Una visione italiana per il futuro dell'Europa

Grazie sente
Opera un consiglio
Sentite adesso probabilmente risente al meglio
Buongiorno a tutti è un particolare benvenuto al Ministro degli affari esteri onorevole Paolo Gentiloni al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio onorevole Sandro Gozi
è Aita nei listini che sono con noi
Da destra il professor Franco Bruni per
Vicepresidente dell'ISPI e economista notissimo professore della Bocconi
Il il dottor Giuseppe De Rita presidente di UniCredit
Il dottor Marco Tronchetti Provera Presidente Amministratore delegato di Pirelli è il professor Maurizio Ferrera anche gli provinciali che va accademico noto economista e professore dell'università statale di Milano
Io do a tutti un benvenuto molto caloroso all'ISPI per questo convegno
Una visione italiana per il futuro dell'Europa
è un convegno che la presenza del Consiglio dei Ministri che il Ministero degli esteri hanno fortemente
Voluto gli inni ecco l'incidenza che nel contesto di Expo due mila quindici questo straordinario evento questa straordinaria opportunità per Milano e per l'intero Paese e per tutta l'Italia
E per discutere sul futuro dell'Europa in un momento in cui
Il dibattito sull'Unione europea sulla sua ragione d'essere
Estremamente vivace e con elementi e in parte anche contraddittorie
E quindi è più che benvenuto questo evento ahinoi Nispi siamo molto gratificati di poter ospitare perché è già prima della
Residenza del semestre di presidenza italiana
Avevamo lanciato
Deve proposto è un progetto
Maiolo otto il biondo osterie teso autoritario Gozzi certamente lo lo ricorda
Abbiamo avuto dei dibattiti
E con il ministro Padoa ennesima in apertura del tempio usura della Presidenza
E per noi l'ideale europeo
Una una
Una ragione fondante degli istituti la ragione fondante che spinse Alberto Pirelli a crearlo ormai gli ottanta più di ottant'anni fa
E tant'è che non a caso il Presidente d'onore dell'ISPI il Giorgio Napolitano il Presidente emerito della Repubblica
Che dell'ideale europeo affatto in Italia nelle un vessillo importante che ripeto riconosciuto in tutta Europa come
Uno dei portabandiera dell'ideale dell'integrazione
E questo è il titolo una visione italiana per il futuro europei credo che sia anche un richiamo a una responsabilità e l'Italia un Paese fondatore
Un Paese che sta unitamente avuto una funzione trainante nel processo di integrazione europea e quindi è giusto oggi interrogarsi su cosa si può fare per mantenere vivo questo
Io
Quindi io ringrazio ancora tutti i partecipanti ascolteremo delle cose molto interessanti e prego il Ministro degli affari esteri di prendere la parola per la relazione d'apertura lo può fare dal territorio grazie preferisce si
Prego
Silvia grazie veramente ambasciatore grazie ringrazio Lispi ringrazio Sandro Gozi che
Poi forse l'ideatore di questo nostro appuntamento
Ma in fondo la visione italiana per quanto riguarda l'Europa il futuro dell'Europa
Non è un non è un'incognita
Noi siamo spesso accusati
Molto spesso cinico auto accusiamo
Di avere
Un
Una politica estera a fasi alterne una politica estera oscillante
E certamente
In alcune vicende del del lontano passato
Critiche di questo genere sono
Comprensibili però c'è da dire che l'Italia degli ultimi sessantacinque anni qualcosa di di di questo genere
è stata forse tra i grandi Paesi europei e di gran lunga il Paese
Più coerente in alcune scelte fondamentali
Cioè l'Italia è
Parlo del Governo naturalmente perché poi la dialettica parlamentare è stata sempre molto vivace su questi temi nel corso dei decenni
Praticamente dagli anni Cinquanta all'inizio degli anni Cinquanta un Paese
Saldamente Atlantico che convintamente europeista
Allora sembra addirittura una banalità
Ma se andiamo a ripercorrere la storia europea di questi ultimi settanta anni
Ci rendiamo conto che non sono molti i grandi Paesi che possono vantare
Una continuità e una coerenza di questo genere
Quindi si potrebbe perfino dire che la visione italiana dell'Europa
Basandosi su questa straordinaria continuità
è un dato di fatto è un presupposto sempre stato un presupposto della nostra
Politica estera delle nostre scelte come Paese
Tuttavia
Sappiamo benissimo e ci troviamo in una sede di queste questioni si occupa
Sappiamo benissimo di essere testimoni di una ristrutturazione dell'ordine mondiale per così dire
Di una tale profondità di una tale rilevanza di una
Di una tale importanza che
Anche questo binario chiaro coerente della nostra politica estera
Continuamente soggetto a verifica e deve essere soggetta feriti
Oggi lo dobbiamo discutere apertamente del futuro dell'Europa
E del futuro del loro peso non possiamo darlo come abbiamo fatto per decenni semplicemente come un presupposto
La ristrutturazione dell'ordine mondiale investe Setti consolidati come sapete bene
Si va dai invita i confini dei Paesi
Di molti Paesi del Medio Oriente confini nati addirittura un secolo fa
Ad acquisizioni più recenti
Frutto della dell'evoluzione del degli anni Novanta alla fine del secolo scorso e cioè
I rapporti tra l'Unione europea e la Russia faccio solo questi due esempi ma si potrebbe aggiungere il nuovo orientamento della politica americana
La presenza della Cina
Cioè
Esiste un livello di
Disordine in questo momento o comunque se la vogliamo mettere in positivo la dobbiamo mettere in positivo perché non
Non credo che possiamo fare altro
Di spinta creare nuove forme di ordine mondiale nei contesto nel quale
Europee mediterranea sono investiti in modo diretto
E quindi
Il nostro tema non è affatto un tema scontata è un tema su cui vale la pena di ragionare
Anche perché oltre a questo processo enorme di ristrutturazione dell'ordine mondiale
C'è stata la crisi economica cioè questo processo processo geopolitico processo storico processo di evoluzione di diverse aree dei diversi Paesi
Si è intrecciato con
La crisi economica più grave che l'Europa abbia vissuto
Da allora proporrà
E queste due dinamiche messe insieme hanno provocato delle conseguenze politiche che credo sono sotto gli occhi
Di tutti e cioè hanno provocato una difficoltà inedita
In un cammino che è parso per decenni un cammino comunque caratterizzato da un'evoluzione positiva cioè il cammino della
Progressiva rafforzamento dell'integrazione
Ed ora dimensione della Europa unità
E queste difficoltà hanno provocato dei contraccolpi nelle opinioni pubbliche di diversi Paesi europei
Forse l'Italia è stata
Uno dei Paesi che è riuscita
Meglio ad avere una capacità di
Tenere insieme capacità di governo e capacità anche di rappresentanza di una spinta anti establishment
Che in molti altri Paesi europei non si è riusciti a tenere insieme quindi
La capacità di governo e la spinta antiestablishment sono diventati due motori paralleli
Conflittuali
E forse uno dei dati positivi della vicenda italiana recente è quella di essere riusciti per ora
Tenere un po'insieme queste due dinamiche
Ma la dinamica anti e stabili
Antiestablishment che
In molti Paesi quasi coincidente con una dinamica anti
Unione europea e lì e dobbiamo tenerne credo conto
E poi ci sono conseguenze
E crisi singolare in singoli Paesi che dentro questo quadro possono avere
L'influenza
Notevole
C'è la
Crisi greca come sapete io sono
Tra quelli del Governo italiano a questa posizione
Che considerano miope e pericoloso sottovalutare la crisi greca
E che non considerano possibile nell'ambito delle scelte dell'Unione europea e dei suoi maggiori Governi prendere in considerazione con leggerezza la possibilità di una fuoriuscita della Grecia dall'evoluzione
Qualcuno qualche settimana fa qualche giorno fa uno
Commentatore internazionale ha paragonato la vicenda della uscita dalla Grecia alla vicenda
Del fallimento di di Lehman Brothers no quando a un certo punto si decise ma
Questa banca
Questa domanda se facciamo la fa
Fallire perché il fallimento e dunque ora agli altri e tutto sommato consentirà di saldi salvare l'intero sistema sappiamo che quel fallimento ha provocato
La necessità poi di investire qualcosa come ottocento miliardi di di dollari per salvare
L'intero sistema
E c'è il caso della del Regno Unito dove topo domani vedremo
Un esito elettorale che sarà comunque incerto e dentro questa incertezza c'è un'incertezza di fondo sulla prospettiva europea anche se io
Sono sinceramente convinto che
Le leadership di entrambi i maggiori partiti
Che per me ovviamente non ci sono allo stesso livello io
Non
Ovviamente TEN forti info laburista ma
Penso che le leadership di entrambi i maggiori partiti non siano favorevoli
Anche chi ha messo nel proprio programma elettorale l'ipotesi di un referendum non siano favorevole uscire europea
Come ha scritto giustamente l'Economist la l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea sarebbe un disastro per il Regno Unito oltre che un'amputazione enorme per l'Unione europea
Però come vedete non siamo più nella retorica della d'Europa unita che si sviluppa che cresce che si allarga e che
Il nostro orizzonte
Mi mi piace ricordare una frase di Alcide De Gasperi che pronti pronunciata al Senato nel mille novecentocinquanta
