The case for Europe. The Italian vision - Lectio Magistralis del Presidente Mattarella alla London School of Economics

Sono particolarmente grato
L'invito rivoltomi dall'anno scorso
Un invito alla quale sono onorato
In considerazione della storia prestigiosa
In questa
Grande istituzione accademica
è in considerazione del valore tante riflessioni
Che qui hanno avuto origine
Sovente per modificare in meglio la nostra realtà
Prendo oggi la parola di fronte voi
In quale Presidente di uno degli Stati fondatori del progetto europeo
Che si è avviato il diciotto aprile del mille novecentocinquantuno
Con la firma
Del Trattato istitutivo della Comunità del carbone e dell'acciaio
Un progetto europeo che nel corso degli anni
Ha potuto avvalersi del vado apporto di tanti
E certamente del contributo prezioso
Di molti cittadini del Paese che oggi ci ospita
A partire da questo un Churchill
Tra gli ispiratori con il suo discorso nel mille novecentoquarantasei all'università di giuridico
Della causa degli Stati Uniti d'Europa
Un progetto
Quello tra Unione europea che non può tuttavia
Considerarsi pienamente realizzato
E che anzi per molti aspetti
Si palesa ad occhi esterni con i connotati tipici di un cantiere in costruzione
Vorrei dunque oggi presentarsi la nostra visione dell'Europa e del suo futuro
Naturalmente rispettosa delle opinioni diverse
Questo Pignone la nostra si colloca nel solco di uno spirito di un sentimento europeista
Che da più di sessanta anni
Continua a rimanere al centro del dibattito politico e dell'azione internazionale dell'Italia
Questo spirito
Non si è affievolito in questi anni
Per alcuni versi travagliati
Che hanno visto l'Europa afflitta da problemi assillanti
Tra cui una crisi economica che soltanto adesso seppur lentamente sembra in corso di superamento
Perduranti difficoltà finanziarie
E fruizione nella gestione della moneta unica nell'eurozona
L'emergenza immigrazione corre drammatica tragedia di questi ultimi anni
è il problema della sicurezza I nostri confini rappresentano altrettante Sile
Per i Paesi dell'Unione ecco i loro cittadini
A tutto questo
Dobbiamo aggiungere un senso di latente sfiducia dell'opinione pubblica europea
Nei confronti
Delle istituzioni comunitarie
Troppo spesso percepite come lontane ed eccessivamente concentrate il sulle turgide burocratiche
Sovente incomprensibile più
Lo smarrimento che viene percepito in questi anni
Anche l'ambiente in ambienti tradizionalmente europeisti
E per molti versi inedito
Bisogna forse tornare agire novecentocinquantaquattro
All'indomani del fallimento dalla Comunità europea di difesa
Per trovare un'atmosfera paragonabile a quella di oggi
In quell'occasione Fujan monde
A ridare slancio alla visione europea
E lo ha ricordato la sua memoria scrivendo
Molti pensarono un cataclisma
Ma io pur molto deluso
Non ritenevo c'è quella cioè la fine del progetto dell'accento fosse la fine dell'Europa
Ancora una volta dovetti spiegare ai miei amici che non vi sono disfatte se non quelle che si accettano
Come sappiamo
I Paesi fondatori non accettarono quella sconfitta e con la Conferenza di Messina il progetto comune europeo poter riprendere slancio
Due punti devono però essere ricordati
In quegli anni chiave morale due guerre mondiali
La cui con decori conseguenze permea vale ancora la coscienza civile europea
E segnavano la vita stessa dei popoli
Del continente
Costituito un dato di fondo per le pubbliche opinioni e per le classi dirigenti
In secondo luogo la pressione esterna esercitata dalla ormai consolidata contrapposizione bipolare nel mondo spingeva quasi naturalmente i Paesi europei attenersi uniti
Il processo di integrazione se quindi sviluppato sulla base di una
Dinamica virtuosa
Che partendo dalle intuizioni dei padri fondatori
La necessità geopolitiche ineludibili
E dal diffuso sostegno delle pubbliche opinioni ha portato l'Unione occuparsi di una gamma sempre maggiore di questioni
Nell'attirare questo che tutti i Paesi del continente
Il rafforzamento del mercato unico
Tradizionalmente caro al Regno Unito
è un portato di queste dinamiche
Gli sforzi compiuti per raggiungere un livello ancor più profondo di integrazione in questo settore
Costituiscono uno dei rimedi risultati storici della partecipazione britannica all'Unione
La libera circolazione delle persone
Oltre che dei beni e dei capitali
