22 APR 2015
intervista

Monte Grosso, la Rockhopper e noi - Reportage di Maurizio Bolognetti

SERVIZIO | di Maurizio Bolognetti - Brindisi di Montagna - 00:00 Durata: 34 min 16 sec
A cura di Delfina Steri
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Il territorio di Brindisi di Montagna, piccolo centro alle porte di Potenza, è interessato da cinque istanze di permesso di ricerca idrocarburi, tra queste il permesso "Serra San Bernardo", che ha quale rappresentante unico la Rockhopper (già Medoil Italia Spa) e le cui quote sono ripartite tra Eni(63,34%), Total (13,77%) e la stessa Rockhopper, società che ha la sua sede operativa nelle Isole Falkland.

Il permesso Serra San Bernardo, conferito nel luglio del 1994, copre 268 kmq di territorio lucano, di cui 261 in provincia di Potenza.

Nel 1999, in Contrada Casone di Brindisi di Montagna è
stato trivellato il pozzo esplorativo Montegrosso 001, che sul sito dell'Unmig viene indicato come pozzo "incidentato/sospeso".

Nel 2007, la Regione Basilicata ha autorizzato la perforazione di un altro pozzo nello stesso piazzale in cui si trova il sopra citato pozzo Montegrosso 1.

Il 24 febbraio del 2015, l'Autorità di Bacino della Basilicata ha accolto un'istanza avanzata dalla Medoil Italia Spa (oggi Rockhopper) nel dicembre del 2013, nella quale veniva chiesta una declassificazione del Piazzale Pozzo Montegrosso 1, identificato come area a rischio idrogeologico molto elevato.

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