La sentenza della Corte dei Diritti dell'Uomo che ha condannato l'Italia per le violenze al G8 di Genova

Buongiorno a tutti a tutti intanto grazie per
Per la vostra presenza
Vogliamo dire in apertura di questa conferenza stampa sapete convocata sul
Sulle vicende
Che hanno seguito la sentenza la Corte di Strasburgo
Sull'irruzione alla scuola Diaz nel luglio due mila uno innanzitutto vogliamo però dire che
Ed esprimere un tutt'uno turbamento una grande preoccupazione per quello che è successo poco fa al Tribunale di Milano
Pare che ci siano vittime oltre che feriti vogliamo naturalmente auspicare che la vicenda pur drammatica possa concludersi senza altre
Ulteriori tragedie
Come tutti naturalmente ne seguiremo gli sviluppi
Venendo invece al sul tema della conferenza stampa io voglio dire
Alcune cose sono qui insieme a me Luca Casarini
Daniele Farina celeste Costantino Giuseppe De Cristofaro senatore vice capogruppo al Senato diesel
Che hanno seguito nel nelle rispettive Commissioni Giustizia Affari costituzionali molti dei provvedimenti che sono al centro della discussione anche di questa conferenza stampa anche delle richieste che intendiamo porre direttamente al governo Renzi
La vicenda
Della condanna dell'Italia per l'irruzione alla scuola Diaz perché con la Corte di Strasburgo ha
Accertato se vogliamo in modo definitivo una verità che purtroppo noi conosciamo da molti anni
Quelli che vedete qui dietro questo tavolo erano
Quasi tutti i presenti a Genova in quei giorni in quelle ore e dunque per noi quella verità è una verità nota da molto tempo il problema è che quella verità è stata lungo disconosciuta la questo Paese
Ed è stata disconosciuta da questo Paese per molte ragioni una di queste è l'assenza nel nostro Codice penale di un reato specifico che
Consenta chi indaga chi è chiamato a giudicare di sanzionare la tortura quando questa si produce nelle forme che purtroppo il nostro Paese ha conosciuto molte volte certo Genova alla Diaz a Bolzaneto in modo drammaticamente sistematico
Lo ricordo in quei giorni Amnesty International parlo di Genova come della più grande sistematica e basta sospensione dei diritti umani dopo la Seconda guerra mondiale ma quel reato lo abbiamo conosciuto purtroppo nelle storie
Che in questi anni hanno drammaticamente segnato la vicenda pubblica di questo Paese quelle di Stefano Cucchi di Aldrovandi di molti e molte altre
E dunque la prima questione che intendiamo porre questa noi chiediamo che il reato di tortura venga finalmente introdotto nella nostra legislazione sono ormai passati ventisette anni da quando l'Italia ha ratificato la Convenzione ONU sulla tortura
E ancora quel reato manca la nostra legislazione ne parleranno con gli altri in modo dettagliato ne faremo in una battaglia a cominciare dalla discussione di oggi pomeriggio perché
Questa legge venga comunque approvata
E perché questa legge però possa fino in fondo consentire che quel reato venga accertato e sanzionato quando si produce cioè che quella legge non venga snaturata nella discussione parlamentare ci sono molte questioni che non ci convincono
Su questo ci batteremo ma ripeto per noi oggi la priorità è che
Il reato di tortura Inter finalmente nel nostro ordinamento
Poi
Voglia dire una cosa anche su la polemica che in questi giorni è esplosa nuovamente su su questa sentenza sulla vicenda di Genova sul G otto
Del luglio del due mila uno
E su il dibattito che già allora si scatenò
Chi critica
La posizione di chi come noi chiede innanzitutto che si possa lavorare perché quelle cose non possono mai più ripetersi Tosi
Critica gridando allo scandalo accusandoci di essere amici dei criminali nemici da polizia quando chiediamo cose semplici chiediamo che anche in Italia le Forze dell'ordine
Un servizio di ordine pubblico siano dotate di un codice di riconoscimento come accade in tutta Europa che chiediamo che le forze dell'ordine siano messe nella condizione persino di sentirsi più tutelate di essere distinte
