"Crisi della forma-partito. Fenomenologia, interpretazioni e interrogativi"

Sì pronti possono venire soltanto Raffaela Milano non sono ancora arrivare tutti i relatori ma io credo che noi nemmeno tutto il pubblico naturalmente ma io penso che sia opportuno non perdere la occasione di a vere un
Dialogo con testimonianza è un insieme di opinioni di punti di vista da parte di Carlo Fracanzani un deputato ecco Cesare Salvi prego
Benvenuto che devi andare via tra praticamente un quarto d'ora e quindi al quale terrei a dare la parola prima che debba andare via perché c'è la direzione la riunione della direzione del suo del suo partito io ricordo che stiamo
Alla ultima seduta di questa seconda sessione della CRI dello Forum permanente sulla crisi e dà forma parte della dello stato dedicato alla crisi della forma partito ieri ci sono stati una quindicina gli interventi di relazioni di esperti di scienze sociali e di giuristi di studiosi di cose politiche di operatori politici che hanno riflettuto insieme nuovi sulla
Sulla crisi dello Stato anche in relazione alle interpretazioni proposte circa
La riflessione Mauro Teho da quaranta nella sua relazione introduttiva
Oggi in questa terza seduta dovremmo praticamente tirare un po'non le conclusioni ma dare qualche indicazione
Discutere gli interrogativi che sono aperti legati al futuro della forma partito lo faremo con una serie di relatori uno dei quali appunto a necessità di andare via alle dieci in punto dal quale quindi do subito la parola magari riservandomi dopo di fare un punto sulla situazione sulla discussione di ieri quindi do la parola a Carlo Fracanzani
Parlamentare della democrazia Cristiana che peraltro in questi ultimi mesi si è molto occupato mi pare della di proposte di riforma
Del suo partito sia in sede giuridica sia in sede diciamo di organizzazione rapporti all'interno prego
Io mi scuso se la mia presenza come una sorta di uno che scatta qui paracadutata anzianotto paracadutato una presenza prevede di pochi minuti senza il momento del confronto essenziale con gli altri interlocutori ma i motivi richiamati da Giovanni Moro mi impediscono
Una permanenza più lunga soprattutto l'ascolto come avrei desiderato degli altri partecipanti a questo incontro
A me pare che ai partiti politici si pongano oggi
Almeno tre riflessione la prima è
Che differenza tanti anni fa
La delega che essi ricevono dai cittadini non è una delega in bianco
Ma e una sorta di mandato che limitato
In relazione alla crescita della società civile anche tra una crescita di esigenza di domanda ispettiva attuazione di democrazia diretta di partecipazione diretta da parte dei cittadini
Una seconda riflessione
Che il ruolo degli stessi partiti
è imitato dal fatto che la crescita della società porta anche una crescita la nascita di una crescita e di tutta una serie di soggetti
Che hanno una rappresentanza un ruolo non soltanto di carattere sociale ma con un'incidenza di carattere politico
Terza riflessione che questo
Ridimensionamento dello spazio questo contenimento dello spazio dei partiti
Deve essere accompagnato anche da un discorso di carattere qualitativo che cioè lo spazio più delimitato
Dei partiti deve essere anche rimeditata in termini qualitativi
Cioè proprio nel momento in cui lo spazio minore tanto più ci deve essere una rimeditazione per una affinamento in termini qualitativi e soprattutto una rimeditazione per una riscoperta del ruolo originario dei partiti io credo che i partiti oggi cadono molto spesso in due tentazioni assidue peccati che sono concomitanti che sono due facce della stessa medaglia
Un peccato di omissione un peccato di occupazione
Un peccato di omissione nel senso che vengono meno
Se indossi essendo sì ho costruito quel ruolo che Moro richiama di Ponte di condotto di collegamento frase cetacei Riley istituzioni di cui i partiti dovevano essere particolare forma di collegamento spendo i partiti larga misura ostruito questa capacità di essere un condotto aperto un condotto ricettivo di interventi della società civile
E essendosi costruita questa capacità di ricezione diminuita anche di molto la capacità di carattere progettuali proprio dei partiti che sempre soprattutto una società complessa come questa dovrebbe caratterizzare invece queste organizzazioni contemporaneamente alla caduta di questo ruolo da parte dei partiti
Invece avere imboccato la strada di un ruolo improprio cioè quello di occupazione di occupazione di spazi dell'economia del dei mezzi di comunicazione di altri settori che non sarebbero loro concerne
Allora io credo che appunto ai partiti si ponga questo problema di prendere atto che deve esserci un ridimensionamento
I loro spazi dei loro ruoli a favore di altri soggetti a favore degli stessi cittadini che lo stesso tempo
Il ruolo che loro ancora oggi incomplete per essere un ruolo che vede esservi meditato in termini qualitativi che per certi versi per tornare alle origini rispetto alle degenerazioni attuali
Detto questo per titoli ancora per titoli a me pare che
Se ci deve essere una delimitazione
E una rimeditazione del ruolo dei partiti noi dovremmo evitare che questo porti ma conclusioni che sono diverso e che non sono coerenti e cioè una cancellazione del ruolo delle parti
A me pare che oggi il dibattito rischia di Pola rifugiarsi tra due posizioni
Una conservatrice e una tra con aspetti di innovazione di novità che in realtà rischia di essere reazionaria
Cioè una posizione conservatrice per cui i partiti dovrebbero rimanere così come sono
Con le attuali degenerazioni con lo svolgimento i ruoli improprio come sinteticamente richiamato da una parte dall'altra
Una
Posizione che tende alla cancellazione al superamento del ruolo dei partiti ma ecco
Con che cosa questo superamento questa sostituzione non delimitazione detto abbiamo parlato la sostituzione tout-court
Questo in definitiva tende a portare un superamento dei partiti o con gruppi monotematici
Che focalizzano l'attenzione loro impegno su aspetti pur importanti ma su singole tasselli
Dell'ampio mosaico molti problemi che proprio di una società soprattutto di una società complessa e credo che la nobiltà e la difficoltà della politica non sta nella capacità di incentrare la propria attenzione il proprio impegno soltanto su un aspetto per quanto importante per quanto rilevante della società
Ma
Difficoltà e quindi nobiltà della politica sta nel avere coscienza nel mettere sul tappeto il ventaglio molteplice dei problemi la ricerca di una sintesi la ricerca di una risposta complessiva la ricerca di priorità questo è credo il ruolo che e proprio della politica e quindi dei gruppi delle forze politiche che tendono a porsi come rappresentative delle esigenze delle istanze e della società e quindi una affermazione in termini alternativi
Tout-court quella dei partiti da parte dei gruppi mal tematici non credo sarebbe un dato di avanzamento
Né tanto meno credo sarebbe un dato di avanzamento
Quello di sostituire i partiti Cossu le centrali di carattere tecnocratico finanziario accerto questa posizione non è che emerge dagli attuali dibattiti soprattutto per dagli attuali processi che si stanno realizzando a dei fatti in modo esplicito in modo eclatante però se noi andiamo a graffiare
E andare al di là delle etichette delle dichiarazioni delle prese di posizione noi possiamo constatare come molte spinte di superamento superamento assoluto dei partiti tendono in realtà a sostituire questi organismi con appunto le centrali tecnocrati che magari attraverso il filtro attraverso la nobilitazione dei mezzi di comunicazione di massa
Che però a loro volta appunto rispondono chiaramente a determinate proprietà progettate sono nel senso di centrali economico-finanziarie
Che tendono sempre più ad accorpare in sé nuove insieme in campo industriale in campo assicurativo in campo bancario in campo finanziario
Nel campo dei mezzi di comunicazione e adesso in termini più o meno diretti anche direttamente interventi di carattere politico credo che questo
Sarebbe no un dato di avanzamento ma intatto
Di pesante arretramento giunti arretramento proprio rispetto a un quadro di democrazia e direi
Questo problema di queste due posizioni che sono diverse ma per certi aspetti speculari che si alimentano a vicenda nell'attuale dibattito
Ma resa in considerazione dei partiti e loro difesa dei partiti così come esso con vigore generazioni a volte con le loro operazioni ore cioè loro sostituzione sostituzione nei termini richiamati sì collega a a visioni a impostazioni che riguardano l'assetto più generale della nostra società e l'assetto più generale dei problemi di riforma istituzionale cioè una posizione conservatrice o di lasciare
Setto istituzionale anche quello elettorale col discorso legato partiti istituzioni così come oggi
Con la possibilità per i partiti di presentarsi agli elettori anche nelle scadenze fra fondamentali come sono quelle elettorali
Chiedendo una cambiale in bianco ai cittadini senza vincoli sul modo di gestire particolare anche per quanto riguarda le alleanze la legislatura successiva oppure tendenze io ovviamente semplifico molto
Dirette a
Superare l'attuale sistema di democrazia rappresentativa per non mi distraggo nominalistica mente una certa sorta di democrazia diretta che in realtà poi finisce per
Focalizzarsi in riforme di tipo presidenzialisti Co un ampio potere una sola persona e mancando poi in una società complessa una certa grande come la nostra di milioni e milioni di cittadini degli organismi che facciano da collegamento
Con la società civile consegnando la delle etichette di democrazia diretta in realtà grande ruolo qua grande potere appunto al cittadino individuato come organismo presidenziale e le centrali ai gruppi di cui si parlava poco fa che non solo ovviamente condizione ebbero
Istituto presidenzialisti col ma come mi è capitato in altri Paesi sarebbero assolutamente determinanti
Non soltanto nella scelta di chi poi bene avere un ruolo presidenzialisti come nella stessa costruzione del personaggio candidato Anna al all'incarico di carattere presidenziale mi pare che Moro
Ripetutamente negli ultimi anni diceva come doveva in una società come la nostra ampliarsi gli spazi di democrazia diretta ma che rimaneva assolutamente fondamentale
Una fascia Licci democrazia rappresentativa in un grande Paese come il nostro e allora io credo ecco che anche qui rischio è collegato quello per cui si parlava nella dibattito sui partiti politici in termini più generali a rischio anche qui
E che rimangano sul tappeto alimentandosi in definitiva a vicenda anche se mostrano di combattersi due posizioni quella
