problematiche macroeconomiche di sviluppo dei diversi Paesi destinatari
Su come fossero collegate alle problematiche di conservazione e valorizzazione delle risorse ambientali
E mi ricordo che questa iniziativa serio nacque intorno a due progetti particolarmente innovativi
Uno il Progetto
Di sviluppo rurale dell'aria di Creta in Niger
è basato su la ricostruzione dell'economia della zona intorno
Alla ricostruzione dell'ambiente con un nesso molto stretto tra sviluppo delle imprese un nuovo sviluppo delle imprese contadine e la ricostruzione ambientale
Questo progetto eseguito dalla FAO partito un mese dopo circa la sua realizzazione ha avuto diverse vicende comunque tuttavia ha prodotto anche risultati molto interessanti
E è stato un elemento di dibattito un elemento di stimolo all'interno di tutta la problematica della ricostruzione ambientale
Che si è affrontata da allora in poi assai e le che ha visto quella convergenza di molti programmi ONG italiani di molti programmi internazionali eccetera è un è stato una esperienza avanzata all'interno di questo movimento
Confrontabile presentabile di cui nessuno doveva vergognarsi come invece delle discipline del Burkina Faso di altre cose del genere sono state fatte dopo
L'altro progetto formulato nell'ottantatré
E partito però nell'ottantanove perché la responsabilità esecutiva questa volta era della cooperazione italiana
è il progetto
Di sviluppo rurale della casa manzo era la prima volta che si proponeva un discorso di sviluppo dell'impresa contadina
Associata o singola
E si proponeva un interpretazione nuova dei progetti di sviluppo rurale come dei progetti di promozione di micro iniziative
Gestite direttamente dagli interessare Ida alle famiglie contadine dai piccoli imprenditori eccetera
E quindi si proponeva uno schema di sostegno di formazione di sostegno finanziario e infrastrutturale a queste micro imprese
La cosa era estremamente innovativa la cosa anche in questo caso era molto presentabile fu un elemento di dibattito nella cooperazione internazionale da allora in poi dall'ottantacinque in poi si sono sviluppati molti progetti di questo tipo
Era una cosa di cui si poteva fregiare con orgoglio
Invece la cooperazione italiana ritenne opportuno tenere questo progetto nel cassetto per sette otto anni
Fece una gara che durò tre quattro anni
E oggi questo progetto è gestito da un'impresa non avendo la cooperazione nessuno strumento di controllo che lo ha completamente lo sta praticamente stravolte
Ecco
Dopo questa breve primavera c'è stato quello che è stato definito giustamente l'assalto alla diligenza
Ci si è resi conto che i soldi erano tanti e quindi sono costituiti tutta una serie di gruppi di pressione per accedere alla spartizione di questi so
Fosse dipartimento fosse fai a un certo punto è stato la logica è stata assolutamente la stessa in alcuni settori in maniera più rapida in altri meno rapida ma era un problema di spartizione fra gruppi di pressione economica legata legati ai diversi partiti
Questo ha provocato non solo chiaramente lo spreco del denaro pubblico che qui si è detto che è una cosa che ci preoccupa assolutamente tutti ma ha provocato una perdita di know how di capacità operativa da parte dell'impresa e da parte anche di alcune ONG perché non è che le venerdì son tutte rose e fiori
Anche molte N poi nel G nuove che se ne son create soprattutto M&G legante ha dei grossi gruppi di pressione laici o cattolici
Hanno beneficiato di questa logica spartitoria insieme ai più grossi ad alcuni dei grossi gruppi economici alcune grosse imprese
Di costruzione e c'è stato un calo disastroso del know how e della capacità competitiva di questi organismi a livello internazionale
Perché non dovevano competere con nessuno per accedere a questi soldi ma il loro accesso era determinato a priori da una logica di tipo spartitorie e questo è stato uno credo dei
Danni principali
Perché è un danno di lungo periodo un danno che non si recupera con un nuovo dibattito parlamentare con una nuova con una Commissione d'inchiesta è un danno che si recupera nel giro di alcuni anni perché bisogna ricominciare da capo
Mentre avveniva questo
Assalto alla diligenza e questo deterioramento delle capacità tecniche operative dei delle nostre di molte di gran parte delle nostre istituzioni
Si sviluppava intanto a livello internazionale un dibattito con una serie di elementi estremamente interessanti
A quale assolutamente mai la cooperazione italiana partecipato e nelle sedi adeguate ha sempre mandato qualche addetto commerciale l'ambasciata insomma non a me mai ritenuto di dover mandare neppure spero
I punti fondamentali di questo dibattito sono stati appunto centrati intorno alla questione del dello sviluppo sostenibile
Una sostenibilità che significa
Uno sviluppo centrato sulle risorse specifiche del soggetto che intende svilupparsi
Perché non siamo noi che sviluppiamo qualcuno mai qualcuno che si sviluppa e noi essendo interessati lo sosteniamo quindi che diversamente dallo sviluppo e gli anni Settanta basato sull'indebitamento forsennato di questi Paesi si basa invece sulle risorse interni ai Paesi interni alle singole aree interessate dei programmi
Quindi Risorse umane che vanno formate valorizzate promosse
Risorse naturali che altrettanto vanno conservate migliorate sistemate
Ed anche risorse finanziarie
Che devono uscire che possono uscire in gran parte complementari teme naturalmente dal sostegno tecnico finanziario della degli organismi cosiddetti di cooperazione
Ma non è solo quello sviluppo sostenibile lo sviluppo sostenibile e un
Una valorizzazione di queste risorse e un uso di queste risorse che produca reddito che produca livelli nuovi di qualità della vita e ciò è possibile soltanto in un quadro in cui queste risorse vengono usate su una base di competitività internazionale
è una parola che non è molto amata non è molto apprezzata ma è molto importante
Cioè la valorizzazione delle risorse all'interno di un confronto internazionale che basato sulla complementarietà
Delle delle risorse stesse ma è basato anche sulla competitività su un uso migliore o non o no di queste risorse
I punti
Di questo dibattito e di questo approccio allo sviluppo sostenibile sono stati molteplici e sono stati elemento di confronto scontro tra diverse correnti sia negli studiosi sia nei Paesi si e mentre i grandi donatori
Un elemento importante
Dello sviluppo sotto il sole sostenibile
E l'aggiustamento strutturale
Aggiustamento strutturale si vede spesso con un elemento fortemente penalizzante del Paese che è sottoposto da giustamente strutturale ma questa è semplicemente una versione
Che dell'aggiustamento strutturale ha dato il Fondo monetario internazionale hanno dato in particolare gli americani cioè un aggiustamento economico che serve soprattutto ad evitare che il Paese si presenti sui mercati internazionali con un elemento di destabilizzazione
E invece un
Imporre a questo Paese una serie di regole di nella gestione Budget aria nella gestione le bilance dei pagamenti tali per cui questo Paese con prima e gli investimenti
Applichi una politica di austerità e allo stesso tempo applichi una politica di liberalizzazione in modo da aprirsi anche la penetrazione dei paesi più Fo come sociali dei Paesi più forti
Ma questa è una versione contro questa versione la comunità europea si è molto battuta illo me quattro c'è una presa di posizione molto forte sull'aggiustamento strutturale di tipo chiamiamo espansivo
Cioè va bene la moralizzazione dei conti pubblici e il contare sulle proprie risorse fondamentalmente sulla loro valorizzazione però quando ciò si determina si deve accompagnare con un'espansione degli investimenti di lungo periodo con dei sostegni all'impresa e creazione di posti di lavoro Investimenti di valorizzazione ambientale eccetera tutto questo è scritto le durato anni
Di scontro di dibattito tra Comunità europea e e il Fondo monetario internazionale e americani a questo dibattito che mi risulti un'area non ha partecipato mai un rappresentante ad operazioni italiana
Ecco perché De Michelis dice che adesso bisogna passare un anno a pensare strategie ma magari passato vanno a studiarne le quelle che già si sono almeno o realizzate finora o o prodotte finora e poi potrebbe anche dire la vostra
E quindi questo grosso dibattito estremamente importante oggi a livello di Comunità europea c'è un riferimento importante la comunità europea è riuscita anche ad imporre
Alla Banca mondiale una considerazione del tutto nuova sulla dimensione sociale dell'aggiustamento struttura
Sua banca mondiale sta investendo un sacco di soldi per sviluppare il discorso la dimensione sociale per sviluppare insieme aggiustamento strutturale i programmi di sviluppo dell'occupazione di salvaguardia dell'ambiente
Sono spazi che si sono aperti per un dibattito che è stato svolto
Si dice
Mi hanno detto perché io non non ho seguito avevo da fare
Mi hanno detto che il ministro ha parlato molto male lo sviluppo agricolo dello sviluppo rurale
Dunque nessuno critica il ministro per non essere un esperto
Però possiamo predicare dei per credere di esserlo
Per queste affermazioni del tutto gratuite
Ora
Chi sono
Fior di studi
Fatti soprattutto sullo sviluppo dei Paesi asiatici
I nuovi Paesi industrializzati
Ma poi estesi a molti Paesi africani studi che confrontano il modello di sviluppo asiatico colmo dello sviluppo natia latinoamericano
In cui si ormai evidenzia con certezza assoluta che nei Paesi poveri che hanno una grossa componente di risorse nell'agricoltura di risorse lavorative di capitali di produzione
Il risanamento dell'agricoltura su basi che quel e la base per qualunque sviluppo futuro
It famosi Paesi asiatici le tigri i Paesi che hanno fatto impazzire tutti quanti i liberisti questo mondo si sono sviluppati così perché hanno fatto le riforme agrarie più belle più riuscito di questo mondo
Quindi stabilendo una base di equità
All'interno delle campagne una base di non disgregazione delle campagne che ha permesso un rapporto campagna città favorevole poi allo sviluppo industriale della città
Perché lo sviluppo agricolo tiene bassi i costi del lavoro lo sviluppo agricolo
Rende graduale e non selvaggia l'emigrazione quindi riduce i costi di un di urbanizzazione lo sviluppo agricolo salvaguardia le risorse ambientali
Uno sviluppo agricolo con investimenti di anche di tipo infrastrutturale
Uno sviluppo agricolo è la base di una delle industrie più semplice che l'industria di trasformazione
A un mercato nazionale quindi e ormai provato che questa nei paesi più poveri e la base allora non si può andare a dire fesserie in giro sul fatto che
Il problema dei della cooperazione non deve essere più centrato sullo sviluppo rurale essendo la cooperazione rivolta per gran parte ai Paesi a dei paesi che sono poveri sicuramente questa rimane una problematica centra
D'altra parte
La cooperazione specialmente adesso si fa anche con molti Paesi ad un livello di sviluppo intermedio
La maggior parte di questi Paesi hanno delle problematiche agricole molto complesse anche se a lungo termine non sono le principali perché sono ormai Paesi
Su nei quali va sostenuta la piccola impresa o la media impresa industriale vanno soprattutto è fatta fatte scelte di tipo
Strategico produttivo che li inseriscano meglio sui mercati mondiali eccetera però problematica agricola problematica sensibilissima come oggi nei Paesi dell'Est
Per i prossimi cinque anni guardia problematiche principali
La problematica agricola agroalimentare e quindi anche lì
Inutile dire a fare affermazioni di principio lo sviluppo rurale sviluppo agricolo è secondario no lì per i prossimi cinque anni sarà principale poi chiaramente devono funzionare i telefoni
E gli aeroplani perché questi son paesi che hanno un'economia di scambio estremamente e hanno delle grosse potenzialità anche in campo industriale
Ecco il problema quindi
Fatti questi accenni
A problematiche strategiche che sono estremamente di battute che anche noi in Italia su cui noi in Italia abbiamo molto lavorato io ogni volta che scrivevamo un libro con il nostro gruppo istituito l'africano quando stavo prima
Lo mandavo al ministro prima Andreotti poi a De Michelis
Non con arroganza e cementata ma dicendo mi permetto di e non ho mai ricevuto una risposta chiara
Quindi anche in Italia c'è stato c'è un lavoro un bagaglio di questo tipo e purtroppo penalizzato marginalizzato però c'è e c'è molto in questo caso ora
Diciamo che in alcuni settori il discorso e strategie se tentato da applicarlo anche nella cooperazione italiana
E in quei momenti i tecnici che hanno tentato di applicare non ha avuto delle bacchettate Elena sulle mani se non sono stati mandati via
Faccio l'esempio dell'Etiopia
I Etiopia
La unità tecnica centrale aveva avuto la capacità di rivedere tutto quanto il programma paese dell'Etiopia
Programma paese nell'ottantasei ottantasette era ancora una lista di settecento miliardi di lire di cinquantotto titoli di progetti ognuno attaccato un'impresa di un gruppo
Di vario tipo
Questo si è preso questa paccottiglia
Alcuni di questi progetti sono stati ritenuti perché ho in stato d'avanzamento oppure minimamente sensati il gran la gran parte di questi progetti sono stati eliminati tagliati
E al loro posto si è e pensata una nuova strategia che da una parte puntasse su un discorso di sviluppo della piccola impresa
Nelle aree ad alto potenziale agricole a piccole imprese agricole ad alto potenziale dall'altra parte si centrasse su invece attività collegate alla conservazione ambientale come la forestazione
Intervento serio in campo di sviluppo rurale
Con processi di drenaggio del flusso migratorio delle città sfasciate verso l'Europa
E bloccando questi del follicolo mai sento in tutti i comuni in tutte le regioni d'Italia perché gli Enti locali San gasati di acchiappare gli immigrati fagli un corso rapido di formazione come che ne so panificatori di spedirli giù magari in Paesi dove il grano non cresce quindi vuole capire come parificano certe con processo di rientro intelligente va studiata ma non è la soluzione che venga Dimas
Per esempio qualcuno vorrei che mi spiegasse per quale motivo
Non è consentito le leggi di impiegare come volontari e cooperanti anche qualificati e seri operatori immigrati da paesi in via di sviluppo di portarmi in questi paesi dove possono essere momenti di collegamento
Un altro tema scusate vado a ruota libera e cercherò anche di essere brevi la droga io non ne posso più di sentir parlare di progetti di sviluppo alternativo la droga basta non esiste l'unico modo tanto per cominciare non non cesserà mai
L'arrivo di droga in Occidente perché qualcuno distrugge piantagioni in Bolivia questo non esisterà mai
Non soltanto sto ovviamente perché sarebbero parole sprecate se facesse perdere tempo condannando la logica demenziale degli Stati Uniti in cui scatta un automatismo
Decidono che produrre Coca coca non cocaina esattamente come produrre una base missilistica puntato sulla Casa Bianca e quindi risposto cromatica si distrugge si bombarda si distrugge la piantagione magari anche il piantatore già che ci siamo
Ma anche l'ipotesi tanto più soft degli europei delle Lazio
Di cercare di sostituire queste culture con altre culture
Cultura e con quali garanzie di mercato con quale sviluppo per l'unico approccio corretto serio
Io dico che quello scusate la vanità a quello delle leggi di non posso assolutamente il problema dell'alternativa la produzione di droga di porsi il problema dello sviluppo integrale di quelle realtà
Che sono realtà che hanno subito una situazione di di schizofrenia di di alterazione degli equilibri delle diverse produzioni mantenendo la produzione della Coca Cola preproduzione set comunque non non mi voglio fare detto questo non voglio Terni sulla ripetere le priorità tutte le priorità sono corrette non si può pensare che la cooperazione diventa il serbatoio col quale si affrontano tutte le priorità
Non mi interessa parla polemicamente stessi esterno
Con ricostruzione del Mappamondo L'Albania dove è stata nel nei Paesi sottosviluppati sta nei Paesi orientali non è importante prova sono gli obiettivi esistono obiettivi di investimento di commercio estero che andrebbero risolti seriamente rifacendo la legge Ossola e questo tanto all'estero quanto al sud come come l'argentino in Brasile
Esistono obiettivi di sicurezze
Immigrazione soprattutto nel Mediterraneo e nell'Africa orientale
Che rientrano nella coppia
Esistono obiettivi di pacchi di equilibri in particolare del Medioriente in cui la cooperazione può essere importante mi sono obiettivi di fame primari
E vanno definite le priorità qualifiche con con molta chiarezza e con molta precisione
Non mi interessa di continuare a dire ormai lo diciamo tutti non la legge buone solo disapplicata certa corregge buone solo disapplicata però diventa un po'come la Costituzione italiana dopo cinquant'anni che diciamo che la Costituzione per fare peccato che viene tradita perdiamo tempo dire che va applicata andiamo a vedere come fare ad applicarla
Io credo che la proposta che è stata fatta è stato detto qui di bloccare tutto e cercare di rimettere in moto la macchina si era proposta giù
Rimetterli in moto con una programmazione seria rimetterli in moto cancellando tutti quegli elementi che hanno impedito
Certo è che la legge potrebbe essere migliorato notevolmente e non impedito l'applicazione partì dal Regolamento
Un sacco di persone continua a denunciare un uso tradito della cooperazione verso il commercio estero magari forse quello sarebbe un uso tradito della cooperazione ma almeno verso qualcosa
In realtà è un uso tradito della cooperazione del suo nulla verso il parassitismo puro non c'è nessuna linea l'unico gli gli imprenditori seri se ne sono tirati fuori in detto non ne vogliamo più sapere non ci conviene rimane solo il parassita
Rimane solo il pasticcio otto
Ecco questo l'ha bloccata
Si dà la colpa ai Paesi del Terzo Mondo ma quando il Regolamento per primo
Impone la corruzione del dirigente del Terzo Mondo una delle clausole che consentono non ricorre dalla gara e la allagarono se n'è fatto ricorso e il fatto che il dirigente del Terzo Mondo dica io voglio farlo con quella di tali beh scusate con lo leggete questo è un evidente invito legale andare da lì dal ministro applicano dagli vaste che dire di che voi fare questa cosa come priorità assoluta con questa ditta allora cancelliamo anche quelle ma prima ancora che guardare regolamenti guardiamo i gestori somma non esistono i gestori della cosa questo il problema a chi è affidata la gestione e la cooperazione
Qualunque termine io posso usare mi mi parrebbe una denuncia per calunnia in quanto offerta farei fatica a dimostrarlo quindi non lo dico comincia a parlare anche di
Cioè del trionfalismo sul fatto che c'è stato un intervento apprezzabile che ha restituito alla cooperazione novecentodiciotto miliardi io mi associo
Festeggiare questo fatto perché sarebbe stato molto brutto andare in giro a strillare
Che perseguiamo una politica grande che vola alto e poi tagliare i fondi
Però francamente non me la sento di associarmi al trionfalismo
Io penso veramente che se dei cinque mila miliardi
Continuassimo ad accurati non restituiamo è lo Stato che poi non recuperiamo mai più mani spendessimo soltanto quelli che siamo in grado di spendere bene forse ce ne basterebbero molti molti meno di mille
E quindi credo che la quantità importante ma non può essere scorre l'acqua dalla qualità
Non ho ancora capito rotondo dove li abbiamo recuperati
Mi piacerebbe sapere non sto a fare dei discorsi demagogici su armamenti
In parte dal Totocalcio si vanno dette io credo che sarebbe bello poter dire che
Si arrivasse allo scambio dei bilanci della difesa e della cooperazione quale che sia la cifra anche più basse mi va bene lo stile
Ma Totocalcio poco l'intero
Non credo che se uno sbilancio l'ultima cosa e concludo no però che c'è un grosso bilancia nel senso che non si risolve niente tu devi fare degli interventi in qualche modo ti diamo delle soluzioni che permettono di governare
Beh io gli ho gli ho intrattenuto troppo concludo mi ho letto rapidamente nel ente
E non ho sentito per colpa delle
La proposta di momento trasversale
Scalia
Ho letto rapidamente gli interventi e me ne scuso intervento trasversale di un momento trasversale di controllo di pressione di rilancio io credo che è superfluo addirittura superfluo dire che personalmente ma credo a tutte le leggi del cocci se vi aderiscono idee di Visco in pieno non può che essere così io spero che sì posso idealmente comincerà di costruire un momento di pressione pesante perché fino a quando questo non c'è e lasciamo il tutto a un potere politico che anche nella migliore buona volontà non è in grado di superare il muro di gomma degli amministratori della cooperazione e dubito delle migliore buona volontà beh insomma qualunque proposta è bella e altisonante ma finisce come la Coop la conferenza sulla cooperazione in cui si parla
Del grande futuro della grande cooperazione comunitaria europea senza neanche andare a vedere perché è fallita quale che stiamo facendo in Italia e questo non è certo una base su cui costruire
Grazie gelido
Per il tuo appassionato intervento
Un grazie anche Claudio sperati che ha voluto mandarci un contributo per iscritto che qui tra la presidenza a disposizione di tutti
Inviterei Francesco Rutelli a chiudere questa prima sessione dei lavori
No io non non non aveva il suo e non il solito tre chiuderlo solo dire che in particolare accogliendo le notazioni molto
Puntuali con Genti di Baraldi
Il tentativo noi faremo le due mezze giornate di lavoro e appunto un tentativo di approfondimento tematico cioè noi oggi abbiamo iniziato una panoramica
Generale credo che sia stata sufficientemente stimolante
Per iniziare e vorrei molto ingraziare quelli al di fuori della nostra famiglia piccola famiglia hanno svolto il loro interventi comunicazioni
E vorrei invitare proprio tutti a seguire queste due fasi successive di approfondimento la prima appunto che riguarda la questione ecologica
Quattro sfide per avviare un'inversione di tendenza oggi pomeriggio vandeana mangiare alle tre riprendiamo con puntualità
Anche magari per guadagnare un po'un po'di tempo di lavoro nel pomeriggio terminati i nostri lavori qui e domani mattina per la parte che riguarda l'immigrazione
Tutte le cose pratiche mi auguro operative e di confronto di scontro politico differenziazione che emergeranno nelle nostre due sessioni tematiche le confronteremo domani come ricordava fin dall'inizio con i responsabili di governo
Non mi faccio illusioni gigantesche però di sicuro voglio sperare che la ricaduta
Termini contenuti pratici che venga al di là del terreno comune di riflessione di culturale politico o morale che c'è tra le persone che sono in questa sala ci consenta domani di andare ad una conclusione
Che non dovrà mettere con le spalle al muro anche perché non so se c'è il muro non so neanche se ci sono le spalle non so come come votare i responsabili di governo ma che costringa un po'tutti noi da domani a fare i conti con ripeto delle ricadute pratiche magari non immensamente ambiziose ed operative questo lo spirito vorrei ribadire chiarire con il quale ci siamo riuniti
Con il quale speriamo di poter tirare le conclusioni significative domani mi pare che anche il tipo di e convergenze che iniziò a manifestarsi opere che ci hanno portato sia Micucci sia adesso Baraldi sulla opportunità di costituire una struttura di collegamento davvero trasversale
Sulle tematiche che discutiamo in questi due giorni sia incoraggiante
Questa non è comprendeva conclusione
Allora riprendiamo i nostri lavori erano queste una pausa non tanto bene e con hanno annunciato stamattina questa seconda sessione
Verterà prevalentemente sui problemi ambientali ecologia legata ai problemi della cooperazione e dell'immigrazione il primo intervento previsto è quella di Gianfranco Bologna tutti conoscete vicedirettore generale del WWF
E Gianfranco
Dunque la la prima cosa che vorrei dire riguarda ovviamente il titolo della della in relazione
Nelle guardo bene dal dire che quella che sto per fare un'analisi per una corretta politica di cooperazione voglio semplicemente dare delle indicazioni in termini se mi consentite di ecologia non di ecologismo
Per dare delle idee di quello che si potrebbe eventualmente fare di più o meglio rispetto a quello che si è fatto fino ad oggi
E la cosa che vorrei diciamo come schemi consentisse di fare come introduzione che magari può sembrare un po'lunga mano introduzione utile interessante per capire bene di che cosa vorrei parlare questa sera
è una riflessione su due concetti di fondo un concetto che riguarda un qualcosa di molto familiare a chi si occupa di ecologia
E un concetto che è anche familiare che si occupa di ecologia ma è diciamo sta diventando pieno di contenuti
Molto discussi molto articolati molto dibattuti negli ultimi tempi e di cui pare che anche stamattina si è discusso in sede di una relazione che purtroppo non ho avuto modo di ascoltare
E su cui siamo ancora ben lontani ben lungi dall'avere delle idee molto chiare i due concetti sono capacità di carico da una parte e dall'altra la sostenibilità sono due concetti estremamente collegati fra di loro
Che io ritengo non possono assolutamente non essere commessi a consensi discorso che attiene con quella che poiché politica di intervento in Paesi cosiddetti poveri