Nei comportamenti che si producono durante l'operazione di ordine pubblico
A chi critica la nostra richiesta che oggi è rinnoviamo di approvare finalmente una legge che preveda una Commissione d'inchiesta su Genova che consenta a questo Paese di affrontare a viso aperto quello che è successo
E di superare quella che è stata una grande rimozione
Anche qui la vicenda di De Gennaro di cui si è molto discusso in queste ore di cui noi continuiamo a chiedere le dimissioni è la vicenda di una gigantesca rimozione della storia pubblica di questo Paese è incredibile
Che la totalità o quasi dei massimi funzionari coinvolti a vario titolo nella catena di comando delle giornate del luglio
Del due mila uno a Genova siamo stati tutti sostanzialmente promossi
Magari spostati di ruolo e di incarico ma sempre dentro un meccanismo di promozione questa è una
Appunto una gigantesca rimozione che oggi forse deve finalmente conoscere un punto conclusivo e la Commissione d'inchiesta da questo
Punto di vista è lo strumento più appropriato perché quello che consente al di là delle vicende penali sui processi ci sono largamente pronunciati di
Affrontare nel modo corretto una discussione politica di cui questo Paese ha bisogno e
Di cui chi
Era a Genova ma anche chi non c'era ha diritto in questo Paese
Queste sono le questioni principali le riassumo in un minuto e poi lascio la parola sfrutta Luca Casarini
Che il reato di tortura venga introdotto venga introdotto in una forma che consenta di applicarlo
Che sia introdotta nella nostra legislazione una norma che prevede l'identificazione per tutte le forze dell'ordine presenti in azioni di ordine pubblico ripeto questo accade in tutta Europa
E non succede niente anzi è questo uno strumento che lo ripeto ancora una volta è innanzitutto a tutela non solo dei manifestanti ma anche delle forze dell'ordine del lavoro correttezza quando questa si produce come molte situazioni terzo
Una commissione d'inchiesta che Fossa finalmente
Non mettere una parola conclusiva ma affrontare quella vicenda con gli strumenti che che sono necessari per quella vicenda abbia diciamo finalmente una storia
Raccontata elaborata pubblicamente da un Paese che invece la largamente rimosse
Io mi fermo qui lascio la parola Luca prematuramente
Gli altri compagne e compagni che avranno qualcosa da
Dire sui singoli punti
Allora
Il primo messaggio e questo noi vogliamo rottamare il Medioevo in questo Paese
Questo lo dico al Presidente del Consiglio che
Naturalmente investito di un ruolo di innovazione l'innovazione è anche tutelare i diritti dei cittadini
E tutelare la natura di uno Stato democratico
Si differenzia uno Stato democratico da uno stato di polizia proprio per le regole che lo Stato democratico mette nell'uso della polizia e della
Del nell'uso della forza nei confronti dei cittadini questo è un punto fondamentale di assoluta modernità
Mentre tutto ciò che ci richiama e ci rimanda a un
Diciamo a un caos che produce semplicemente arbitrio è Medioevo
E questo è il primo punto perché siamo abituati a discutere di innovazione quando parliamo di banche quando parliamo di
Parigi di Bilancio quando parliamo di nuove forme nuove contratti del lavoro
E non ci viene mai in mente di parlare di innovazione quando invece ragioniamo sulla nostra convivenza civile in Europa e e nel nostro Paese
Noi dobbiamo fare questo grande sforzo lo chiedo e lo chiediamo al Presidente del Consiglio innanzitutto anche di comunicazione anche culturale non solo
Legislativo il secondo punto
è questo abbiamo due possibilità su Genova su quello che è accaduto su quella terribile pagina per la Repubblica la pagina nera della Repubblica
La prima strada è quella di considerarla sempre come un passato che ritorna
Un passato che non passa mai un passato che