Diceva De Gasperi qualcuno ha detto che la Federazione europea è un mito
è vero
Essendo evidente che un mito ci sia ditemi un po'quale minuto dobbiamo dare alla nostra gioventù per quanto riguarda i rapporti tra Stato e Stato l'avvenire la nostra Europa l'avvenire del mondo
La sicurezza e la pace se non il mito della Federazione europea
Ecco sono passati sessantacinque anni
Oggi dobbiamo registrare una
Frustrazione risolvendo alla
Visione e alla prospettiva di
Questo mito
Ma nel momento in cui ci interroghiamo sulle sue prospettive dobbiamo partire dal fatto che sulla base di questa visione della visione di sessanta settanta anni fa
Molta strada è stata fatta
La libera circolazione delle persone dei beni dei servizi di Schengen l'euro zona Erasmus l'allargamento e soprattutto
La capacità di attrazione che incredibilmente
Tuttora permane nonostante le crisi di cui abbiamo parlato
Fin qui in molti Paesi vicini perfino in Paesi come la Turchia c'è un'attrazione che tuttora esercitata dall'Unione europea e non è solo un'attrazione di business
E anche l'attrazione
Di un modello di coesistenza di valori
Eccetera
Quindi credo che
Dobbiamo interrogarci partendo da quella
Descrizione
Così affascinante del mito di cui parlava del mito della Federazione europea di cui parlava Degasperi
Sì su un punto molto semplice e cioè vale ancora quel progetto strategico il Progetto europeista il POR non il mantenimento dell'Unione europea ma il progetto europeista il progetto federalista
Ancora un senso quel progetto
Io penso che l'Italia risponda a questa domanda con un chiarissimo sì
Quel progetto a quel livello di ambizione ancora un senso
Ma con altrettanta chiarezza penso che l'Italia debba dire che
Continuare
A credere in questo progetto ad alimentare questo mito se vogliamo fare riferimento alle parole di De Gasperi
Penso che sia legato ad alcune condizioni molto dure sul piano politico
Non è più legato ad alcune dichiarazioni di principio ad alcune
Frasi più o meno
Rettore
E in questo
Al primo posto non può che essere credo
La capacità nell'Europa di
Compiere una svolta nelle sue politiche economiche
Si dice sempre che le crisi sono
Un'opportunità
Io direi che l'Europa questa crisi che è stata veramente una crisi durissime dalla quale non siamo ancora del tutto fuori
Questa opportunità all'accolta solo in parte per il momento
Certamente sì un fatto positivo è che si è aperto un confronto su dove deve andare la politica economica europea verso quali prospettive quali sono i suoi obiettivi e i suoi orizzonti
Dopo dieci anni di
Religione i regolamenti
Che ha provocato conseguenze molto pesanti sia per le politiche economiche ma anche per le politiche Geo strategiche dell'Unione europea anche il modo in cui si è evoluta la vicenda Ucraina
E i rapporti tra
L'Unione europea e il suo
Più grande vicino dipende certamente innanzitutto dalla
Dagli errori e dall'aggressività della Russia di Putin
Ma in parte se andiamo a guardare alle origini per
Che hanno determinato questa crisi dipende anche in questo caso dalla religione dei regolamenti non dei regolamenti della percentuale del PIL
Del deficit sul PIL in questo caso ma dei regolarmente dell'allargamento del
Credo che quindi
Qualche risultato ci sia nel fatto che almeno questi dieci anni si sono
Chiusi
In Europa si è aperto esplicitamente un confronto politico strategico il Governo italiano ha contribuito in modo
Significativo
Al di là del dibattito insieme entro il semestre c'è un dato politico e cioè che il Governo italiano ha dato un suo contributo rilevante al fatto che
Almeno in Europa si cominciasse a discutere della direzione di marcia dell'Unione
Alcune
Piccoli risultati sono stati raggiunti io non credo che possiamo spacciare il Piano Juncker per un Piano Marshall ma certamente il piano Juncker
Rappresenta qualcosa qualcosa di più importante forse è rappresentato dalla
Diciamo così dall'azione di fatto ha trattato invariati
Grazie anche al ruolo del del di Mario Draghi della BCE
Che certamente ha svolto in questi mesi un ruolo
Nei confini stretti che i trattati attribuiscono alla BCE un ruolo molto rileva quindi la prima delle condizioni dure per poter continuare a credere nel mito nel progetto europeo e quella di
Continuare abbattersi
Costruendo alleanze
Per una politica economica europea che sia indirizzata verso l'espansione la crescita eccetera eccetera
Il secondo punto è
Legato
Piano nemmeno complicato di quello di un cambio di rotta dal punto di vista delle regole cono
è legato al ruolo politico dell'Unione europea alla sua
Missione
Politiche
Mi ha colpito
Il titolo che aveva come stanno sapete che a Monaco si fa ogni anno a febbraio un'importante conferenza sulla sicurezza
Il titolo di quest'anno era
Con la Singh ordo relax tant'Gardini anzi cioè un ordine che crolla e i guardiani ci siamo chi dovrebbe assicurare l'ordine che sono molto riluttanti
E dentro questa riluttanza è ovvio che c'è uno spazio per l'Unione Europea potenziale
Per un'Unione Europea che decida di non rimanere solo un gigante commerciale come senz'altro è in queste ore
Stanno negoziando Unione europea e la Cina
E sul tavolo ci sono questioni di diritti commerciali di tariffe editi importanza strategica enorme
Ma è solo questo l'Unione europea il mito di cui parlava De Gasperi è soltanto la zona di libero scambio di circolazione dei beni e servizi o c'è una missione politica che l'Europa può sbotta
E guardate uno dei temi su cui si misura questa sfida
E non lo dico solo perché è un tema che ci investe molto da vicino
è il tema delle migrazioni il tema del Mediterraneo
La prossima settimana il commissario avaro modulo spese entrerà alla nuova agenda europea delle migrazioni
Anche qui dobbiamo dirci
C'è stato un risveglio di coscienza europea
E in parte sì indubbiamente dopo la tragedia del diciannove aprile d'altra parte
Da da Papa Francesco abbanchi Mondardo dall'opinione pubblica in tutto il mondo a
In qualche modo lanciato una specie di di voi il calcolo del all'Europa
E sarebbe stato singolare
Che l'iniziativa presa dal Governo italiano dal dal presidente Renzi di un vertice straordinario
Non fosse raccolta è stata accolta prodotto
Diciamo così
L'esibizione di una volontà politica e qualche parziale risultato
Ma noi dobbiamo sapere che
Tra questi parziali risultati e la capacità dell'Europa di dare una risposta europea e non solo italiana a un'emergenza che è un'emergenza europea purtroppo ce ne passa
Non basta aggiungere
Una decina di navi di nazione di bandiera diversa da quella italiana
Che recuperano
Una parte dei migranti e li portano ad
Apporti della Sicilia della Calabria
Non è questa la condivisione di un'emergenza europea pur essendo un fatto positivo che noi abbiamo
Sollecitato e che salutiamo positivamente
L'Europa sarà in grado di dare più risorse
Ai Paesi in prima linea nell'accoglienza
Sarà in grado in grado di dare un contributo alla lotta contro i trafficanti di esseri umani che sono sempre più decisivo in questo fenomeno
Sarà in grado di affrontare una discussione che è delicatissima sul passaggio da un regime volontario
A un regime di quote
Per i richiedenti asilo
Ho rimaniamo nello schema attuale in cui ciascun paese decide
Per cui la Germania può decidere e gliene va reso merito di accogliere duecento mila siriani e qualche altro grande Paese magari decide di accordi odierne ottocento
E l'Italia è in prima fila perché di fatto sulle nostre coste arrivano i due terzi delle migrazioni irregolari che oggi attraverso l'euro
è solo un esempio
Della seconda esigenza da cui dipende la possibilità di continuare
A scommettere sul mito europeo
E la seconda esigenza è quella che
Col tempo con gradualità sappiamo benissimo che non è facile si affermi una soggettività europea nella politica estera ed alla politica di difesa ce ne sarebbero tutte le condizioni strategiche
Il Collazzi odor di cui parlavo prima economiche
Perché avere un bilancio della Difesa
Dell'Unione sarebbe dal punto di vista o almeno parzialmente dell'Unione sarebbe dal punto di vista dei risparmi economici per i ventotto paesi una benedizione
Sappiamo che
La la nostra lentezza su acquisire questo ruolo ruolo su cui l'Italia ha investito molto
Per esempio con l'incarico di Alto rappresentante per la politica estera e di difesa a Federica Mogherini che sta lavorando molto bene in questa direzione
Ma la lentezza dell'Europa in questo in questa assunzione di responsabilità
Fatte ogni
Con la velocità
Della destrutturazione della ristrutturazione dell'ordine regionale mondiale che abbiamo di fronte
Noi non ci rendiamo oppure ce ne rendiamo conto cioè ancora più grave quindi essendo benevoli non ci rendiamo conto della velocità con cui si sta ristrutturando l'ordine mondiale
In cui noi siamo in mezzo e siamo in mezzo in un contesto che non è solo un contesto di disgrazia
Io faccio il ministro gli assi da sei mesi è pieno di di amici che incontro mi dirà mamma mia che che
Che mestiere terribile ma proprio adesso devi fare questa cosa