Mi piace cominciare questo intervento con una frase che a me mi ha sempre affascinato molto perché uno dei quesiti che io ritengo abbiano scatenato debbano scatenare l'interesse proprio della della curiosità umana e che oggi devo dire a un'attenzione molto molto scarsa non solo a livello C del politico a livello di chi prende decisioni ma anche a livello di chi fa ricerca
Questo quesito fondamentale mi sembra che sia stato abbastanza ben riassunto dalla frase che voglio citare
Che diano Erlich della Stanford University in un bellissimo congresso che si è tenuto l'aula Università del Texas nel mille novecentottantacinque e che si chiamava con un titolo un po'volutamente provocatoria Cassandra conferenza
Agnelli ci diceva una cosa interessanti e ve la cito compresa altamente per quello che il la traduzione che ho fatto con testo inglese
Quanti esseri umani possono essere sopportati dalla terra
Si tratta di una domanda cui non è facile rispondere non solo per le grandi incertezze riguardanti lo stato delle risorse di base o i possibili mutamenti nelle tecnologie che potrebbero permettere ad un numero superiore di abitanti di essere sopportati nel futuro
Le domande importanti alle quali dobbiamo dare una risposta al suo uomo
Per quanto tempo la popolazione può essere supportata a quale livello di vita usando quali tecnologie sotto quale DTT quale tipo di organizzazione sociale ed economica
E perché vi dico che questa ritengo sia una delle fasi fondamentali devo dire onestamente che poi non lo è nella pratica nell'attuazione pratica perché da questa sfida intellettuale che oggi è ben lungi come vi dicevo in apertura dall'essere soddisfatta
Si potrebbe sicuramente cominciare a delineare un tipo di intervento politico complessivo di azione da fare che oggi sicuramente completamente carenti
Io credo che un discorso importante debba essere fatto della direzione di quali sono state le gli sforzi per cercare di dare una risposta a queste domande
Vi accennavo in apertura al ai due concetti che sono un po'portanti di questo mio intervento capacità di carico e sostenibilità
La capacità di carico quella che appunto gli inglesi chiamo la Karin che pensi ti viene in genere definite a livello tecnico a livello scientifico
Come la quantità massima di popolazione di una determinata specie che può essere supportata da una base fissa di risorse
E questo dimostra immediatamente quale può essere la difficoltà di fare una valutazione della capacità di carico in relazione alla specie umana perché perché ovviamente noi possiamo fare una valutazione della capacità di carico su alcune conoscenze che abbiamo su alcune specie viventi
Che sono in teoria abbastanza semplici vale a dire una serie di variabili che indicano noto il tipo di alimentazione il tipo di struttura sociale
Complessivamente il tipo di comportamento che esiste sia a livello alimentare sia a livello di struttura sociale e riuscire in qualche modo indicare quale può essere grosso modo la capacità di carico di un determinato territorio per sostenere un tot numero di rinoceronti un tot numero di cervi Dial cit
Gli elefanti e così via
Non siamo ovviamente in grado di fare questa valutazione per quanto riguarda la specie umana
Sono stati fatti dei tentativi molti di voi riconosceranno anche bene tentativi sono stati prodotti soprattutto dalla Banca mondiale dall'odiata dell'AXA Emburgh dell'Istituto internazionale
Per l'analisi di sistemi applicati dalla stesso dallo stesso fondo della popolazione delle Nazioni Unite
Ma sono tentativi che hanno cercato di prendere una sola variabile e calcolarla in base a quello che poteva essere l'attuale situazione per la quale questa variabile riusciva non riusciva a soddisfare le esigenze della popolazione esistente
E quella che era la sigla proiezione di questa variabili rispetto alla proiezione della popolazione
Nel futuro questa variabile era quella che Nicola
Variabile oltremodo complessa nella sua semplicità se volete in quanto indicazione di una variabile o sono stato molto semplicistico dire si prende questa valutazione dell'agricoltura perché come sapete l'agricoltura è piena sua volta di tutta una serie di sottoinsiemi molto difficile valuta
Quello che io penso è che oggi non possiamo assolutamente fare a meno da una non potevo fare a meno di una valutazione di questo discorso dalla capacità di carico anche qui mi ricollego a un dibattito che esiste a livello scientifico da tempo che però poco noto infatti credo che questa sera
Sia giusto parlare in questa sede di cose se vuole e se mi consentite un po'più tecnica anche in termini di ecologia
Perché poi si rischia di parlare della componente ambientale della cooperazione allo sviluppo come una specie come giustamente diceva Gillo Baraldi nel dibattito di stamattina diceva beh ci ha ci mettiamo pure questa facciamo una valutazione dell'impatto ambientale poi subito dopo
Non solo ma Dio ci spiegherà meglio alcuni dettagli su questa via e abbiamo risolto il problema non è affatto così io continuo a dire che la componente ambientale deve essere una componente centrale cerco di dar vita a dimostrazione del perché questo dibattito scientifico cui ricollegarlo nella frase nelle fasi precedenti
Nasce addirittura dagli anni Sessanta in particolare nel settantuno su Science che come sapete una delle riviste più qualificate a livello scientifico apparve un tentativo estremamente interessante che è stato poco discusso in campi esterni all'ecologia
Di individuare un'equazione che desse l'indicazione di quale l'impatto della popolazione emana sulla biosfera
Queste equazioni era prodotta da Napoleon le che che è professore alla Stanford University insieme a John mondani che adesso è alla prova le avversità della di Berkley in California
Loro individuarono tre fattori fondamentali poi ovviamente l'acronimo di queste colazione è stata utilizzata per familiarità con con il linguaggio americano per cui l'equazione viene fuori letta per quelle che sono le sigle individuale di questi fattori che la compongono come Impact vale a dire come impatto
Quali sono i fattori di questa equazione uno e il Impact che è uguale equivalente a tre elementi che sono piper Population sta per Population vuol dire ovviamente il numero Brando proprio numero il mero numero di abitanti che su chissà che sussistono sulla superficie terrestre
Di asta per affluenza che
Un termine poco appropriato difficili da tradurre in italiano ma che comunque può essere indicato come la quantità annuale pro capite di merci consumate a livello ovviamente pro capite a livello individuale
Ti è un valore che riguarda la tecnologia ed è un valore che può essere associato per quantificano in termini matematici con una diciamo una specie di indicazione degli agenti inquinanti prodotti per unità di produzione tecnologica
Questo dibattito che è stato molto forte negli anni Settanta soprattutto vide una forte discussione tra i trappole lei che Barry Commoner
è andato lentamente vivo rimarrà lì è rimasto sempre vivo in termini ecologici ma è andato abbastanza stemperando su quasi mai in maniera non aveva presenza forte in quello che invece del dibattito Esterno al mondo ecologico io invece ritengo che come vi accennavo prima
Questo dibattito debba o assolutamente essere lui considerato in termini che sono al di fuori di quelli completamente ed esclusivamente di carattere tecnico
Perché dico questo io non vi voglio dare adesso dei dati e delle cifre che conosce tutti molto bene che riguardano il problema della popolazione sulla superficie terrestre l'insistenza di questo di questa crescita demografica e ovviamente l'altra faccia di questo problema per dirla in termini estremamente semplicistici dell'elevatissimo uso e consumo di risorse dei Paesi industrializzati
Però io voglio fare dare ulteriori riflessioni su alcuni elementi che ci sfuggono se noi prendiamo sempre una ci sfuggono ripeto sempre di più se noi prendiamo sempre una valutazione di carattere ecologico
Noi crediamo che gli studi più recenti più attendibili che sono stati fatti per calcolare la produttività primaria netta
Che come sapete è la quantità di energia raggiante che può essere trasformata attraverso i processi fotosintetici che mi sintetici da gli organismi viventi
Per trasformarli in materia organica ovviamente al netto di quello che è l'uso che viene fatto dall'organismo spesso ma oggi mai avuto una attenzione particolare per quello che il computo globale di questa ppm di questa produttività primaria netta sul nostro pianeta la vita sulla Terra dipende da questo produttività primariamente
Le valutazioni che sono state fatte dal gruppo di Stanford che sono assolutamente e fino ad oggi in attaccante e sono state pubblicate nell'ottantasei sul baio senza ci dicono che oggi c'è addirittura un dettaglio empietà grammi proprio di tutte di tutta quella che la produttività primaria netta in qualche modo utilizzata direttamente o indirettamente dalla specie umana oggi pensiamo a livello di un quaranta per cento complessivamente per quanto riguarda gli ecosistemi terrestri
E ad una media globale del venticinque per cento per quanto riguarda il mondo nel suo complesso per controllata la biosfera nel suo complesso di produttività primariamente sottratta al Complesso del sistema interpellato della vita sulla faccia della terra
Azione ed intervento della specie umana
Come vedete sto cercando di dare una chiave di lettura del problema dell'impatto dalla popolazione che va un po'più ripeto e scusate l'insistenza ma credo di poterla fare fino alla alle all'esaurimento
Che vada un po'al di fuori di quelli che sono i soliti dati su quello che è l'incremento demografico su quello che è il tasso di fertilità totale su quello che il tasso di incremento annuale della popolazione
Allora io quello che vorrei dire che nell'ambito di questo concetto di capacità di carico che ripeto è assente anche nella valutazione di politica di cooperazione come vi dicevo prima non può assolutamente non esserci anche il concetto di sostenibilità
Qui entriamo in un dibattito che si farebbe lunghissima che da solo avrebbe bisogno non solo di un due giorni di una tre giorni ma di moltissimo tempo e poi con Sperti molto qualificati che ci stanno lavorando su perché voglio parlare un po'di questo discorso la sostenibilità perché credo che sia centrale e basilare per quello che riguarda il contenuto di questo concetto di sostenibilità che oggi è stato molto mal utilizzando
Soprattutto per quella che è stata la definizione cosiddetta ufficiale del Rapporto Brundtland
Voi sapete la commissione internazionale indipendente delle Nazioni Unite nel mille novecentottantasette ha prodotto uso a qualche anno in più c'è anche il diciamo il l'elaborato dell'intero lavoro dalla commissione
Il quale ha dato una significato di concetto di sviluppo sostenibile
Che con un uso poi durante l'intero testo del del rapporto molto variegato di questo termine sostenibile affiancato a crescita affiancato a uso sostenibile oltre che al concetto di sviluppo
Chiatti prodotto una grossa un grosso mal uso del termine concetto sostenibile
In pratica rapporto Brunton cosa dice dice che lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente il soddisfacimento delle necessità e dei bisogni delle generazioni attuali senza compromettere quelle future
Ovviamente poi dopo nella tutto il rapporto tutti voi l'avete letto questo uso confuso che viene fatto tra crescita e sviluppo sostenibile non consente di precisare una cosa fondamentale
Che non può esistere nessuna crescita sostenibile perché insostenibile è ovviamente un qualcosa che si applica a un tipo di attività che stando alle nostre attuali conoscenze
Che ovviamente sono labili perché sul sul campo dell'oggettività e soggettività la scienza credo che potremo discutere anche qui per ore
Stando su questa base delle attuali conoscenze noi riteniamo che questo tipo di uso di risorsa Possa continuare duraturo nel tempo
Evidentemente una crescita sostenibile non può esistere perché crescita una qualsiasi crescita di qualsiasi grandezza materiale non può cozza con la la finitezza di quello che il termine la sostenibilità
In questo io credo che sia stato importantissimo il chiarimento che c'è venuto molto recentemente dal rapporto che vi consiglio vivamente di leggere chi non non ce la Logos sicuramente chiedere al sottoscritto
E il rapporto prodotto dal dall'UNEP dalla Jussi and Works decimi unione dal WWF che si chiama che infuria
Prendersi cura della terra il sottotitolo una strategia per un vivere sostenibile vorrei anche sottolineare l'attenzione sull'uso del concetto vivere sostenibile non sviluppo perché questo termine sviluppo sostenibile
Ci ha fatto sempre credere pensare che ogni volta che si parla di sostenibilità bisogna parlare di un qualcosa che attiene solo alla sfera economica perché come sapete culturalmente il concetto di sviluppo è molto legato
Alla sfera economica
Io ritengo che questi chiarimenti della definizione di sostenibilità applicati a quello che è stato il dibattito che Karin fondi Air fa sul tema delle operazioni concrete che bisogna portare avanti per condurre la l'intera serie di società umane che sono diversificate multiformi non sono omogenei disabili c'è da sud delle strade quindi non una sulla strada che siano di vivere sostenibile
Abbiamo però delle caratteristiche fondamentali da cui non ci si può discostare
Queste caratteristiche fondamentali sono delle caratteristiche che ci conducono a dei criteri di sostenibilità
Il lavoro da fare sull'indicazione di questi criteri molto avanzato la stessa strategia ne indica in un annesso specifico una serie di criteri estremamente validi che credo siano molto difficilmente discutibili in termini di contenuto in termini precisazione il vero problema che ci resta è quello di targhe tipizzare in qualche modo questi criteri di sostenibilità cioè dare un tetto a livello di questi criteri cioè sapere effettivamente quanto può essere il consumo globale pro-capite annuale per esempio di regia quanto può essere il consumo pro capite gobba annuale di un determini una determinata risorsa naturale
Si apre un campo e che consentì di dirlo è veramente ai primordi di grandissimo fascino su cui siamo molto ignoranti stiamo cercando di capirci qualcosa
Cercano di capirci qualcosa perché mi guardo bene dal mettermi nel gruppo molto serio che sta facendo queste cose diversi livelli a livello internazionale
E ovviamente dobbiamo assolutamente fare in modo che si debba andare nella direzione di un di una precisazione di questi degli astri invita oggi però quello che credo sì sì posso poter dire in maniera inconfutabile
E che una valutazione del concetto di capacità di carico del concetto di sostenibilità in termini di qualsiasi intervento politico e quindi di conseguenza in interventi di che hanno attengono alla sfera della cooperazione la cosiddetta cooperazione allo sviluppo sono assolutamente ineludibili qualsiasi cosa a prescindere da questi due elementi io personalmente è una mia valutazione me credo di poterla suffragare con dati di merito che hanno sapore di oggettività
Ritengo che questo non possa essere più perché a suo dire usando un gioco di parole sostenuto
E consentitemi di fare per arrivare rapidamente le conclusioni una piccola digressione che poi molto molto contenuta su quello che è il discorso della politica di cooperazione in merito a questi problemi
Ora noi che cosa abbiamo oggi di fronte ai nostri occhi delle cosa secondo me
Singolare terrificanti insieme
Credo che nessuno di voi ossa non so almeno sarebbe interessati io purtroppo veramente poco tempo grosse difficoltà a rimanere mi piacerebbe molto poter vedere un dibattito che trattasse di questo problema
E qual è questo problema il problema di capire come possibile fare interventi di cooperazione allo sviluppo senza ignorando il fenomeno tra pianificazione familiare
Io sono dell'idea che questo tema che è veramente una cosa sconvolgente dal punto di vista proprio intellettuale culturale sociale e politico
Perché mi sembra una sorta di tabù dei tabù non si riesce a parlare di questo tema non si riesce a parlare di questo tema in termini di Paesi del Terzo Mondo con scusatemi l'uso di queste parole che vorrei aborrire ma per capirci
In termini che che siano comprensibili a tutti e anche in termini di Paesi industrializzati perché consentitemi la schizofrenia cerebrale che può può portare un vicepresidente del Consiglio
A fare tutta una serie di lavori di di riflessioni sull'immigrazione sulla capacità e possibilità di avere immigrati nel nostro Paese e contemporaneamente o giù di lì a dire che gli italiani devono continuare a crescere
E recentemente gli ha fatto da Lecco il segretario socialista da New York dicendo che che è fiero di avere un ulteriore nipotino e si augura che
La famiglia
Sia cresca ancora di più cozzano completamente con qualsiasi senso di razionalità
Che credo si debba dire trattando questo tipo di problema non ha assolutamente alcun senso riuscire a dire che noi abbiamo la botte Aubry che la la la la moglie ubriaca e la botte piena e purtroppo far finta di credere questo è veramente una presa per i fondelli
Gli voglio dare dei dati che sicuramente conoscerete
Però il caso di rifletterci ancora
Lunga spada nell'ultimo rapporto ha detto chiaramente che per arrivare a determinati targhette che la stesso Karin fobia dice chiaro e tondo nelle parti finali nel volume
Vale a dire alla alla stabilizzazione della popolazione attorno al tasso di fertilità totale di due virgola uno per crudi sostituzione
Cadenzato nel tempo perché non si può pretendere che un Paese che abbia il quattro per cento delle pardon il quattro di tasso di fertilità totale Possa rivale al due virgola uno dopodomani
Oggi noi per fare questo abbiamo un un cosiddetto aiuto a queste a queste strutture a queste situazioni che possono dare un contributo una mano
Che estremamente insufficiente non fa dice che per le risorse destinate alla pianificazione familiare nei Paesi poveri dovrebbero raddoppiare rispetto a quelle attuali
Per raggiungere entro la fine del secolo nove miliardi di dollari l'anno ai prezzi consentiti questo incremento dovrebbe essere predisposto in teoria sin dagli inizi degli anni Novanta
Vi tralascio nel dire che questa è esattamente la stessa posizione che da moltissimi anni ha luogo ci si tu ma chiunque ha un po'di sale in zucca
Che dice chiaro e tondo che uno dei grandi elementi fondamentali per riconvertire la situazione e cercare di operare e lavorare sulla pianificazione familiare
Attualmente solo tre miliardi di dollari l'anno vengono spesi per iniziative che vanno nella direzione della pianificazione familiare
Di questi ben due miliardi provengono direttamente dai Paesi stessi ce pensate a questa cosa allucinante e seicento milioni dai paesi dell'area OCSE ora il contributo complessivo dell'area OCSE in questo settore rappresenta l'uno virgola tre per cento dell'intera assistenza allo sviluppo che complessivamente i Paesi OCSE danno forniscono voi mi dovete in qualche modo spiegare come sia possibile riuscire a portare avanti un discorso di cooperazione che non riesca a tener conto del problema della pianificazione familiare e contemporaneamente come sia possibile portare avanti politiche
Individuali nazionali di sviluppo che invece non tengano conto della riduzione del consumo e dell'uso delle risorse da questo di punto di vista il rapporto che foglietti cerchi di essere molto chiaro io sono non lo dico per vantare un rapporto che c'è anche la sigla del WWF però lo dico per la prima volta mi pare di leggere un rapporto che al di là delle lungaggini all'ira della della linguaggio che spesso anche burocratico stile Nazioni Unite a almeno il pregio di dire delle cose chiare e tonde e ha il pregio di dare delle indicazioni concrete infatti da questo punto di vista per esempio c'è un target per quanto riguarda il consumo energetico pro capite
Che ha un target molto interessante perché significa proprio quanto noi impatti hanno sulle risorse naturali
Con la grossa differenziazione che c'è tra Paesi industrializzati tra i Paesi cosiddetti porta e il target di criterio di sostenibilità che il Camp obiettivi da soli ottanta g che ha già una persona pro-capite annuale
Che dovrebbero essere il tetto massimo attorno al quale i paesi industrializzati debbono abbassarsi
E io gli ho detto esattamente le parole che ci sono chiare e tonde e i paesi in via di sviluppo brutto femminismo tanto per capirci dovrebbero aggiunge
Quindi il il discorso di fondo è che è impossibile qualsiasi tipo di cooperazione allo sviluppo che non tenga conto da una parte di un discorso serio e concreto che riguardi la politica nazionale che vada nella direzione di una riduzione dell'uso e consumo delle risorse
E dall'altra di una politica di cooperazione allo sviluppo che non tenga conto della pianificazione familiare nei Paesi poveri grazie
Grazie a Gianfranco Bologna per quanto dopo l'intervento è il prossimo intervento di Vittorio Amadio per la lega per la mente
Dunque io a differenza dei Gianfranco se dovessi interpretare il tema assegnatomi
Estere in maniera riduttiva partendo da quello che diciamo fatto fino adesso a livello della cooperazione ufficiale la cooperazione governativa nella nello specifico dell'impatto ambientale esaurirei molto rapidamente
Il mio intervento cioè sostanzialmente siamo al punto di partenza
Siamo a zero
Addirittura quel poco che si è fatto perché formalmente dovrebbe esser fatto qualcosa viste ne nel nella quarantanove in altri provvedimenti l'attenzione all'ambiente attraverso la valutazione impatto ambientale
Mi sembra che non vada poi nella direzione di gli risolve via di affrontare questo problema in modo efficace
Sembra di
Se noi guardassimo se noi prendessimo il rapporto sulla cooperazione
Della dell'ultimo anno sulla la relazione annuale
Vedremo che molti dei Progetti non sopravvivere ebbero non ad un'analisi ad uno screening fatto da da da ambientalisti fondamentalisti ma addirittura alle norme della Banca mondiale in materia di impatto ambientale ci sono Progetti
Che andrebbero sottoposti per il loro per la loro tipologia per il loro il loro contenuto altamente potenzialmente impattante avrebbero sottoporsi se fossero finanziati dalla Banca Mondiale a valutazione d'impatto metà ma non solo ma addirittura la legislazione italiana che recepisce in qualche modo la direttiva CEE
Prevede per alcuni di quei di quegli interventi per alcune di quelle di quelle operazioni opere la la cooperazione italiana abbiamo detto abbiamo sentito stamattina
Si basa molto per il grosso del del degli interventi su internet su progetti di tipo ingegneristico di grosse infrastrutture quindi Perrino l'applicazione principe della Valutazione impatto ambientale anche né per la nostra senza andare lontano sanziona la Banca mondiale per la nostra legislazione ci troveremmo a dover non non poter finanzia non poter accettare gran parte le cose che si fanno in a questo proposito c'è un loro interessante spero primo tempo di di vederlo fatto sull'area del Mediterraneo da da Carlo Simoni che dal gruppo che ha lavorato con lui
Che vede pro in percentuali quanti progetti non potrebbero essere approvati un po'del perché mancano di questa di questa procedura
E ci troveremmo addirittura in una situazione paradossale di
Paesi che ricevono l'aiuto il nostro aiuto che hanno nel proprio nella propria legislazione la valutazione impatto ambientale per esempio qui i Paesi asiatici del del Sud-Est dell'Asia la Thailandia nelle Filippine
La stele stessi a cura della stessi Paesi dell'America latina per esempio il Brasile che hanno la valutazione d'impatto ambientale nelle proprie legislazioni
Noi per quel tipo di progetti l'avremmo se fatti in Italia quando proponiamo questo a a questi Paesi ci troviamo praticamente in un'altra di quelle situazioni ridicole ridicole
Che son dette fama
Quindi diciamo che il l'impatto che c'è del di tutti dei progetti italiani di cooperazione è stato in parte di ricordato questa mattina è una cosa ormai nota è una cosa che che che che che sappiamo che sappiamo molto bene è talmente grossa che non possiamo fare a meno di di di ricordarla ogni tanto si si è parlato delle delle dighe Mozambico la diga di con umana che sostanzialmente non hai rigato nulla che si sta riempiendo perché fatta in un ambito diciamo geomorfologico sfavorevole alla addirittura la progettazione dire qui non si tratta neanche di Valutazione impatto ambientale
E che non hai rigato niente che ha messo in erosione spiagge come diciamo è avvenuto anche anche da noi che altrove con dighe diciamo nostrane
Si è parlato stamattina del della cooperazione con quest'altra un altra cosa grossa che non che mi è venuta subito che non che non si può tacere
Di una cooperazione per la costruzione di alloggi in Tunisia utilizzando materiali prefabbricati che al contrario bella delle attività ad elevato l'occupazione che che determinano che impattano aumentandolo occupazione locale cioè si utilizzano dei materiali che sono quelli che che portiamo l'acqua già fatti vanno invece lì una delle cose che saprebbero fare bene in mattoni e costruire dare e dare la di cose molto sbaglia
E però ormai quasi un è quasi una una una ripetizione quando parliamo di queste si sa meno invece e qui la cosa diventa un po'più e complessa da guardare dei danni che sono stati fatti
Da Progetti i piani e opere
Con la valutazione d'impatto ambientale
