27 OTT 1999

Intervento di Benedetto Della Vedova sulla ristrutturazione delle imprese europee

STRALCIO | - PARLAMENTO EUROPEO - 00:00 Durata: 2 min 36 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Benedetto Della Vedova sulla ristrutturazione delle imprese europee", registrato a Parlamento Europeo mercoledì 27 ottobre 1999 alle 00:00.

Sono intervenuti: Benedetto Della Vedova (parlamentare europeo, Lista Bonino).

Tra gli argomenti discussi: Auto, Disoccupazione, Duisenberg, Economia, Europa, Goodyear, Immigrazione, Impresa, Licenziamento, Michelin, Nissan, Parlamento Europeo, Poverta', Reddito, Sviluppo, Unione Europea.

La registrazione video ha una durata di 2 minuti.

Il contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Benedetto Della Vedova

    parlamentare europeo (LISTA BONINO)

    Signor Presidente, noi tutti ci rendiamo conto che i licenziamenti nascondono dei drammi umani, di cui forse è bene che i governi europei, che si ispirano al modello sociale europeo, si facciano maggiormente carico. Credo però che la discussione di oggi abbia assunto toni lunari, visto che si discute di ristrutturazione di imprese e di quali debbano essere i profitti tollerabili e quali no, nella grande Europa liberale. Credo che, se dovessero prevalere molte delle voci che si sono sentite oggi, allora si preparerebbe un'Europa della povertà e della disoccupazione e non un'Europa dell'occupazione e della ricchezza. Che senso ha affermare che i profitti della Michelin sono saliti del 17 per cento, senza dire se siano maggiori o minori di quelli della Bridgestone o della Goodyear o degli altri concorrenti, senza dire che la Michelin è un'azienda con un fatturato per addetto di 106 dollari, contro i 141 della Goodyear, senza dire che la Renault - che, se non sbaglio, è un'azienda partecipata in modo determinante dal governo francese - va in Giappone, vi compra un'azienda, la Nissan, e si trova obbligata, per non chiuderla, a licenziare 21.000 lavoratori che però, essendo giapponesi, a noi interessano di meno? Credo che invece vada messo in discussione il modello sociale europeo, che è il modello sociale dell'Europa della disoccupazione, delle tasse, dell'Europa con un sindacato che ha un potere enorme, che blocca la crescita economica, vieta a milioni di disoccupati italiani, francesi e tedeschi e a milioni di immigrati di trovare lavoro, per proteggere situazioni che spesso non sono altro che situazioni di privilegio. Ieri questo Parlamento ha chiesto al Presidente Duisenberg di piegare la politica monetaria alle necessità di crescita di un'Europa che non sa riformarsi, non sa riformare le economie e non sa liberalizzare i mercati, specie il mercato del lavoro. Se questa è l'Europa che prepariamo, siamo ipocriti, perché prepariamo un'Europa dove regna la disoccupazione e dove le aziende chiudono. Quando però non ci saranno più aziende, forse non ci saranno nemmeno le lacrime per piangere
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