Parte non è che si si decide una cosa di di così bella così importante ma il punto è che non abbiamo solo di fronte disgrazie
Essere in mezzo al Mediterraneo significa essere anche
Al crocevia tra Europa Asia e Africa e sappiamo benissimo che questi tre continenti sono
Pieni di stravolta in siamo all'Africa pieni di straordinarie opportunità che la nostra generazione non immaginava neanche
Quelli che hanno la mia età assente venticinque anni fa agli qualcuno gli chiedeva dell'Africa parlavano di un continente perduto destinato alla povertà alla malattia altro che Sviluppo economico adesso è un continente in bilico tra
Fallimenti istituzionali ed una crescita economica spaventosa quindi essere lì ci dà un ruolo straordinario ma pensate che ruolo darebbe a un'Unione europea capace di esercitare davvero un ruolo
Dal punto di vista politico insomma e concludo
Noi siamo di fronte
Alla
Faticosissima gestazione
Di un nuovo multilateralismo di un nuovo ordine in cui
Non ci sono più multe due superpotenze non c'è più l'illusione dell'onnipotenza
Americano in un mondo piatto
C'è
Il crearsi di equilibri multipolare in cui gli Stati Uniti svolgono un ruolo fondamentale ma in cui c'è uno spazio enorme per
L'Europa
C'è una fan famosissima frase divisa quei posti e dice
L'Europa
Ha un nome da venticinque secoli ma è ancora allo stadio di progetto dopo venticinque secco
Ed è così
E credo almeno questa è la opinione del Governo italiano che
Quel progetto valga ancora
A condizione ripeto che sia
Un terreno di scontro per spingere l'Unione europea nella direzione giusta e a condizione naturalmente che si lavori giorno per giorno per conquistare
A quel progetto a quel mito la nostra opinione pubblica che non è più
Automaticamente disponibile a sostenere grazie
Grazie
E il ministro per questa sua introduzione così illuminante anche così appassionata adesso diamo avvio agli interventi dei pannelli visti
E comincerei con un accademico il attraverso il professor Franco Bruni che tra l'altro ha coordinato insieme al professor Ferrera
Uno dei due tavoli che hanno lanciatori quel progetto gli ordini e mogli Europa biondo sterili di cui avevo parlato
Prego Franco
Grazie ma comincerà intanto a ringraziare Ministro per suo intervento
E a
E a dire quanto sono d'accordo con tutto quello che ha detto soprattutto lo spirito
Del fondo
Di quello che ha detto cioè questa necessità di ampliare
Politica un scorte loro sostanza
Volevo concentrare commenti
Sulla
Questione sull'agenda di breve periodo in sostanza dell'Italia in Europa in particolare
Sulla preparazione del Consiglio europeo
Di giugno
Che
Discuterà
Il piano per i prossimi poco almeno spero discuterà il piano dei prossimi passi per rafforzare il governo dell'area dell'euro
Un piano
Che deriva dalla l'apporto dei quattro Presidenti
Che fu redatto per la prima volta nel due mila e dodici
E che si articolava inc il prestito architrave i passi da fare in quattro gruppi l'Unione finanziaria l'unione delle politiche economiche l'Unione fiscale
E l'aumento della rappresentatività democratica delle autorità europee un modo diciamo prudente per accennare al tema dell'unità politica
L'Italia sta già contribuendo mi risulta alla preparazione di questo piano
E vorrei dire due parole su ciascuno dei quattro capitoli
Unione finanziaria
Abbiamo fatto l'Unione bancaria anche se ho l'impressione occorra ancora qualche se forse qualche spallata per farla funzionare davvero
Va accelerato al massimo il cammino verso l'Unione dei mercati finanziari non bancari
E della loro supervisione
Compresi i fondi mobiliari e immobiliari fondi pensione e pazienza se non lo fanno volentieri anche le assicurazioni
Ciò anche in vista
Del maggior ruolo che questi mercati non bancari
Dovranno avere in Europa in futuro l'Europa
Dal punto di vista finanziario ancora
Molto troppo basata sulle banche e quindi occorrerà
Diciamo spingere
Questo mercato non bancario
Proprio integrandolo meglio
Una delle difficoltà su questo fronte al fatto che non pare facile fare qualcosa di serio senza modificare i Trattati
Su questo tornerò fra un attimo
Unione delle politiche economiche qui è un capitolo naturalmente che può essere dispersivo perché c'è dentro tutto mi limiterei ha un po'punto che ha richiamato è stato richiamato qualche tempo fa da da Mario Draghi
è diventato oggi boss
E inefficace
Tentare di coordinare programmi nazionali di riforme strutturali
Il cui disegno rimane poi però decentrato e diverso da Paese a Paese
Dobbiamo scegliere alcuni temi di riforma bisogna sceglierle bene perché non possono essere tutti alcune riforme vanno condotte a livello nazionale secondo
Disegni nazionale ma ci sono alcuni aspetti come aspetti del welfare nel mercato del lavoro della regolazione dei servizi delle politiche industriali
Per i quali vanno decisi al centro criteri guida
Delle riforme nazionali
A
Avviamoci cioè verso una cessione di sovranità nazionale
Nel disegno delle riforme strutturali questo è stato chiesto dal TAR mossa Banca centrale credo che
Sia uno dei punti su cui particolare i pro prossimi passi
Unione fiscale
Anche qui si può dire tutto perché si può cominciare a parlare del bilancio europeo delle risorse comuni e quant'altro però
Per non sognare troppo
Permettetemi di dire che vanno perseguite di corsa due aspetti cruciali
Armonizzazione di alcune imposte prima fra tutte la tassazione sulla società
E lo sviluppo dei fondi comunitari a orientamento specifica
Che possono essere preziosissimi e creare
Un ambiente di solidarietà finanziaria
Che non fa richiamo a grandi Bilanci diciamo a Bruxelles
Ma che ha
Alla sua base dei fondi orientati specificamente a fare delle cose controllabili e che non e che non poi non lasciano
Magari dei segni di indisciplina finanziaria
Primi fra tutto il meccanismo europeo di stabilità che
Di cui bisogna recuperare a grandi lettere la destinazione anche per la ricapitalizzazione delle banche perché
è stata stabilita poi dopo è stata dimenticata bisogna riaffermare che il Fondo europeo di stabilità i meccanismi repressivi Rita e destinato anche alla le che presentazione del del delle banche senza passare dal debito pubblico dei Governi
Il fondo per un grande pianto di un investimento tipo Juncker queste cose vanno sviluppate perché sono il cuore della della diciamo del progetto di integrazione
E bisogna andare al di là delle infrastrutture pubbliche eccetera investimenti diciamo ispirati da un piano europeo devono essere anche investimenti di tipo industriale guidati da strategie di tipo industriale
Io credo che sia solo così che si può sposare rigore e crescita e solidarietà e tra l'altro anche salvare i casi di emergenza perché la Grecia nulla salviamo facendo la trattativa come se
Il presidente Vita
Le stesse discutendo con il presidente di una società in crisi
E se esse cercando di salvare la società a salvare la banca qui che siamo che arriva a capire come un Paese che parte dell'Europa quindi a fare un programma un grande piano
E in cui e di cui la Grecia diventa l'oggetto ma di cui l'Europa diventa l'attrice in sostanza
Legittimazione democratica l'ultimo punto del Governo europeo fra parentesi unione politica io
Personalmente sono sempre stato per le letture che ho fatto per l'educazione che ho avuto per i maestri che ho avuto
Un
Un Monetti hanno un seguace di Monnet un funzionali vista sono sempre stato convinto
Che l'Europa si fa passo dopo passo partendo dai mercati e partendo in certo senso proprio dall'economia che gradualmente trascina l'integrazione politica senza fare grandi salti in avanti
Ora però sono convinto che questo modello ha quasi raggiunto il suo limite e ho sentito nel
Relazione del ministro unico di un sentimento analogo
Per integrare di più l'economia della finanza occorre fare subito i pass alcuni passi di unione politica
Perlomeno le premesse
Non non bisogna pretendere più il minimo necessario ma nemmeno sperare che la politica unitaria segua automaticamente le decisioni economiche
Per gestire insieme telecomunicazioni e connessioni informatiche un'energia alle crisi bancario gli investimenti strategici è indispensabile far partire insieme un motore di integrazione politica
Più forte e più compromettente per l'autonomia nazionali il contenuto politico delle decisioni di integrazione economica è divenuto troppo forte per essere lasciato al traino di deliberazioni tecniche
Non parliamo poi se vogliamo fare cose veramente politiche o strategiche come salvare Mediterraneo dalla tragedia
Sul concreto da farsi per i quattro fronti o
Quasi solo un'idea
Già questa estate secondo me andrebbe lanciata una Conferenza intergovernativa per la modifica dei trattati bisogna superare questo
Questo blocco psicologico anche se non
Si hanno a anche se non si hanno idee chiare
Complete sulle modifiche da discutere e anche se sarebbe difficile immaginare un momento in cui l'opinione pubblica e più distratta in un certo senso più cinica nei confronti di una cosa del genere il tratto gravare va fatto per iniziative leadership politica è quello di lanciare questo progetto
