Indagine conoscitiva sui Beni culturali in Italia

Ma vediamo l'inizio nei nostri lavori
Se mi consente tutto un saluto
A tutti gli intervenuti ai colleghi parlamentari rappresentante del Governo al Presidente del Consiglio che anche ministro dei Beni liberi
Nel corso della decima legislatura la commissione cultura scienza e istruzione della Camera dei deputati
Ha svolto un'indagine conoscitiva sul tema della spesa per i beni culturali
In una fase di crescita tra domanda culturali anche delle risorse assegnate al settore che comunque rimangono inadeguata necessità disposte data la critica situazione finanza pubblica
Ha sempre più serrata concorrenza le richieste degli atti comparsi
Carpaccio di prioritaria importanza figli lavoro legislativo delle Commissioni della commissione l'approfondimento delle questioni relative alla programmazione coordinamento degli interventi pubblici privati a sostegno del patrimonio culturale
Non è sfuggito alla commissione il limite di tale impostazione che lo affronta alcuni temi e problematiche su cui è concentrata l'attenzione dell'opinione pubblica degli operatori
Mentre altre questioni vengono affrontate in modo indiretto
Per la stretta connessione con il tema dell'indagine
In particolare l'entrata in vigore con il primo gennaio novantatré detenuto normativa comunitaria
In materia di libertà colazione di ferie suscita preoccupazioni di incertezze per quanto concerne la possibilità vendita all'estero dei beni culturali del nostro altri aspetti su cui la Commissione ci ha posto attenzione sono quelli del sostegno all'Istituto di cultura con la revisione sulla base di un'esperienza di Fernando
La legge centoventitré dell'ottanta in modo da rendere enormi più puntuale per garantire la sedizione la scelta di istituti la concentrazione delle risorse finanziarie
Il tema dell'attuazione disposizioni concordataria concernenti beni culturali di interesse religioso appartenente ad enti ed istituzioni scopo ecclesiastiche che costituiscono una componente significativa del patrimonio culturale nazionale
è stato posto all'esame del Parlamento da una comunicazione resa dal Governo e necessita di una pratica che dalle quattro definizioni la legge di tutela e la riorganizzazione del ministero sono stati già oggetto di ampi dibattiti anche in sede parlamentare sui risultati sono riportati nel dossier il dossier predisposti dal Servizio studi a supporto di rappresentanti
Indagine conoscitiva di cui oggi viene presentato il documento conclusivo fa proprio il materiale già acquisito
E lei di svolte su temi ricordati considerandoli come base di riferimento
L'indagine si è pertanto sviluppata assenza al mentre sulle tematiche della spesa pubblica e privata per i beni culturali ricostruendo le ragioni per cui essa si colloca tra gli investimenti positivamente valutabile termini economici e soprattutto analizzando rimane canali di erogazione all'intervento ordinario alla vasta visitazione speciale degli ultimi anni
Per individuare il nuovo su quali occorre intervenire per migliorare l'utilizzazione delle risorse
Sono così emersi non solo i problemi ma anche le possibili ipotesi risolutive su cui potrà intestarsi l'iniziativa sia del ministero per il Parlamento
D'altra parte e il taglio delle che le l'indagine per le ragioni sopra esposto è venuto assumendo non deve assolutamente far passare in secondo piano il ruolo centrale delle risorse umane per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale
E la funzione strategica che processi formativi assumono elaborazione e diffusione della conoscenza
Attrazione economica dei beni culturali il dibattito che si è svolto negli anni ottanta sul tema della valutazione economica dei beni culturali
E applicazione del metodo figlio le decisioni di investimento nel settore hanno indubbiamente ha avuto dei risultati positivi
In primo luogo l'affermazione della pari dignità della spesa per i beni culturali in quanto spesa produttiva con quella destinata ad altri comparti
E la diffusione fra gli operatori del settore di un'attitudine a valutare in termini economici la propria attività le proprie scelte ponendo in diretta relazione l'allocazione source con la verifica degli obiettivi
è stato così possibile ottenere un incremento significativo anche se si certo non soddisfacente delle risorse assegnate al settore e si sono poste le premesse per la per trasparente distribuzione detronizzazione di queste risorse
Esperienza ha peraltro segnato anche i limiti e le possibili contraddizioni le impostazioni economicistica nell'affrontare i problemi dei beni culturali
Se infatti è vero che il bene culturale può essere un bene economico e si collega sul mercato creando occupazione e sviluppo
In un settore strategico della nostra economia del terziario avanzato è anche vero che questa considerazione
Non deve far perdere di vista la peculiarità e la funzione educativa e di crescita individuale e collettiva che è proprio del bene culturale costituendo né il valore primario e la Regione stessa di esistenza di conservazione
Ecco allora che occorre approfondire gli orientamenti emersi inseriti Ricci
E poi Tizzano un'evoluzione della politica del bene culturale nel senso la maggiore attenzione alle necessità di conservazione integrale
In cui più forte rispetto al passato la connessione con la pianificazione urbanistica con l'uso del territorio con la qualità complessiva della vita
In questo senso le scelte degli investimenti nel settore dovranno essere guidati da criteri di programmazione per priorità in relazione a quali le tecniche economiche quale analisi costi benefici o stime costi opportunità siano in qualche modo fascisti da valutazioni impatto complessivo in cui venga preso in considerazione unitario valore economico culturale
Beato verso se l'applicazione concreta attraverso l'esperienza fino che il metrò costi-benefici sia le scelte di investimento nel settore Beni culturali
A posto come si diceva le premesse per una trasparente allocazioni utilizzazione delle risorse queste premesse devono essere sviluppate diffusi anche sulla fase della sulla nella fase dell'attuazione dei progetti
Una particolare attenzione al delicato problema dei rapporti dalla pubblica amministrazione l'impresa cui sono affidati gli interventi e con una regolamentazione efficace delle procedure di verifica dei tempi di risultati di interventi
Gestita emerge con assoluta chiarezza dall'esperienza
La ricognizione della spesa statale per i beni culturali compiuto dalla commissione nel corso dell'indagine
Pone in evidenza un processo di crescita degli stanziamenti che costante di radiazioni anche se non nella misura a partire dal mille novecentottantasei
Quando le previsioni definitive di competenza hanno raggiunto hanno raggiunto il loro massimo storico con due mila settecentosessantadue miliardi di lire
Il cui quattrocentododici sulle nel bilancio del ministero dei lavori pubblici una incidenza sul bilancio dello Stato pari allo zero trentasei per cento
Successivamente però inversione di tendenza è stato piuttosto repentina e gli stanziamenti sono riuscisse a Miglietta centoventisei miliardi già nel mille novecentottantanove per risalire nel novantadue mila ventisette miliardi e flettere di nuovo nel novanta a mille e seicentotrentatré miliardi cinquantatré sul bilancio del ministero dei lavori pubblici con un'incidenza sul bilancio dello Stato pari soltanto allo zero ventisei per cento
Analizzando la composizione della spesa peraltro si rileva che mentre la spesa corrente registra incrementi sostanzialmente costanti in termini nominali
Passando del duecentottantuno miliardi del settantotto ai mille duecentotré nel novantadue la spesa in conto capitale presenta un andamento sul sito sussultorio che tocca il suo culmine come ci ha visto del mille novecentottantasei
Proprio questo andamento estremamente agevolare dei finanziamenti oltre naturalmente la insufficienza complessiva delle risorse è alla base dei molti problemi che affliggono l'amministrazione dei Beni culturali
La quasi totalità dell'incremento di risorse registrato negli ultimi anni avute infatti origine da una legislazione di carattere speciale varie detto Orangerie quanto ad obiettivi e modelli di intervento
Va fondata comunque sul concetto di straordinarietà mente è rimasta sostanzialmente invariata la disponibilità con la quale il Ministero deve osare mente risponde ai suoi compiti istituzionale
Lo squilibrio tra risorse straordinarie risorse ordinarie
Ha creato senza dubbio tubazioni lo TV rendendo più difficile la programmazione sottoponendo gli organi periferici del ministero specie quelli operanti nelle zone in cui maggiore è stata la concentrazione di interventi straordinari
A sollecitazioni difficilmente sopportabile innescando un rapporto un rapporto a volto basta malsane squilibrato fra pubblica amministrazione impressi
Sovvertendo le usuali relazioni gerarchiche fra le varie Chiti evita attività istituzionali sul bene manutenzione restauro recupero valorizzazione
Al di là della specifica efficacia dei singoli modelli di intervento straordinario sperimentati con la rivisitazione speciale la questione della spesa pubblica per i beni culturali si pone pertanto oggi nei termini di un necessario riequilibrio la spesa ordinaria spesa straordinaria e del connesso recupero di capacità di programmazione degli interventi e di coordinamento dei livelli di operatività
In realtà strumenti di carattere straordinario strumenti liberato ordinario possono convivere solo se si distinguono in modo adeguato gli obiettivi che su questi strumenti potrebbero raggiungere entrambi gli interventi infatti possono essere organizzate all'interno di un programma
In questo senso statuale obiettivo dell'intervento straordinario che quello di finanziare progetti di investimento per la valorizzazione dei beni culturali è ancora valido
Va chiarito piuttosto che attraverso l'intervento straordinario necessario individuare Investimenti aventi rilevanza strategica interventi esemplari sia per la loro grandezza per il loro un patto d'impatto d'immagine
Sia per il grado di innovazione organizzativa e gestionale
Ma l'intervento straordinario proprio per la caratteristica di essere episodica ed esemplare
Non costituisce comunque lo strumento adatto per assolvere quel ruolo pubblico fondamentale di tutela e di salvaguardia del patrimonio attraverso il restauro la manutenzione ordinaria l'acquisto mediante prelazione in questo senso è assai criticabili dell'intervento straordinario se è diventato negli ultimi anni uno strumento sostitutivo della politica ordina
Intervento stangare può infatti essere vanificato se successivamente al recupero di beni non viene garantito una costante preciso opera di tela medio e lungo termine
Senza manutenzione ordinaria ad esempio quasi a destra restauro finanziato con strumenti straordinari poteva seconde delle condizione ambientale conservative risultare in il presupposto ed efficace politica chi tutela dei beni culturali e quindi profondo rafforzamento in termini di capacità finanziarie di risorse umane e strumentali della Rete di prestigio e istituzionalmente che operano sul territorio
Senza dimenticare il fondamentale ruolo di indirizzo e coordinamento metodologico e istituti centrali
Soltanto una volta che sia assicurata l'effettiva capacità delle sovrintendenze
In termini erede regolarmente e proficuamente a qualsiasi livello di impegno conoscitivo progettuale e via libera compiti minimi di conservazione e monitoraggio e che siano assicurati certezze sulla quantità di risorse e sulla cadenza di distribuzione delle stesse si porrà il problema di quali strumenti istituzionali e finanziari utilizzare
Per la realizzazione di progetti strategici di restauro recupero e riuso valorizzazione
L'atto presupposto per una politica efficace tutela e il metodo della programmazione
Che ha trovato impedimento al suo possibile sviluppo nel succedersi nell'accavallarsi scoordinato di Licci recanti modelli di finanziamento di terminazione degli obiettivi eterogenea contrastanti
Obiettivo del riequilibrio tra risorse ordinarie e straordinarie
Rilancio di una politica di programmazione della tutela costituiscono una proposta comune la maggior parte degli operatori del settore da attuare attraverso la predisposizione la legge poliennale di spesa per il settore dei beni culturali
Esistono peraltro diverse divergenza anche significative in ordine contenuti alle modalità del riequilibrio e a modelli di programmazione
Per alcuni sarebbe infatti opportuno ricondurre tutte le risorse disponibili nel quadro del bilancio ordinario attraverso il quale sarebbe possibile operare tutti gli interventi necessari recuperando la valenza programmatoria del bilancio aziendale
Un'altra soluzione è quella che prevede la costituzione di uno zoccolo i dotazione ordinaria articolato su base pluriennale sul quale dovrebbero innestarsi interventi finalizzati attraverso programmi il regime di concorrenza con alta amministrazione
Ancora si propone come risulta dall'indagine di riportare all'interno degli strumenti finanziari del ministero anche gli interventi strategici di integrati
E vendicando così alla piena responsabilità politiche le scelte di priorità per interventi sul patrimonio culturale la convinzione che non sia opportuno e condurre le obiezioni relative agli interventi strategici a valutazioni di mera convenienza economica
Quante modelli di programmazione largamente diffusa l'opinione che il Consiglio nazionale per i beni culturali opportunamente riformato nella composizione in modo operativo sia l'organo più idoneo ad individuare dei grandi vini programmazioni le categorie di priorità dell'intervento
E all'interno del Consiglio nazionale tra l'altro che la concertazione con le regioni necessaria per la definizione delle linee programmatiche dovrebbe trovare la sua sede istituzionale
Il Consiglio Nazionale dovrebbe parato disporre a fini di programmazione la carte di rischi e di un sistema di monitoraggio in questo caso in questo quadro si colloca la recentissima legge di programmazione triennale degli interventi di tutela e valorizzazione dei beni culturali approvata in via definitiva dalla Commissione cultura della Camera della seduta del ventidue gennaio novantadue
Una legge che attribuisce al ministero per i Beni culturali compiti di adottare sentito il Consiglio nazionale per i beni culturali un programma triennale di indirizzo finalizzata al perseguimento gli obiettivi attivi manutenzione recuperabile interazioni acquisizione i beni di interesse storico la valorizzazione del sistema museale nazionale
è chiaro comunque che le scelte operato con questa legge sono state Fonzo fortemente condizionato dalla scarsità delle risorse disponibili il discorso quindi sui modelli di intervento rimane ancora per naturalmente la definizione delle procedure di programmazione deve accompagnarsi alla valorizzazione del momento operativo delle sovraintendenza
Per le quali appare opportuno oltre che il potenziamento delle risorse umane e strumentali ed una maggiore articolazione della presenza del sì sul territorio del componimento
No assai più ampia autonomia anche finanziaria che appare indispensabile per migliorare la capacità del ministero di gestire in modo efficiente le risorse
I dati relativi all'accumulo di residui passivi
Da parte del ministero dei beni culturali evidenziano infatti una singolare incapacità di Spitz che va pertanto attentamente analizzata nelle sue diverse editore scene causa anche per evitare giudizi sommari ed indiscriminato
Non vi è dubbio che ha una causa significativa di formazione dei recidivi va individuata nella legislazione speciale degli ultimi anni
Infatti si è seicentoventi miliardi della legge quattrocentoquarantanove e quelli successivi che la quattrocentoquarantanove visse da legge ottantaquattro quindi da legge quattrocentotrentuno del novanta sono piombati quasi improvvisamente sull'amministrazione
Resi effettivamente disponibili sono l'anno successivo a quello di leggi di spesa in sostanza e sia già partiti come recita lo stesso meccanismo di stanziamento di fondi fio e vengono travasati dal ministero del Bilancio l'amministrazione competente dov'è la delibera del CIPE
Di ammissione al finanziamento e quindi in corso d'anno e quindi corso dando mente progetti spesso non hanno caratteristiche tali da consentire l'effettiva apertura del cantiere tempistica provoca molte volte già in partenza la formazioni di Risi
Inoltre la circostanza che il disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato
E sulla base degli accertamenti dell'ICI gli effettivi dell'anno precedente adegua le autorizzazioni di cassa la massa spendibile venga spesso approvato con ritardo influisce sicuramente sulla formazione dei rischi
Queste circostanze derivante da appunto da ometti contingenti non prevedibili flussi straordinari di risorse o da discussioni che il sistema generale contabilità pubblica pur valutabili nei loro affetti e dispetti assai significativi
Non possono però fa sottovalutare una serie di strozzature nella gestione