Si cristallizza e diventa uno spettro la seconda opportunità che abbiamo è utilizzare quella tragedia per crescere insieme
Utilizzare quella tragedia per rifletterci tutti insieme per questo non ci appassionano le partite tra tifosi della polizia e quelli non tifosi della polizia questa è una cosa che la destra produce perché
è una destra a cui interessa il caos
Visto che parliamo di ordine pubblico è bene parlare anche di caos
Il tema che pone la Corte di Strasburgo è un tema di razionalità giuridica e di tutela della democrazia
Il fatto che la Corte di Strasburgo risponda al ricorso di un cittadino italiano un nostro concittadino che a sessantadue anni si è visto torturare all'interno di una scuola
è dovuto al fatto che non ha potuto questo cittadino farlo in Italia questo perché non era previsto dal nostro Codice penale
Questa è una grave mancanza
Dobbiamo sopperire subito a questa mancanza ogni cittadino italiano ha diritto nel suo Paese avete riconosciuti avete riconosciuta giustizia quando subisce un abuso di questo genere
Il secondo tema che ci pone la Corte di Strasburgo è appunto relativo
All'identificazione
Chi ha seguito i processi di Genova
Sa quanto i magistrati che si sono occupati di accertare le responsabilità della polizia abbiano dovuto penare faticare per riuscire a capire
E per riuscire ad avere le informazioni su chi aveva commesso quel disastro
E questo ha dovuto innanzitutto a un fatto
è dovuto al fatto che
E la nostra le nostre forze di polizia impiegate nell'ordine pubblico e sottolineo il termine pubblico non privato
Non hanno modo di essere identificate
Non da noi non dai cittadini ma identificate dall'Amministrazione pubblica
Questo in tutta Europa non esiste
Questo dovrebbe essere un punto di forza di uno Stato democratico
E invece ancora il caos e il Medioevo
Noi chiediamo come chiede la Corte la Corte di Strasburgo che questa
Questo provvedimento cioè l'introduzione del numero identificativo sia come in tutta Europa ha fatto anche in Italia
A tutela del fatto che quando parliamo di ordine pubblico non parliamo di guerra
Parliamo di gestione di situazioni difficili e complicate a volte ma che vanno gestite
Come le gestisce uno Stato democratico
Questo è fondamentale
Il terzo elemento è invece politico
Non riguarda una legge
E anche qui non lo chiediamo innanzitutto al Presidente del Consiglio che tanto ci ha dato dal punto di vista di farci capire quanto importante sia la narrazione di questo Paese noi non possiamo narrare di un Paese dove
Tutti i responsabili della catena di comando di Genova sono stati promossi in qualche maniera non lo possiamo accettare un paese così anche qui è Medioevo al Medioevo
Noi vogliamo uscire da questa forma di nepotismo del potere
Da questa forma degli intoccabili nessuno è intoccabile
Nessuno può esserlo in un Paese civile
E allora su questo nodo è evidente che un nodo di opportunità politica questo ma è un nodo importante
Fondamentale
Abbiamo il cancro della corruzione in questo Paese bene dobbiamo affrontarlo con durezza e questo lo dico anche al dottor Cantone
Ma allo stesso tempo abbiamo anche
Il dovere morale e politico
Di impedire che dopo la tragedia e infatti disastrosi di Genova dal punto di vista della gestione dell'ordine pubblico dopo le torture
I responsabili di comando di quell'operazione siano stati promossi invece che allontanati perché non capaci di gestire quella situazione
E allora anche qui ritorniamo al tema dei tifosi della polizia o di quelli contro la polizia proprio per impedire che questa cosa di Genova si risolva sul fatto che è colpa dei celerini noi il punto puntiamo il dito sui capi
è facile lasciare in pace i capi
è facile prendersela con poteri meno forti
Ma dobbiamo sempre attribuire una responsabilità nella gestione delle cose
Io ci tengo per chiudere a dire anche molto semplicemente che appunto questo è un modo
