Cinema & cinema: "La famiglia Bélier" di Eric Lartigau e "Fino a qui tutto bene" di Roan Johnson

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
Uno dei metodi possibili per leggeri per interpretare i film e ricercare inizi
I caratteri dei Paesi di provenienza
Per esempio sono usciti quasi contemporaneamente due film che raccontano le vite dei giovani artisti o sedicenti o aspiranti tali uno francese uno italiano
Il confronto fra i due film è significativo anche se in effetti come vedremo per noi italiani piuttosto impietoso
I film francese si intitola la famiglia Bellieni ed è una commedia che ha avuto grande successo in patria si tratta di una famiglia della provincia francese nella quale il padre la madre sono sordomuti
Ma se questo è il tratto più vistoso che distingue la famiglia
L'elemento che invece mette in moto il racconto è un'altra diversità quella della loro figlia adolescente che durante una lezione di musica liceo scopre in sé il dono di una voce eccezionalmente disposta al canto
è un momento che nel film è raccontato con particolari finezza quando la ragazza
Seguendo le indicazioni del maestro di canto sente uscire quasi scappare dalla propria vola una voce nella quale per la prima volta riconosce lei stesse a una potenzialità straordinaria
Ecco spaventata si rifugia del bagno e si comprende presto perché quel talento naturale potrebbe strapparla dalla cittadina di provincia
E da quei genitori che più di altri genitori sembrano dipendere dalla sua assistenza e dal suo affetto e portarla a Parigi
Per partecipare a un concorso indetto da Radio France e poi certo per
Affinare il suo talento oscuri auspicabilmente per fare carriera
Il film semplice ma delicato è sorretto da un'idea
Che potrà sembrare ovvia ma non per queste meno veritiera che cioè la riuscita artistica come i lavori come ogni traguardo della vita non solo predestinati
Ma dipendono in primo luogo dalle scelte morali di ogni individuo su scelte che sono soggette a crisi che possono
A ogni momento sfaldarsi
Ma anche rafforzarsi imprevedibilmente proprio quando il mondo sembra marciare contro di loro
Ora si potrebbe raccontare lassista storia ambientandolo in Italia
Forse sì ma certo alcuni punti nodali del racconto andrebbero forse incontro al nostro scetticismo si è facilmente disposti a immaginare qui da noi
Una scuola che individui e incoraggi il talento di uno studente con altrettanta determinazione
E non si suppone a torto o ragione che il concorso in una radio nazionale sia truccato soggetto alle solite le raccomandazioni
E l'arte qui da noi generalmente considerata davvero un valore con altrettanto idealismo che nel film francese
E veniamo allora ecco come una quasi una conseguenza di tali domande al film italiano in parte come anticipavo sul mondo anche questo sul mondo artistico ma i cui protagonisti sono giovani più adulti ormai di età diciamo post-universitaria
Il film si intitola fino a qui tutto bene ed è il primo lungometraggio di Ron Johnson girato sottoposto e salutato come un caso alla festa del cinema di Roma dove ha vinto il premio del pubblico
I giovani protagonisti di cui qui si parla hanno a lungo con vissuto in un appartamento a Pisa
Studiando insieme ma adesso devono abbandonarlo perché la vita prepari ragioni riporta a separarsi due di loro fanno parte di una compagnia teatrale dal nome soltanto apparentemente scherzoso i poveri illusi
Che comprendiamo presto esprime appunto già nel nome l'intimo scetticismo con cui considera come le loro aspirazioni artistiche
In effetti hanno messo su pochi a quanto pare
Pelosi spettacoli
E tanto nella vita artistica quanto in quella morosa loro ma è un tratto in comune che hanno con i loro compagni sono infetti disimpegnati cioè si lasciano vivere sembrano come incapaci di scelte coerenti e determinate
Una ragazza del gruppo resta in cinta accidentalmente di un uomo che non Lamaj che lei non ama
Un altro proprio un attore irretito in un amore irrisolto per un'attrice che ha avuto successo andare a vivere lontano da loro
Un altro che invece un vulcanologo ha avuto una richiesta di lavoro dall'Islanda ed è pronto ad abbandonare l'Italia ma senza avere minimamente pianificato questo trasferimento con la donna che ama
Insomma tutti partecipano ognuno a suo modo di quella sindrome fatta di disorientamento di abulia di cinismo
Che viene riferita quasi ossessivamente dei film italiani degli ultimi anni
Il film di Johnson racconta le piccole storie del suo gruppo di personaggi combattere con piacevolezza e con grazia mantiene un tono umoristico ma senza cadute pazzesche
E senza caricature grossolane ma un rimprovero glielo si può fare perché ecco ostinarsi a dare un tono leggero un'aria di forzata ottimismo
A un microcosmo italiano in fondo così plumbeo e disperato mortuario
Va bene io ho parlato in conclusione di due film la famiglia ben lieti di Eric l'articolo e fino a qui tutto bene dirò Angioni insomma un saluto da Gianfranco Cercone