O mente le possibilità di scelta dei cittadini europei
Di vivere lavorare e studiare nel luogo in cui possono sviluppare il maggior valore aggiunto per il futuro di ciascuno e delle nostre società civile
Ed è proprio sulla base di questo considerevole grato di integrazione delle economie
Che progressivamente
Si è giunti sino a concepire e a realizzare fra alcuni Paesi membri l'unione monetaria
Anche in questo caso come per la libera circolazione delle persone ciò è avvenuto in maniera seria rispettosa delle sensibilità di tutti gli Stati
Garantendo a chi non volesse o non fosse ancora pronto aderire la possibilità di astenersi dal farlo
E a questo stato di evoluzione che grosso modo ci troviamo
Con un'unione che potremmo dunque ancora ben definire comunque anzi era aperto
Sollecitato dalla voglia andare avanti ma anche da crisi geopolitiche che per la prima volta dalla fine alla guerra fredda bussano Ragosta porte
Le nostre frontiere
L'assunto
A est
Oggi siamo quindi di fronte a cimenti rinnovati
Ai quali apparirebbe inadeguato e quasi puerile far fronte con la fuga tornando sui propri passi
Passi del globali occorrono risposte di pari dimensioni
Ed essere ricchi di storia non basterà al confronto con i giganti economici e politici che si afferma su scala mondiale
Soltanto una maggior d'integrazione può dar corpo presto i Paesi europei a mio avviso alla possibilità di essere all'altezza del compito del futuro
La domanda da porsi e quindi abbastanza semplice
Come rispondere a tutto questo nell'interesse degli europei
La risposta come sovente accade
E molto meno scontata
Cercherò determinarne una possibile
Attraverso un rapido esame di quanto è successo in questi anni
Partiamo dalla crisi finanziaria
Essa a ben guardare ci ha fornito l'occasione di rafforzarlo Unione
Ad esempio attraverso la creazione del meccanismo europeo di stabilizzazione
Mediante il quale siamo ora meglio attrezzati per rispondere agli shock dei mercati specialmente sui titoli del debito pubblico
Con il varo di strumenti come il meccanismo unico di risoluzione
E il perfezionamento dei meccanismi di controllo sull'esposizione e la capitalizzazione delle principali istituti di credito
In questo modo abbia reso il più solido l'intero sistema bancario europeo
La Banca centrale europea ha poi gradualmente assunto un profilo e autorevolezza che prima della crisi era ancora da molti posto in discussione
La difficile
Ma necessaria dialettica
La disciplina di bilancio e crescita ha infine dato luogo
Da parte della Commissione o un'interpretazione delle regole che costituisce una risposta concreta per il superamento del problema
Sono quindi fiducioso che sulla base di quanto costruito anche le difficoltà della Grecia che altri Paesi europei hanno attraversato potranno essere superati
Ma queste sono tutte risposte quelle che ho indicato ricordato che nasconda la necessità di far fronte a situazioni di emergenza
Occorre oggi
Quando la memoria dei rischi che abbiamo corso e degli errori commessi e ancora di vita
Consolidare
Quello che abbiamo costruito puntando l'Obiettivo sotteso allo dotazione della moneta unica
Che è quello della progressiva unione politica
Esercizio avviato dal Presidente Juncker insieme Presidenti del Consiglio europeo della Banca centrale europea dell'Eurogruppo di un nuovo rapporto che possa delineare le prossime tappe da percorrere
Per rendere più stabile la governance dell'Unione dell'area dell'euro è irreversibile la scelta del moneta unica va proprio in questa direzione
Una direzione ambiziosa che i Paesi dell'eurozona non posso rinunciare a percorrere
Si tratta quindi
Di un esercizio al quale stiamo dando cercando di fornire un contributo approfondito dire
Non soltanto per l'importanza dell'argomento ma anche perché questo ci consente di sottolineare un aspetto per noi cruciale
Ovvero la visione della moneta unica quale importante passaggio verso la realizzazione di unione più forte e più credibile
Il principio della crisi quel motore del modello di sviluppo
Sta trovando applicazione non soltanto in campo economico e finanziario
Ma anche nella gestione delle crisi migratoria
Un'urgenza speciale per la dimensione del fenomeno e per la sua drammaticità su cui l'Europa sta soltanto adesso iniziando sviluppare una politica comune
Occorre interrogarsi io credo
Sulla ragione di fondo dei fenomeni all'origine di una situazione che appare senza precedenti
