Cinema & cinema: "Forza maggiore" di Ruben Östlund

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
L'accusa di formalismo efficiente ora rievocare chiaramente a proposito del cinema anche sia a volte dei film almeno un sentore di quella particolare irrigue pareva difetto che il formalismo lo si può avvertire
Cos'è infatti il formalismo nel senso negativo del termine
Perché hai quella cura della forma della bellezza o della suggestione dell'immagine
Devo inerenti i virtuosi inciderà macchine da preda o magari di combinazioni vicinali tra colori e suoni la ecco una cura fine acquisti sta cioè sciolta dà un contenuto da esprimere o come il contenuto non è che un pretesto
Poi sospetto di formalismo l'ho avvertito ma soltanto in un primo tempo fin poi smentito diciamo questo sospetto il fronte all'opera di un regista vedete che si chiama Roubaix nostro Lund intitolata forza maggiore
Il racconto che rivolge sulle Alpi francesi dove un gruppo di turisti in particolare una giovane coppia di coniugi con i loro bambini trascorrono le vacanze sulla neve ruota tutto intorno a un pretesto che quota ride minimo
Un giorno mentre pranzava o sull'altra faccia di un rifugio in cima una lenta a una montagna il carina una valanga
I due i turisti hanno l'impressione di essere travolti dalla neve becco dopo qualche minuto in effetti si rialza all'inpiedi indenni come se fossero soltanto stati inerti in una nuvola di fumo alla valanga agli atti gli orari ma non li ha travolti
Ma in quell'intervallo di tempo è accaduto che il padre di famiglia preso dal panico è cappato mentre la madre rimasta stretta ai due bambini
E qui si sviluppa lentamente nella coscienza di ognuno dei componenti di quella famiglia e poi tra loro e poi tra gli amici intorno a lungo una ricucito Oria intorno al comportamento del padre
Poi ancora sembrava cinque proporzionata perfino paradossale
Nuova davvero sua moglie e dal primo luglio con i suoi figli
Se nel momento del pericolo e fuggendo la sua è stata variazioni istintiva incontrollabili e poi è tornato in sé è andato a riabbracciare i suoi cari
Eppure i visti sono dando prova la coscienza morale assai meno padani forse opprimente non si dà pace e non si dà pace e non gli dà pace la moglie
Ora ci si può chiedere in questo singolare professor familiare
Non è poco rilevante soltanto diciamo alla stregua di un pretesto l'ambientazione sulle altri sulla quale invece il primo insiste con immagini raffinate e potenti ma che a prima vista sono estranei alla sostanza del racconto
è quella tra un dubbio che si scioglie entrando nel vivo del fine perché quel paesaggio nel quale la presenza della civiltà umana rappresentata dalla tracciato di una strada o da un gruppetto di capi di legno strette nuovo all'altra
Per
è sovrastato
Dalla presenza minacciosa delle montagne ignorate
E qui trasmettevo inquietudine che proviene proprio Filippetti dal cuore del racconto e trova le forze della natura dal lato
I contrari nuovo quindi la donna dall'altro bilinguismo primo fra tutti
A quanto pare possono mandare all'aria ogni momento le costruzioni della civiltà
E i legami tra gli uomini anche quelli apparentemente più soldi di come un patrimonio felice una famiglia unita possono rivelarsi banali come un sogno
è un'idea
Sentimento pessimistico Checchetto possono non essere condivisi ma ecco nel finale il film esprime anche forse è un invito
All'indulgenza nei confronti di quelle fragili creature diciamo fragili interiore
Pessima di lutto
Che tutti quanti siamo comunque ecco la profondità del contenuto in questo caso
Ilaria immagini paesaggistiche nicchie di suggestione che insieme all'analisi sottile dei comportamenti dei personaggi sono anche il punto di forza del finita dunque Porta Maggiore Lube nostro Honda un saluto da Gianfranco Cercone