Appunto chi conservazione senza riforma alcuno dell'attuale assetto istituzionale così come o quello di di Luttazzi in termini assolutamente alternative rispetto al quadro
Designato dalla nostra Costituzione cioè informe presidenzialisti che
Forme di Pseudo democrazia diretta che in realtà lascerebbero grossi spazi all'OP a centralista
Piccoli grandi gruppi che porterebbero a forme seppure in termini nuovi di aristocrazia in uno sviluppo della democrazia la sfida dei partiti certamente una sfida qualcuno dice impossibile io credo estremamente difficile ma una sfida che deve essere percorsa affrontata da parte dei partiti è quella non tanto per la loro conservazione ma nell'interesse per la conservazione della democrazia e quella di avere una capacità di riformarsi chi non sembri paradossale enti riformarsi sì con tutta una serie di innovazioni ma riscoprendo particolarmente il proprio ruolo originario di collegamento di ponte tra società civile istituzioni e quindi il loro ruolo progettuale
Bene ringrazio molto Carlo Fracanzani per questo l'intervento rapido ma mi pare ricco di spunti e di indicazioni che parte mi pare dalla consapevolezza che il sistema di una Atene o di un mandato senza riserva senza ulteriori interferenze da parte dei cittadini nei confronti dei partiti
Un sistema che è andato in qualche modo all'aria è che ciò comporta un ripensamento del ruolo dei partiti è una rinuncia a un ridimensionamento del loro spazio non solo nel senso Vincenzo quantitativo ma nel senso qualitativo di una ridefinizione di ruoli di potere di e di funzioni
Mi pare quindi una direi una buona introduzione ai nostri lavori Fracanzani alla riunione della direzione del suo partito quindi ha facoltà di
Andare via noi lo ringraziamo molto per essere comunque voluto esserci io riprenderei la nostra discussione salutando professor Scoppola il professor Salvi che sono intanto arrivati sperando che arrivi anche il professor Tamburrano Carlo grazie ciao
Magari ricordando per noi per quelli che sono qui un po'rapidamente alcuni dei temi che sono stati trattati ieri proprio perché non manchi un legame con la riflessione fatta la discussione fatta nella giornata di ieri per evitare appunto che magari si ricominci da zero mentre invece il tentativo è quello comunque di accumulare
Dati riflessioni eccetera
Ieri mattina c'è stata una relazione introduttiva di quaranta che ha avuto per oggetto una riflessione sulla Moro e la crisi dello Stato e dei partiti ci sono tre linee di ricerca quaranta individuato
Che riguardano il tema di una crisi difficilmente reversibile non facilmente reversibile del sistema dei partiti
La prima linea è quella che riguarda la dialettica tra società civile e società politica ridefinita da Moro in relazione all'esistenza di soggetti esterni al sistema politico
Eterni ma dotati di dignità culturale e morale e di rilevanza politica
Sarebbe il tema della politicità intrinseca della società civile un secondo tema che quello dei limiti dell'attività politica dei partiti
Costituito costituiti questi limiti più che da intenzioni dei partiti da fatti da fenomeni di natura sociale in particolare dal fatto che si è passati
Da una società verticale una società orizzontale con potere sono le parole di Moro un potere diffuso e disperso e lo stesso la stessa Fenomenologia del potere deve tenere conto di questo fatto
Quaranta ricordato nella sua relazione alcune riflessioni Moro sul tema del potere di poteri si condizionano reciprocamente i poteri si afferma no
Anche di fatto in una società multiforme autonoma il potere dislocato laddove la realtà lo richiede questo potere diffuso non ufficiale che si aggiunge al ai poteri pubblici legato nella visione di Moro ai processi di liberazione in atto e la stessa terza fase della vita politica italiana come contesto ieri abbiamo ascoltato alcuni brani significativi di questi testi sulla terza fase a come contesto perlomeno quel processo di liberazione che è in modo indipendente dal modo di essere deriva dei partiti il ruolo dei partiti per il futuro e il terzo tema di riflessione in modo da quaranta proposto Aldo Moro dice quaranta sembra proporre una soluzione a termine della soluzione della crisi dei partiti
Cioè sembrerebbe di poter così interpretare negli scritti di Moro in questo senso con l'affermazione che se i partiti non comprendessero fino in fondo la consistenza di un insieme di limiti invalicabili all'azione politica
Andrebbero incontro a una generale delegittimazione e questi limiti sono secondo l'interpretazione che ne ha dato ieri quaranta una dimensione istituzionale orizzontale non solo la dimensione istituzionale verticale che quella che va diciamo così per la maggiore nelle discussioni attuali del mondo sulla riforma della politica una dimensione istituzionale orizzontale
Legata a fenomeni come quelli dei diritti dei cittadini della democrazia diretto della cittadinanza dei rapporti tra i poteri ufficiali poteri autonomi della società civile
La soluzione di Aldo Moro secondo la relazione di quaranta e quella del suo di un superamento del monopolio dei partiti sulla politica
A fronte di una società non più Regiment ampi lo stesso discorso sulla democrazia compiuta è sicuramente un discorso Complesso ma
Incompatibile
Secondo l'interpretazione di quaranta sia rispetto a situazioni di tipo consociativo da considerare da Moro senz'altro provvisorie sia rispetto a soluzioni forti
Sul piano istituzionale il tema è quella della superamento dell'autoreferenzialità
E del ricambio adesso legato all'Est allegato della classe dirigente Alessandro Pizzorno ha fatto una tentativo di sistematizzare periodi usare la crisi della forma partito dal suo punto di vista naturalmente individuando tre fasi nel del del di sviluppo dei partiti quella dei partiti di quadri o di rappresentanza individuale quella dei partiti burocratici di massa
E Laterza quell'attuale dei partiti pigliatutto caratterizzata comunque in generale da la perdita di potere degli apparati di partito dalla perdita della partecipazione di base dal prevalere degli elettori sugli iscritti dalla perdita delle aree di rappresentanza permanente dalla caduta delle ideologie dei programmi dal prevalere della trattazione di singoli temi dalla tendenza ad avere un rapporto diretto con l'opinione pubblica attraverso i mezzi di comunicazione di massa sondaggi l'autonomia della società civile dei partiti l'aumento della presenza di esperte nella classe politica la presenza interessi frammentata
Tutto questo It si riscontra in parte nella situazione italiana
Anche se in Italia non c'è una perdita di potere delle segreterie dei partiti ed è più debole di quanto sarebbe necessario l'autonomia della società civile dai partiti tra le ragioni che Pizzorno a indicato come causa di questa situazioni di blocco
C'è la più importante secondo Pizzorno quella della permanere dell'autoreferenzialità del sistema politico a fronte del quale la questione istituzionale assume questo valore soprattutto di rottura Giuseppe cotture affatto un panoramica su alcuni dei fenomeni strutturali che incidono sulla ridefinizione del forma partito e si è domandato se i partiti sono in grado di reggere l'urto della riduzione della rappresentanza di fronte alla autonomizzazione i soggetti sociali come i sindacati per esempio
Di fronte all'accentuata competitività tra il sistema della rappresentanza e sistemi della rappresentazione come quelli dei mass media
Di fronte allo sviluppo di forme di partecipazione sia di base che di tipo referendario e di fronte al tema della soggettività popolare e dell'esercizio di potere diretto da parte del CIPE
Samuela è stata affrontato più direttamente il legame tra i processi di trasformazione del ruolo dei soggetti politici si è domandato se si possa parlare vista la pluralità di significa questa parola di una crisi dello Stato se non si debba invece prendere atto di una serie di processi di trasformazione della percezione della legittimità del sistema statuale
La trasformazione secondo anche se è stata consiste nel fatto che non si guarda più al centro politico come un centro carismatico di costruzione della identità collettivi ciò è avvenuto paradossalmente dice ai sta con la istituzionalizzazione del Welfare State che mentre ha portato maggiori risorse nel centro politico
Ha però provocato anche una perdita di carisma da parte del centro politico spesso la lotta per conquistare le risorse del centro politico non è volta a entrare nel centro ma a creare sfere di autonomia che non sono più rivolte verso il centro politico
In sintesi
Mentre prima nel centro politico risiedevano sia la volontà di tutti che la volontà generale ora dice ai sesto nel centro politico risiede solo la volontà di tutti
Mentre la volontà generale sì esprime viene rappresentata in modo non totalizzante nella molteplicità di sfere di autonomia dalle forme statuali che sono
Che sono venute fuori
Da partire dal secondo dopoguerra i nuovi movimenti sociali appunto consisterebbero in una rivendicazione di diritti che comportano proprio la perdita di carisma dei centro politico
E la novità starebbe nel fatto che la società civile cercavo l'accesso al politico autonomo dallo strato
Ieri pomeriggio Cesare Pinelli a sottolineato nel quadro di un della riflessione fatta
Dal professorali se è stato come
Alcuni processi come quelli di mondializzazione che apparentemente sono destinati a togliere risorse al aggiustati poi in realtà provochino ma un aumento di risorse degli Stati come il processo di europeizzazione anche se certamente non contribuiscono a restituire carisma star Teresa Petrangolini che ha portato il punto di vista della riflessione del Movimento federativo democratico
Inteso come un laboratorio anche di ricerca teorica sulla crisi della rappresentanza parlato proprio della crisi della rappresentanza come crisi di rappresentatività e di rappresentazione in rapporto all'emergere di nuovi soggetti politici e la società civile
Questa crisi di rappresentanza porta con sé secondo Petrangolini una crisi di legittimità è una crisi di consenso e di potere che conduce anche alla impossibilità ma estrema difficoltà di attuare le decisioni
Petrangolini ha parlato dei nuovi soggetti politici come soggetti meno istituzionali come legati alla espressione della volontà generale ed ha concluso sottolineando la necessità del riconoscimento giuridico ma politico
Di questa dimensione autonoma della cittadinanza Mario Tronti
Fatto mi pare uno sforzo per inquadrare il tema della crisi dei partiti in relazione allo sviluppo della democrazia