E i rapporti fra cento e prezzo periferia peculiari dell'amministrazione in questioni e che vanno accuratamente analizzato per individuare gli strumenti amministrativi e normativi più adatti alla loro eliminazione
In particolare la creazione dei residui annuali è riferibile ai vari passaggi che l'iter di approvazione dei lavori e rifinanziamento i rischi si comporta
Tenuto conto ovviamente che la notevole complessità tecniche e scientifiche e della delicatezza dei lavori attinenti i beni culturali
Quali ristrutturazione inusuale Lousiana restauri di grandi complessi archeologici e monumentali o di ampie superfici scultore o scavo di notevole impegno lavori spesso non privi imprevisti di natura tecnica
Occorre ricordare che la gran parte degli interventi sono attuati tramite il suo Presidente intendenza i cui Giotto e Lario operano a mezzi di somme messe a disposizioni un ordini di pagamento successivi alla predisposizioni di impegni di spesa
Per procederà spesi superiori a limiti a pasta molto a Bartali Hibiki abbastanza modesti occorre l'autorizzazione dell'offerta
Un gran numero dell'intervento in questioni in particolare quelli all'aperto
Comportano spesso la necessità di elaborazioni di lavorare per il Sile di varianti i cui lunghi tempi di approvazione circa sei mesi vanno ad aggiungersi a quelli della perizia originali ai tempi di finanziamento della stessa
Addirittura nel caso in cui lavori siano a completamento gli uni degli altri il ritardo dell'approvazione della variante comporta la sospensione dei lavori successivi
Questo fenomeno che incide naturalmente in misura assai meno significativa per interventi su beni mobili emerge dall'esperienza di numerosi operatori del settore Dino sfugge peraltro la stessa Corte dei Conti
La quale nel recente referto al Parlamento promosso da questa Commissione in ordine agli interventi a carico del bilancio dello Stato patrimonio culturale
Ha rilevato che nel caso di interventi riguardanti i restauri di opere di particolare valore complessi architettonici
Esecuzione il completamento delle opere
Tornano spesso remore disfunzioni è virgolettato dipendono dalla necessità di eventuali varianti dalle sospensioni dalla tardiva assegnazioni di fondi e al tessile tempi tecnici connessi a interventi i finanziamenti
Sembra pertanto evidente che il nodo fondamentale nella formazione divisi
Che non derivano da cause contingenti o di carattere comuni all'intero bilancio dello Stato va individuato nella defaticante navi cento periferia una gran parte le procedure di accertamento impegno ed erogazione della spesa comporta
Un tempo che possono raggiungere per interventi particolare completo particolarmente complessi alcuni anni
Occorre quindi ripensare anche Fini la capacità di spesa la validità di l'attuale assetto burocratico del ministero
Valutando l'opportunità di attribuire a responsabile strutture periferiche del ministero una responsabilità e conseguente autonomia discesa largamente superiori a quelli oggi è contemplato
In questo senso i visitatori gli assi attivato con la legge quattrocentotrentuno del novanta e utilmente e ultimamente
Con la recentissima legge già citata di programmazione triennale che ha proprio che a elevato in modo particolare di Miglio autonomia dei dirigenti degli organi periferici del ministero
Resta comunque aperto il problema di garantire una reale capacità di controllo da parte delle Soprintendenze o degli altri enti pubblici proprietari su tutte le fasi principale dell'intervento
E soliti azioni progettazione direzione dei lavori
Gli enti pubblici proprietari potrebbero coprire tutte le fasi sopravvisse
Di fatto ciò spesso manca
E quando avviene trova le amministrazioni impreparata ad inseguire efficacemente tale compito
Questo problema è diventato particolarmente importante da quando esiste il figlio il fondo d'investimento occupati
L'avevo netta separazione fra le fasi che lei di azioni precettazione direzione dei lavori di un progetto e all'origine delle maggiori difficoltà di attuazione degli interventi
E su questo punto che si dovrebbe agire con chiarezza in modo da cercare di distinguere il più possibile tutte le fasi
E il progettista non può essere l'esecutore
Come il direttore dei lavori non deve essere progettista dell'esecutore
Tenere tali figure separate consente un maggior controllo della fase esecutiva una maggiore rispondenza agli obiettivi di conservazione e tutela dei valori e Pappi valorizzazione è una più equilibrate trasparente crescita e soggetti imprenditoriali specializzati e beni culturali
Relazione delle scelte programmatiche emerge la consapevolezza che il metodo da privilegiare se a quell'intervento precoce
Non solo per il restauro la valorizzazione ma anche per la manutenzione Conti
Il generale il procedimento per progetti appare particolarmente utile per coprire un sentimento degli interventi non ancora sufficientemente valorizzata la valutazione degli effetti a questo fine è stata suggerita la possibilità di istituire delle sovrintendenze un apposito osservatorio essenziale finì la programmazione del monitoraggio e e la possibilità di attuare interventi strategici e poi considerato il potenziamento degli istituti centrali
In particolare l'Istituto centrale del restauro ha messo in grado di venire effettivamente oltre che cento di alta consulenza per interventi di restauro
Organo diffusione sul territorio attraverso la ripresa della convinzione Vernola mai niente fa regioni e ministero dei beni culturali delle competenze professionali specifiche e garante dell'unità del metodo ed i livelli di formazione non può aggiungiamo anche del controllo di qualità sui nuovi materiali prodotti dall'industria chimica e utilizzati per interventi di arrestarlo
Piscina cinismo e sponsorizzazione atto capitolo che abbiamo affrontato e cerca poi di andare veloce per non annoiarvi a lungo
Intervento sistematico dei privati a sostegno della cultura
Ed in particolare nel settore dei beni culturali è relativamente recente
Solo dei primi anni Ottanta è maturato una significativa vocazione culturale
Tardiva rispetto ad altre nazioni ma con un tasso di crescita che sta portando la spesa per mecenatismo sponsorizzazione culturale a livelli analisi o superiori a quelli la maggior parte dei Paesi comparabili
Questo sviluppo tumultuoso e per alcuni aspetti sorprendenti si è verificato però in un contesto assai differente dagli altri paesi industrializzati
Caratterizzato in particolare da tre elementi
In primo luogo intervento italiana si è venuto rientrando preferenzialmente verso il settore del recupero e valorizzazione dei beni artistici e storici
Piuttosto che come attore verso il mondo dello spettacolo della e delle iniziative musicali e di danza ottica
E in secondo luogo lo sviluppo avvenuto in modo spontaneo frammezza
In terzo luogo lo sviluppo dell'intervento privato avvenuto quasi esclusivamente
Ad opera delle imprese con interessi in con interessamento asset marginali dell'intervento individuale
Che in altri Paesi in particolare negli Stati Uniti costituiscono invece un elemento di grandissimo rilievo per l'appoggio privato alla cultura espansione intervento privato nel settore dei beni culturali e dunque avvenuto in Italia in modo del tutto spontaneo
Anche con riferimento all'incirca le esperienze di ogni singola impresa senza alcun quadro di riferimento fissato dall'amministrazione centrale mentre il ruolo propulsore dell'amministrazione locale condivisibili politiche culturali attuata parti degli anni settanta è stato assai significativo
è necessario quindi che l'intervento di privati imprese singole assuma dimensioni più rilevanti in un contesto però il più possibile esenti da sprechi duplicazioni frammentazioni marginalità
è il più possibile coerente con le esigenze di priorità strategiche designate con la collaborazione delle comunità scientifica e culturale evince Antonia con la coscienza e la sensibilità delle comunità responsabili della cosa poi
D'altra parte non può non venire salvaguardato sia per esigenze di pluralismo culturale che per necessità di risorse aggiuntive autonomia delle scelte promozionali colti liberalità
Il problema principale si pone essenzialmente in questi tempi Ome indirizzata in maggiore quantità di risorse aggiuntive senza vincoli burocratici verso scelte non sono compatibili ma possibilmente coerenti con le scelte strategiche dei responsabili pubblici valorizzando al contempo le peculiarità i valori e le capacità tipici della cultura e dell'organizzazione imprenditoriale
Le modalità di incontro tra l'offerta pubblica la domanda privata costituiscono l'elemento problematico più problematico le proposte dei modelli italiani ed esteri sono i più vari
Sembra da escludere modelli più o meno coercitivi chi pure nella passata legislatura erano stati presi in considerazione dal legislatore
Occorre invece indirizzarsi verso modelli non vincolante
Che posto se non da egemonia culturale degli apparati pubblici quanto meno il valore di persuasione di indirizzo di opzioni coerenti culturalmente e scientificamente vale in sintonia con la complessa domanda sociale
Ad esempio l'ipotesi avanzata in varie sedi da operatori pubblici e privati
E quella di istanza consultiva rappresentativa dei vari soggetti interessati che affianca nella definizione di Fiorenza gli organi preposti alla programmazione sia a livello statale che ragiona consulte nazionali e regionali
Va però considerata con modello di coordinamento meramente persuasivo
Può essere parzialmente vanificato dalla tendenza riscontrata in molte impressi ad investire in relazione alla notorietà e all'eccellenza dei beni piuttosto e allora oggettivo bisogno di recupero
Per ovviare a tali inconvenienti è stata anche avanzata la proposta di graduare i benefici fiscali per gli sponsor a secondo delle loro disponibilità ad accogliere e indicazione di priorità provenienti dall'amministrazione
Quali che siano le modalità di coordinamento tra interventi pubblici interventi di mecenatismo e sponsorizzazioni
Condizione necessaria perché si trovino soddisfacente attuazione rafforzamento del ruolo tecnico-scientifico all'amministrazione dei beni culturali e in particolare delle sue strutture periferiche sulle quali in ultima analisi ricade il peso della responsabilità di guidare ed orientale anche con la predisposizione di specifici progetti da finanziare o può finanziare intervengono i privati
Occorre però seminare anche gli strumenti i doni ad incrementare il flusso di risorse private verso il comparto dei beni culturali
In questo senso va sottolineato l'opportunità di dare luogo in Italia forme di associazionismo di mecenati della che mettano a disposizione anche delle piccole e medie imprese o comunque degli aspiranti sponsorizzazioni servizi centralizzati informazioni statistiche pubblicazioni ricerche banche dati consulenza e assistenza tecnica
è opportuno poiché si formino consorzio l'accorpamento
Votate forme di integrazione fa impresa per raggiungere dimensioni intervento idonea al perseguimento di obiettivi meno frammentati emarginati
In questo senso dovrebbero operare l'esperienza associative menzionato è una maggiore capacità propositiva dell'amministrazione
Un altro problema centrale per il consolidamento di sviluppo del mecenatismo culturale è costituito dagli incentivi a carattere fiscale
A questo proposito occorre ribadire la necessità di una sollecita approvazione del Regolamento di attuazione e la legge cinquecentododici dell'ottantadue
In modo da definire finalmente un quadro di certezze per
Va infine segnalata la necessità di un più preciso e snello quadro normativo per quanto concerne le fondazioni che potrebbero giocare anche l'Italia come avviene in altri Paesi un importante ruolo qual è in tempi quali enti intermedi di cerniera rarefazione liberale singola d'impresa ed attuazione di interventi
Altro capitolo è quello del rapporto fra impresa e pene corporali
La problematica cruciale del rapporto tra pubblica amministrazione impresse ed interventi sui beni culturali si articola intorno a seguenti dodici tra loro peraltro intersecare programmazione progettazione esecuzione contrattualistiche investimenti diretti delle imprese nel settore dei beni culturali e recenti esperienze di progetti di notevole dimensione finanziaria complessità organizzativa e tecnologica
Attuati nel quadro di leggi speciali io giacimenti culturali legge sul Mezzogiorno
Nonché per altri aspetti le esperienze di memorabilia hanno indotto il sospetto in molti osservatori che lo Stato nel momento in cui si è dimostrato disposto a finanziare
In misura che adeguate interventi di tutela sui beni culturali abbia adottato una politica di disimpegno dalle proprie responsabilità di programmazione e progettazione degli interventi
è stato infatti osservato lamentato da un lato che ridimensioni di progetti figli legge sessantaquattro considerato il sovraccarico delle sovrintendenze hanno portato la maggior parte dei casi ad operare con lo strumento della concessione
Che sposta parte del momento progettuale e delle responsabilità strategiche sul versante dell'impresa
Dall'altro che per la ristrettezza dei tempi da no novità dell'impostazione
Gran parte dei progetti relativi ai giacimenti culturali sono stati Ribot e lavora al di fuori la pubblica amministrazione e da questi accettati sostanzialmente a scatola mentre non è messa in discussione idee prevalga pertinenza le istituzioni pubbliche il diritto dovere di programmazione
Di programmare le linee strategiche gli interventi di recupero e valorizzazione beni culturali e più in generale da e verso di essi la gestione del territorio senza la possibilità di delegare ad altri tagli competenza e mette altresì non è messa in discussione dallo Stato l'affidamento all'impresa si avvicina ricco industriale
E la gestione operativa degli interventi secondo la contrattualistica ritenuta più idonea si è aperto in modo serio e complesso e il dibattito sull'opportunità e sulla possibilità che le pubbliche amministrazioni esauriscono il loro in ardore interno al momento della presentazione dei singoli interventi detta mente connessa a questa problematica
è quella relativa all'opportunità di ricorrere allo strumento della concessione nel quale sono contenuti elementi di delega e di attività progettuale
La maggior parte degli operatori pubblici del settore ritiene che il peculiare carattere tecnico scientifiche e culturali intrinseco agli interventi su quelle culturali post con il ricorso alla progettazione da
E gli organi tecnico-scientifici dell'amministrazione dei beni culturali con particolare riguardo agli interventi di restauro che pongono specifici gli ulteriori problemi di progettazioni tutto
Ne consegue la necessità di potenziare al massimo le reali capacità progettuale
Sia sul piano finanziario che su quello operativo delle sovrintendenze che oggi obiettivamente non sono forti e soprattutto non difformemente diffusi sul territorio nazionale
Si obietta questa impostazione prevalentemente
Ma non esclusivamente da parte di rappresentanti dell'impresa operante nel settore
E creare una complessa struttura statale di progettazione
Quando in tutti gli altri campi di intervento dello Stato si intende si tende ad un'operazione gli addetti rimetto lasciando all'amministrazione compiti più qualificanti e non operativi saresti inopportuno che Dante fa
In assenza di un massicce appunto discutibile potenziamento
Delle strutture progettuali centrali periferiche la sovrapposizione delle funzioni tutte ricerche garanzie un quelli di progettazione tenderebbe in modo ineluttabili secondo tali opinioni assi che care quest'ultimo e ogni qualvolta quindi si verifica una progettazione diretto si allungherebbero inevitabilmente i tempi dell'intervento
Ha rilevato in merito a questo assicura questo contenzioso questa osservazione e gli strumenti di intervento finanziari approvati negli ultimi anni vuole ricorso massicce iniezioni di risorse straordinarie
Senza un adeguamento un adeguamento correlato delle risorse ordinarie disposizione delle sovrintendenze ha sicuramente allargato la forbice tali capacità progettuali e le responsabilità complessive delle stesse
Pane note presi in attenta considerazione incoraggiate le esperienze promosse di recente nell'ambito di alcune realtà regionali
Volte a costituire per potenziare l'integrale le capacità progettuali che mi pare pubbliche appositi Fondazione da Cinzia anche con la partecipazione di dei privati ma fortemente garantiti dal punto di vista appunto
Va inoltre sottolineato che un'amministrazione pubblica forti efficienti e in grado di rispondere ai propri compiti dovrebbe essere apprezzata proprio dal mondo dell'impresa
Dal quale emerge la necessità di ammodernamento e potenziamento e la pubblica amministrazione per far sì che il Paese non resti aperta rispetto agli assetti e comunità
Il secondo nodo da affrontare già in parte anticipato e quello delle procedure relative all'affidamento di interventi e complessa
La correlazione con il problema della progettazione è evidente
