Tra gli argomenti discussi: Chiesa, Comunismo, Crisi, Est, Periodici, Russia, Urss.
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Rubrica
Dibattito
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Articolo pubblicato sul settimanale Moscon schema vostri di Giulietto Chiesa
C'è in Occidente un certo numero di persone in genere ex Soviet orologi sempre più disoccupati che ha fondato il partito degli ottimisti la tesi prevalente che costoro propagandano e che alla fine dei conti
Nell'ex Unione Sovietica tutto si sistemerà per il meglio senza troppi traumi
La strada verso il capitalismo pensano costoro è sgombra il comunismo è morto e non risorgerà più perché preoccuparsi non so quanto questa corrente di opinione sia utile al futuro dei popoli dell'ex URSS persona mentre dubito molto che lo sia noto invece che il partito degli ottimisti ai suoi adepti anche in Russia in altre repubbliche di quella che oggi si chiama la Comunità di Stati Indipendenti
La questione principale racchiusa nella Q nell'allocuzione in fin dei conti non c'è dubbio infatti che la crisi prima o poi verrà superata ma non credo che si possa prescindere dei tempi e soprattutto dai modi della soluzione
Gli entusiasti quegli stessi che fecero credere dopo mischia uno che la Bulgaria e le repubbliche baltiche stavano per aderire entusiasticamente alla comunità continuano a pensare che il Commonwealth senza inglesi abbia un roseo futuro
A costoro si può soltanto augurare tutto il bene possibile con l'aggiunta di un paio d'occhiali affinché possono guardarsi attorno e vedere quello che sta succedendo
I realisti invece considerano freddamente la CIA sei come nient'altro che un comitato di liquidazione dell'eredità sovietica
Al termine del processo di divisione dei beni anche la comunità cesserà di esistere ciò che resterà e si dicono sarà semplicemente un insieme di Stati sovrani pronti a vivere in pace fra loro e il feconda cooperazione economica politica e militare
La prima parte di questo ragionamento appare sensata salvo su un punto che almeno una parte dei presidenti che liquidare un'unione su Vietti capisco uno e armata non la pensava affatto così e invece diede l'impressione di credere che la comunità avesse un futuro
La seconda parte di questo ragionamento è altamente improbabile
I suoi attori sono in genere critici feroci del sistema statale realizzato dal comunismo reale con la sua struttura gerarchica di repubbliche dell'Unione repubbliche autonome regioni autonome eccetera e con l'arbitrarietà delle formazioni statali che quel sistema creo sulla base del divide et impera e di criteri che costrinsero popoli e nazioni a convivere sotto le stesse strutture e su territori spesso ritagliati con criteri di forza e di totale arbitrio
Ma costoro sembravano aver dimenticato le loro critiche come si può pensare infatti che quella struttura istituzionale colma di contraddizioni irrisolte sia oggi in condizioni di sopravvivere e addirittura prosperare
L'eliminazione del centro burocratico comunista non ha eliminato le contraddizioni esistenti
è una condizione necessaria ma niente affatto sufficiente al contrario la fine della costrizione autoritaria non può che produrre e sta producendo l'esplosione delle tendenze separatiste autarchiche
La più clamorosa anche per le sue dimensioni fisiche di queste illusioni è rappresentata dalla cosiddetta federazione russa che copia la vecchia repubblica sovietica che non è in meno arbitrarie di quella e che solo facendo ricorso all'auto inganno può essere chiamata come se spesso si sente fare semplicemente Russia è un lungo discorso che qui non è possibile sviluppare ma una considerazione si impone la Russia lo nella Federazione russa
La fine
Dell'URSS ha già comportato la divisione della Russia difendere l'entità statale federazione russa quale essa è unitevi indivisibile è impossibile prima si prende atto di ciò meglio è per tutti
In altri termini è solo un miracolo per chi ci crede può consentire alla Federazione russa di rimanere nei suoi confini attuali
