L'intervista è stata registrata mercoledì 15 aprile 2015 alle 17:30.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Diritti Umani, Guerra, Iraq, Pannella, Parlamento, Politica, Stato.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
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9:30 - CAMERA
15:30 - SENATO
9:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
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senatore (AUT (SVP-UV-PATT-UPT)-PSI-MAIE)
Radio radicale con il senatore Palermo del gruppo delle dell'autonomia per parlare dell'audizione di Pannella Commissione straordinaria per i diritti umani
Che tipo di valutazione ha fatto su quello che ha detto Pannella in merito al diritto alla conoscenza inteso come diritto umano ritiene che questa sia una battaglia importante per arrivare diciamo ha una ragion di Stato positiva
Ritengo che sia un contributo culturalmente e politicamente di grande interesse perché aiuta a riflettere sugli aspetti sistematici del lavoro che poi il Parlamento è chiamato a fare
I diritti fondamentali non sono scolpiti nella pietra sviluppano con il tempo
E la maturazione della consapevolezza di certi diritti che richiede anche dei contributi di natura culturale questo è stato uno di quelli io credo che se non sia chiaro il contesto entro il quale ci si muove non si riescono ad assumere dei provvedimenti
Ben fatti conoscere per deliberare in fondo è uno degli slogan che Pannella ripete più spesso ecco Pannella parte portato l'esempio del della guerra in Iraq del due mila e tre
Che fu diciamo deliberata tra virgolette senza che ci fossero motivi opportuni per farlo ammesso che ci siano Quero opportuna da fare
Ma tenendo l'opinione pubblica all'oscuro di certe di certe realtà lei ricorda altri casi storici in cui queste ragioni sono state nascoste all'ai cittadini
E e ritiene che si possa arrivare una codificazione di un diritto alla conoscenza
In questi ambiti in realtà la cosa è particolarmente difficile perché soprattutto quando si parla di politica estera e di politica militare
Una certo grado di tra virgolette segretezza atti ragion di Stato che viene presunta
è inevitabile difficile soprattutto nei periodi di emergenza operare una diffusione della conoscenza è un dibattito sufficientemente serio detto questo ci si può ci si deve provare
Ci sono stati molti altri casi ma penso quasi tutti gli interventi militari poi degli ultimi anni penso anche
In Italia la guerra
Impiego delle
Delle missioni militari in Kosovo ad esempio anche quella non è stata preceduta da alcun dibattito serio se non un po'così
Come la stampa ripeto questo forse è l'ultimo
Degli ambiti nei quali questo diritto alla conoscenza e informazione
Informazione arriverà ad affermarsi però giusto capire almeno quali sono i punti di arrivo
Ecco a proposito di punti di arrivo lei ritiene che il Parlamento italiano debba diciamo approvare una mozione si parla di codificazione in sede iniziate Ono
Giunti questo di questa tematica il attraverso il Parlamento italiano che cosa si può fare secondo lei
In Parlamento per l'appunto quando soprattutto si tratta di questioni riguardanti la politica estera fa sempre molto poco ma questa inevitabile la materia è nelle mani degli esecutivi
Diverso il discorso per quanto riguarda appunto la codificazione la creazione e la sedimentazione di un diritto fondamentale questa è materia puramente parlamentare
Attraverso gli atti non legislativi in primo luogo
Di una mozione mozioni risoluzioni quant'altro possa aiutare poi a creare appunto quel fondamento culturale su cui poi
Si possono passare le leggi successivamente questo compito principale del Parlamento il problema che io vedo in realtà è che il Parlamento lavora sempre in condizioni di emergenza e non c'è quasi mai la sede tranne appunto eccezioni lodevolissime come quella di oggi
Per
Gli approfondimenti seri ringrazia grazie senatore Palermo del gruppo dell'autonomia
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