Redazionale di Giuseppe Candido sulla riforma della scuola del Governo Renzi

Martedì cinque magistrati il giorno dello sciopero generale della scuola in sette piazze d'Italia insegnanti studenti e i sindacati che li rappresentano sono sfilati in corteo attitudini
Per ribadire il loro no alla riforma della scuola proposte in discussione al Parlamento con il nome della buona scuola
E nelle sette piazze dove erano concentrate le manifestazioni più grandi dei cinque sindacati rappresentativi che hanno indetto lo sciopero è stato un successo comunque di adesioni sia in termini di partecipazione e sia in termini di adesione stessa allo sciopero
Tutti contro il disegno di legge del Governo Lenzi e per buona pace di chi avrebbe preferito diversamente tutte le manifestazioni sono state pacifiche nonviolenti oserei dire
Perché perché insegnanti e studenti armati dell'amore per la scuola e con la forza della verità la verità di chi ha letto bene il disegno di legge ha capito le vere intenzioni del Governo questa scuola scese in piazza
Insegnanti a migliaia siamo scesi in piazza perdendo cento Euro del nostro stipendio
Per dire no a un disegno di legge che è di fatto lo riteniamo di fatto un attentato alla libertà di insegnamento
Perché
Quando ci spendono precari gli insegnanti rendendomi soggetti al dirigente scolastico che dopo tre anni potrà discrezione anche non di confermarlo nella sua squadra e mandarlo via
Per essere scelto da qualche altro dirigente dai mortificanti albi territoriali tutto ciò significa mortificare la professione dei docenti per ridurla a quella di operatori o forse è meglio dire sarebbe
Servitori dell'istruzione il tutto in palese contrasto con l'articolo trentatré della Costituzione che prevede che le arti delle scienze siano libere e che libero ne sia l'insegnamento
Come ha spiegato bene il giudice per di Nando Imposimato già prestato alla politica e oggi magistrato Presidente aggiunto della Corte di Cassazione quello attuata dalla legge in discussione al Parlamento ha detto testuale
è un attacco contro la democrazia e la Costituzione e contro il diritto degli studenti a ricevere gratuitamente una seria educazione e formazione culturale e morale
L'autonomia scolastica c'è già ma non ci sono mai stati i soldi per poterla realizzare per poter realizzare un ampliamento dell'offerta formativa reale le strutture scolastiche sono poi quello che so ed entro manca pure la carta
Renzi di fronte alle contestazioni il tre maggio a Bologna ha ribadito che non molla e sulla scuola questo Governo ha fatto l'investimento più grande e che non si sarebbe
Fatto spaventare da quattro fischi
Martedì scorso in piazza però c'erano migliaia di insegnanti c'era il mondo della scuola anche collettivi di studenti certa anche loro sindacati per dire no a questa politica scolastica del governo