Esattamente come solo un miracolo può comporre pacificamente le contraddizioni che la comunità rappresenta almeno fino a che i leaders cui la storia assegnato il compito immane di attraversare questo guado non troveranno la forza di dire a se stessi popoli tutta la verità sulla situazione che l'Occidente si è pieno di ottimisti può essere comprensibile e si ritengono e si sbagliano che sia nel loro interesse e essi con una buona dose di cinismo preferiscono pensare che la cosa più importante d'un file per loro sia quella di liquidare definitivamente ogni disco futuro di una minaccia sovietica oggi russa poco importa quale prezzo debbano pagare gli abitanti di questo infelice paese che non c'è più
Non vedono costoro le ripercussioni mondiali di un cataclisma come quello che sembra un cioè non solo possibile ma probabile
Non percepiscono il rischio che lo Europa sia investita dalle schegge dell'esplosione continua Chiesa che ne vengono sconvolti tutti gli equilibri mondiali che Muti il rapporto tra il mondo cristiano e quello musulmano
Tutto questo per quanto penoso è comprensibile il fondo è facile fare i conti del dare e dell'avere stando a Washington o a Parigi
Meno comprensibile e adottare gli stessi criteri stando a Mosca o a chi altro un'analisi reale della situazione reale può venire solo dei protagonisti dei atti di questa crisi un ritorno indietro è impossibile e ogni velleità in questo senso è non meno pericolosa delle illusioni Rose sul futuro
Ma a me pare che manchi allo stato attuale un'iniziativa responsabile per bloccare le tendenze più pericolose
Le forze politiche i parlamenti e i governi appaiono largamente al di sotto delle necessità travolte dagli avvenimenti incapaci di guardare al di fuori e al di sopra dei nuovi Conf Fini che si innalzano in fretta occorre un'iniziativa coraggiosa multilaterale di tutte le forze responsabili un programma d'emergenza che raduni tutti gli uomini di buona volontà
Non per limitare la sovranità ormai irreversibile non per ricostruire unità ormai dissolte ma per radunare le forze della pace civili sociali politiche
è un compito che non spetta alla sola Russia e che anzi sarebbe immediatamente fra intesa respinto se fossero le forze politiche russe a proporlo
è invece un compito comune delle forze nazionali democratiche dell'ex Unione Sovietica a Mosca come a Kiev a Kazan'come a Tiblisi adducendo eccome arringa
L'obiettivo non deve perché non può essere la riesumazione di una qualche forma di centro la stessa comunità per quanto labile ormai evidente si rivela una costrizione e una limitazione di sovranità insopportabile per l'Ucraina ma può e deve essere la proclamazione di una tregua di una transizione concordata
Che prevede il minimo indispensabile di istituti sovranazionali verso nuovi assetti che oggi è prematuro perfino pericolosa delineare occorre un movimento di masse popolari conclude chiesa che per
Eh ma in modo coordinato e democratico sole leadership politiche che si sottragga alle suggestioni demagogiche di mi è stato ora irresponsabili e che raduni le forze della ragione attorno a un programma di concordia
In questo senso è solo in questo sarà possibile recuperare alcune delle strutture di cogestione previste dagli accordi di mischie uno e di Alma Ata ma solo un diverso clima politico potrà invertire le tendenze in atto e sono un si creerà automaticamente
In questa fase sta mangiando solo le forze cieche della contrapposizione
Dovesse conducono non è difficile prevedere poiché non è casuale che le prime dispute concernono la formazione degli eserciti nazionali più o meno consapevolmente ci si prepara la guerra
Ciò che occorre un movimento consapevole che si batta per una tregua e per il compromesso è un'ipotesi praticabile la risposta a questo interrogativo possono darla Soltan tu le forze democratiche ripeto sinceramente nazionali che hanno guidato lo smantellamento del comunismo nella Russia e fuori di essa la loro responsabilità in pensa se esse non si riveleranno all'altezza del compito non saranno perdonate dalla storia questo l'articolo di Giulietto Chiesa apparso sul settimanale Musco schema vostri
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