Cioè a Dida malgrado che fosse stata fatta la valutazione impatto ambientale qui è un po'il problema che si diceva questa mattina del provincialismo no ce n'è in Italia il nostro mi sa scoperto l'ambiente
Diciamo e questo strumento della Valutazione impatto ambientale diventa la formula la formula indipendentemente dai contenuti che si danno una cosa che capita spesso nelle politiche ambientali mio
Ricordo la vicenda per esempio della della della leggere sulla difesa del suolo sui piani di bacino e sembrava che tutto dipendesse dal fatto di istituire questa autorità di bacino che perché c'erano i problemi Ravel
Poi si sono istituite queste data da due anni non è cambiato niente perché mancano i contenuti ma anche una cultura delle del sistema ecologico del dei discorsi che faceva prima Gianfranco cioè di valutare poi le le risposte dell'ambiente quindi non è soltanto una fa bisogna essere molto chiari sui contenuti
E perché questo dibattito sulla Valutazione impatto ambientale all'estero anche se sono questo non è stato recepito da da da dal nostro del diciamo dal Ministero degli Esteri e dalle unità tecniche varie
è un dibattito che va avanti da molti anni della del sì impatto ambientale applicata ai paesi in via di sviluppo cosiddetti da almeno quindici anni
Abbiamo o la Banca Mondiale lo ricordavo prima molti paesi Gran una grossa parte di paesi hanno la Valutazione impatto ambientale nella loro legislazione la Banca inter interamericana di sviluppo e le corrispondenti asiatiche
Africane del e del Medioriente di orientale hanno la valutazione d'impatto ambientale nonostante questo i danni ambientali ci sono stati come la la stessa diga di Assuan se se vogliamo che i cui effetti deleteri sull'ambiente sono abbastanza noti sono abbastanza chiari è stata sottoposta a valutazione di impatto ambientale anche se in un modo particolare una valutazione ex post che ha potuto
Diciamo individuare alcune delle delle de dei problemi rispetto alle alle quantità tuttavia non basta applicare la valutazione impatto ambientale bisogna chiarire bene questo è un punto molto delicato sul è una cosa seria diceva Baraldi questa mattina è una cosa seria perché altrimenti facciamo ci ritroviamo le le stesse cose come un po'al successo più in Italia e su questo c'è stata una grossa diamo battaglia da parte dei Verdi e gli ambientalisti
Ci troviamo quello più la valutazione dell'impatto ambientale
Allora che cosa quali quali sono stati problemi se andiamo a guardarli di di questa dell'applicazione della via nei progetti di di sviluppo
Innanzitutto problemi generali di applicazione scorretta della procedura della valutazione d'impatto ambientale cosa comune peraltro a molti paesi diciamo a molti paesi sviluppati
Cioè la valutazione impatto ambientale si è considerata solo semplicemente neri e negli aspetti
Tecnici e giustificativi dell'opera in qualche modo c'è mancata sono mal mancate alcune caratteristiche fondamentali che sono uno la possibilità di prevedere alternative all'opera proposta e quindi una certa alternative che poi possono essere praticate quindi una certa flessibilità
Nella nell'iter di realizzazione dei progetti perché altrimenti se facciamo una valutazione impatto ambientale ma non possiamo cambiare perché tutto ha deciso perché ormai le le procedure standard predilezione siamo al massimo riuscire a
A rappezzare a a contenere alcuni degli impatti mitigare l'in qualche modo quindi la possibilità reale delle alternative un delle degli elementi fondamentali
L'altro grosso elemento che che è veramente discriminante è la il coinvolgimento attivo la partecipazione attiva dei soggetti beneficiari in qualche modo o che subiscono
L'opera c'è la possibilità effettivamente di poter attivare e questo questo questo tipo di
Di mi pare
E e questo ha avuto appunto in tutte le applicazioni della Banca Mondiale anche delle delle altre cose la stessa FAO a delle guidelines sulla più l'azione della Valutazione impatto ambientale dei progetti forestali ma questo non ha impedito per esempio che il piano d'azione delle foreste tropicali fosse molto criticato
è gestito diciamo dall'afa
Proprio dal punto di vista della non partecipazione delle popolazioni che ricevevano questo questo fatto quindi non basta la formula ovviamente questo problemi generali esistono inoltre delle questioni specifiche legate a l'utilizzazione proficua di questo strumento nei paesi della dei paesi credetti in via di sviluppo
E questi sono o questioni di di che risalgono un po'alla al metodo alla all'origine di questa procedura del del della Valutazione impatto ambientale che nasce in un contesto completamente diverso nasce negli Stati Uniti nasce e quindi in una situazione diciamo di dove il problema
Il problema fondamentale non era quello della delle risorse delle risorse economiche
A quella a quel problema se era dato risposta con l'analisi costi-benefici come allocare utilmente razionalmente delle risorse un bene varcano le risorse con Orazio impatta mentale nasce in una contesto di abbondanza di risorse in cui il bene raro era per l'ambiente quindi una situazione diversa da molti dei paesi che dove dove si va a operare nasce inoltre sulla spinta e su diciamo con il grosso partecipazione organizzata di settori della società movimenti ambientalisti dalla dalla do la società che l'ha preso coscienza di le sale che aveva degli strumenti di di analisi e di di anche di contraddittorio nei confronti della dell'istituzione molto forti quindi erano già organizzati era semplicemente un atto di volontà politica metterà a disposizione aprire il discorso sulle realizzazioni progetti mentre ci troviamo in situazioni diverse
In situazioni diverse gran gran parte delle volte quando avrà si va ad operare nel nei Paesi in via di quindi a questo punto cosa cosa occorrerebbe fare cosa occorrerebbe fare b il problema per introdurre efficacemente questa procedura che altrimenti rischia di essere completamente inutile rischia di essere anzi addirittura dannosa perché in qualche modo mette a tacere alcune coscienza insomma il discorso che che in che si è fatto stamattina e e contribuisce invece la direzione proposta
Be c'è Ina
In tale d'altra parte con un attenzione particolare con alcuni programmi che invece puntava alla piccola impresa urbana
Piccola impresa tessile e piccola impresa di trasformazione di prodotti agricoli che in Etiopia è particolarmente sviluppato
Messo a punto questo programma ogni Progetto o con il suo nome con la sua formulazione tutto scritto tutto pronto per partire
Sì è criticato il tana Belles noi siamo andati al tema benessere un Lager insomma il trenta per cento a colazione stava lì per forza perché non poteva andar via
E che si è proposta una reimpostazione anche tutta la bellezza con una riforma agraria che crea se delle aziende i contadini tipo intermedio giacché s'erano buttati trecento miliardi nell'aria forse all'inizio era meglio non farlo ma giacché era stato fatto sera proposto anche uno schema per valorizzare almeno in parte gli investimenti realizzati quindi sulla carta c'era un disegno strategico che rispondeva da una parte i criteri internazionali
Più aggiornati per cui infatti a Banca Mondiale lascia diceva perfetto ma adesso il cristallino questo programma ci interessa molto hanno fatto delle cose loro simili a queste che andavamo che io io lavoravo per conto degli aspetti nel ministro dicono voi
Come esterno
Quando tutto questo è stato pronto e s'è capito che l'unità tecnica voleva portare avanti questo discorso non solo se interrotto ma la gente che se ne occupava è stata in qualche modo tromba ma è possibile venire a parlar di strategie e l'unica volta che si fa uno sforzo globale e coerente si tromba no quelli che hanno lavorato sulle strategie ma allora c'avete preso per cretini oppure cioè chiaramente il discorso lo sulle strategie di là da venire è un discorso che intende solo coprire quello che si fa oggi
Su questo ho detto che
Se detto in Vietnam ma c'è un programma centosessanta miliardi
Credo che sia stato fatto da un broker
Che si chiama il signor misere andino
Forse qualcuno io in sala lo sa
Ecco questo verdetto quale strategia signor mise Randino un broker che lavora per conto di alcune aziende se messo d'accordo con i referenti vietnamiti e quello è diventato il programma paese nonostante l'opposizione le critiche di molti tecnici Tania cooperazione
Io sono stato torno adesso dal Perù
Dove mi sono occupato
Dei delle strategie di consolidamento
Di una economia agricola alternativa produzioni Coca
Il mixing Koper impressione polizia
Narcotrafficanti Sendero eccetera eccetera
In
Nella selva amazzonica sta facendo un disastro
I contadini abbandonano le zone tradizione della coca
Vanno a produrre la coca nelle fasce basse di centocinquanta duecento metri d'altezza
Dove viene una pessima copia però la prima volta che si produce ne viene tanta per cui si compensa la qualità
Allora disboscamento producono l'anno dopo disboscate un altro posto producono e quando si passa con un aereo si vede questo disastro ecologico strisciante
Le industrie di trasformazione buttano roba nei fiumi fiumi son tutti quanti piste d'atterraggio
Per le agli Anette che vengono a prendere la materia prima
Per
Affrontare questo problema i contadini
Sono abbastanza schiavi di questo sistema per il semplice fatto che è l'unica produzione effettivamente commerciabile in quelle a
E però sono molto desiderosi di passare un'economia legale che gli permetterebbe prima di tutto di consolidare il loro insediamento di vivere in maniera civile e manda i figli a scuola eccetera eccetera cosa che non possono
E il lavoro che sto facendo bene Nazioni Unite proprio individuare quali sono le politiche per consolidare
Un'attività economica agro industriale alternativa alla cocaina che significa creare ex novo infrastrutture nuove relazioni economiche nuove stimolare impresa e organizzare formare non solo significa anche trovare delle esportazioni le colture di esportazioni o di o di io agroalimentari o alimentari non in perdita come possono essere ormai caffè il cacao ecco se significa una sia una serie complessa dico
Credo che l'Italia per vecchi legami con l'un festa che c'è dia qualche miliardo a questo programma in maniera indiretta
Però quando è venuto Fujimori qua
Non ha avuto promesse di questo tipo e quando si cammina per Lima si vede questa sopraelevata che credo siano i resti della metropolitana non finita che non sarà mai finita
E tutti quanti ridono
L'Italia è famosa in Perù perché ha finanziato un'opera che stacco tutta sventrata coi ferri di fuori e che e invadente perché una sopraelevata come come quella a voi conosceva Roma della della Tiburtina così grossa così invadente non si può non vedere
E tutti dicono ha finanziato per far vincere lezione via anche Alenia sia l'ultimo anno gli ultimi due anni andato questo lui ha fatto falsi lavori così prezzi faceva propaganda ma possiamo andare a farsi figure in giro
Ed è questa la realtà della nostra cooperazione quasi dappertutto
Nelle Filippine
Sono andato per conto della FAO a valutare un programma di riforma agraria di appoggio la riforma agraria sostenuto la cooperazione italiana
Avevo partecipato già la formulazione esso programmata di quattro anni fa
E è un programma cioè le Filippine si solidifica l'economia di questo Paese soltanto partendo da un discorso serio di riforma agraria e di creazione di un'impresa contadina competitiva
Che creerà auto tu un nuovo tessuto economico nelle campagne questa sarà la base anche di un'industria non protetta nelle Filippine mentre oggi è un'industria protetta in crisi che non non ha gambe perché la l'agricoltura sulle gambe l'industria
Quindi bellissima scelta quattro cinque anni fa l'Italia sceglie sosteniamo riforma agraria e Filippine anche con coraggio perché non erano tanti a dire questo
Poi questo programma d'appoggio fa o per un programma soprattutto di tipo concettuale e formativo
Era stato deciso di accompagnarlo ad un programma di Investimenti
In infrastrutture in programmi indi incentivò all'impresa e contadine cooperative eccetera eccetera e si parlava allora di cinquanta miliardi che probabilmente già allora sarebbero stati lottizzati infatti già c'erano discussioni e cioè quando l'Italia si presenta alla commissione mista
Di tre anni fa
Dice io non voglio più brava riforma agraria e presenta un progetto di geotermia perché interessava Tizio e Caio
Un progetto di telecomunicazioni perché intende versava Tizio e tra l'altro io non so niente vado a parlare con il responsabile del piano con cui col quale ho parlato tre anni prima di Roma come non avete chiesto all'Italia di portare avanti il suo programma fondamentale sull'agro industria cioè sì ma quando mai sono stati loro che son venuti han detto di riforma gradi agroindustria non se ne parla proprio
Son passati in ambasciata dovuto conferma di questo
Ecco purtroppo purtroppo dico si potrebbe andare all'infinito
Il succo di quello del mio intervento è questo
Le strategie
C'è un grosso lavoro sulle strategie
Si sanno
Vanno sviluppate con soprattutto con un'esperienza coerente da cui si possa imparare perché la nostra esperienza ci si può solo disperare ma non si può neppure impara
Allora il discorso sulle strategie
Che copre questa pratica disastrosa e affaristica è un discorso disonesto che non bisognerebbe più permettere
Che passi a livello di opinione pubblica vi ringrazio
Ringraziamo Enzo Caputo del suo brillante intervento
E apriamo adesso el dibattito
Riguardante la prima sessione cooperazione allo sviluppo di migrazione perché voltare pagina
Ci sono alcuni interventi propongo di iniziare con Massimo Micucci sposarmi della cooperazione rapporti nord sud
Per e il PDS
Io credo sia stata costituzionale sì
Credo sia stata davvero una buona idea quella che hanno avuto i verdi di rilanciare la discussione e di farlo
Appena dopo la conferenza del governo innanzitutto perché
Se è possibile in questo modo dare un po'voce far parlare a quanti diciamo vedono una cooperazione
Da un altro punto di vista rispetto a quello che la cooperazione è stata in questi anni
E cioè dal punto di vista dello sviluppo e non dei molteplici interessi altri che qui sono stati richiamati che sono invece quelli che hanno effettivamente orientato la cooperazione la pratica alla cooperazione
Del resto anche prima di questo appuntamento avevamo avuto modo di discutere insieme Verdi e PDS sull'ipotesi del della campagna Terranostra e di rilevare alcuni punti di interesse comune anche possibilmente d'iniziativa comune perché voglio dirlo subito
Il tre negli interventi ci sono stati finora la linea è stata illustrata delle prime relazioni noi ritroviamo molti punti delle cose che veniamo dicendo da parecchi anni sulle questioni la cooperazione allo sviluppo
Sicuramente non è neanche la prima volta che ci incontriamo e che tante le persone che sono qui si incontrano di loro tra di loro sia per discutere del fallimento che per ipotizzare una pratica un percorso diverso alternativo
E credo ci tornerò sopra che anche su questo fatto che non è la prima volta che ne parliamo
Dovremo fare un punto di attenzione probabilmente di correzione
Nel modo di lavorare anche nostro anche di chi cerca di cambiare di voltare pagina da tempo sulla questione della politica cooperazione allo sviluppo
Abbiamo tutti un po'come punto di riferimento questa conferenza del Governo che ha lasciato molti più interrogativi senza risposte ha nascosto molti aspetti sicuramente
E sopra
Io sul fatto come cambiare praticamente le politiche cooperazione sviluppo lasciato
Molta insoddisfazione
Detto che condivido questa critica che abbiamo fatto anche in modo radicale a quell'impianto vorrei anche dire che c'è stato però un aspetto positivo che io riassumo in due punti
Nella dibattito forse non quello che è emerso di più di quella conferenza ma all'interno almeno alla stessa conferenza che si è un po'riecheggiato anche qui
Il primo punto la non liquidazione della politica di cooperazione e il ritorno al centro rimessa un po'l'ordine del giorno del tema del fondo anche
Sta conferenza la Bennett era già prevista in qualche modo ha comunque fatto che Sensi ha torna a discutere prima a polemizzare sui giornali e ancora adesso è un dato
Ma abbastanza positivo secondo il quel confronto sugli obiettivi e sulle ragioni attuali anche di aggiornamento delle strategie
Sono d'accordo con quanto è stato appena detto a Caputo che è spesso il dibattito da strategie Anna scorre nascosto mascherato cose molto più terra terra bisogna che su queste ci siamo con più forza
Ma c'è stato un confronto di idee che partiva da Icaro grossi cambiamenti internazionali anche dentro la Conferenza per cui noi abbiamo e continuiamo a rischiare assai di peggio anche sul piano dal punto di vista delle strategie perché le son state prendo i rapporti che sono stati anche discusse criticati diversi istituti che son stati presentati libertà trasporto dell'ISPI Troia e del CESPI c'erano le differenze cospicue di strategia
Uno scenario e nemmeno solo in quelli anche nelle negli interventi diciamo di molti dei partecipanti alla Conferenza di prima di alloro un'idea per esempio della cooperazione tutta quanta finalizzata non all'integrazione equilibrata ma la penetrazione nei Paesi dell'Est e che a tal fine tagliasse quasi radicalmente con poche eccezioni verso i Paesi del Sud del mondo è un'idea è stata presentata anche in quella
Conferenza
Questo non è dubito comunque è stata proposta sono d'accordo con te però
Grazie assessore
Ha fatto ha fatto parte del dibattito dalla banca mondi da De dibatte al Fondo monetario internazionale l'Inter oggetto di intervento di Carli addirittura l'argomento quindi non è fa parte provincialismo nazionale
Meno male che qualcuno ha detto il contrario no ma io non non nego che sia parte provincialismo nazionale tuttavia il conflitto su questo c'è stato c'è stato chi l'ha proposto in questo Paese e secondo me è bene che si sia risposto no problema poi come si risponde che sì si dice
Dall'altro lato ci sta una versione un po'più moderata di cui resta era un po'quella proposta
Dallo Iaia cioè sì in parte questo spostamento con l'integrazione però anche invece di un i di iniziative verso il Mediterraneo però tutto in chiave di contenimento dei problemi delle spinte migratorie e così via
La terza ipotesi che è quella intorno a cui anche qui si è poi discusso è invece la polipo tesi che tutti quanti mi pare insieme scegliamo e avere chiaro quale sia il piano di queste ipotesi è che coincide una serie di riflessioni che anche gli organismi internazionali sono venuti facendo credo sia un elemento molto importante
Perché primo
Di questi quando si fa parte il fatto che va imposta la logica della cooperazione all'insieme andrebbe siamo lontani anni luce mai posta logica della cooperazione all'insieme della politica estera della politica economica internazionale italiano siamo lontani anni luce
Per le scelte che facciamo anche per il ministero degli esteri che abbiamo le due cose si integrano ma è un punto molto importante a partire da grandi questioni strategiche come quella del disarmo
E della riduzione
Delle spese militari va imposta la logica la cooperazione e quindi passando anche attraverso questo discutere la questione delle
Risorse per passare attraverso l'esigenza di coordinamento internazionale che è stata riproposta soprattutto a livello di politiche europee che è stata riproposta in tutte e due le relazioni d'apertura
E quindi su questa base riuscire a dire no a quella contrapposizione appunto provinciali Istia come sto detto tra est e e sud del mondo
Raccogliere la sfida in termini di responsabilità
Comune e cercare di fare che cosa di definire i compiti in questo quadro però globale comprendendo questo quadro globale avendolo chiaro questi Indirizzo ridefinire invece i compiti specifici dell'aiuto pubblico
All'uso di lupo soprattutto a partire da alcune grandi questioni
Trasversali che oggi si presentano come vere e proprie emergenze vere e proprie urgenze sfide comune quella Demografia quell'ambientale io aggiungo con molta forza quella democratica della pratica dei diritti
Sociali dei diritti umani dei diritti democratici e così via e quindi scegliere a partire da queste sfide
La centralità e la centralità nella logiche nelle scelte di aiuto allo sviluppo ai grandi temi dello sviluppo delle risorse umane la lotta al degrado ambientale la lotta contro la povertà estrema così
De Michelis in quella conferenza nella sua introduzione scelto netta abbastanza nettamente la prima ipotesi è pace Kato un po'di impastare concedere
Alla seconda anche questo fa parte un po'della nostra
Della nostra lezioni da qui dobbiamo ripartire secondo me invece avendo chiaro
Perché creare la base di questo schieramento questa ho detto qui trasversale che questo è l'impianto la scelta di linea molto nette alternativa alle altre che dobbiamo riuscire a praticare per affrontare il tema invece eluso tutta la conferenza e la crisi della politica italiana
Che se prendiamo questa scelta non appare non con una crisi di crescita perché cresciuto solo il buco soltanto l'assoluta inadempienza
E nemmeno come una parte semplicemente della crisi di solidarietà su scala internazionale perché su scala internazionale si fanno ragionamenti
Abbastanza diverse anche se non del tutto diverso cioè le due cose sono in parte vera ma la particolarità della crisi della politica cooperazione italiana sta che se mai è parte di una crisi più generale italiana nonché parte di una crisi della cooperazione internazionale
Che insomma questo sistema di cooperazione questo credo sia un elemento politico presente anche nelle campagne che facciamo la discussione o fare il insieme è stata che la cooperazione sia adeguata al sistema Italia così come e non alle regole alle leggi che il Parlamento aveva dato cioè da quando c'è la possibilità di fare quel tipo di spesi al ministero degli affari esteri Direzione generale cooperazione allo sviluppo prevale orienta questo
Pezzo della spesa pubblica la logica della spesa pubblica spartitoria tipica del nostro del nostro paese
Spartitoria ma anche paralizzante perché molti degli interventi e qui abbiamo sentito oltre a mettere in rilievo e luce scandali cose incompiute eccetera hanno parlato
Quello di Gobbato in altri anche della paralisi è forse dovremmo parlarne anche di più non c'è stata solo la logica mercantile che a mio avviso in assenza di una coerenza di obiettivi ha rimpiazzato una politica oggi c'è una situazione ancora un po'peggiore
Per cui
Certamente un bel probabile che c'era stato anche l'interesse di grandi gruppi assicurarsi il fatto la fetta di novecento miliardi io non vedo neanche più quella Squall clima entusiastico di assalto alla diligenza e c'era l'inizio dalla cooperazione c'è persino qualcuno non tutti naturalmente rimangono sul sicuramente i più bandi di probabilmente ma c'è qualcuno essere stancato persino di frequentarli tra l'impresa e quei corridoi perché sa che comunque non si va ad esito certo non tutti ma c'è un clima generale di paralisi inefficienza di stanchezza rispetta la questione d'aiuto per questo anche l'ipotesi di una rinuncia
Completa otto tale o di un taglio non era un'ipotesi tanto peregrina e non torno trovava non ha trovato nessun sostenitori sono stati anche appunto
I sostenitori di questo
Per questo non c'è neanche differenza da dire che è parte di una crisi politica di una crisi che indirizza e di una crisi di funzionamento della amministrazione abbastanza evidente in sostanza che l'incoerenza e la politica estera o l'inconcludenza rispetto ai grandi scenari non solo attribuibili solo la responsabilità di uno o di un altro ministro fisco tutti e due ugualmente attraverso la macchina
Ministeriale dove si è intervenuti nel misura finanziariamente pesante Corno d'Africa
Per tutta quanta una fase mancata solamente iniziativa politica oggi che c'è una situazione di emergenza economica e umanitaria su un caso per esempio quello della Eritrea io son d'accordo a concentrare su questa non si riesce o non si vuole intervenire per ragioni
Politica e di carenza
Politica una realtà in una realtà come quella e così viceversa sul fronte come per esempio quello del Mediterraneo dove c'è stato
Per molto tempo un forte interesse politico almeno dichiarato c'è stato una cooperazione o relativamente rispetto altri settori leggera oggi la cooperazione diventa più pesante non rientra attraverso quei mega accordi bilaterali che non c'hanno niente a che vedere nemmeno con la prospettiva dal dopo Conferenza c'è operiamo così dal dopo Conferenza di Madrid dovrebbe esser la cooperazione la prospettiva di una cooperazione regionale crescente di un'integrazione a livello economico dei problemi e del futuro in termini di sicurezza l'area
Mediterranea
Prezzi sto più su questo lavoro dire questi questa citazione di ordine di fondo per dire che secondo me in verità
è stato giusto
Anche se ci sono si saranno ci sono stati diversi per così dire idee in questo fronte
Rivendicare il punto della quantità e della percentuale del del del PIL per quello che riguarda la Finanziaria abbattere il sommo l'ipocrisia che avrebbe significato io dico buttare il bambino e tenere l'acqua sporca
In assenza di cambiamenti
E altre quindi la gridiamo fatto un po'tutti da Martini a Craxi eccetera eccetera diciamo così contro Pomicino Andreotti
