Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale Berklee di tre giugno questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura i David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi
Torneremo però sulle edizioni regionali
Comunali in Italia i giudizi dei quotidiani esteri ci soffermeremo soprattutto sul Financial Times un'analisi di James Politi
La luna di miele politica di Renzi arriva alla fine scrive
Il quotidiano della City che ospita anche un commento di Bill Emmott ex direttore dell'Economist molto attento alle vicende politiche italiane
Renzi deve dimostrare di essere davvero a favore del cambiamento gli statistici possono avere individuato un modesto ritorno alla crescita ma ci vorrà molto tempo prima che gli italiani
Se ne accorgano gli altri temi che tenteremo di approfondire innanzitutto
La questione è stato islamico perché ieri a Parigi c'è stata una Conferenza della cosiddetta coalizione che dovrebbe
Lottare contro questa
Organizzazione terroristica e le Monde in un editoriale oggi ne sottolinea
Le numerose incoerenze poi l'Iran con i negoziati sulla questione del nucleare che ritornano
Nel vivo in vista della scadenza del trenta giugno
In Wall Street Journal dedica il suo editoriale alla Francia che è più dura degli Stati Uniti
Sull'ipotesi di un accordo infine la Russia decreto adottato dal Presidente Vladimir Putin con il quale
Vuole che i soldati morti o feriti in operazioni speciali come quelle in Ucraina siano classificati come segreti militari vedremmo un editoriale
Dal New York Times Vladimir Putin nascondere la
Verità ma cominciamo dall'Italia dalle
Elezioni di domenica come la vede il farà affrontai Sorella Luna di miele politica di Renzi
Arriva alla fine i populisti della lega nord del Movimento cinque Stelle avanzano infliggendo un colpo al Primo Ministro il titolo dell'analisi
Il James politiche scrive
Quando Matteo Renzi arrivo al potere nel febbraio del due mila quattordici
L'impressione era di una rivoluzione nascente il giovane carismatico ex sindaco di Firenze aveva promesso di conquistare gli italiani con i suoi piani di rottamare
Gli interessi della vecchia guardia italiana attraverso profonde riforme economiche politiche
Più di un anno dopo e dopo una serie importanti di vittoria in Parlamento Renzi ancora la figura dominante della politica italiana con il suo Partito Democratico che confortevolmente in testa i sondaggi nazionali
Ma nelle elezioni regionali di domenica gli elettori hanno interrotto il suo slancio
Infliggendo un colpo politico a Renzi e aumentando le possibilità che il Primo Ministro sia costretto a rallentare la sua marcia di riforme
All'inizio era riuscito a dare un'impressione molto positiva spiega Riccardo Barbieri capo economista per l'Europa Dini inzuppa o International
Ma penso che questa luna di miele sia totalmente finita Renzi aggiunge Barbieri probabilmente ha bisogno di rinnovare il suo stile di leadership in modo da piacere agli italiani
E di chiarire ulteriormente le ragioni per cui sta facendo alcune cose il partito di Renzi prosegue sarà sciolta in sala conquistato cinque delle sette regioni
Per cui si votava dove medica ma ha lasciato al centro destra quella che era considerata una regione in bilico la Liguria
Ed ha perso terreno rispetto alle elezioni europee dello scorso anno nel frattempo le forze populiste hanno ottenuto risultati importanti con la lega Nord antieuropee anti immigrazione
Che ha facilmente vinto in Veneto guadagnato terreno nell'Italia centrale mentre
Il Movimento cinque Stelle a cimentato la sua
Posizione di secondo più grande partito del Paese
Questa non è stata una catastrofe ma un passo indietro spiega Giovanni Orsina professore alla LUISS la grande scommessa di Renzi era di riuscire a fare in modo che il PD parlasse un elettorato
Più ampio ma la Liguria e la più chiara dimostrazione
Che non c'è riuscito in Liguria prosegue Frasson Times
La sconfitta di Raffaella Paita è stata particolarmente dura perché arrivato dopo una spaccatura interna al Partito democratico alla presentazione di un candidato dissidente
Renzi potrebbe reagire reprimende o l'opposizione interno oppure cercando di ricucire con la fazione recalcitrante del PD