Dal momento con progetti e specifico indefinito deve essere oggetto di Care pubblica o licitazione privata inversamente non è possibile che il ricorso alla concessione quando manca sia carente il quadro concettuale
Un ulteriore nodo relativo alla presenza dei privati nel settore Beni culturali è costituito dagli investimenti diretti delle imprese
Nel complesso va sottolineato che il privato non si muovono se non sporadicamente in questa direzione
Finché non hanno sicurezza Cipro sui profitti che possono ricavare da tale attività e preferiscono lavorare su commesso piuttosto che nell'ambito di un mercato sembra quindi compito dei pubblici poteri indirizzare con adeguate formule di compartecipazione i cui ione rispettivamente i vanno accuratamente considerato
Ecco l'eventuale convinci coinvolgimento delle stesse partecipazioni statali investimenti privati in un settore qui dovrebbe assumere un future prossimo connotati strategici anche in relazione alla bilancia dei pagamenti allo sviluppo di occupazione del mezzo
Per ampliare il volume di investimenti privati degli enti locali del disastroso si potrebbe prevedere la concessione di mutui agevolati per interventi organici di restauro e conservazione
I rapporti fra Stato sistema dell'autonomia locale con degli ultimi capito
Tali rapporti nel settore Beni culturali sono storicamente improntati alla diffidenza Ricci da un lato lo Stato esercitando il proprio potere di tutela e conservazione dei beni culturali non può più operare sull'intero territorio nazionale in modo indifferenziato
Dall'altro le autonomie locali che sebbene in modo differenziato a seconda diversi modelli di sviluppo economico istituzionali sociali che attraverso l'Italia
Si considerano il piccolo naturale di espressione della crescita della domanda di funzione culturale che si è manifestata nell'ultimo trentennio
A questo regime aria conflitto si aggiungono altre difficoltà relativamente all'assetto proprietario dei beni culturali fortemente differenziate sia all'interno del verso il pubblico si appresterà Chiesa privati e la sedimentazione di una produzione legislativa non sempre trasparenti ma episodica e frammentata
Il criterio di lettura proposto nella ricerca appositamente redatta nel corso dell'indagine conoscitiva e di assegnare una dimensione economica e quindi organizzativa le diverse funzioni esercitata dai Beni culturali
Con questo criterio di lettura la ricerca che viene riportata in allegato al via agli atti dell'indagine propone una rassegna di compiti esistenti
E delle sovrapposizioni di competenze conseguente all'inevitabile intreccio fra apparato normativo vincolistico sedimentazione territoriale il patrimonio storico artistico valore storicamente crescente assegnato dalla collettività il bene culturale
Arte conseguente nel rapporto fra Stato autonomie locali dipendo dal futuro assetto istituzionale e normativo avviato con la legge centoquarantadue del novanta sulla riforma delle Autonomie locali
Difficile fare previsioni certe sull'impatto
Che verrà esercitato dalla legge siedono in termini troppo la il probabile aumento delle endemica conflittualità fra le diverse autorità di governo locale in conseguenza del nuovo ruolo assegnato all'amministrazione provinciale
In sintesi la ricerca l'analisi del rapporto fra Stati dentro locali Boston Valente ma significativa deriva verso una specializzazione delle funzioni
Controllo e regolamentazione dello Stato realizzazione e gestione agli enti locali che può suggerire al Parlamento una strategia di lungo periodo almeno l'adozione di un criterio razionale di lettura dei provvedimenti legislativi
Ultimo tema è quello relativo al sistema museale
Fissiamo avanzare rappresenta un punto centrale nella ricognizione dei problemi dei beni culturali anche in relazione a quella saldatura fra offerta culturale domanda turistica che appare sempre più come un volano fondamentale per lo sviluppo del settore
La crescita tra domanda culturale infatti resa esplicita una crisi che affonda le sue radici nell'evoluzione del concetto di un museo non più solo luogo di raccolta e conservazione dei beni ma centro primario di degradazione della e di educazione permanente in comunicazione diretta con le Como con la comunità Houten
E viene esasperata dall'assenza di una regolamentazione normativa specificamente pensata rapportare peculiare funzione di le muse ancora oggi considerato come una semplice articolazione interna di sovraintendere delle sovraintendenza e procedimento di riforma del settore con l'altra parte dir si avvia o la recente conclusioni dei lavori la commissione ministeriale per la riforma del sistema musicali nazionalisti etnica presso il ministero dei Beni culturali
Anche su questo punto si è pertanto ridurre necessario effettuare una ricognizione approfondita che partendo dalla ricostruzione dell'attuale assetto normativo evidenziasse inutili fondamentali torna quali dovrà svilupparsi intervento di riforma
Questo tipo di indagine di rapporto è allegato alla alla indagine conoscitiva voglio soltanto rilevare che appare in modo particolare molto significativa indagine condotta dal nucleo di valutazione investimenti pubblici costituito presso il ministero del Bilancio per le sue diretto dalla dottoressa Primiceri
E riportate in versione ancora non definitiva nel volume di documentazione del gatto al rapporto sul sistema Nizza
Da cui risulta il risultano censiti tre mila duecentosettantatré musei quali il cinquanta per cento concentrati nel Nord Italia e trentuno per cento è soltanto il diciotto e il sette otto per cento al sud sono inoltre
Sono inoltre mille cinquecentoventidue in comuni nel cui territorio esiste almeno un museo e maggior numero di istituzioni musicali ubicato nei comuni che hanno dei dieci mila cento mila abita bisogna inoltre tutta una serie di dati che sono collegate anche per quanto riguarda gli enti di proprietà
La lettura dei dati sopra sintetizzati che sono allegate all'indagine consente di percepire la notevole articolazione delle situazioni musicali presenti nel bar del Paese
E fa emergere la necessità di integrazione culturale scientifico organizzativa fra i vari subì sistemi e in questo senso particolare attenzione dovrà essere posta dal legislatore nella definizione di un quadro organizzativo funzionale alla programmazione e dal coordinamento delle attività e dei servizi
Nell'ambito del sistema musicali nazionale prefigurate dallo schema di disegno di legge i rapporti lavorassero dalla commissione ministeriale per la riforma del sistema
Che dovrà comprendere dice appunto questa schema di legge tutti i musei pubblici privati fra cento K confessione comunità religiosa
E che dovreste organizzato dal Ministero dei Beni culturali e ambientali in collaborazione con le regioni e gli enti locali le autorità religiose prima
Terminando voglio sottolineare come la presentazione di questa nostra ricerca io ho cercato pure in tempi lunghi di sintetizzarli ancora privo d'avere la dimensione della raccolta i materiali di stili che abbiamo effettuato
Uccide con la chiusura della decima visita siamo convinti però di consegnare nessuno alla undicesima rischia pure non soltanto un cahier de doléances
Ma un insieme di Vichy una sistemazione organica di dibattiti precedenti i suggerimenti di grande rilevanza
Per un'attività di iniziativa necessari per dare alla politica dei beni culturali e verso i beni culturali non solo maggiori risorse
Ma tecnici ed una citazione a riguardo ore per considerare corre accento della politica del Paese non soltanto di crescita culturale ma anche di sviluppo economico e di ritorno di carattere turistico credo qualche viene chiamato la valorizzazione ma i cani scindere a quello che il trasferimento delle conoscenze tra culture e poi l'accento della politica specie Deering
Bene dopotutto questa vostra pazienza titoli vi ringrazio
Credo che
Non possa partecipare teso
In base
Credo non possa partecipare ai nostri lavori questa mattina il Presidente del Consiglio per atto amministrativo terreni mi spieghi bene copiare in quanto impegnato in in aula il dibattito in corso questo momento
E quindi diamo la parola al al senatore Luigi Covatta soffre sottosegretario periferico dura
Grazie presidente
Grazie
Attese alla commissione che presiede
Per il lavoro che è stato fatto con questa indagine conoscitiva
Se purtroppo non sono in grado di ringraziare il parlamento venne
Neanche di congratularmi con me stesso
Per l'approvazione della nuova legge tutela per l'approvazione della legge di riforma
Del ministero neanche tutto sommato
Per l'approvazione di una legge poliennale dispensa che consente effettivamente
Di adottare quei metodi di programmazione che l'indagine conoscitiva suggerisce perché come onorevole secche a sottolineava lui stesso
La legge recentemente approvata dalla Camera
Costituisce solo un primo abbozzo di programmazione voi
Per la non sufficiente riflessione su quelli che debbono essere i rapporti
Fra centro e periferia è fra pubblico e privato vuoi soprattutto per l'esiguità delle risorse indizi
Fra
Osservazione però non vuole essere polemica me autocritiche
Il bilancio di questa legislatura Bilancio legislativo di questa legislatura nel settore
Non è un bilancio ricco
Noi abbiamo approvato tre leggi
Quella sulla catalogazione
Quella sugli impianti di sicurezza
E quella di cui ho appena finito di parlare che non ha ancora un numero se non sbaglio perché non è ancora stata pubblicata in Gazzetta
In ciascuna di queste tre leggi abbiamo introdotto qualche elemento di innovazione anche organizzativa
Rispetto
Alla tradizionale organizzazione del ministero dei beni culturali
Nella legge ottantaquattro abbiamo enfatizzato il ruolo degli istituti centrali
Nella legge quattrocentotrentuno abbiamo cominciato a modificare i limiti di spesa degli uffici periferici
Nella legge
Triennale
Abbiamo proseguito su questa strada e ci siamo sforzati di meglio definire i rapporti fra momento della progettazione e momento dell'esecuzione il momento della valutazione dei progetti
In nessuno dei tre casi possiamo dire di essere pienamente soddisfatti del risultato
Ma io considero questa indagine conoscitiva
Il risultato più importante della decima legislatura
Perché
Perché il motivo per cui il Bilancio legislativo
E così magro non dipende dalla scarsa solerzia dei legislatori
E se lo consentite non dipende del tutto neanche dalla scarsa capacità di iniziativa legislativa del governo
Dipende
Dalla scarsa maturazione
Del dibattito politico e culturale sui grandi temi
Della tutela
Del ruolo del ministero dei beni culturali
Del rapporto fra pubblico e privato
Del rapporto fra attività di tutela e
Cosiddetta valorizzazione ma voi meglio potrebbe essere definita tempi mento del diritto costituzionale al pubblico godimento previsto dall'articolo nove
Non si può dire
Che nel corso di questi anni
Non si siano elaborate proposte
Sulla legge di tutela
Che è comunque
Una premessa non rinunciabile non eludibile
A qualunque ipotesi di riforma
Del ministero dei beni culturali
O di suo eventuale assorbimento in altro tipo di ministeri
Per sulla riforma la legge di tutela abbiamo scomodato
Il decano
Dei giuristi italiani
Che pare abbia miglior fortuna
Quando affronta le le il corpo elettorale nel suo insieme che non quando affronta il Consiglio nazionale dei Beni culturali e ambientali
Evidentemente è più esigente del corpo elettorale nel suo insieme
Sta di fatto che il motivo per cui il Parlamento non ha potuto esaminare proposta di legge di nuova legge di tutela
Non sta nell'inerzia me dei legislatori
Né del governo
Ma sta nella obiettiva complessità
Del dibattito che si è sviluppato attorno a questa materia
Qualcosa del genere si può dire per tutte le altre questioni che l'indagine conoscitiva affronta
Non c'è stata carenza di proposte
è stata una grande ricchezza è una relativa confusione propose
Ma tutto questo a mio modesto avviso era inevitabile
Perché noi nel corso di questi ultimi cinque anni
Abbiamo assistito in qualche modo determinati comunque siamo stati partecipi
Di un tumultuoso pro cesso di rinnovamento
Delle attenzioni
Delle opinioni
Dei movimenti di interesse
Attorno alla problematica dei beni culturali
Abbiamo fronteggiato e abbiamo verificato
Un salto di quantità
Che è sempre premessa di un salto di qualità
Negli affari
Di cui quotidianamente ci occupiamo è cresciuta in modo esponenziale la domanda
Di consumi culturali
è cresciuta in modo esponenziale l'attenzione dell'opinione pubblica non sempre
Deve indirizzata come è ovvio e logico
Attorno alla problematica dei beni culturali
Sono cresciuti in modo esponenziale gli investimenti
Ma fatti mal distribuiti mal programmati estemporanee
Su questa problematica
Era necessario
Che questo sono sommovimento trovasse un momento di sedimentazione
E questa indagine conoscitiva
E uno degli elementi determinanti per consentire questa sedimentazione
Quante polemiche inutili possiamo chiudere
Dopo questa indagine conoscitiva magari per la prima di altre più utile
Possiamo sicuramente chiudere
La polemica inutile
Su straordinari ordinario
Andando a una polemica utile
Sulla necessità di evitare la confusione fra straordinario ed estemporaneo
Che non sono proprio sinonimi nel vocabolario della lingua italiana
E la confusione per altro verso fra spese in conto capitale all'interno del bilancio stesso dello Stato esperienze correnti
Possiamo considerare chiusa la polemica inutile sul rapporto fra tutela e valorizzazione
Per aprirne magari delle altre
Sulle caratteristiche che deve avere una politica di valorizzazione sul tipo di coinvolgimento delle autonomia degli enti locali delle stesse energie tecnico-scientifiche dell'amministrazione in questa politica
E potrei andare avanti
Ecco io credo che questa indagine conoscitiva i cui quindi ancora ringrazio la Commissione cultura della Camera
Sia un buon viatico
Per la prossima legislatura
Che dovrà affrontare i nodi che non abbiamo lasciato irrisolti in questa legislatura
Che con strumenti come questo abbiamo cominciato a sciogliere
Quali sono questi nodi
Io ho indicati i principali prima
La riforma del sistema museale che già state esaminata dal Consiglio dei ministri e che quindi la prossima legislatura potrà adottare potrà discutere in in termini prioritari e
Senza ulteriori
Lungaggini preliminare
E poi
Le tre leggi fondamentali
La riforma della legge di tutela che dovrà farsi carico
Anche di definire nuovi rapporti
Con le Autonomie regionali per un verso con la comunità
Economica europea per un altro
La conseguente riforma del ministero
Il completamento di questa riflessione appena avviata con la legge dispensa degli ultimi giorni
Sulla programmazione poliennale
Della politica dei beni culturali
Se noi
Affronteremo con la consapevolezza che ci viene dal lavoro conoscitivo svolto in questa legislatura
Questi tre nodi
Che potremmo
Esercitare un ruolo di traino anche per quegli adeguamenti normativi
Che una volta tanto non dipendono dallo pseudo scienza delle leggi e delle culture e delle mentalità
Del ministero dei beni culturali ma dipendono da un quadro legislativo diverso incidono in modo ulteriormente nega
Vivo
Sulla flessibilità e sulla possibilità di iniziativa del ministero dei beni culturali uno dei punti
Dell'indagine conoscitiva riguarda il mecenatismo e gli sponsor bene
Sono lieto di comunicare
Che lungo e faticoso iter
Di definizione regolamentare della legge cinquecentododici e finalmente Fini
In data di ieri nei regimi autoritari in data di ieri il nostro valoroso capo di gabinetto professore Italia trasmesso al il ministero delle Finanze degli ultimi anni gli ultimi ritocchi a un testo che essendo stato così
A Kuta mente analizzato in diverse sedi giurisdizionali resterà come un monumento di sapienza giuridica lei secco
E ma insomma presto e bene raro avviene caro c'erano fin qui è l'osso basso
Allora mentre sono lieto di dare questa notizia che indubbiamente rassereni RAI proprietari di dimore storiche e alcune altre ristrette categorie di cittadini italiani
Non posso fare a meno di osservare che però il ruolo della cinquecentododici rispetto alla politica delle sponsorizzazioni del mecenatismo è praticamente nullo
Perché
E per quale motivo le risorse
Che si indirizzano sulle politiche di restauro di valorizzazione sono tutto sommato ridicole
Rispetto alla spesa complessiva promozionale dell'industria italiana che come sappiamo di nove mila idea
E perché noi viviamo in un contesto in cui per vari motivi tutti noti
Il regime fiscale
Della spesa pubblicitaria
Fa premio
Sul regime fiscale della Spesal per la sponsorizzazione culturale
Per cui le stesse
In prese o le stesse fondazioni
Che investono
In cultura
Preferiscono fatturare questi i loro investimenti
Come spesa pubblicitaria
E quindi come spesa di produzione del reddito che non come atto libera
E per questo che la corte dei conti quando fa i conti di come le compete
Sul mercato delle sponsorizzazioni siccome fa riferimento soltanto a quelle che godano dei benefici della legge cinquecentododici
Mette insieme nove miliardi all'anno che non mi sembra un fenomeno meritevole S.p.A.