In Italia e con la riflessione Aldo Moro ha datato Nizzoli la crisi dei partiti agli anni Sessanta
Più che al sessantotto alpine o al biennio sessantotto sessantanove sottolineando come prima degli anni Sessanta i partiti partire dal secondo dopoguerra abbiano esercitato una grande funzione
Deliberazione modernizzazione del Paese
E come invece siano poi andati in crisi sottolinea va sottolineato Tronti in questo senso la forza della riflessione Moro terra sulla crisi della forma partito
Svolta proprio nel momento in cui Moro era all'opposizione emarginato dalla guida del suo partito era sottolineato il legame tra il Moro politico della crisi come pronti lo ha chiamato e il Moro filosofo della politica quello dei primi anni quarant'Sergio Mattarella sottolineato molto della crescita di soggettività di autonomia della società civile frutto dello sviluppo della democrazia del nostro Paese e che la crisi dei partiti non nasce da un loro cattivo funzionamento in senso tecnico
Ma da una crisi della rappresentanza del problema per Mattarella naturalmente sto andando di corsa l'ho solo per ricordare a chi c'era questi temi o pacchi non c'era meno accennarli diciamo ma il problema non è quello di una scomparsa dei partiti
Non lo è nemmeno per Tronti
Appunto si chiedeva nel suo intervento quali forme alternative ai partiti potessero essere messe nel conto viste all'orizzonte ma il problema di come garantire una maggiore capacità di di modellarsi dei partiti rispetto a una società civile più autonoma più esigente in questo senso Mattarella sottolineava la necessità di dedicare maggiore attenzione ai problemi sostanziali della convivenza sociale dei rapporti politici e piuttosto che soltanto esclusivamente alle forme del sistema democratico Alfonso Alfonsi fatto un di
Visione critica di quattro interpretazioni che vengono utilizzate ordinariamente a proposito delle forme di azione politica non partitica
Che ci sono nel nostro paese
Società moderne la prima interpretazione quella della coppia Movimento e istituzione queste forme di azione politica sarebbero movimenti partiti sarebbero istituzioni
La seconda interpretazione quella di attribuire a queste nuove forme uno ancora a carattere culturale o sociale o al massimo prepolitico
La terza interpretazione quella di considerare queste forme come espressione in chiave umani hanno dell'ambiente del sistema e quindi di essere irrilevanti la quarta interpretazione quella che sottolinea il carattere parziale ridotto di e degli obiettivi dei di queste forme di azione politica non partitica e quindi sarebbe il tema abbiamo sentito anche prima da Fracanzani non c'è stato il tempo di discuterne
Gruppi a una sola uscita o anzi invito gli shorts Alfonsi ha criticato queste interpretazioni sottolineando infine il limite della politica risiede appunto soprattutto nella vanità ormai di ogni pretesa di esercitare un monopolio sulla dimensione istituzionale
Luciano Pellicani ha registrato la esistenza in un fenomeno nuovo per quantità e qualità qual è quello della enorme riduzione del tasso di fiducia dei cittadini nei confronti dei partiti
Legato al fatto che
Con l'andare sullo sfondo del dei grandi sistemi ideologici i partiti il Progetto ripartiti fede dei partiti legati a un'idea di trasformazione della società hanno perso questa capacità di trascinare indicare ai cittadini mete collettive o di proporre percorsi di cittadinanza che consistevano proprio nel partecipare alla costruzione della nuova società o alla modificazione della società
Esistente
Ricondotto questo fatto alla crescita complessiva comunque dello Stato democratico abbia l'emergere di una soggettività che ha messo in crisi gli stessi soggetti che avevano promosso questa questa crescita uno dei punti cruciali per Pellicani è quello dello stato sociale come il luogo che ha materializzato i risultati di questo processo di crescita democratica uno stato sociale da di vedere alla luce
Situazione attuale perché nella riduzione non nella eliminazione della riduzione della ridefinizione dei compiti dello Stato sociale potrebbe esserci secondo Pellicani una chiave per una ridefinizione
Del ruolo dei partiti naturalmente un ruolo meno forte di quanto non si presta
In passato
Problema quindi Pellicani non è eliminare i partiti ma migliora il loro rendimento Massimo Scalia
Concordano sul fatto che i partiti siano stati protagonisti una forte crescita della vita democratica
Ma ha sottolineato anche molto criticamente come poi forte accentuazione critica come poi i partiti non siano stati in grado né di assicurare una crescita nella fisiologica e nemmeno
L'ultimo periodo di
Un orario d'impegno
Informo di autoriforma che avevano assunto e ha lo strato riflettuto colori sul significato che da questo punto di vista l'esperienza alla ricerca politica del movimento verde o di quella parte del movimento dei in Parlamento non con la volontà di essere espressione
Il singolo tema
Una sola uscita ma con la volontà comunque di sperimentare forme non partitiche modelli non partitici di azione politica anche nel sistema delle stime della democrazia rappresentativa infine Alessandro Pajno
Ha trattato il tema del rapporto tra partiti cittadini tra parti in le istituzioni ricollegando sia non solo a una lettura dell'articolo quarantanove della Costituzione ma o la lettura dell'articolo due dell'articolo diciotto dell'articolo quarantanove della Costituzione sottolineando come la nell'articolo quarantanove quello che attribuisce uno specifico ruolo ai partiti il tema fondamentale sia quello del consenso tra i partiti come il veicolo del consenso dei cittadini alla al Governo
Del Paese eccome questo sia il ruolo specifico dei partiti ma non l'unico ruolo politico che la Costituzione prevede che l'organizzazione secondo Paese in in altri articoli della Costituzione ci sono spazi di riconoscimento di valore politico di altri tipi di organizzazione mentre perché viene attribuita questa specifica funzione della costruzione
Del consenso per il Paese questa crisi vera forma partito riguarda il modo in cui la forma partito partito il modello dell'attuato in Italia
è un modello di partito totalizzante e non riguarda in generale io mi scuso e rapidamente al fatto tutto ciò ma pensavo qualche modo
Nostro dovere per non perdere la continuità della riflessione stiamo cerca
Crisi della forma partito nel quadro della crisi dello Stato abbiamo qui il relatore
A loro modo ciascuno molto molto interessante di ascolto e leggo con interessa poco siamo in attesa del professor Tamburrano mi pare il professor Scoppola
All'incirca
Ore dodici ad aiutare la parola se siete d'accordo
Raffaela Milano
Quanto il suo scopo lo fa Cesare Salvi poi professor Tamburrano si arriva
Grazie alla fosse partito per Mosca però non ne abbiamo avuto la conferma
Ne abbiamo né abbiamo avuto notizie dai giornali e non sappiamo se sia ancora parecchi lo speriamo che Cigna qualche
Prego Raffaele
Dunque visto che siamo nella sessione dedicata agli interrogativi volevo dire qualche cosa su tre questioni avverte che già sono state richiamate nel corso dei nostri lavori
E però la cui messa a fuoco mi sembra particolarmente importante per un discorso che non sia solo sulla fenomenologia ma anche sulle questioni aperti anche sul futuro
In particolare i tre ed è questione di cui volevo parlare hanno queste la natura della crisi della forma partito il rapporto tra il potere politico e i poteri politici diffusi e le riforme istituzionali necessarie
E volevo provare a riprendere queste tre questioni provando a leggerne anche con alcuni elementi tratti da quella che ieri definivamo come la teoria politica di Aldo Moro
Una teoria politica che va ancora determinata in sede di ricerca storico politico pienamente magari anche riprendendo alcune linee di ricerca che erano indicate ieri nella relazione introduttiva
Anche per verificare e identificare alcune delle attualità del pensiero Moro comunque per quanto riguarda la prima questione la natura della crisi inizia Rimoldi relatori si sono soffermati sul problema anche del concetto di crisi cioè essere la crisi sia disagio per percepito dal soggetto in questo caso dei partiti oppure sia il processo di rapido mutamento anche positivo che è in atto e così via
Oltre questo mi sembra che è un tema che è venuto fuori con grande
Ieri sa in relazione alla crisi di questa prima partita il tema della sua irreversibilità
Si è detto che si tratta di una crisi non legata solo ad alcune patologie un processo degenerativo interno al sistema ma è legata a un fatto nuovo dirompente in qualche modo come l'emergere di una soggettività di urgenza
E mi sembra sia abbastanza immediato riferimento ad Aldo Moro rincaro delle riflessioni alla percezione che noia con grande chiarezza dopo il Sessantotto di questo emerge per la soggettività di massa come di un evento di portata epocale in evidenza c'è una domanda finché morosità che nel settantasei modo in cui esprime il problema particolarmente interessante mi dice l'equilibrio tra le crescenti libertà della società moderna il potere necessario all'ordine collettivo e tra i più grandi se non il più grande problema della nostra epoca
Ho voluto fare questa citazione a cui se ne potrebbero aggiungere altre legate proprio a questo
Riflessione di Moro sull'emergere di questa società più mossa ed esigente che mai vi sia stata nel corso degli anni legata anche all'incremento per ogni cittadino di opportunità di risorse glieli ne parlavamo anche nei termini di un incremento della soggettività materiale
Un riferimento che lei fa questo anche utile dirlo in termini sempre realistico neo utopici lirici né dall'altra parte i catastrofisti anzi riconoscendo anche la positività di questo processo
Comunque voluta fare queste citazioni anche perché credo che sia necessario interrogarsi sulle dimensioni della crisi e anche furti e sulla radicalità della crisi della forma partito
Penso che questo possa essere utile anche diciamo in termini di attualità dare il giusto peso ai vari tentativi di autoriforma che sono anche in atto no
Che magari sono notizie anche generosamente ne faceva un accenno mi sembra anche Fracanzani al ripristino di condizioni passate da ritrovare o alla eliminazione di patologie proprie del ceto politico
Ne abbiamo avuto esempi come quello delle varie liste degli onesti per combattere i politici corrotti oppure espressione di volontà magnanimo e più volte ripetute di chiamare fuori proprio personale politico magari dai consiglieri