Il che probabilmente significherebbe una al una rallentamento delle riforme economiche qual è il punto non può governare da solo dice Orsina deve aprire un dialogo e chiunque sarà il suo interlocutore
Chiederà un prezzo per Orsina una pausa nelle riforme e inevitabile così tra l'altro il Financial Times
Che sempre ieri ospitava una
Un commento di Beal Emmott da ex direttore
Dell'economista con un occhio sempre attento alla politica italiana Renzi deve dimostrare di essere davvero a favore del cambiamento
Il titolo scrive e morte
Ivi statistici possono avere una individuato un ritorno modesto la crescita ma ci vorrà molto tempo prima che gli italiani se ne accorgano andiamo a leggere il
Questo commento
A un uomo a cui piace dare l'impressione di attività incessante dire datti una mossa potrebbe sembrare ingrato ma questo è il messaggio indirizzato Matteo Renzi dalle
Elezioni regionali d'Italia e c'è stato un messaggio inviato anche agli altri governi dell'Unione europea
Non date più per scontati gli italiani leader europei sono ormai abituati alla progressione dei partiti populisti spesso antieuropei sempre antiestablishment nelle urne di tutto il continente dalla Grecia la Spagna passando per la Polonia la Francia e Regno Unito
Ma in Italia
Erano stati rassicurati dal fatto che il nuovo ribelle pronto a rompere con il passato
Non era un populista Matteo Renzi un liberale pro europeo di centrosinistra pronto a far passare una serie di riforme difficili e a farle digerire agli elettori
Le elezioni di domenica però sono state una doccia fredda rispetto a questa idea scrive Billé Emmott il pdd Renzi a sì vinto non roccaforti tradizionali come la Toscana
Ma la vera star nelle urne è stato il partito anti euro venti immigrati della lega Nord che ha conquistato il terreno sia a nord sia cosa più sorprendente nel centro e poi Movimento cinque Stelle il partito di protesta più duro più puro di tutti
Guidato dal comico Beppe Grillo ha mostrato che gli elettori continuano ad avere molto di cui protestare visto che
Di hanno dato tra le quindici il venti per cento dei consensi in diverse regioni
Perché questa
Ingratitudine si chiedemmo otto è l'economia stupido
Gli statistici possono anche dire di aver individuato un modesto ritorno alla crescita negli ultimissimi mesi alimentato dei bassi prezzi del petrolio dalla caduta dell'euro
Ma ci vorrà molto tempo prima che gli italiani si accorgano della differenza la disoccupazione è ferma al tredici per cento i redditi delle famiglie sono al ribasso nel frattempo
Bensì ha parlato molto di riforme rilancio ma cosa ha realizzato davvero
Una riforma del mercato del lavoro dovrebbe rendere più facile per le imprese creare posti a tempo indeterminato ma questo avverrà solo una volta che le imprese si convinceranno di avere davvero bisogno di più lavoratori
Il più grande successo di Renzi secondo Emmott è stata una nuova legge elettorale per la quale ci ha voluto più di un anno di negoziati che è stata approvata e Parlamento solo un mese fa
Ma nessun posto di lavoro sarà protetto creato da quella legge elettorale se non forse quello di Renzi
In realtà però le elezioni di domenica dimostrano che anche il posto di Renzi non è scontato dal febbraio due mila quattordici quando prese il potere deponendo il suo predecessore Enrico letta con un QD partito
Renzi a scommesso tutto suo capitale politico nella riforma costituzionale sostenendo che solo un governo forte un sistema politico più semplici possono
Si possono attuare riforme fondamentali
Questo può essere vero in teoria ma in pratica potrebbe volerci troppo tempo nuova legge elettorale non entrerà in vigore prima del luglio due mila sedici così
Avendo sprecato la chance di andare alle elezioni anticipate lo scorso anno quando la sua popolarità era i massimi
Il primo ministro si troverà nella stessa trappola che aveva di fronte quando ha preso il potere senza una maggioranza parlamentare autonoma
Sarà costretto a dipendere dal
Sostegno del vecchio Silvio Berlusconi e di Forza Italia tutto questo per Bill Emmott
Significa
Che Renzi ora deve davvero ascoltare il messaggio degli elettori deve darsi una mossa e lavorare per far riprendere l'economia
