Radio Carcere: informazione su processo penale e detenzione

Roma sabato ventotto marzo Bruno bruttino di quarantatré anni si impicca nella sua cella del reparto G sei del carcere Rebibbia di Roma
Da quanto si è preso pare che Bruno bruttino
In cui da poco il magistrato aveva rigettato l'istanza per ottenere
Gli arresti domiciliari si sia impiccato utilizzando una corda rudimentale fatta con dei pezzi di un accappatoio
Corda che poi è stata attaccata allo spigolo di un armadietto
Va precisato che Bruno bruttino era uno dei tanti detenuti a fare da una grave patologia psichiatrica patologia per cui
Bruno Pluchino doveva essere ristretto in un luogo diverso dal carcere
Ed invece ed invece Bruno bruttino come tanti detenuti affetti dalla malattia psichiatrica in carcere ha trovato la morte
Firenze domenica ventinove marzo Tommaso pace di quarantun anni si impicca appendendo sia le grate della finestra dalla sua cella del carcere fiorentino di Sollicciano
Tommaso Basile che avrebbe finito di scontare la sua pena nel due mila e diciotto più volte aveva manifestato preoccupazioni per la propria incolumità fisica
Ma non è riuscito non è riuscito ad essere trasferito in un altro carcere
Tommaso pace si è impiccato utilizzando di lacci delle scarpe
Salgono così salgono così a dodici le persone detenute che si sono uccise dall'inizio del due mila e quindici ovvero una media
Di tre suicidi al mese una media di tre impiccagioni al mese per un totale di ventinove
Detenuti morti in soli quattro mesi
è
è
Adesso
Anche nella linea che
Abilitate guardate ma cerchiamo di ragionare qualcosa
Aprite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi secondi non esce fatica superiore
Una volta con l'italiano intercomunale
Cinque Codice di procedura penale nuova del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione formula
Dal pre-CIPE affidabilità novecento
Ben trovati ben trovati d'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena oggi ci occuperemo di detenzione però però in modo del tutto diverso dal solito ed infatti non parleremo di carcere attraverso la voce di un esperto o di una verso la che ha vissuto l'esperienza detentiva ma lo faremo attraverso un libro appena uscito nelle librerie un libro che racconta bene benissimo alcuni aspetti essenziali che rendono la redenzione disumane dei Dante e quindi illegale un libro che non è stato scritto da un ex detenuto o da un addetto ai lavori che rappresenta un'autentica opera di immedesimazione nel mondo carcerario opera di immedesimazione più debbo fare
Non soltanto tutti i cittadini ma soprattutto che dovrebbero fare i politici un'opera di immedesimazione che riguarda tanti aspetti della vita in galera come le perquisizioni corporali le servitù lamento il diritto alla mancanza di servizi igienici adeguati
Gli psicofarmaci le gocce che in carcere non mancano mai la droga e le persone tossicodipendenti che non vengono curati assistite i suicidi che in carcere non esiste più a quel degrado i pestaggi l'impossibilità di fare un collaudo in modo civile fino ad arrivare a quel mondo reso desolante e dimenticato degli agenti della Polizia penitenziaria ebbene il libro che racconta tutti questi aspetti della vita incattivita dei leaders zone non a caso forse si intitola cattivi è edito da Einaudi e il suo autore e Maurizio Torchio Maurizio tra l'altro che oggi qui con noi e che io ringrazio ciò Maurizio grazie se qui alla droga c'è grazie alla mia carcere
Allora Maurizio dal più due scritto un bellissimo libro sul carcere toccando tanti aspetti essenziali della vita detentiva però non sei un addetto ai lavori né un ex detenuto e confesso che anche io e tu sei sul fatto una bella gas dopo aver letto il
Il tuo libro mi ero convinto che tonfo si un ex detenuto che però scriverla bellissima insomma ora la domanda sorge spontanea tu che non sapevi nulla di carcere come fatto a capire e accogliere tanti aspetti importanti della detenzione
Beh
Io qua sono all'origine di tutto cioè io innanzitutto sono un ascoltatore di radio carcere
E sono un ascoltatore di radio carcere ben prima da ben prima di dire l'intenzione di scrivere un romanzo cioè causa effettuai prima ascolto radio carcere e poi mi viene in mente
Di voler scrivere su quelle cose quindi la prima cosa che ci tengo a dire e che
Le cose che si raccontano radio carcere possono possono essere sentite come come più vere e più interessanti di
Di molte alternative anche anche per chi non pensa di avere a che fare col calcio io ascoltavo Radio Carcere al posto del telegiornale discuta radio carcere perché da radio carcere es
Capivo del cose sull'Italia capivo delle cose su su sulle persone sulla stare al mondo quindi questo ci tengo innanzitutto innanzitutto dirlo è poi mentre ero lì che mi arrovella vuol su
Quali al prossimo libro da scrivere un certo punto detto va bene qua dentro proviamo a fare un libro che si è chiuso in carcere dalla prima pagina l'ultima non sa non abbiamo idea di cosa ci serve
