"Attualità del pensiero di Gramsci"

Siamo d'accordo io propongo di dare inizio ma questo nostro incontro nell'aprire questa riunione io vorrei anzitutto rivolge
A nome di tutti gli altri di fatto
Un vivo Carugo un vivo ringraziamento accompagna Alessandro Natta per essere qui presente questa sera il rapporto il nostro invito e per aver ferito la nostra associazione l'associazione romana Enrico Berlinguer per tornare a parlare nella nostra città e per riprendere il filo di una riflessione che l'ho visto più volte protagonista riflessione sul pensiero di Gramsci e superiorità
Del grande pensatore sardo
Da tempo voglio dire subito da dicembre lavoravamo insieme al Natta insieme ai compagni dell'associazione per intorno a questo appuntamento lo dico per sottolineare la casualità
Di certe coincidenze per esempio un un appiglio per la campagna elettorale che a sua volta ma forse questo non è un caso coincide con la ripresa dei colleghi che in cui ci sembra evidente prevalere l'intento strumentale più che quello di capire veramente la drammatica vicenda storica di questo nostro tormentarsi noi dal canto nostro con la conferenza di oggi e più in generale con le iniziative e i programmi dell'associazione Berlinguer e chi si vuole iscrivere tra l'altro di fuori credo che ci siano i compagni che sono organizzati a questo nuovo voi appunto come associazione voliamo invece dare un contributo serio di analisi e di conoscenza che non vorrei dire anche queste sottolineare va in senso opposto
Nei confronti di quello verso il quale ci si può spinge
Noi siamo convinti
Della Permanente positività di un punto di vista comunista un punto di vista critico e anche il dogmatico per capire meglio la realtà che ci circonda e quindi per dare un contributo alla ricostruzione la cultura politica porta non solo a conoscere ma anche a trasformare il mondo in ciò non siano spinti dal resto d'integralismo settarismo ne abbiamo una rendita di esercitare una funzione di surroga o di supplenza
Verso i partiti che ci sono e operano ovvero sui partiti che non ci sono ancora o che non ci sono
Consapevole certamente dei nostri limiti abbiano voluto dar vita nella scorsa primavera al di là dell'attuale appartenenza partitica di ciascuno di noi appunto all'associazione romana Enrico Berlinguer per sviluppare un lavoro di scavo e di ricerca in senso politico e culturale
E quindi rivendicando un alto un miliardo appunto da qualunque appartenenza partitica
E questo sia per contrastare la dispersione di un patrimonio originale peculiari quale fu appunto quello dei Comunisti italiani sia per contribuire a sviluppare un'indagine
Che forte di quell'eredità possa crescere in un confronto libero con altre culture con altre esperienze e soprattutto con la realtà che nuovi
Abbiamo trovato cinque iniziative
Dalla primavera a oggi abbiamo in programma della settimana prossimo incontro sulla realtà che si è venuta a determinare il crollo dell'Unione Sovietica con Carollo evitabile
E quindi in Oriente vogliamo continuare a lavorare su questa strada comunque gli intendimenti che ho detto prima e anche consentitemi per tenere in vita e se possibile per far fruttificare un momento unitario in cui le forze di quelle di quella che tuttora la sua piccola composizione l'attività di opposizione deposte le polemiche la povertà e la politica di tutti i giorni possano ancora incontrarsi per discutere e se possibile per costruire una prospettiva per questo abbiamo ritenuto che fosse ancora utile ed importante di partire da Gramsci
E chiede su questi argomenti un contributo abbastanza non solo lettore attento studioso di Gramsci come sappiamo ma anche e soprattutto dirigente politico di più vediamo in Gramsci crescono ente più significativo di quel comunismo critico di cui ho parlato un attimo
Il dirigente comunista che polemizza constatare che dialoga con Gobetti che parla di conquista del consenso ma che non si stanca di opporsi a questo tipo di società di mettermi a nudo le contraddizioni i prospettati soluzioni dire per questi motivi e non soltanto per rispettare una targa Gramsci ci sembra attuale per questo pensiamo sia importante continuare a discutere Arezzo per questo impacci immediatamente e do la parola sensato accompagna
Russia cioè dei Botto sviste
Ringrazio tutti
Cordialmente dell'accoglienza che mi commuove
Soprattutto desidero ringraziare Morgia che ha
Non dico che mi ha costretto ma mi ha persuaso a tornare a Roma
Per parlare di Gramsci sia chiaro
Certo
Con un qualche riferimento anche alle cose di oggi
Ma io vorrei proprio parlare di Gramsci che sono tornato a leggi
Naturalmente anche un po'di Togliatti
Se consentite
Anche un poco
Di me stesso e dico subito il perché
Qualche tempo fa ho letto nel saggio di uno dei nuovi interpreti di Gramsci questa affermazione
Che un approccio onesto alla storia del Partito Comunista Italiano
Richiede che non si chiudano gli occhi su mitizzazione di e strumentalizzazioni con le quali veniva filtrata l'opera gramsciana
Dalla segreteria di Togliatti a quella che Alessandro ma fallirono
E più recentemente
In un articolo sull'Unità mi pare
Di uno dei migliori studiosi di Gramsci
Che si è però politicamente in Nacci Tito
Mi sono imbattuto nel rimprovero rivolto ai dirigenti comunisti
A me ad Amendolara Tortorella Napolitano e via via ma anche aspri hanno anche a Giarratana ma in quanto storici del principe
Di avere scritto troppo ed era sottinteso male su Gramsci
Vorrei rilievo che potrebbe apparire singolare se non servisse di supporto alla critica sulla presunta gestioni di partito Dell'Atti eredità dichiara
Dico subito che non ho alcuna intenzione di levare proteste sono stato messo in ottima compagnia e mi si è fatto per fin troppo o no
Ed è certamente vero
Che anche negli anni più recenti io ha rivendicato con ostinazione Larry vita politiche culturali di Karachi
So bene ma lo sappiamo tutti che quell'Acito non toccava solo a Novoli poiché
Gramsci trascende la vicenda storica del Partito Comunista Italiano come sottolineava proprio Togliatti nel suo ultimo scritto su Gramsci
Ma senza dubbio spettava anche e precipuamente ai comunisti italiani poiché nelle opere nel pensiero di Gramsci sta uno dei fondamenti essenziali della loro storia
Ma chiamato in causa sia pure in modo molto sommario e rozzo e non avendo più d'altra parte obblighi o vincoli di ufficialità o responsabilità di partito
Mi è parso che potesse avere un qualche interesse
E non solo per me
Il ripercorrere l'itinerario che lanciano al di là dei contratti che sono stati i comuni alla mia generazione
Per ciò che in modo più diretto e specifico riguarda la mia personale esperienza e responsabilità
Altre volte mi è accaduto di ricordare un dato
Un po'singolare nel mio incontro con l'opera di Gramsci il fatto cioè che sono stato prima mente lettore un po'prima e un po'subito dopo la guerra dell'ordine nuovo settimanale
E che avevo quindi già un barlume del valore di Gramsci prima del mille novecentoquarantasei quarantasette
Ma con la pubblicazione delle lettere e poi via via con il volume dei Quaderni accadde Terme certamente ma ritengo per molti qualcosa di sconvolgente
E cioè la rivelazione indubitabile della grandezza di un uomo
Garante per la lezione etico politica che dice aveva dato
Con la limpida coerenza tra il pensiero e l'azione garante per la resistenza estrema anche quando il carcere gli appare e fu assai presto degni più che è una privazione della libertà un rischio incombente di morte
E grande per quelle alcolismo del pensiero chiarire che riesce anche a cavarsi sangue dai sassi espressione sua nello sforzo accanito di ricerca e di riflessione
Dunque
Abbiamo fatto un mito di Gramsci