Il nuovo piano di integrazione dovrebbe in un certo senso viaggiare su due binari da una da un lato alcuni provvedimenti da prendere subito che non richiedono modifiche dei trattati che possono andare avanti per conto loro ma dall'altro
Ci vuole
Un ci vuole un'agenda minima un'agenda minima per avviare
Una conferenza di alto profilo
Che può anche durare a lungo perché una Conferenza dei momenti apre motivata dal Polo quanto è durato due anni bene per due anni avremo un foro ufficiale
Dove
I problemi dell'Europa saranno discussi e dove gli euroscettici troveranno
Il pane per i loro denti perché ed io lo scetticismo ce ne sono due e io non certo senso temo più quello
Di cui si parla meno c'è l'euroscetticismo di chi è nemico dell'Europa ad e chi vuole il campanile di chi vuole nazionalismo di chi sappiamo
Ma poi c'è dello scetticismo secondo me è molto più pericoloso dietro
è un europeista
Ma di fronte alle difficoltà che l'Europa incontrò oggi a fare qualsiasi cosa insieme con un minimo di prontezza di forza e di capacità di decisione politica unitaria
è scoraggiato e quindi diventa il vero euroscettico oggi il vero lo scettico
Sono i miei colleghi di cui conosco la fede europeista ma che riescono a fare un un discorso di politica economica di venti minuti senza neanche una volta nominare l'Europa o quasi che in economia è anche difficile dal punto di vista tecnico
Ma ormai siamo talmente disperati sul fatto che l'Europa sia in grado di
Farsi vedere veramente nei momenti cruciali che riusciamo cerchiamo di far finta che che non ci sia o che se ne possa fare a meno
Ecco questa cosa qua va combattuta perché secondo me sono questi gli euroscettici che rischiamo di avere la maggioranza in Europa
E sono questi che vanno combattute con un'iniziativa politica di altissimo profilo che anche dal punto di vista della comunicazione
Debba giocare importa nemmeno le le realizzazioni di o di una d'iniziativa del genere è quello che importa è che la comunicazione deve diventare intensissima in media devono essere immobilizzati perché non c'è altro modo di uscire da questa
Pantano in cui l'europeismo si è cacciato ecco io questo era quello che
Volevo dire penso che l'Italia sia nella posizione politico-diplomatica
Per
Nei modi giusti naturalmente
Per cercare di
Spingere verso o
L'iniziativa che dicevo o cose che abbiano una un'equivalenza
Grazie
Grazie al professor Bruni adesso ascoltiamo la voce di un grande imprenditore e quindi io pregherei il dottor Tronchetti Provera di presentarci le sue e riflessivo prego grazie grazie Presidente
Io devo dire sì o no
Totalmente d'accordo con l'analisi che ha fatto il ministro condivido quanto ha detto Franco Bruni
è chiaro che
C'è un nuovo ordine o un nuovo o un disordine in cui l'Europa non è parte come attore sta subendo il nuovo ordine
Esempi
Sono
Sono visibili dove l'Europa è mancata di capacità di intervento con visione strategica gli esempi sono alla Grecia
L'esempio della Russia tanto l'esempio della Libia quando parliamo di Russia e Libia parliamo dei Paesi che strategicamente avevano più valore per l'Italia all'interno dell'Europa
Non ha avuto la voce
O quando l'ha voluta come in Libia
Prestato la voce monocorde
Francese coloro che poi si è allargata ad altri e che ha portato a a scelte
Traumatiche
Il futuro del Mediterraneo quindi questo alla realtà in cui viviamo di un'Europa che non ha una capacità autonomia di gestione
Delle crisi o divisione o di visione strategica e che ha processi decisionali farraginosi
Che
Vengono percepiti dai cittadini alla fine con un peso una assenza e il tema
Più grande dell'Europa
Proprio quello della
Mancanza di comprensione
Di qual è il sentimento dell'opinione pubblica e come cambiare il sentimento dell'opinione pubblica
La strada è una sola dare dei risultati nel breve perché la situazione
Se ognuno per europeista convinto la peggiore che abbia visto nella
Nella storia
Ante che ho seguito che l'Europa dalla gioventù a oggi e bisogna che ci siano dei risultati concreti
Non si può continuare a parlare trecento miliardi del Piano Ionta
Per un anno per un anno e mezzo
E non aveva neanche un progetto che i cittadini percepiscano come una scelta europea
Che porta
Del benessere che creare posti di lavoro
Siamo l'area
Più decadente fra le diverse aree del mondo che parta dalla posizione che era la più privilegiata
E stiamo affrontando la decadenza subendo la
E senza essere attore di una
Reazione
Tutti i movimenti nazionali anche europee hanno una radice fattuale d'Europa è
Inteso oggi non è percepita come un valore
Né dal punto di vista strategico né dal punto di vista economico strategico inteso come
Partecipazione al
All'ordine mondiale
Con ciò
Non c'è da strapparsi i capelli cioè sulla necessità di fare cose l'incontro di luglio
Alcuni ha fatto cenno a Franco Bruni deve avere una missione precisa far vedere i diversi Paesi che arrivano investimenti
Se non ci sono posti di lavoro che vengono considerati come
Dovuti a scelte europee l'Europa non recupera credibilità anche nel Paese che è stato più loro pista di tutti che l'Italia
Se non c'è un progetto che sulle infrastrutture ci sono n progetti sulla carta nessuno di questi è partito i continui incontri bilaterali anche qui ci sono stati al partito chiacchere l'ultima quello dei
Macro che
Tutto di recente in Italia con un piano teorico i cinquecento miliardi di euro non si può più parlare di questi numeri non avendo un singolo progetto europeo che produce posti di lavoro
Bisogna anche portare il secondo tema fondamentale all'attenzione dell'Europa e tutti i Governi che noi non abbiamo più un problema di
Delocalizzazione della produzione avrà un problema di rilocalizzazione della produzione
Abbiamo trattiamo un tema vecchio quello della delocalizzazione quando il nostro tema
Forse tema di un'Italia più di altri Paesi che sono la Germania affrontato
In modo sistematico e qualitativo
E che la porta a essere l'unico Paese che affrontare il tema della competizione in modo più reale e consistente noi
Dobbiamo smettere Colle polemiche interne sul mondo del lavoro dobbiamo valutare come
Attrarre investimenti di terzi nel nostro Paese perché non siamo là
Base formidabile al centro del Mediterraneo anche per l'esportazione abbiamo competenze abbiamo tecnologie
Abbiamo sta saper fare che è fondamentale
Dobbiamo però attrarre investimenti
Non abbiamo avuto la capacità di far crescere le aziende abbiamo sì supportato
Le aziende piccole in un modo o nell'altro e questo Governo sta facendo cose molto buone che vengono poco pubblicizzate per le piccole e medie imprese ma abbiamo bisogno anche di attrarre grandi imprese
Perché eccetto della l'esempio delle acquisizioni fatte dalla dal Gruppo Volkswagen
Di Lamborghini ed educati perché l'Italia per la filiera dell'automotive non ha grandi investimenti in auto motivi di alta qualità perché
Perché non riusciamo a creare una
Competitività del nostro sistema adeguata io credo che siano tutte cose fattibili però per poterle fare bene bisogna avere una credibilità nel breve io credo che
C'è un cammino troppo lungo di carenze
In mancanza di azione di chiacchiere di tutti i tipi di
Beghe non comprensibili per i cittadini comuni europea e in questo caso che richiedono fatti
Non è più il tempo Franco diceva bisogna fare una
Comitato permanente è giustissimo però prima bisogna fare gli investimenti
Questo Comitato dirà fra cinque anni che bisogna fare investimenti noi dobbiamo fare investimenti oggi non possiamo continuare a sbandierare un piano io anche
Di miliardi e miliardi non fare niente
Non possiamo avere organismi che ormai sono come dei fondi sovrani italiani francesi spagnoli tedeschi che si riuniscono che parlano e che non escono con un progetto europeo che crea un milione di posti di lavoro
Non possiamo più continuare secondo me
E lo dico da europeista convinto con la logica dei continui incontri senza risultato la stessa cosa vale per la politica estera europea non possiamo subire fatti eccome
La Libia
In Medioriente in senso lato senza avere una politica europea perché non c'è una politica europea l'Italia
E il Paese a cui va dato il merito di essere il più fermo nel tenere certe posizioni con un risultato purtroppo che relativamente modesto il perché molto denso europea
è viziata da temi legati alla storia dei ventisette Paesi europei che impediscono di agire insieme in una direzione passo ventisette non si può agire insieme una direzione bisogna che ci siano dei Paesi che scelgono di darsi una politica
Esterna non si può vivere senza la politica estera perché la competizione economica oggi è fatta fra blocchi continentali
Non c'è nulla da fare sono e non abbiamo la capacità di creare un blocco continentale competitivo siamo destinati alla decadenza non
Non c'è potremo continuare a fare questi convegni adottare non
Ma ci piangere ma addosso
E il tema è urgente di un'urgenza come io non l'ha mai sentita nella mia vita nelle parole del ministro
è emerso questo questo sentimento
Appassionato di urgenza
Ma
è chiaro che per poter essere credibili noi italiani abbiamo un tema di fondo