E altrettanta giusta invece la critica per esempio fatta dall'articolo di Corbie sulla Repubblica che immagino rivolta però non solo contro De Michelis ma anche un responsabilità che ha avuto un Andreotti la cooperazione quei Paesi in via di sviluppo e cioè l'idea che la rigorosa condizione per mantenere quel livello di impegno deve essere un cambiamento radicale vanno respinte insomma tutte e due le ipocrisia altrimenti si rischia di avere comunque di un altro allora e qui traggo le mie conclusioni sulle proposte che voi avete fatto
Naturalmente necessario un rilancio d'attenzione in termini critici e di contestazione dell'esistente
Però è vero pure che oggi come oggi non c'è nessuno che difenda la cooperazione con i paesi in via di sviluppo San ricaricarsi
Ed è vero anche che alcune delle cose che sono state proposte sono sicuramente un aggiornamento drammatico della situazione altri del dei casi che ha citato massima la sua introduzione e note Asia dall'ottantasette compaiono in vari libri bianchi in numerosissime interpellanze grandi battaglie cioè c'era una dov'è il punto il primo punto che ha risposto e voi cercate di dare e quella naturalmente metterci insieme nel senso cercare di lavorare insieme e avere una più stringente capacità criticare capacità di interpretazione come stanno andando con l'altro punto l'altro sforzo che apprezzo molto è quello della capacità invece propositiva ed è quello che caratterizza un po'la la
Anche la campagna
Capacità propositiva il cui però dobbiamo a fare un grosso appuntamento in occasione della della finanziaria ora noi abbiamo cercato di mettere una con un provvedimento è stato forse poco capito al Senato e magari sono anche il patto d'invenzione
Di mettere un primo punto fermo però di dire che bloccare almeno metà dei degli stanziamenti fino a quando non ci sia il parere si è discusso a lungo in Senato se si dovesse scrivere parere o parere favorevole in sostanza di fare poesia passato apparire che potrebbe quindi la fortuna essere anche negativo da parte del Parlamento sugli orientamenti presentati dal governo
Il che significa quindi dare una mettere un condizionamento almeno dal punto di vista del segnale comunque sarà la discussione alla Camera il punto è sapersi pronunciare anche in positivo su quali cose vanno fatte non vanno fatte ora Gobbato ha proposto una linea che è interessante in sostanza quello di fermare all'esistente per un verso e quindi utilizzare un periodo per ripensare può essere questo uno degli strumenti naturalmente utilizzeranno su questo molti ci sono molti contro obiezione contro argomenti a cui saranno strumentali c'è la drammatica situazione dei paesi all'estero non credo che un'ipotesi come quella che tu hai fatto neri che ci possano essere attività di emergenza o aiuti d'emergenza che possono essere comunque inviati del resto per esempio sui Paesi dell'Est
Il governo ha presentato in gravissimo ritardo il disegno di legge tutto discutibile tutto a discutere sulla questione dei paesi dell'Est e comunque c'è un capitolo da quarantanove che ancora destinato all'Albania probabilmente resterà ancora in parte uno strumento quindi il punto è saper proporre a questo punto dove perché questo non hanno fatto non solo uscite fino in fondo a fare delle forze politiche né con la parte la società civile che ha contestato
Finora l'esistente per cui tutto lo contesta l'acqua non si cambia mai registro però noi diciamo che non deve essere cambiata leggero che sono abbastanza d'accordo su questo dopodiché dov'è che cominciamo a cambiare allora dov'è che cominciava a cambiare secondo me la risposta possibile cominciare a individuare se alcune priorità
Appunto il CX sono contraddittorie con le linee di fondo che sono state anche affermata la confine la conferenza si dica di no a priorità quella parte del programma presentato dal governo
E così via insomma se si deve se deve nascere anche un osservatorio lo dico a Rutelli e siamo anche d'accordo però dovrebbe essere non solo un tribunale Ras dovrebbe essere una specie di usciamo sia un tale un network esperto per così dire che sappia anche dire in termini sappia anche aiutare la crescita di rapporto e anche di bob la Bonazzi Oneta diverse istanze della società civile per fare per proporre e mi pare che lo spirito peraltro dello stesso
Campagna Terranostra sia questo e finisco con due-tre spot proprio sulla questione do tre flash proprio la questione la campagna Terranostra e sui temi che li punite
La questione dell'occupazione il rapporto appunto il rapporto con l'immigrazione sono d'accordissimo e va stabilito naturalmente noi
Siamo interessati tutti i guanti e che non sia considerato un automatismo che non si creino facili illusioni perché c'è una forza che continuamente in modo strumentale euro con un rapporto che è la lega le leghe del Nord dicono basta vediamo quei Paesi non verranno più quindi noi senza diciamo indulgere alle sulla semplificazione però è anche assurdo che non vi sia alcun rapporto e collegamento
La questione del occupazione può costituire un elemento di raccordo a patto che
Sia collegata ai temi anche della sostenibilità sociale quindi creazione di posti di lavoro ma anche equità sociale nei programmi di questi Paesi ma anche diritti l'organizzazione
Sindacali
E formazione altrimenti rischia di essere un po'troppo diciamo immediato di creare l'illusione che investendo in cooperazione automaticamente siano posteriore si riducano flussi migratori mentre in verità può essere persino il contrario anzi molto spesso bene contrari Secondo sulla questione immigrazione vera e propria io credo che oltre a rivendicare alcune grosse grossi temi come quello del recupero del risarcimento dei diritti pensionistici perduti dagli immigrati regolarizzati cosa che
Noi introdurremo anche il nostro programma minimo sulla
Sulle questioni dell'immigrazione dobbiamo riuscire a mostrare anche con attività e programmi in Italia che l'immigrazione è una potenziale risorsa per lo sviluppo
Dei paesi in dei Paesi d'origine
E questa la risposta che ci permetterà come sinistra di non tacere in una compagna in una campagna elettorale che sarà caratterizzata invece dall'ondata razzista e xenofoba anche nel nostro Paese o dal tacere di chi non riesce ad opporsi con proposte concrete
A questo un data
Infine metterei più importanza sul ruolo della società civile nella quale io accanto alle naturalmente alle ONG agli enti locali metto anche quella che viene definita economia sociale non perché il marchio di più cooperativa subì una grande impresa la Gambino perché effettivamente c'è una realtà impresa piccola e media che dalla cooperazione è stata radicalmente segregate che se orientata in programmi in collaborazione con queste altre istanze può svolgere può svolgere un ruolo infine sulla questione
Ambientale io chiedo che Oltrona rivendicazione trasversale come quella appunto la garanzia dei la valutazione di impatto ambientale su tutti quanti oggetti noi
Condividiamo i devo inserito nelle nostre nelle nostre richieste Nevada
Accompagnato qua un esito qualche esempio abbastanza diciamo così chiari ficcante il tema la ripresa il rilancio della questione sai l'anche in termini nuovi e con il coinvolgimento gli enti locali di organizzazioni non governative c'era attorno a un programma che metta più chiaro l'interdipendenza tra sistema Mediterraneo e sistema Saiano può essere anche una grande campagna sulla quale c'è un impegno di molteplici forze oltre che guarda la ripresa di un obiettivo che invece ingiusto abbandonare e lasciare completamente da una parte
Siamo
Ringraziamo Massimo Micucci sono previsti altri due interventi Cristo Baker campagna nord-sud giro Button Gildo Baraldi del COCIS
Vi preannuncio che dopo questi due interventi tutti i presenti sono ospiti del buffet
Qui nelle sale accanto e i lavori riprenderanno alle quindici con gli interventi di Gianfranco Bologna Ambiente popolazione sostenibilità un'analisi per una corretta politica di cooperazione Vittorio Amadio legami per l'ambiente valutazione dei progetti per una metodologia di studio di impatto ambientale
Antony Bigio lavori pubblici riassetto territoriale politica le infrastrutture l'impatto occupazionale
Luca fido Stigliani degrado ambientale società locale l'esempio del Sahel
Christophe Beck
Grazie
Io penso sono convinto che il lavoro di cui si è parlato questa mattina a livello istituzionale e politico
Vada fatto vada fatto
Bene presto sono altrettanto convinto però che ci vuole uno grosso sforzo per coinvolgere di più la società civile tutti gli attori da sostituire dalle due parti di questo
Teatro della cooperazione perché è chiaro che uno dei componenti principale del fallimento di tante politiche progetti di sviluppo nel Sud del mondo è stato la mancanza di coinvolgimento delle popolazioni locali
In questi progetti ora da da parecchi anni nel sud del mondo si sta avverando una un in un un grande impegno da parte delle delle associazioni movimenti locali che si prendono in mano
Pur Defoe delle difficoltà della cooperazione ufficiali sono in mani loro destino e riescono a a proporre delle politiche dei progetti dei programmi
Hanno delle aspirazioni molto sul sostenibile in questo senso per quello che che riguarda il loro territorio
Una delle delle degli indirizzi quindi un lavoro istituzionali deve comunque essere da parte per esempio del Movimento Verde quello di dire non basta
Individuare il governo locale de di un Paese che sia più o meno rispettosi di Truman bisogna capire veramente se questo rappresenta le realtà operative del suo Paese perché fino adesso si sono a conduzione diretta fra élite locali le il gli interessi del Nord quindi questo va va detto ha inizio e su questo bisognerebbe cominciare a lavorare per individuare gli strumenti che posso garantire che dall'inizio della negoziazioni su qualsiasi politica di cooperazione con un Paese siano presenti
I rappresentanti delle dei popolazioni locali quindi questo vuole diventare une delle delle condizioni come quelle della Valutazione impatto ambientale dei progetti altrettanto la partecipazione organica dall'inizio di tutti i processi in tutte le sedi dove si fanno si prende decisioni de era presentanti delle popolazioni locali
Perché non abbiamo lavorato da tre anni con lo Stato l'impatto ambientale su su tre ricerche una sul Brasile uno se le Filippine
Una adesso su Santo Domingo e abbiamo scoperto la ricchezza incredibile della progettualità di di di chi in questo momento sta facendo i conti con il il fallimento dello sviluppo
Dei ultimi quarant'anni e quindi non è tanto un problema da parte nostra di andare a inventarsi
Le politiche bensì di garantire che queste queste idee questi progetti che già esistono sul campo vengano conosciuti e qui e quindi il nostro ruolo magari come società civile al nord
Ecco di sviluppare gli strumenti per poter far sentire la voce del Sud quindi più che lavorare sugli obiettivi lavorare su metodologie sul modo in cui si fa la cooperazione abbiamo un'esperienza anche in questo senso col lavoro di ricerca dove sta la torio con il Ministero degli Affari Esteri io sono convinto che è un campo ancora vergine quello di andare a fare lobby indirettamente con queste voci qui abbiamo abbiamo sentito in in tanti casi una tale mancanza di conoscenza della della controparte la tana case do solo un esempio parlando con il capo dell'ufficio per l'America latina consiglia di pace alla DCS sul fatto che dopo l'impegno formale del parlamento che il Governo si occupi dell'Amazzonia nel quadro dell'accordo italo brasiliani sul anche dopo due anni a ratifica con è passato pure un emendamento presentato dall'onorevole Andress no che chiedeva
Una puntualizzazione di che cosa vuol dire lavorare in questo settore ci diceva solo un mese fa questo Consigliere che tutto quello che l'ha ricevuto da Brasile per la maggior era un mega progetto fantasmagorico di quattrocento mila di dollari non c'è nient'altro
Aderito scusi ma allora o non legge o nuovo fa finta che non esista queste cose qui la dobbiamo rafforzare lo se capacità di entrare con queste con queste richieste in Cai con il Colle cose molto puntuali
Un'altra cosa che secondo me sarebbe molto molto propositivo e quella di rafforzare la cooperazione extra governativa extra bilaterale cioè tutto quello che si può fare da società civile a società civile perché sono convinto che la parola cooperazione in questo momento ce l'hanno con l'Italia non è molto sentita come una cosa della gente
è una è una baracca è una macchina ci sono i specialissima Esperti che ci pensano loro no e poi è chiaro che fa schifo e quindi vicini perché non ne parliamo cioè dizione del ritornare
Ridare in mano alla alla società civile italiana anche un senso della cooperazione come lo fanno già tante piccole realtà di volontariato chiacchiere che si che si che si sono notificati gli anni passati pro forse per il fallimento della politica ufficiale
Ma su queste cose qua io penso che dobbiamo mandare un segnale al Sud e per questo questa campagna il mio giudizio è importante perché fa il collegamento fra il fatto che questa questo lavoro di di mia conoscenza dalla società civile sulle e anche un lavoro per noi e anche perché noi dobbiamo qui fare questo lavoro oggi autolimita azioni di cui parlava
Anche anche Francesco prima
Abbiamo un esempio che stiamo promuove promuovendo in Italia da pochi mesi che l'alleanza sul clima l'alleanza delle città europee quindi Enti locali
E e su questa scia di sente già più coinvolta che si impegnano a sostenere gli le popolazioni delle foreste tropicali del mondo quindi uso sostenibile delle foreste tropicali del mondo ma lo stesso momento si impegnano per ridurre inquinamento atmosferico nelle lo recita in Europa questo tipo di binomio e un secondo me una chiara in
Segnale di inversione di tendenza non è più cooperazione per evitare loro
Ma e cooperazione per lavorare insieme a garantire che
Che si possa ancora salvare questa questa baracca no
E e allora io penso che dobbiamo dobbiamo rafforzare anche tutto il nostro rossa capacità di fare sentire la la la come dire la solidità
Di azioni iniziative che sono fuori del canale ufficiale e questo ci fa poi più potere per andare a negoziare a livello ufficiale
Pure fare un piccolo accento comunque sull'importanza di un lavoro istituzionale
Anche verso le organizzazioni multilaterali perché l'Italia pur non giocando una volontà molto
Bello forse troppo per assenteismo fa comunque parte di questi organismi come la Banca mondiale come la FAO
Co certe gli strumenti dell'ONU come di queste sue sul gatto eccetera dove si decidono in in stanze completamente distante delle delle necessità e delle divisa della gente dei grandi politiche che dirigono
Diciamo le le scelte poi dei singoli governi a livello mondiale io penso che il lavoro a a questo livello e di nuovo una vela un lavoro di sostegno alle realtà del sud quindi sempre più e questo lo sa ma ha nel vedendo a rafforzare con la Banca mondiale si parlava prima del Globo lentamente of selettivo questo questo Menga fondo per risolvere tutti i problemi all'ambiente fra virgolette già su questo la pressione danni fatte sulla Banca mondiale ha creato un un lavoro organico di coinvolgimento delle leggi infatti all'inizio di dicembre agire non ci sarà la prima grande consulta su cosa quale direttive dare a questo fondo si verifica anche nel processo di un sede dove dopo molta pressione per far partecipare tutte le voci del mondo infatti adesso non c'è più
La la segreteria del non ce l'ha mandato un avviso che tutti gli unici al mondo possono essere accreditate per partecipare nel nel processo che è un segnale che finalmente un po'di di cambiamento c'è quindi Id insistere più sulla metodologia che se gli oggettive Lelli popolazioni locali hanno un sacco di progetti sanno esattamente come non esattamente ma in molti casi sanno come fare
Fronte alle loro difficoltà e noi dobbiamo cominciare a imitare il Sina segnale che siamo facendo questa cosa anche per noi e quindi concludere con questa citazione di una donna aborigene dell'Australia
Che ha detto se tu sei venuto per aiutarmi tornatene a casa però se tu hai capito che lavorando come ti salvi anche tu ma qualcosa possiamo forse fare grazie
Grazie Christoph
Gildo Baraldi del COCIS
Grazie Arturo
Io non ho volutamente non ho preparato un intervento io ho preferito cercare di reagire a caldo alle proposte che venivano e non l'ha preparato per un motivo che qui siamo non tantissimi almeno le trenta persone che conosco qui dentro sono insieme alle persone che ogni un giorno sì e un giorno no fanno interventi complessivi su cosa dovremmo fare sulla cooperazione
E io credo che si sta venendo a creare una specie di atellana strana in cui da una parte l'abbia sentita la conferenza la famosa conferenza di De Michelis
Che dico che è andata bene certo che l'aspettava che andasse ancora peggio
C'è una serie di affermazioni di pura retorica che non hanno assolutamente nessun collegamento con quanto poi viene è già stato rilevato la sede della programmazione che viene fatta della cooperazione dall'altra ci siamo noi che continuiamo a far denunce puntuali precise proposte alternative però che diventano altrettante creative che diventano lamentele lagnanze pianti che che alla fine fanno parte di questo gioco ora voglio reagire a caldo ad alcune proposta a partire ovviamente
Dall'aspetto che come rappresentante di una componente anche consistente delle leggi italiane mi interessa che quello delle energie
Parto dalla proposta che non ho sentito per colpa delle Roma come state riferite rigo batto di un blocco della spesa non dell'assegnazione dei fondi un blocco della spesa salvo ciò che è in corso escluse Nigi l'emergenza certe che mi fa piacere mi va bene e l'appoggio in pieno
Però però comincia a non poterne più di essere confiscato in questo strano limbo delle leggi che sono un po'una schifezza Ina ma in fondo sono buone infondono rubano e questo li assolve
A parte che il fatto che non rubano un fatto vero solo a livello statistico perché poi non me la sentirei di mettere la mano sul fuoco per ciascuna
Ma poiché è un po'poco è un po'poco quelli bravi quelli onesti eccetera io credo che alla conferenza a De Michelis abbiamo lanciato una sfida chiedendo un monitoraggio una valutazione rigorosa
Che spero non sia quella cosa che che stanno facendo rimandare in giro un ragioniere a chiedere fammi vedere la pezza giustificativa di questa spesa non è quella la valutazione una valutazione seria
Io credo che per Luigi si debba provveduto piantarla di mantenersi in questo clima puramente negativo a partire dal nome non non governative buone fanno un po'di tutto ma si va bene così
Cominciare a piantarla di premiare la capacità di scrivere i progetti la capacità di essere burocratici
La capacità di essere sempre presenti in tutte le stanzette di tutti gli uffici
Il subire monitoraggi tipo puramente burocratico controlli rendicontazioni che durano anni bloccando i progetti eccetera
Affermare che non abbiamo nessun diritto a priori ricevere fondi pubblici non abbiamo e non vogliamo sussidi garantiti
E men che meno vogliamo integrare una specie di manuale Cencelli delle Nagin qui si fanno i liquidi preti eccetera
E però rifiutare anche altre tendenze che ogni tanto appare non appare da tanti qualche volta tira un po'anche i nostri amici dei sindacati ci secca quella della moltiplicazione automatica di cos'è raccolto tu arrivi lì metti un miliardo e ministero che ne deve dare tre
Mette cinquecento milioni e il ministero che deve dare un miliardo e mezzo indipendentemente da per fare che cosa conche progettualità conche valutazione di ciò che hai fatto andando a premiare altra cosa rispetto all'essere
Componente ad associarci vile nella rapporto di solidarietà tra i popoli
E quindi noi dobbiamo pretendere che De Michelis vada fino in fondo della pole nella monitoraggio che ha promesso ma che lo faccia seriamente andando a valutare quello che facciamo in Italia fuori in corso d'opera e soprattutto dopo
Partendo da nove poi magari facendolo anche sul resto della cooperazione andando a valutare l'impatto e quando parlo di impatto
Parlo di cose che sappiamo tutti non perdiamoci tempo l'impatto sociale di impatto occupazionale che occupazione hanno prodotto le nostre attività l'impatto ambientale
Di fatto metà non può diventare una nuova un nuovo filtrino finto da aggiungere i progetti per cui come fai
L'analisi di fattibilità che poi non è vero è soltanto una dichiarazione aprioristica del fatto che il progetto è fattibile eccetera allora mettiamo c'è anche la valutazione d'impatto ambientale previa fatta
Su quattro cinque parametri inventati a caso impatto ambientale una cosa seria è una cosa che va studiata va verificata la studiata bene va verificata dopo
Durante e dopo e questo che l'ha fatto
Certo
Vuol dire impatto economico vuol dire impatto partecipativo e democratico e anche lì piantiamo ora col fatto di dare i voti al al grado di monetizzazione dei Paesi secondo parametri folli
Delocalizzazione sta sul processo partecipativo punto e basta anche gli andiamo a vedere mi progetti quanto questo è stato il surplus prodotto che deve essere stato prodotto sono al progetto è una burla come è stato distribuito
Bene su questa base solo su questa base non sulla capacità di scriba chiare progetti va innescato il meccanismo di finanziamento di contributori netti una specie di finanziamento in bianco sulla fiducia condizionata dal controllo e da un controllo rigorosamente rigido dei risulta un altro punto continua e si è tirato fuori che approvo di mantenere quello di mantenere in piedi l'emergenza
Ma anche lì quale emergenze non ne possiamo più di continuare a giocare sulle parole basta vedere come del bilaterali il cinquanta per cento è stato speso
Chiamandolo progetto straordinario doveri sorvegliare non era proprio niente se non il fatto che così si semplificava un apparentemente alcuni controlli e neanche si accorcia con i tempi
Perché poi la durata di un processo straordinaria di un progetto straordinario per riuscire a portare l'importo è di due di tre anni
Ho fatto una missione di verifica per conto del comitato consultivo in Nicaragua e mi dicevo mi volete dire se questa benedetta turbina
Per la centrale elettrica di Managua mila volete dare o no era un intervento straordinario dell'ottantatré va beh ditemi che non me la date la chiedo al Canada che negli Stati Uniti che adesso che ha vinto la destra sono nostri amici
Oppure ditemi che non me le ha date
Ora questo è il concetto di straordinario non è il modo per riuscire a passare via lisci senza altre cose
Pensiamo all'unico caso Ettore Gobbato lo conosce bene l'intervento sono di di emergenza è riuscito puntualissimo Colin Mozambico gli aiuti sono arrivati tre giorni dopo l'alluvione
Nessuno si è accorta che noi interviene utili emergenza della siccità di due anni prima nessuno se ne accorge
E sono questi sono casi reali allora quando parliamo di emergenza poniamo delle condizioni precise e impediamo che le emergenze di venti
Un trucco
Per
Per poter mandare avanti delle cose in modo totalmente sporadico separato
Puntuale senza nessuna programmazione
L'altro tema centrale perché tanto poi quali sono le priorità inutile vicino diciamo le sappiamo tutte entriamo nel merito di queste quello del migrazioni sono non illudiamoci
Il processo migratorio non si può fermare non sarà fermato e nessuno lo fermerà
Il concetto corretto cercare di governarlo questo processo di Randall un processo non distruttivo dell'economia italiana e di quella del dei Paesi esportatori ma in qualche modo punto
Non è sempre diciamo il modo migliore di poterlo diciamo introdurre dentro alla guerra attraverso la profezia impatto ambientale abbiamo altri strumenti esiste la
Premere mero Mental che forse se ne si è accennato che è un altro e un altro approccio un altro metodo esistono dei sistemi de de de de dei metodi per poter coinvolgere le popolazioni e le la ricerca partecipativa e la rapida presa esistono molti strumenti il problema tecnico il fondo è quello più semplice da risolvere
Si conoscono benissimo le procedure esistono
Esiste tutta questa letteratura questa esperienza già acquisita dall'altri e dal dalle altre realtà di cooperazione qui si semplicemente bisognerebbe prendere queste cose un po'come si va a questa mattina per leggere alcune cose entro
E il contributo grosso che occorrerebbe dare che mi sembra che nemiche al ministero si faccia invece il contrario è quello della sperimentazione è quello del mettere in moto
Dei meccanismi facendo delle valutazioni ex post ad esempio c'ha delle valutazioni di progetti che già sono stati realizzati per vedere dove non ha potuto non ha funzionato e non avrebbe funzionato perché non c'era la possibilità di coinvolgere popolazioni locali in che forma si poteva fare non si avevano conoscenze sulla che era incapace di delega degli ecosistemi
Oppure qualsiasi altra altro problema che mo'e vedere poi intervenire e modificare il lì
La cosa che si fa a me sembra invece è ed è è opposta cioè non si fa questo lavoro diciamo
Sul campo questa ricerca questa sperimentazione in modo tale che alla fine vengono fuori i Problemi nodi e poi si procede magari ad una modifica dei regolamenti delle delle delle procedure interne
Si dà l'incarico ad un gruppo Esterno
Che il contrario di quello che possa servire si dà l'incarico a un gruppo che al meglio al meglio riuscirà a fare un elenco delle procedure di valutazione di impatto ambientale esistenti