Di tanta attenzione se questo fosse la verità è che c'è tutto una sponsorizzazione sommersa
Dal sommersa era per la corte dei conti e non sommersa per per noi perché segrete
Che segue altri Canada l'altro giorno a Bologna nell'ambito di Arte Fiera
C'è stato un convegno molto interessante
Sul ruolo delle fondazioni
Per esempio in quel caso per i musei di arte contemporanea indubbiamente rispetto ai musei di arte contemporanea ruolo delle fondazioni quasi insostituibile
Se si vuole evitare
Una dialettica troppo radicale fra esigenze del mercato e scelte arbitrarie della pubblica amministrazione
E abbiamo ascoltato le mie meraviglie che ci venivano raccontate
Da rappresentanti di fondazioni spagnole o americane e belghe o Austria che
Ma abbiamo anche verificato che non già
Le resistenze del ministero dei Beni culturali o di Sisinni
Ma l'obsolescenza l'arretratezza
Della nostra legislazione sulle fondazioni
Rende praticamente
Inutile o quasi
Ricorrere allo strumento della Fondazione quando si vuole a vere strumento un po'più flessibile di quello che non è l'amministrazione pubblica per intervenire in questo come in altri settori
Perché la nozione la la normativa italiana sulle fondazioni è talmente fiscale
Da renderle organi assai discutibili mente considerabili dell'ambito del diritto priva
C'è anche questo da considerare cioè che c'è un contorno legislativo che non è responsabilità nostra
Che non solo non sempre aiuta talvolta ulteriormente scoraggia
In una politica di maggiore apertura di maggiore flessibilità di maggiore incisività
Dell'intervento pubblico intervento pubblico che Cicero diciamo tante volte
E concludo deve essere
Un intervento
Di individuazione strategiche degli obiettivi
E di verifica rigorosa dei risultati
Non è possibile
Che l'amministrazione dei beni culturali
Faccia a gara con l'amministrazione dei lavori pubblici nel
Voler gestire
Tutti i vari momenti dell'intervento
E necessario però
Che l'amministrazione dei Beni culturali sia il momento
Di avvio di ogni tipo di intervento di progettazione e di iniziativa
E contestualmente e conseguentemente che sia il momento
Di verifica e di controllo
Altra considerazione questa forse potevamo
Colleghi deputati risolverla già
In questa legislatura
Un altro dei problemi è quello
Di poter disporre in Bilancio ordinario
E quelle poche risorse
Che sono necessarie per
Gestire a regime i risultati degli interventi straordinari
Noi talvolta ci troviamo in condizioni paradossali da questo punto di vista
Ecco io credo che
Con queste
Basi conoscitive accumulate nel corso Della decima legislatura
Undicesima
Registratura potrà
Rapidamente
Risolvere le questioni che le abbiamo lasciato in eredità
E il mio augurio
E ovviamente va oltre
Quello di un cordiale arrivederci
Ai
Colleghi deputati
Arrivederci da qualche parte necessariamente
Nelle Aule parlamentari e che
Come ICI Gianfranca
No Mauro qualcuno ci ha fatto una scelta di civiltà e il realizzato e penso anzi che questa sia l'occasione per esprimergli un ringraziamento anche personale e un saluto che esprimiamo tanto più volentieri noi perché non ti avremo concorrente in campagna elettorale
Io concludo c'è un po'
Chiedo scusa e non parlamentare per questo prima un po'da ultimo giorno di scuola che c'è
Indubbiamente tra di noi
Gli esami peraltro non li abbiamo ancora fare e e quindi adesso dobbiamo correre tutti a studiare grazie
Grazie Omar grazie anche per il saluto
Ci facciamo con grande affetto reciprocamente
Lì si prepara disaggio sarà uno degli esaminandi
Questo è il caso di sottrarlo agli USA meglio vorrei proseguire in questa nostra
Gli interventi che era un programmato invitando intervenuti appunto dirci in una decina di minuti
Per dare la parola al Museo amalfitana
Vorrei pregare non aveva storica prende posto la preside
Ah ma fino alle spalle valorizzano ed è andato via onorevole Ceroni
Sì vi è una specie di incasso al programma
Cioè
Credo sia doveroso un esprimere un apprezzamento alla Commissione
Cultura della Camera nella persona del suo presidente agli uffici della Commissione
Naturalmente a tutti i parlamentari
Che ne fanno parte
Per l'iniziativa di promuovere questa indagine conoscitiva sui beni culturali in Italia
Che non ho potuto seguire direttamente personalmente ma sempre dai resoconti perché contemporaneamente impegnato davanti ad altre Commissioni della Camera
Nell'esame della discussione di proposte di legge delle quali dello primo firmatario
Apprezzamento per l'iniziativa
Come tale apprezzamento a consuntivo del lavoro svolto
Anche con il prezioso apporto del servizio studi della Camera
Della commissione tecnica per la spesa pubblica presso il ministero del tesoro di società e centri di ricerca economica come Klestil Nomisma
Che dall'inizio degli anni ottanta circa hanno dedicato sezioni
Del loro per la loro organizzazione alla valutazione economica
Della conservazione dei beni culturali e dell'Ambiente
L'indagine conoscitiva
Come pone in rilievo il documento conclusivo che è stato esposto dal presidente all'inizio di questa nostra giornata e approvato dalla Commissione cultura della Camera
Si è sviluppato essenzialmente sulle tematiche della spesa pubblica e privata per i beni culturali
Pervenendo alla conclusione che tale spesa si colloca tra gli investimenti positivamente valutabili anche in termini economici
E questo mi conferma di un assunto propositivo che qualcuno di noi sostenne sin dall'inizio degli anni Ottanta all'interno di associazioni culturali come Italia Nostra
Ed incontrando debbo dire anche quali che incomprensione
Per una certa schizzi golosità vorrei dire a a valutare gli aspetti economici
Che invece hanno una loro rilevanza perché e dimostrato direi inconfutabilmente da questa preziosa indagine e confermato che la conservazione e la corte e la utilizzazione beninteso corretta
Hanno una potenzialità economica e occupazionale
Non trascurabili e questo vale anche se mi consentite per la conservazione d'dei beni naturali
Una potenzialità che è intrinseca per l'attitudine della conservazione
A promuovere investimenti pur provvisti libri a determinare occupazione e sviluppo economico a favorire attività altri giornali anche in pericolo di estinzione
A valorizzare figure professionali tipiche e tradizionali e nuove ad alimentare il turismo culturale che così recita l'indagine
Contribuisce per oltre due terzi all'attivo della bilancia commerciale italiano
Il dibattito allora trovò il suo momento culturale il suo momento centrale nel famoso convegno di Torino del mille novecentottantacinque in occasione del trentennale di Italia Nostra
Dedicato appunto al tema beni culturali e ambiente riflessi economici versione io ricordo
In maniera particolare quel quelle giornate di convegno perché l'associazione mi affido
La relazione introduttiva e ricordo le accese discussioni che in quel convegno ed a quel convegno si svilupparono presenti esponenti politici operatori dei beni culturali imprenditori e studiosi di scienze economiche
I quali ultimi avvertirono anche
Sui limiti
E sulla di incapacità da parte del modello di valutazione economica e qui quella indicazione trova conferma ulteriore conferma
Di comprendere benefici come quelli provenienti ad esempio dalla funzione educativa prodotta dal vento distrutto e storico dalle il riguardata misurabilità dei costi sociali
Derivanti dagli eccessi di flussi turistici nelle città d'arte
In quel convegno presente il ministro del lavoro tempo onorevole De Michelis si registrò come fosse fuorviante
L'operazione dei cosiddetti giacimenti culturali di cui io non voglio disconoscere alcuni meriti
Ma nel suo complesso si introdusse prepotentemente in questo dibattito culturale in Italia
Ed io credo che sia stato un'operazione saggia la quale anch'io contribuito quindi l'emendamento nella Finanziaria ottantotto come Gianfranco Astori ricorderà
Emendamento con il quale assicura AMMO un flusso finanziario
Anche con l'apporto di i franchi tiratori
Che ringrazio
Emendamento con il quale si assicura un flusso finanziario improvviso e dirompente come l'indagine ricorda
Perché per le fragili inadeguate culture dell'amministrazione statale dei beni culturali
Quei seicentoquarantacinque miliardi che costituirono il supporto finanziario della legge quattrocentoquarantanove bis e che congiunti con le altre risorse della quattrocentoquarantanove nel loro insieme non riuscirono a sopperire alle esigenze
Di
Manifestate indicate dall'amministrazione per gli interventi più urgenti per gli interventi indifferibili quindi anche questo flusso eccezionale di risorse di oltre mille miliardi non riuscì
A a a sopperire a quell'esigenza
Fu comunque una probità legge la quattrocentoquarantanove disse perché mise ancora di più al mutuo l'urgenza e e su questo mi dispiace che la
Collega Covatta non sia più presente ma
Poi
Perché mi riferisco specificamente al suo intervento penso che
L'onorevole Astori poi
Darà una risposta sul punto mise a nudo l'urgenza di una riforma dell'amministrazione
E questo io considero problema centrale nella direzione del potenziamento delle risorse umane e strumentali nell'audizione del professor Francesco Sisinni
Si dice
Che si afferma che la carenza la si afferma la carenza di ventitré mila dipendenti
Ma considerati essenziali
Di una decisione quindi non botti mistica
Così
Per quanto riguarda l'adozione del metodo della programmazione pluriennale sulla quale si è molto parlato
Per recuperare la singolare incapacità di spesa dell'amministrazione residui passivi e
Non dobbiamo comunque
Lanciare strali contro l'amministrazione io sarei credo sia ingeneroso
Bisogna valutare l'inadeguatezza di questa amministrazione
E come pure bisogna realmente conferire maggiori autonomia anche finanziaria e responsabilità le soprintendenze studiando forme di controllo che siano efficienti era ride
Perché non possiamo rinunciare alle forme di controllo sulle sull'amministrazione nelle sue articolazioni periferiche ma questi controlli devono essere efficienti si ma anche rapidi
Per una più articolata presenza
Sul territorio delle stesse soprintendenze quindi io credo che si debba rapidamente procedere o quanto meno nell'ambito della riforma dell'amministrazione che non può tardare
Si deve procedere a una maggiore
All'aumento delle Soprintendenze in maniera che tutti i cieli il territorio nazionale sia adeguatamente presidiato ma credo che credetemi io Sisto da tempo su questo punto io credo che tutto questo sarà impossibile se non si compirà
Onorevole senatore Covatta un salto di qualità e in questo caso mi consenta di dire e salto di quantità questo il punto noi dobbiamo prima di tutto
Ottenere che la spesa statale non si possa attestare sulle posizioni indecorose dello zero venticinque zero venti sei
Uno per cento anche se anche arrivasse all'uno per cento a mio parere sarebbe inadeguata comunque a livelli attuali siamo veramente all'idea di vergognoso indecorosi
Zero ventisei sulla spesa complessiva dello Stato zero virgola undici sul prodotto interno lordo
Quindi io credo che questo sia il primo
Di un programma
Che penso trovi concordo in fondo alla commissione l'abbiamo rilevato altre volte l'esigenza di programmazione e tutto quello che ha detto il presidente
Spesso più o meno si trovi concordi
Ma è necessario che da parte del Governo
Venga acquisita questa cultura da parte del ministero del Tesoro non si può più avendo una visione così miope per quanto riguarda
I beni culturali
E questo non disgiunto da agevolazioni fiscali che vanno dilatate a mio avviso che vanno dilatate
Le agevolazioni fiscali in questo campo come come accade in altri Paesi in Europa e i negli Stati Uniti d'America
Mentre oggi sono compresse e rese difficili è stata data notizia finalmente io ho visto il il parere del Consiglio di Stato dieci anni per ottenere un Regolamento che è inadeguato
Comunque mentre la stessa legge cinquecentododici diciamo il testo unico sulle imposte dirette devi a vere
Un ritocco nel senso dell'ampliamento della maglia delle agevolazioni fiscali ad opporre anche pensare benefici finanziari se ne parla nell'indagine
Per esempio della direzione dei mutui agevolati
Io non credo che la legge l'adeguamento l'aggiornamento della lecchese la legge la nuova legge
Sulla tutela
Posso avere delle delle dei poteri taumaturgici c'abbiamo già rilevato in altri convegni la legge mille ottantanove è una legge valida che ha bisogno di un certo di adeguamenti di aggiornamento
Ma non poniamo riponiamo troppo così fiducia inutile che una nuova legge diretto a sostituire la mille ottantanove possa aprire grandi spirali
Certo ripeto è necessario adeguarne questa legge
Dobbiamo valutare con un estremo senso di responsabilità la data del primo gennaio novantatré in cui entrerà in vigore la normativa comunitaria in materia di libera circolazione dei beni
Qualcosa si è fatto una legge sulla catalogazione
è certamente un fatto positivo ma molto di più resta realmente da fare
E poi bisogna anche io vorrei che ci fosse una risposta alla fine da parte del dell'onorevole Astore del sottosegretario Storey
Abbiamo fiducia di questa amministrazione perché ogni tanto ci sentiamo ricorre così ricorrente
La sfiducia in questa Amministrazione dei Beni culturali c'è qualcuno che pensa di sopprimerlo
Io credo che questa amministrazione debba essere ripeto adeguatamente e realmente potenziali
E che sarebbe un gravissimo errore quello di sopprimere questa amministrazioni come pure sarebbe un grave errore quello di affidare l'amministrazione soltanto delle funzioni di controllo la progettazione deve competere all'amministrazione
Come pure naturalmente l'attività di controllo io queste queste eccessive concessioni verso le concessioni sono molto preoccupanti
Mentre sono d'accordo che
Sì affidi
Che si valorizzi c'è un progetto di legge Amalfitano in questo senso sì
Potenzi l'istituto di centrali in particolare l'istituzionale del restauro che si attui una sua articolazione sul territorio nazionale ferma restando l'unitarietà di indirizzo culturale
Di impostazione culturale a questo proposito io vorrei
Ricordare quanto un costituente Concetto Marchesi diceva in sede di Assemblea Costituente
Non esaltiamo voci per l'avvento delle regioni
Le Regioni potrebbero essere potrebbero
Potrebbero anche se ma le intese proprio nel campo dei Beni culturali rappresentare un elemento fuorviante
Perché occorre tenere presente la necessità di unitarietà di indirizzo di impostazione culturale certo bisogna attuare la collaborazione con le Autonomie ragionato e con le autonomie locali questo non c'è dubbio anche attraverso la nuova legge l'adeguamento della legge mille ottantanove
Però evitiamo che si arrivi a frammentazioni perché la cultura è una e unitaria
E in questo senso io credo che dovrà muoversi da un lato il Governo e dall'altro il Parlamento grazie
La parola
Grazie
Per dire Presidente
Posso fare nel turnover
Io credo che le riflessioni che qui dobbiamo un po'cercare di integrare a riflettori spenti quindi con maggiore direi
Possibilità di riflessione
Non debbono soltanto sottolineare le cose che già in un certo qual modo sono state dette e che appartengono ovviamente ad un è patrimonio comune
è venuto fuori da queste indagini
Ma forse tentare di mettere in evidenza alcuni aspetti
Che devono tentare cercare di farci superare secondo me è anche un disagio