Io devo chiedere acquisti ipercritici arcigni esso appunto il ma questo Gramsci che nel mille novecentotrentasette parrebbe e scomparire e per sempre nella disattenzione nell'indifferenza e che oggi è ancora ben presente e vivo e torna costantemente a far riflettere a stimolare il pensiero in tanti canti e non solo in quello dalla politica
Questo Gramsci che è divenuto un fatto mondiale
Il pensatore scrittore italiano tra i più tradotti e noti di questo secolo questo Gramsci che continua a suscitare inquietudini
E tanto interesse e curiosità anche per le sue per Rousseau anali vicende di uomo e di politico Atene non mi sembra che sia stato e resti una grande personalità della storia e della cultura della nostra nazione anche al di là dell'Italia e dell'Europa un personaggio mitico appunto mitico
E qui è dorato
In questo tempo di avvilimento e di riduzione della politica a contesa a traffico spesso oscuro e degradante per il potere
In questa così triste contingenza della Repubblica
Non basta forse quella sua testimonianza ineguagliabile
Del senso alto dalla politica
Del rapporto essenziale tra politiche moralità tra politica e cultura non basta forse questo per dare alla sua figura e alla sua opera un rilievo esemplare una dimensione come si può dire mitica
Ma l'imputazione più severa vuole essere quella di aver manipolato gli iscritti dichiarati
Le lettere e i capelli per compiere un'operazione politica io voglio dire qualcosa su questo
Molti ricorderanno
E nota
E da un'importanza notevole quando si affronta questo tema una lettera di Togliatti scritta Sraffa un mese dopo la morte di Gramsci
In cui Togliatti chiedeva poneva molte domande astratta fra le altre gli diceva
Che ne pensi di un'eventuale pubblicazione di estratti delle sue lettere del carcere gli estratti nel mille novecento quarantasette non si trattò di estratti
Ma nemmeno di una edizione integrati delle elette
Chi ha presenti però le ripetute affermazioni dello stesso Gramsci sulla difficoltà la fatidica che li incontrava scrivere quelle lettere proprio per il fatto di sapere che non vi erano privato
Che altri le leggi e vai controllava
Può capire quali ragioni e quali scrupoli abbiano determinato la selezione come si diceva in quell'edizione la larghissima Scelta del mille novecento quarantasette
Ma io vedete
Quando nel mille novecento cinquantacinque vero detto paura un poco anche di me
Quando nel cinquantacinque andai
Con l'animo dello storico e del filologo a dirigere l'Istituto Gramsci
Tra i primi compiti a cui posi mano con altri compagni e vi fu la preparazione di una nuova edizione delle le
Alla prima verifica mi resi conto che i tagli cosiddetti politici arrivano ben poco peso
Entrando più risultavano ingenui
Se si vuole anche meschini come quelli relativi abortite
Mentre
Ben più complessa ed anche giustificabile appariva l'esclusione di partiti intere lettere nell'intento io ritengo di difendere l'immagine di gran cinese gli aspetti più vinti
La decisione che allora nel cinquantacinque e prendemmo all'istituto di intesa contro gli atti fu quella di procedere ad una edizione integrale senza omissioni ettari
Ed oggi
Ecco il punto oggi che possiamo leggere tutto ciò io ritengo quasi tutto
Ciò che Gramsci scrisse dal carcere
E che anche nelle essenziali possiamo avere i riscontri dei suoi interlocutori
Le lettere di Giulia e di tattica
La corrispondenza tra Sraffa e Tatiana la corrispondenza fra Tatiana i familiari il giudizio può essere più sicuro anche sulla scelta del mille novecentoquarantasei
Bisogna riconoscere che soffriva una visione autentica reale di Karachi
Esaltava cioè la verità di fondo dalla sua battaglia e del suo sacrificio ma è anche vero che io riduceva in quali che misura la complessità della vicenda e del personaggio
Anzi occorre dire dei personaggi perché anche Giulia e Tatiana debbono essere comprese tra la tara Matisse e persone
Gramsci ci appare oggi ben più complicato
Tormentato tragico
Qualcosa di più diciamo di un combattente che non ha avuto fortuna
La sua figura risulta anche più eroica anche se e ricerca di non essere assolutamente un errore
Proprio perché mi pare abbastanza evidente che egli valuta fin dal mille novecento ventisette
Dal terribile viaggio di trasferimento da Ustica Milano che il carcere avrebbe rappresentato nel suo caso una condanna a morte in senso proprio e non figura
Questo è l'assillo che non lo abbandona più
Ed egli sfrutta ed analizzare lucidamente quel processo di demolizione fisica e psichica
Quella trasformazione molecolare che li subisce soffre nelle carceri bevitori e che può condurre allo sdoppiamento della propria personalità alla perdita di se stessi
C'è una metafora di Gramsci che bisogna ricordare
E quella del naufrago che può diventare cannibale
E gliela USA in una lettera in particolare quella Tania del sei marzo trentatré e la usa in una nota autobiografica e l'unica che
Chiarissima nota autobiografica dei Quaderni per significare il rischio del crollo morale della resa catastrofica
Se si vuol capire da una parte l'idea che diventa un rovello e i tentativi agli limite dell'ingenuità di trovare una via d'uscita dal carcere e dall'altra i contraccolpi distruttivi del fallimento di quegli sforzi o di calcoli errati
Come quelli relativi all'amnistia del trentadue e la preoccupazione continua per qualche iniziativa decisa a Bari nel terriccio a sua insaputa che fosse per lui umiliante etica tra tante lo sforzo disperato per resistere per produrre per adempiere il suo compito nonostante che egli sia divenuto come scrive un meccanismo guasto
Diventa via via in sofferenza estrema
Rovello di sospetti Garrido lancinante di accuse
Contro chi lo ha condannato al carcere e chi lo ha condannato e divenuto ormai un organismo più grande Complesso del far dunale speciale
Un grido che finisce per coinvolgere anche il suo mondo anche le persone più care perfino la moglie giunti
Allora giusta o sbagliata che fosse che l'operazione del quarantasette
Era rivolta a difesa di Gramsci ben più che ha l'opportunità di mettere in ombra in quel momento tensioni e contrasti politici
Come quello della lettera del ventisei o della svolta degli anni Trenta che non avevano eco nelle lettere o l'incidente che invece ne aveva per l'iniziativa di ieri ecco del ventotto
Io posso sbagliare ma a me sembra ormai certa
Che ben maggiore devastante rilievo abbia avuto nel dramma carcerario di garantire il suo rapporto con la moglie Giulia
Ora sappiamo meglio
Che si trattò di un nodo di incomprensioni di difficoltà ad intrecciare un dialogo dissi Lenzi per le grandi Shin comprensibili che rendevano allucinante la sua solitudine
Una solitudine al quale a Gramsci al quale per pietosa Bugia era stata nascosta che Giulia era ma
E soprattutto da questa vicenda familiare a mio parere che derive si alimenta quella visione quasi kafkiana di una congiura unire al sale di cui Gramsci si sente vittima e che lo conduce a formulare perfino l'idea di lasciar libera Giulia
E Sraffa diradi considerare quella lettera delle quattordici novembre del trentadue come documento di un malato
Ma dietro quel proposito assurde disperato
Di Gramsci c'era il rifiuto di Giulia venire in Italia
Ad opporsi fare ormai chiaro fossero soprattutto il padre e la sorella gente
E in questo atteggiamento non vi era certo alcun motivo politico e lo dico perché non vorrei che a qualcuno venisse ora in mente che il vecchio Apollon Schucht
Eugenia fossero come si è pensato per l'ammirevole Tania degli agenti staliniani
Più semplicemente mi sembra che considerassero Gramsci un po'colpevoli di egoismo per aver pensato soprattutto alla politica
E mentre la squadra fa la presenza di Giulia in Italia gli incontri possibili con grani ci sembravano una medicina buona per entrambi