E poi il momento che questa cosa viene trasferita viene data verrà dato questo manuale ai tecnici delle delle unità tecnica del ministero
E ci sarà si partiva da zero perché e quello sarà il momento in cui poi molte cose non funzionano
Perché non è facile perché c'è tutto questo discorso di adattamento la valutazione d'impatto ambientale ha un grosso pregio e per questo è utilizzabile secondo me in questa cosa in questa in questo specifico perché è uno strumento flessibile
Nella flessibilità nella possibilità di modificare di contestualizzare diciamo gli studi alle varie situazioni vari problemi
Alla sua a possibilità di applicazione però per capire come modificarla corre sperimentava corre lavorare sul campo con queste cose non fare
Calare dall'esterno una ricerca che non serve che non serve a niente che che è quello che che si sta facendo
Tuttavia oltre al problema tecnico oltre al problema tecnico la a questa questione rimanda ad un problema più generale
Di di fondo di
Come l'ambiente entra dentro ai discorsi di cooperazione queste il problema
Basilare allora in questo in questo
Specifico qui il discorso di De Michelis all'ultima conferenza che questa mattina Francesco
Richiamava cioè non ci sono risorse per l'ambiente è un discorso però c'è un discorso assolutamente privo di di arretrato di di di di dieci anni di quindici anni c'è l'ambiente non è altra cosa non c'è la cooperazione e l'ambiente come se fossero due taglierini non c'abbiamo soldi per quel
Lo sviluppo e lande
Allora siccome io devo far lo sviluppo non ho i soldi per l'ambiente
Verso sostegni
E quindi se e quindi è è veramente una questione di si diceva giustamente relativa di leggere le cose bassi la cioè l'ambiente ormai ma è cosa non è quasi inutile ripeterlo era mi sembra di dire le stesse insomma di di di offendere la gente quando rifaccio festeggerà
è il determinante l'ambiente la base di tutte le questioni dello sviluppo a partire dall'alimentazione cioè che dove si coltiva se non sul suolo è il problema del solo è un problema di di ecosistemi dici
Dell'alimentazione della salute della della stessa educazione i diritti fondamentali allora de de de de dello sviluppo le basi fondamentali sviluppo alimentazione salute
E ed educazione sono legati alla mia trovano la base determinante l'ambiente una questione trasversale non si può parlare di più uno come si fa a poi in realtà perché lì la risposta che hanno badato alla questione diciamo dell'abbiamo decentrato a metà che hanno incaricato un gruppo di i periti i quali poveracci fanno quello che possono mica mica è colpa loro però sono l'altra cosa
Come diceva pure giustamente Baraldi cosa ci toccherà fare pure questo perché bisogna farlo per
è tutto un discorso ma s'e questo è noto
Non esistono più analisi della
Delle situazioni ambientali nei paesi diciamo del ride delle culture dell'economia e non non tradizionali come molti paesi in via di sviluppo che non si basa che che non considerano l'ambiente
Come facente parte di un unico sistema ambiente utilizzazione delle risorse ambiente cultura non è il concetto di ambiente scenario ambiente intorno
Alle attività economica è un concetto superato da da dieci anni si possono scesi ma addirittura si possono citare i lavori degli anni cinquanta di mercato
Di di rabbia è una cosa che che tutti sanno cioè non c'è non esiste questo di Pericle veramente grave veramente la la la la queste due d'un fallimento se va avanti così
I discorsi quindi il discorso quindi ad ambienti è di considerarlo all'interno di questo persiste e qui anche molti dei dei fallimenti della nel verde dei progetti di cooperazione
Derivano dal fatto di Donà di non aver tenuto conto di questo nuovo sistema complesso che quello dell'ambiente
E delle visite e dell'utilizzazione delle risorse per il quale molte culture tradizionali di sussistenza che che sono presenti in quei Paesi avevano un criterio di utilizzazione
Dell'ecosistema all'interno della casa che era incapace che anche senza avere chiare esplicito questo concetto come lo abbiamo noi diciamo nell'analisi di di ecologia
E che davano la possibilità di essere addirittura più efficienti nel breve periodo rispetto alla alle proposte invece che che possiamo fare noi in quell'ecosistema è il classico per esempio uno degli esempi
Il caso della pesca artigianale nel bacino amazzonico
Dove il in modo de de dei pescatori dei dei di Barings dei pescatori addirittura più produttivo in termini di chilogrammi per giorno
Rispetto a quello della pesca della pesca moderna e quindi l'intervento di sviluppo che potrebbe essere quello di cambiare il sistema di pesca si rivelerebbe deleterio anche nel breve periodo senza contare discorso poi
Di lungo periodo c'è adibiti riproducibilità di questa attività del del della sostenibilità
Ecco quindi su una analisi questo tipo un'analisi integrata del dell'ambiente come base delle risorse
Complementare da da tutti i discorsi le le gli approfondimenti sulla carlinga Pasini che ne possiamo fare quindi lo sviluppo visto come un discorso di reciprocità di di interscambio cioè non sono soltanto diciamo parole vuote significa poi
Andare a guardare le cose con una certa chiave di lettura e tirar fuori certi tipi di
Di di di di conclusioni invece che che certe altre
Allora io per e in sintesi diciamo per non
Per prendere poi efficaci questi questi tipi di di discorsi per cerca di essere costruttivi come come tagli un po'che è stato dato
Direi che l'l'applicazione di questo strumento della della Valutazione impatto ambientale la cooperazione dovrebbe avere come minimo diciamo come punti fermi
Almeno questi dunque
In primo luogo l'integrazione della Valutazione impatto ambientale che ripeto che dico sempre più dicendo una cosa nota sfondando sopra una porta aperta non è soltanto di impatto ambientale in senso ecologico o biologico ma in senso di
Ecologia e
E etnologia le letto una ecologia ad esempio una scienza che all'estero molto più sviluppata che danno cioè dell'uso delle risorse come come dicevo quindi l'impatto ambientale non può che essere un impatto anche sociale e culturale
Sulle culture quindi complessivo
Questa questo tipo di procedura andrebbe integrata in modo trasversale a tutti gli interventi della coppia
E dovrebbe egli all'esperto il gruppo di lavoro che fa la valutazione impatto ambientale sociale culturale dovrebbe far parte del gruppo di progettazione non può essere separato non può essere
Un'altra cosa perché altrimenti si riduce molto il significato di questa di questo processo
Le figure tecniche che debbono fare questo non anche qui bisogna evitare una l'altra forma di riduzionismo che quello appunto soltanto di guardare gli aspetti delle consiste e e il discorso della partecipazione cioè l'esperto di o il gruppo di Didier spetti l'équipe che lavora all'impatto ambientale deve essere allo stesso tempo esperto di discorsi di ecologia esperto di partecipazione di lavoro con le comunità
Perché se non c'è questo aspetto la Valutazione impatto ambientale è una
Una una cosa che che che inganna è una è una bufala è una cosa che non che non è completa e che non mette nelle condizioni poi di lavorare con efficacia il coinvolgimento della gente è fondamentale
Ma coinvolgimento attivo
Un altro discorso un'altra un'altra base quella di facilità di prevedere né i progetti di cooperazione delle facilitazioni proprio per attivare questa partecipazione popolare al di là del discorso generico di principio sulla democrazia
Che sostenere questi discorsi assai fatti che sono ovviamente condivisibili poi in realtà significa mettere nelle condizioni beneficiari di questi reti di conoscere di avere accesso alle informazioni e avere un sostegno anche
Nelle loro forme organizzate i movimenti ambientalisti al Sud del mondo che sono più numerosi di quelli che di quelli che che noi pensiamo certe volte hanno ho poca esperienza e poche risorse
E come un po'è stato fatto qualche anno fa con la cooperazione in campo sul terreno del sindacale in cui
C'è stato questo scambio diciamo di di esperienza anche anche di risorse riorganizzazioni di di molti Paesi ecco che anche i movimenti ambientalisti dovrebbero poter vedere diciamo nella cooperazione
Imparziale in quella non governativa in quella da da popolo poco diciamo da da da società a società la possibilità di accesso acquisire azioni altra cosa importantissima è la flessibilità nel tempo dei Progetti i progetti che sono fatti come dei progetti
Ingegneristici cioè precisi e che hanno un loro almeno dovrebbero hanno loro diciamo iter immodificabile sono progetti che spesso non danno la possibilità di quegli aggiustamenti rimedi quelle retro azioni di quelle meccanismi che tener conto in modo flessibile dell'ambiente richiede che la valutazione impatto ambientale
I implica la modifica la possibilità di modifica
Questo non significa che i progetti devono essere cambiati e fatti diciamo oppure dati dei soldi sulla base così della fiducia e poi non degli scopi cioè a trovare un sistema di monitoraggio di di di valutazione che sia al ad un tempo
Molto preciso molto molto puntuale ma che allo stesso tempo consenta una certa flessibilità nella gestione dei Progetti qui gli amici delle delle ONG e potrebbero potrebbero di dire molte cose
E da ultimo un discorso di ricerca
Coinvolgendo anche
Gli istituti universitari se vogliamo anche delle diciamo l'istituzione a ricerca effettivamente siamo molto provinciali in questo gli studi su citavo prima lettura ecologia
O comunque l'utilizzazione dei licei e delle risorse la la che era incapace di spessa molti questo non soltanto nei nei paesi diciamo della fascia del sud del mondo
Non conosciamo molto spesso quale la la capacità di carico degli ecosistemi alle alle sollecitazioni lo possiamo così lo ipotizziamo nell'Est nel secondo esentata abitati sinora pro che manca quel questo dato di fatto quindi la la ricerca in questo senso
Se se vogliamo l'unico
L'unico diciamo l'unica ricerca che che ho visto in questo settore attiva diciamo dentro il il lavoro è quella che hanno promosso
Le gli organismi non governativi con la la campagna nord-sud
E il la Legambiente il WWF cioè le altre associazioni ambientaliste sull'applicazione della procedura di valutazione fatta ambientale ai progetti ma è possibile che l'unica forma diciamo di di di di indagine in questo settore debba essere quella sfilata alle acchiappa meno risorse di tutti mentre al ministero questo non si fa assolutamente
Quindi io concluderei da ultimo consentiva una battuta anticipando un po'il tema di domani in fondo forse si si parlerà del dell'emigrazione forse in questo provincialismo un po'dice
Immigrazione la società così provinciale non non quartiere
Grazie Antalya Mania il prossimo intervento a Santa nell'ambito di questa seconda parte di sfida per avviare una inversione di tendenza abbiamo adesso l'architetto bigino esperto in architettura ed urbanistica per i Paesi in via di sviluppo
Viene voglia di ricollegarmi un poco le cose
Dette questa mattina erano intanto di accusa
Al funzionamento attuale dalla cooperazione italiana e anche di però proposta di come le cose potrebbero andare meglio e credo che il settore che abbiamo citato nel programma cioè lavori pubblici territorio
Sia politica di infrastrutture sia coi quello che in modo
Più eclatante spesso
Indicato come
Il settore nel quale tutte le distorsioni della cooperazione italiana vengono vengono a galla
E credo che non potrebbe essere altrimenti cioè credo che la la gestione partitocratica Avella
Della cooperazione italiana non può che produrre questo tipo di politica dell'infrastruttura di politica del territorio
Quindi ecco i in termini propositivi direi che
C'è una contrapposizione possibile fra il programma paese da una parte così come è stato illustrato questa mattina è invece una gestione la politica delle infrastrutture del territorio lettera dalla cooperazione
è quello della della lottizzazione
è chiaro che
Se prendiamo le comunità nel suo complesso il settore delle costruzioni le imprese società di ingegneria sono un settore molto estroverso un settore che esporta è un settore che qualche modo
Rappresenta anche le grosse nostre capacità nazionali di di innovare di realizzare e pensiamo fra l'altro che la presenza delle imprese italiane nei paesi in via di sviluppo e della società di ingegneria una presenza che esisteva dare molto più tempo da Pato esista cooperazione italiana lire grosse opere infrastrutturali realizzata in Africa in Estremo Oriente state realizzate da imprese italiane quando ancora i soldi per la cooperazione non esistevano e in che senso qui quindi credo che abbiamo globalmente come paese delle delle risorse
Interessanti questa questa capacità operativa questa ricchezza questi imprenditorialità diventa una realtà
Drammatiche quando ecco la politica la cooperazione anziché farla il Governo fare menzione d'affari essere lasciamo fare alla impresa e quindi quando la politica delle infrastrutture e lavori pubblici del riassetto territoriale dei paesi dove vengono spesi i soldi dall'aiuto pubblico allo sviluppo venga viene pilotata direttamente dalla impresa o delle società di ingegneria
Fra l'altro farei notare che
Il forse casualmente forse no sarebbe interessante indagare in proposito ma il grosso del dei finanziamenti per la cooperazione italiana è venuto proprio alla fine di un ciclo di esportazione di servizi e di opera che era quello il ciclo degli anni settanta dei lavori nei Paesi arabi e quindi non è da escludere che oltre a una crescita della sensibilità democratica o del dell'interesse per un aiuto alla cooperazione che invece è andato crescendo nella il tessuto la società una delle spinte che abbia portato poi al alla allo stanziamento via via più importante più massiccio di soldi per per le opere Ferrari per la cooperazione sia venuto proprio da un settore del dell'imprenditoria italiana che si trovava sei con i lavori perché finiti i petrodollari finiti grandi contratti nella penisola araba il Medio Oriente si trattava di aprire e velocemente una serie di altri
Settore d'intervento e quindi anche di avere gli altri cantieri allora ecco io credo che ci sono in cui in questo rapporto diciamo fra Stato governo quindi capacità di indirizzo e dal settore privato
Per quanto riguarda il settore delle delle infrastrutture due possibili scenari quello attuale dove
In realtà sono le impresa ove Società ingegneria che ma perché la loro caratteristica dei loro prodotti dall'organizzazione aziendale trovano i canali per farsi finanziare gli i progetti che a loro interessa
E quindi si servono ben volentieri di degli aiuti pubblici allo sviluppo in particolare attraverso una gestione molto anomala anche rispetto a alla alla gestione con la quale vengono erogati i fondi per il finanziamento di opere pubbliche ad esempio in italiano nella CEO altrove
In una situazione dove si sa molto poco di di quali sono i meccanismi di finanziamento è una crisi di scelta dei progetti
Se nella quale peraltro Robbie repubblicano ma quel quel tipo di interesse diretto che avrebbe mercato in questa tassa di opere che riguarda il nostro territorio nazionale in cui peraltro i mezzi di informazione sono abbastanza scollegati abbastanza distante ecco in questo tipo di scenario sono le imprese che fanno tutto ecco per imprese intendiamo società di costruzioni società di ingegneria società di servizi che comunque come si dice anche questa mattina sono andate crescendo all'interno di questa specie di territorio di caccia costruito sul loro misura
Da identificarsi con la cooperazione italiana ecco sono loro che identificano i Progetti se li fanno provare li realizzano
Con un una struttura
Della pubblica amministrazione preposta invece alla agli indirizzi alla gestione della cooperazione che
Per dir poco
Subisce questa situazione quando non è più direttamente parte in causa
Ed è chiaro che voglio dire questa situazione qui che ritroviamo nel settore delle costruzioni e dei lavori pubblici attrazione più generale della cooperazione come già si diceva questa mattina e riguarda il tipo di rapporto che esiste fra potere politico e pubblica amministrazione quindi io credo che per pensare uno scenario alternativo passa attraverso delle profonde mutazioni politiche nel paese ecco io non credo che però dobbiamo poi demonizzare più di tanto le impresa era giusta l'ingegneria cioè io credo che il questo grosso patrimonio di norma ogni capacità di intervento potrebbe benissimo fare delle cose gregge
Sì però il gioco delle parti al ministero per fatto
E se quindi esistesse una capacità e quindi anche gli strumenti perché fosse la direzione regionale per la cooperazione e sviluppo o qualunque struttura che avesse SIS sostituisca da parte pubblica amministrazione che
Che fa la politica di cooperazione che identifica gli obiettivi che fai famosi programmi Paese e che fa anche delle altre cose che sono voglio dire degli approfondimenti settoriali argomento per argomento questa mattina
Penso che appunto ci parlava con direi profonda amarezza di come un bagaglio di studi ricerche
Fatte in Italia sul tema per lo sviluppo rurale poi si fosse si fosse disperso e come in qualche modo in quanto Italia non partecipiamo a ai tavoli internazionali dove vengono dibattute le grandi tematiche
Sulle modalità di intervento sulle strategie di di sviluppo e di cooperazione ecco questo discorso va fatto senz'altro
Per tutti gli altri settori io credo che dovremmo pensare al programma paese non solo come una capacità di un gruppo di esperti che vengono adottati degli strumenti delle risorse per potere fare assieme alle controparti locali
Un
Una politica intelligente di di progetti collegati fra di loro e quindi di interventi sensati che corrispondono ai desideri della controparte ma una strategia di sviluppo coerente sostenibile ma anche come proprio un incrocio fra questi programmi paese un approfondimento metodologico e settoriale che porti gli esperti italiani a suggerire un tipo di intervento nel settore rurale
O più tipi ma voglio dire che ci sia la capacità di scelta una capacità di di programmazione e una capacità anche di feedback da dagli esperimenti e dalle realizzazioni che fate o dalla cooperazione italiana o da altre cooperazioni ci portano a capire come devo come
Debbano evolvere i modelli di intervento allora in questo caso qui credo che
La situazione andrebbe cambiando cioè credo che potrebbe la cooperazione italiana punto credo che sia importante vedere questo anche in chiave propositiva
Essere
Essere lei a dire all'impresa e cosa vuole essere essere la cooperazione a definire i termini di riferimento di ciascun intervento avendo test rendo definito un quadro d'insieme quali intervenire e dopodiché sta a questo punto dalle imprese alla Società di seguire queste indicazioni di adeguarsi a questi requisiti e di modificare anche il loro modello di intervento e le loro capacità operative a seconda di di quello che la cooperazione italiana potrebbe richiedere e quindi potrebbe finanziare
Allora credo che otterremmo una
Una mai una migliore qualità anzitutto dell'imprenditorialità italiana che e di nuovo cito quello che diceva Enzo Caputo questa mattina realtà in questa situazione di marasma e di così di trattativa privata
Accento più le proprie capacità di connessioni politico lobbistiche o commerciali più che la qualità delle proposte
Ma ecco credo che dissi come mai se scorse scorriamo il bollettino di picco vediamo che sistematicamente delibera dopo delibera il direzionale dice si fa ricorso si riconosca i presupposti per la trattativa privata si riconoscono i propri posti fra ordinarietà consigliere conoscono i presupposti per trattativa diretta
Assistiamo allibiti come nel novantanove virgola nove per cento dei casi è l'eccezione che diventa regola in realtà questo è la diretta conseguenza del fatto che non c'è nessuna capacità di i progettare nessuna capacità e nemmeno le risorse per potere
Fare un'individuazione dei Progetti voglio dire basta girare l'angolo andare in Francia andare al vedere come lavorano negli organismi di cooperazione internazionale Banca mondiale alla Banca interamericana di sviluppo in poi per vedere che c'è una notevole quantità di soldi che vengono spesi e quindi un notevole Monte di misi persona spesi nella nell'identificazione di un Progetto non tanto di un suo progetto tutte le operazioni che poi consente di dire benissimo su questa cosa sia che si tratti di operazione formazione professionale
O una ferrovia
Possiamo andare in gara perché sappiamo cosa voleva ottenere gli obiettivi sono stati definiti le cose realizzate sono state chiarite concordate con la sua controparte esso sentiamo
Nel settore dell'impresa della società che fanno questo lavoro che cosa che cosa ci offrono come Pont penso di poterlo fare a che prezzi eccetera eccetera
Ecco però se non c'è questo è anche impossibile pensare che una volta che sia affidato in questo modo qui ipocrita Bosco alle alle società private il diritto di perlustrare Paesi beneficiari dell'aiuto italiano per montare i progetti che loro si ritaglia su misura impossibile pensare che poiché si se si progetti vengono mandati in gara ecco questo è questo è il il quadro
Del rapporto io credo che si che abbiamo una cooperazione ma un Paese gestito termine partitocratica dove c'è un nesso di alimentazione reciproca fra i partiti che oggi ci governa e e il settore privato
Bene piuttosto difficile che che questo che questo quadro politico ci posso andare una cooperazione diverso e quindi per quanto posso auspicare quel tipo di
Riforme che questa mattina Ettore Gobbato ci illustrava
E che ha illustrato ancora più in dettaglio nel libro che ha scritto con Gianandrea Sandri
Per quanto faccia piacere vedere che sarebbe possibile lo deve dire
Vuol dire che ci dobbiamo render conto che ci scontriamo non davanti a una mancanza di possibilità mancanza di volontà politica di fare queste cose
E questo ovviamente è un discorso che riguarda non solo il discorso non solo sotto l'infrastruttura dei lavori pubblici ma tutto quanto il settore della cooperazione ma ecco se miracolosamente
Questo quadro dovesse mutare
Se
Il Parlamento il Governo facessero varare dei provvedimenti di
Trasformazione della gestione la cooperazione se ci trovassimo di fronte a una direzione generale cooperazione allo sviluppo agenzia o qualunque struttura preposto all'amministrazione della cooperazione
Che rispondesse a quei criteri che stiamo ospitando
E quindi se questa struttura facesse i famosi programmi Paese e facesse i i famosi studi settoriali e arrivasse a concordare anche negli scenari internazionali quali sono le politiche da promuove nel settore rurale del settore
Urbano nel settore industriale eccetera secondo nelle regioni eccetera in particolare per quanto riguarda
La politica del territorio la politica dei lavori pubblici
E delle infrastrutture che cosa è che si potrebbe che si potrebbe porre come obiettivi quali potrebbero essere i settori di intervento
Ecco oggi parliamo di infrastrutture di lavori pubblici e direi che divide l'acquedotto ferrovia sembrano lui riempire lo scenario
E non sembra che ci sia granché di altro senz'altro nella panoramica di quanto finanzia la cooperazione italiana questo rappresenta la stragrande maggioranza delle opere che vengono finanziate ma se pensiamo a questo settore qui al territorio al settore urbano
Fa dei lavori pubblici e in realtà da fare ce n'è moltissimo e anche lì basterebbe basarsi sulla casistica di quello che invece viene finanziato da altre cooperazioni bilaterali o da o dagli organismi internazionali
Ecco in termini generali direi che
Il problema del riequilibrio territoriale è un problema che ritroviamo quasi ovunque nei Paesi in via di sviluppo il che porta all'identificazione di interventi a sostegno delle città intermedie quindi di un riassetto del territorio che sia di freno alla all'urbanizzazione accelerata che di per sé
Causa una serie di altri problemi a valle
Investire sulla città intermedie certo vuol dire interventi Harold quindi investimenti di infrastrutture però che non possono che collegarsi a una serie di altri componenti che hanno a che vedere con la capacità di gestione municipale con il modello di sviluppo territoriale che ha a che vedere con
Naturalmente con lo sviluppo rurale o industriale o estrattivo delle aree in questione quindi senz'altro ecco nel caso del degli interventi che guardare equilibrio territoriale la città intermedie
Comunque non si può pensare a un soggetto attuativo che se ne freghi di tutto il resto vada lì per fare la sua forniamo il suo acquedotto e non colleghi questi questi elementi comma con il resto permette viceversa questo non fa che confermare che assenzio realizzare delle opere infrastrutturale in una determinata città intermedia
Di un determinato pedine sviluppo se cooperazione italiana o meglio ancora
L'approvazione tran coordinamento con altre cooperazioni in quella determinata area sta promuovendo una crescita socioeconomica che guardi che abbia analizzato in che settore intervenire come intervenire
Perché di per sé l'infrastruttura resta lascia il tempo che trova un altro settore enorme
Che riguarda il territorio che riguarda però anche l'assetto ambientale dei presidenti di gruppo
è senz'altro quello della riqualificazione urbana e
Direi che siamo così indietro nel settore campo italiano
Devo far seguire questo termine di una spiegazione Che cosa è la riqualificazione urbana ecco
