Una delegazione radicale guidata da Rita Bernardini e Bruno Mellano relaziona sulla visita presso la Casa di Reclusione "Morandi" di Saluzzo

Siamo davanti alla carcere Giorgio Morandi di Saluzzo
Adire verità nell'angolo estremo del Comune di Saluzzo quasi a Ravello sotto il Monviso
Dove da vent'anni c'è il carcere cittadino visita ispettiva fatta da una delegazione di radicali italiani imitata
Da Segretario nazionale Rita Bernardini da una delegazione di radicali cuneese come la presenza
Di due garanti il Garante regionale il Garante comunale di Fossano in una cittadina quella di Saluzzo che sta per nominare lo discute la prossima settimana in Commissione servizi sociali la nomina del Garante comunale
La mia presenza qui oggi oltre che nella vicinanza la simpatia e la storia e la presenza radicale quel di continuare una filo di attenzione di presenza in questo si tutto come gli altri tredici istituti piemontesi
Di visite di colloqui e quindi Sanza basso talmente necessario e opportuno essere qui
Domenica di caldo afoso come non molte nell'ultimo periodo di una visita non molto interessante molto piena di spunti con un colloquio molto lungo comma il direttore Giorgio leggeri e il comandante di questo istituto guidati in una visita diciamo puntuale credo anche a seconda di spunti interessanti
Abbiamo trovato una struttura che ad oggi ospita duecentoventicinque detenuti ma che non meno di tre tre anni fa ne aveva registrate oltre quattrocentocinquanta
è uno di quegli istituti piemontesi che sta vivendo diciamo uno stato di grazia rispetto i numeri del sovraffollamento ma che gli spazi sono sempre gli stessi e quindi rende dimensioni le problematiche
Sono
Solo in parte denunciate dal numero dallo spazio
Anche come testimoniato dal direttore
Il problema vero di istituti come queste che sono a casa di reclusione e l'attività la possibilità di no ospitare detenuti facendo fare a loro e con loro dei progetti di inserimento lavorativo e dei progetti di informazione di recupero sociale che partendo dall'interno possono poi
Diciamo espandersi e portare a percorsi di inserimento verso l'esterno
Io mi fermo qua do la parola anarco Filippa delegazione di Radicali liberi Cuneo
Bandi sono da questo punto nove testo non mi resta letteralmente molto raggiunto perché come l'hanno già fatto ma centri perfetta di questa visita come sempre formali e non occasionale quotidiana come la o come la luglio come
La la segretaria radicale di frequentare le carceri spesso però specie per un'esperienza come dire
Terrificante perché far sì che l'altra parte il mondo che ci appartiene e su cui ingiustamente non ritenete una persona forte importante
Ma ripeto non lo storico dato che mi sembra che ci è stato detto da Bruno sia più che sufficiente va detto ha portato ci spostiamo per un dibattito su un tema annoso per i radicali che quello della legalizzazione so leggere
Quindi come avremo modo di sviluppare questo tema ulteriormente questa battaglie punto quarantennale
Questi tre prima o poi si ponga fine alla sola tali per arrivare a un risultato effettivo una sola parola osanna regionale sierosa riso anni che è garante comunale dei diritti dei detenuti del Comune di Fossano che non è lontano da Saluzzo
Grazie della possibilità di dire due parole la prima ringraziare Rita che venuta
A a fare questo girano nel cuneese ci ha fatto molto piacere a me personalmente per me personalmente
L'ho vissuta così anche come un momento formativo come garante dei detenuti che
A parte l'essere radicale quindi condividere da sempre questa battaglia giusta sulle all'impegno e attenzione alle carceri però
La figura di garante un ruolo particolare e da poco che sono entrata in servizio quindi
Non è neanche un mese e ho bisogno io sento di avere bisogno di un po'di formazione credo che l'Italia a questo punto di vista
Sia un'ottima maestra
Quindi con questa con queste parole le introduco lasciando la parola a lei
Ma io ringrazio intanto veramente i compagni di Cuneo Bruno Mellano che hanno voluto invitarmi per questo giro che di riflessione perché
Avremo tutta una serie di dibattiti e di visite e concrete nelle carceri solamente in due istituti quello di Saluzzo e di Cuneo
E devo dire
E qui mi rivolgo al Dipartimento dall'amministrazione penitenziaria che dovrebbe fare tesoro
Di direttori e quindi dirigenti come quello del carcere di Saluzzo perché il dottor Giorgio leggeri
è parsa persona competente e in grado di non aspettare che arrivi qualcosa dall'alto ma di muoversi per
Risolvere problemi e CIA ha rappresentato tutto una serie di problematiche
E che poi corrispondono con dati di illegalità che il direttore vuole risolvere
E cito un esempio per tutti quello degli ergastolani che hanno
Diritto a stare in una cella singola e non hanno qui dentro la
Possibilità perché non ci sono gli spazi
Ora si è parlato di spesso di quante volte l'avete sentito da Radio radicale di capienza regolamentare eccetera io vorrei che il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Se non altro togliesse quella scritta