Dobbiamo fare in casa nostra due cose che ci rendono credibili e a precisa che al Governo oggi o ieri oggi e ci sono dei fatti che dicono che l'Italia è in un percorso virtuoso questo va
Sottolineato ma lo dobbiamo fare come il Paese
Purtroppo le più grandi critiche a un'azione positiva del Governo italiano che quando ero in tutti i cittadini italiani vengono dall'interno dell'Italia il peso relativo che ne possiamo avere gli organismi internazionali si riduce
Per quel gioco se entrerà
A giocare contro che all'interno del Paese è diventato assolutamente un circolo vizioso che distrugge la nostra capacità di essere autorevoli e credibili
In estrema sintesi l'Italia e sulla strada giusta e questo
Visto dall'esterno non c'è il Paese al mondo che non ce lo riconosca
Siamo visti molto meglio la fuori di quanto non siamo visti da dentro e quando leggiamo i nostri giornali questo
Nella storia nel DNA del nostro Paese ma ma non c'è più tempo per farlo
Secondo me si sta facendo del male
Da cittadini italiani da cittadini europei nel momento in cui bisogna solo fare
Insieme facendo anche degli errori ma costruire quella credibilità che fa sì che l'Europa non diventi esclusivamente un peso in mano a chi con la protesta
Avrà delle buone ragioni per impedire che le cose vengano fatte
Perché poi chi protesta in generale non ha un piano costruttivo vive di negatività ecco noi dobbiamo uscire
Dalla visione della negatività che c'era affitto per almeno due decenni
E dobbiamo aiutare l'Europa a fare scelte economiche e politiche che sono vitali per evitare la decadenza grazie
Grazie dottor Tronchetti ATER per questo il senso di urgenza
Che a immesso nel dibattito e che mi pare abbia molte consonanze e poi con quello che diceva de prima Franco Bruni
Adesso torniamo all'Accademia
E quindi professor Ferrera
Grazie ambasciatore
Nel suo discorso il ministro che è partito ricordando
Il
L'europeismo dell'Italia
Che nessuno nega
E che
Sicuramente costituisce una carta importante che il nostro Paese può giocare
Ma è una carta
E che va giocata subito quindi anch'io mi associo a questo senso di urgenza
Espresso
Da Franco Bruni dal dottor Tronchetti Provera
Va giocata subito perché l'Europa l'unione in una crisi profondissima
Anche perché l'opinione pubblica italiana
Anche
Invece sempre meno europeista secondo gli ultimi dati dell'eurobarometro il nostro Paese non è solo quello in cui c'è stato il calo maggiore
Di sostegno nei confronti dell'Unione europea negli ultimi anni ma è ormai uno dei Paesi in cui
Siamo
Gli euroscettici
Quasi raggiungono sostenitore dell'Europa quindi noi siamo passati da una situazione di
Europeismo diffuso di massa a una situazione di ottimismo
Di élite che però con i caveat ricordati da Franco Bruni
E che
Rischia di perdere invece sostegno dell'opinione pubblica la crisi
Dell'Unione europea ha tanti aspetti che sono in parte già stati ricordati
Io vorrei provare a fare l'ordine
Guardando questa crisi dal basso cioè da riunioni dell'opinione pubblica ed alle dinamiche politiche e sociali di cui ci parlano tutti i giorni i i giornali non solo quelli italiani
Se la bandiera del basso questa crisi è fatta secondo me di quattro conflitti di quattro linee di conflitto
Distinte tra di loro la prima linea di conflitto è quella che chiamerei è una e verticale niente a che fare con Bruxelles al
Verso le capitali nazionali verso i Paesi membri ed ha a che fare con un'insofferenza crescente da parte di
Cittadini partiti gruppi
Nei confronti della dei vincoli dell'interferenza delle autorità sovranazionali in ambiti di che sono ritenuti cruciali per la sovranità
Dei governi nazionali a cominciare delle politiche di bilancio delle politiche sociali
Il secondo conflitto che è scoppiato con la crisi e quello nord-sud
Quello che diciamo oppure o nei cosiddetti Paesi con ai paesi della periferia
I Paesi virtuosi o che Sicilia
Autodefiniscono tali e i Paesi viziosi
Questo conflitto a che fare con una le regole quella religione di regolamenti di cui parlava il Ministro delle regole di Galan adesso
Fiscale monetaria ed economica
Che
I meccanismi all'assenza di meccanismi di solidarietà a tra
Paesi
La terza linea di conflitto
Ha a che fare corredino versioni giuntale come best a una strada che fare con la libertà disse di circolazione
E dei lavoratori e dei servizi e poco visibile relativamente poco visibile in Italia è molto visibile in Paesi come l'Inghilterra dove è stata una
L'accesso all'opportunismo dei brutti allora Menis che vanno in Gran Bretagna perché sono interessati alle prestazioni di welfare
Della Gran Bretagna
Il lo shopping per catturare delle protezioni sociali dei Paesi ad alto il welfare e questa è una linea di conflitto che in paesi appunto come la Gran Bretagna
La la Germania alcuni paesi scandinavi e sta diventando molto forte e poi sempre all'interno di questo testo conflitto cioè
La dimensione dentro o fuori cioè l'immigrazione dai Paesi
Extracomunitari che sta siamo vedendo in questi ultimi mesi nel Mediterraneo delle vere e proprie tragedie e infine
C'è una quarta linea di conflitto che ha a che fare
Con l'ammissione stessa dell'Europa
E con i salari il crescente scollamento tra l'Europa economica l'Europa sociale e mamma di sano in senso verticale Bruxelles contro Roma Berlino Parigi ma
L'ex le cose che si decidono a Bruxelles
In campo economico
Cosa che hanno un impatto piuttosto netto visibile tangibile sulle chance di vita quotidiana dei cittadini europei e le cose che invece
Si decidono al meglio non si decidono in campo sociale
Ecco io credo che
Questi quattro queste petrolio e di conflitto
Sulla volteggi
Sulla
Oggettivamente molto difficili da gestire perché
A in parte si sovrappongono in parte si intersecano in parte riguardano Paesi o gruppi di Paesi in parte riguarda la famiglia politica all'interno dei Paesi in parte riguardano gruppi sociali
Che hanno a che si ritengono diciamo perdenti o penalizzati dai processi di integrazione e quindi non è facile
Gestire politicamente questa
Questa diciamo questo questi fenomeni quali limiti centrifugazione di disgregazione a livello diciamo di massa
Io credo
Da politologo che il conflitto non sia
Di per se stesso una cattiva cosa anzi il conflitto
Può essere il motore del cambiamento sociale anche incumbent in cambiamento sociale virtuoso a patto che
Questo questo conflitto
Sia gestibile
Gestito all'interno del quadro politico istituzionali esistenti
I conflitti diventano a pericolosi
E possono diventare esplosivi laddove non possono o non riescano ad essere gestiti
All'interno del quadro politico istituzionale esistenti addirittura quando minacciano esplicitamente il quadro politico istituzionale esistente che esattamente le minacce che proviene
Dall'euroscetticismo soprattutto dalle urne scetticismo populista
Allora
Se questo è il quadro
La sfida
E quella di recuperare al più presto la capacità di governo da parte dell'Europa intesa come Unione europea
Fatta di istituzioni sovranazionali ed i Governi nazionali
La capacità l'Unione europea di recuperare
Il governo del conflitto cioè di farli diventare capace di gestire
Quelle linee di conflitto che si sono generate in parte diciamo
Prevedibilmente in parte imprese imprevedibilmente all'interno del sistema politico dell'Unione sulla scia della grande crisi e terra grande recessione
Che cosa vuol dire come si può tornare a recuperare questa capacità di un anno il conflitto beh
Bisogna ovviamente ripensare gli assetti istituzionali
Dell'Unione
Insomma l'enfasi
L'importanza degli assetti istituzionali di un'eventuale nuova Conferenza intergovernativa che rifletta su queste cose richiamata da Franco Bruni
E innegabile
Ma io credo che
Anche per la questione dei tempi ma
Che non possano essere Brevind una iniziativa di questo genere sul fronte istituzionale
E bisogna operare anche sull'altro fronte più di tipo di natura simbolica
Per me i politologi nella politica
E anche visione capacità di elaborare visioni del futuro
Dieci anni che come dire diamo alle persone ai cittadini ai governati il senso
Di dove si sta andando di dove si possa andare
Ecco io credo che in questo momento dal questa visione strategica a dispetto degli auspici del ministro
E degli sforzi per carità del Governo italiano e gli altri Governi non ce l'abbiamo non ce l'abbiamo visto in questa visione strategica di dove stia andando titolo trust andare all'Europa
Ci manca innanzitutto una visione
Come possa avvenire la riconciliazione
All'interno di queste due linee di conflitto
Che di quei conflitti meglio scusate il bisticcio che sono emersi durante la crisi come noi concediamo
Per esempio il conflitto tra i Paesi del nord del centro nord
E i Paesi
Del sud dopo quello che si sono detti dopo l'invito che sono comparse sulle rivisto e dire che
La Merkel e scioglie vestiti l'ufficialità giusti e dopo le etichette che sono comparse sulla sulla stampa tedesca la la la statua di Afrodite con il dito alzato sono successe delle cose tre bimbe dal punto di vista simbolico negli ultimi anni
E bisogna ricucire sia dal punto di vista simbolico non si può pensare