è stato scritto dentro all'inizio pensavo a un più classico romanzo carcerario con i suoi tentativi di evasione somma
Però di sicuro volevo volevo che fosse chiuso per cui è stato secondo me chiuse Chiusoli dentro le le parole
Valgono di più così
Allora però qui sopra di immedesimazione sarà anche arricchita da diversi visite che tu hai fatto nel carcere di Bollate di Milano e da diversi colloqui che ha avuto con persone di detenuti giusto sì sì a quel punto ha cominciato a cercare
A cercare scritti
E di quelle trovati tantissimi difatti diciamo in mio andare a Bollate mi è servito più per trascinarmi l'orecchio per capire come mi suonavano le cose che leggevo più ancora che per raccogliere nuovi materiali poi naturalmente è stato arricchente
Ci sono persone che ho conosciuto a Bollate che contino a incontrare il male ma e il quello che ci tengo a dire e che il grosso di materie del materiale c'è già e i fuochi dunque può vederlo più i pareri dei profitti
Quanto non hanno nemmeno bisogno di fare quindi DD di entrare in carcere che sarebbe il caso che lo facessero però
Il mondo gronda di voci che escono dal carcere e
Pochi
Sembrano per poi ascoltare alla Maurizio tocco iniziamo questo viaggio all'interno delle carceri Traverso il libro che tu hai scritto voglio ricordare si intitola cattivi edito da inaudite nelle prime pagine del tuo libro inizia affrontando un tema
Che con l'con le persone detenute che riguarda le perquisizioni corporali infatti chi entra in carcere appena arrestato chi e rientra da un permesso viene perquisito e viene perquisito anche negli edifici più intimi e per questo nelle carceri italiane e non viene usato non vengono usati gli strumenti elettronici ma vengono fatte le famose flessioni che accorci e tossici così si vede se esce qualcosa dall'anno ebbene a questo proposito tu affermi nel tuo libro lo fanno per umiliare per controllare davvero dovrebbero usare uno scanner invece tutti fanno chinare tossire guardando le contrazioni un ordine e più intenso se non serve questo questo è un fatto cioè la nel
Io non ho visto non ho visto perquisizioni ho visto gli scanner inutilizzati questo sì
Per la paura delle radiazioni
Ma
Soprattutto diciamo io avevo
Non dimentichiamo che questo etnica o comunque di narrativa cioè io avevo bisogno di
Di fare entrare il mio rettore nel carcere e la crisi in modo per farlo entrare era spiegargli come
Il corpo non era più suo non gli apparteneva più le dita rimuoveva maremoto che va su ordine di qualcun altro la bocca sulla su un ordine di qualcun altro
E ed è questo scoop e questo spossessamento che che che che ovviamente il primo passaggio il primo passaggio che che ti tra sacchetti trasforma da da da cittadino
A rinchiuso lo spossessamento del corpo il primo passaggio che si trasforma da persona detenuto esatto
Maurizio d'occhio un altro aspetto che tu affronti nel tuo libro che serrature romanzato però veramente si legge in un attimo e poi alcuni aspetti son proprio sono veri e non è che sono inventati è l'isolamento chi è in carcere diviene puri do viene messo nella famosa cella di isolamento dove spesso troppo spesso ne succedono di tutti i colori infatti scrivi l'isolamento e la prigione nella prigione si sempre Gione e vogliono puniti deve esserci qualcosa da togliere altrimenti si ferma tutto il meccanismo della derivazione certa ed una ed è un altro pezzo Dicorato a volte ti danno delle cose per poter alle dosi dal poter tentò la televisione così ho paura che mi comporto bene trovato Ancona fissi
Perché se no perché se no qualcosa si inceppa
E mentre mi documentavo una in un libro Coletto penso fosse anima il fatto di cronaca
C'era un detenuto che veniva portato da da dai reparti normali alla cella di isolamento
E l'UE e in questo in questo tragiche questo tragitto raccontato come un arresto a tutti gli effetti cioè i suoi pensieri qui Barbara le stelle e impensabili per un po'non le vedono più vedeva le luci dei suoi compagni ai reparti e pensa per un po'non pranza ero più con loro
Vedere al cortile pensa Peace chissà per quanto tempo non giocato
Giocano più in cortile e questo mi ha colpito tantissimo perché da fuori il carcere
Quando entra nei pensieri che è già qualcosa e visto come un un una palla oscura un tutt'uno e in in e non ci si rende conto di tutte le differenze che ci sono dentro e quindi non ci si rende conto
Ci si può essere arrestati stando in carcere quindi la sensazione di chi di quel detenuto che viene portato dalla Sezione normale dalla c'erano normale all'isolamento e la stessa sensazione di quando è stato arrestato da libero sì le parole sono le stesse
Allora Maurizio Torchio du nel tuo libro affronti anche un altro importante tema che riguarda le carceri e il loro degrado che riguarda