Per vedere Genova al futuro
Per ricavare da una tragedia una lezione comune
E per poter
Guardarci negli occhi quando discutiamo
Io penso che questo elemento sia un elemento politico fondamentale per porre oggi il problema
Della sostanza della democrazia italiana
Proprio noi che abbiamo avuto Genova
Abbiamo il dovere
Di lavorare sulla nostra
La democrazia su come funziona
C'è chi ha il coraggio di farlo e di porlo e c'è chi invece si trincea si trincera di dietro il caos noi non vogliamo il caos
Grazie a Luca adesso passerei rapidamente la parola Daniele Farina per fare un punto sul sulla questione la tortura pari celeste sulla come se l'inchiesta poi senatore De Cristofaro sul i codici identificativi
Diciamo che il provvedimento che
Approviamo oggi
Contiamo di approvare oggi
Non è il provvedimento di Sinistra ecologia e Libertà avrebbe desiderato le nostre proposte di legge contengono degli altri elementi qualificanti
Tuttavia vi invito a riflettere sul fatto che questa mancanza nel nostro ordinamento il reato di tortura mancanza lunghissima vacatio diciamo
A delle cause precise
Vi invito a riflettere sul fatto che questo provvedimento nelle sue varie versioni non è mai stato un provvedimento di origine governativa
Questo per rispondere anche al presidente Renzi che in qualche modo dice ma a fronte della sentenza della Corte europea avvalora una qualche risposta questo ma è sempre stato di origine parlamentare
Ricordo che questa Camera dei deputati ha già approvato
Il reato di tortura lo ha fatto il tredici dicembre due mila e sei
Io ebbi la ventura in cura brevissima legislatura tanto di fare la dichiarazione di voto finale di quel provvedimento però quel provvedimento poi si fermò
Le ragioni per cui questo è accaduto sono le stesse per cui teniamo che succede anche questa volta ritornando al Senato della Repubblica
Sono le ragioni per cui temiamo che anche i gli altri provvedimenti che sarebbero utili ma che continua a sfuggire numero identificativo ad esempio per tutti
Continuino sostanzialmente una Commissione d'inchiesta suggella continuino diciamo a a allontanarsi invece avvicinarsi quindi e con grande preoccupazione
Che vediamo costruttore passaggio di un provvedimento che avremmo desiderato diverso dove l'avremmo voluto diverso beh innanzitutto l'avremmo voluto voluto come reato proprio pubblico ufficiale essenzialmente perché lì crediamo che si qualifichi
Più specificamente il reato di tortura e abbiamo alcun dubbio avremmo voluto un fondo che aiuti le vittime del reato di tortura
E non ci sarà abbiamo perfino un dubbio visto che noi dibattito generale l'abbiamo già svolto nel silenzio totale e una disattenzione totale del Paese della stampa e anche dei colleghi parlamentari
Abbiamo perfino il dubbio lato che così come formulato con riformulato anzi alla Camera dei deputati proprio sulla vicenda della Diaz forse
Non sarebbe stato applicabile è un dubbio che speriamo il dibattito di oggi sciolga che la giurisprudenza
Se chiamata purtroppo in qualche modo operare su questo reato diciamo sciolga anch'essa e quindi diciamo che ci sarebbero molti motivi
Per avere un atteggiamento diverso nei confronti di questo provvedimento però
Riteniamo importante che questo reato venga introdotto per una semplicissima ragione riteniamo infatti che non è vero che nessuna legge qua qualcuno ha detto clienti del Movimento cinque Stelle ieri reato impossibile
Che è meglio un nessuna legge che una legge mediocre come l'ha definita Luigi Manconi castrati ecco io ricordo soltanto
Che oltre alla scuola di Yasser c'è un altro procedimento incardinato presso la Corte di giustizia europea per i diritti dell'uomo
Che equo di Bolzaneto
Alla Bolzaneto si conclude di fatto
Di fatto poi andrà in Cassazione il cinque marzo due mila e dieci ove la Corte d'Appello di Genova fa una sentenza con quarantaquattro condanne