Essi il padre e la sorella ritenevano invece che non fosse giusto esporre una giovane con due figli piccoli e malati ai rischi di quella impresa
La lucidità e il vigore del pensiero di Gramsci nelle note dei paterni
Non devono trarre in inganno di fronte al carattere Cerro otto lucido ma morboso e allucinatorio delle lettere dei momenti di crisi
E il rispetto per la figura di Gramsci etere quella di Giulia e il loro dolente sacrificio non possono far dimenticare che tutti e due
Come osservava Sraffa erano malati e Dio non faccio polemiche su chi ha scritto su queste vicende in questi ultimi tempi
Non sono stato invece corresponsabile
Ne quindi complice dell'edizione tematica dei paterni dal quarantotto al cinquantuno ma ho sempre difeso quella scelta
Come opportune valida
Nei confronti di critiche del tutto legittime sia chiaro spesso anche stimolanti ma per lo più dettate da prevenzioni politiche
E non sono mancate del resto con in più l'aggiunta delle gelosie accademiche anche nei confronti di un lavoro di grande intelligenza scrupolosità
Come l'edizione critica di Valentino Giarratana del mille novecentosettantacinque certa ogni scelta obbedisce ad un fine
La scelta del quarantotto aveva senza dubbio un significato un senso politico quello che non si può dire in nessun modo e adesso a Fossò una sorta di appropriazione indebita o di manipolazione dell'opera di Gramsci ne costituiva certo un arbitrio la raccolta delle note secondo alcuni grandi temi
E del resto ecco il punto
Per gli interrogativi di fondo
Perché garantisce scritto questi quaderni quali erano i destinatari di questa sua opera di questa sua assistita ambiziosa tavola Matica
A questi interrogativi non vengono in sostanza delle risposte Viveur osseo contrastanti dalle due edizioni
Anche se come è ovvio il testo integrale la datazione delle note le varianti offrono possibilità più ampie
E strumenti più sottili di comprensione
Ebbene ancora oggi ricordare
Che Grancini
Dal momento dell'arresto
Segue rigorosamente
Le norme di un partito che nel calcolo delle eventualità
Aveva messo anche quella dalla morte e della prigionia
Dei suoi dirigenti
Così egli interrompe i rapporti con l'estero
Non pretende Karachi in nessun momento
Di orientare e di dirigere il Partito comunista
O di partecipare alla elaborazione della politica dell'Internazionale comunista
Ma
Anche nell'angustia e nella sofferenza del carcere anche ridotto a persona privata garantisci resta tuttavia un politico in atto
Come il Machiavelli quando non è più segretario della Repubblica fiorentina e scrive il principe
E continua ad essere Gramsci un politico rivoluzionari
Il carcere è se si vuole l'indice più diretto e crudele
Del fallimento della rivoluzione socialista in Europa e della crisi radicale della democrazia politica in Italia
Magra esci non è un rassegnato né un vinto
Già tra il ventiquattro e il ventisei e lo sapete nel ripensamento strategico che sporca nel congresso di ioni
Nel saggio sulla questione meridionale nelle idee guida della lettera osa i dirigenti comunisti russi dall'ottobre del ventisei è possibile cogliere la linea di una ripresa i segni di una visione nuova della rivoluzione il pensiero dominante anche nelle carceri continua ad essere questo
E i quaderni risultano così la testimonianza più limpide e stringente della sua persuasione rivoluzionaria
Della rivoluzione possibile e nello stesso tempo costituiscono come è stato detto
Con un termine vero l'officina viva pulsante delle idee degli orientamenti degli strumenti teorici e culturali e delle linee politiche che occorre approntare
E mettere in campo per aprire nuove possibilità
E dare sviluppi nuovi alla battaglia per il socialismo in Italia nell'Occidente e su scala mondiali
Non vi sono palline o di iene di fare
Del resto il Gramsci che a Turi contrasta e litiga con i compagni e sulla svolta del trenta
Obbedisce alla convinzione che quella è una strada sbagliata non perché troppo rivoluzionaria e non perché il socialismo gli appaia ormai come una utopia insensata
Ma perché
Quella linea egli la ritiene del tutto inadeguata sotto il profilo culturale e politico alle esigenze del movimento comunista internazionale e non idonea
A promuovere una iniziativa politica per abbattere il fascismo
Per affrontare una trasformazione sociale e politica in una realtà come quella italiana ed europea
Lo scrivere Fiore richiede dunque quella ricerche riflessione accanita non miravano certo
Ad una qualche gloria accademica ad un qualche monumento per una laica sopravvivenza
E se dal carcere fosse uscito vivo i quaderni
Gli sarebbero serviti penso lo dico con paradosso non per una qualche cattedra di Filosofia o di storia ma per far meglio il suo mestiere
Gramsci apprestate il necessario per dare un fondamento filosofico teorico nuovo più saldo alla lotta per il socialismo per costruire una egemonica
E i destinatari del carcere erano io ritengo senza alcun dubbio il comunista e non solo quelli italiani
Ma in un senso più lato era il mondo dei lavoratori il mondo delle classi subalterne delle forze in sviluppo come egli diceva in tutto il buco
Non per caso noi noi ora di le generazioni formate sì negli anni Trenta e maturate nella Resistenza antifascista
Nella guerra e nella lotta di liberazione ci sentimmo destinatari gli è in pieno e al di là delle immediate appartenenze politiche dell'opera di Gramsci
Penso perdonatemi alla mia personale esperienza
Nella riflessione di Gramsci io scoprivo la verifica più acute e puntuale della mia stessa formazione intellettuale e morale
Una chiamata imperiosa ad un bilancio critico degli studi delle idee dell'impegno politico
E quindi aveva fatto i conti con i pensatori Croce Gentile innanzitutto
Che c'erano stati maestri
E con i quali tuttavia avevamo anche noi già avvertito noi piccoli però socialisti comunisti che fossimo che bisognava fare Hitchcock
Egli aveva passato ad un crivello impietoso i tanti scrittori del Novecento che anche noi avevamo letto
Ed ora capivamo che molti era giusto collocarli nella schiera dei nipotini di padre Bresciani
Esemplari DiVersi del letterato italiano della fratture del distacco esiziali in Italia tra letteratura e società la cultura e politica
Ma soprattutto
Ciò che mi colpiva
Quasi in senso emotivo era che nel carcere Gramsci in quella straordinaria ricognizione del terreno nazionale come condizione prima
Di un processo rivoluzionario su scala mondiale
Si fosse cimentato a fondo su quei medesimi temi e Problemi
In politica di cultura di storia di letteratura sui quali la parte più sensibile viva dei giovani studenti intellettuali aveva sentito il bisogno di interrogarsi e di lavorare
In quel terribile decennio che si conclude dalla guerra
Pensate quale scoperta fu per me
E negli ultimi anni della Scuola Normale a Pisa mi ero impegnato a fondo anche per una sollecitazione politica nello studio di l'illuminismo italiano dei giacobini della rivoluzione napoletana del novantanove
Ed è il rapporto tra storicismo e moderatismo il passaggio già in cuoco
Dello storicismo a programma politico moderato quale emozione suscitò la riflessione di Gramsci e sul concetto di rivoluzione passiva e l'uso che è di cuoco
E l'uso di quella categoria storiografica nell'analisi e nella comprensione del Risorgimento e dalla formazione dello Stato unitario
Dico cose che sapete tutti il difetto di giacobinismo e il perché visori moderati e non gli azionisti Cavour e non Mazzini
E in un'altra epoca storica perché vinse Giolitti e non i socialisti e il ruolo essenziale nell'opera trasformisti Ca'
Della cultura e della letteratura italiana
Ma anche uso a quella categoria Gramsci per intendere fatti
E fenomeni politici più recenti è innanzitutto il fascismo un intreccio di modernizzazione evita la SFOR Nismo in forme estreme e violente