Le persone detenute straniere in Italia come sai sono più di dieci e sette mila le persone detenute straniere e a proposito proprio delle persone di le straniere molte di queste come sai sono poveri vivono poco ai margini della società tu affermi però un dato che
Temo potrebbe diventare verità in tante capacità gli anni infatti iscrivi
Chi dice che gli stranieri si distinguono per cosa mangiano percome pregano dice cosa inutile ci sono gli stranieri organizzati e quelli disorganizzata i egli organizzati comandano
A me interessava cominciare a raccontare
Un modo di rapportarsi agli stranieri in carcere che che secondo me centra anche qualcosa con il modo con cui ci si rapporta come spesso succede nei rapporti fra carcere società c'entra anche qualcosa con il modo con cui ci si riporta agli stranieri fuori dal carcere
Cioè
Sì in che
Il detenuto italiano dice quel questo il mio carcere io sono nato qui io parlo la stessa lingua delle guardie e gli stranieri essenzialmente sono delle persone che son messi peggio di me è al limite richiedono una sigaretta
E è un modo di rapportarsi alle quando invece comincia a capire che gli stranieri possono organizzarsi e che se gli stranieri sono organizzati possono mettere in discussione il tuo potere e farlo almeno altrettanto bene tipico di come lo fai tu
Allora cambia cioè tu riconosci l'alterità dello straniero ma lo lo prendi lo prende sul serio e questo vale anche fuori cioè
Perché finché si tratta di avere a che fare col col mendicante un discorso quando quando comprano le sue industrie allora cambiano lo straniero l'altra cosa a me interessava
Che a raccontare ciò che è un dato di realtà che potrebbe che i presenti in alcune carceri che potrebbe espandersi anche in altri casi questo degli stranieri organizzati
So pensano in questo momento al carcere Marassi Genova dove ogni tanto leggiamo sui giornali scoppiata una rissa tra albanesi e marocchini ecco quella rissa molto abilmente scoppiate per ragioni di potere per controllare magari il traffico dell'hashish dentro al carcere questo è il punto no cioè ci sono
Ci sono realtà devo farmi riferimento
Agli Stati Uniti di di bande che nascono in carcere come forma di autodifesa in carcere e da lì piano piano cominciano estendersi alla società
Ma non siamo bravi ci stiamo avvicinando a questa è una Regione diceva ad esempio di tariffe sempre allora un altro aspetto un ulteriore aspetto fondamentale del carcere che confronti nel tuo libro Maurizio tortelli guarda la droga è droga che noi radio carcere abbiamo documentato più volte
Gira nelle carceri italiane magari costa di più che fuori magari manca c'è ma condurre siringhe Marcelli e rovina nelle carceri italiane c'è la droga insomma e a proposito e di droga nelle carceri tout nel tuo libro ci regali anzi una fotografia che impressione ma purtroppo almeno secondo me è molto vera e scrivi un carcere per funzionare ha bisogno ha bisogno della droga
In questo davvero con diciamo come come letterato
Ho fatto poca fatica cioè non non merito proprio niente con l'autore di fiction cioè io penso che questa consapevolezza qua non solo il molto diffusa mai totalmente diffusa anche fra gli operatori fra le guardie che io non non lo so io turista carcera io ultimo arrivato da fuori non ha avuto problemi a a trovare delle guardie che mi dicevano sia così cioè
E veramente la la verità sotto gli occhi di tutti raggio neppure una delle tante Broad evita che casa qui non viene posso nessun rimedio le persone detenute torce dipendenti continua a drogarsi in carcere non vengono assistite adeguatamente questo andiamo bene
Allora il sudore fece anche consapevolezza dei canali attraverso i quali l'altro accetto
Parenti agenti agenti
Sempre Marassi fa opposizione perché l'ha tirato dallo stadio verso
Il cambio del caso ma è quello quella è un'altra storia alla Maurizio doppio parliamo del Vito in carcere anzi come tu descrivi bene chiunque mangi danni assi che costano meno del cibo per cani dovrebbe urlare dal dolore invece di passa tanti anni in prigione resta giovani in maniera in modo strano si mangia merda con regolarità così ma vada
Diciamo i il ciclo lo sappiamo tutti ha un valore che non è soltanto nutritivo cioè il cibo è una cosa che che ci fa stare insieme sì ha un valore simbolico infinito aggiungo il via libera convivialità
E quindi in qualche modo io ho avuto questa sensazione che che fa che fra le cose che resistono in carcere qui tra le cose che che che resistono a alle privazioni all'illegalità
Una di queste il proprio la capacità di
Continuare altro a trovare piacere nel cinque e continuare a trovare socialità
Nel cibo e per questo fra le affettare efferatezze maggiori cieca quando si va a toccare il cibo cioè paradossalmente anche
Anche amministrazioni che investono sempre di meno Intini
In CIPE quindi dando una qualità che oggettivamente scadente ma su quello mi sembra davvero che che che che le risorse degli umani siano siano straordinaria e cioè