Naturalmente contano moltissimo per carità anche i posti di lavoro essenziale
Però ma ci vuole una cornice simbolica all'interno
Del quale poi
Mettere anche queste cose le aperture recente del Presidente della Repubblica federale in parte anche della Merkel
Proprio in
Che hanno usato espressamente il termine riconciliazione di sembrano mi sembra che possano andare in questa direzione
La Germania
Le credenziali euro previsto dell'Italia aprendo nel nostro Paese e soprattutto
Grazie anche alla casa alla rinnovata
E per certi aspetti inattesa attività dei Governi italiani che come diceva dottor Tronchetti Provera
Ormai riconosciuta dai nostri partner e i nostri alleati fra queste due cose
Credo ancora avendo margini importanti all'Italia perno
Siamo contribuire addirittura farsi promotrice di questa iniziativa di lavorazione simbolico di elaborazione strategico però è chiaro che
Questo compito non può essere svolto senza la Germania diceva prima il ministro una Germania che è un leader
Risultante sicuramente in questo momento non New York dimissionario
Io credo che l'ingrediente importante di questa
Vi sarò
Ricucitura simbolica
Debba affiancare al discorso
Economico un discorso sulla politica e sulla società
Malissimo ha fatto Mario Draghi in uno dei suoi discorsi ha fatto tantissime cose positive ma insomma è fatta anche una negativa quando ha detto il modello sociale europeo è morto e questo non è una cosa che ma contro
Come dire gli umori e le aspettative e i desideri le preferenze anche gli interessa in me dell'opinione pubblica europea non è vero che è morto
E in crisi va riformato non organizzato ma è una conquista
Epocale del nostro continente quella di essere di essere riuscito nel corso degli ultimi cinquanta sessanta anni
A dimostrare che è possibile coniugare insieme
Prosperità e crescita economica con sulla vita sociale e mettono sotto questa espressione
Modello sociale europeo
Si nasconde anche io credo una carta importantissima carta simboliche politica importantissima da giocare nelle aree ma
Esternazione il modello sociale europeo non farà quindi vanno moltissimi Paesi in via di sviluppo
Quindi
Diretto morto insomma e anche
Stiamo poco appropriato rispetto alla funzione che questa questo aspetto per la civiltà europea e dell'Unione europea
Può consentire
Come come
Utilizzarlo non solo dal punto di vista simbolico io avrei un'idea non posso ovviamente esporla dettagliatamente quindi dunque base che all'inizio degli anni novanta uno dei primi passi che si finisce sotto il profilo istituzionale
Per non avere questo problema
Monetaria fu istituzionalmente
Quindi un proprio sistema di banche centrali imperniato sull'Istituto monetario europeo ecco perché non pensare
Lanciare l'idea
Della Costituzione nel tempo un sistema europeo di protezione sociale
Non è un sistema federale risurrezione sociale non ha per nulla niente questo questo impossibile ma che è un'unione europea
Distacchi sociali nazionale
E
L'istituzione che l'istituto europeo di protezione sociale potrebbe anche simbolicamente dare un segnale in questa direzione ma poi timore
Con un'altra proposta
E va nella direzione
Di quella alcuno formulata da Franco Bruni ma è molto più modesta e quindi forse più fattibile
E che si ricollega
Visto che siamo in questa bellissima sala proprio allora tradizionalisti
L'istituto del motore
Nel i primi anni Novanta se non vado errato
Di una importante iniziativa che credo ancora sopravviva ma tono minore
E cioè il foro di dialogo interno tedesco
La il foro di dialogo italotedesco potrebbe
Opportunamente rilanciato comincia un'iniziativa di alto livello
A cui
Qui è fosse interessato anche il Governo che essere precisamente la Renault
E il punto d'inizio di una elaborazione in
Delle di quelli della lavorazione di quella visione strategica per il futuro l'Europa promossa
Da un paese reale altri credenziali euro previste come l'Italia ma che guarda soprattutto
A
Il Paese
Che in questo momento è
Legge rimane di fatto che senza il quale come dire nessuna decisione anche racchiusi lungimirante a nessuna chance di essere politicamente efficace grazie
Grazie grazie al professor per il suo contributo
La rassicuro il foro di dialogo di dottorato italotedesco e non sono in vita ma è stato rilanciato proprio l'anno scorso a Torino alla presenza del Presidente Napolitano del Presidente cauto
E quindi è stiamo preparando una prossima edizione tipi nel due mila sedici e grazie anche dei suggerimenti che certamente quello è un foro dove questi professionisti e discussi Cirano alla conclusione
I tempi sono piuttosto stretti ministro Gentiloni ha un impegno successivo
Quindi io prego adesso il il dottor Vito al presidente di UniCredit di prendere la parola prego dottor grazie parlare
Perché non si può poi c'è chi parla per ultima avrà ancora un compito più difficile è ovvio che Weber rivedere tutto quello che aveva preparato perché tutto quello che è stato detto non posso ripeterlo io
Farei un passo forse un balzo più avanti innanzitutto questo è il più per i giovani che tra i più anziani fare un minimo di attenzione alla evoluzione demografica mondiale quando sono nato vivo
E sono passati tanti anni eravamo due miliardi e mezzo su questo
Pianetta
Oggi siamo sette miliardi vi rendete conto nell'arco della vita di una persona quattro miliardi e mezzo in più di persone che cosa significa a livello generale insomma immaginate tutto questo
Siamo come diceva Tronchetti Provera ormai in un momento in cui sogni continenti che devono essere forti ci dessimo un con le Nazioni non hanno più nessunissimo ruolo parlo in modo particolare delle nazioni europee lo abbiamo
Un'Unione Europea fatta da ventotto Paesi
Io ho fatto una diagnosi da detto laureata in medicina
L'Europa soffre di una elettorati intercorrono in casa
Cosa vuol dire ventotto paesi metto tre quattro anni di durata di una tornata elettorale almeno sette sono nella
Periodo nell'anno dell'elezione
Altri sette sono nell'anno prima delle elezioni quindi cominciano ad agitarsi sono nella impossibilità di decidere
Se a questo aggiungete le elezioni regionali aggiungeteci le comunali le regionali sono importanti in alcune nazioni per esempio l'Italia ancora di più il giornale
Le comunali aggiunge lo decido europee aggiungeteci le crisi impreviste politiche vedete come l'Europa non fa altro che passare da un'elezione all'altra
Esistente l'impossibilità di decidere
Perché giustamente chi parla oggi di Europa perdere le elezioni così come chi parla oggi di energia nucleare o di
Però in ginecologia tutte le leggi no emerge no di
O la
Oggi vendeva
Di OGM perdere le elezioni e ci sono delle cose che invece sono indispensabili per il futuro allora per ridurre perché il tempo è andato
C'è una proposta soltanto presunto che si può fare che si deve fare
L'Unione europea è nata dall'iniziativa di Peppe nazioni quattro cinque o sei nazioni che riuscivano a mettersi d'accordo sulla data per incontrarsi e avendo una visione allora
Alla perché non ripartiamo con lo stesso sistema
C'è un piccolo gruppo di nazioni dove non per mancare ovviamente alla Germania ma non per mancare la Francia
Ci debba essere la Spagna ci deve essere d'Italia ci deve essere una Polonia se l'Inghilterra non ci vuole essere lasciando da parte faranno poi in futuro quello che
Pensa non sia il loro bene ma aperta ovviamente ad altre nazione più o meno piccole
Ripartiamo con una proposta di unione politica europea
Subito sua diretta questa
Proposta ma allora facciamo in Europa a due velocità signori non le abbiamo già un euro al PAC atte a velocità variabile abbiamo l'Unione la spesa di ventotto Paesi abbiamo le orche fatto da diciotto diciannove Paesi abbiamo uscente n che fatto ancora da meno e abbiamo
L'Unione bancaria che adesso forse un po'più grande riesca a concretizzarla quinti la diversa velocità è già un dato di fatto
Quindi l'appello nominale al
Ministro Gentiloni che di cui non ha bisogno di sottolineare l'importanza della sua impostazione politica è quella
Cominciato a parlare Angela Merkel e disposta a farsi promotrice di un'iniziativa di questo genere ma è ovvio che non per farla da sola
La volete l'ha fatto purtroppo nella sua vita un errore gravissimo dove è stato quello di avere su
Supportato elettoralmente la rielezione in sala così
Ha voluto usare così perduto le elezioni tra Germania e Francia è calato il gelo
Ho l'impressione anzi son contento di vedere che avesse un po'per la crisi Ucraina Popper l'attentato di Parigi questo giorno e non dico che sia scomparso già diminuito di molto vedo che come le due nazioni hanno capito che devono lavorare assieme quindi esse assieme a queste due nazioni ci mettiamo vi ripeto l'Italia
La Polonia la Spagna riprendiamo una a iniziativa
Di questo genere di di poche nazioni e andiamo avanti due assenti e qui chiudo un esempio positivo
Ben perché l'Unione europea deve essere fatta
Qualcuno di voi sa cosa aveva abbia dovesse ma
Per quelli che non lo sanno
La produttrice del basso