Dei comitati di gestione delle usa una rivolta oggi dei comitati dei garanti
Tutti i tentativi giusti in certi casi anche doverosi dire i il rischiano però di toccare forse solo tangenzialmente il problema che veniva apposto da modo cioè quello di rapportarsi con una realtà esterna profondamente mutata e quindi di disegnare un ruolo inedito dei partiti mettendosi vorrei dire da una parte di fronte a una fine che la fine delle ideologie ma forse in un certo senso mettendosi di fronte anche un inizio per quello di questa piena espressione della socio soggettività di massa
Altrimenti mi sembra che si corra un rischio paradossalmente di dare una risposta
Anche diciamo una crisi di autoreferenzialità come abbiamo detto anche ieri in termini poi totalmente autoreferenziale
E questo diciamo arriva la seconda questione di cui volevo parlare che è quella appunto del rapporto tra potere politico diciamo tradizionale ieri politici diffusi e ieri abbiamo parlato della vecchia domanda i partiti hanno troppo potere oppure ne hanno troppo poco
E penso che chi come noi per il Movimento federativo democratico ma penso a tanti altri lavora nelle aree di base del paese sempre più portato a dare la seconda risposta cioè che i partiti oggi potere magari nel Sarcidano troppo poco
Però al di là di questo aspetto mi sembra che il punto cruciale sia gioca anche questo segnalato da Aldo Moro
Nella difficoltà da parte dei partiti di riconoscere di prendere sul serio una eguale dignità gli altri portieri politici diffusi che esistono nella società
E mi sembra che sia un problema ancora tutto aperto prima si faceva riferimento a queste classificazioni che si fanno dei centri diciamo di potere politico che sono presenti nella società civile solo e diciamo classificati nell'area del Prix politico dei movimenti a un'uscita oppure tutto al più considerati quasi come una riserva di nuovo personale politico da reclutare per far votare nelle assemblee elettive
Con l'idea quasi di fondo per le realtà politiche che si esprimono nelle aree di base del Paese siano sempre in qualche modo imperfetto incompiute
E qui se mi è consentito fare un esempio molto banale relativo all'esperienza di questi giorni e credo che in molti sentire lo sforzo cento ma anche in altre realtà della società civile
Hanno di fronte come al solito il problema di tutte le varie scadenze elettorali sono avvezzi a rifiutare candidature che vengono fatte da questo o da quel partito vari dirigenti a livello locale a livello regionale o a livello centrale
Ma non è tanto questo il tutto quanto la difficoltà che ancora esiste nella spiegare un rifiuto a un'eventuale proposta di entrare in una lista di accedere un'assemblea elettiva quasi come se ci fosse dall'altra parte anche diciamo degli interlocutori spesso più sensibile e più vicini una difficoltà ad accettare il fatto che ci sia del personale politico che vuole restare nelle aree di base della società che considera un posto di arrivo trampolino di lancio per un altro tipo di di diciamo di assunzione di responsabilità
Qui c'è un passo straordinariamente attuale a questo proposito in uno scritto giovanile di Aldo Moro spiega quarantaquattro sulla rassegna un giornale Varese
Dove Moro afferma che lo Stato non può ridursi a Stato dei partiti soltanto replicare a polemicamente no colonna vena polemica dice
Sarebbe troppo comodo tacciare di pigrizia rinunciataria tutti coloro che trovano migliora ambiente per lo svolgimento operoso della propria personalità del mondo in un qualunque ente sociali anziché nei partiti sempre secondo Giovanni Moro si tratta di correggere la pericolosa unilateralità dei beni
Qui siamo iniziale chiaramente un iniziale suggestione che poi natura successivamente nella presa d'atto della dimensione politica propria della società civile
Dove si esprime come fatto nuovo irreversibile una democrazia diretta sociale prima che politica dice Moro ma politicamente influente e Moro crede anche che la società italiana si riconosce incinte di propri di proposta e anti di decisione che definisce sempre meno al potere politico le sue scelte
E di potere politico dice Moro e appunto trasfigurato in un'autentica democrazia che restituisce alle società alla società molte delle sue prerogative misura ponesse in un confronto quotidiano impegnativo volevo soffermarmi su questa ultima frase questo tema del confronto quotidiano impegnativo che sembra alludere proprio a questo tema della pari dignità a una realtà sociale che è ben diversa da sporadiche esplosioni movimentisti o spontanee liste anche perché questi centri di proposte di decisione di cui parlavamo oggi chiaramente hanno una loro consistenza materiale anche diciamo molto quantificabile
Per esempio hanno una propria dimensione organizzativa stabile in termini di risorse finanziarie di risorse umane di risorse tecniche non hanno più bisogno se ne parlava anche ieri di vincoli di collateralismo di ogni e quindi c'è questo tema della materialità in relazione ai limiti della politica legati da Aldo Moro di cui ieri si parlava anche nella relazione introduttiva e anche poi in altri interventi per cui credo che i partiti si trovino a fare i conti quindi con questo problema più che della partitocrazia
Una presa d'atto della fine del partito centrismo oppure come dicevamo ieri la fine del monopolio dei partiti sulla dimensione politica
E arrivo quindi al la terza e ultima questione che volevo richiamare che riguarda il carattere delle riforme istituzionali necessaria
Glieli abbiamo richiamato più volte una frase di Aldo Moro del settantaquattro in cui lui dice non c'è dubbio che siamo passati con la grande svolta degli anni settanta è una società per così dire verticale e una orizzontale con potere diffuso è disperso
Io penso che questo tema di questa presa d'atto potrebbe essere anche una buona premessa da cui partire per parlare delle riforme istituzionali perché potremmo dire una riforma istituzionale si ferma alla dimensione della verticalità innanzi mistica non si misura con la dimensione della orizzontalità rischia in qualche modo di essere anche una buona riforma ma non pertinente nei confronti della realtà sociale
Misurarsi con la questione della orizzontalità io penso che potrebbe oggi può significare misurarsi con la questione della dimensione istituzionale della cittadinanza cittadino comune
E quindi c'è il tema io lo valuto alludo soltanto a mo'di slogan anche perché poi Scoppola lo approfondito in maniera completa del passaggio da una Repubblica dei partiti a una Repubblica dei cittadini e quello che questo può può implicare
è evidente però a questo punto come oltre al sì alla semplice diciamo
Vento di paesino e probabilmente e dovremmo rivedere anche questo aspetto almeno parlare della costituzione materiale
Certo faccio non sono un esempio una buona occasione di riforma istituzionale di tipo orizzontale chiamiamola così
I partiti l'hanno appena persa credo con la riforma delle Autonomie locali né mi è capitato per caso di vedere gli atti parlamentari della discussione che c'è stata
In ordine alla legge di riforma delle autonomie locali ed è stata impressionante la quasi totale assenza in quella sede a fronte di discussioni estenuanti su altri punti
Il dibattito politico in ordine al capo terzo della legge quello relativo agli istituti di partecipazione popolare che era stato inserito anche per iniziativa del nostro movimento la cui applicazione poi almeno in sede di redazione digestato degli Statuti è stata fortemente voluta da una mobilitazione di gruppi cittadini associazioni di liberamente ogni tipo in ogni età in tutta Italia
Mentre questa occasione diciamo è stata poco percepita dai partiti nella anche nella possibilità nell'occasione dirompente che arriva per l'opportunità di creare un ponte un'aria di incontro tra un sistema istituzionale che era nel caso specifico quello degli enti locali e i cittadini
Per intervenire per il governo del territorio io credo che si sia trattato di una grave sottovalutazione ora è chiaro il problema si tratterà si ripresenterà poi nell'applicazione di questi statuti comunali e provinciali e vedremo
Come sarà affrontato
Quindi ecco voluto riprendere in maniera poco sistematica queste tre questioni da una parte la natura irreversibile della crisi il tipo di risposte di soluzioni che si possono dare per affrontarla
In maniera determinata il rapporto tra il potere politico tradizionale gli altri poteri politici diffuse presenti nella società e la questione della pertinenza di una riforma istituzionale possibile
E anche necessarie
Vorrei concludere solo tornando un istante sull'analisi del pensiero di Moro in ordine al partito perché credo anche alla luce di un lavoro che sta conducendo l'Accademia di studi storici Aldo Moro quest'anno anche mediante un seminario di storiografia politica
Che abbiamo organizzato presso l'Istituto di Studi Avanzati di Rocca di Papa i cui lavori hanno dato anche un contributo alcuni tra i relatori qui presenti credo che sia una ricerca ricca di indicazioni su un tema quello del rapporto tra diciamo della concezione dei partiti del partito in Aldo Moro che merita di uscire da una certa approssimazione una certa genericità di chi ha ridotto questo rapporto d'amore il partito in termini assoluti Pastura vita di umanesimo cristiano pure ha sottolineato esclusivamente questa funzione educatrice mai maieutica dato ai partiti o ancora
Il tema del collegamento tra politica valori
Io credo che in sede di sistematico approfondimento andrà ovviamente ripreso anche la questione che ieri stata immersa in vari interventi sulla continuità e la discontinuità
Nel pensiero di Moro in ordine al partito a mi chiami diciamo a cavallo fra gli anni sessantotto sessantanove
Io non entro nel merito naturalmente anche perché non ne avrei le competenze
Si può solo dire che dà una lettura delle fonti emergono elementi di forte continuità ma anche di straordinaria novità partire dal sessantotto ecco l'unica cosa che in questa sede credo possa essere utile fare fare un riferimento e qui concludo veramente ha una continuità di Moro che definirei più di carattere metodologico che è propria
Di questi elementi di teoria politica di cui abbiamo parlato e che credo si potrebbe individuare in quell'attitudine di Moro ad interpretare quello che avviene nella realtà sociale
Sviluppando un tipo di pensiero politico sentenzia dottor ciclo di riflessioni sulla terza fase
Più rivolto all'analisi dei processi che alla determinazione di produrre e un pensiero politico che segue in qualche caso come per la crisi dei partiti potremmo dire cestisti in certo senso precorre lo svolgersi degli avvenimenti sociali