Cioè il cibo mangiato insieme quindi Vangelo agevola tubo e anche oltre perché distingue chi in carcere costretto a mangiarsi il vitto della miss si evidenziare e chi in carcere invece
Ha la fortuna di comprare attraverso il soprabito ben elementari quindi cucinarsi in cella
E affermi nel libro liquidando con l'azione di cinque pranzo Mezzogiorno scena alle cinque di pomeriggio demente
E ai piani dove possono cucinare col fornelletto si illudono di avere una vita diversa solo perché decidono quando mangiare ma anche se mangi alle otto il tuo fuso orario resta quello del caso
Se le
E alle nove ti affaccerà e per la terapia come tutti alle undici pure si estrae già addormentato ma non riesci e vorresti di nuovo il carrello della terapia così c'è noi non dobbiamo dimenticare che chi sta parlando e la voce dall'isolamento e la voce dell'isolamento in qualche modo
Si sforza costantemente di non istituzionalizzare anzi
Poi non ci riesce fino in fondo perché è inevitabile quindi secondo me è inevitabile però a questo pungolo e e e allora in qualche modo puntare il dito su chi rimaste i piani
E dice per voi avete troppi oggetti in cella poi avete poco rammentarvi quando fanno le perquisizioni perché se voi foste quali sarà mentre sta tutto in una scatola ci sarebbero intestare volavo di voi può è poi figure iscrizione e e ovviamente che tra A.GI.CO il paradossale è vero che il carcere però Minetti già usuraio ti dà un fuso orario e e lui dice non illudete di non illudete rinnovi illudete ricche che sia quel fornelletto che che debbano differenzi fa la differenza allora abolitio Torchio anche
Il
Bagni in cella diventano un questione non tanto da Roma Zarema ad affrontare anche in termini anche in termini seri Tullo fine senza mezzi termini e e probabilmente chi ci ascolta da recarci in questo momento sa bene meglio di meglio di noi e anzi
Le condizioni in cui sono costretti
A lavarsi e a fare i propri bisogni
A un certo momento a questo proposito tu nel tuo libro fermi cadi in mezzo alla stanza piena di gente ogni volta che qualcuno va in bagno tutti si rendono conto di non essere uomini fino in fondo di non essere liberi
Beh certo questo non non è agli scrutatori di
Di radio carcere che
Chiudiamo spiegare però sotto travolti noi speriamo che qualcuno fra i lettori de Libero qualcuno che non aveva mai pensato al carcere
Sia si ponga anche il tecnico il tema dell'intimità in carcere sleale alta negata sul siano che ci che c'è un'intimità che si vorrebbe avere in carcere e chi viene negata e invece c'è anche un'intimità forzata
E che che che parte di un punto che parte di quella penna che nessuno ha
Che nessuno ha comminare la pena in più non prendesse nessuna sentenza per secoli sarà siamo andati al carcere di avanzare tragica Biasioli sbagliato mandiamo
Allora allora Maurizio Torchio dei nel tuo libro affronti anche il tema lo diciamo prima dimenticato volutamente ignorato degli agenti della polizia evidenziare è che spesso troppo spesso sono costretti a un lavoro massacrante che forse uno dei pochi corpi delle
Di polizia dello Stato che veramente abbandonato o se si sono
Io avevo volevo sforzarmi di non trasformare chi fa questo lavoro in una macchietta
Ha ragione troppo spesso
Si fa strada i due estremi cioè c'è e c'è l'innovatore illuminato oppure c'è il piccolo burocrate della cattiveria allora io ho cercato di documentarmi ed è stato molto più difficile questo aspetto qua del degli altri ma ed è molto più difficile raccogliere questo tipo questo tipo di storia qua ma lo sforzo era quello di dire
Che poi è uno degli sforzi di tutto libero riuscirà a tenere insieme nel nella stessa persona il carnefice la vittima custodiamo custodi
Non cavarsela dicendo perché Curiel cattiva colori Bonino tutto insieme cioè c'è un veleno carcerario che si attacca addosso alle persone
Il chi fa quel lavoro lì sigle sta impregnato di questo declino se lo porta a casa sfascia le famiglie la rabbia del carcere non non può restare contenuta dentro le mura del carcere
Allora Maurizio Torchio dicevamo questo tuo libro che lo voglio ricordare si intitola cattivi edito da in audio libero davvero da leggere in questo libro tu fai un grandissimo lavoro di immedesimazione una uno di misurazione che non dovrebbe non solo debbono fare i cittadini ma un lavoro di immedesimazione dovrebbe fare soprattutto la politica perché sono Lupoi alla della responsabilità di cambiare le cose attraverso le leggi o sbaglio
Ma a me sconvolge persino l'assenza di curiosità proprio che una sana
Egoisticamente curiosità cioè tutto ministro
Non ha bisogno di di volere di voler fare qualcosa di chiaro è possibile che c'è che non ci venga semplicemente la curiosità di scoprire un mondo che tu non ti renda conto che quello è un mondo che ci può dire delle cose
Maurizio Vattimo tu a questo proposito proprio sul libro scrivi in carcere non c'è bisogno di vedere tutto perché molte cose si ripetono ed è questo