Ma anche ritengo per valutare il regime staliniano
Il lavoro di Graci offriva dunque una trama di strada straordinaria coerenza e organicità
Si proponeva in modo prepotente comunque unto di verifica di controllo di riferimento per tante intuizioni e ricerche che nelle stesse direzioni si erano pur manifestate nella cultura italiana
E nel campo politico illuminava a fondo le ragioni le più lontane le più vicine della sconfitta nel primo dopoguerra del movimento operaio e del crollo della democrazia liberale
E dava vigore respiro inedito di grande fascino e per un suo asinità all'idea di una rivoluzione
Che fosse insieme una trasformazione dell'assetto economico sociale e una riforma intellettuali e morali e qui su questo punto sono le consonanze e le affinità
Con il pensiero che ha ispirato movimenti e correnti politiche complesse come ad esempio l'azionismo
Non che Gramsci fosse un liberalsocialista o un liberale democratico qui in queste come dire intromessi tematici e di orientamenti Pilato nel cercare lei affinità elettiva un sonante e sia chiaro
Né Togliatti né altri dei nostri compagni
Hanno avuto timori o preoccupazioni anche questo deve essere ha ribadito a rendere pubblico e a rivendicare l'originalità il valore del pensiero di Gramsci
Le lettere i quaderni vengono stampati diffusi proprio nel momento in cui in campo internazionale dall'Unione Sovietica e da Stalin veniva un colpo di freno alle esperienze nuove
Delle democrazie popolari ed anche alla nostra strategia della via italiana
Il rispetto verso la persona e verso il pensiero di Gramsci noi li possiamo rivendicare con serena coscienza per questo
E perché non abbiamo mai trasformato le sue idee
In una sorta di per avviare gli o di catechismo filosofico politico né in un complesso di pezze d'appoggio rozzamente allineate per la politica del partito comunista insomma
Noi non abbiamo formulato un gran cinismo
E non abbiamo proceduto a una codificazione della dottrina o dell'ortodossia gramsciana
E tanto meno abbiamo mai pensato che il suo pensiero fosse da ricondurre nel marxismo leninismo
La lezione che soprattutto ci siamo sforzati di trarre dalla sua opera è stata quella di metodo
Di un metodo anti dogmatico di valutazione dei processi storici di fondazione della politica sull'analisi concreta della realtà e su un impegno culturale e programmatico per legge Montale
Sappiamo bene giova ricordarlo
Che gran Scifo pronte sensibile nell'intuire il valore liberatore dell'ottobre sovietico contro le interpretazioni economicistiche fatta liste che del marchio
Egli comprende la necessità il valore creativo di quella rottura
Le ragioni della vittoria di legno e in particolare il dato etico politico cioè l'idea dell'egemonia e l'innesto della rivoluzione proletaria nel rivolgimento generale della società russa
Questa valutazione resterà un punto fermo in grande ma in lui matura presto la convinzione che non bastava alzare lo slogan
Lo dico in termini semplici del fare come in Russia
Che non si trattava semplicemente di ripeterlo di tradurre in Occidente l'esperienza dell'ottobre che occorreva impegnarsi e fu questo il senso fondamentale dell'ordine nuovo già nella ricerca di una strategia adeguata alla realtà italiana di un assoldato un l'al di là dell'Italia di una saldatura originale
Tra il movimento spontaneo delle masse
Stimolata a scendere in campo dalla guerra quattordici diciotto tutta la crisi dello Stato liberale dalle esigenze di giustizia ed eguaglianza ed esaltate dal suo movimento rivoluzionario in tutta Europa
Ecco trovare rosso al Datura tra questo movimento spontaneo e una direzione consapevole
Capace di elaborare di affermare un nuovo programma e un nuovo potere economico per affermare un nuovo potere politico
Questa idea delle forme specifiche della trasformazione socialista io credo che sia presente in Gramsci già prima della fondazione del Partito comunista
Ma diventerà più acuta a metà degli anni Venti
Non si tratta però solamente della Presa di coscienza di una diversa fase storica
Segnata dal riflusso dell'ondata rivoluzionaria e dalle sconfitte drammatiche del movimento operaio e dalle difficoltà che incontra l'Unione Sovietica
Ma più a fondo dalla maturata consapevolezza della complessità dei tempi lunghi della necessaria gli e differenziazioni
Nel rapporto nazionali internazionale nel processo storico gli avanzata verso il socialismo
La rifondazione strategica del partito comunista nel congresso di Lione è già in questo ordine di idee l'ho ricordato lo è anche quella lettera i comunisti russi dell'ottobre ventisei
E in cui Gramsci
Afferma il valore decisivo per l'Unione Sovietica materno tutto il movimento operaio rivoluzionario della politica di alleanza
E della capacità di direzione culturale e morale e politica dell'egemonia insomma e cioè il fatto che non basta dominare
Bisogna sa per di ricevere che non è sufficiente la forza che occorre sapere conquistare
Costantemente il consenso
Questo ordine di idee patate diventa centrale mi pare
Allora Gramsci indicherà con una metafora acuta nel passaggio dalla guerra di movimento alla guerra di posizione l'esigenza rispetta l'ottobre
Non di un minore ma di un diverso impegno rivoluzionari
Di una politica cioè di lunga lena proprio per le profonde differenze del rapporto tra Stato e società in Occidente rispetta la Russia del diciassette e perché ancor più
Mi sento di poter dire oggi anche sulla scorta gli studi che tanti nostri compagni hanno fatto anche recentemente Vacca
E perché l'analisi attenta dello sviluppo del capitalismo
In particolare negli Stati Uniti il fordismo l'americanismo li fa avvertire che in atto una estensione del rapporto dello Stato con le macchine
Dell'intervento pubblico negli condominiale con il delinearsi delle politiche dello stato sociale
Un processo economica e sociale che toglieva consistenza alle teorizzazioni catastrofiche sulla crisi è il crollo del capitalismo
A me non pare dunque
Che ci si possa imputare di avere compiuto una qualche rozza o banale strumentalizzazione
Cercando nei quaderni l'anticipazione o l'avallo di scelte come la politica che abbiamo fatto dopo la Liberazione
Vero è
Che dalla filosofia dalla prassi dai filoni più fecondi della ricerca di Gramsci la ricognizione del terreno nazionale la storia la cultura del nostro Paese e più ampiamente dell'Europa
L'indagine sulla funzione degli intellettuali l'elaborazione di categorie di concetti essenziali come quello dell'egemonia della direzione etico politica per costruire un blocco per uscire dal limite
Economico corporativo per lavorare alleanze e compromessi con altre classi in vista di uno sviluppo della storia nazionali e internazionale
è vero certamente che ti qui sono venuti elementi decisivi per l'elaborazione dello sviluppo della politica nazionale e democratica del partito comunista
Noi abbiamo cercato non solo di celle trarre caraibici
Abbiamo fatto anche questo
Non abbiamo cercato di imparare tra Luca
Anche di servirci della suono
Io l'ho fatto
Quando ad esempio alla metà degli anni Cinquanta o cooperato per mettere al centro della battaglia culturali in Italia il rinnovamento e la riforma della scuola
Facendo leva sulla riflessione storica sul pensiero pedagogico sulle intuizioni di Gramsci nel campo dell'educazione
Non posso fermarmi qui su questo lavoro che senza pudori
Vorrei rivendicare non a me
Anche a me e a tutti gli altri compagni che lo hanno portato avanti proprio per una valutazione onesta
Della storia del Partito comunista
Ed è l'opera nostra nella vita della Repubblica
Non solo per l'incidenza che esso ha avuto sulle poche e Serbia riforme in campo scolastico la scuola dell'obbligo e sugli indirizzi della pedagogia italiana