Con una plasticità e una tutti invitati e credo sia un elemento indispensabile per seguire questo rapporto tra Stato Società ai cittadini e come diceva ieri a essere stata è per sua natura in una continua a forma di evoluzione di cambiamento
Io credo che certo sarebbe molto più utile della tendenza ad assumere arbitrariamente Aldo Moro come nume tutelare di questa o quella formula di governo ripresentando Rho
Volta per volta proprio riprendere invece da Moro questa attitudine alla interpretazione della realtà sociale anche per forse per avere qualche elemento in più di risoluzione della crisi grazie
Raffaela Milano per questa repressione sul
Sulla natura della crisi dei partiti sono sulla natura delle riforme che sono necessarie su una riflessione di Moro su questi su questi temi
Sulle riforme istituzionali verticali orizzontali che faremo una delle rose importanti che sono emerse nel corso di questo di questo seminario
E quindi c'è ulteriore materiale per la nostra discussione intanto saluto il professor Tamburrano che è arrivato non è partito per la Russia diciamo
Siamo contenti di vederlo perché abbiamo temuto non vedendo non fosse già partito per l'Unione Sovietica sono per la Russia anzi scusate
Ed io darei la parola al professor Scoppola se siete d'accordo ora potremmo passiamo all'orario vedere se prendere un caffè e poi fare professor sale del professor Tamburrano mozione forse potrebbe essere opportuno vista la la mattina è sempre difficile cominciare
Dunque io anzitutto con lei dire una parola di ringraziamento
Ed è amici dell'Accademia Aldo Moro per questa occasione che ci offrono di approfondimento
Sul tema che certamente di grande attualità e in un clima di confronto aperto come prima ricerca e dico questo con una forte sottolineatura perché stiamo vivendo un momento
Tutti i forti uso politico della storia
Io credo che vada denunciato
Il rischio dell'uso politico della storia
Sino al punto me lo consenta l'amico Tamburrano che appena arrivato di immaginare una sorta di accertamento
Riaccertamento a livello istituzionale un uso un uso politico che assume che assumendo rilievi istituzionali ecco io questo credo che in un sede di studio come quella che ci vede qui riuniti data detto proprio per conto da pubblico a questo clima di ricerca caratterizza questo nostro
Io purtroppo non ho potuto partecipare ieri ma la sintesi che Giovanni nuovo riscaldato
Mi mi fa sperare che le poche cose che ti che dico si inseriscano sub nella linea della vostra si
Per semplicità e per chiarezza anche perché non ho potuto stendere un testo
Io anticipo la confusione
Poi circo di spiegare qualche passaggio la mia convinzione profonda che è di tipo storico
Ma che sfumature si presenta quasi come una conclusione di tipo politologico
La ma che nasce da una riflessione storica
E che ormai di fronte alla progressiva complessi finché azione scusate racconta parola della società di fronte a tutti quei Fabio fenomeni ai quali si è fatto cenno
Questo emerge che la dimensione orizzontale dell'istituzione rispetto a quella verticale
Tutto questo processo rende ormai impossibile qualsiasi tipo di sì sincronica
Delle realtà sociali
E attori viceversa la necessità di una fase nuova che è quella di una sintesi chiacchieroni
Qui nessuno in una sintesi diacronica nella quale i suoi momenti successivi si realizza equilibrio della rappresentanza delle diverse istanze sociali eccetera che è possibile conciliare le tue esigenze che emergono dalla fase storica che stiamo vivendo che sono da un lato esigenze alla semplificazione
Perché non si può governare e dirige una società se non semplificando ma al tempo stesso ha una complessità ideazione alla rappresentanza di una realtà estremamente con un sistema diacronico e oggi la condizione per questa rappresentazione della realtà nuova e per risposte
Mentre nel passato i partiti hanno svolto la funzione fondamentale
Di anello di congiunzione fra società istituzioni ai fini di una sintesi sincronica dell'esistenza delle sue domande e di pericolo delle risposte appropriate
Ecco questo è il il il positive il il senso di questa mia premi di
Un po'disordinata riflessi parto dal documento
Che ci è stato inviato un documento che molto interessante che ho letto con molta attenzione
In cui si ci sono due palchi abbastanza distinte la prima di tipo piuttosto sociologico di analisi delle diverse
Interpretazioni che sono state date che vengono citato sulla crisi dei partiti il secondo una sorta di attenta rassegna delle posizioni che muove assunto di fronte
Ecco io credo che si stia verificando per i partiti un fenomeno analogo a quello che si verificò dello Stato e per il concetto stesso dello Stato
Dico questo perché
Alla lista si vedono agli inizi del nostro secolo un processo che poi è stato interrotto bruscamente dall'avvento delle delle dittature sia le dittature
Di destra diciamo il fascismo e nazismo sia la dittatura stalinista il fenomeno cioè Entella
Che si riassume poi la forma della teoria istituzioni Istica aventi diritto il passaggio da una concezione nella quale lo Stato
L'unica espressione della società civile ha una visione mi riferisco che si più alle tesi da noi
Nel nostro Paese di Santi Romano ha una visione cioè nella quale il diritto espressione di una istituzione insistente e quindi la possibilità della coesistenza di diverse istituzioni nell'ambito di una stessa società questo passaggio
Dalla concezione è una concezione monistico e dello stato legato alla legata alla scuole che viene approviamo tradizione di pensiero ben determinato
Ha una concezione pluralistica delle espressioni della società civile si realizzerà all'inizio del nostro secolo e viene bruscamente interrotto dall'avvento dei regimi dittatoriali ripropongono con forza infuocati Calitz informerà di la concezione dello Stato tutto dello Stato che rappresentanza globale ed esclusiva su
Ecco perché i partiti sì manifesterà un
Un problema analogo
E anche per i partiti abbiamo assistiamo a questo fallo di mi interruzione di un processo di maturazione che già è in atto all'inizio del nostro secolo
Il dibattito sui partiti rischi si sviluppa l'inizio del nostro secolo non sto qui a richiamare nomi che sono notissimi da pedofili piuttosto boschi è stata ripubblicata di recente l'opera di ostacolo Ski e nel nostro Paese in particolare il dibattito che si sviluppa su L'Unità di Salvemini proprio nel mille novecentoundici mille novecentododici alle leggi della Grande Guerra questo processo di riflessione critica sul partito rispetto alla complessità che si va manifestando della società rispetto al problema della nascita dei
Perché i Popolari il superamento del partito interno al Parlamento che il partito tradizionali di origine inglese viene bruscamente interrotto dalla comparsa sulla scena dei partiti portatori di ideologie totalizzanti
Noi oggi siamo nella situazione di uscita io dico finalmente da questa situazione di blocco e il problema si ripropone
Ecco modo e un personaggio di estremo interesse perché tenterò alla vecchia situazione storica la situazione cioè in cui ancora ci si doveva confrontare con la cultura del partito totalizzante
Anticipato ma nella situazione in cui noi oggi riprendiamo evidenziamo il problema e nuova e diversa e bisogna credo per
Come dire per ottenibile dalla riflessione di nuovo tutto quello che essa puntare
Avere ben chiara questa distanza
Di ambienti nuova pensato dentro a un ambiente storico culturale che oggi non c'è più che è radicalmente cambiato
Si può cogliere dalla sua abitazione molti spunti
Ma non si può prescindere dal fatto che il quadro storico di ambiente oggi è diverso questo mi sembra un punto
Non c'è dubbio che la presenza del partito leninista sulla scena mondiale
Ha dato Luigi vita alla forma partito anche ai partiti che leghisti non erano che anzi si opponevano all'udienza
Nel nostro Paese la il Partito comunista si è adattato alla realtà
Della democrazia utilizzando e valorizzando al massimo mi riferisco anche a un riconoscente Giuseppe Vacca il concetto gramsciano di egemonia sostituendo l'egemonia alla dittatura del proletariato e Davide ha detto mi naturalmente qui non possiamo entrare in discussione se questo concetto si prestava fino in fondo ad aprire la via democratica al socialismo o se viceversa non restava interno ad una concezione scorso dibattito che abbiamo fatto in occasione della prestazione di tipo di lacca che qui non è il caso nel caso che i tre ecco io credo che nel secondo dopoguerra è emersa con facilità l'esigenza della pluralità dei tanti
Ma non è emersa con chiarezza
La problematica circa la pluralità dei soggetti politici
Rispetto
Li abbiamo vissuto questo passaggio ed anche la cultura marxista nel nostro Paese nel merito di Gramsci e scusate la parola merito di Togliatti perché che nel quarantadue quarantatré fatto tante brutte cose che non lo voglio mettere in discussione perché l'Italia
Che in Italia abbia fatto una cosa diversa mi pare storicamente sotto gli occhi di tutti ed è di questo che oggi che qui ci interessa parlare
Ecco dicevo nel nostro Paese per anche per merito di uomini che hanno lavorato all'interno della tradizione leninista interpretando in certo modo non distaccandosi nel mio giudizio male interpretando in un certo modo sia realizzata la pluralità dei partiti
Ma non c'è stato il passaggio
Alla pluralità dei soggetti politici
Che viceversa il problema che oggi si pone di fronte alla constatazione della crisi detta
Questi mi sembra ride quindi abbiamo bisogno di questo secondo passaggio allora chiediamoci sull'alla stregua anche delle citazioni che la la relazione introduttiva of fino a che punto si è spinta era difficilissimo
Certamente muove attento all'emergere delle nuove soggettività
In un processo che giudica ineluttabile e nel suo insieme positivo nostro a riproporre qui citazioni che vi sono certamente notissimo
Il partito è coinvolto da questa crisi da questo processo ineluttabile positivo
Ma a me sembra che nella riflessione di nuovo rimane
Il soggetto principe
Come partito idea
Quindi nuovo supera il concetto del partito nomenclatura del partito di potere
Propone il concetto di partito idea all'interno di una visione mi sembra ma sono verifiche che vanno fatti in maniera più approfondita all'interdizione per la quale il partito di male il soggetto principe della scena politica
Il partito di modificarsi al suo interno