Che appartiene innanzitutto lo vorrei dire spero con l'assenso degli onorevoli colleghi
Ad un lavoro del Parlamento
Ha ragione Cerruti quando dice che questa è un'indagine di grande momento che può certamente per contribuire
Affar maggiore relazione su una tematica come questa
Ma bisognerà anche dire e che
La commissione parlamentare
Al di là del dell'indagine
Che potremmo anche collocare
Come atto dopo la commissione Franceschini dopo la riflessione della commissione papà Aldo dopo i tentativi di qualche altra Commissione ministeriale
Ha trovato anche secondo me nei lavori parlamentari
Qualche e difficoltà
Che se non nessuno legato
Al non maturazione
Del dibattito
Ma io questo lo voglio dire in sede proprio parlamentare
Forse anche
Ad un non possibilità
Di razionalizzazione dei propri lavori
Avendo questa Commissione ormai una competenza molto ampio
E se questa Commissione e non lavorerà perse Sironi tematiche rispetto alla propria competenza
Noi saremo sempre in una condizione o saranno sempre in una condizione direi di
Non
Razionalità del proprio tempo legislativo
Io qui devo dire una cosa Covatta ha detto che questa indagine e viatico alla prossima legislatura per la verità direttore sì sì nelle che se ne intende
Questi gli altri con gli stessi
A questa legislatura per la prossima molto probabilmente un tentativo di passaggio di consegne
Beh io devo dire che
Anche qui
Carlo Cerruti
Condividendo in pieno le cose che tu
Non possiamo continuare
A parlare di beni culturali esclusivamente in termini di scarse risorse che è un problema
Se non recuperiamo in termini politici una attenzione culturale che va al di là
Del discorso economico
Perché poi vengono fuori certe situazioni che sono tipiche
Si è contemporaneamente a Bari è contemporaneamente spreconi
Questa è una commissione che ha fatto una battaglia all'unanimità
Per quanto riguarda una maggiore attenzione
Nelle risorse finanziarie per quest'anno
Circa la finanziaria in maniera particolare e poi non siamo riusciti a poter utilizzare tutte le risorse in tabella BT compreso anche il
Il recupero Dassault fondi dati ad altri ministeri
Perché molto probabilmente
Il discorso mentre appartiene ad un'attenzione dire il nuovo atto apparentemente forte nella concretezza dell'organizzazione di un lavoro parlamentare di una capacità di aggregazione di volontà politica non riesce a dare i risultati che dovrebbe
Perché credo che siamo ancora io vorrei essere molto autocritico
All'interno di alcuni luoghi comuni
Che non dipendono volontà che non dipendono decisione
Che non dipendono se direi di puntualizzazioni
Di programma e di coalizione di programma politico
Certamente da questa indagine che non vorrei che fosse un ulteriore contributo
All'aumento dei turni del sistema bibliotecario nazionale
Viene un discorso importantissimo
Parlare di beni culturali oggi
Non significa solo scoprire poi il discorso della produttività o dell'investimento economico che poi si presta a quelle cose che ha detto Covatta parlando delle cinquecentootto
Significa fare i denti Thea significa fare qualità dello sviluppo significa fare democrazia culturale
Ma con una anche la possibilità di correzione di una visione complessiva
Più ovvia cronica più sincronica della del discorso sui beni culturali che in un certo qual modo mi sia consentito dire fa difetto anche all'interno della stessa amministrazione dei beni culturali
Perché noi ci troviamo ancora di fronte ad un Bilancio scritto per accorpamento di rubriche ci troviamo ancora di fronte ad un'amministrazione dove è il mettere insieme sincronica mente interni disciplinarmente
Direi una visione e una una responsabilità rispetto alla al potenziamento e alla risorsa in termini di sviluppo in termini di democrazia in termini di identità dei beni culturali basati anche no con tutto il rispetto alla mano maschi alla massima parte del ministero dei beni culturali che qui è rappresentata dal direzione del direttore si Cindy
E non riusciamo ad andare a parlare in termini di risorse per restare
E non riusciamo a parlare in termini invece di che cosa significa una integrazione
Tra beni
A tra devi varie varie di lei situazioni diverse che significava valorizzazione complessiva del patrimonio in in quanto quindi credo che questo è un discorso anche oggi
Abbiamo parlato per la verità il presidente Seppi è stato abbastanza puntuale abbiamo parlato di un patrimonio di bene culturale è per esempio
Ne è venuto quasi accidentalmente perché magari c'è un'esigenza di una rivisitazione della legge
Il discorso degli istituti culturali tant'è che noi oggi ci troviamo di fronte ad una provocazione che insiste
Che il ministero dei beni culturali può pensare solo ai monumenti perché gli istituti culturali devono passare alla ricerca scientifica o all'università
E credo che qui mentre contesti è che questo non è e non può essere il Ministero Beni culturali ministero lavori pubblici bis poi alla fine anche all'interno
Di una riflessione si consente è questo equivoco io sono molto d'accordo
Che forse un eccessiva settorialità del ministero
Fa perdere interni e direi di rilevanza politiche in termini direi capacità contrattuale nella visione complessiva del del Governo però dobbiamo anche stare attenti rispetto all'ente falsi di certe proposte
Rispetto alle quali se giusto aumentare il peso politico come peso culturale e evidenziare una caratterizzazione in termini di identità di questo ministero bisogna stare attenti poi al non andare in un discorso di eccesso opposto che farebbe perdere quella specificità tecniche scientifiche nell'intenzionalità proprio però di che cosa significa investire su un patrimonio infinito
E io vorrei
Insistere ancora io devo dire che siamo riusciti ad una relazione conclusiva di grande equilibrio di grandi sintesi rispetto anche all'emergere delle inflessibile lo sviluppo economico
Io continuo a dire che parlare di beni culturali parlare il patrimonio storico artistico oggi significa parlare sull'essere leggi degli una comunità significa parlare di un'identità culturale composito del nostro Paese
Che non è in contraddizione con le mete che abbiamo di K del novantatré e direi che i rapporti internazionale che comunque una grande di lei antidoto interni di vere di quello che questa diffusione di immunodeficienza che significa poi perdite di identità e capacità anche di essere intorno a un tavolo
Anche i più composito il più internazionale più il più mondiale che è il discorso invece di una propria
Capacità di radici storiche legata comunque ad un ministero che non può essere visto semplicemente come il Ministero del passato ma il ministero dei beni culturali a produrre partendo da questa identità
Molto molto forte
Questo è quello che volevo dire in termini generale in questo quadro va rivisto certamente il problema
Della
Riflessione sulla legge di tutela sono molto convinto delle cose che ha detto l'onorevole Cerruti
Come va visto anche il discorso sulla riorganizzazione una rivisitazione dell'amministrazione in quanto
Dove la mia preoccupazione
è soprattutto nell'essere attenti a mantenere le capacità tecniche scientifiche di questo ministero
Allora tutto il problema degli organici al di là delle cifre dette da Sisinni attribuite Sisinni e tutto quello che vien fuori
Un problema e cioè che non non possiamo perdere la battute su un discorso di organici che appartengono soprattutto a quella garanzia di presenza tecnico-scientifica sul territorio
E quindi anche una capacità di progettazione di intervento di controllo di costi qualità di capacità anche di attenzione rispetto perché per usare una battuta non c'è solo il degrado per abbandono ci può anche essere e mi pare che non è completamente da mettere nelle ipotesi di terzo tipo c'è anche il degrado per restare
Quindi credo che su questo occorre fare una seria riflessione questo significa anche il potenziamento degli istituti centrali su questo significa anche che una maggiore attenzione di decentramento tecnico scientifico sul territorio una maggiore ricognizione
Di quello che sono i momenti altamente qualificanti di un ministero senza del quale non puoi avere soggettività appoggi
Per avviarmi in termini direi
Conclusi anche io sottolineo
Il discorso della inefficacia
Dei cosiddetti stanziamenti straordinari
Ma anche qui amici della commissione
Bisogna fare un momento di autocritica
Anche l'ultima legge quella del piano triennale
Che certamente contribuisce ad una snellezza dispensa ad una maggiore autonomia è comunque legata ad un equivoco
Di cui io sono notevolmente preoccupa
La sostituzione del Parlamento alla responsabilità dell'esecutivo e alla responsabilità della soggettività della programmazione
Noi non possiamo continuare con questi interventi straordinari noi dobbiamo avere il coraggio se abbiamo risorse disponibili in al maggior numero a farle rientrare con qualificazione all'interno del cartello della tabella ventuno che il bilancio
E non è possibile andare a fare bilanci paralleli uno l'ha fatto l'amministrazione con qualche conflittualità tra centro e periferia l'altro lo fa l'amministrazione ma soprattutto il Parlamento con qualche conflittualità tra esecutivo e Commissione parlamentare e poi alla fine viene fuori anche questa difficoltà di verifica in termini di costi-benefici
E poi viene fuori il discorso degli investimenti a pioggia delle dei cantieri che si aprono e non si chiudano e di tutta quella disseminazione di attenti inizi di attenzione di presenze che non riescono a qualificare in termini di sì interventi sistemici nel territorio
Allora qui il discorso di uno stanziamento ordinario
Molto forte che punti alla capacità della conservazione programmata che punti alla capacità di attenzione di rilevazione del territorio e poi mi sia consentito non parliamo più di straordinari
O di interventi straordinari dobbiamo parlare di interventi strategici
All'interno di una visione complessiva in termini di carte di rischio in termini direi di di di stato di conservazione in termini di manutenzione non è possibile
Una tegola che non è ammessa posto al tempo giusto significa dopo due anni l'intervento che costa molto di più
Per dirla in termini molto banali chiedendo scusa le competenze tecniche scientifiche presenti qui certamente autorevoli rispetto alla mia improvvisazione e al mio essere profana in queste cose però interventi strategici
Che devono anche noi abbiamo fatto qualche passo avanti
Quando abbiamo parlato della Carta del rischio quando abbiamo parlato
Forse dobbiamo anche parlare direttore senzienti rettore Proietti Ettore se di quello che il discorso di una carta costi-benefici perché si possono valutare progetti strategici
Che certamente devono mettere è passi ad un discorso che appartiene a quello che diceva Covatta alla valorizzazione quindi questa dinamicità Sempre più interdisciplinare del nostro patrimonio culturale in quanto in quanto
Credo che da questo punto di vista sono le cose che devono essere per quanto mi riguarda sottolineate in quest'indagine che per la verità è partita da quest'allarme intorno ai costi ai residui intorno al discorso della spesa che poi in un certo qual modo invece a recuperato nelle cose una riflessione a maggior direi a maggior valenza e a maggior ampiezza
Credo che
Da questo punto di vista
Io posso esaurire la mia riflessione con un'ultima preoccupazione
Tutte le cose dette e proprio perché fanno coincidere questo settore non il disco in una situazione di opzionale ormai in un discorso di recupero molto attento alla democrazia culturale devono anche metterci in condizione di dire che noi attualmente come ministero come amministrazione dobbiamo superare
Una politica dell'offerta
Per poter agevolare il più possibile una politica della domanda
Io vedo che e questo significa anche una riflessione più ampia del ruolo di un ministero al di là delle proposte
Dei rapporti di democrazia culturale certo io dico subito che non sono assolutamente entusiasta se qualcuno pensi che in Italia dobbiamo ripetere le l'esperienza francese
Se di là stanno cambiando non ho visto perché non vedo perché qui la dovremmo andare architetto
Certo abbiamo bisogno di organizzare sempre di più un ministero che nella politica per la cultura sia lei creazione delle possibilità e delle occasioni
Perché un paese nel suo pluralismo possa vivere la sua soggettività culturale
No no no partire un ministero nel fare un ministero del Farfa mantenendo vivo comunque quello che l'uso di Ray e la fruizione e la valorizzazione di un patrimonio che non ne lambire la nostra regia del passato
Ma se magna Nostalgia di quello che dovremmo essere e che ancora non sia no proprio in questa visione europea ed internazionale
Pongo
Questo volume stampato degli allegati che ancora
Ciclostilati
Insomma sono un numero non indifferente di tanti
Mi ricordo che si preoccupava della produzione cartacea
Dalla Camera dei deputati destinata alle biblioteche poi gli attivi no avranno
Loro cospicua spazia sicuramente negli archivi speriamo anche un parere videobank
Di più grosso difetto di di questo delegante
Volume
E che arriva un po'tardi perché questi statura si sta chiudendo e noi presentiamo
La l'indagine conoscitiva si potrebbe dire che c'è come dire abbiamo peccato per un eccesso di ottimismo dubito anche che se la legislatura fosse arrivata fino alla sua scadenza naturale
I tempi sarebbero stati sufficienti per affrontare
Il i nodi che
Ma insomma
Rimandiamo alla alla prossima legislatura e questo sicuramente è un po'una sconfitta credo che
Diciamo
L'incontro di oggi
Un attimo
Beh diciamo è una è una diciamo del sigillo vedo come un un atto in cui parlamentari del
Di questa legislatura sì presente dedicano ecco quest'indagine l'abbiam fatta
Peccato che quest'indagine non sia arrivata a conclusione c'è anche qualche ombra di come dire si potrebbe far notare anche il fatto che tra la conclusione delle audizioni dell'indagine nell'ottantanove e il documento conclusivo
E è trascorso
Un intervallo di tempo piuttosto lungo che forse diciamo qualcuno sperava sarebbe stato riempito da qualche atto del governo vero è che a un certo punto il ministero per i Beni culturali è rimasto senza ministro e quindi diciamo il ministero senza ministro poteva presentare una proposta di legge qualche proposta di legge circolata ma poi non è arrivata
All'approvazione del Consiglio dei ministri
Veniamo abbiamo lavorato il lavoro non è mai tempo perduto se si gettano queste bassi
Rizzato successivamente
Molte cose diciamo che discute abbiamo discusso nel corso dell'audizione sono un po'invecchiate
è vero però il documento conclusivo recente mi sembra che ci impone alcuni temi su cui
Mi auguro che la prossima legislatura posso concludere efficacemente Marco poter efficacemente che cosa
Che cosa
E c'è qualcuno ha sottolineato il fatto che nel corso di di di della nostra indagine anche poi della riflessione sullo stato dei beni culturali in Italia
Quello che sembrava essere diciamo l'oggetto principale inforcato della riforma di un cambiamento della legge di tutela la mille ottantanove del trentanove
Insomma