Ma per il rilievo politico per la testimonianza e la conferma dell'impegno dello sforzo nostro già prima del cinquantasei dell'ottavo congresso
Di costruire una strategia di riforme
Una concreta e moderna politica di riforme economico sociali di riforma intellettuale e morale
Altro che scoperta per rifornisce
Confesso
Che sono tornato ad asservire limiterò opera di Gramsci in particolare quando negli anni Sessanta ci trovavamo in presenza di fenomeni significativi
Quelli già allora preoccupanti di una deformazione del ruolo e del carattere dei partiti
La che oggi si chiama partitocrazia e quelli positivi anche dell'emergere di forme nuove del fare politica di espressioni inedite di partecipazione di movimenti autonomi nella società
Allora a me parrebbe necessario ripensare l'idea del moderno partito politico ripercorrendo anche i passaggi fondamentali per nove sotto il profilo storico e teorico in particolare dal che fare di lending al moderno principe Tigrai
Allora come oggi la mia opinione era che la lezione di Gramsci vale se lo leggiamo consenso storico
Cercando di usare nell'interpretazione del suo pensiero un criterio di grande correttezza scientifica
A me parte e sembra tuttora naturalmente questo è uno dei temi più controversi le interpretazioni di Gramsci e lo so bene a me parrebbe sembra tuttora che il partito pensato da Gramsci come moderno principe
Fosse una risposta
In un tempo di esperienze diverse e di viverla sia regimi totalitari
E per una prospettiva di direzione di tutto il processo storico nel senso bella liberazione e unificazione dell'umanità
Non c'è dubbio per me
Che il partito dei Quaderni è una formazione che tende all'organicità
Alla compiutezza alla sintesi di tutte le attività e le funzioni inerenti allo sviluppo di una società integrale civile e politica
è una pianismo dunque di lotte e di educazione di elaborazione di una politica e nello stesso tempo di una coscienza e di una cultura di un costume morale e politico nuovo
Visto il momento di costruzione di una unità tra governanti e governati di una volontà collettiva non solo per dare il massimo di incisività all'azione politica
A farsi universale tocca è un fatto e il partito dei fraterni ha questo carattere totalizzante è universale
è scuola di vita statali
Io ritengo
Anche prefigurazione dello Stato
Non direi che nei quaderni di sia un'esplicita non c'è teorizzazione del partito unico
E lo sbocco del moderno principe non è certamente il dominio o la dittatura di un partito eh
Al contrario il superamento dello stato e del partito stesso
Ma bisogna tener conto delle affermazioni di Gramsci sui partiti organici
Fondamentali e su quelli più organici e fondamentali non sono e cioè del partito che non è sia chiaro una puntura automatica nomenclatura di classe ma che
Pur essendo espressione di un gruppo sociale Hegra i si dice di un solo gruppo sociale
E capace di assolvere la funzione di equilibrio di arbitrato di diverso in gruppi di costruire dunque un blocco sociale
E soprattutto è capaci di svilupparsi in uno stato e in una concezione del mondo
Grecia aveva ben chiari i rischi
Quelli dello spirito di setta della sclerosi della burocratizzazione del distacco dalla realtà dalle masse
Del feticismo ripartito della riduzione appurò organizzazione tecnica macchina di potere i rischi cioè della perdita
Del connotato politico che è stata fatale per il partito comunista sovietico e per i partiti di stampo sovietico
Ma che è fenomeno patate che assilla e insidia oggi anche partiti di tirare Ossama attrici
Questo pericolo Gramsci lo avvertiva c'è quando ragionava sui partiti che avrei ogni anno e il Governo hanno
E per evitarlo indicava il valore essenziale del consenso attive diretto della partecipazione al processo democratico
Della formulazione unitaria della volontà collettiva e la forte impronta politico Morandi il fine progressivo del partito e la coscienza
Del suo auto superamenti
Debbo dire
Che io
Non sento molto il bisogno di dimostrare o di dimostrare troppo
Che per Gramsci non si può parlare di modello staliniano
E nemmeno che il suo pensiero si può chiudere nell'orizzonte leninista
Non è difficile
Vedere
Sia nella lettera del ventisette nei Quaderni terrestri di dati critici di fondo nei confronti di quella che è stata poi la politica e la direzione giusta
Aver mirato cioè ad una forma di politicizzazione estrema della società
Non avere capito aver smarrito il principio era esce lo ricordava già nel ventisei che lo Stato Sempre anche quello proletario è e deve essere espressione di un blocco sociale
Di un rapporto equilibrato tra la società politica e società civile un intreccio di funzioni coercitive educativo
Di uso della legge di uso dell'educazione e tuttavia
Io sono assai poco convinto dei tentativi di presentare Gramsci come una sorta di campione dell'anti stalinismo
Non c'è bisogno di questo
Ed anche il valutare i quaderni quasi come una risposta alla svolta del trenta mi sembrerebbe troppo riduttivo
Anche se è chiaro che la critica di Gramsci non si rivolge solo nel trenta contro il Partito Comunista Italiano ma contro l'orientamento dell'Internazionale comunista dopo il sesto congresso del vento
In verità la riflessione di Gramsci muove da ben più lontane
Muove dalla guerra quattordici diciotto e muove quindi dalle vicende dell'epoca moderna e investe l'intero processo rivoluziona di fronte alla rivoluzione dall'alto alle forzature del socialismo in un Paese solo della pianificazione della collettivizzazione delle campagne
Io non so se Gramsci
In condizioni di libertà
Si sarebbe comportato diversamente da come si comportò tanta parte dell'intellettualità progressista europea
Così non mi sento di affermare perentoriamente
Che la distinzione tra cesarismo progressivo e regressivo sia una critica indiretta al Partito comunista sovietico o non invece un sostegno mi pare evidente che quando gran esce afferma la necessità di una fase iniziale distacco latta Ria
Per ogni classe che fondi un nuovo Stato offre una quadri che giustificazione
All'indirizzo seguito in Unione Sovietica e di arresto anche la famosa lettera del ventisei non metteva in causa la dittatura del proletariato nei il regime di partito unico
Ma batteva con forza sulla salvaguardia del blocco storico in costruzione che sulla pratica dell'egemonia
E dal punto di vista dell'egemonia muovono sempre i rilievi critici che si possono ravvisare nei Quaderni nei confronti della politica sovietica e staliniana
Sia sul piano interno che internazionale per cui idee come quelle dello scontro classe contro classe
La soppressione di ogni dialettica nella vita sociale politica ad un'Unione Sovietica
La direzione come puro al comando o direttiva amministrativa la riduzione del partito politico a Rotella dello Stato a strumento burocratico e infine repressivo
Tutto ciò ai stridente contraddizione con il pensiero fondamentali di Gramsci
Era chiaro per noi
Doveva essere chiaro
E il moderno principe non si identificava per nulla con il modello staliniano
Ma è vero anche e questo a me premeva alla metà degli anni Sessanta
Che il partito nuovo non si identificava a sua volta
Con il moderno principe
Ma costituiva un fatto profondamente diverso diverso di
Non già nel senso che nel partito che venne costruito dopo la liberazione non vi fosse nulla della concezione gramsciana che sarebbe un'altra e apposta assurdità
La novità
Dopo la liberazione è che il partito nuovo si propone come parte dalla società come dirigente non solo di un processo di alleanze tra classe operaia e altri gruppi sociali
Ma di uno schieramento di forze politiche dalle quali può essere condiviso una prospettiva di società democratica errata verso il socialismo e dunque il presupposto del riconoscimento del pluralismo politico
