04 GIU 2015

Buchi per terra - Reportage di Maurizio Bolognetti sulle attività estrattive in Val d'Agri

EDITORIALE | di Maurizio Bolognetti - Viggiano - 00:00 Durata: 17 min 48 sec
A cura di Delfina Steri
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Nel 2014 dalle viscere del sottosuolo lucano sono stati estratti circa quattro miliardi di Kg di greggio, vale a dire circa 25 milioni di barili.

L'80% del petrolio estratto sulla terraferma in Italia proviene dalla Basilicata e in particolare dai giacimenti Eni-Shell della Val d'Agri e dal territorio del comune di Viggiano (Potenza), assurto a capitale petrolifera dell'Europa occidentale.

Numerosi sono gli incidenti che hanno scandito e accompagnato la storia delle attività estrattive in Lucania: "effetti collaterali" che si sono tradotti in una contaminazione delle matrici ambientali.

A
Viggiano, città della Madonna Nera patrona della Basilicata, oltre a numerosi pozzi, registriamo anche la presenza di uno stabilimento che in base alle Direttive Seveso è classificato a rischio incidente rilevante: il COVA, acronimo che sta "Centro Oli Val D'Agri".

Il COVA è ubicato a poche centinaia di metri dalla diga del Pertusillo e dal Centro abitato di Viggiano.

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