Però di queste quarantaquattro condanne soltanto sette non sono non erano in prescrizione
Ecco pulita la sussistenza di questo reato anche così conformato
Avrebbe impedito quest'esito infausto della vicenda pertanto oggi affrontiamo questo dibattito parlamentare
Diciamo presi anche più responsabilità sentenze la Corte ma anche piuttosto diciamo
Imbarazzati se vogliamo dal fatto che vicende che hanno ci sono state chiare fino all'inizio e una parte del Paese sono state chiare fin dall'inizio
Veniva ricordato a Nicola Fratoianni da Luca Casarini
Abbiano avuto bisogno di una sentenza europea per diventare una verità conclamata e incontrovertibile
Se leggiamo le pagine dei giornali di oggi o di ieri che le pagine degli stessi giornali di allora negli anni successivi qualche domanda io credo
Bisognerebbe Fassa ho finito
Grazie Daniele celeste rapidamente poiché De Cristofaro sia veramente una battuta perché è stato detto tutto
Però una cosa la voglio dire in maniera chiara e netta chi è contrario ad accertare la verità su quelle giornate del del due mila uno in questo Paese in questo momento si sta affrettando a dire
Che non si possono fare atti parlamentari leggi su una spinta emotiva
Noi da quattordici anni che aspettiamo una verità sui fatti di Genova e non non non centra diciamo la la sentenza di Strasburgo
Questa è la se vogliamo un'aggravante un elemento in più che vanno in questa direzione ma e da quattordici anni che la chiediamo
Chiediamo la Commissione d'inchiesta sui fatti di Genova Commissione che nelle scorse legislature non è stato possibile fare voglio ricordarlo per il voto contrario di Italia dei Valori
Proprio la settimana scorsa in Commissione affari costituzionali io sono stata relatrice di una
In provvedimenti in cui veniva chiesto alla Commissione di inchiesta sull'uranio impoverito ebbene l'abbiamo soltanto in tredici minuti
Questo è il segno di commercio tutta questa vicenda a che fare esclusivamente con la volontà politica di questo Governo
Noi abbiamo la possibilità domani di approvare una Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti di Genova
Quindi siamo in presenza
Di una responsabilità politica che bisogna capire se questo Governo ha intenzione di assumersi oppure no non basta un click
Di risposta Luca Casarini in cui viene detto che la risposta del Parlamento sarà l'approvazione del reato di tortura perché come veniva prima ha detto il collega Daniele Farina basta con questa idea del fare tanto per per fare
Bisogna fare una legge buona una legge che venga applicata nella maniera corretta ed è quello per cui noi oggi lotteremo in Aula per fare in modo che gli emendamenti riescono a dare a questo Paese una legge giusta e corretta
L'ultimissima cosa invece la voglio dire rispetto alla speculazione da parte del centrodestra nei confronti delle forze dell'ordine basta attirare in mezzo
Delle persone che lavorano continuando a dire che guadagnano mille trecento euro al mese perché questa non può essere la giustificazione per poter dire che si può fare torture in questo Paese
Nel momento in cui noi chiediamo che si venga fatta chiarezza e facciamo delle proposte ben precise che sono quelle che sono state dette in conferenza stampa lo facciamo anche a tutela di quei lavoratori
Grazie
Rapidissimamente anche perché ovviamente sottoscrivo le cose che hanno detto i miei compagni e colleghi solo per aggiungere un punto rapido sul codice identificativo sull'iter
Che al Senato ha avuto questa proposta di legge
Presentata all'inizio della legislatura da alcuni gruppi tra cui naturalmente il nostro primo a firma mia perché appunto
Pensiamo pensavamo all'epoca e pensano ancora che si tratta di una misura di civiltà non più rinviabile appunto una uscito dal Medioevo per usare corrette parole ente a mio avviso di Luca Casarini