Del sistema dei partiti come Vanzetti un regime democratica di qui
Care compagne e compagni cari amici parte il discorso degli anni della Resistenza e della liberazione sulle componenti storiche e ideali sul superamento
Della doppia prospettiva quella che poi si è chiamata doppiezza almeno
In questo senso ne ha parlato a Togliatti
Che era la doppia prospettiva tra due vie una via democratica è una via insurrezionale
E sul superamento conseguenti a questo della transitorietà della fase democratica
Di qui viene anche la sostanza della strategia unitaria della lotta di liberazione
Una guerra patriottica
è stato di recente ha riaffermato in un bel libro di ricerca
Di Claudio Pavone
Una guerra patriottica per l'indipendenza una guerra si può certamente dire civile contro il fascismo
E per una rivoluzione democratica quella che io non sapevo vedere
Nelle indicazioni di Norberto Bobbio era la terza guerra quella di classe cioè di una guerra per il potere da prendere con le armi
Che i comunisti avrebbero perduto anzi non avrebbero nemmeno combattuto
Pavone in verità dice altro parla quando allude a una guerra di classe alla forte motivazione sociale di classe c'erano otto che noi portammo senza alcun dubbio nella Resistenza e dopo in una grande battaglia di progresso di civiltà di Tabacci
Vedete a me pare che il fatto più grave in questa triste vicenda del presidente della nostra Repubblica
Sia stata quelle interpretazione già presente nel messaggio alle Camere
Dei quarant'anni di vita della Repubblica come una sorta di guerra civile latente o strisciante
Tenuta a freno solo con un pessimo compromesso
Tra comunismo e anticomunismo ha usato tante espressioni ma la sostanza è quella e poi sfogata Assisi
Nel terrorismo nelle Starace
Una interpretazione che può essere avesse di mira l'archiviare il perdonare Illica razziare ma che in definitiva ha risposto al proposito corrisponde al proposito di spezzare il fondamento della Repubblica
L'antifascismo e la Resistenza il patto costituzionale
Che è poi il senso e mi spiace
Per chi non aveva compreso della parola d'ordine della Seconda Repubblica al di là cioè della riforma dell'ordinamento dello Stato la liquidazione dei valori e dei principi e del programma della Costituzione
E io vorrei che fosse chiaro intanto ed almeno fosse chiaro per Nori
Che la politica del Partito Comunista Italiano
Durante e dopo la Resistenza prima e dopo il mille novecentoquarantasette ha avuto ragioni qualcuna credo di averne detta anche oggi ragioni e basi ben più profonde
Della saggezza di Togliatti o del lecco
Un bel niente S o delle convenienze fiscali
Da quella impostazione più ricordato in cui c'è la lezione di Gramsci ma in cui si va oltre garantisce già viene anche il contributo dei comunisti che io continuo a rivendicare all'elaborazione della Costituzione
Nella quale c'è la sanzione la garanzia del pluralismo sociale e politico ma c'è anche l'indicazione di un esce Monia possibile
Delle classi lavoratrici
Essendo la Costituzione fondata sul disegno della piena partecipazione dei lavoratori alla direzione del paese
E di qui
Viene anche per noi la visione del partito
Espressione e rappresentante di un blocco sociale
Formazione politica sulla base di un progetto e di un programma
Non c'erano otto un monolite inerte
Ma nemmeno per usare ancora un'espressione di Gramsci
Un attendamento zingaresco e mobile della politica perché un partito non vide se non lo si definisce nella sua identità nel suo programma e nel suo Codice
E se non si delimita
Altri
Altrimenti colletta Ras vero salita
Con le appartenenze molteplici e ambigue non ci sarà riparo agli inganni e alle immoralità dei trasformismi e delle trasmigrazione su queste idea del moderno partito politico e del sistema dei partiti
Quale tessuto di base della democrazia si è fondato un ordine non solo un ordinamento politico che ha senza dubbio subito deformazioni e guasti caporali
E che necessità oggi esigente rigenerazione e riforme
Ma non certo una restaurazione di passati ordinamenti capo dell'Ata magari come modernizzazione
Ed ora io vorrei trarre qualche conclusione da questa rievocazione di alcuni momenti del mio percorso gramsciani
Innanzitutto per ciò che riguarda il rapporto con la nostra storia
Da Gramsci
Io ho sempre sentito che veniva uno stimolo a culto a riflettere sul rapporto tra passato e presente
Tra storia e politica
E ad intendere la riflessione critica su se stessi comune elemento costitutivo della politica ed è qui nel rapporto appunto tra storia e politica fra tradizione e innovazione
Qui c'è stato per me il motivo primo il più aspro di contrasto nella fase più recenti conclusiva della vita del Partito Comunista Italiano
Io devo ripetere
Ancora una volta che io ho criticato e mi sono opposto al processo che ha portato a concludere l'esperienza storica del partito Comunisti attentare esperienze nuove
C'è un perché da parte mia non fosse avvertita un venisse sottovalutata la crisi e i rischi catastrofici dell'esperienza sovietica non perché non fosse avvertito venisse sottovalutata l'esigenza di andare avanti e risolutamente nello sviluppo e nel rinnovamento delle idee nella politica nostra di fronte a un cambiamento enorme
Come quello che il mondo sta ancora oggi vive
Il punto cruciale
è stato che nella nostra storia dei Comunisti italiani io non sentivo e se devo essere schietto non sento oggi il peso con l'angoscia delle macerie dei muri crollati il colpo del fallimento o peggio
La vergogna di politiche antipopolari oppressive tiranni
Al contrario io vedevo nella nostra esperienza una base una leva per promuovere una fase è una politica nuova
Così ho sentito come un'offesa
Soprattutto con un errore politico un'impostazione che metteva in ombra e autorizzava per riammettere in ombra l'autonomia ideale e culturale l'originalità
Il valore della politica del partito comunista la nostra visione del socialismo e anche più a fondo della storia e il contributo che noi abbiamo dato
Alla rinascita e allo sviluppo dell'Italia nei quarantacinque anni della Repubblica
Il nostro care compagne e compagni è stato un astro e durissimo percorso
Io non ho mai pensato
Che ci fosse qualcosa che dovessimo nasconde
E lo dico anche a proposito di Togliatti
Lo dico a proposito anche di questa lettera già apparsa autentica o no che sia compagno Vacca nei mesi scorsi ha pubblicato sull'Unità alcune lettere grandissimo interesse storico che tornavano ad onore di Togliatti
Ma non ho sentito commenta
Ora per questo si è alzato un coro
Io lo dico subito che non mi metto nel corrotti il sdegnati felici
Prego applaudite mi perché ne renderete difficile dire quello che voglio dire
Io non mi metto in questo coro e non mi metto nemmeno
Nella condizione di chi
Arrivo avrà privi di trovo assentito la durezza
Intanto perché voglio dire il perché intanto perché per ciò che riguarda la realtà effettuale
Chi ha fatto la guerra
Chi ha vissuto un'esperienza di prigionia in Russia in Germania in India negli Stati Uniti in Africa
Chi ha una qualche conoscenza della storia di quest'ultima guerra sa
Che c'era poco da fare
Dopo Stalingrado
L'impetuosa avanzata
Per l'esercito sovietico
E la rotta dell'Armir
In quell'inverno tragico tra la fine del quarantadue edizione del quarantatré
C'era poco da fare
Per salvare per difendere gli italiani soldati italiani prigionieri
Poco poteva fare Togliatti
Poco secondo me poteva fare anche Stalin
Ma non mi risulta
Che ci siano state durezze volute
Intenzionali nella parte del popolo russo né da parte dell'esercito soldi
Ma sulla posizione di quella lettera perché
E difficile giudicare diciamolo subito con gli occhi e con le sensibilità di oggi
Mi è stato chiesto Fund entravo quindi oggi