Io non mi spingo appunto di definire la nel mille ottantanove trentanove la legge perfetta però cento le preoccupazioni sui peggioramenti della modifica potesse avere a portare allo stato dei nostri beni culturali hanno cominciato un po'per volta prevalere sul desiderio di andare attendiamo forse non è di in quella direzione perché poi i feriti entusiasmi insomma sull'estensione del concetto di bene culturale per cui bene culturale ogni espressione della cultura indipendentemente dal suo valore artistico Bampo documentazione e testimonianza
Di una fase finita di una fase della storia
Finirà per diventare un poco il paradosso per cui le carte geografiche perfette coincidono con l'area rappresentata sono anche inutili perché come leggere una carta geografica di grande quanto il mondo non è possibile e quindi forse diciamo rispetto a questo nel corso della legislatura mi sembra ed erano stati scusa erano presso penso altri altre questioni
Prima questione
E la questione della il perché della tutela della catalogazione
I una programmazione seria delle misure atte a non solo a catalogare conservare e restaurare eccetera eccetera questo significa il rilancio degli istituti centrali
Significa anche come dire dare una svolta ai processi di di di di catalogazione di conoscenza dello stato del nostro patrimonio culturale con qualche problema perché diciamo su questo possiamo dire che noi registriamo alcuni successi l'insuccesso del dei giacimenti culturali promossi ormai storia insomma direi che la valutazione è assolutamente oggettiva non polemica e poi tentativo che abbiamo promosso in parte
Di cui siamo responsabili come come commissione
Della camera di di avviare comunque la federazione del processo di catalogazione in vista del novantadue dal novantadue siamo arrivati
Precisi
Sarà sicuramente purtroppo provengano non potrà smentire questa affermazione non non ci arriviamo con uno stato di catalogazione dei nostri beni culturali sia adeguata in grado di di proteggerci
Questo secondo è uscita fu negli ultimi tempi si è cominciato a discutere anche di un'ipotesi di di legge che aumentasse il grado di autonomia
No io dei vari s'componenti il sistema del dei beni culturali particolari si è discusso dell'autonoleggio dell'autonomia dei musei e l'autonomia dei musei ha cominciato poi comportare il problema del Sistema dei musei del rapporto col sistema delle sovrintendenze delle difese territoriali
Quindi pare che allora fare un'altra questione
Vi è quella del dell'autonomia
E del
Possibilità di decidere
In tempi rapidi autonomia sia finanziaria che decisionale
Delle varie componenti sistema dei beni culturali che mi pare a questo punto acquista nella coscienza nostra un aspetto un po'meno ministeriale è un po'più scientifico tecnico e qui siamo di fronte a qualche contraddizione ma problema forse non è tanto il fatto che abbiamo nel ministero dei Beni culturali una crescita di direzioni generali
Affatto a fianco di questa necessità di questa invece diversa consapevolezza del carattere tecnico-scientifico prevalente ente del ministero e so problema non si risolve per farci capire sostituendo versò alla direzione generale il dottor si Sindico al con un tecnico che venga cassato dalla uno storico della potrebbe essere un segnale non diciamo Sensini paese così
Diciamo potato ormai al al sacrificio nel settore sicuramente sarebbe dispostissimo no a cedere il passo a un tecnico se questo comportasse un miglioramento della qualità del ministero
Ma il problema forse e più radicale e cioè in che modo è possibile avere un ministero che impegna diriga quando è opportuno che vi rinvia ma nello stesso tempo invece lasci autonomia i stimoli a dirigere i vari le varie componenti tecniche di questo sistema
E quindi insomma io dico questo perché la discussione sul sistema museale eccetera eccetera ha portato coi in luce altre questioni la riforma della struttura del ministero deve essere più radicale
Per essere più radicali
Quindi maggiore
E infine la terza questione è forse la più rilevante però subì più insiste mi sembra il documento conclusivo Gola del rapporto pubblico privato e Fichera efficacia della spesa pubblica possibilità di programmare la spessa nel sistema
Nel settore in che modo programmare la spesa nel settore quali parametri debbano essere
Non stabiliti per verificare la la la la la la efficacia la dalla porta della spessa insomma
Diciamo su queste questioni sul rapporto pubblico privato mi sembra che sì questi anni non siano stati anni inutili si è capito che non basta
Pence non si può pensare che
Semplicemente la committenza all'industria privata di alcuni vampiri che venivano assorbiti svolti dallo Stato possa significare maggiore no uno svecchiamento del meccanismo una maggiore capacità di concretezza di managerialità non è così
C'è bisogno di una programmazione della spessa e di una programmazione che però evidentemente sia qualcosa di diverso dal
Tendenze io considero molto vecchie no culturalmente e politicamente riconsiderare la programmazione una sorta di elenco dettagliato le tutta quanta le cose si debbano fare naturalmente questo e contrario alla programmazione quando si completa succede come con le carte geografiche grandi come tutto quanto di il terreno il territorio che si devono rappresentare no dobbiamo pensare a un concerto di programmazione più agile in cui diciamo si fissino alcuni obiettivi
Gli obiettivi
Possono dare luogo poi a un programma di alcuni interventi su questo piano programma di interventi il pubblico e il privato anche possono entrare in competizione in sinergia o questioni però su cui in effetti
Ne abbiamo parlato ma molto oltre l'elenco dei titoli dei problemi non siamo andati
Però da quest'altro punto sotto questo aspetto sono confortato dal fatto che associazioni gruppo di ricercatori insomma stanno incominciando a indagare la pressione del della spesa pubblica per la cultura in termini più attenti al al beneficio non sono immediatamente economico ma anche naturalmente
Beneficio economico le cose va be'spesso ci vorrebbe un discorso molto lungo credo che da questo punto di vista forse un diciamo un'ipotesi di riforma che
Assicuri la capacità dalla programmazione del pubblico di un'organizzazione di piani che non siano piani centralistici e
Come dire autoritari ma che consentano sinergie modifiche messa in campo di di di sia un obiettivo che realisticamente ci possiamo prefiggere possiamo prefiggersi una nuova struttura del ministero che consenta
Ampie sfere di
Ampi margini di autonomia sia le soprintendenze che musei e insieme PPI arrivare
Con misure legislative misure politiche ora maggiore efficacia erano scritte azioni di di censimento di tutela di restauro dei beni culturali dietro di noi ci sono come dire
In questi anni abbiamo dobbiamo registrare la caduta di molte illusioni lo dicevo prima giacimenti culturali del la da un lato la stessa quattro quattro nove è stata un esempio del una dimostrazione del fatto che anche l'anno all'il passaggio alle Soprintendenze di senza una riforma dei piedi poteri competenze Provocateur il lentamente degli intoppi della spessa
Sicuramente alle nostre spalle c'è il mito regionalista per cui non non crediamo assolutamente di fatto
Credo sia evidente che uno dei punti su cui per molto tempo il discussione in sede parlamentare si è bloccata
Cioè quella delle competenze delle Regioni sia facilmente a questo punto superabile cosa lo volevo concludere però facendo una riflessione su un fatto di cui si discute un po'fuori di qui ma insomma e ma è in contraddizione
Con vede come dire il partito il PDS quando ancora era partito comunista italiano ecco si era espresse all'inizio di questa legislatura a favore di un'ipotesi che prevede
Comportava se diciamo l'autonomia del settore dei beni culturali e si interrogava sul fatto se fosse necessaria no per forza
Mantenere a questo questa struttura dello Stato
La forma del ministero se fosse preferibile dal sito del servizio ha parlato di agenzie di di di di di eccetera
Nello stesso tempo negli ultimi tempi assistiamo invece a una discussione a proposito del ministero per la cultura no
Diciamo lì trovo trovato molto infelice a limitare l'autogol l'uscita
Del neocandidato ex presidente anzi ancora presidente della RAI Enrico Manca e non ancora eletto al Parlamento già si candidano a fare il ministro e naturalmente proveniendo dalla RAI
L'arrivo la candidatura di Manca è stata disastrosa per una discussione oggettiva sul
La discussione corretta sul
Possibilità di avere in Italia un ministero per la cultura sull'esempio tedesco sull'esempio francese sono molto diversi tra di loro
E perché fatta manca arrivasse dalla dalla RAI ha fatto subito pensare una cultura che fosse soggetta all'informazione alle leggi di Alto gradimento dell'informazione
In qualche modo comporta oggettivamente consente io francamente però non credo che ne abbiamo rischiamo oggi ritrovarci di fronte la possibile al nuovo Minculpop vero che in Italia abbiamo due un duopolio televisivo e non il regime di libera concorrenza però già il fatto che siamo in un duopolio
Come dire
Paese guardo le forme della cultura di massa di cui oggi ci alimentiamo ho l'impressione che queste forme di cultura di massa si era un po'lontana dal modello del libro del moschetto se se compro in edicola
Un po'di giornaletti trovo dei dei testi sovversivi da un punto di vista surrealista di Landolfi per esempio testa mi scandalizza i benpensanti non riesca a vedere come con un producono una cultura di massa dove configurata oggi in Italia un ministero per la cultura
Potrebbe avere la possibile no al di là delle intenzioni anche se manca lo volesse proprio fare non potrebbe metà persone in riga quindi io non sarei molto preoccupato del passato e mi domando questo
Poiché la questione del rapporto pubblico privato
La questione di una a tutti un censimento di una tutela efficacia la questione poi in generale del rilancio della cultura come valore di di di identità di di aggregazione come valore insomma auspicabile anche in una società che
Erbe un pochi di eccesso di ideologia politica no senza per questo rinunciare ogni società democratica dazio lo Statuto anche politico
E in una situazione di questo genere io mi domando credo per la verità che un accorpamento di competenze che oggi riguarda i beni culturali
Lo spettacolo
L'editoria
Allam
La stessa la televisione per quelli che sono i poteri che oggi lo Stato ad intervento nel campo televisivo francamente non
Ho che sono di competenza del ministero degli esteri per
Gli istituti italiani di cultura io francamente la ritengo molto spiegabile non riesco a vedere che rapporto abbia con il ministero della cultura degli anni Venti ma ritengo assolutamente auspicabile anzi certo la conseguenza è che diciamo con le osservazioni che faceva a proposito della importanza dell'autonomia delle strutture
Tecniche
Scientifica del ministero a qualsiasi livello siano cioè quello che è un po'in discussione mi pare oggi è la forma ministeriale all'antica italiana
La forma ministeriale che è simboleggiata dei ministeri romani costruiti subito dopo l'unità d'Italia si parla del Sistema direzionale orientale Romario qualche dubbio
Sul fatto che questo rimedio arriverà presto che questi ministeri verranno smantellati certo al di là del non c'è dubbio che va be'dobbiamo pensare oggi a a forme ministeriale l'intervento dello Stato non siano così no imponenti e hanno
All'interno di Intesa e se si va a una riforma e ministero mi sembra che un'ipotesi di di un intervento coordinato dello stato nel campo tendenze via per sollecitare la cultura sia auspicabile perché come è possibile pensare insomma all'intervento di sponsor alla agevolazioni fiscali a incentivare gli investimenti privati nel campo della cultura se non si interviene su tutta la massa la gamma delle questioni dal cinema alla televisione se non facciamo questo non c'è dubbio che
Io intervengo da una parte l'altro ministro interviene da un'altra la sosta ci troveremo sempre di fronte a un panorama che oscilla tra il dirigismo e l'assistenzialismo tra l'intervento troppo immediato e l'assenza di interventi
Da questo punto di vista credo che diciamo questa indagine non sia un'indagine che porta come dire al al mantenimento del ministero dei Beni culturali così com'è con qualche innovazione legislativa ma ci porta di fronte a delle riflessioni e che possono toccare anche la struttura complessiva dei ministeri date a parte insomma il Ministero per i Beni culturali è stato fatto seguito per conservare tutti arbitrare conservare no nostro inestimabile patrimonio
Non è che un riflesso autoconservazione deve prevalere su una valutazione
Di quelli che sono lo stato delle cose così come c'era questo utile inutile diciamo così col
Io penso che liberamente gli ultimi momenti di questa legislatura e qui stiamo tirando un po'le conclusioni anche fortemente autocritiche di quella che è stata la nostra presenza la nostra attività di parlamentari in quanto componenti della Commissione
Beh non possiamo dire di essere estremamente soddisfatti quello che abbiamo prodotto in termini interventi per i beni culturali perché ci siamo mossi lungo due linee essenzialmente quella appunto del di quest'indagine conoscitiva sia approfondita così lunga così accurata e anche per tanti aspetti molto interessante
E lungo termine invece gli interventi possiamo definirli speciali
Cioè di interventi che a monte in effetti non hanno una giustificazione oggettiva perché non hanno dei parametri oggettivi di riferimento
Sarà al mio sax soffre di probabilmente fine ricordo perché vale la pena anche fare forse degli degli esempi molto concreti geometrica perché il governo non ha mai concesso alla sede legislativa
Per la legge sul barocco leccese che pure era già arrivata sede legislativa ed ha invece concesso da legislative per una serie di altri interventi
Di tutto analoghi a quello che no avevano seguito lo stesso iter così approfondito quale era stato quello che invece si era avuto per il barocco leccese
Così come non comprendo deleteri scendere anche nel dettaglio perché qualche volta può essere anche efficace andare a guardare nel dettaglio ciò che accade in periferia
Proprio per dare un'immagine anche di quella che può essere la fruizione di un bene culturale
Io non riesco a comprendere perché in uno sperduto paesino del mio studio del quale sono espressione parlamentare debba attende che si investa perché si dice che si investe in questo modo cultura che si investa del danaro per andare a scoprire una parte di una necropoli messapica
Che regolarmente abbandonata ad atti vandalici dopo due anni viene ricoperta perché sovraintendenza tromba che quello lì in migliore si
Sistema per andare a tutelare quel bene quali pure era stato investito del danaro e che è stato lasciato lì abbandonato ad atti vandalici
Proprio per quel pessimo rapporto che insiste
Fra l'intervento centrale e quello che dovrebbe essere un intervento periferico cioè quel pessimo rapporto che esiste fra Stato ed enti locali e che pure emerso da queste indagini conoscitive l'impossibilità da parte dell'ente locale di andare a garantire la manutenzione nel momento in cui già si è intervenuti a livello di recupero è in qualche modo a livello di tutele
Ecco tutto questo è inimmaginabile secondo me
Nel momento in cui si vuole parlare in termini qualche volta anche forse un po'enfatici di grossa programmazione di grossi interventi di chiarezza soprattutto di interventi