All'inizio diciamo una ventina d'anni fa o forse un po'di più l'Europa debba affrontare di industria aeronautica ce l'aveva la Germania ce l'aveva la Francia abbiano fatto quel bellissimo è vero però che il concorrente dal punto di vista la tecnologia enormi dal punto di vista
Del mercato un'enorme flop
Economico c'era la Spagna credono in qualcosa c'era anche l'Inghilterra c'era anche l'Italia si sono messi d'accordo l'Italia purtroppo non hanno aderito a questo consorzio
Hanno fatto
Le ad esse con le avverso oggi l'Europa il quaranta per cento del mercato mondiale allora mi aveva solo il dieci per cento
Questo è un esempio positivo l'esempio negativo ma ha citato ministro degli esteri e di centro che
Ventotto
Paggio cioè della difesa
Credo
Un enorme spreco di energia io ho fatto un po'di calcoli la somma di tutti questi Budget equivale quasi al cinquanta per cento di quello che spendono solamente gli Stati Uniti
L'efficienza di questa nostra esperienza arriva a malapena al quindici per cento della capacità difensiva degli Stati Uniti quindi capite come c'è un dispendio di energie possiamo calcolare nel settanta per cento
Il settanta per cento per la spesa
Militare del Budget diciamo così militari europei non servono a nulla perché sono il qui il trenta per cento perché c'è il quindici e dall'età il trenta per cento da qualche risultato
Ora se vorrà aggiungiamo una forza industriale
LEA bersagliere basso il suo è un fenomeno positivo
Se non ne aggiungiamo una forza anche militare e se non
Troviamo quattro cinque un'azione di buona volontà che riprendono il discorso
Per un'unione perduti capacissimo abbiamo un'unione politica signori possiamo andare avanti con congressi e manifestazioni questo genere non ne veniamo fuori quindi il mio appello alla politica fattivi avanti con questa nuova inizia
Va
E molti
In Europa vi seguiranno grazie
Grazie Giuseppe
Per la passione della concretezza e anche la brevità del tuo intervento ti ringrazio moltissimo vale sta altri prova il ministro Gentiloni
E adesso tirare le conclusioni delle moltissime cose proposta ascoltate spetta al Sottosegretario onorevole Sandro Gozi
Che sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per gli affari europei e che quindi adesso
Ci dirà quale messaggio trae da quello che ha ascoltato prego
Ho
Grande utilità
Di grande di grande di grande utilità di grande di grande qualità per tutti per tutti gli interventi Franco Bruni Maurizio Ferrera Marco Tronchetti Provera Giuseppe Giuseppe vita cercherò di
Magari mettere il rilievo alcuni dei punti fondamentali che mi sembrano tra l'altro facciano emergere un filo rosso al di là degli aspetti specifici trattati tra i vari tra i vari interventi
Beh il primo è che certamente non si può dare l'Europa beh scontata non lo possiamo dare né come
Classe dirigente al Governo nei Antonino possiamo pensare che le opinioni pubbliche e soprattutto l'opinione pubblica italiana per quanto ci riguarda diano ancora l'Europa è scontata
Questo certamente può essere un problema ma può essere anche una sfida positiva
Se
Va bene è vero anche certamente la la scelta di fondo il ministro Gentiloni l'ha spiegata molto bene del Governo italiano di rilanciare il progetto politica europeo quindi assicurare una coerenza
Con la e impostazione di fondo che non italiano e quindi anche una certa differenza rispetto a come e nell'ultimo decennio il progetto europeo è stato o non è stato trattato a Bruxelles dall'est se non degli altri Governi B se in questo ed è questo era nota scelta politica di fondo è chiaro che
Il fatto che ci siano delle opinioni pubbliche
Meno diciamo che danno le che noi possiamo prendere meno scontate che danno lavoro a meno scontata può essere anche una sfida positiva perché è quell'elemento di conflitto che può essere
Se gestito se affrontato se organizzato quel dibattito e quel conflitto politico da cui possano derivare delle scelte politiche forti forse e proprio stata in passato anche recente l'assenza
Di un vero dibattito politico attorno al tema di fondo dell'Europa e la presenza di un mio pensiero unico abbastanza tecnocratico come dico io ma lo lo spiegherò tra poco sherpa grafico è che a diciamo porta do alla
A una lontananza notevole
Tra le opinioni pubbliche e lire le questioni politiche europee di fondo e questo credo che sia il primo punto è una sfida ma è anche un'opportunità che possiamo coglierle
La seconda è diciamo la deve così
La lezione di De Gasperi
è stato citato da Paolo Gentiloni sarei stato vari interventi per altri aspetti però ci sono due elementi e che Alcide De Gasperi il sempre richiamava
Nel momento in cui spiegava le ragioni di fondo della scelta europea le ragioni di fondo della Federazione europea che erano il senso dell'urgenza e il senso della lungimiranza
E questo è quello che è emerso è questo il filo rosso che è emerso questa mattina
Occorre certamente molto più senso dell'urgenza e abbiamo richiamato magari ci ritorno brevemente i temi urgenti dell'immigrazione i temi urgenti della disoccupazione
I temi urgenti delle grandi sfide globali su cui si of soffermato
Il mio Gentiloni e quindi certamente abbiamo bisogno Degasperi chiaramente
Di un'Europa che abbia molto di più il senso dell'urgenza non possiamo aspettare abbiamo bisogno risposte immediate tra l'altro solo il senso dell'urgenza si può permettere di entrare pienamente da protagonisti in quel dibattito politico che è necessario per
Riportare politicamente dalla scelta euro Crisis verso la cedola operista lo delle opinioni pubbliche sempre più Euro disillusa euro deluse euroscettica o ancora peggio
Soprattutto per al per le giovani generazioni euro indifferenti ed è certamente senso dell'urgenza allo stesso tempo sempre richiamando De Gasperi il senso della lungimiranza e cioè il progetto politico
L'Europa e a a è stata priva di lungimiranza nel segno della crisi
Perché a rinunciato al progetto politico ne abbiamo bisogno Europa che sia lungimirante
Da questo punto di vista certamente
Il e il dialogo tra ridere e tra Governi
Che devono essere e diciamo gli attori fondamentali in questa diciamo riscoperta del progetto politico per il lancio di progetto politico europeo è fondamentale stato richiamato e il tema Parigi Berlino
Io lo voglio dire con molta
Sincerità così come lo dico agli amici tedeschi e gli amici gli amici francesi non credo assolutamente che nell'Europa ventotto anche un ricostituito asse Parigi Berlino possa bastare
Per ridare un senso a progetto politico e rilanciare l'integrazione europea ve lo dico perché
Facendo parte del Governo italiano ogni volta che si riprende il tema dell'asse Parigi Berlino inevitabilmente noi italiani non siamo al centro di questa iniziativa
Qua c'è tanta gente che ha fatto politica eseguiti europea prima di me egli può confermare quanto ogni volta in passato l'Italia non sia stata protagonista ma anche perché
Non c'è
Oggi quella sufficiente capacità politiche massa critica Trapani Francia e Germania perché essi da soli possono rilanciare il progetto bisogna costruire
Delle alleanze nuove bisogna costruire elegante nuove
Partendo dalla sorta della visione anche su questo terzo elemento che è emerso
Tutti avete chiamare chiamato la questione della visioni e sono d'accordo c'è un grosso lavoro da fare
Perché io vi posso dire che
Ovviamente senza e dire in quale occasione chi a quando tu incontri diciamo nel nel principale Paese dell'Unione europea dei tuoi colleghi e che ti rispondono quando tu parli divisione la battuta che è stata fatta bene se avete delle visioni dovreste consultare un medico
Voi capite che c'è molto lavoro da fare perché invece e non l'abbiamo detto il Madison del medico dobbiamo consultarlo l'Europa si ammala gravemente proprio
Senta divisione qui c'è un lavoro diciamo
Culturale oltre che politico da fare che è molto importante che l'altro diciamo elemento che è emerso chiaramente questa mattina
Un punto fondamentale lo diceva in particolare perché si è soffermato in su questo aspetto sulla necessità di
Attori continentali Tronchetti Provera diceva chiaramente qui la sfida eh
Verbale abbiamo bisogno di attori continentale quindi abbiamo bisogno di delle politiche politica industriale europea continentale non tutto il diciamo che si è già stato
Una una rivoluzione a Bruxelles nel cambio di Commissione
Perché è non è più vietato parlare di politica industriale e mi sembra già questo
Nel linguaggio una bella cosa visto che negli atti dei decenni precedenti non si poteva parlare di quell'industria adesso però che parliamo di politica industriale ovviamente bisogna farla il Piano Iunco laicità io credo noi crediamo come Governo ed è
Energia digitale
E ricerche conoscenza sono i tre settori in cui subito il piano dunque deve dimostrare quella concretezza che veniva richiamata ma c'è un punto
C'è un punto che è fondamentale e che dire assolutamente
Essere uno degli le priorità della nostra azione non si può avere
Una politica industriale continentale
E non possiamo a vedere grazie alle regole le politiche industriali europee una influenza nel mondo se il modo in cui la politica la concorrenza gli aiuti di Stato