Tutta la riflessione che si sviluppa nel periodo in cui viene in qualche misura emarginato dalla scena politica in cui sta all'opposizione rispetto alla maggioranza della DC
Partito deve viene criticato ma il partito viene criticato in quanto è il soggetto che deve riassumere questo compito che ha abbandonato non in quanto oggettivamente si creano le condizioni di un equilibrio diverso dicono
Ecco quindi mi sembra che in questo senso dicevo un momento fa la riflessione di nuovo si spinge avanti Maresca Interna ad una situazione in cui
La sintesi e dal punto di vista istituzionale dal punto di vista dei partiti di tipo cinque
I partiti rappresentano la complessità della società italiane il sistema istituzionale garantisce o cerca di garantire sin cronicamente unico Vittorio fra le diverse esigenze
Ecco noi siamo ormai in una fase nuova in una fase diversa e qui vorrei riprende alcuni spunti offerti
Dalla dal da dal documento preparatorio che che ho sentito dalla sintesi pura vediamo molto
Molto senza di Giovanni Moro sono stati ripresi anche viene privati
Io sono d'accordo sui limiti dell'autoriforma
è inutile che qui stiamo a ripetere paradosso della riforma formato da Kelsen risonanza che peschi noto a tutti
Poi c'è la prostrazione ormai di quanto accaduto in questi anni
Non mi sentirei di scienziati condividere fino in fondo l'argomento proposto a pagina quaranta della relazione
Sulla impossibilità di disporre di nuovo personale politico
Nella società il nostro io credo che la carenza
Di personale politico è legata alle forme della spedizione al ruolo che i partiti oggi svolgono come Fitto di selezione del possibile personale politico
Credo che nel suo insieme senza mitizzare in nessun modo la società italiana dispera società civile rispetto alla città politica che è un pezzo
Oggi di grande
In gran voga diciamo in gran voga si debba però riconoscere che la società civile nel suo insieme of la possibilità di personale politico di livello mediamente superiore a quello che il sistema dei partiti
Ci sta dando negli ultimi anni e quindi che si debba guardare con attenzione a questi temi serve
Un punto di parziale dissenso rispetto alle conclusioni che sia pure in forma molto cauta garbata quasi di provocazione intitola discussione emergono dalla relazione introduttiva
E anche quello sul rapporto fra la riforma delle regole e rapporto partiti cittadini è stato ecco io sono convinto che la modifica delle regole
Modifica profondamente il rapporto fra partiti il tentativo richiesta anche un intervento limitato a livello di regole può modificare il rapporto fra cittadini Tagikistan in quanto garantisca spazientito decisionalità nelle mani dei cittadini maggiori di quelli oggi esistenti
Ma questo è possibile appunto ritorno
Alla tesi che rinunciamo all'inizio sulla quale subito concludo
Questo è possibile solo accettando questo passaggio
Dalla dalla sintesi sincronica Classics diacronico voglio dire cioè che non è possibile rappresentare contemporaneamente
Tutte le esigenze tutte tutto quanto di valido la società civile disponibile tutti i soggetti politici potenziali che maturano che crescono calci
Che è possibile viceversa una sistema istituzionale che semplifica le scelte
Creando spazi
Cambiamento ti alternanza all'interno dei quali
Le nuove soggettività politiche possono svolge un ruolo decisivo
Questo è a mio avviso il concetto su quale fermarsi solo la semplificazione istituzionale garantisce la complessità dei soggetti politici non pare
Il un luogo perché viceversa all'interno del sistema attuale tutto viene ricondotto in un unico altero di espressione di rappresentanza è quello del partito tradizionale e attraverso il meccanismo proporzionale
Sporca in un equilibrio che per sua natura tende alla staticità
Mentre attraverso un sistema diacronico di alternanza e possibile che soggetti nuovi anche di rilievo non primario possano assumere un ruolo decisivo come le menti di spareggio nell'equilibrio delle forze naziste
Quindi io dobbiamo superare questa idea sbagliata e paralizzante
Che esistano due spinte in componibile
Da una parte la spinta alla complessità
I nuovi soggetti politici che nascono che si manifestano i diritti di cittadinanza
La maturazione la riflessione che questa svolgendo su questi temi si muove in questa direzione
E dall'altra la necessità di un sistema istituzionale in cui siano possibili decisioni più coerenti e più diciamo incisive sulla realtà italiana
Queste due esigenze non sono in contrasto
E questo equivoco che va superato altrimenti restiamo paralizzati di fronte alle scelte del nostro tempo
Misure urgenti solo componibili ma non si cronicamente sono componibili in tempi successivi in un sistema che garantisca la possibilità del respiro
Perché la democrazia vive di momenti in cui si prende aree in cui si espelle arie in cui si si mette in cui si non non non è un è un è un equilibrio statico come viceversa era il sistema nato nell'immediato dopoguerra le due esigenze devono essere perseguite insieme solo componibili purché in un sistema istituzionale diverso da questo punto di vista qui voi lo sapete è inutile che stia
Il nome citato anche in questa direzione io sono convinto che la riforma del sistema elettorale e la condizione la poetessa
Non sufficiente
Ma ineludibile non si può scavalcare questo passaggio solo in un sistema elettorale polarizzante si può realizzare la sintesi diacronica
Della complessità crescente della società italiana e della ricchezza dei soggetti politici che non sono più i soli partiti che al limite tenderà ad essere i cittadini con i loro diritti con la consapevolezza
Del dell'esigenza di mi sono portato ecco questo mi sembra la la uno spunto di riflessione che mi auguro possa essere utile all'approfondimento del vostro lavoro dello stralcio
Ringrazio molto Pietro Scoppola per questo
Intervento che sembra sia stato molto poco nega che si sia inserito felicemente nella messe di contributi che sono stati portati alla discussione
Alla discussione ieri mi pare che vada sottolineato questo elemento di riflessione che Scoppola offre sulla necessità di pensare a un equilibrio la denunzia statico Mazzia dinamico una sintesi che si realizzi della dimensione diacronica e non più soltanto nella dimensione sincronica
Mi pare che sia
Da da dire a proposito della riflessione di Moro che quello che su questi temi quello che stante la differenza ovvia diciamo nessuno penso possa mettere in discussione dell'ambiente sociale culturale e politico nel quale queste riflessioni si svolgevano che le viale ci pare della repressione di Moro sulla crisi della forma partito sia la spinta delle cose la forza delle cose che portava a la necessità di questa di questa riflessione di questa tematizzazione più che un cambiamento di punto di vista
In generale in astratto sul ruolo del partito non su questo credo che non ci sia dubbio non è che Moro a un certo punto comincia a pensare che i partiti devono essere buttati via da un certo punto in poi però su proprio per la spinta delle delle cose dei processi sociali si rende conto dei dice che c'è un
Crisi si apre una crisi è una questione
Che riguarda la esistenza del ruolo dei partiti difficilmente reversibile no questo succede c'è sembrato anche nella discussione di ieri il punto più che un mutamento nella visione della natura del ruolo dei partiti che in effetti a una costanza nella
E la riflessione in volo da un altro elemento volevo aggiungere anche ieri si è discusso del fatto che i partiti ci siano e che non abbiano alternative i versetti proprio la discussione di ieri a fatto emergere come il mutamento che si è prodotto non presuppone che ci sia qualche altro soggetto che
Prende il posto dei partiti nove quindi tutto ciò è perfettamente compatibile col fatto che non ci siano alternative ai partiti se il processo è quello di perdita del carisma della capacità di produrre identità
Di produrre consenso dei cittadini da parte dell'unico centro politico e la moltiplicazione di queste funzioni in un sistema di sfere autonome ma che non riproducono
In nessun modo il centro politico così come era e continua a essere un centro di il accumulazione distribuzione di risorse di ogni genere occupato dai partiti no quindi il tema dell'alternativa ai partiti è un tema che sì sembrerebbe da sentire la discussione che si è svolta in questi giorni
Essere superato da questa ulteriore considerazione cioè nel senso che non è quello il problema sul personale politico certamente c'è un personale nella società italiana
Bella o brutta che sia che potrebbe essere utilizzato per la il rinnovamento delle classi dirigenti dei partiti che
In grossa parte fa politica in un altro modo in altre forme eccetera voglio soltanto dire che
Quel passo a cui Scoppola si riferiva in realtà li più che altro ci si riferiva col fatto qual è quello attuale cioè che immaginare che si sostituisca
Sì sì cacce diciamo dalla guida delle pubbliche istituzioni il personale politico prodotto dai partiti
Che fino a questo punto l'unico personale politico di vertice che ha avuto accesso alla guida dello Stato e lo si sostituisca con personale
Autonomo diciamo personale delle istituzioni e non dei partiti nelle istituzioni che è un po'la soluzione di alcuni autori propongono per esempio Amato uno o più di recente
In realtà si scontra con il fatto che la classe dirigente fino a questo momento stante le cose come sono è stata prodotta è una classe dirigente anche nel caso delle istituzioni fortemente legato ai partiti anche ieri Pizzorno mi pare
Diceva ma
Questi gran commis dello Stato quei pochi che eccetera non erano identificabili con lo Stato solo con lo Stato secondo finire tutti immagino come
L'ex governatore della Banca d'Italia bassi
Quindi credo che questo sia da sottolineare non perché manchino le risorse umane e le possibili risorse umane anzi questo è uno dei grandi problemi ma perché a oggi
L'idea di togliere potere ai partiti dare potere alle istituzioni si scontra se non altro con il fatto che poiché il personale eh sostanzialmente lo stesso e quindi
Fino a che non cambia qualcosa nel metodo di selezione delle classi dirigenti i problemi restano
Per quanto riguarda infine il rapporto tra le regole del gioco la forza della riforma delle regole
Credo che qui si sia voluta mettere in rilievo una esigenza di estenderei il discorso novantina vere la possibilità di considerare la riforma delle istituzioni come anche una riforma che li leghi la dimensione istituzionale verticale a quella orizzontale questo devo dire anche riflettendo su un pensiero come quello di Aldo Moro che non era fanatica mente impegnato nel tema della riforma delle istituzioni anzi diciamo e non lo aveva affrontato strategicamente nessun nessun senso passi si può discutere se lo poteva affrontare in quel momento c'era ma insomma comunque