Questo significa nuove leggi per spazzare via gli ostacoli alla creazione di nuove imprese restrizioni alla concorrenza e per
Spingere il sistema giudiziario muoversi più rapidamente in modo da dare agli investitori
Più fiducia quando scoprì tratta di fare applicare i contratti Italia poi dovrebbe seguire l'esempio della Francia strapazzare Ando le regole di bilancio europee per
Dare un contributo alla domanda Renzi deve spingere affinché questa regole siano cambiate per permettere più investimenti pubblici
La domanda centrale su e alla fine per Renzi ora secondo Bill Emmott è questa e davvero pronto a battersi per il cambiamento è un futuro migliore per l'Italia oppure tutto chiacchiere niente fazione
Così l'ex direttore dell'Economist
Bill Emmott pubblico la la la famosa copertina anzi fitta inadatto a guidare
L'Italia su Berlusconi in questo commento pubblicato
Ieri dal Financial Times vedremo naturalmente sui giornali
Torneranno su questo appuntamento elettorale italiano noi nel frattempo vogliamo occuparci anche di altri
Temi innanzitutto lo Stato islamico che rimane di stretta attualità non solo per
Quanto sta accadendo in Libia ma anche in Siria e in Iraq che ieri a Parigi
C'è stata una riunione della coalizione che dovrebbe combattere contro questa organizzazione jihadista Tremonti dedica il suo editoriale di oggi le incoerenze della lotta contro la Jihad
Scrive il quotidiano francese non è una coalizione quella che si è riunita ieri a Parigi in nome della lotta contro
Il triplo Stato islamico ma un gruppo etero evito di interessi contrapposti
E la cui assenza di strategia comune garantisce ancora un futuro radioso agli jihadisti dirà chi Libia Siria altrove
Sotto l'egida degli Stati Uniti ventidue Paesi pretendono essere la punta di lancia della lotta contro lo Stato islamico ma
Crollano sotto il peso delle contraddizioni di una buone dose di realismo e di una
Enorme ipocrisia
Lo Stato islamico per le monde nato dal disfacimento dello Stato iracheno un regalo di George d'avvio bus e poi dal controllo totale su ciò che restava del Paese da parte della maggioranza sciita
Appoggiate dall'Iran le fazioni sciite al potere a Baghdad perseguitano oggi la minoranza sunnita araba che ieri era al potere
Lo Stato islamico prospera in questa battaglia settaria si pone con successo come difensori
Dei sunniti e beneficia dell'appoggio essenziale competente dei quadri civili e militari del vecchio regime insomma lo Stato islamico della jihad più il partito batte di Saddam Hussein
La guerra del due mila e tre prosegue
Per dieci mesi gli Stati Uniti hanno condotto più di quattro mila RAI da eri contro lo Stato islamico con alcuni successi ma senza indebolire veramente questo gruppo che appena riuscito impossessarsi della città di Ramadi in Iraq e di quella di Palmira in Siria
Il problema è più politico che militare
Le città che lo Stato islamico controlla potrebbero essere rapidamente di conquistate a colpi di bombardamenti massicci ma fino a che il regime Città di Baghdad rifiuterà di condividere il potere con i sunniti la marginalizzazione di questi
Alimenterà dei cioè dei sunniti alimenterà la rivolta genetista che risorgerà altrove tanto più prosegue nel modo che lo Stato islamico dispone di una riserva illimitata di combattenti
In parte grazie l'Arabia Saudita alleata di Stati Uniti e Francia e che a Parigi dice di essere all'avanguardia nella lotta contro l'ho già di ISMU spiegazione l'ONU ritiene che più della metà dei suoi membri cioè centodieci Paesi
Forniscano oggi combattenti allo Stato islamico molti più di quelli che forniscono dei caschi blu chi sono giovani venuti dall'Africa dall'ASI e dal mondo arabo e dall'Europa
Tutti in dottrina ti dal se la firmo versione degenerata dell'Islam che l'Arabia Saudita diffonde danni
Nel mondo intero poi c'è un'altra contraddizione sul terreno in Iraq sono l'Iran le milizie sciite irachene al soldo di terreni curdi che hanno più contribuito a frenare la progressione dello Stato islamico
E
I runner milizie sciite irachene e curdi non sono stati invitati a Parigi perché perché prima di lottare contro lo Stato islamico l'Arabia Saudita agli altri Paesi del Golfo
Sunniti hanno come priorità di frenare l'espansionismo iraniano uscita