Se non risalendo alla situazione di profughi
Quindi meramente successiva alla conclusione della seconda guerra mondiale e movimenti biblici di popolazione indotti dei processi dipendenza da quei Paesi
Soltanto così
Le soluzioni e le politiche da mettere in atto potranno essere lungimiranti riflettendo sulle cause dei fenomeni migratori
Cosa è in gioco nella crisi migratori
Molto
E non sempre ciò viene correttamente messo in luce nel dibattito presente
Ed esposto a livello del pubblico Pignone
Sono in gioco innanzitutto i nostri valori
Quelli che ci hanno consentito per la prima volta da secoli chiedere per quasi sessanta anni in un orizzonte di pace di libertà di democrazia e di sviluppo sociale ed economico
Valori dei quali molti migranti che bussano le nostre porte non hanno mai potuto godere
La politica dell'accoglienza diventa così una sorta di specchio nel Patto abbiamo riflessa proprio nostra immagine da Luce dei nostri valori
Se essi come io fortemente credo costituiscono ancora ma che tra l'angolo delle nostre società
L'Europa è un ideale
Un sistema di valori basato sulla pace tra le sue nazioni sulla libertà e sul rispetto dei diritti dei cittadini
E l'essere punto di riferimento di questi valori che lei indica come approdo per i tanti che fuggono dei loro Paesi vittime di guerre di persecuzioni etniche religiose delle carestie del sottosviluppo
è questo che fa la differenza
L'affermazione di principi lo stato di diritto ha condotto il continente europeo ad essere la più grande are democrazia mai esistita
E a propagare nei quesiti con vicini l'obiettivo di raggiungere questi stand
La sua capacità
Di includere costituisce un modello sicuramente più efficace per affermare il valore della democrazia di quanto non lo siano velleitaria ricorrenti tentazioni di asportarla con interventi militari
La crisi migratoria ci interroga
Inoltre
Sia sulla mancata risoluzione dei grandi problemi che affliggono Paese popoli che vivono contando le nostre frontiere
Sia sulla nostra capacità di dare insieme risposte coerenti
Ed è proprio dall'area mediterranea che in questo momento giungono le minacce più pericolose famoso stabilita
Minacce che richiedono un'Europa forte e coesa in grado di parlare ma su tutto di agire una voce sola
Di fronte a queste sfide
L'Italia ha avuto la forza di farsi interamente carico dell'azione salvataggio delle vite umane in mare con la missione Mare Nostrum varata all'indomani della prima e purtroppo non ultima tragedia di Lampedusa nell'ottobre due mila tredici
Allo stesso tempo
Durante il semestre presa italiano dell'Unione abbiamo favorito l'attuazione una saggia comune in materia migratoria
Articolata lungo le direttrici del dialogo e della cooperazione con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori
Del rafforzamento del pattugliamento marittimo del completamento del se ma comune europeo dell'asilo
Insostenibilità finanziaria di Mare Nostrum e le critiche davvero del tutto infondate avanzate da alcuni partner europei circa il presunto effetto di attrazione flussi migratori esercitato da quell'operazione hanno fatto
Concludere quell'esperienza
Parallelamente è stata avviata la missione europea attrito che soltanto con grande aumento dei flussi di migranti
Successivo alla chiusura di Mare Nostrum e dopo ulteriori tragedie e molte centinaia di morti potrà godere di risorse più adeguate al compito che deve svolgere
Tritoni per quanto costituiscono la rappresentazione concreta dell'impegno comune europeo per la gestione la frontiera mediterranea è la prova tangibile risposta emergenziali non bastano
Abbiamo bisogno di decisione di lungo periodo che indichino una direzione di marcia
Come ad esempio l'esigenza di rafforzare decisamente la cooperazione con i Paesi d'origine e di transito dei flussi migratori
Il Consiglio europeo di aprile l'adesione della Commissione di dotarsi di un'agenda europea della migrazione rappresentano in questo senso un passo avanti
Dalla risposta contingente stimo finalmente passando ha un inizio di visione strategica di lungo periodo
E la strategia in Europa e spesso sinonimo di riscoperta di quei valori che stanno alla base della storia del percorso di integrazione europea anzitutto della solidarietà
Ed è questa se solidarietà che ci viene chiesta ora tra popolazioni che larga maggioranza fuggono