Ci pare invece che nella riflessione di Moro ci sia una forte attenzione a questa dimensione orizzontale delle istituzioni che questo è purtroppo o facciamo questo è il tema con cui ci dobbiamo misurare tutti eh eh tre anni di fatto al tema della riforma del sistema verticale delle istituzioni così almeno come si pone in questo momento questo non significa la riforma
Dell'assist del istituzioni del sistema istituzionale verticale non sia importante ma significa che o si aggiunge un altro pezzo
Oppure che può essere favorito o meno naturalmente dalla riforma del sistema verticale delle istituzioni oppure rischiamo di fare una cosa che non funziona questo il senso della di quanto è stato detto anche ieri su questo tema
Allora ne abbiamo qui sono le undici e cinque io farei questa proposta punto che la discussione non sia troppo compressa
Insomma anche faticosa da seguire che fare Brecht e un quarto d'ora
Anche se il professor Tamburrano proponeva di fare un'unica tirata però io sarei se siete d'accordo per fare una breve sospensione prendere un caffè riprendere la discussione Consalvi Tamburrano sperando dove suo scopo la vostra restare quanto più possibile in modo che esse nascono problemi
Sì di politica della storiografia altre cose di questo genere possa intervenire sperando che la nostra esclusione si mantenga comunque
Sì con quella positivo e utile distacco che ha dalle cose della quotidianità senza evitando naturalmente senza evitare questo confronto se necessario e quindi tra un quarto d'ora riprendere o questi tre interventi e con la discussione che ne potesse
Ora ricominciamo
Protestano
Allora credo che possiamo riprendere i nostri lavori
La parola al professor Cesare Salvi
Docente di diritto pregiato civile sulle pardon
Ed è qui credo a quel titolo ma soprattutto come responsabile per i problemi della giustizia delle riforme istituzionali del governo ombra del Partito Democratico della sinistra quindi
Importante e utile alla nostra discussione
Stavo dicendo fuori
In realtà questo è un luogo che dovrebbe essere che ha il pregio di solito di essere libero da le dinamiche della quotidianità politica questo è anche il suo senso direi questo non significa che noi non si possa perché aveva trattare di questi problemi probabilmente inevitabile peraltro imprevedibile
C'erano potesse avvenire nel momento in cui è stato organizzato il convegno io lo dico soltanto diciamo per ricordare un po'qual è il metodo nel senso di questi di questi incontri lasciando naturalmente a tutti soprattutto ai nostri due relatori
Che seguirà sforzato il professor Tamburrano e poi la discussione seguirà se ci sarà materia
Come dire un ispirazione che riguarda il metodo di questo lavoro nella sua produttività perché tutto credo che abbiamo voluto e organizzare questo seminario proprio per creare uno spazio di riflessione che superasse la dimensione diciamo così della quotidianità liberi naturalmente di invece trattare i problemi della quotidianità per carità non questo non è assolutamente un un fatto esclude la parola allora accesa risale
Sì non lo sarò assolutamente il tema anche se il tema naturalmente richiamo o le questioni oggi di attualità
Io vi ringrazio intanto dell'invito credo che sia molto utile una discussione
Come quella che state facendo ma non non da oggi
Su
Questo aspetto cruciale che
Della crisi del sistema politico italiano che la questione del rapporto fra partiti e politica poca cosa sono diventati oggi invertiti
Che cosa è o può essere una politica dei cittadini che passi attraverso il canale dei partiti ma che passi anche per canali diversi
Dai partiti come si può uscire un po'da questa situazione nella quale noi oggi ci troviamo e che credo che sia una situazione che non entusiasma nessuno qualche settimana fa Andrea Manzella in uno dei suoi e diciamo editoriali su Repubblica ha usato un'espressione che Dini mi è rimasta dentro perché risponde un po'nel
Sentivi editi diciamo si occupa di politica in maniera più diretta usano espressioni in questo momento di disperazione della politica
E per chi si sforza di fare politica non come mestiere ematici Ancona per cercare di affermare delle idee in cui prevede eccetera effettivamente questa questa espressione non è riduttiva
Non ero io
Il richiamo alla politica italiana travolta da una parte darla punto questa umidità spettacolo fuggono immagini sul suggestioni
Guidata anche da un certo uso ogni mass media non si riesce più ad affrontare discutere serenamente quelle che sono poi le vere questioni che abbiamo davanti le questioni programmatiche come riformare queste istituzioni
Come uscire dalla crisi finanziaria dello Stato dalla problema della spesa pubblica e così via
Sì c'è invece questa suggestione emotiva di slogan e di immagini di trovate e dall'altra parte politica come un pregiudicato del potere
Con ogni mezzo nelle dispregio d'ogni regola
Dai più alti vertici istituzionali fino a qui garanti delle USL tra virgolette che vengono trovati a casa con le mazzette di milioni vengono anche difesi dei loro partiti fino a quello che succede in vaste zone del Mezzogiorno d'Italia dove fra politica vera e propria delinquenza organizzata al volto il confine non esiste più
Come è potuto accadere si sia arrivati a questo punto certamente la questione dei partiti diciamo a un ruolo con la sinistra
E allora bisogna effettivamente un po'tornare tornare tornare indietro e di vedere e provare a vedere il sono storico quindici anni il video musica e fare delle riflessioni che vengono dalla lettura di quello che gli storici hanno hanno prodotto in questi anni
Ma diciamo però serve anche vecchie bisogna anche per chi si occupa di politica in genere una progettualità legata alla storia perché altrimenti diciamo a quello che è stato che è diventato questo Paese che in uscita si si possono dare
E allora io credo che il punto vero sia questo la del delle la crisi del fascismo alla caduta del regime noi abbiamo in Italia sì sì Italia una società civile debole
è un ostacolo debole zero virgola
Che è un portato dalla storia unitaria
Veniva anche prima del
Del fascismo evidentemente una storia d'Italia incompiuta incapace
Di creare sia un sistema politico moderno democratico avanzato
Si oscilla dal trasformismo alla reazione autoritaria finora peggiore di tutti la dittatura fascista
Sia una storia unitaria che non riesce a creare
Per grande differenza
Dell'Italia per citare poi due Paesi così diversi sia dalla Francia che dal Giappone una autonomia della statualità rispetto alla politica
E al tempo stesso una società civile ancora debole che è debole rimarrà a lungo
Priva di un pluralismo reale in cui lo stesso potere economico e finanziario e abituato per il tipo di modernizzazione di un industrializzazione dieci fu un'Italia a partire dall'Ottocento è abituato a un rapporto organico con il potere politico
Costruire diciamo lo sviluppo economico attraverso il meccanismo delle delle commesse
E il dell'intervento e poi fascismo questo diventa diciamo clamoroso con l'intervento pubblico nell'economia e così via
Allora il momento della lotta di liberazione diciamo i partiti di massa svolse un grande ruolo di supplenza
Rispetto a una società civile debole rispetto per istituzioni deboli
E
Questo ruolo di supplenza fu un ruolo altamente positivo
Altamente positivo
Porto questa Costituzione del quarantotto
Che abbia
Che adesso come dire si vorrebbe travolgere come una specie di portato prodotto sentito Cossiga domenica in televisione un rapido passaggio ricostruiva la storia italiana precedente la Costituzione come dittatura sconfitta guerra civile
Se la Costituzione del quarantotto il prodotto dalla dittatura da sconfiggere la guerra civile delle varie nefandezze che escono fuori che evidentemente c'è una delegittimazione complessiva di questo testo costituzionale credo che non fu così
Credo che in Italia ci fu in quegli anni un momento alto della storia nazionale quale non si è più riprodotto momento alto di tensione ideale che i partiti di massa furono i canali attraverso i quali per la prima volta
Grandi masse di popolo che erano rimaste estranea allo stato postunitario quelle cattoliche e quelle legate al movimento operaio erano rimaste estranee l'uso dello stato postunitario quello liberale quello giolittiana e quello fascista
Ricostruire un rapporto positivo con le istituzioni con lo Stato con la democrazia
E nel merito un compromesso dei grandi partiti di massa che fu poi
Merito storico della DC di De Gasperi ed epici di Togliatti fu per quanto riguarda la costruzione dei principi
Di questa nuova democrazia fu quello di aver raggiunto un compromesso che per quanto riguarda ripeto i principi la prima parte della Costituzione alcun compromesso secondo molto alto
Perché il meglio della cultura cattolica il meglio dalla cultura legata al movimento operaio il meglio anche della tradizione liberaldemocratica sì incontrarono per definire una tavola di valori che fa ancora oggi il nostro testo del quarantotto uno dei testi più avanzati
Delle moderne democrazie
Questo stesso compromesso
Costituzionale sì caratterizzò invece ma delle Regioni gli ho detto credo che fosse inevitabile e comunque diciamo questo è un giudizio punto come si dice devono fare gli storici in sede storica per una seconda parte della Costituzione caratterizzata da istituzione di governo deboli
Voglio dire che il compromesso mentre nella parte dei principi e dei valori fu raggiunto in alto
Nel punto delle istituzioni fu raggiunto soprattutto come garanzia reciproca garanzia reciproca che i contraenti si davano e chi avesse vinto non avrebbe vinto fino in fondo
E questo probabilmente fu merito loro
E quindi abbiamo un governo parlamentare debole
E quindi abbiamo una legge elettorale proporzionale proporzionalismo estremo
Anche se allora interessante notare che non si volle costituzionalizzare il principio della proporzionale dalla legge elettorale
E non lo si volle non dimenticanza ma appunto come dice Fanfani i costituenti non erano dell'ICI muniti ma perché espressamente si disse in queste condizioni del nostro sistema politico serve la proporzionale
Che è una garanzia reciproca
In una fase nascente della democrazia ma o darsi che un domani l'evoluzione diciamo la ONLUS richiede invece una legge elettorale di tipo diverso
E questo in realtà
Già caduti diciamo questa necessità si è già posta e non da oggi