è molto vero ma è anche vero che in carcere ci devi entrare per capire come si vive o no sì
Allora non ci sembra anomalo per non dire bizzarro che il Ministro della Giustizia Andrea Orlando non sia mai entrato in carcere a vedere la realtà con i suoi occhi come ho
Un un industriale che è che non interrompano i suoi impianti produttivi per usare
Un bieco ripeto io sto cercando di tenermi Suso dei termini che non abbiano connotati morali niente cioè io sto parlando proprio di
Così di
Interessa
Interessa c'è tutto sei responsabile di una cosa
Vuoi vedere come funziona evidentemente no di nuovo però stai dirlo radio carcere io
Ceci e di far da ascoltatore so che insomma
Bene allora grazie Maurizio torchio per essere stato qui con noi grazie chiave bene io ringrazio ancora Maurizio tolto il ricordo il suo libro cattivi edito da Einaudi un libro che va
Che Ballet non lo diciamo soltanto perché siamo qui a radio carcere ma adesso entriamo nelle carceri italiane perché è arrivato il momento di leggere le lettere scritte dalle persone detenute
Ci scrive bene insieme a un gruppo di persone detenute nel vecchio carcere di Lucca e dico vecchio non a caso visto che il carcere io Luca è un carcere pensato un po'realizzato nel Cinquecento quindi non si può c'è definire una struttura adeguata anche e moderna comunque sia
Scrive bene insieme ai suoi compagni detenuti nel vecchio carcere Luca affermano cara radio carcere per prima cosa volevamo informarti che anche qui è abbiamo costituito il Comitato per l'amnistia e per la riforma della giustizia ed anzi invitiamo tutte le carceri d'Italia a fare la stessa cosa e a prendere il nostro esempio bravi bravi bravi
Invece per quanto riguarda il carcere di Lucca diretti che qui la situazione è disperata sarebbe poco ed infatti questo non è soltanto un carcere vecchissimo che risale a cinquecento appunto
Ma è anche un carcere molto sovraffollato dove quindi sopra viviamo in condizioni a dir poco disumane ad esempio nel carcere di Lucca essendo stato in origine un convento di clausura tutte le celle sono molte piccole e idonee a ospitare al massimo un solo detenuto mentre noi ci chiediamo in due persone ma non solo viviamo anche in condizioni indegne visto che nelle celle il bagno non è non è diviso
Dal resto della cella siamo privi di luce naturale che e abbiamo anche difficoltà a mantenere la nostra igiene personale e ti diciamo questo perché qui
Funzione non solo due dolce per ogni sezione due docce che dovrebbero essere utilizzate da quaranta persone ti lascio immaginare
Cosa dobbiamo fare pur di riuscirci a lavare
Ed invece scrive ancora bene insieme un gruppo di persone detenute nel vecchio carcere di Lucca ed invece per quanto riguarda la nostra vita nelle celle tutti possiamo dire che qui su quattro sezioni
Solo in due viene applicata la famosa vigilanza dinamica che prevede l'apertura delle celle durante il giorno in particolare nella terza e quarta sezione si sta sempre chiusi in questa cellette mentre nella prima nella seconda sezione ogni tanto aprono le celle con il misero risultato che noi vi siamo chiusi nelle celle per diciassette ore al giorno a questo punto ti sembrerà quasi super ecco se ti diciamo che anche noi siamo condannati all'ozio e che anche qui non esiste nessuna rieducazione e questo perché non c'è consentito né di lavorare né di svolge le attività formative
Ah sì certo nel carcere di Lucca c'è una grande palestra peccato peccato che sia inutilizzata da tempo e che venga invece usata come magazzino sul
In conclusione restiamo allibiti dal fatto che il ministro Orlando non sembri capire la differenza che c'è tra posti effettivi di un carcere e posti regolamentari e che diciamo questo perché ad esempio nel carcere di Lucca ci sono cinquanta posti effetti vi ma noi siamo più di centotrenta detenuti e domandiamo perché perché il Ministro della Giustizia non viene recarci Luca per verificare di persona ti mandiamo un affettuoso saluto
La lettera è firmata appunto da ben insieme un gruppo di persone detenute appunto nel vecchio carcere Luca una struttura che risale al Cinquecento e che ancora oggi
In funzione una struttura
Che risale al Cinquecento e che oggi evidentemente è del tutto inadeguata ad essere destinata ad istituto di pena questo lo che direbbe anche un alieno se ci venisse a trovare ma non lo capiscono quei sapiente ogni che lavorano al Ministero della giustizia e che sono pure
Ben pagati beh ragazzi
Intanto grazie per questa vostra lettera per questa vostra testimonianza e anzi
Scriveteci ancora e dirvi che a dir poco impressionante il racconto che ci fate della vostra vita detentiva all'interno del carcere di Luca sarebbe
Sarebbe riduttivo mi raccomando scriveteci ancora e informatici su tutto quello che accade nel piccole vecchio carcere di Lucca un carcere che andrebbe chiuso e destinato ad altro uso questo mi sembra più che evidente