Da situazioni estreme cercando come ho cercato di rassicurare rifugio è una vita migliore in un'Europa visto come il luogo della solidarietà e della democrazia
Il nostro grande rammarico in questo ambito e legato a ritardo cui la macchia europea si è messa in moto
Troppi morti purtroppo sono stati necessari risvegliare la nostra coscienza collettiva
Alcuni passi sono stati compiuti in queste ultime settimane nella giusta direzione
Ci aspettiamo adesso che queste decisioni si trasformino normative concrete sperabilmente incisive che diamo alle politiche europee di accoglienza a nel se la prospettiva di lungo periodo
Soltanto attraverso un bilanciamento
Tre centimetri brevissimo termine e di più lungo respiro non europea potrà infatti essere l'altezza di un fenomeno quello migratorio che come altre volte nella storia dell'umanità potrebbero aggiunse dimensioni epocali
Sono affrontato indirettamente con lungimiranza nel Paese da cui si muovono e nascono e dove nascondere i flussi migratori
Né ci sia politica essa delle V dell'euro dell'Unione che sappia proseguire depotenziare iniziative stabilizzazione di pace in Africa in Medioriente che come lo sviluppo di queste aree di confine e la condizione essenziale da rispettare
Ed è questa
Un'altra dimensione dell'integrazione europea
Quella della politica estera di sicurezza
Una politica comune estratti sicurezza e di farlo a partire dalle pletora di Aldo Moro
Nessuno è chiamato a scegliere tra l'essere in Europa l'essere mediterraneo perché l'Europa intera nel Mediterraneo anche quell'atlantica
Si tratta la dimensione fondamentale sulla per l'Unione sta faticosamente cercando di avanzare
Le minacce di questi mesi
Il terrorismo Elisabetta provenienti dal fianco sud e la perdurante crisi in Ucraina
Ci portano aumenti della nostra storia nei quali uno delle forze profonde che hanno favorito rossa progressiva integrazione era costituita proprio dalla pressione esterna
Ci troviamo oggi specialmente per quanto riguarda il Mediterraneo ad operare in uno scenario di profonda instabilità
Non affrontabile Zonin quadro in un quadro di azione comune
La possibile saldatura del terrorismo islamista dell'Africa subsahariana
Con la diffusa e stabilità mediorientale disegna un'ampia e pericoloso arco di crisi
Che necessità di tutto il nostro impegno comune a livello di scelte di politica estera di prescrizioni in materia di sicurezza di apprestamenti in tema di difesa
Non possiamo pensare che la stabilizzazione interi paesi come la Libia o il contributo che possiamo dobbiamo apportare per la pacificazione dirà e Siria possa avvenire con successo
Se non attraverso un'azione europea comune univoca e credibile
E qui con chiarezza va detto una cosa o con una politica estera e di sicurezza e difesa forte incisiva
Con istituzioni che siano politicamente capaci di operare una sintesi efficace tali interessi gli Stati membri e quindi l'Unione europea nel suo complesso
L'Italia è sempre stato tre paesi più attivi nel promuovere l'avanzamento dal della politica estera di sicurezza europea e in generale di una nuova idea di difesa europea
è questo il nostro impegno anche in vista del Consiglio europeo di giugno in linea di continuità con il lavoro fatto in passato
L'obiettivo di una politica di sicurezza e difesa più efficace e coesa deve essere raggiunto condotti un approccio non ideologico ma calmati come ridurre graduale in modo ottenere il convinto consenso di tutti
Oggi gli Stati membri presentano per le spese per la difesa in diminuzione poco coordinate articolate secondo criteri esclusivamente nazionali
Venti nostri alleati di oltre Atlantico auspicano investimenti più cospicui da parte nostra
In questo contesto l'unica soluzione risiedere progressivo abbandono del vecchio paradigma di politica di difesa degli ATO aventi soltanto nazionali
Così da avviare un graduale ma irreversibile processo di coordinamento dei bilanci delle per la difesa e sviluppo di capacità comune
Soltanto in questo modo potremo utilizzare al meglio le risorse a nostra disposizione nel settore della difesa e deve dire così un continente che assicura appieno sicurezza e non si limita a beneficiarne
Crisi finanziarie immigrazione politica estera di difesa
Quelli che ho cercato di tratteggiare sono temi che mostrano chiaramente come singole visione di breve periodo da sole non c'ero sufficienti pure indispensabili