Qualche giornalista
Se io l'avrei scritta una lettera come quella oggi penso che non l'avrei scritta oggi
Ma nel mille novecentoquaranta vedete
Io ma non solo io tanti altri giovani come me ma già in condizioni di intendere e volere
Stavo laureando mi quindi non era un bambino io nel quaranta
Non solo mi sono curato la guerra
Ma sono andato a dar manforte a quelli che chiedevano
E non perché ritenessi che la guerra di Mussolini era giusta
E non perché pensassi che Hitler e Mussolini avrebbero avuto la meglio ma perché ero convinto
Che nella guerra il fascismo avrebbe avuto la sua sconfitta
è questo obiettivo a me sembrava allora con valutazione cinica
Lo riconosco che fosse da perseguire
Ad ogni costo
Poi sono stato soldati anche all'altra
Poi ho vissuto fino in fondo il Carramba della sconfitta
E lo lo sfacelo del nostro Paese
Poi sono finito in nulla anche al tedesco
Dove i morti di tutte le nazioni d'Europa parlo non di quelli che volutamente sono stati assassinati
I morti di tutte le nazioni d'Europa
Furono centinaia e centinaia di migliaia
Un prezzo tragico e se qualcuno mi chiedesse
Ma oggi
Pensi
Che si era giusto andare in piazza a gridare guerra
Io capisco che il modo dissentire
Di oggi
Oggi che siamo diventati tutti
Sostenitori della non violenza
Che pensiamo che debba scomparire la nozione di nemico può apparire enorme cinico
Quello di ricorre la salvezza del proprio Paese e anche dalla patria ho visto che Rossanda dice ma non mi piace questo termine a me piace molto ma io lo voglio anche dire
Che la salvezza del Paese dalla patria dovesse essere riposta nella sconfitta
Nel nostro Paese ma c'è arrivato perfino Benedetto Croce a pensare visto che non credo fosse
Un cinico
Noi abbiamo vissuto una guerra terribile
Si è detto io credo che sia anche vero
Che abbiamo vissuto una guerra che era una guerra ideologica
Una guerra civile non bisogna amplificare troppo questo concetto ma in Italia l'abbiamo condotta questa guerra ci siamo uccisi italiani italiani
Il concetto di appartenenza nazionale è passata in seconda linea
Rispetto ad altre appartenenza
Io credo che di tutto questo bisogna tener conto
Se si vuol dare un giudizio ma io dico un giudizio un giudizio storico erano solo non un episodio un fatto una lettera
Ce ne saranno tante ce ne sono tante lettere di Togliatti immagino nero
Ma sul complesso su una persona su una personalità su un uomo
Che è stato un politico geniale
Grande
Allora e per Togliatti se debbo confessare quello che mi ha colpito se su quella lettera
Non lo so non l'ho vista nella sua integrità
E non faccio badate che lascia una parte altre polemiche
Non faccio polemiche su chi compra diffidente
Secondo me epoca attendibile mi spiace dirlo anche se è stato un paese per il quale abbiamo tante volte palpitato
Mi sembra che non sia degno vendere Caronte a Rimini o buoni
Ma anche gli storici
Chi vuole esserlo storico sul serio
No uno storico non può fare un'operazione come quella che ha fatto quello che ha trovato questa lettera perché terra della dignità attività professionale
Perché bisogna nascondere la lettera perché è uno non fa uno scoop giornalistico ispirata lì
Anche se a rocce sulle responsabilità di Togliatti
Ma non fa quello ma se io debbo dire che cosa a me ha colpito e Turcato
In questa lettera ed entra nel mio ragionamento che sto conducendo a termine
è la perentorietà
E la durezza della lezione che Togliatti impartisce abbia
E cioè quella della provvidenziali ITA o giustizia della storia
Questa pedagogia della storia che insegna
I storia magistrale no
Che dice svela le colpe e fa imparare anche attraverso quei prezzi terribili
Qui
Come altri ha già notato io avverto un suono al su
Non perché dico che la lettere fa avverto un suono falso avverto un eccesso
Come quando si risponde a una domanda
Che si ritiene un po'provocatori
Ecco io credo che su questo bisognerà vedere
Riflette questo è il punto
Che a mio giudizio
Per me
Appare più singolare
Cosa voglio dire il divino Hegel anche altri
Si sono domandati come mai Togliatti è vero che rientra io ne ricordo la devo dire portare sì no se ricordo che dopo l'ottavo congresso
Quando
Ebbi l'incarico di occuparmi delle scuole di partito
Sì fu nel comitato centrale quando Togliatti fece fra le altre proposte degli incarichi di lavoro anche questa famiglia
Si alza un compagno alcali ho voluto tanto bene
E aveva un grande rispetto e posso dirlo Portello Narduzzi che era il segretario della federazione di Roma
E disse ma non mi sembra giusto che l'incarico delle scuole di partito tocchi al compagno nata che un crociano
Allora ricordo che Togliatti il quale aveva le malignità e le cattiverie anche
Erano e ci sono le aveva le cattiverie le malignità anche egli erano tipiche nel rispondere disse
Mancanza ma con radici ma questo è proprio un merito non vere un un handicap perché Natta percorso la strada fondamentale
Quella da enti anche a ma
Quella che abbiamo per cosa anche no
Quindi Hegel centrava
Ma che Hegel potesse essere nella terminologia detto agli atti divino
Mi sembra veramente un po'troppo se non ne nell'ordina punto di una risposta o di una lezione euro dura a chi non aveva capito a chi non aveva capito qualcosa va bene che
Io ho fatto questa accende e ho detto che mi che mi offende ecco
Un poco questa insistenza sulla provvidenziali state all'astro
Perché vedete io non credo che noi avessimo ora ritornando il discorso su Gramsci che noi avessimo bisogno delle crisi
E del crollo dei regimi di tipo sovietico per capire l'insostenibilità e l'hai eventualità di una caduta di quei modelli sociali e politici ho detto il sostenne di Lita non dico non riforma abilitabili etere capire più a fondo
Che il socialismo non è una necessità non è uno sbocco già scritto nel corso delle cose non è insomma abbiamo ripetuto anche recentemente una scadenza inevitabile e una certa una possibilità
E a me pare ecco perché rilievo anche a Togliatti che la critica della riduzione banalizzazione del marxismo ad una filosofia della storia meccanicistica e salvifica
Forse già ben chiare Ingrascì
Prima del carcere NI Paderni
E in questi anche il riconoscimento del valore mobili tante in una fase primitiva che può essere di tempi ma può essere anche di mentalità
Il valore mobilità anche delle visioni millenarista insieme dell'appello su azioni utopistiche che diventano fette religione gli ha colpito Pontecorvo
Verso il quale ho un grande rispetto che ha detto recentemente il mio comunismo è stato un affetto
Ma che questo richiamo dei grani ci faceva vale serve per affermare una band viverlo sa concezione
Quella dell'organizzazione delle volontà dell'impegno di lotta su di un progetto politico non la credenza dunque di una qualche verità
Originaria e assoluta di una predestinazione di un qualche tele o l'ucciso in modo otto evindenzia Lita religiosa lo della storia ma lo sforzo di capire la realtà di interrogare il passato
Di progettare e nel programma lo sappiamo sta per Gramsci la previsione
Gramsci già detto che non c'è predestinazione
E non c'è nemmeno garanzie
Né per gli individui mettiamo gli organismi sociali
Le istituzioni umane dagli Stati ai partiti
Ma questa liberazione dalle diverse forme religiose o filosofiche del Milena ritmo non contraddice patate anzi lo sottolinea quel bisogno strutturale degli uomini
Di essere filosofi e storici
Consapevolmente e criticamente
Per partecipare attivamente alla produzione della storia del mondo parole dichiara
Le tempeste oggi sono garantiti
Ma io non vedo avvenire per chi
Sul terreno ideale culturale si lascia intimidire o piegare di fronte alle idee oggi correnti
L'assalto al cielo è stato solo un errore
Sciagura orrore che i guai anzi sono cominciati con la ragione illuminista
