04 APR 1995

Intervento di Gianfranco Dell'Alba sul bilancio dell'Unione Europea

STRALCIO | - PARLAMENTO EUROPEO - 00:00 Durata: 4 min 27 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Gianfranco Dell'Alba sul bilancio dell'Unione Europea", registrato a Parlamento Europeo martedì 4 aprile 1995 alle 00:00.

Sono intervenuti: Gianfranco Dell'Alba (parlamentare europeo, Lp).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Agricoltura, Beni Immobili, Bilancio, Commissione Ue, Consiglio Europeo, Corte Di Giustizia Europea, Istituzioni, Parlamento Europeo, Spesa Pubblica, Unione Europea.

La registrazione video ha una durata di 4 minuti.

Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Gianfranco Dell'Alba

    parlamentare europeo (LP)

    Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, onorevoli deputati, è un po' un peccato che per motivi di organizzazione della seduta abbiamo dovuto mettere nello stesso pacchetto questo dibattito molto interessante che riguarda, in realtà, due argomenti distinti, che meritavano forse entrambi una discussione separata: da un lato, il problema del bilancio rettificativo e supplementare e, in quel contesto, il conflitto che ci oppone al Consiglio e, dall'altro, le prospettive finanziarie del '96. Di fatto, si è parlato forse un po' più del primo punto e un po' meno del secondo, il che è anche una conseguenza negativa. Per quanto riguarda il primo punto, occorre raccogliere la palla - e da questo punto di vista il presidente Samland, parlando a nome di molti colleghi, se non tutti, presenti in quest'Aula, l'ha raccolta immediatamente - rispondendo agli interventi del Presidente del Consiglio e del Commissario Liikanen: il primo, a mio giudizio, un po' più comprensibile, il secondo un po' meno, là dove il Commissario, pur dichiarando di non voler prendere posizione, in realtà ha fatto chiaramente capire che era stato il Parlamento a sollevare un confitto poco opportuno e che la Commissione si sarebbe comportata come si è sempre comportata. Ora, mi pare che il Parlamento sia molto ragionevole in tutte le sue richieste e mi pare che in questo conflitto, sulla classificazione delle spese come su un'altra vecchia richiesta - visto che il Presidente Lamassoure è qui in Aula non sarà certo lui a negare quanto gli sia difficile, quanto gli pesi trovare un compromesso sui fondi del FES - probabilmente se il Consiglio avesse da tempo seguito la via indicata dal Parlamento, questo sarebbe un problema di meno che la Presidenza francese avrebbe dovuto affrontare, sapendo - come sappiamo - quanto le sia difficile trovare i soldi per affrontare le difficoltà che la non-iscrizione in bilancio sta comportando per il FES. Per quanto riguarda le dichiarazioni del Commissario Liikanen, vorrei dire che noi, come Parlamento, abbiamo agito con grande prudenza, con grande pudore, direi, da questo punto di vista, limitandoci a chiederci se nella massa gigantesca di spese agricole sia davvero di diritto che ciascuna spesa agricola, anche quella per finanziare i Resto du coeur, sia da considerare spesa obbligatoria. Tutto lì: spetterà alla Corte di giustizia decidere. Noi l'abbiamo fatto con conoscenza di causa, questo Parlamento ha votato a grande maggioranza e quindi, adesso, mi pare che la palla sia nel campo della Corte. Certo, se tutte le frodi avvengono nell'ambito delle spese obbligatorie, chissà, forse è un elemento non del tutto casuale. Per quanto conceme gli orientamenti per il '96, credo che anche in questo settore il nostro Parlamento voterà dei testi molto validi, molto importanti per quanto riguarda la trasparenza, il rigore nonché tutta una serie di misure ormai impellenti per controllare le frodi e perché no?, per controllare anche quanto facciamo noi stessi, specie in materia di politica immobiliare. Da questo punto di vista saluto, nella relazione dell'onorevole Miranda, la parte rigrardante una valutazione d'insieme delle spese delle Istituzioni in materia immobiliare: il Parlamento è una casa aperta, si parla - e a giusto titolo se ne parli! - delle spese che il Parlamento deve fare, dato che altre Istituzioni o altri organi gli impongono una sede, una e trina, ma potremmo parlare anche delle spese delle altre Istituzioni e, soprattutto, della strategia seguita, per capire se non possa essere individuata una strategia ideale per l'insieme delle Istituzioni stesse
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