Lo diventano se su di esse si costruisce una visione coerente di lungo periodo di progressiva integrazione
In altri termini che qualsiasi punto si parta l'approdo a mio avviso e sento lo stesso serve più Europa
Occorre però evitare una tendenza che troppo spesso riecheggia nel dibattito attualmente in corso sul futuro dell'Unione ovvero quella di guardare a possibili evoluzione soltanto dal punto di vista dei ritorni di benefici a livello nazionale
Si tratta di una visione a mio avviso angusto che però per almeno due motivi in primo luogo perché trasforma i negoziati in un gioco a somma zero
Intendo così qualsivoglia accordo in secondo luogo in quanto ciò che è conveniente oggi potrebbe non essere più domani alla luce di condizioni politiche economiche differenti
La contrapposizione tradizionale che sia gli Stati in Europa trappole politiche intergovernative e la spinta comunitarie mostra tutta la sua sterilità
Il concetto di maggiore integrazione ovvero di chi Europa appartiene una categoria diversa
Quella delle scelte strategiche irreversibili per le quali tensioni coraggiose oggi costituiscono investimenti vantaggiosi per il domani
è indubbio però che questa conclusione necessiti
Per essere efficace non velleitaria divenire declinata secondo delle diverse sensibilità e delle diverse situazioni che troviamo oggi nell'Unione
è una parte abbiamo infatti l'euro zona con la sua necessità di lì ribilanciamento dall'altra un gruppo di Paesi che hanno scelto forme diverse di integrazione in alcuni settori
L'Unione deve guardare con rispetto e comprensione all'esigenza di ciascun Paese membro
Ma nulla io credo deve poter bloccare il processo d'integrazione futura laddove questo diventi una necessità
Per i Paesi aderenti all'euro ad esempio la razza della crisi dimostra come fermarsi a questo stadio del processo di integrazione non mette al riparo nella moneta unica nella prosperità che essa ha portato con sé
Il Presidente Draghi aggiustamento serrato a questo proposito come per quanto ci ha fatto durante la crisi ciò pone commisurato con l'esigenza a lungo termine connesse con l'appartenenza ad una unione monetaria
E suggerendo quindi il passaggio da regole comuni
Istituzioni comuni
D'altra parte alcune istanze vengono da Paesi non è euro fra le quali non necessità di approfondire l'integrazione del mercato unico specialmente nel settore dei servizi
Il bisogno di maggior qualità nella normativa europea e minor burocrazia non soltanto non possono essere ignorate ma vanno anzi dibattuti approfonditamente l'interesse dell'intera Unione alla luce di scelte di coerente solidarietà politica
Il molto deluso europea
Come è noto uniti nella diversità
Qualcuno ha aggiunto intelligentemente che l'Europa è per definizione una somma di minoranza
Le differenze di sensibilità vanno preservate coltivate utilizzate per arricchire la capacità di iniziativa dell'Unione
L'Europa non è uniforme nei Comuni formarsi un'unica dimensione
Marginalizzata do la ricchezza delle sue storiche diversità
Per sua natura l'Europa è contraria al pensiero unico
La sua capacità di integrazione differenziata produce un potenziale positivo nella competizione globale
E in questa dialettica ampia che dovremmo ritrovare la forza la convenzione di obiettivi ambiziosi
Una Unione Europea più efficace e più rapida della scena
Più democratica nel controllo che su di esse viene esercitato
Un'Europa che sta per rispettare i principi di sussidiarietà ed io proporzionalità
Ma che contino a progredire verso una sempre maggiore coesione
Esperienze limitate alla nell'attivazione di al libero scambio però già ampiamente dimostrato nel passato anche recente tutta la loro fragilità
Quando l'Italia di nuovo libera e democratica
Vuole questo primi passi Alcide De Gasperi ebbe a dire
Per resistere è necessario ricorrere alle energie ricostruttive Michele tutta l'Europa
Contro la maestra delle forze sentire razionali non c'è che suprema appello all'istanza della nostra civiltà comune
Costituire quella solidarietà della ragione la ragione del sentimento la libertà della giustizia e infondere all'Europa unita quello spirito ironico di libertà di sacrificio che ha portato sempre la sua decisione delle grandi o della storia
Queste parole mi sembra attuali anche oggi
Dobbiamo tutti avere oggi credo lo stesso coraggio
Grazie