Il sottosegretario combattere diceva che la scarsità delle risorse a suo avviso dipende dal carenza di maturazione del dibattito e anche qui io vedo che forse c'è uno iato profondo fra quello che il comportamento del parlamento è quella che invece la maturazione del dibattito
Penso che il dibattito sia sufficientemente maturo all'esterno del Tagliamento
Credo che la presenza vili numerosi nuovi soggetti che intenderebbero intervenire in questo in un ampio progetto
Intorno ai beni culturali pidiessina un aspetto molto interessante proprio in un dibattito che ormai e venuto fuori già versi anni di presenza di nuovo associazionismo e anche perché no di singoli particolarmente interessati a questo aspetto dei beni culturali
Cioè nel momento in cui c'è una maggiore richiesta periferica di cultura corrispondono invece a livello centrale quelle minori risorse però emergono contemporaneamente dei nuovi soggetti che sarebbero disponibili all'intervento
E qui per esempio dovremmo andare appunto a a vedere e nell'ambito se vogliamo che questa indagine risulti veramente utile per dobbiamo andare a riguardare non soltanto quello che potrebbe essere un assetto un nuovo assetto del ministero dei beni culturali
Anche perché certi interventi poi diventano fortemente datati secondo me nel momento in cui vengono superati tempo io ho partecipato come comitato ristretto nella nuova legislatura partecipata quelli due leggi ipotesi legislative dovrebbe essere l'ipotesi della tutela da tempo ipotesi di riorganizzazione del Ministero qui sono stati completamente abbandonate in questa legislatura e debbo ritenere che siano state abbandonate a ragion veduta perché forse qualcuno ha pensato che fossero come sono datate
Che fossero ricollocati nel tempo nel momento in cui forse sarebbe stata efficace intervenire e ormai oggi non lo è più perché dobbiamo andare a misurarci proprio con questi modi soggetti emergenti anche cioè a fronte di quella che noi lamentiamo continuamente in Parlamento che lo scarso intervento pubblico
Possiamo andarcene dobbiamo andarci a misurare anche con la possibilità notevoli invece dell'intervento da parte del privato
Cioè andare a regolamentare anche in qualche modo regolamentare forse e brutta però non riesco a trovarne altri in questo momento
Ma a intervenire anche su quel che abbiamo definito in questa indagine conoscitiva quel mecenatismo culturale che è un aspetto molto interessanti dell'intervento sui beni culturali ecco io recupererei molto di questa indagine per trarne però dell'efficacia poi conclusioni nella prossima legislatura perché ci sarà bene e recupererà il mondo perché per esempio andrei anche a guardare quelli che sono i suggerimenti venuti in questi ultimi tempi soprattutto è vero che è ammontato a procedere regolamentare chiaramente influssi il rapporto alle leggi vigenti non possiamo continuare ad avere una legge centoventitré così come perché e assurdo continueremo a discutere sui capitoli fermo seeding seicentocinque mila seicentosei del Bilancio che ormai conosciamo la mente perché ogni anno ci vengono riproposti e triennali mentre ci vengono riproposti per questa cosiddetta programmazione triennale nella tabella ma nella realtà non siamo mai ancora capace di incidere su quella che nella sostanza proprio della legge centoventitré attraverso una regolamentazione della legge stessa
E in questo senso il documento che c'è venuto dalle proposte che anche qui ci sono venuti dagli istituti culturali inseriti nella nella stessa tabella voluta dalla legge centoventitré mi pare ne sia particolarmente interessante anche perché gli istituti vadano appunto a questo nuovo aspetto di possibilità di intervento che non è soltanto una richiesta di maggiore erogazione di contributo una richiesta di parametri ben precisi siano garantisti
Nell'ambito di una a erogazione appunto che non sia un'erogazione piogge e anche dall'altro lato una richiesta di interventi ad Atene che siano degli interventi su altro settore che non immediatamente sul flusso economico e basta
Così come non è possibile io sono meridionale ENEL ma non sono di quelli che si lamentano per il fatto che la legge sessantaquattro non venga rifinanziata adeguatamente tutt'altro fosse del Medio Oriente sessantaquattro nei perché la legge sessantaquattro per il Mezzogiorno è servita per intervenire anche in maniera molto strumentale
Su alcuni aspetti dell'intervento ordinario dello stato che avrebbero dovuto garantire e interventi nell'ambito dei beni culturali ci siamo serviti invece dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno d'Italia per andare a fare degli interventi che tra l'altro non sono stati neanche sufficientemente controllati
Anche qui quando si arriva alla parola controllo sembra quasi una parola tabù
E poi mi pare che andrebbe proprio guardate potenziato questo aspetto
è venuto fuori anche dall'indagine che nei diversi momenti della della progettazione dell'attuazione di un intervento qualsiasi non esistono realmente dei momenti di verifica e dunque dei momenti di controllo ma non soltanto a quel momento io direi che non esistono neanche a monte dei momenti di controllo faccio un esempio per la legge quattrocentoquarantanove quando sono stati alcuni miliardi investiti sempre nel mio barocco leccese per esempio io non so chi è che non ha voluto controllare che qualcuno in periferia andarsi ad investire si fa per dire qui dieci miliardi in dieci cantieri che regolarmente sono rimasti tutti dice aperti
Un minimo di controllo nelle diverse fasi ci deve essere perché altrimenti diventa continua ad essere uno sperpero di danaro che serve soltanto per andare ad accontentare qualche deputato così che che visiterà saltare aspetti localistici ma assolutamente niente di più perché sotto il profilo di quel rapporto
Che voi dicevate raccolse ben difficile rapporto correttissimo che andrebbe sempre valutata all'inizio di quel sia sì operazione beh nella realtà poi non è non riusciamo ad ottenere niente assolutamente impositivo
E per non dire poi dei progetti figlio e quindi di tutte quante le lentezze burocratiche che ci sono ma quello che mi sembrerebbe più interessante una ipotesi non ripeto di riorganizzazione ma di rivisitazione complessiva
Del discorso sui beni culturali per andare poi ipotizzare anche delle nuove forme di presenze istituzionale beh io penserei che non può non trovare considerazione la creazione di organi periferici di consultazione così come c'è stato ripetutamente chiesto nell'ambito delle audizioni
Perché noi non vediamo emergere questi nuovi soggetti che si chiamano grossa impresa che si chiamano anche piccole e medie imprese
E che possono essere presenti in questo panorama soltanto a livello di Consorzio ma anche a livello ma non soltanto di consorzio cerco di spiegarmi di carattere economico ma anche di consorzio garantito sotto il profilo culturale dell'operazione stessa
Io fino a questo momento non ho sentito nemmeno evita altre parti stessa indagine comunque non certo niente che giustifichi io questo aspetto
Io non ho sentito parlare di nessun rapporto fra il ministero dei beni culturali del Ministero dell'Università e della ricerca scientifica
Se noi vogliamo garantirci sotto il profilo dell'intervento corretto nell'ambito del ministero dei beni culturali
Se no ed è una trentenne era corretta anche il problema del personale che non siano soltanto in quattordici mila mi pare storie non ricordo più quanti famosi normale diventati beh ma dobbiamo anche garantirci sulla formazione del personale
E ci possiamo garantire soltanto andando a stabilire dei rapporti ben precisi con gli Enti di ricerca col CNR col ministero della università che deve dare dei curricula che siano
Un fatto oggettivo per la preparazione del personale nell'ambito di un settore che non può più vedere improvvisazioni nel può essere gestito soltanto a livello accaparramento di qualche appalto o peggio ancora di una frammentazione poi nei subappalti quando si arriva al momento della
Progettazione è peggio del esecuzione stessa
Io non voglio non voglio tediarvi ulteriormente anche perché penso che tutto ormai è stato quasi tutte sufficientemente dette perché il nodo fondamentale in fin dei conti a questo punto ormai delle cose e quello deve andare a stabilire per l'immediato futuro in che modo si debba andare ad intervenire
Beh io sono tra quelli che a conti fatti dico che nella sostanza
Così commessi e mostrato con tutta questa asfissie anche che ha dimostrato di vivere il ministero dei beni culturali non mi pare che abbia dato un po'eccessiva
Buona prova di sé
Forse perché avuto fin troppo autonomia da un lato e pochi risorse dall'altro lo so portarseli sì anche uno questo uno dei motivi ministeriale è stata anche molto travagliato l'opera da queste continui cambiamenti i ministri quindi senza un punto di riferimento politico neanche venti cento sta di fatto che a distanza ormai diversi anni le somme sono del resto rosso sono del negative e allora andare a evidenziare ad una organizzazione diversa la presenza migliore diversa
De discorso
Non chiamiamolo più ministero ma nel discorso sui beni culturali penso che sia proprio doveroso da parte del nuovo Parlamento cioè queste ipotesi
Non eccessivamente suggestive perché in fin dei conti è un'ipotesi anche ripetitive rispetto ad altre esperienze che ci sono che ci sono già state del passato ma ci sono anche gli altri Paesi per carità
Attualmente della stessa Comunità europea
Non lo so se lo si può definire il ministero della cultura non è un fatto nominalistico
Ma deve essere fatto di contenuti andare comunque ad immaginare una nuova forma di presenza nell'ambito del discorso dei beni culturali
Credo che sia un fatto che dovrà affrontare con molta sensibilità con molta consapevolezza il nuovo Parlamento
Fa
Volevamo
Ai nostri prima di passare la parola l'onorevole io vorrei ringraziare sinceramente
Con grande affetto e anche con grande stima i miei colleghi come in questi quindi io portata avanti queste indagini forme molto intelligenza con Grande caparbietà abbiamo ha avuto varie vicissitudini Cannone fonda perché pensare che abbiamo abbia giovanissima rivolta tuttofare oggi dopo non ho visto più simile padano iscritto inizio quindi varie situazioni che hanno determinato questo prolungarsi dell'attività vorrei ringraziare poi in modo sincero le la collaborazione che sempre caduta nei rapporti anche per la loro prese il professor Titini tempi Presidente Kondor professore seri il dottore Proietti edile dottor perse replica sarebbero professori tale nell'acqua come capo ci fa capire della vista della perché abbiamo costruito puramente anche molto per le posizioni anche di confronto parla commissioni il ministero un rapporto molto proficuo molto efficace che ha una sua testimonianza
E ringrazio tutti voi il lodo Alfano al dall'onorevole sporche e concludo questo nostro incontro
Ecco l'Italia e la dichiarazione di un dibattito parlamentare che di fronte a interventi richiede poi repliche risposte puntualizzazione siamo in una sede che di presentazione del lavoro pregevole richieda Commissione cultura della Camera ha ritenuto di proporre il mio compito a questo punto anche di vita della legislatura e conseguentemente anche di vita del governo come voi comprendete non può risiedere nel tentare di ripercorrere i molti contributi interessanti che abbiamo riascoltato in questa sede o ad immaginare come tradurre sul terreno più concretamente dall'azione di governo le proposte che qui sono stati immaginare quanto tentare di immaginare insieme a voi caratteri salienti
Di un'esperienza che mi è stata per così dire pagata da contribuente italiano Vichi ha ricevuto un biglietto gratuito per un viaggio nel sistema dei beni culturali nel nostro Paese un viaggio quadriennale ormai che si va concludendo e dal quale credo possono emergere una serie di riflessioni che non intendo evidentemente condividere con voi in modo integrale ma qualcuno delle quali pure vorrei rappresentare alla vostra attenzione perché costituiscono insieme al documento che c'è stato riproposto il famoso viatico per nella prossima legislatura ma insieme per il ruolo che ciascuno di loro a vario titolo nelle istituzioni nell'amministrazione dei beni culturali
E chiamato comunque a rappresenta ed allora vorrei fare ad una prima valutazione di carattere politico
Guardando indietro assumendo sotto questo profilo un tono quasi andreottiano senza avere la pretesa di esaustività che ha caratterizzato il suo intervento ieri alla Camera dei deputati di presentazione dei mille giorni del Governo
Guardate indietro un po'più indietro e quindi a questa legislatura le conclusioni che personalmente mi permetto di ritrarre è stata di una legislatura tutto sommato feconda sul piano legislativo in direzione del sistema dei beni culturali del nostro Paese
Ma siccome per esprimere un giudizio di valore occorre avere un termine di confronto e di paragone intendo evidentemente esprimere anzitutto quale in termini di paragone verso il quale immagino di poter effettuare questo raffronto esperienza corre sempre nell'ambito della mia personale esperienza parlamentare
Alla legislatura ottantatré ottantasette foriera di tante discussioni come ricordava l'onorevole Poli Bortone anche di grosso merito tentativo di riforma del ministero è stato uno di questi il tentativo di riforma del diritto tela
è stata una di questi Vaime scarsamente produttiva sul piano delle leggi che poi hanno concretamente ed è tutto l'approccio
è questo sintomo di che cosa certo di una difficoltà reale di rapporti tra le forze politiche ma in qualche modo di un dibattito in questo forse divergono da qualche considerazione che qui è stata fatta che tuttora in movimento che non si è ancora sedimentato
Mentre abbiamo a mio giudizio un dibattito datato in questo condivido l'osservazione dello le Poli Bortone che è giusto tutto sommato porre in un canto perché fare una riforma sulla base di quel dibattito rischia di trovare degli strumenti che comunque non sono più adeguati rispetto al nuovo che irrompe
Mi pare di poter dire ma ve n'era traccia anche l'intervento credo molto al resto dell'onorevole Nicolini
Di poter dire che siamo di fronte ad una tale rapidità di mutamento di atteggiamento da parte delle singole forze politiche in materia di sistema di beni culturali delle forme organizzative Crest ma ripeto devono essere date che trarre delle conclusioni in questo momento l'impresa davvero onerosi sì ma perché a livello di sintesi il grado di convergenza tra le forze politiche
è in questo momento vi attivamente
Scarso pressoché nullo se non su alcuni minimi comun denominatore che hanno consentito il varo di alcuni provvedimenti pontile con obiettivi molto specifici e molto puntuali che sono stati a mio giudizio comunque utili
Avendo a mente che le leggi vanno letti per quello che sono e non per la tesi di cui vengono caricati vorrei partire da una riflessione sulla legge che ha esordito
Che ha fatto esordire all'attività legislativa anche della decima legislatura repubblicana la legge quattrocentoquarantanove che qui già state vocali la legge che nasceva come decreto legge da parte del compianto Ministro Cul lotti decreto-legge trecentosettantuno nella sua ultima versione