Questo mentre altri donatori sul sul tema e quindi del signor Bana spenda decine di milioni di dollari all'anno noi stiamo ancora balbettando la terminologia relativa cominciando a cercare di far penetrare nella testa dei
Delle persone che gestiscono la cooperazione che il settore urbano è di per sé un settore fondamentale che è la riqualificazione urbana
Uno degli argomenti chiave il degrado ambientale di cui parliamo
E di cui abbiamo parlato anche durante la sessione di questo pomeriggio purtroppo continuiamo spesso identificata con gli esempi che ha a che vedere con l'erosione del suolo con
Sulle montagne che perdono il
Il terreno sul quale coltivare o con tutti gli altri disastri ecologici che leggiamo nel territorio rurale ma realtà se guardiamo poi ai presidenti di gruppo di dire che maggior parte delle condizioni di sofferenza dalla popolazione legato allegato ambientale sono legate al degrado ambientale urbano voglio dire stiamo parlando di di un ambiente urbano che molto spesso in condizioni
Tremende e
Direi caso del colera intero latin America in generale è universalmente
Riconosciuto che sia da imputare a una mancanza sistematica di sistemi di smaltimento
E di sistema di adduzione idrica degni di agglomerati urbani che vanno fra i tre e i quattordici milioni di persone quindi
Ecco cosa è la riqualificazione urbana è cercare di mettere le mani su gli agglomerati nati attraverso la spinta del dell'esodo rurale nati attraverso l'ammassarsi in bidonville Formenti
Di una grandissima parte la popolazione residente la quale ovviamente è quella più basso reddito è quella che fa parte del settore informale quella che comunque soffre maggiormente per la mancanza di servizi sanitari scolastici o a altro
E così esiste ormai da vent'anni una tipologia di di interventi su queste tematiche cosa si fa sui quartieri informale come si fa o come si fa a predisporre anche delle città che sono prive di risorse
Per potere improprio gestire programmi di infrastrutturazione di lottizzazione c'è come si fa a spendere i pochi soldi che ci stanno per affrontare questo tipo di questo tipo di intervento
Nicola Ricolfi persone perché spontanei passa attraverso degli scorsi Tana che vedere con la regolarizzazione Fondiaria con la creazione di catarsi municipali
Con ovviamente questo lo vedremo fra un attimo la messa in moto di meccanismi partecipativi mineralizzazione delle opere tutte cose che sono i diametralmente opposto di quanto ovviamente interessa chi oggi pilota la cooperazione italiana e chi oggi decide come sistema Insolera cooperazione tra settore
Urbano o dei lavori pubblici o delle infrastrutture voglio fare un esempio le quello del del Salvador dove a seguito del del terremoto dell'ottantasei ottantasette che fosse
La cooperazione tra le han deciso di investire una fra casa dei miliardi per la ricostruzione della città
A favore naturalmente del dei senza tetto
Che erano le popolazioni comunque a più basso reddito della città ma all'intervento che poiché la cooperazione Rizzato usata per la costruzione del Distrito Italia così detto che
Un un nuovo quartiere a trentacinque chilometri dalla città e quindi dalle aree terremotate affidato completamente
Sia come progettazione che realizzazione dei grossi gruppi italiani quali hanno operato in quest'area del Salvador come sarebbe potuta costruire a Pomezia piuttosto che
In un altro posto del genere e dove ovviamente la logica
Dell'intervento non è stato quello di ricollegarsi ai bisogni ricollegarsi alle capacità e cercare delle soluzioni che
In qualche modo intervenissero assuma su un degrado urbano degrado ambientale urbano molto profondo ma semplicemente di nuovo è solamente quello di esportare
Un prodotto italiano
Facendo un cordone sanitario il più perfetto possibile intorno al cantiere ha incontrato Adriano per non avere fastidi allora
è chiaro che se
Sì le forze che spingono nell'identificazione degli interventi sono le stesse che si stanno costruendo a misura dei mercati e dei contratti non arriveremo mai a fare se non salvo qualche sporadico intervento di Ang cavalca per fortuna possiamo menzionare ma non riusciremo mai a fare gli interventi su settori urbana sulla riqualificazione urbana che che vadano oltre puro discorso di di mattone e di cemento
Un altro settore che anche oggi ieri palesemente assente dalle liste dei project vocazione italiana sono operazioni manutenzione urbana lire al massimo seria pensare che si affida a un'impresa la realizzazione di un acquedotto
O la realizzazione del sistema fognante ma spese voglio dire ci troviamo nella maggior parte dei casi nelle sezioni di città che hanno avuto una storia coloniale trent'anni ed indipendenza senza penso alle città africane che conosco
E dove comunque di soldi almeno nella parte consolidato nella città in termini di infrastrutture a rete ne sono stati spesi però ecco qual è la società italiana che si disegna su misura un intervento dovete mettere le mani su una Rete sfasciata di fogne
O di acquedotti in assenza di cartografie con l'amministratore amministrazione comunale che non capisce Ticozzi sta parlando con
Ecco
Quando invece si può tranquillamente dire benissimo ricominciamo da zero oppure formuliamo una cosa
Dove comunque l'ottica è sempre quella di avere il meno a che fare possibile con gli interlocutori locali e il più possibile impacchettare il prodotto
I servizi da esportare a partire dell'Italia consegnarlo lì se questo fa o non fa differenza se le condizioni di vita nelle condizioni urbane migliorano migliorano sicuramente non è il il criterio di valutazione dell'impresa o della Società di di ingegneria che che lo definisce ma ecco io sono convinto che se questa briglia sciolta sul collo del dell'imprenditoria italiana venisse prese in mano otterremmo senz'altro che le stesse società che oggi possono impunemente
Ritagliarsi su misura dei Progetti farse senza farseli finanziare realizzarle sarebbero costrette Rho-Pero Anna plurale evoluzione del mercato e per inseguire i finanziamenti pubblici
Sarebbero costrette a partecipare alle gare sarebbero costrette a fare delle cose sulla quale oggi arricciano il naso lieve oggi si possono permettere rilanciare il naso se gli diciamo
Facciamo un intervento di riqualificazione dei quartieri informali di São Paolo oppure di Abidjan perché sanno che possono
Come dire toccandola leve giuste ottennero definanziamento invece della costituzione di ventisette villini o qualcosa altrimenti in cui
Ci fosse questo questo indirizzo politico di altro segno sicuramente anche gli italiani così come
Le altre in prese o male altresì Salvini ieri altri Paesi potrebbero fare delle cose grezzo ecco mutazione urbana che mi si sicuramente come altro settore sulle infrastrutture esistenti sul parco immobiliare esistente in alcune situazioni dove non so penso a causa di Maputo di Ruanda dove fra l'altro sono stati anche gli accenni di montaggio di progetti in questo senso ci troviamo condizione di un grosso pacco immobiliare una mancanza di capacità poi di
Di mano in funzione o di reo di completarlo come nel caso di Ruanda
Manutenzione urbana visto anche come
Come risanamento ambientale
Come opere che
Che possano
Migliorare
Le condizione ambientale all'interno del all'interno del tessuto abitativo
Quindi si tratta di opere di drenaggio di opere di di fognatura di opere di
Controllo dei sistemi di infrastrutture arretro appunto che già sono in piedi o che vanno o che vanno modificate
Altro settore che stranamente ma riguarda quello del territorio delle Infrastrutture Lavori pubblici e quello della gestione municipale voglio dire chi come la banca mondiale piloti in quindici anni ha investito centinaia di milioni di dollari
Per realizzare o peraltro mantenere avere infrastrutture urbane nell'ostilità le pedine sviluppo
Si è resa conto che
Che questi investimenti sono destinati a non produrrà i benefici che dovrebbero se a questa migliore dotazione in termini
In termini hard in termini di opere non si accompagna una migliore capacità di gestione
Urbana sua complessa e quindi
Stiamo vedendo sullo scenario internazionale apparire a una serie di nuovi di nuovi strumenti di nuovi interventi che guardano al cioè il rafforzamento istituzionale in particolare nell'area della gestione cit della città e della gestione del territorio
Proprio per per toccare questo punto
E poi ovviamente le grandi infrastrutture perché giusto gridare allo scandalo quando si deve cliccare finanzia ma dico dopo l'altra ma
Diciamo verrebbe farci pensare credi che non serva oppure che le strade non servono che la metropolitana urbana non serva perché
Ecco basta avvicinarsi a Recanati per
Dello sviluppo socio economico di un di un Paese africano latino-americano asiatico e capire come anche queste sono senz'altro delle componenti necessaria
I quali ovviamente vanno progettate e realizzate con tutte le accortezze che di cui già si è parlato prima e che non possono essere
Interventi esclusivi dia un Paese donatore nei confronti del Presidente sviluppo
Quindi senz'altro meno di che più riabilitazioni senz'altro meno autostrade ferrovie e più le più interventi sulle città secondarie quindi senz'altro una politica di altro segno che guardasse per l'aspetto del territorio e delle aree urbane e dei lavori pubblici nel PVE S
Manterrebbe la presenza di queste grandi opere ma la riequilibra Webber con una serie di altre componenti
Ecco se c'è ancora cinque minuti di tempo io vorrei
Sopperire alla impressione sbagliata che so sicuramente danno che comunque qualunque cosa si volle realizzare in quel settore devono essere per forza le impresa densità ingegneria farlo a questo no è vero
Penso che c'è sicuramente un ruolo per loro una volta che queste redini la fata sciolta vengono invece ripresa fermamente in mano
Ma anzitutto c'è un ruolo molto grosso la realizzazione di questi diversi interventi per interlocutori locali le vie è evidente che il momento in cui l'impresa italiana si identifica il proprio oggetto o li ha necessariamente i meccanismi e nel paese riceve beneficiario e all'interno cooperazione italiana
La finanza del Progetto lo realizzarlo monta a propria immagine e somiglianza è chiaro che tenderà attenere per sé tutti i margini di profitto tutte le lavorazioni tutti i passaggi che comunque
Sono sono funzionali alla propria organizzazione aziendale al proprio interessa d'impresa
Invece vediamo come sia estremamente importante estremamente opportuno invece il coinvolgimento degli interlocutori locali e quindi il coinvolgimento anche delle imprese locali lì dove ci sono e il coinvolgimento anche di società di consulenza locali nella realizzazione di di opere
Questo però perché se non si lascia un'opportunità per la partecipazione di questo tipo di interlocutori
La
Ecco una serie di benefici che si possono ottenere dalla realizzazione di opere infrastrutturali in realtà avevano completamente persa
Quindi certamente oltre le in presenza di ingegneria che oggi hanno la parte del leone c'è spazio per le leggi c'è spazio italiane voglio dire e locali
C'è spazio anche per tutto un'altra tematica che è presente alla quarantanove che ancora assistente ad attivare che è quella della cooperazione decentralizzata
E cioè per azioni dove
Il sostegno di municipalità o Enti locali dei paesi in via di sviluppo intervengano regioni enti locali italiani che possono del loro bagaglio di esperienza in campo di realizzazione manutenzione di infrastrutture o di funzionamento della macchina di un municipio l'amministrazione è un comune
Fare
Ecco trasferire una parte di queste capacità quindi direi che anche nel settore Territorio Infrastrutture oltre a un una verifica una modifica profonda delle priorità settoriali e degli obiettivi annullarlo un allargamento delle tematiche così come descrivevo prima ci dovrebbe essere
Un allargamento anche di quelli che sono i soggetti attuativi che la cooperazione italiana potrebbe mettere in campo che non mi ripeto
Tra i servizi e ONG regioni enti locali o oltre a intendersi dall'ingegneria ma comunque con un ruolo il più importante possibile affidato alla realizzazione da parte di interlocutori locali ecco
Parlo ancora di di soggetti attuativi non parlo di metodiche di intervento perché anche qui c'è molto da innovare e c'è una buona casistica alla quale riferirsi perché si si parla sempre dei lavori si parla sinora di lavori affidati alle impresa
Siano esse italiane o locali ma
I lavori di costruzione a seconda dei contesti a sé come loro ampiezza delle loro caratteristiche si possono realizzare in molti modi diversi
Perché se parliamo per esempio come facciamo cinque minuti fa della riqualificazione dei quartieri spontanei della legalizzazione delle bidonville dell'introduzione di
Infrastrutture e servizi di miglioramento conferimento dell'abitazioni eccetera è chiaro che è un tipo di intervento che non sarà oggetto di un appalto a un'impresa ma è un intervento che passa sia nella fase decisionale
Che progettuale che realizzativa presso la partecipazione degli abitanti
E quindi ecco oltre affidare delle degli appalti alle imprese si può pensare di organizzare lavori in auto costruzione si può pensare di organizzare i lavori in economia cosa lavora in economia sono lavori nei quali per farla breve
Proprio c'è lo spazio per la collaborazione di so cooperative che producano mattoni o blocchi di cemento altro
Diciamo dove il il cliente il soggetto attuatore anziché affidare in blocco riscontrata un'impresa alla quale poi si organizza come sulle strutture invece acquista assume organizza gestisce e coordina una serie di risorse che sono che è una dimensione aziendale frammentaria perché qui sono destinate a essere tagliate fuori da by grossi lavori
E questo proprio perché qualunque opera di costruzione all'interno del progetto di cooperazione dev'essere vista anche
Dal punto di vista del delle ricadute occupazionali del decaduto economiche che che correre nel contesto nel quale si va a lavorare deve se dobbiamo realizzare un un centro di salute
In una zona rurale di un Paese qualunque oltre al cercare di raggiungere l'obiettivo di fornire quella zona di un servizio oggi assente e quindi ma ecco di
Avere la copertura sanitaria che prima manca lo possiamo anche dirci che la realizzazione di un edificio di centocinquanta metri quadri all'investimento dei
Relativi milioni
Per realizzazione e le opere può essere un'occasione di lavoro può essere una occasione di qualificazione professionale e quindi di innesco di avvio di
Di partecipazione da parte la povera popolazione locale
Che di per sé può beneficiarne
Ecco quindi io credo che se parliamo di
Se parliamo di interventi che non siano pilotati dall'impresa ma che guardino il settore del
Il settore urbano lavori pubblici infrastrutture del territorio
Sotto un'altra ottica ci troveremo senz'altro a potere mettere in campo una serie di strumenti a fare interventi che ben si accompagnano alle cose che vi si dicevano che stamattina e cioè a quelle politiche di giustamente o strutturale che guardino l'impatto occupazionale che guardino l'impresa sociale che guardino l'avvio di meccanismi di investimento che possano consentire la popolazione di
Perdere si quei benefici del dei prezzi controllati del del sostegno statale al consumo ma possono viceversa ottenere o delle aperture in un altro in un altro settore allora credo che
Quelli che fanno le cose che ho visto quindi non non professare inventando niente ma in un Paese come il Ghana per esempio dove è in corso un l'aggiustamento strutturale ho visto dei progetti di manutenzione urbana e di riqualificazione urbana che hanno però queste caratteristiche cioè di passare attraverso nei meccanismi di realizzativi Labouré intensi dove gli obiettivi sono piuttosto la riqualificazione delle infrastrutture esistenti acquedotti fognature altro piuttosto che farle di nuovo perché tanto è più facile farmi di nuovo che aggiustarli
E quindi dover l'attenzione di generare occupazione di coinvolgere la popolazione locale
Per il centrismo che occupa occupazionale che ciò implica è stata applicata al comma ecco un'ultima cosa io credo che
Qualunque intervento in questo attore
Dovrebbe passare per su una griglia
E alcuni criteri dovrebbe essere comunque rifiuti rispettate e direi che si è che stiamo parlando di grandi infrastrutture sia che parliamo di di colite sono Oman pensioni urbano dell'equilibrio territoriale dovrebbero esserci senz'altro delle componenti di uso di risorse di materie locali dovrebbe esserci senz'altro un'attenzione al trasferimento di no a alla formazione professionale
Dovrebbe esserci un'attenzione alla alla capacità vocali di gestire queste cose che si realizzano e dovrebbe esserci ovviamente anche un'attenzione alla replica abilità di questi interventi cioè credo che non ha senso pensare di investire del denaro sia sia esso dalla nazione in questione o della cooperazione internazionale se no adesso dei nuovi che possano generare nuovi approcci che possano
Di conseguenza diventare parte di un meccanismo coerente di di realizzazione degli interventi e non piuttosto delle opere che sono coperte fuori scala rispetto a loro caratteristiche tecnologiche fuori scala anche rispetto però l'aspetto economico capacità poi di mantenere in funzione di di farne ancora se ce n'è bisogno o comunque di di tenerle di tenerla in piedi
Ecco questo credo sia tutto grazie
Ringraziamo torni in video
Intervento ora è di Luca credo stiano socia comunista dello sviluppo
Degrado ambientale e società locale l'esempio del Sen
Meglio la fortuna di uscire dalla città e tornare in campagna noi siamo male in città almeno nelle nostre città
E comunque questo il e il tema di cui vorrei parlare questo pomeriggio per ben tre ore sono cinque quindi speriamo bene
Il tema è quello del degrado ambientale della società rurale
è un tema che
C'è stato posto davanti che il all'opinione pubblica e quindi la nostra cooperazione affrontato in modo radicale radicalmente nuovo all'inizio degli anni ottanta con la la coincidente la contemporanea siccità nel mezza e lì che son partiti i primi grandi fonti fondi italiani per ricordare il programma per il sei la RAI primi cinquecento milioni di dollari che hanno portato poi alla alle incremento successivo dei fondi della cooperazione
Qualcosa che questa siccità che c'è stata descritta tante volte dalla stampa dalle immagini televisive e così via come un avvenimento catastrofico frutto di più anni di siccità che creava una situazione ormai insostenibile in cui si determinava perdita di raccolti moria di bestiame scomparsa della copertura vegetale e così via migrazione di intere popolazioni cioè in realtà se noi
Analizziamo la storia di questa regione del mondo vediamo che non è affatto la prima volta che una fenomeno climatico come il ripetersi di anni siccità si determina anzi è qualcosa che è stato registrato sicuramente era la memoria orale dei popoli che vivono in questa regione e anche nel nella meritata fine dei record dell'amministrazione coloniale fino al tempo
Il il problema e caratterizzato dal fatto che in nello che in occasione della grande siccità del fine anni settanta inizio anni ottanta
Vi sono tre variabili che si manifestano con caratteristiche è una forza mai registrata in nei tempi precedenti
Idea che son questi tre grandi temi che interessano questo il rapporto tra ambiente e società rurale
Il primo di questi forse un un discorso non strettamente ecologico ambientale ma è la crisi
Della socio cultura tradizionale delle popolazioni che vivono in questa regione
E quindi anche dei loro sistemi di uso gestione del territorio
è una crisi perché data da molti anni prima rispettabili della siccità una sì su una crisi in già indotta nel periodo della colonizzazione dalla presenza pressante dell'amministrazione coloniale
E poi dei governi indipendenti dei governi nazionali che in qualche modo proseguono le stesse linee di rapporto con le campagne quelle che sono state definite politicanti rurali da molti analisi che sono state fatte
E comunque dall'innescarsi più in genere negli anni successivi di quel processo che abbia chiamato di modernizzazione in termini generici
Che fa sì che i vecchi equilibri vecchi rapporti all'interno della società locale delle comunità di villaggio vengano a in qualche modo a a cadere
In tale contesto un fattore che a me sembra di di grandissimo peso e che invece non è mai stato oggetto di un'attenta riflessione
Da parte di nessuna delle
Degli attori diciamo che si muove nel campo della cooperazione internazionale né tanto meno dei governi e paesi interessati è stato il ruolo svolto dalla scuola
A scuola importata attraverso il l'amministrazione coloniale una scuola di stampo europeo una scuola centrata sul modello della città
Una scuola che propone dei modelli di consumo assolutamente estranea avulsi dal contesto rurale in cui viene ad agire
Però che ha una capacità dirompente norme rispetto alle classi giovani che che che hanno questo tipo di scolarizzazione e che crea una frattura generazionale molto netta con i genitori o le persone che ha questo tipo educazione non han partecipato attraverso anche solo la la semplice capacità di leggere e scrivere che determina un salto una sorta di di orgoglio e anche di disprezzo da parte dei giovani nei confronti degli accenni che non detengono questi strumenti apparentemente di lettura e anche di controllo della realtà
Cosa non vera questo il è una dimensione importante di di cui tener conto
è una scuola tra l'altro dove non si parla di territorio non si parla di delle condizioni reali della Società del terribile del dell'ambiente in cui le scuole stesse poi vanno a insegnare a reperirlo studenti
In cui tanto meno si parla di problemi di equilibrio di questo ambiente problemi di un uso continuato sostenibile di queste delle risorse che il territorio ambiente forniscono
Quindi già il primo fattore questo della crisi socioculturale il secondo è quello già citato benna risaputo ma forse mai abbastanza presi in considerazione dal TAR è quello del dell'esplosione demografica l'esplosione demografica facilitata dai grandi campagne di vaccinazione del degli anni Sessanta sostanzialmente dalla diffusione della medicina moderna anche in ambito rurale
Che determina un aumento della popolazione ma in modo selettivo sostanzialmente crolla il tasso di mortalità infantile rimane quello di mortalità generale per cui aumenta in modo spropositato numero di di giovani di
Di le le classi più giovanili all'interno dalla popolazione complessiva
Quindi qui
Ciò significa non solo mettere le premesse per un ulteriore boom demografico allorché queste classi accederanno Ynet all'età riproduttiva
Ma significa per il periodo in cui questo ancora da venire che comunque le unità di lavoro gli adulti in sostanza hanno a loro carico numero crescente di persone e sono persone non attive sono persone che non possono che dare un contributo marginale alla all'economia familiare
Sono persone tra l'altro che come vediamo attraverso la scuola agiscono in modo come dire provocante protettivo e di rifiuto abbastanza spesso del sistema di vita di produzione tradizionale
Il terzo elemento anche queste abbastanza ovvio e quello della penetrazione forzosa indotta prima dal dall'amministrazione coloniale e poi dai governi nazionali di una serie di produzione in genere a carattere monocultura Ale e di tecniche produttive anche queste importate del tutto dall'esterno imposte in loco
Centrate sulla possibilità di commercializzare esportare fuori del paese i i prodotti di queste stesse coltivazione
Questo tipo di di politica
Non solo crea ovviamente dipendenza in termini tecnologici da una serie di input che hanno da essere reperiti al di fuori dell'ambito locale che siano le città dello stesso paese o più spesso dall'estero
Ma favoriscono duramente anche la crisi di sistemi e metodi di produzione tradizionale
Che vengono abbandonati pensiamo per esempio al ruolo che ha giocato l'arachide o più ancora il cotone che oggi rimane la cultura d'esportazione principale di molti dei paesi del Sella che di per sé non può non essere realizzata se non in imporli implicando una serie di di input con i pesticidi e così via che
Che non possono che essere importati e che creando una serie di conseguenze a valle sulle sulle colture che si succedono sugli stessi terreni
Un aspetto altro da considerare importante di interazione tra questa dimensione diciamo che la vede sistemi produttivi e dei tipi di di di di produzioni e la società la crisi del socioculturali cui parlavamo prima
E che l'introduzione di colture da reddito che Sex Kakashi Strokes non può che
Giocare
A modificare gli equilibri precedenti nell'organizzazione ripartizione del lavoro all'interno dalla famiglia e tra sessi sostanzialmente è un processo in cui la donna perde
La una buona parte della suo margine di libertà decisionale di discrezionalità nella gestione del proprio lavoro del proprio tempo in quanto essendo queste colture da reddito quindi pronto producono un un introito monetario la famiglia
Immediatamente mobilitano l'interesse dell'uomo che cerca di utilizzare tutte le risorse lavorative familiari a favore di questo tipo di produzione sottraendole e questi sono i risultati di studi la stanza serie proseguiti nel tempo a discapito delle produzioni alimentari che sono normalmente erano in molti casi a carico della donna e che sono comunque indispensabili per il mantenimento della famiglia stessa