E ribadendo ancora una volta che non si tratta affatto di un elemento punitivo nei confronti delle forze dell'ordine tutt'altro esattamente l'inverso è uno strumento di tutela per naturalmente per la gran parte di
Personale delle Forze dell'ordine che ovviamente si comporta in maniera corretta e che svolge il suo lavoro correttamente
E però appunto per dire che la nostra normativa normativo italiano andava evidentemente adeguata a quello che accade in molti Paesi europei per lo più
Visto che i pochi mesi fa una risoluzione del Parlamento europeo ha votato a larghissima maggioranza ha chiesto ai vari Paesi membri di adeguare la legislazione
Appunto a questo tipo di elemento la legge la proposta di legge devo dire anche Grazia
Una pressione politica molto forte una volta tanto riuscita che abbiamo svolto noi nel corso di queste settimane di questi mesi ha effettivamente arrivare in Commissione
Era un punto di approvazione o almeno di discussione nel senso che eravamo arrivati al
Punto dico nell'affrontare
Però un intervento del Governo ne ha sostanzialmente rallentato l'iter nel senso che il Ministro degli Interni persona partecipato due settimane fa
Lavori della Commissione affari costituzionali che avrebbe dovuto in quella sede dato il voto finale sulla legge sul identificativo dei caschi
E ha sostanzialmente chiesto a la Commissione una cosa che poi è stato giudicato irricevibile almeno in parte
Cioè gli accorpare questa proposta di legge sui codici identificativi dentro un pacchetto più vasto riguardante il tema della cosiddetta sicurezza urbana
Molti gruppi ovviamente il nostro tra tutti ma anche altri hanno posto in quella sede una contrarietà nel merito perché si tratta di provvedimenti molto differenti
Ma anche nel metodo perché uno dei motivi per cui questo disegno di legge è arrivato effettivamente in Commissione che è un disegno di legge dell'opposizione
E siccome appunto all'opposizione spetta di poter fare arrivare alcuni disegni di legge in Commissione non abbiamo rivendicato il fatto che fossero differenti
Il punto di mediazione se posso dire così che è stato raggiunto in quella sede è stato quello di
Aspettare che il Governo faccia un suo disegno di legge sulla sicurezza urbana Marinelli comunque distinti per cui i due disegni di legge si affronteranno contestualmente ma distinti
Il Governo a proposto di farlo in pochi giorni noi chiediamo anche stamattina un termine se lo faranno nei prossimi quindici giorni siamo favorevoli a discuterle contestualmente pur se ovviamente tenendo le separati in modo da poter esprimere alcun giudizio di merito evidentemente differente a seconda delle cose che ci saranno scritte
Se invece questo non dovesse accadere noi fra quindici giorni e torneremo alla carica su questa che evidentemente è una battaglia politica decisiva e soprattutto chiederemo al Presidente del Consiglio di esprimersi
Dica il Presidente del Consiglio cosa pensa l'unico sapersi del suo partito cosa pensa il Governo su un tema come quello dei codici identificativi se cioè è possibile immaginare nel nostro Paese
Un elemento di adeguamento alla normativa europea oppure se l'Italia debba ancora una volta a fare eccezione per cui
La battaglia continuerà in maniera molto netta nei giorni che verranno
Grazie ci sono domande
Ma naturalmente vedremo come va la discussione come facciamo sempre ma l'abbiam detto all'inizio l'abbiamo ribadito in una conferenza stampa per noi prioritario che nel Codice penale ci si è reato di tortura lo è per molte ragioni lo è perché
L'assenza di quel reato è stata la condizione che non ha permesso in troppe occasioni di punire comportamenti di questo tipo
Di così grande diciamo atrocità quindi questa è la nostra priorità naturalmente come sempre vediamo perché
Giudizio sul testo è stato qui spiegato di testi possono essere migliorati perfino peggiorato ecco facciamo come si dice di scongiuri qua
Altri
Va bene grazie grazie a tutta