E comunque
Francesco Pacis che vede la cosiddetta Area riservata del quarantuno bis del carcere dell'Aquila l'Area riservata è una zona ancora più protetta del quarantuno bis diciamo è il carcere ancora più duro
Del quarantuno bis carcere ancora più duro che appunto si chiama Area riservata e bene proprio da questa Area riservata che non conosce nessuno se non gli addetti ai lavori ci
Scrive Francesco che è detenuto appunto nella cosiddetta area riservata del quarantuno bis del carcere L'Aquila Francesco che afferma caro Arena o sessantadue anni
Sono un ergastolano e le sto scrivendo da una piccola cella della cosiddetta area riservata della sezione del quarantuno bis del carcere dell'Aquila a
Si è riservata che altro non è che il regime carcerario più duro del quarantuno bis dove i detenuti vengono letteralmente sepolti vivi
Io sono ormai otto mesi che mi trovo qui e sono otto mesi che non vedo mai nessuno se non un agente che mi viene a controllare o che mi viene a dare da mangiare
Qui sembra di stare nel film il miglio verde che parlava di detenuti nel braccio della morte con la differenza che qui però si muore un po'una volta al giorno
Mi hanno messo in una cella da solo anzi sono forse l'unico detenuto in Italia che non solo sta in cella da solo ma che sta in una Sezione da solo infatti il corridoio dove si affacciano ascella è vuoto
Vuoto
E paurosamente silenzioso in questa cella sperduta in questo corridoio deserto non incontro mai un detenuto l'ora d'aria mera fanno fare in una stanzetta all'aperto dove riesco a fare solo tre passi e poi
E poi mi devo girare come animali in gabbia nella cella nella cella non c'è ricambio d'aria né luce naturale d'inverno e gelata mentre desta
A te si soffoca dal caldo vivo nel silenzio e nell'umidità e tutto questo mista distruggendo giorno dopo giorno
Ho presentato reclamo al magistrato dell'Aquila per chiedere di spostarmi da questa maledetta Area riservata e di dimettermi al quarantuno bis normale e alla fine di ottobre la mia stanza finalmente è stata accolta tanto che il magistrato di sorveglianza ha ordinato alla direzione del carcere di spostarmi nella sezione normale del quarantuno bis
Ebbene ebbene da allora ovvero da quell'ordine impartito dal magistrati sorveglianza nulla è cambiato e io mi trova ancora nella cosiddetta Area riservata in quel corridoio vuoto in una cella
Per sé Paul timidi
Nella speranza che le arrivi questa mia lettera la saluto cordialmente la lettera a punto e firmarla Francesco
Persona persona
Detenuta nella cosiddetta Area riservata del quarantuno bis
Del carcere dell'Aquila non credo
Che ci sia necessità di aggiungere altro se non un particolare in questi ultimi mesi da quando Francesco si trova nella cosiddetta area riservata del quarantuno bis
Francesco ha tentato il suicidio perbene
Due volte
Due
Volte
Poi ci scrivono Franco e Alessandro che sono persone detenute nella terza sezione del carcere di legge che affermano cara radio carcere anche nel carcere di Lecce non funziona nulla e noi detenuti continuiamo ad essere abbandonati al gli stessi tra degrado e sovraffollamento immagina ad esempio perché questo carcere potrebbe ospitare circa seicento detenuti ma noi oggi siamo quasi il doppio della capienza regolamentare
Ovvero più di mille cento un grave tasso di sovraffollamento quindi che manda in tilt tutto il carcere e che soprattutto ci costringe a vivere in modo disumano e degradante
Esattamente la ragione per cui l'Europa ci ha condannato ed infatti scrivono ancora fra quelle Sandro dalla terza sezione del carcere di Lecce ed infatti le carceri Lecce
Siamo costretti a vivere in tre persone all'interno di celle minuscole celle dove non abbiamo letteralmente lo spazio sufficiente
Per poterci muovere
Il fatto è che qui viviamo in un perenne stato di disperazione sia d'inverno a combattere con il freddo e senza avere
Riscaldamenti sia d'estate a lottare con un caldo sul
Tante e senza avere neanche l'acqua potabile in cella e pensare e pensare che in queste condizioni disumane ci sono detenuti giovanissimi di diciotto o di vent'anni i cosiddetti
Giovani adulti ma ci sono anche i detenuti e anziani un pochino in carcere ci dovrà passare dieci venti o anche trent'anni sul non quindi una distinzione ma un vero e proprio piccolo inferno un inferno fatto di legalità che fa sorgere una domanda come potrà mai uscire di qui una persona che ha passato qualche anno della sua vita in condizioni tanto
Degradanti c'è già infine infine stendiamo un velo pietoso sulle continue affermazioni del ministro Orlando in tema di carceri affermazioni che almeno qui dentro
Nel carcere di Lecce non trovano nessuna con ferma Chávez grazie la lettera a punto e firmata Franco e Alessandro persone detenute nella Terza Sezione