Vengono applicati in Europa come se fossimo in un mondo che non è più quello
Perché non possiamo pensare
Di applicare il diritto alla concorrenza la politica concorrente agli aiuti di Stato pensando che parliamo di un mercato europeo quando quel mercato europeo è parte di un mercato più ampio continentale globale
Ed è questo un punto di fondo su questo dobbiamo fare dobbiamo vedere
Ho tra le altre cose su cui che noi crediamo che la Commissione europea abbia fatto un buon inizio il bue buoni tra Commissione Juncker ma e su questi punti che dobbiamo vedere se riusciamo a fare la differenza perché sa altrimenti sarà impossibile
Sarà impossibile pensare di affrontare delle politiche industriali americani cinesi indiani
Brasiliane
Con una diciamo un approccio della concorrenza che da anni ottanta e che non è
Più dato negli anni Ottanta sono finiti non è più da due mila e quindi questo è un punto fondamentale e così che potremmo riuscire
Anche avere dei campioni industriali europei sa che è impossibile con l'approccio che abbiamo seguito sinora Gambrinus europei saranno impossibili perché sono vietati direi quasi in base
In base a questo
Approccio il secondo il secondo punto è il tema un altro elemento che è stato citato era mi sembra Giuseppe vita lo ha solo accennato ma per ragioni di tempo il tema della demografia
Che una delle ragioni fondamentali attraverso i quali si giustifica l'Unione europea
E c'è una ragione del due mila e quindi dobbiamo utilizzare per spiegare perché
Noi facciamo una scelta federale come diceva Paolo Gentiloni noi vogliamo una nasce lavorava politica noi confermiamo coerentemente con la storia della politica estera europea italiana la rosa Cetola Pia è il tema demografico
Tema demografico è legato
Alle questioni di crescita interna al welfare
All'immigrazione
Ed è legata al populismo ed innanzitutto legata populismo
C'è un bellissimo libro io mi chiedo dove Dominique AN di due anni fa la discesa fatale populismo in cui dimostra chiaramente come uno diciamo delle principali carburanti dei motori populismo sia
La
Inesistenza di risposte politiche vere al tema della demografia europea e quindi certamente da questo punto di vista è un altro grande tema che bisogna affrontare a livello
A livello continentale sulla tema delle
Delle delle migrazioni è stata richiamata l'agenda europea delle migrazioni che noi appunto a aspettiamo e auspichiamo
Il tredici maggio la Commissione europea dovrà presentarla che
Oltre a dare più risorse anche da questo punto di vista si prenda atto che innanzitutto le regole che abbiamo in materia di immigrazione in materia di asilo vanno
Vanno applicati in maniera più
Flessibile più politica e lo consentono perché questo dibattito che in Italia nel microcosmo politiche mediatico pass romano facciamo sempre su dubito trenta certamente dubito in secoli postazione del tutto soletta stata percepita negli anni Novanta
è stata concepita come impostazione per un mondo che non sono dell'immigrazione e dell'asilo che è completamente diverso da quello di oggi
Però
Nel dibattito il microcosmo nessuno si accorge che indubbio inoltre ci sarebbero degli strumenti di flessibilità se la clausura umanitaria c'è la clausola di sovranità sono state le clausole che permane permetterebbero già oggi
Visto Perale la rigidità per cui si fa carico della
Potenziale richiedente asilo solo e unicamente il Paese su cui richiedente asilo mentre per la prima volta di sul piede tra ci vuole la volontà politica questo
Ne dubito tre permette di facilitare i complimenti familiari permette di
Distribuire gli oneri dei potenziali richiedenti asilo di flussi migratori ma anche da questo punto di vista
Ci vuole la volontà politica di utilizzarlo così come si vuole la volontà politica di sostenere quella per tumore
Presidente Young la fate esplicitamente sulla stampa europea mi sembra anche su un quotidiano italiano per cui bisogna lavorare anche su una politica dell'immigrazione legale a livello europeo quindi il tema delle quote non è solo
Distribuzione dell'onere
Debolezza lo chiede asilo ma una programmazione dell'immigrazione legale Tropea
Con delle quote per Paese è così che si fa la differenza
E così che si farà si fa Sipa riferentesi da un'altra risposta a quel tema che la demografia al quale solamente l'Unione europea a livello continentale può poi rispondo io credo che oltre al principio del mutuo riconoscimento che noi eravamo qui
Forse in un'altra sala
Ma in cui abbiamo posto come uno delle priorità del nostro semestri Presidente all'europea lo riproponiamo perché certamente riconosce in maniera reciproca alle decisioni di riconoscimento dello status di rifugiato politico è un modo già oggi
Per superare le rigidità di Dublino del resto il mercato unico insinuato aspetto l'abbiamo costruito così se mi si questa adempiuto riconoscimento saremo ancora qui
A parlare di pasta grano duro birrai
E Cassi e dicevo ultimo è l'ultimo
L'ultimo punto perché penso di avere due minuti poi dobbiamo più chiudere
Però è un punto molto
Molto importante ed è quindi il punto della
Del governo dell'euro
Rapporto i quattro Presidenti vari sono intervenuti su questo
Diciamo che anche da questo punto di vista e il quarto
Il quarto filo rosso degli interventi questa mattina meno per come l'ho capito sperati ve l'ho capito bene
è
Che lei euro a
Anche a mente dimostrato
Di una vedere una naturale fecondità politica
L'euro non ha nato naturale fecondità politica istituzionale e quindi
L'euro non potranno che chiaramente produrre più alcunché
Il tema i francobolli quindi occorre oggi prendere decisioni politiche SOSE sia spinelliana ente politico ma comunque politiche
Per
Per fare attorno all'Euro quello che non c'è cioè un
Un vero con un vero un vero governo
Governo dell'Unione
Dell'Unione
Economica economica e monetaria a questo punto di vista quella deriva di cui parlavo prima è stata letale in questi anni
Bene la deriva interverrò pratica che non c'è stata attorno all'euro all'Unione economica monetaria neppure una deriva intergovernativa
Che non sono i Ministri da soli che decidono sull'euro
Sono le burocrazie da sole attorno alla burocrazia tecnocrazia Brussa lese che queste in questi anni si sono occupati in una logica dell'emergenza ed era normale perché era una crisi a cui non eravamo preparati sono occupati di
Diciamo gestire e salvare l'Unione l'Unione l'Unione l'unione monetaria la moneta unica
è chiaro che questa deriva interbloccata Ica
Debba assolutamente fermata occorre porre aree
Occorre sostituirla con un approccio politico ecco l'importanza di questo rapporto dei quattro Presidenti di Juncker e Draghi dai sembrò metus ecco l'importanza di avere
Un dibattito al più alto livello di Capi di Stato di governo su che
Su quel governo democratico su governo sociale
Dell'Euro su quali politiche economiche su quale politiche sociale attorno all'euro dobbiamo avere
Ed ecco anche l'importanza di coinvolgere Parlamento europeo e Parlamenti nazionali perché ci sono delle
Diciamo delle zuppiere molto forti e non è non solo la copia di cui giusto amente parlava Ciampi tra Unione economica è un milione unitaria ma se la propria dell'assenza di unione politica se raddoppio dell'assenza di politica sociale io un parlamentare dell'opposizione
Quando in alcune audizioni responsabile europei mi rispondevano ci rispondevano
E che
Il tema della sostenibilità sociale della cura che avevano
Preparato per la Grecia non era di loro competenza
è agli atti della Camera guardate non sono intendo e quindi è chiaro che il tema
Perché non ci siamo occupati e concludo veramente perché non siamo occupati del tema della sostenibilità sociale di alcune misure perché l'Europa tecnocratica delle regole non può opporsi il tema della sostenibilità sociale
E non può chiederci se in Portogallo o in Grecia e il meno signor socialmente sostenibile che in Irlanda o Germania
Non proposero perché l'Europa delle regole deve applicare tutte le regole a tagliare unica poi se tu sei macro e pesi quaranta chili essere un le sessanta ossei o centoventi chili se i due metri quell'opera sa cosa però per chi deve porsi quell'abito questa cosa non è
Ecco perché dobbiamo passare dall'Europa delle regole con un approccio taglia unica per e situazioni economiche sociali che sono ancora diverse perché la convergenza per certi aspetti non c'è stata
Adorava delle politiche che si pone degli obiettivi anche di bilancio comuni europei di crescita di tasso di inflazione di investimenti e poi indice per raggiungere questi obiettivi dobbiamo fare tutti da sa cosa
Ma ognuno a seconda delle sue situazioni economiche sociali nazionali deve contribuire in maniera diversa a raggiungere quell'obiettivo
Quell'obiettivo comune ecco si diceva che
D'Europa esiste come parola venticinque secoli io spero che non dovremo aspettare altri venticinque secoli Belvedere tutto questo realizzato vi ringrazio
Grazie
Altri tre
Grazie non c'è tempo per i convenevoli sarebbe un caloroso ringraziamento al ministro Gentiloni a sorridere Gozzi ad ospitare i visti grazie ancora e mi auguro