Con la superbia dell'uomo
Di farsi protagonista della storia
Con le utopia i progetti di società nuove dividere l'azione dell'uomo e dei popoli di affermazione dei diritti dell'uomo sempre più ampi di leader fatico Alianza di giustizia e anche i unificazione
Su queste basi del genere umano
Cambiare il mondo si dice un'impresa enorme ed è vero
Le rivoluzioni quelle di cui da cui abbiamo tratto gli auspici in Europa il mille settecentottantanove mille novecentodiciassette non sono state delle palingenesi risolutive vero ma è pura stoltezza riteneva di non voler fare credere che non hanno portato alcunché di positivo peggio hanno rappresentato solo
Un danno un errore
Cambiare gli uomini si dice a un obiettivo non solo difficile ma del tutto impossibile poiché la natura umana sarebbe qualcosa di immutati
Ma io resto convinto che ha ragione Gramsci
Quando in una nota dei Quaderni osserva che l'innovazione fondamentale introdotta dalla filosofia dalla prassi nella scienza dalla politica e dalla storia
è proprio la dimostrazione che la natura umana
è l'insieme dei rapporti sociali storicamente determinata
E dunque che si può cambiare
Certo
Per questo occorrono risposte nuove valide ai problemi attuali del mondo e del luogo occorre un fondamento filosofico e morale alla politica un sistema di idee e di valori
Che altrimenti non si va lontano o ci si condannato un pragmatismo di scarso respiro
E queste esigenza prima a me importa sottolineare finisco anche di fronte alla situazione del nostro Paese
Nel momento in cui si riapre
Molti confusi drammatici grotteschi anche una campagna elettorale che avrà ne siamo consapevoli tutti una portata enorme
Non occorre che io insista sui dati della realtà per tutto il mille novecento novantuno c'è stato un coro crescente nella denuncia preoccupata svegliata dei mali di taglia
C'è solo l'imbarazzo nella scelta delle definizioni che sono tutte forti sclerosi massima bancarotta
Nel sfascio putrefazione del sistema politico eclisse dalla legalità Agonia dalla Repubblica
Ma questa crisi ed eclisse Festo decadere Dufour scarsi dei valori e della moralità
Questo fatto rapire sì di ogni idealità di ogni progetto di trasformazione e la recessione ora messa in mostra
Non saranno mica il frutto maligno di qualche congiunzioni astrali o di qualche PPI Lica maledizione varate che io non mi lanciò se la denuncia dei guasti e dei pericoli e così ampia generale mi allarmo però quando si fa come si è fatta generica confuse esorbitante quando non si riesce più a indicare con chiarezza le cause e le responsabilità
Che sono innanzitutto dei ceti dominanti e sono negli indirizzi e nelle scelte politiche e di governo
Non voglio l'ho già detto a parlare del Presidente della Repubblica
Per me lesse io indicata
Perché è da molto tempo
Considero che egli sia fuori del ruolo della funzione dello stile che dovrebbero essere proprie della figura del presidente
Ma la cosa più grave l'ho già detto
E che dal Quirinale sia venuto un attacco ai carpini dalla Repubblica io ho polemizzato anche in passato
Nel PC
Duramente anche contro Livia la parola d'ordine della Seconda Repubblica perché quest'espressione al di là dell'origine destrorsa mi sembrava carica di ambiguità e di pericolo
Ed ora si è fatto chiaro che sotto quelle insegne oltre il proposito sciocco della vendetta contro il patto unitario
Contro il compromesso storico della costituente che è venuto già anni addietro da alcuni dirigenti socialisti c'è quello di colpire la matrice antifascista della democrazia italiana
Il programma dei principi e delle finalità del rinnovamento e dello sviluppo della società italiana che è iscritto nella nostra Carta moderna e attuale dei diritti e dei doveri non mi si dica lo so bene
E le riforme di cui si è parlato e si parla riguardano l'ordinamento dello Stato
Perché questa impostazione teca nello stesso tempo per difetto che per eccesso è del tutto evidente
Che siamo di fronte ad una crisi seria preoccupante della democrazia italiana
Delle istituzioni più confusione di quella che abbiamo avuto in questi mesi dei poteri e degli apparati e dei servizi dello Stato
Ma anche per questo ordine di problemi
Bisogna saper distinguere
Tra ciò che dipende dai limiti dall'inadeguatezze o dal logoramento delle regole degli istituti dell'ordinamento costituzionale e ciò che invece vi arriva dagli orientamenti e dalla pratica politica
Dalla concreta direzione dalla cosa pubblica
è del tutto evidente la necessità stringente e l'importanza di una riforma dello Stato e delle istituzioni ma non bisogna ingannare la gente
Non bisogna fare credere che ci siano detto a casa
Prima di tutto viene la politica
Si riconosce generalmente ormai che all'origine della crisi del deterioramento del guasto del sistema politico ma della vita sociale dello spirito pubblico c'è stato e c'è la mancanza di alternative reali
Ne sono ben persuaso e del resto per una vita
Con tanti di voi io mi sono battuto per rompere questo sistema di potere
Ma l'impedimento al ricambio nel governo del Paese e nell'indirizzo politico e ti affondo nel tipo di sviluppo
Noi non possiamo Pirlo farà credere che sia essenzialmente determinato dai congegni dalle regole e dagli ordinamenti della Costituzione
E nemmeno dalla proporzionale e tanto meno dal comunismo russo dal muro di Terni
Ciò non significa naturalmente
So che dicendo queste cose si corre il rischio di essere fraintesi ciò non significa che non si debba cambiare significa in primo luogo che deve essere ben chiaro e coerente l'indirizzo e il fine del cambiamento
Altrimenti si rischia di essere sospinti care compagne e compagni nel prodotto vento che soffiato a tempo
E che forse un po'abbiamo anche noi contribuito a far soffiare contro la politica il Parlamento i partiti
E che sembra invocare il potere tortine
L'autorità e la decisione degli uomini forti la democrazia nota dilagare i pronunciamenti plebiscitarie e i presidenti per grazia di Tizio
Altrimenti
Se non si fa chiarezza su questo si rischia di far credere alla gente che la cosa più importante seri decidere se a dirigere il futuro governo sarà Andreotti o Craxi
No
Tornare a prima del mille novecentoquattordici in Italia e in Oropa non è una modernizzazione
Prima di tutto e scusate l'insistenza viene la politica voglio dire la politica nel senso alto del terzo
E cioè una linea un progetto di riforma nel campo sociale e morale di grande vigore respiro
Un'idea animatrice una scala di valori per una società più giusta più pulita più ordinata qualcosa che viene esprimo comunque assieme
E i programmi di governo
Ecco voglio dire una persuasione razionale è una fede
Che siano capaci di muovere le coscienze ove gli organizzava e forza di volontà di suscitare un movimento ideale e politico di massa io non invoco l'utopia
La fede nelle sorti magnifiche e progressive o in un qualche nuovo sole dell'avvenire
E so bene l'importanza della concretezza nel proporre e nel fare
Ma la politica senza idealità
Senza scommessa sul futuro senza progetto di cambiamento perde luce calore è il senso e danno partita vinta il furto
Per chi mira oggi ad una rigenerazione della nostra comunità
Ad una più sicure Dante affermazione dalla democrazia
A una riforma intellettuale morale e vuole per questo costruire a sinistra una forza di alternativa questa e oggi l'esigenza prima
Costruire un'identità Annetta chiaro distinte
Battere nell'immediato la coalizione anzi il blocco conservatore il potere che è costituito dalla Democrazia cristiana e dal partito socialista
Una ripresa una prospettiva di sinistra comporta necessariamente questo passaggio
Con più fiducia e compiuto determinazione queste logorio che rivolgo a quanti donne e uomini sono stati parte del popolo comunista