Del carcere di Lecce Franco Alessandro che pongono una domanda che svela il fallimento del sistema penitenziario di oggi tranquillizzarli
Patti si domandano come potrà mai uscire di qui una persona migliore se viene trattata anche per un anno o due in modo disumano e degradante
è la domanda delle domande per quanto riguarda
La detenzione infatti il carcere dovrebbe servire a far uscire
De di galera persone migliori e non peggiori rispetto a quando sono entrate oggi invece chi esce dal carcere dopo aver vissuto in un contesto
Tanto degradante si vede stravolta la vita devastata la vita
Non certo non certo migliorata
Io ringrazio ancora Franco Alessandro che ce l'ho scritto dal carcere di Lecce e anzi vi dico scriveteci scriveteci ancora ma ci rendiamo adesso in Calabria perché si scrive Angelo che è persona detenuta nel carcere di Catanzaro Angelo che afferma che pensiamo Arena come sai diverso tempo fa il magistrato di sorveglianza di Catanzaro ha accolto la mia richiesta per essere trasferito nei carceri Taranto e
Questo per consentirmi di stare in un carcere che fosse più vicino alla città di residenza di mia moglie dei miei figli che sono impossibilitati a venirmi a trovare fino a qui
Ricordo che in quell'occasione il magistrato di sorveglianza di Catanzaro ha anche ordinato al DAP di provvedere a tale trasferimento ebbene ebbene come vedi anche se sono passati diversi anni il dato non ancora eseguito quell'ordine impartito dal magistrato e io ancora mi trovo detenuto nel carcere di Catanzaro non potendo così
Di fatto incontrare la mia famiglia che ormai non vedo da lunghissimo tempo ma non finisce qui scrive ancora Angelo da casi di Catanzaro ma non finisce qui
Infatti qualche mese fa ho presentato una nuova istanza a un nuovo magistrato di sorveglianza
Visto che quello di prima era stato trasferito richiedendo che venisse rispettato l'ordine impartito al DAP circa il mio trasferimento e il nuovo magistrati di sorveglianza ma di nuovo accolto la mia richiesta disco venendo per la seconda volta perché il DAP provvedesse come sollecitudine al mio trasferimento bene bene non ci crederà ai ma anche se sono passati ormai più di
Cinque mesi dalla nuova ordinanza
Del magistrato nulla è cambiato e io resta ancora detenuto nel carcere di Catanzaro ora domando ti sembra normale che è un ordine impartito da un magistrato non ben eseguito per ben due volte e a distanza di parecchio tempo da chi ha il compito di amministrare le carceri no caro Angelo non soltanto non è normale ma manifesta
Più aspetti di illegittimità più aspetti di illegalità
Confesso scrive ancora Angelo dal carcere di Catanzaro confesso che non so più cosa pensare tanto che vorrei sapere dove la giustizia tra queste quattro mura immonde pure sapere quale caricatura ignobile ETP tata vorrei sapere dov'è la giustizia per poterle strappare quella benda dagli occhi affinché
Lei stessa possa vedere a chi essere
Vita eccome è stata utilizzata ti saluto con stima la lettera a punto è firmato da Angelo persona detenuta
Nel carcere di Catanzaro la vicenda di Angelo che
Ormai veramente quasi scandalosa in quanto si trascina da anni tra ordini impartiti dal magistrato degli ANSA e inadempienza da parte del DAP lascia a dir poco lascia dir poco stupiti e io caro ai a questo proposito ti suggerirei
Di intraprendere quella famoso giudizio di ottemperanza che è stato recentemente introdotto dal legislatore c'è il legislatore quello del Governo precedente tanto per intenderci
Ha fatto sì che questi contrasti tra magistratura
E amministrazione fossero risolti attraverso il cosiddetto giudizio di ottemperanza un giudizio che ha come obiettivo quello di far eseguire all'amministrazione gli ordini impartiti dal magistrato giudici dottor dalla sa che si fa proprio dinanzi al magistrato di sorveglianza e per questa ragione ti suggerirei di iniziare questo giudizio di ottemperanza però
Beh dinanzi al magistrato di sorveglianza che ha accolto la tua ultima richiesta di trasferimento richiesta che ancora non è stata eseguita dal DAP
Facci sapere caro Angelo facci sapere adesso andiamo ancora più a sud d'Italia perché ci schieri incenso insieme un gruppo di persone detenute nella terza sezione del carcere l'Ucciardone di Palermo cara radio carcere
La situazione all'interno delle celle della terza sezione del carcere dell'Ucciardone sono a dir poco vergognose e diciamo questo perché al di là del sovraffollamento qui immuni da
Le celle sono neri dalla sporcizia i materassi sono vecchie logori le brande sono pieni di ruggine e viviamo Agello perché le finestre sono rotte e piene di spifferi
Inoltre all'Ucciardone si soffre anche la fame visto che per mangiare ci danno o più stanze o uova o bastoncini di pesce e anche in scarsa
Quantità assi certo c'è anche un po'di passa ma è talmente scotta che la mangiano solo i detenuti più disperati e più poveri perché è davvero
Ed è vero in mangia bile