Nella Nona legislatura repubblicana e che per un obiettivo assumere le urgenze presenti nel sistema culturale italiano in particolare una dimensione degrado monumentale di beni storico-artistici e tentare di dare una risposta in una fase in cui il problema non era ancora il recupero di questi beni non era cioè finalizzato a quei progetti di più ampio respiro che il Fondo investimenti occupazione la stessa legge sessantaquattro immaginavano
Assumendo le diverse valenze che erano insite nel sistema dei beni culturali ma di arrestarne per quanto possibile il degrado o quanto meno di arrestarne parzialmente il degrado perché sappiamo tutti molto bene inutile che ci raccontiamo
Poi sempre insieme le stesse cose che se non si perviene a un integrale restauro se contemporaneamente non vengono retribuiti a funzioni ai beni culturali il degrado ricomincerà il giorno dopo
Il la conclusione del restauro stesso
Ove la legge quattrocentoquarantanove ha rappresentato anche nella logica operativa del ministero e non mi sono affezionato solo perché fu uno dei primi impegni di governo
Assieme alla ministro Vizzini all'indomani ripeto del varo della decima legislatura repubblicana e perché introdusse per la prima volta in modo legislativamente individuato
Alcuni criteri ed alcuni obiettivi che nell'ambito della vita del Ministero dei beni culturali erano esistenti ma non arrivano una tale dignità
Voglio ricordare dal punto di vista delle linee di finanziamento a lei col groppo un obiettivo importante
Il recupero ad esempio di attenzione nei confronti del sistema delle biblioteche
E nei confronti del sistema degli archivi che la legge quattrocentoquarantanove realizza voglio ricordare all'avvio dell'operatività concreta sul sistema bibliotecario nazionale che obiettivo culturale a mio giudizio di grande respiro e che fa del nostro Paese un punto di riferimento importante anche nell'ambito dell'intera dimensione europea
Da dove nascevano queste direi e convergenza nascevano dal dibattito parlamentare debbo dare atto che la fecondità del lavoro che si è svolta in questa legislatura ha trovato nelle Commissioni parlamentari certamente nelle assemblee poi in modo più generale un'attenzione ed una capacità suggerimento che il Governo ha cercato evidentemente di raccogliere che ha portato a dei risultati positivi come il caso cedevole tenero nazionale che nove voglio ricordare per correttezza fu frutto di un emendamento presentato proprio nel dibattito alla Commissione cultura della Camera al testo di legge che era in quel momento Stato predisposti allora potevamo chiedere evidentemente la legge quattrocentoquarantanove di essere diversamente che una legge punterò leggi di emergenza immaginare che diventasse la legge di programmazione era evidentemente un obiettivo troppo vasto peraltro il Governo ha tentato di proporre un percorso diverso con una legge cosiddetta fa chiaro che venne presentata articolato su due tronconi in un provvedimento di catalogazione un provvedimento di spesa che ha visto da parte della commissione cultura della Camera il varo definitivo proprio la scorsa settimana dove alcune timide definiamole così innovazioni ma importanti perché come dire travolgono anche con aspetti vitali di funzionamento del ministero dei Beni culturali vengono assunti a partire dalla questione delle procedure interne al ministero del decentramento della spesa che implicitamente all'istituzione di autonomia
Nei confronti delle soprintendenze che questa legge con un certo coraggio ha ritenuto di portare avanti rispetto ad una condizione precedente rispetto al fatto che certamente vi è comunque una resistenza
Di concezione che va analizzato con molta cura perché non è detto che sia una resistenza negativa anzi al contrario spesso a la capacità di ricondurre ad unità l'azione in cui cioè il decentramento non permette di ricondurre ad una visione generale gli obiettivi che vengono perseguiti poi cedette locale gli obiettivi che vengono perseguite da parte del ministero per i Beni culturali l'ambiente allora la ricognizione che il documento che era nostra attenzione propone sui temi essenzialmente da la Spezia con alcuni filoni poiché vengono particolarmente immagina è una riflessione che propone tutte intere consegna tutta intera alla nostra attenzione la esigenza di
Come dire superare quell'atteggiamento quasi vorrei definirlo di rinuncia a legiferare se non per i provvedimenti parziali che è stata la caratteristica concreto dell'azione di governo e dell'azione legislativa della decima legislatura repubblica ho letto prima che forse gli spiriti gli atteggiamenti erano troppo distanti fra loro per immaginare a leggi di riforma organica
Lo stesso tentativo di studio che il ministero ha fatto di operare attraverso una commissione presieduta dal professor Giannini nella duplice direzione della riforma della legge di tutela e della direzione
Della riforma del ministero ha portato risultati non condivisi non condivisi dai chierici anzitutto voglio dire del ministero dei beni culturali prima ancora che dalle forze politiche immaginando un vasto processo di regionalizzazione dal punto vista ad esempio delle leggi di tutela immaginando alcuna misura nell'ambito poi la riforma del ministero per i Beni culturali ed ambientali che apparivano appunto sotto questo profilo datato pure dicevo provvedimenti singoli vi sono stati inutile che li citiamo tutti ho detto prima che sfuggirono a questa tentazione da provvedimenti sulla cosiddetta sicurezza quelli sulla catalogazione o meglio sull'avvio del processo di catalogazione fino alla legge pluriennale che accanto al tema delle procedure che è un tema sicuramente importante recupera per la prima volta in termini anche qui che saranno tutti per sperimentare il rapporto col sistema Donatoni locali essenzialmente con le regioni nella gestione degli interventi periferici che non è sicuramente poca cosa perché vi è un'esigenza di partecipazione io raccolgo
Questo è un atto di fondo di controllo l'opinione pubblica oggi assai attenta nei confronti degli interventi che si realizzano nei confronti del sistema dei beni culturali e non è quindi immaginabile
Che vi sia un atteggiamento di sordità di estraneità dell'amministrazione che nella bontà delle sue ragioni nella difesa evidentemente le proprie interamente di natura scientifica e culturale
Deve però sapersi spiegare nei confronti dell'opinione pubbliche non tira le scelte che vengono effettuati confrontandosi non ripeto rispetto ai criteri di intervento ma rispetto alla bontà all'efficacia
Che questi interventi si trovano ad avere concretamente sul
Oggi siamo in una fase che sappiamo voglio dire di transizione in una fase che viene anche sollecitata sicuramente con ambizione che sono forse più come dire di tipo congiunturale che tipo strutturale anche riforme di ministeri che raramente si realizzano nell'ultima settimana di vita della legislatura ma forse possono voglio dire rappresentare un momento di confronto tra l'avvio della futura legislatura anche su questo ciascuno di noi ha le proprie opinioni l'abbiamo ascoltate in questa sede io non voglio aggiungere la mia che si aggravasse poco in questa fase se non per dire che sicuramente vi è un esigenza di verifica delle funzioni attribuite ai diversi ministeri
Vi è una tematica con l'ambientale che non abbiamo voglio dire che ha sfiorato oggi perché il tema di fondo voglio dire era di natura diversa che è centrale nella vita del nostro Paese perché intorno ad essa si organizza la logica di tutela del territorio e quindi del paesaggio per riprenda la vedi immagine Minesso sono inseriti descrittivi singoli beni culturali singoli episodi monumentali non ha senso Luna senza l'altra occorre tentare di creare un equilibro corretto
Nella misura in cui la legge trecentoquarantanove istitutiva del ministero dell'Ambiente al mio giudizio creato una situazione di grande equivoco e di grande confusione perché anziché costituire un ministero che teoricamente potrebbe essere stato il ministero dell'ecologia nella vecchia attenzione ha creato Ministero dell'ambiente che a cavallo di competenze tra ministero dei lavori pubblici per una parte rimane sempre e comunque al ministero del del territorio delle grandi infrastrutture il ministero dei Beni culturali che ha una competenza sull'argomento e il ministero dell'ambiente stesso che ne ha una terza che francamente stenta in questo momento configurarsi se non alla gestione dello strumento dalla valutazione di impatto ambientale peraltro in condominio con il ministero dei beni culturali e quindi se vi è un'urgenza per così dire da aggiungere rispetto a quelle che si sono manifestate
Obiettivamente quella di una riflessione anche su questo terreno ma lo cito semplicemente incidentalmente il governo aveva avviato una trattativa perché ormai si usano anche sponsor di questo tipo con il sistema delle
Giorni nell'ambito della Conferenza Stato Regioni per immaginare un livello di competenze
Corretto adeguato nella gestione della finalità quindi non privilegiando lo strumento ma tentando di privilegiare le finalità vedremo se questa fase comunque di natura costituente che si apre sarà in grado di esprimere un qualche tipo di risultato nel porsi ma volevo concludere ricordando come accanto a questi tipi di iniziative io ho richiamato perché a mio giudizio no comunque l'ha presentato un passaggio di natura assai positiva rispetto al passato perché comunque mette il Parlamento di fronte alla possibilità di aggiornare
Con provvedimenti di natura triennale lo sarà voglio dire il prossimo quarantaquattro novantacinque novantasei procedure risorse
Che sono concretamente disponibili pur essendo certamente più agevole più utile una legge di programmazione decennale come da molti è stato proposto ma sapendo anche che le normative in materia oggi di bilancio dello Stato legge finanziaria privilegi alla scansione triennale quindi venti inutile continuare a dire vogliamo leggere Cernaia accontentiamoci d'avere quella triennale un pochino robusta e di voglio dire lanciarla
Dal punto di vista delle strutture delle procedure lungo un arco di tempo decennale rimandando evidentemente all'organizzazione poi delle risorse agli spazi triennali che man mano che man mano sia dicevo volendo concludere con una brevissima riflessione in ordine ad alcune questioni puntuali che qui sono state richiamate perché mi paiono significativi
Abbiamo avuto alcuni provvedimenti legislativi parziali e quando dico parziale non faccio un elenco di quelli che hanno cercato di colmare i bisogni episodici voglio citare del settore gli attivi ad esempio la istituzione delle Soprintendenza archivistica dalla Valle d'Aosta e del Molise
Completamente disegno costituzionale certo può apparire come un problema molto banale ma obbedisce invece l'esigenza del ministero dei Beni culturali degli strumenti periferica mente diffusi sul territorio nazionale
In modo omogeneo vorrei ricordare sul piano della riforma delle istituzioni culturali anche perché sa perché ce ne dimentichiamo sempre la riforma della Triennale un altro degli strumenti importanti a mio giudizio voglio dire nella strumentazione delle istituzioni culturali che la vita del nostro Paese Giò con un ruolo di animazione culturale
E di proposte ma dicevo volevo ricordare un attimo la questione delle istituzioni culturali come una delle questioni che hanno qualche volta avvelenato anche il dibattito tra Governo e di commissione quasi per una sorta di disattenzione
Del governo nei confronti del tema delle istituzioni culturali quindi di riforma della legge numero centoventitré della cosiddetta tabella amalfitana
Per dire che su questo terreno il Governo sta operando affinché le proposte che vengono anche ricordate mi pare abbia onorevole Poli Bortone in questa sede e sono state formulate dalle istituzioni dal Comitato di settore
Da dove ha recepito in un apposito decreto ministeriale che forma il regolamento applicativo della legge numero centoventitré evitando quello che però una tentazione che presente forse anche le ministero dei beni culturali sicuramente tra le istituzioni culturali che sono presenti nella tabella numero centoventitré e che quella della auto perpetuazione
Non può esserci un meccanismo d'una pretesa per cui chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori nella gestione dell'attività culturale
E questa è una tentazione obiettivamente voglio dire presente che io incontro almeno la mia attività ogni volta che siedono diciamo bravi puntualmente fondate scientificamente
Comprovati abbiamo titolo e diritto perché siamo diversamente non vi sarà mai la possibilità in questo per evitare crescere nuovi soggetti culturali nuove istituzioni culturali scientifiche Rin
E ando voglio dire ad una sedimentazione ad una stratificazione storica che nel tempo è avvenuta e che magari nel tempo perde anche per così dire la freschezza erano vita
La capacità di intervenire ma credo che su questo terreno delle istituzioni culturali di sarà ripeto questa relativa novità
Del decreto in merito al regolamento la legge centoventitré che possa parzialmente dare risposte alle questioni più puntuali mi sono state
Inoltre si trova come dire aggiungere altre considerazioni a queste se non conclusivamente ribadire che a mio giudizio siamo di fronte ad una
Contributo
Che può servire ad impostare un'attività di natura generale per la prossima legislatura non essendo particolarmente convinto che la legislatura che neocon Cusano legislatura priva di risulta l'elenco dei proventi legislativi che sicuramente la Commissione ha sottomano
Che il governo si incaricherà evidentemente di
Organizzare darà dimostrazione di un'azione in sviluppo in crescendo vorrei dire di sperimentazione di nuovi spazi anche nel rapporto pubblico-privato
Che è uno dei temi più delicati di indagine ha voluto affrontare che ripeto consentiranno di immaginare il futuro modelli gestionali anche di natura diversa come sono quelli che sono sicuramente necessari per nobilitare esclusivamente le risorse pubbliche in questo Paese perché siamo un Paese che anche su questo terreno di norma
Quando avanza una domanda ad una richiesta ente per i beni culturali poi curiosamente si rivolge sempre ed esclusivamente nei confronti del sistema statale perché questa Roma da sembra soddisfatto
Io non voglio qui entrare nella dibattito assai aspro se ministero debba avere prevalentemente funzioni di indirizzo e controllo voce debba anche avere una funzione di valorizzazione e gestione perché è troppo facile solo indicare sensibilità e attenzione sotto questo profilo ma credo che sicuramente ministero debba avere più funzioni di controllo e di gestione e di controllo e di indirizzo di quanto non abbia messo oggi per evitare che gli straordinari intervengono anche nelle tabelle di altri ministeri vengono chiusi da altri ministeri in modo eterogeneo rispetto alla finalità del ministero per i Beni culturali ed ambientali la legge centosessanta voglio dire precedente lavori credo suggerisca qualcosa tutti i martedì ad esempio di catalogazione di intervento sui beni culturali vedono le tue parole chiare risorse ma chi riesce a gestirle che riesce a differenza mi pare che questo possa essere la funzione del nostro ministero grazie
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