13 GIU 1990

Intervento di Adelaide Aglietta sulla nuova presidenza del Consiglio europeo presieduto dall'Irlanda

STRALCIO | - PARLAMENTO EUROPEO - 00:00 Durata: 3 min 13 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Adelaide Aglietta sulla nuova presidenza del Consiglio europeo presieduto dall'Irlanda", registrato a Parlamento Europeo mercoledì 13 giugno 1990 alle 00:00.

Sono intervenuti: Adelaide Aglietta (parlamentare europeo, Federazione dei Verdi).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cee, Consiglio Europeo, Democrazia, Europa, Irlanda, Istituzioni, Mercato, Parlamento Europeo, Unione Europea.

La registrazione video ha una durata di 3 minuti.

Il contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Adelaide Aglietta

    parlamentare europeo (VERDI)

    Signor Presidente del Consiglio, lei ha parlato di circostanze eccezionali che la sua Presidenza si è trovata ad affrontare. Noi crediamo che anche le risposte avrebbero dovuto essere eccezionali, il che avrebbe implicato una profonda e parallela capacità di rimettere in discussione il nostro assetto e il nostro modello di sviluppo e le nostre scelte politiche, uno sforzo d'immaginazione e proposizione di nuovi riferimenti della politica di sicurezza e di cooperazione, di solidarietà sociale e di salvaguardia ambientale, nei quali potessero riconoscersi i popoli europei, come pure la messa in moto di un processo paneuropeo di unificazione democratica e federalista, dotato di capacità di aggregazione. Ora senza disconoscere certamente i meriti di questa Presidenza, a noi pare che queste risposte non siano ancora improntate ad una subordinazione del nostro destino democratico alle dinamiche del mercato, secondo un'ottica, mi permetto di dire, miope. Ci sembra altresì che, sul fronte della politica interna - mi preme qui parlare della politica ambientale, che lei ha definito essere una delle priorità della sua Presidenza e dell'azione della sua Presidenza - le scelte fatte in materia di politica energetica e politica agricola non rispettino l'imperativo di dare risposte adeguate allo stato di emergenza ambientale in cui ci troviamo. A mio parere, anche le scelte relative all'Agenzia dell'ambiente relegano il ruolo di questa, che avrebbe potuto essere fondamentale per la politica ambientale europea, ad un centro statistico senza alcun potere, in realtà, d'incidere sulla politica dell'ambiente. Mi pare che tutto questo sia la conseguenza di una debolezza nelle risposte istituzionali da parte del Consiglio. In questo senso è vero che noi abbiamo avuto una Conferenza interistituzionale, a cui lei si riferiva, ma mi sembra che le risposte che vengono date siano piuttosto governate da spinte nazionali, anziché adeguarsi ad una coerente ed efficace politica di costruzione dell'unione politica europea, fondata su quei principi, sanciti nel Trattato del 1984 e ribaditi nelle varie risoluzione del Parlamento europeo. La strada è, dunque, segnata: il Parlamento chiede al Consiglio ed alle Istituzioni europee di seguirla.
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