E poi scriva ancora Vincenzo insieme suoi compagni detenuti della terza sezione del carcere l'Ucciardone di Palermo e poi come se non bastasse siam ho anche costretti a fare la doccia con l'acqua fredda e questo perché si è rotta la caldaia ma nessuno ma nessuno si preoccupa di ripararla
Noi ovviamente abbiamo fatto presente il problema alla direzione ma la direzione ci ha fornito una soluzione che a noi è parsa subito un po'strana ovvero
Per rendere delle bombolette di gas e con quelle scaldarsi l'acqua per lavarci in cella già belle idea peccato che le bombolette costano e che qui pochi detenuti fanno i soldi per acquistare il
Insomma insomma noi detenuti nella Terza Sezione del carcere dell'Ucciardone viviamo in modo davvero disumano ed anzi prima di sparare i numeri contenuti nelle stadi
Dissi che invitiamo il Ministro della Giustizia Andrea Orlando a visitare sia nel nostro celle che tutte le celle delle carceri d'Italia in modo da rendersi conto che non tutti i dati
Non tutti i dati che gli danno corrispondono a verità Chavez grazie la lettera è firmato da Vincenzo insieme a un gruppo di persone detenute nella Terza Sezione del carcere
L'Ucciardone di Palermo ma è davvero io non posso credere che la direzione di un carcere dinanzi al guasto il la caldaia abbia suggerito i detenuti di acquistare bombolette di gas in più riscaldarsi l'acqua in celle lavarsi lì
Spero che questa notizia non venga confermata dalla direzione del carcere perché veramente
Non sarebbe una notizia strana sarebbe una notizia a dir poco scandalosa la caldaia la si ripara e non si lascia che le persone detenute
Spendano quei pochi spiccioli che ci hanno per lavarsi in cella in chissà quali
Condizioni ma siamo davvero scherzando voglio ricordare però voglio ricordare che il carcere Ucciardone e qui il carcere dove
Fino a poco tempo fa se non accade ancora adesso venivano usati gli idranti gli
Idranti e se tanto mi dà tanto ciò che ho poi Angelo che ci scrive dal carcere di Reggio Calabria che afferma di essere malato ma di non essere adeguatamente curato saluto miri a ma dai casi di Ferrara che non ha soldi per pagare un avvocato che lo possa difendere degnamente nel processo che deve ancora affrontare questo è un problema enorme
Solo dopo è un gruppo di donne detenute che ci scrivono dal carcere capanne di Perugia saluto leone dal carcere massima di Oristano e Franco dal vecchio degradato carcere Regina Coeli di Roma
E allora come al solito il prima di salutarvi vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere play Dutto il numero di telefono di qui di Radio Radicale numero di telefono che potete UTIN zar durante tutta la settimana ovvero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamateci per raccontare la vostra esperienza car c'era aria e tutte le ingiustizie che avete subito incarcerati chiamateci se siete stati protagonisti di un errore giudiziario se sensati prima arrestati e poi prosciolti ma chiamateci anche se come vittime del reato non siete riusciti a ottenere una risposta di giustizia vi ricordo poi il nostro sito interprete ovvero radio carcere punto com del ricordo che siamo presenti sia soffre è esiguo che
Che su Twitter su Facebook c'è la pagina di radio carcere esuli Twitter basta cercare radio carcere e troverete subito il nostro profilo ed infine ricordo soprattutto le persone detenute lindi so dove scrivere le vostre lettere dalle carceri lettere che leggiamo tutti i giovedì alle ore dieci e nove e quarantacinque lettere che dopo menta no la utenti quel vero degrado presente nelle carceri italiane questo l'indirizzo dove scriverci radio radicale
Rubrica radio carcere via
Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma scrivete scrivete scrivete non rimanete senza voce non consentite che il silenzio e quelle quattro mura protetta ma tutte le in giustizia e gli abusi che subite in carcere date voce alle vostre ingiustizie scrivente a Radio Carcere ma scriveteci anche per dieci in quali carcere avete creato i comitati per l'amnistia
E per la giustizia per il momento sono circa settantuno le carceri dove sono presenti questi comitati l'obiettivo è arrivare acché questi comitati esistano in tutte le carceri italiana bene io ringrazio alle
Sandro Teodori per l'assistenza in regia e poi soprattutto grazie grazie di cuore a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion e da una cella sporche sono affollata avete acceso una radio per ascoltare una piccola voce la voce
Di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena adesso
Allora bisogna dire che
Abilitate aumentate ma
Nazionale
Qualcun altro duplice acquisite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondino assecondino una simpatica superiore
In nome del popolo italiano intercomunale
Cinquecentotrenta trentacinque Codice di procedura penale
Sia
Finora del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione
In forma
Data cinque aprile mille novecento