Tra gli argomenti discussi: Cinema, Comunismo, Cultura, Diritti Civili, Diritti Umani, Film, Jugoslavia, Societa', Storia, Tito.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 5 minuti.
Rubrica
Dibattito
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11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
All'inizio di cinema comuni ci sto un brillante documentario di Mila Thuram ai dice capace di interessarci e di divertirci intorno al tema sicuramente ostico del cinema jugoslavo i tempi di Tito
All'inizio si legge una didascalia nella quali si rileva che il Paese ha raccontato dal film non esiste più e forse soltanto una constatazione obiettiva
O forse invece tinta dall'impianto che è indubbiamente di alcuni e protagonisti del film
Comunque al di là delle intenzioni dell'autrice la conclusione che viene spontanea credo a ogni spettatore spregiudicato del film perché se un Paese così fatto non esiste più è un bene
E semmai potessimo ignorare quell'immane tragedia che è stata la successiva guerra ex Jugoslavia
Diremo senz'altro che quella didascalia anticipa un lieto fine
Cinema come misto svolge due temi convergenti il primo è la cinefilia del dittature del maresciallo Tito
Infatti la sua residenza a parole ma soltanto a parole non sua ma del popolo
Comprendeva una sala cinematografica privata dove quasi ogni sera titoli la sua consorte sdraiati sulle loro conoscenze long assistevamo davanti a un grande schermo a un film
Scovato e proiettato apposta per loro da una fedele servitore
Deputato esclusivamente a questo oneroso e prestigioso ufficio dico oneroso perché come lui stesso riflette non era facile trovare le cineteche
Un buon film quasi ogni giorno naturalmente a quei tempi su pellicola e perché il dittatore non lo si poteva imbrogliare arriva buona memoria edera capaci di ricordarsi di avere già visto un fin proiettato anche cinque anni prima
Quel proibizionista che ci sembra vivere della memoria di titolo ha l'aria ma oggi un po'di un bambino smarrito
Eppure in un momento del documentario prende lui stesso un'aria sinistra perché si racconta al Festival del cinema jugoslavo voluto da Tito che si teneva all'Anfiteatro romano di Paola
Era quel proiezioni istanze che riferiva i commenti del dittatore durante le visioni private dei film e dunque sulla base delle sue indicazioni
Si decideva quali film potevano essere proiettati e quali premi dovevano essere assegnati insomma in quella realtà circoscritta quel portavoce assume lui stesso la statura un popolo usati un dittatore
Tito da quanto apprendiamo amava i film americani per esempio quelli con John Wayne
E furono concessi anche al popolo dopo la rottura di titolo con Stalin in sostituzione insomma definì sovietici
Ma ecco questo è il secondo tema del film come Mussolini anche Tito doveva ritenere che il cinema pena l'arma più forte
Perché faceva finanziare dalle casse dello Stato un cinema di propaganda che dalle immagini antropizzata in questo documentario ci appare ridicolo e correndo
Con un tale dispendio di mezzi
Da poter sacrificare un ponte poderoso funzione per far girare la scena dell'esplosione di quel ponte già avvenuta e i tempi della resistenza antinazista capeggiata da Tito che quel film intendeva celebrare
Ma l'aspetto più sorprendente più scolante o più dimenticato almeno dai non specialisti
E che alla corte di Tito
Vuoi per convinzione politica voi perché lautamente pagati accorrevano prestigiosi del cinema prestigiosi divide il cinema
Americano e non solo come Kirch Dario las ibrida nel Richard Burton che addirittura interpretò il ruolo di Tito in un film e Orson Wells da u.s. sentiamo pronunciare una frase
Poi capricci ante e cioè cito a memoria se un gioco se un uomo si giudicata la sua attitudine al comando il primo uomo dei nostri tempi e Tito
Viene il sospetto che nelle intenzioni doveva esserci una vena di sarcasmo fatto sta che guai il SAC cenetta una parte in uno dei kolossal storici risolutivi da Tito che non resterà nella storia del cinema inteso come arte
Ma a chi ottiene una candidatura all'Oscar addirittura come miglior film straniero
Una figura
Migliore la fanno gli operatori e i tecnici io kosovari impegnati a vario titolo nella realizzazione di quei fini di propaganda soggetti ai condizionamenti più opprime enti
Impegnati in una competizione strenua quasi eroica e non sempre diciamo perdente con le creazioni del cinema di Hollywood
A volte tentati di far filtrare dei loro film almeno un refolo di riflessione critica sulla situazione politica della Jugoslavia
A rischio di vedere stroncate le loro carriere e proprio perché il racconto di quegli anni è in buona parte immediato da queste figure nel complesso simpatiche
Che rimpiangono quella frase pionieristica del cinema jugoslavo che il film di Mila Tonight certo
Riesce ad offrire senza forzature ideologiche dunque nel modo più persuasivo parlando apparentemente soltanto di cinema
Un quadro radicalmente dei mistificare ante del regime di Tito dunque un documentario da vedere cinema comuni visto di Mila Tonight dice un saluto da Gianfranco Cercone
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