Quindi direi quando affrontiamo questo discorso di degrado e e società rurale non possiamo fare a meno di tener conto di della presenza di queste variabili come queste interagiscono tra di loro creando una situazione assai assai difficile sei delicata in cui è difficile identificare i punti d'attacco
A questa emergenza parliamo in particolare del Sahel del dei primi anni Ottanta sappiamo che si è risposto sia con lo stanziamento di fondi abbiam già detto
Ma con oltre a alla alle grandi opere su cui vorrei tornare più tardi
Meritano una riflessione forse ulteriore
Si è agito con interventi tampone sostanzialmente soprattutto direi all'inizio almeno nei primi anni aiuti alimentari e servizi di base
Acqua potabile in alcuni casi costruzione di dispensari scuole fatta su grande scala comunque su grandi numeri a prescindere quelle che pagano le reali possibilità di utilizzare questi servizi molte scuole sono state costruite e magari col concorso dei villaggi in zone in cui però il governo non è in grado di inviare degli insegnanti
Idem per la sanità di base
Ecco usciti da questa fase in cui l'emergenza a ha potuto trionfare con degli alibi piuttosto reali consistenti forse il caso appunto di di affrontare il problema con maggiore
Riflessione con maggiore scientificità si corre cercare di identificare quelli che possono essere delle altre vie per lavorare in questo campo
Un aspetto nuovo in questo senso interessante credo sia e siamo qui nell'ambito giusto in questa sede per per per richiamarlo la in qualche modo riscoperta e valorizzazione delle tecnologie tradizionale la capacità della società tradizionale di rapportarsi in modo equilibrato e
Non debba operativo ma con una visione lunga nel tempo con il proprio territorio e con le risorse che in questo sussistono
Sappiamo più o meno come quanto articolate quanto funzionale fosse della il sistema di utilizzo del territorio da parte dei villaggio tradizionale con questa ripartizione tra zone di caccia zona di raccolta di di pascolo di coltivazione e così via e anche l'utilizzo di tecnologie che a lungo fino a questi anni i tecnici ha considerato con molto negativamente come per esempio la la coltivazione itinerante
In cui la la vegetazione viene tagliata bruciata per qualche ultimare qualche anno finché la fertilità scende e si passa nuovo territorio
Anche questo tipo di sistema sembra dato in quel contesto ha una sua razionalità anzi probabilmente gli studi più recenti dimostrano che fosse il più sensato anche dal punto di vista della conservazione stessa dell'ambiente
Questa attenzione per quelle che erano le tecnologie tradizionali è un fatto abbastanza nuovo soprattutto al
Diciamo la la ricerca di una analisi sistematica di uno studio serio e circostanziato di questa tecnologia
è un è un è un qualcosa che sicuramente va va va considerato in termini positivi e può dare degli elementi di indicazione utili alla
Alle politiche di intervento di di lavoro nelle aree rurali
Un esempio diversa consapevolezza banale ma forse significativo non so col recente uno di questi ultimi numeri della rivista Time che è una delle vista più alta tiratura a livello mondiale
In copertina al suo interno un dossier sul problema della scomparsa delle culture Indie o comunque delle culture e civiltà marginali
Soprattutto cacciatori-raccoglitori la cosa interessante non è questa denuncia che abbiamo sentito in molti anni è spesso con toni folcloristici un po'retorici
Non è problema che scompare l'ultimo indiano con le sue pitture sul volto il problema è che con questo scompare
Una tecnologia un un savoir faire una capacità di rapportarsi riutilizzare in modo sano e continuativo il territorio l'ambiente
Dà la caccia la pesca e l'agricoltura e così via che qualcosa che non potremmo ricostruire perché quell'esperienza secolare millenaria maturata da quelle civiltà se ne sta andando con quelle civiltà materialmente in Africa si dice quando l'uomo ora è un uomo anziano come bruciasse una biblioteca
Molte volte di più puramente questo discorso è vero per queste civiltà dall'Amazzonia alla Nuova Guinea alla Malesia e così via
E lo stesso discorso puramente vale in Africa nel Sahel per popolazioni che oggi per una serie di ragioni son diventate marginali e contro le quali gli stessi governi locali hanno politiche repressive a volte poliziesche pensiamo ai Tuareg e purtroppo recentemente anche ai ai ai pastori nomadi in tutte le loro diverse sottotribù
Questo è un altro aspetto importante cioè da un lato diciamo sì la tecnologia tradizionale è importante e fondamentale va capita dal conosciuta meglio ancora oggi noi abbiamo dei frammenti di conoscenza e soprattutto negli abbiamo al di fuori del del modo di guardare a questi elementi che la popolazione locale che la cultura locale ha saputo elaborare nel tempo quindi strato di costruire questo quadro sia in termini di nuovi elementi di conoscenza sia in termini di di chiave di lettura come se posso dire così ecco uno delle ragioni che però rendono come dire
Tutto questo esercizio interessantissimo si utile ma da da gestire da vivere con una certa cautela poi nella sua possibilità di futura applicazione sta nel fatto che non tutto ciò che è tradizionale ecologico diciamo verde tra virgolette è di per sé valido riproponibile oggi perché come vedevamo prima certe circostanze
Sociali culturali dire densità sul territorio e parliamo del incremento demografico e così via sono variate e questo fa sì che quella conoscenza e quel recupero possano essere solo possa venire solo se filtrato rientrato tenendo conto di queste mutate condizioni
è una delle mutate condizioni purtroppo se parliamo del Sarin particolare e che il delicato equilibrio la la difficile convivenza che attraversa i secoli sarà stabilito tra gruppi che praticavano attività diverse ma complementari e appunto parliamo dei contadini e dei pastori per esempio parliamo dei contadini Aussa in tutta la zona la Nigeria del Nord parte del Camerun ormai Niger e dei pastori questa convivenza fatto sì che attraverso una serie di accordi che la tradizione poi gli ha sancito e reali addirittura messo in forma scritta già prima del periodo coloniale
La presenza di bestiame di di mandrie di questi pastori sui campi dopo il raccolto permetteva una loro concimazione Henry fertilizzazione che ne ha garantito
La l'impossibilità di di coltivare quindi produrre attraverso molti secoli questo tipo di equilibrio oggi purtroppo non esiste più abbiamo recentissimamente avuto notizia credo la settimana scorsa di scontri seri sanguinosi tra popolazione è autorizzato porzione agricola le autorità da un lato e pastori dall'altro in Niger impartito
è un fenomeno questo che è già avvenuto da gravissimamente deteriorato con le popolazioni Tuareg lo conosciamo tanto in Selke in Algeria nella parte sahariana diciamo
E purtroppo si stare più replicando con una una uno di quei casi in cui la convivenza tra popolazioni era fattore fondamentale per la continuità della risorsa della
Sopravvivenza dei due gruppi nella loro specificità
Quindi anche questo condizione fondamentale che è mutato di cui non possiamo non non tener conto
Tuttavia rimane il discorso rimane la la fondamentali Tabili una seria sistematica ricerca su questo tipo di tipo di problema che questo è un elemento sicuramente interessante e positivo su cui molti si stanno aprendo
Tornerò fra un attimo su questo un secondo aspetto che è abbastanza legato e complementare a questo
E che in buona misura io credo dipende dal lavoro dallo sforzo dalla da tante battaglie fatte particolarmente io direi dal dal mondo degli organismi piccole organismi non governano in tali rispetto alle grandi società in grandi imprese di cui si parla prima i gruppi ambientalisti e così via
E che vi è una crescente questa volta consapevolezza sembrerebbe non più solo moda come è stato parte un po'di anni a questa parte
Che senza un coinvolgimento fin dall'inizio del disegno dei Progetti fin da prima di identificare quelle che potrebbero essere le attività del progetto stesso quindi su finanziamento almeno in parte sterno perché questo non non possiamo farne a meno
Avvenga con la popolazione locale avvenga con la comunità le comunità che saranno interessate dall'intervento stesso
Questo è un è una attenzione ed è un un riconoscimento di queste controparte locale non più sotto forma di governo ministero servizio tecnico x o y nel territorio ma in termini di popolazione che abita che vive che sopravvive in quel territorio
Come unico interlocutore possibile o principale interlocutore possibile comunque come unico attore del proprio sviluppo Houghton sviluppo o conservazione sopravvivenza
E questo vale in tutti i campi tanto più nel settore ambientale dove
Ecco purtroppo il crisi della socio cultura tradizionale ci mette di fronte a delle debolezze strutturali di come dire di di di questa stessa
Cultura
Se infatti accenniamo un attimo a rapporto tra al tipo di percezione che le popolazioni locali del sa è l'anno della dell'ambiente in particolare della vegetazione degli alberi
Non si può non riconoscere che questo tipo di di relazione non non darebbe non darmi sembra dar prova di una consapevolezza del degrado che queste stesse risorse questo stesso ambiente hanno vissuto e continuano
A sopportare
L'albero per esempio continua a essere qualcosa di dato qualcosa di che il bon Dieu fornisce che che per questo nasce e ci troviamo
A poter utilizzare lo sfruttamento di questo tipo di risorsa che siano alberi cespugli erbe o altro è di fatto indiscriminato la cosa abbastanza straordinaria per noi dal il nostro tipo di logica e che queste popolazioni sia in ambito evidentemente ero urbano e periurbano ma spesso anche ormai in ambito rurale si trovino a pagare il legname necessaria cucinare un certo pasto più del costo del Passo spesso cioè l'energia necessaria cuocere
La lassù poche con Miglio perché sia questo legname costa più del del del del cibo sesso
E pure di fronte a questa evidenza che qualcosa è radicalmente cambiato che legname non è più un'energia disponibile ovunque apprezzo zero
Non sembra che nei governi nelle popolazioni interessate abbiano per il momento elaborato nessuna strategia e nessuna capacità di risposta operativa
Paradossalmente e qui vorrei insistere sulla delicatezza nel recupero delle stelle tecnologie tradizionali paradossalmente queste tecnologie oggi se giriamo il Sahel vediamo che sono sostanzialmente applicate
Da imprenditori da piccoli o medi imprenditori privati che si trovano nella possibilità di disporre di di risorse e di sostanzialmente monetarie con cui pagare a basso prezzo la manodopera locale l'uso o l'acquisto di terreni
Anche se questo non è previsto dalla legge ma nei fatti accade
Attraverso persone tempi delle attività produttive che usano i sistemi collettivi condividi lavoro di gruppo tradizionali
Che a loro volta insistono sull'uso di tecnologie di utensili tradizionale però per definì che ormai sono del tutto estranee alla comunità
Praticamente lavoro salariato in funzione di interessi commerciali de di un di un imprenditore e lo stesso accade nei rarissimi casi di piantagioni per produzione di legname da ardere o da costruzione
Si tratta appunto di imprenditori mentre invece i bar del village le piccole piantagioni comunitarie sono quasi ovunque fallite per ragioni che in qualche modo sono implicite in quello che ci siamo venuti dicendo
Una piccola mamma importanti digressione vorrei fare su su tutto questo evidentemente non possiamo e interventi di di cooperazione di riorientamento nostra cooperazione in futuro non potranno pensare di muoversi solo su questa dimensione come dire micro locale di cui stiamo parlando
Ci sono delle dimensione per esempio quella del sistema fondiario collegato al sistema giuridico in vigore in questi Paesi
Il diritto di accesso a risorse forestali sicuramente degradate ma ancora in qualche modo esistenti che sono quasi tutte sotto forma di Fauré classe o foresta demaniale di proprietà pubblica
Il la difesa di una forma o qualche forma di Pastora lirismo transumanze magari su scala locale regionale e così via
Il rilancio di questi una parte di queste tecnologie tradizionale di cui parlavamo non possono non non essere sostenute anche da una serie di interventi su livelli diciamo più macro che sono appunto la le politiche del il sistema legislativo e giuridico dei paesi in cui ci si trova ad operare su questo su questa complementarietà di livelli di intervento ritorna di nuovo la la la necessità assoluta di dotarsi di una strategia di intervento è chiaro che l'intellighenzia attiva puntuale sul villaggio su un gruppo di villaggi non potrà aver nessuna capacità di incidere sul governo locale a livello del sistema fondiario potrà tutt'al più ottenere una esenzione temporanea di quel diritto una sospensione di quel diritto per sperimentare formule di gestione diverse
Però è importante che ci si collega anche questi altri livelli e questo implica un altro aspetto
Che è stato già più volte sottolineato che quello della necessario coordinamento e raccordo con gli alle altre agenzie gli dissi a bilaterali che internazionali evidentemente con le ONG
Organizzate in federazione o confederazione che siano tanto del dei paesi delle regioni interessate che dal Nord
In questo conta il sole fare brevemente riferimento a un'esperienza che
è una venuta sviluppandosi negli ultimi tre anni che quella dei il dell'approccio per recessione di terroir
Ormai quasi tutti i paesi del Sahel Senegal Mali Niger Burkina esistono dei piani nazionali di cessioni intervalli il sua che sono stati proposti ho riproposto dalla Banca Mondiale
E che stanno convogliando una parte crescente delle risorse in termini di aiuto internazionale da parte dei diversi donatori più importanti nella zona nel Sahel in particolare francesi e tedeschi
L'idea di base è quella di partire da una diagnostico che pianificazione concertata tra Progetto tecnici locali e comunità
Di quelli che sono appunto le la situazione attuale i trend il PIL problemi legati alla alla al degrado ambientale
E e le loro manifestazioni specifiche modo individuare quelli che possono essere le iniziative a cui dare una priorità per utilizzare le risorse che i progetti stessi portano sul territorio
Queste risorse questa è l'altra novità vengono utilizzate anche questo sotto forma su in seguito a una serie di di discussioni Accordino sotto forma di contratto tra il progetto e il Governo da un lato la comunità locale dall'altro
Un contratto in cui si prevede che per esempio a fronte della messa a disposizione di fondi per trivellare un pozzo o fare i lavori di scasso per una pista che permette di raggiungere il villaggio o simili la comunità si impegna può contribuire in forma di lavoro materiale locale e così via
Ho e questo è l'aspetto se volete interessante il tentativo che questo tipo di approccio che promuovere inserendo misure
Cautela dei casi di di prevenzione del degrado di riforestazione e così via che la popolazione se non avessi in contraccambio quel tipo di servizio di infrastruttura spontaneamente non farebbe
Questa logica del contratto è qualcosa
Ce lo dice la parola stessa così bassa anzi importata rispetto a alle dinamiche locali tra l'altro propone un approccio standard a alle comunità stesse che non non permette di di conoscere di intervenire in modo selettivo in base a quelle che sono le reali
Dimensione dinamiche di ciascuna comunità che possono variare moltissimo tra l'una e l'altra
I primi studi che stanno facendo in questi mesi di analisi in corso di questi primi programmi di cessioni Teru arrestando sta stanno apparentemente anche non sono ancora ultimati stanno apparentemente dimostrando
Il fatto che questo tipo di logica contrattuale non passa
A fronte dei delle risorse messe a disposizione dal Progetto in base a un contratto sottoscritto dal capo villaggio dal consiglio degli anziani che sia
Il villaggio di fatto non si sente assolutamente vincolato alle clausole del contratto stesso prevede una formula che noi abbiamo introdotto in modo abbastanza artificioso e soprattutto troppo rapido
Non si può pensare che che un testo scritto che vivi implica dei doveri e diritti da parte di di entità così diverse e così squilibrato possano essere immediatamente operativo è compreso nella sua interezza
E accettato
Quindi ci sono alcune riserve su questo tipo di di nuovi programmi
Ciò non toglie loro interesse e ciò non toglie credo una considerazione che va fatta e che vale in questo ma anche in altri campi
Che è quello che bisogna dar tempo a questo tipo d'approccio soprattutto sembra avere alcune caratteristiche sembra offrire alcune garanzie di base per dare tempo perché sì sì esperimenti davvero eventualmente si migliori nel percorso
Per arrivare a qualcosa di ti meglio definito di più operativo di più corretto
Quello che va assolutamente evitato e andrebbe tanto più evitato in questo contesto che sembra interessante sembra avere dei dei criteri di base per lo meno condivisibili
E che nell'arco di due-tre anni la moda
Costituita oggi dalla cessione di terroir tutti ne parlano in qualunque ambiente delle cooperazioni del nord Europa o di agenti grosse agenzie internazionali non si parla d'altro
Fra due anni ci si sia stancata di parlare di questa cosa i risultati sul terreno non vengono fuori le difficoltà sono tante impreviste nuove e così via si passa ad altro
E questo è successo pochi anni fa con immagino che Enzo Caputo stamattina abbia fatto riferimento a questo
Con la moda chiamiamo anche quella così dello sviluppo rurale integrato integrale che fosse con la moda dei micro progetti e così via non possiamo procedere con questo tipo di di visuale a breve e brevissimo termine non si può pensare nell'arco di due tre e cinque anni si faccia veramente la prova di un approccio di una metodologia e così via
Gli stessi governi lo stesso Seals hanno più volte sottolineato questa esigenza e meglio a proporre rischiare di ripetere degli errori di approfondire di migliorare solo progressivamente con tempi lunghi ma di farlo su programmi che ci permettono di realmente confrontarci realmente elaborare una strategia di di applicazione e di adeguamento di dell'approccio con cui si parla
Questo del partire da zero invece è stato purtroppo una delle dei grandi male come dire della nostra cooperazione italiana lo sviluppo siam partiti tardi San partiti molto più tardi evidentemente di Paesi con una ricca tradizione coloniale ma anche di Paesi del Nord Europa che non aveva nessuna tradizione coloniale ma erano già sul diciamo impegnati in questo campo da da tempo
Nei primi anni ottanta quando partirà questo programma sale tutti abbiamo sperato di poter beneficiare di poter far tesoro di questa esperienza altrui non ripete gli stessi errori quanto meno almeno una parte di questi di questo e molti prima di me l'han già richiamato
Non c'è stato nulla non c'è stata nessuna
Se non sporadica ivi sporadici tentativi di analizzare quella che sa perché era stata l'esperienza e che era in corso l'esperienza altrui
Così come non c'è stato dall'ottantadue a oggi nessun tentativo sistematico di analizzare che cosa la cooperazione italiana stessa aveva fatto e sta facendo in questi anni
Si continua a appunto a ripartire da zero e questo favorisce il contesto di cui parlava Toni Bigio in cui sono le impresa a
Fare da da padrone in una situazione in cui non esiste nessun tipo di memoria storica da parte dell'istituzione cooperazione italiana anche se al ministero forse domani altri
Purtroppo né a livello diploma tecnico né evidentemente per ragioni anche di rotazione c'è tra livello dei diplomatici che lavorano in questo campo per qualche anno e poi vanno su altre cose
Non esiste nessun meccanismo per costruire questa memoria
Non esistono se piccole e parziali tentativi di realizzare azioni di monitoraggio controllo verifica in corso
E ex post delle esperienze fatte
E il tutto questo in un quadro in cui manca qualunque tipo di strategia
Che cosa possiamo aspettarci da da un un quadro di questo tipo
E purtroppo
Mi spiace dirlo ma credo che sia ancora oggi la verità se da un lato l'impresa e fanno quello che ci si può aspettare che facciano in un contesto di di briglia sciolta
Purtroppo sul fronte diciamo di coloro che come dire alle mani pulite che lavorano con con con volontà che vorrebbero le cose
Diverse c'è una frammentazione molto forte e questa frammentazione suddivisione interna credo riguarda anche il mondo delle ONG
Immagino anche quelle ambientaliste anche se non le conosco meno
Qualcosa su cui anche su questo per esempio nei paesi del nord Europa o del Stati Uniti Canada e così via
Ci sono stati dei processi di crescita di aggregazione di messa in comune di esperienze risorse che fa sì che oggi il le grosse ONG fanno opinione pubblica sono in grado di premere sui governi sono in grado di orientare la cooperazione sono presenti nel consiglio della e Amministrazione della Banca Mondiale e così via
Sono presenti in tutti i grossi programmi bene un buoni o cattivi che siano più a livello internazionale oggi si occupano di ambiente di foreste si faceva riferimento prima alla al piano d'azione forestale
La crisi di questo piano
Con i suoi pro ai suoi controlla la l'evidenziazione dei suoi limiti è stata frutto dell'intervento del grosso delle leggi americane che in quel contesto si muovono e con con una competenza e con mezzi
Vuole aggiungere solo due o tre punti poi
Del coordinamento con le altre cooperazioni agenzie rimane oggi abbiamo già detto
Il discorso della valutazione d'impatto ambientale è stato già affrontato
Diversi dei relatori che mi hanno preceduto
Ecco io credo che sia una dimensione fondamentale ma che vada in qualche giusti parlava giustamente di definire criteri definire normative ambiti eccetera in cui applicare questa questo tipo di di analisi
Io credo che che al nell'ambito di questi criteri bisogna sostanzialmente inserire due concetti e due mondi che non possono essere esclusi che sono il territorio e la società che abita su quel territorio
Facciamo l'esempio della delle grandi dighe che quello più corrente forse più chiaro
Che senso ha fare una valutazione come è stato fatto e come in parte si fa di impatto di una grande diga quando questa valutazione capaci sì analizza sostanzialmente il territorio che verrà invasato e quindi allagato darla dal dall'area a monte della diga
E l'aria immediatamente a valle che viene servita da questa qua trattenuta dalla diga stesse si tratta di venti mila ettari venticinque mila lettere a monte lago che si forma e forse altrettanti nella zona vale se ne abbiamo visitato uno qualunque delle medio-grandi diga del sei ci sia resi conto che la drammaticità del problema grandi o opere non stanno né sicuramente nella qualità dell'opera e anzi su questo gli italiani hanno una competenza o no sicuramente confermato
Ma sta nel fatto che questa diga interviene su un territorio pianeggiante privo di rilievi
E così via in cui trattenere l'acqua a monte in un punto qualunque di questo del letto del fiume interessato vuol dire che in tutta la zona Valle della zona rese irrigue immediatamente sotto la diga
Si sconvolgono completamente gli equilibri preesistenti beh non dazioni non avvengono più non son più possibile culture sul sui terreni lasciati umidità dalla dal momento della piena
Non esistono e non non si verificano più la la crescita di Pascoli lunghi su queste grandi zone in cui l'inondazione avveniva tradizionalmente e così via
Se andiamo a pesare l'impatto dei quindici venti mila persone che saranno toccate dalla radi invaso e quindi trasferite con invio enormi problemi questo implica il problema che poi a valle di fatto non si riesce a far funzionare schemi di quella dimensione al di sopra di qualche centinaio di etere diventa assolutamente ingestibile
Credo che tutti abbiamo elementi di tessuti per esperienze questi due tesi già fortemente negativi sono nulla di fronte al disastro che una diga in un contesto ecologico di questo tipo provoca sulle centinaia di migliaia di persone che vivono nella nel restante parte della valle del chiude spesso io personalmente ho lavorato per esempio sulla diga di Bach colori che negli anni scorsi è stata presentata più volte sulla stampa con patrimoni di pubblicità come uno dei grandi elementi del progresso e del riscatto delle popolazioni del Sahel
La diga di da colori che è costata ben ottocento miliardi pagati tutti dal governo nigeriano all'epoca dell'in cui petrolio tirava
Dove rigare circa venticinque mila ettari oggi a distanza è stata inaugurata nel settantotto la diga e nell'ottanta cinque mi pare la zone irrigue a valle relegare una pare venticinque mila ettari di questi oggi sono in cultura
Circa due mila e tutti appartengono a grossi personaggi della vicina su Città di Sokoto coltivati da salariati che sono che figurano come tributari ma in realtà sono venite salariati abbasso pre
E questo senza contare il fatto che venti mila persone a monte della diga sono state trasferite sono finite nelle grandi città del centro del paese Kaduna Zaia cane e compagnia bella e che
Nella zona Valle si sta verificando da anni ormai questi fenomeni di l'impossibilità di proseguire il sistema di dal precedente e quindi di anche lì di migrazioni sostanzialmente
Farei un ultimo cenno sul discorso del
Della crescita demografica dove
Io credo che non possiamo non essere consapevoli della gravità dalla gravità crescente di questo problema è un problema estremamente delicato e sappiamo come la cultura locale soprattutto in ha reso l'ammezzato e veda il problema del controllo delle nascite in termini assolutamente inaccettabili