Lo Stato islamico e dunque secondario per loro in Siria non è il regime di Damasco che il più impegnato nella lotta contro lo Stato islamico ma al contrario una coalizione di gruppi dominata dal fronte
Al nutra vicino ad Al Qaeda
In questo contesto secondo le Monde una sola cosa è chiara i mezzi di intervento degli occidentali sono limitati perché sono poco popolari nella Regione perché la loro presenza militare go
Uscirebbe i ranghi jihadisti la lotta contro lo Stato islamico non si deciderà a Parigi o a Washington
Ma tra le due teocrazia che si affrontano in Medioriente l'Iran e l'Arabia Saudita l'essenziale dello sforzo diplomatico dovrebbe essere di spingere Iran era abbia saudita ad aprire un dialogo politico e strategico inattesa
Sì deve vivere al ritmo di una lunga guerra di usura contro gli jihadisti così
Le mondi in questo editoriale a proposito di rango riprendono
Anche se con difficoltà
I colloqui sul nucleare iraniano difficoltà dovute tra l'altro anche l'incidente che ha avuto Segretario di Stato americano John Kerry
Il Wall Street giornalieri pubblicava un'intervista allo Fabius Ministro degli esteri francese molto duro nei confronti di Teheran e in parte anche degli Stati Uniti
E di dedicava il suo editoriale la Francia Obama e gli Ayatollah fa bis usa parole dure sulle ispezioni peccato che in passato alla fine si sia allineato
Scrive il giornale i colloqui nucleari iraniani stanno riprendendo con la scadenza del trenta giugno sempre più vicina è come in passato i francesi iniziano usare parole dure
Ma se la storia si ripeterà i nostri alleati Galli PCI terranno la linea dura solo fino al momento in cui non daranno loro accordo a qualsiasi cosa voglio il Presidente Obama
Emilio raccordo se non si può verificarlo è inutile ha detto il ministro degli esteri francese o Fabius diversi Paesi nella regione direbbero ok un pezzo di carta è stato firmato ma pensiamo che non sia sufficientemente forte e quindi anche noi dobbiamo diventare nucleari
Fabio si parlano di rabbia su vita Turchia forse Egitto e arabi sunniti del Golfo
Si riferisce all'accesso da parte degli ispettori ONU i siti militari iraniani altre installazioni come parte cruciale di un accordo credibile
Questo è significativo perché leader supremo l'Ayatollah Alì Khamenei ha ripetutamente detto che l'Iran non permetterà mai l'accesso dei siti militari il nemico
Per nemico l'Ayatollah intende l'America anche se Obama è convinto che un accordo nucleare trasformerà l'Iran in un Paese
Normale Fabius ha sicuramente ragione sulla questione dei siti militari ed è giusto che sia così esplicito così come
è esplicito sulla questione della proliferazione nucleare in Medioriente ma rimane il fatto che la Francia ha già dato il suo assenso ispezioni inadeguate nell'ambito di un accordo quadro sul nucleare quello raggiunto a marzo
Che non permette ispezioni ovunque sorpresa il che significa che l'Iran può nascondere il suo programma in un sito militare o in altre nuove installazioni segrete era già successo quando
C'è l'olio suo impianto di arricchimento di Ford o prima che gli Stati Uniti lo rivelassero al mondo ci piacerebbe pensare che Fabius stia fissando una linea rossa per il negoziato così come ha fatto del resto l'Ayatollah Khamenei
Ma anche in passato la Francia aveva optato per la linea dura prima di cedere alle pressioni americane
Tuttavia conclude il giornale la dice lunga al fatto che la prevenzione di una corsa alla proliferazione nucleare in Medio Oriente oggi potrebbe dipendere dalla Francia non dagli Stati Uniti così
Il Wall Street Journal noi perché dove invece vogliamo accennare alla Russia e a un decreto di Vladimir Putin commentato dal New York Times un editoriale dal titolo Putin nasconde la verità
Per Putin la manipolazione o la cancellazione di fatti è un'arma nella sua guerra in Ucraina tanto quanto lo sono i lanciarazzi continua a insistere che soldati le armi russe non sono coinvolti nel conflitto
La scorsa settimana aggiunto un nuovo elemento questa strategia di negazione della verità decretato che soldati morti o feriti in operazioni speciali possono essere classificati come segreti militari anche in tempo di pace ci fermiamo qui
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