Che c'è co e nei Report e di ogni mese laddove si parla di capienza regolamentare c'è un asterisco che spiega
Che la capienza regolamentare degli istituti italiani è calcolata sulla capienza prevista per
Le abitazioni civili
E quindi dovrebbero essere nove metri quadrati più altri metri se è prevista un'altra persona ora questo dato quindi che ci forniscono dei quasi cinquanta mila posti
Non è semplicemente vero è un falsa
Perché in questo istituto dove c'è scritto se ve ne andate a leggere capienza regolamentare e duecentosessantasei in realtà hanno fatto diventare le celle da uno
Di nove metri quadrati le hanno fatte diventare da due
E quindi io vorrei che almeno si avesse l'onestà intellettuale di togliere quell'asterisco perché è un'offesa non non esiste non è e nella pratica
E poi c'è il problema da risolvere anche qui
Della
Dei risarcimenti perché l'articolo trentacinque dare semplicemente inapplicabile non si parla di
Di veri risarcimenti l'accesso
A questo bisogna modificare la legge che è stata scritta apposta per creare giurisprudenza diverso da parte dei diversi tribunali di sorveglianza
Ognuno interpreta i metri quadrati come di fare sottraendo parti del mobilio oppure no
Oppure addirittura ci sono stati i magistrati ma non mi sembra che sia questo il caso che hanno prendono in considerazione la possibilità dei risarcimenti solamente
E se c'è l'attualità del pregiudizio
E cioè se si è fondamentalmente sotto i tre metri quadrati questa misura fra l'altro della della sentenza Torregiani che veniva indicata come misura
Proprio de ai limiti della tortura come trattamenti inumani e degradanti
Ormai sembra essere assunta
A misure di legalità se ci sono più di tre metri quadrati è tutto risolto storno e il direttore
Il dottor leggeri ce lo ha esposto con molta chiarezza perché soprattutto in una casa di reclusione e quello che è importante quelle che sono importanti sono le attività
E
Per esempio seppure qui si fa lo sforzo di far lavorare in un anno P.R. quattro mesi consecutivi detenuti sappiamo che non è un lavoro continuo
E stiamo parlando di persone che devono scontare qui anche molti e molti anni su sicuramente più di cinque anni e allora
Il lavoro in realtà e non c'è per
Di altri ministri gli altri otto come otto mesi e dell'anno per
E i detenuti
Così come il problema della scuola
E equi compiere così lunghe solamente da poco il gap credo grazie a questo direttore c'è un istituto superiore perché altrimenti ci si fermava
Alle scuole dell'obbligo diciamo e che è l'istituto artistico benissimo
è però bisognerebbe dare la possibilità di avere altri tipi di insegnamento in fondo ci sono due è una comunità di duecento sessantasei persone
E anche per chi vuole studiare all'università e abbiamo incontrato dei casi di persone che sono addirittura vicine alla laurea e che hanno dovuto interrompere perché trasferiti in questo carcere
Il percorso che avevano intrapreso abbiamo incontrato un detenuto che doveva ancora fare quattro esami e però ha dovuto rallentare perché non c'è la possibilità di andarli a fare e questi esami
E che sta già preparando la tesi di laurea
Allora
Si in una casa di reclusione noi troviamo queste limitazioni che poi diventano anche limitazioni e ce lo faceva presente il direttore presenta dal punto di vista sanitario
Poter fare una indagine esterna quando si presentano dei problemi sanitari di un certo rilievo diventa un problema coordinarsi
Con le ASL
E questo significa che poi si verificano fatti come quelli che abbiamo dovuto purtroppo constatare in altri istituti che
Problemi sanitari sottovalutati poi diventano problemi molto sei
E che portano a malattie gravissime che portano fino alla morte
Allora
Anche qui ci sono casi psichiatrici che dovrebbero essere seguiti con più
Ecco con più coerenza conto strumenti
E per fortuna però abbiamo un'attenzione dei radicali sul territorio e del garante
Di Bruno Mellano che ho avuto modo di verificare che insomma li conosce uno prego uno per uno i detenuti e questo
è molto importante
Perché e spesso il detenuto e quindi abbiamo diversi che vivono lontani dalla famiglia che provengono
Soprattutto dalla Sicilia dalla Campania dalla Puglia
E avere un punto di riferimento sapere che c'è a qualcuno al quale si può scrivere per rappresentare un problema e che magari poi questo problema
Possa essere anche risolto eh fondamentale altrimenti questo è un luogo
Isolato da tutto il resto isolato dalla società
Che invece vede io dico non solo teoricamente abbattere queste mura
Affinché
Ci si renda conto che il carcere ecco problema
Della società e che i problemi che qui dentro riscontriamo le situazioni che qui dentro riscontriamo spesso sono generate proprio dal dalla vita che ci fuori
Allora questa attenzione credo che sia possibilità di miglioramento per la società esterna e per chi civile dentro sia da lavoratore sia da detenuto