Però bisogna dire che la una qualche forma di consapevolezza sta affiorando sono i visitiamo questi Paesi in questi ultimi anni rispetto a a pochi anni fa
I governi stessi timidamente visto che il la stessa religione nazionali impedisce un'azione energica in questo senso
Stanno cercando di promuovere questo tipo di diverso atteggiamento verso la procreazione
Se
Se a questo tipo di di disponibilità crescente si accompagnasse una azione
Si è pronti o più pronti a una logica tipo spaziatura delle nascite quanto meno credo che sarebbe una
Una componente fondamentale dei degli interventi avvenire perché tutto quello che ci siamo detti che ci potremmo dire in futuro circa il recupero delle tecnologie tradizionale la valorizzazione di questo o di quello là la migliore scelta nell'uso e destinazione dei fondi e così via
Perde sessanta in mente di senso sei nove non troviamo insieme alle popolazione di questi Paesi il modo per arginare questo
Questi tassi di crescita che fa anziché nell'arco di meno di venti anni la popolazione si raddoppia si parlava di capacità di carico del territorio io non si diceva anche che non si può pensare che le migrazioni saranno evitate però si tratta eventualmente di governarle
Ma anche governarle significa che su questo piano del controllo e in qualche modo della del della diminuzione degli attuali altissimi tassi di crescita qualcosa vada fatto
Le esperienze che sono state sviluppate ormai da molti anni in America i in America latina in parte ma soprattutto in Asia e in Estremo Oriente sono abbastanza utili che possono dare elementi nonostante la differenza dei contesti
Vorrei solo citare un elemento
Terrificante in questo senso ultimamente sono stato in Cina assist c'era una accesa discussione tra tra intellighenzia locale su un problema di del controllo delle nascite in Cina stessa sapete che è stato effettuato con con con tecniche repressive di fatto non si ha diritto del più di un figlio nelle campagne due sono le minoranze che però son l'otto per cento la colazione al diritto di avere un numero maggiore di Fini
Di fatto comunque degli studi attendibili sembrano dimostrare che queste politiche per quanto tremende sotto certi aspetti dagli anni fine anni cinquanta quando ha cominciato a essere applicate in modo sistematico ad oggi hanno permesso di evitare duecentocinquanta milioni di nascite in un Paese che oggi si trova avere una popolazione attorno a un milione centocinquanta milioni
Credo che sia un dato che che significativo su cui riflettere
E vi ringrazio
Ringraziare doppia feto esterni ma anche tre che lo hanno preceduto
Non ce la si dimostra due cose che abbiamo voluto mettere al centro di questo convegno non è vero che non esistevano Paolo su come si potrebbero spendere meglio i fondi
Perché per questo tipo di esperienza di questo tipo di che che sono anche molto diffusa nel mondo
La cooperazione se pigliamo tutto il fatto che negli ultimi
In dieci anni sono stati mandati circa dieci mila volontari se prendiamo quindi non è vero che non esiste una cultura della cooperazione di vorrei sottolineare un aspetto intervento a parte tutte le cose
Molto interessante che è proprio quello della frammentazione
Della capacità di fare opinione fare cultura che esiste fuori della della cooperazione perché il vero problema è che se mentre si va avanti con progetti analisi sempre più sofisticate e poi c'è un divario spaventoso tra quello che abbiamo sentito oggi che
Il nello stato di arrivo del del dibattito internazionale su questi temi e le applicazioni che vengono fatte
E l'elenco di follia sono state fatte in questi anni che se voi guardate queste follie non si riferiscono a cose di dieci anni fa ma si riferiscono a cosa di un anno fa due anni fa
E quindi questo il gatto molto molto forte determina quello che l'assenza poi di una capacità di incidere politicamente su queste cose
E della proposta dell'Osservatorio che di cui spero che quelli che stanno da questa parte del tavolo vogliono vogliono prendere in considerazione di esserne attori partecipi
Ma loro tutti quelli che sono intervenuti
Debba servire proprio a questo cioè a colmare questo distacco e a realizzare anche in Italia quell'elemento di così di controllo che è mancato in questi anni e che invece in altri Paesi CEE ha prodotto anche dei risultati
Non vuole essere una conclusione ma vuole essere così una sintesi di un po'di quello che abbiamo detto oggi naturalmente aperta la la possibilità di intervenire sul complesso dei dei discorsi fatti quindi se c'è qualcuno che vuole intervenire lo dica adesso
O mai più
Radici Alice Perlini
Dalla Santi sente anche perché stiamo credo che stiamo registrando quindi conviene
Campagna breve
Funzione anzi lezione da molto brevemente volevo solamente riprendere anche quello che il interventi
Quello che diceva anche tre molto sinteticamente dagli interventi fatti anche nel pomeriggio sulle discorso ambientale tenute fuori dei temi
Che naturalmente confluiscono in discorso ambientale ma che riguardano categorie diverse che vanno dalla appunto pianificazione per quanto riguarda la sostenibilità il rapporto fra individui risorse
Il fattori sociali e di memoria culturale che diceva Loperfido spia anni il discorso del che le belle Gava quella di Toni Bigio sulla disfunzione della cooperazione per le sue malformazioni rispetto al no invece la capacità che si potrebbe avere e quindi la diversità su quello che ben potrebbe essere fatto e che invece poi si fa male
E anche sul degrado delle città e che è interamente riciclato allibito dalle città si sta male è lì che si sta male chiunque
Giri Ney Paesi del cosiddetto sottosviluppo sa che in campagna tutto sommato si sopravvive si vive e nelle ed è nelle città che sopravvengono i disastri più più grandi
Ora questi temi diversi fra loro ma tutti confluenti in un unico discorso quell'ambiente non credo che siano così chiaramente collegabili fra loro
Come per i partecipanti relatori all'opinione pubblica cioè credo che questo collegamento delle varie categorie degli elementi che compongono l'ambiente il loro la loro qualità buone cattiva dovrebbe essere più chiare all'opinione pubblica anche per una sorta di sprovveduti e vegetazione qualcuno parlava Orio parlava di stropiccia esazione
La sua cancellazione non si inventa è una conoscenza è fatta di conoscenze che praticamente vanno tirate su dalle categorie giovanili quindi quel ruolo per esempio della scuola che Luca foedus Tiani
Accennava per i Paesi emergenti cioè quella capacità di conoscenza delle popolazioni del loro territorio e dei problemi conoscenza non importata la conoscenza effettiva dell'ambiente in cui vivono
Credo che dovrebbe essere passata in qualche modo anche nei Paesi cosiddetti donatori dei paesi che fanno cooperazione
Per meglio per meglio per meglio anche esprimere per proprio dal discorso di civile di di di opinione pubblica per meglio ricavare una pressione su quella che poi è la la la ricchi la ricaduta delle scelte politiche e poi quindi realizzative che nostra cooperazione fa fuori cioè in un momento in cui i confini del mondo veramente sono
Non ci sono più il momento in cui le nostre città hanno tutti i colori in un momento in cui questo provoca una pressione sulle città culturale ambientale logistica
Credo che una maggior cultura di quello che il discorso ambientale cioè il vero rapporto fra l'uomo e l'ambiente il suo e e e e di altri che in quel momento sono sul tuo territorio sarebbe estremamente importante questa partire proprio da una preparazione anche scolastica preparazione a tutti i livelli che accompagna le fasce giovani
A capire veramente cos'è l'ambiente e cioè non pensare che l'ambiente solamente togliere la spazzatura le città o che l'ambiente solo l'Amazzonia ma il l'ambiente tutto il rapporto fra uomo e il suo contorno se noi pensiamo ai progetti che hanno ben funzionato nella nostra cooperazione sono pochi ma qualcuno c'è non ci accorgiamo che sono i Progetti
Che dell'ambiente si sono preoccupati dall'inizio e in corso cioè direi il discorso che l'impatto ambientale come mode come verniciature un discorso assurdo
è un discorso che che non regge perché al momento che si parla di di uomo si parla del suo circostante e al momento che si fa un progetto per la migliore la qualità e di qualità della vita della popolazione si parla del suo ambiente
I progetti che sono riusciti sono quelli che hanno studiato l'ambiente e la sua società dei suoi bisogni e l'hanno aggiustati effettivamente in corso d'opera quella flessibilità che caratterizzava l'iniziativa per il SEL è stata uno dei meriti tutto sommato di queste iniziative che si preoccupava di adeguare continuamente il cambiamento che veniva fatto sul territorio
Con la sua popolazione ed adeguare cogenti della popolazione sul cambiamento cioè questa di aggiustamento che è poi la cosiddetta flessibilità non è altro che la preoccupazione dell'ambiente e la sua società ecco su questo approccio diciamo che è esistito la nostra cooperazione mi auguro esiste ancora nonostante le grosse opere le grosse il siano quelle che calamitano l'attenzione quindi i grossi scandali grossi disastri
Le grosse ferrovie che probabilmente possono anche essere utili ma non prioritarie non devono distogliere l'attenzione da quello che di buono c'è stato e che c'è e che appunto fa anche parte della amarezza della non memoria di quanto è stato fatto nel bene e nel male
Però una aspro vegetazione ed un allargamento dell'interesse per quello che una cultura dell'ambiente ma nei suoi significati veri cioè eliminare il più possibile il fatto che per alcuni l'ambiente sia piantare alberi per e con l'ambiente sia la città per cui l'ambiente sia i servizi sociali
L'ambiente un tutt'uno che va letto nei suoi aspetti ancora di più con attenzione quando si spendono soldi pubblici per fare cooperazione perché vengano spesi bene e allo stesso tempo per non danneggiare ma fare possibilmente qualcosa di utile
Ritengo che uno dei mali da nostra cooperazione sia effettivamente una scarsa preparazione una scarsa informazione a livello pubblico che aiuta poi quella splendida provincializzazione che è stata menzionata
Penso che l'auspicato osservatorio penso che l'attività di forze politiche come Verdi possono effettivamente Premiere su una miglioramento della della qualità di tutto il discorso intorno all'ambiente intorno alla cooperazione in generale
Dunque dalla parola Elisabetta Ramat della dipartimento ambiente della CGIL
Io ho vista allora
Li ringrazio innanzitutto della pazienza ma cerchiamo veramente di essere telegrafica cinque interrompo proprio perché tutto viene registrato rimandato da radio radicale e quindi un intervento verrà poi ascoltato da più gente ancora e quindi di estrema utilità dal sentire la propria voce sì grazie in ogni caso credo che moltissime cose siano già state dette
E gli stimoli entrare nel merito sono veramente tantissimi
Però in cui
Al momento è impossibile
Proprio perché questi stimoli però ci sono stati io voglio rintracciati e ho trovato anche molta consonanza di vedute su tutta una serie di questioni io auspico che ci sia una continuità di questa iniziativa
Noi saremo disponibili anche a seguire la continuità di questa iniziativa anche perché può essere uno dei modi che in qualche
In forme che discuteremo e che vedremo insieme come dire contribuisce a superare quegli elementi di frammentazione di
Spezzettamento di difficoltà quindi di fare uscire presso l'opinione pubblica questa tematica importantissima della cooperazione ma
Ancora di più la tematica della cooperazione dell'ambiente combinate insieme come sono state combinate oggi io vorrei soltanto rifarmi a due stimoli che
Sono venuti fuori dalla giornata di dibattito alla quale abbiamo assistito
I due stimoli sono questi una prima considerazione analitica è stata svolta una critica molto puntuale circostanziata del della politica del governo italiano in merito alla cooperazione io devo dire che ho rintracciato come dire un'analogia tra questo tipo di critica e per esempio molte critiche che anche noi come CGIL
Rivolgiamo rispetto per esempio alle politiche rivolte al nostro Mezzogiorno voglio dire cioè che c'è un in qualche modo una continuità una omogeneità di approccio che a mio avviso va a rivisitato criticamente complessivamente ed è per l'appunto quell'approccio
Oggi abbiamo discusso della di questa applicazione alla cooperazione ma come dicevo si ritrova in tanti altri ambiti
Che vede diciamo così le questioni ambientali come questioni sostanzialmente aggiunte aggiuntive messe in più e non pervasive e non come dire vincolanti Orient anti ciascuna scelta ciascuna ciascuna politica
Non solo questo naturalmente ma è al punto che su questo aspetto mi interessava maggiormente a mettere a fuoco l'altro
L'altro spunto di riflessione io vorrei accennare e questo diciamo come sindacalista sono stata particolarmente interessata
Diciamo alle riflessioni che hanno riguardato il rapporto fra Democrazia e valutazione d'impatto ambientale e anche questa questione del
Del contratto per la gestione del territorio a cui si riferiva l'ultimo relatore
Io ho ho questa impressione indubbiamente ci sono modalità approcci metodologie che non possono essere meccanicamente trasposto e da un'esperienza che ha quel che è quella che abbiamo noi paesi occidentali a altre realtà altri contesti
Se non attraverso come dire una una riflessione adattiva che rende queste metodologie questi strumenti appropriati anche siccome le tecnologie che si vogliono magari trasferire a quei a quei contesti
Probabilmente per esempio è una riflessione che mi è venuta in mente
La difficoltà
Come dire di cogenza del contratto nel caso delle popolazioni dei villaggi del Sahel
Forse in qualche modo potrebbe essere superata continuando a sperimentare come dire metodologie negoziali di trattativa e di coinvolgimento dei soggetti per questa trattativa che
Come dire prendesse portasse a questi confronti i momenti effettivamente rappresentativi come dire effettivamente
Riconosciuti
E che io non so mi interesserebbe con l'approfondimento su questo punto cioè qual è il percorso negoziale di trattativa e chi sono gli attori Soggetti
Per poi arrivare a contratto perché questo mi potrebbe dire molte spiegare molto sulla cogenza sulla validità di questa forma del contratto che ammesse ma interessante e stimolante
Analogo e chiudo per la valutazione di impatto ambientale analogo ragionamento credo sia stato fatto e debba essere continuato ma anche qui insomma io voglio dire una cosa certamente noi dobbiamo cercare i punti più avanzati di applicazione da valutazione d'impatto ambientale ai progetti di
Cooperazione allo sviluppo
Non dimenticando però che questo come dire assume anche un connotato di di di forzatura di spinta per l'avanzamento della procedura di valutazione di impatto ambientale anche in Italia perché troppo spesso anche qui mancano per esempio
Le opzioni le diverse opzioni possibili no che siano almeno due lo diciamo tutti ma non è quasi mai così troppo spesso mancano
Le fasi di inchiesta pubblica di coinvolgimento veramente democratico e quindi questo lavoro che si fa su questo fronte è utile anche rispetto al fronte come dire che abbiamo all'interno avevo detto che chiude domani viene da dire un'ultima cosa che mi interessa molto anche come donna questo ragionamento non voglio neanche sfuggire a una provocazione che in qualche modo è stata fatta sulla pianificazione familiare o chiamiamolo pure controllo delle nascite e io credo che questo sia un terreno assolutamente ineludibile ma ragionamento che ho fatto poc'anzi intorno ai soggetti
Credo che proprio sia ineludibile il trattarlo con le donne che sono il primo soggetto nei paesi di cui stiamo parlando
Come dire che possono prendere in mano da questo punto di vista non soltanto il loro destino personale individuale ma anche come dire una questione che è di portata enorme per il destino
Il destino e tutti noi in sostanza
E quindi certamente percorsi di formazione di approfondimento di confronto con le donne di crescita percossi a lunga scadenza a lungo termine non è pensabile che questa questione sia come altre di cui si è parlato risolta nel
In pochi nel nel vendere Periodo ecco in sostanza anche perché devo dire non si può su questo terreno andare poi a una contraddizione stridente e veramente penso inaccettabile con
Le esigenze
Come dire di di democrazia con le esigenze di
Di scelte auto determinate in sostanza e questo volevo dire non credo che debba essere necessariamente per forza
Un ostacolo può diventare un elemento invece costruttivo nel discorso appunto del controllo del delle nascite della pianificazione familiare e quindi in sostanza del portare la popolazione mondiale a quei livelli di sostenibilità appunto di cui sì è parlato
La parola a Renata Ingrao che segretario nazionale della lega ambiente
Anch'io dirò poi una cosa brevissima su quest'ultimo aspetto che appunto mi sembra uno dei tanti assolutamente ineludibili per
Per nuovi volevo però in premessa dire che diciamo
Crest mi è sembrato molto interessante
L'essere riusciti a mettere insieme una situazione un'occasione abbastanza rara e riflessioni valutazioni esperienze conoscenze
Del mondo della cultura ambientalista e di chi ha operato
Non necessariamente da ambientalista nel mondo della cooperazione perché credo che davvero nell'affrontare io lo lo sento con grande forza nell'affrontare la questione ambiente sviluppo se vogliamo usare anche terminologie e che magari non ci corrispondono la questione sviluppo non termini che ci sta stretto rimettiamo eco davanti neo sostenibile dietro ma comunque ci capiamo oncologo vogliamo dire
E quindi tuttora enorme problema del rito del riequilibrio nord sud del mondo della redistribuzione della come dire della tutela delle del delle risorse della Katrin capacity eccetera il problema poi di fare i conti con quello che in questi decenni si è consumato nei Paesi cosiddetti in via di sviluppo
I modelli che sono falliti
In modelli diciamo di sviluppo occidentale
Che dimostrano tutti il loro fallimento ma anche il fallimento delle nei dei delle strade dei processi come dire di sviluppo Uto centrato io credo che il uno dei drammi con cui facciamo i conti appunto che parliamo di tanti fallimenti rispetto all'esperienza di questi e di questi Paesi e che qui quel credo quindi sia fondamentale davvero il confronto
Lo scambio di esperienze di valutazione di conoscenze diverso e di mondi ne e di versi e che è un'occasione diciamo da e sulla quale ne proseguire noi nel nostro piccolo di associazione ambientalista abbiamo avviato da qualche hanno un rapporto interessante con è il coordinamento delle di alcune o in ONG di cooperazione col COCIS
E siamo anche arrivati a un primo Progetto micro progetto elaborato insieme di cooperazione in in Brasile e proprio diciamo
Volendo fare questa esperienza anche come reale era laboratorio di
Di confronto di confronto comune detto questo credo che appunto noi facciamo
I conti con una situazione è stato detto
Molto in maniera molto ricca sia studia le relazioni stamattina che da quelle di oggi pomeriggio con una situazione con un mondo in cui molti danni moltissimi danni Jesse siamo si sono compiuti non ragioniamo quindi anche e rispetto appunto a ai Paesi in via di sviluppo come di no luoghi belgi Niño
E in cui preservare modelli culturali sistemi di di vita e di rapporto con l'ambiente che appunto che sono
è semplicemente si fa per dire da proteggere da incursioni
Esterne ma e facciamo i conti con come dire con un mondo che in cui invece
I modelli culturali si sono incontrati scontrati e le situazioni reali sono oggi molto molto diverse per cui poi per dobbiamo fare i conti con le metropoli in cui gli sci parlava il Bigio con quelle modificazioni che nell'esperienza del SEL già si sono determinate e via dicendo e credo che quindi me oltre a una a a un discorso molto forte molto netto che noi dobbiamo credo uno ambientalisti più fortemente prendere in mano di per quello che riguarda la cooperazione italiana di avere una funzione di stimolo di pressione di l'osservatorio è stato detto molto giustamente rispetto alle
Nefandezze fatte in passato ma che nessuno uscire escludo che vengono fatte anche in futuro anche come dire a vere un
Una consapevolezza anche ragioniamo su un terreno difficile scivoloso in cui non ci sono ricchi e ricette
Facili di di approccio soluzioni e soluzioni facili la questione ad esempio della demografia della pianificazione familiare nella controllo delle nascite via dicendo è uno di questi di queste di queste questioni su cui oggi non davvero non c'è una una risposta anni anni c'è stato in questi a Miami in questa settimane quest'incontro appunto di donne sulla questione ambiente sviluppo in preparazione proprio dell'appuntamento di Brasile dell'Unchained
E occasione di confrontare anche punti di vista diversi all'interno stesso dei dei dei del pensiero del del mondo del mondo femminile
Credo che su alcune cose dobbiamo secondo me però metterci raccolte ci sono alcune io credo grossi discriminanti rispetto a questa a questa questione lei richiamava Elisabetta Rama prima
E per cui la questione di come dire
Che interventi di
Pianificazione di controllo coatto e sono per noi inaccettabili smentite lo sono in premessa e e infatti anch'io prendo una provocazione non comuni coinvolgimento quel dato comunque
E importante che ci veniva dato fra facciano i conti sul fatto che l'unica e politica di controllo delle nascite di pianificazione familiare che ha funzionato è stata quella su modelli assolutamente diciamo violenti e repressivi
Io dico aggiungo a questa valutazione questa
E il tipo di intervento è per me inaccettabile
Capiamo sulla base delle dei motivi per cui sono fallite altre forme di pianificazione familiare o sul perché non ci sono riuscito a innestare altri meccanismi quali sono le strade diverse perché oltretutto né io credo che lo stesso discorso che si fa sulla pianificazione familiare si potrebbe fare pari pari su la tutela ambientale
Nel senso che sente mi venisse proposto un come dire una strada autoritaria violente quarta per salvare l'Amazzonia beh
Con come dire se devo elementi ingabbiare tutti tutti i brasiliani per fermare l'Amazzonia qualche problema Celotto e quindi vorrei invece trovare altri strumenti
Per per trovare le le soluzioni che non sono
Non non sono facili io è stato già detto da molti interventi quindi mi sembra che c'è davvero una nei non è possibile registrare una comunanza negli negli approcci
A me mi ha colpito il fatto che poi
L'approccio odi noi ambientalisti quando ragioniamo di valutazione del di impatto ambientale intesa appunto non semplicemente con uno strumento tecnico ma come invece
Partecipazione trasparenza alternative da costruire e rapporto col territorio con le comunità
Locali con la conoscenza di queste comunità del territorio in cui dell'ecosistema in cui si collocano mi sembra un approccio molto simile a quello che e ci hanno suggerito
Sia bis sia Bigio che industriali rispetto a interventi in due situazioni poi così diverse come aree metropolitane e aree rurali che quindi credo che in questo c'è una appunto un approccio comune
Importante e che e questo diciamo anche il dato di di partenza su cui proseguire questo questo lavoro comune anch'io credo moltissimo
Che il ruolo
Come dire di tutti gli organismi non governativi sia qui in Italia che nel nei paesi del sud del mondo sia un ruolo che fondamentale che deve essere valorizzato
Anche appunto in questo elemento di partnership nostra forte uno dei problemi e dei nel più gravi quando parliamo di cooperazione e non solo le le critiche
Che è dir poco quando facciamo al al Governo italiano ma sono le complicità dei governi dei paesi del sud del mondo e quindi che non è vero che
Posso come dire far fare affidare mi al Governo
Del Paese africano sudamericano perché le cose vadano in un certo modo un perché invece il il problema è proprio l'intreccio perverso fra credo che una Stryker forse la strada più praticabile per noi e però in una invece forte relazione con un mondo che è sempre più ricco e ne interessante che è il mondo delle o & G ambientaliste dei né del sud di questi di questi Paesi anche perché io per quello che ho
Potuto conoscere e vedere less nell'esperienza delle origini del sud del mondo l'intreccio di queste questioni ambiente sviluppo al proprio molto
E interiorizzato e quindi anche le esperienze le proposte le discussioni
Partono dalla sono appunto contestualizzati in quel in quelle in realtà
Anche io un problema che ci hanno fatto presente che alle sei dovevamo chiudere se se per voi problema rimandare a domani mattina l'intervento previsto che c'è una continuazione della sessione chiuderei qui per non creare problemi di
Dunque io vorrei ringraziare prima di chiudere appunto radio radicale Radio Città aperta che stanno registrando per poi ritrasmettere
Questa giornata di lavori
L'appuntamento a domani ai nove e mezza dove cominceranno i lavori con una parte più riservata alla discorso immigrazione
Subito dopo avremo questo incontro confronto con ministro per l'immigrazione Boniver il sottosegretario alla agli affari esteri Vitalone
E quindi potremo inchini in quell'occasione anche fare delle domande molto precise sul piano della delle risposte che non ci attendiamo dall'attività futura grazie a tutti