Quindi istituzioni di governo deboli garanzie garanzie reciproche esso non voglio stare qui diciamo anche perché non è mia materia a ricostruire tutti i passaggi successivi
A questa questo doppio aspetto istituzioni di governo deboli Società Civile debole che l'altro aspetto da non dimenticare mai anche per pensare ai problemi passare dirò qualcosa più avanti su questo punto
Rispetto a queste debolezze a lungo si svolse una supplenza i partiti di massa svolse una supplenza rispetto alla debolezza del pluralismo nella società civile perché furono un grande luogo reale
Riorganizzazione della democrazia di associazione di uomini e di donne fumo fumo qualche cosa di vero questo non solo diciamo
Sul versante del partito comunista
Una vera realtà essere a lungo una vera realtà popolare quelli partiti di massa
E sull'altro verso una supplenza all'istituzione di governo deboli cioè consentiti non ciclistico tutti i processi che adesso mi godo ricostruito voglio puzza Servedio certamente a un certo momento
Qua si può discutere
Periodo Ytzhak ed edificare ma con un processo progressivo graduale questa funzione forte di mediazione politica e sociale dibattiti si è ribaltata nel suo contrario
Io credo qui certamente importante anche questa di fronte solo diciamo dal punto di vista della ricostruzione del pensiero politico di Aldo Moro ma importante per la ricostruzione della sull'Italia capire bene qui passaggio io credo che compatibili
Fra il settantaquattro referendum del divorzio nel settantotto assassinio di Moro fu lì che si giocò la sconfitta di che cosa
Del fatto che i partiti di massa potessero diventare in quanto tali
Cioè con le caratteristiche che gli venivano dalla storia post unitari di protagonisti della democrazia compiuta tra democrazia dell'alternanza
Io non so voglio capire mi interessa quale fu allorché che cos'era l'idea poi che aveva presentando un nuovo di questo
Certamente ci furono l'ingresso parlo sul sul versante mio non non c'era vigilia del PC nell'idea di Berlinguer
L'idea della della grande coalizione come passaggio la democrazia
Se non c'era questo c'era un'altra idea che il compromesso storico il compimento di una democrazia per Berlinguer non era come la vediamo oggi chiaro come già allora era possibile e necessario
La costruzione di una moderna democrazia dell'alternanza compresa la rottura radicale da parte del PC
Ho una tradizione come internista
Sarebbe stato un passaggio necessario per questo
E una parte PC aveva posto la stessa questione del nome proprio in questa lista no in questa in questa prospettiva Amendola eccetera già già da prima
Non c'era questo c'era l'idea invece del compimento della democrazia come associazione a pari titolo dei grandi partiti alla alla guida del Paese
Questo è un è un risvolto per cui la grande ondata blu di consenso che era venuta al pc
Sul duplice versante come parti della democrazia e dei diritti referendum del divorzio
Come partito del mondo del lavoro le lotte sociali era in realtà una domanda di di alternativa di ricambio fu recepita invece come domanda di consociazione diciamo al massimo al massimo livello
E poi entrarono in campo forse potenti come sappiamo
Come sappiamo purtroppo non sappiamo fino in fondo ma come capiamo certamente comunque in quegli anni si consumò questa ipotesi
Che cioè il ruolo dei partiti di massa come grandi soggetti sufficiente avevano costruito la democrazia che avevano svolto ruoli diversi questa su funzione di supplenza rispetto istituzioni debole cioè e alla società civile debole potesse diventare anche diciamo lo strumento il mezzo per il compimento della democrazia e da lì certamente parte la crisi che stiamo attraversando adesso
La crisi che stiamo attraversando l'ex la crisi della degenerazione partitocratica gli ha due aspetti
Anche se scesi soldo viene sottolineato soltanto un aspetto
E che la partitocrazia e insieme diciamo eccesso di potere
E anche incapacità di potere dei partiti politici
Perché eccesso di potere in quanto occupazione indebita di spazi luoghi risorse che ai partiti non non competono
E perfino competono
Ed è anche però debolezza cioè incapacità di governare dirigere i processi sociali
Capacità di governare regolare indirizzario di fornire decisioni di fornire indirizzi politici di lavorare in base ai programmi
Lavorare in base al programma allora
Quando noi ragioniamo per esempio sui limiti dei partiti io credo che dobbiamo vedere tutti e due tutti e due gli aspetti
Tutti e due questi aspetti
Cioè un limite del partito
Non c'è solo diciamo tematiche più nota c'è anche questo aspetto questa dimensione acquisizione di spazi indebiti di risorse impropria diciamo che
Arriva ai livelli impressionanti che sappiamo da una parte e dall'altra però incapacità di fare politica
Di di politici oggi non sono produttori di politica
Il diciamo il combinato di questi due fattori e devastante
Per chi produce una enorme crisi di legittimazione della politica in quanto tale
Tanto più perché questo è un dato su cui credo dovremmo più riflettere noi siamo ecco questa è la versione italiana di una crisi della politica e delle forme tradizionali della politica che c'è oggi in tutto l'Occidente
Tutta Europa
Quando noi vediamo che cittadelle della civiltà
Europea socialdemocratica della cultura curda il meglio della cultura mitteleuropea come Brema o come un verso come Vienna
Diciamo danno questi scontri elettorali che hanno dato l'anno scorso partitini
Razzisti di destra localistici raggiungono quote di consenso inaudite
Quando le vediamo di Assisi Paesi scandinavi affermarsi partiti anti partitino
Danimarca scandinavi abbandono e vediamo la persistente vitalità di un fenomeno come le Pen in Francia
Porta al tracollo del Partito socialista senza davvero dare diciamo
Consenso alla destra francese tradizionale partiti di centro eccetera
Non ci accorgiamo che c'è una crisi della politica che attraversa tutto l'Occidente non so in che misura legata diciamo alla fine dall'altro blocco alla fine del nemico non so che misura certamente legata a ragioni interne
E cioè la politica tradizionale non riesce ai a dare credibili sposta i problemi di questa società di oggi
La socialdemocrazia che ha prodotto tante conquiste incontra però oggi davanti a sé diciamo quel
Burocrati Isma'fiscalismo dello stato sociale chi diventa sempre più come dire uno
Mostro che auto divora risorse per sostenersi per pagate diciamo gli stipendi dei propri impiegati delle proprie strutture sempre meno un soggetto capace di fornire servizi di garantire i diritti dei cittadini
E sull'altro versante però il fallimento anche della destra ho avvertito come tale della destra tradizionale delle soluzioni neo conservatrici che avevano dominato negli anni Ottanta dell'idea cioè che era quella che la destra politica tradizionale ha condotto in Europa negli anni Ottanta che diciamo lo Stato la politica dovessero ritrarsi rispetto alle virtù autore curatrice del mercato
La sconfitta della pece alla sconfitta del reggae Nismo la non credibilità anche della risposta della destra tradizionale di codesto senza insomma forze conservatrici e moderate della destra tradizionale e qui dice i diciamo un malessere un disagio diffuso una contestazione diffusa nell'Occidente rispetto alle forme tradizionali della politica e quindi ai partiti politici tradizionali che sono poi non dimentichiamo quello che è di specifico dalla democrazia europea rispetto la democrazia
Politica come categoria generale siamo quello che di specifico delle cure si evolve e a e che questa democrazia si innerva sul ruolo
Non solo l'Italia ma anche altrove del partito politico della forma partito così come è nata dalla fine dall'Ottocento in poi comma a costruzione diciamo che i vari soggetti cattivi del movimento operaio partiti cattolici o cristiano sociali i partiti i partiti liberali in Italia c'è tutto questo
E quindi il leghismo e così via in più si innesta su questa specifica crisi
Che a quelle ragioni che cercavo di ricordare prima su cui comunque che tanto si ragiona del del sistema decisionale ecco perché io sono davvero preoccupato scrisse una crisi strutturale che può avere potenziali effetti devastanti
Della Seccia immaginiamoci il prossimo Parlamento procedura perché che chiesi che cosa potrei essere gli sviluppi ci potranno essere che prospettive che prospettive ci sono show
Faticosa
Ma intanto io credo anch'io con Scoppola che
Proprio chi crede c'è un passaggio del suo intervento che va ripreso ne sono profondamente convinto
Proprio chi crede oggi la politica non deve più e non può più passare solo attraverso il partito
Deve passare anche attraverso il sostituto ricordi uno più avanti perché perché credo questo
Ha interesse a un cambiamento delle regole
Ha interesse capire prego
Perché diciamo consente di selezionare individuare quella che è la funzione specifica Bode partito politico che la storia non ancora inventato un altro strumento perché si possa realizzare che poi quello che c'è scritto nella Costituzione
Perché quella come dire di che produrre quei programmi ma anche quelle persone che poi siano candidate alla direzione politica al governo
Del Paese quello è è uno specifico del partito politico
Si può anche dire che non è che diciamo chi lo fa invece chi lo fa invece ci vediamo ma ancora la storia e tanto meno in Italia ha prodotto qualcosa di diverso ma proprio chi la politica non può essere solo particolare c'è interesse a che su questo accada perché poi possa svilupparsi spesso indispensabile quella reti di pluralismo politico anche non partitico che per esempio il punto di forza della democrazia americana
Perché gli Stati Uniti riescono a essere una grande democrazia pur senza vere il partito politico come lo conosce l'Europa
Perché il contrappeso al potere politico ai congressi mediche come sappiamo non sono uomini di partito ma uomini che rappresentano al di là delle etichette il programma del del loro elettorato e al potere presidenziale
E dato solo tutte le istituzioni di pluralismo di contrappeso che ben sappiamo potere giudiziario informazione libera e così via bilanci mentre per il metano anche da quella rete diffusa di partecipazione locale comunitaria
Nelle città che si esprime in tanti modi Diversi diciamo in tante forme diverse puri intervento dei cittadini che non sono quella del partito ma diciamo che costituiscono poi elemento di vitalità democratica tutto questo in Italia ancora e agli epigoni
Deve essere valorizzato deve nascere credo che voi siete stati i primi che hanno capito questo punto con grande coerenza vi siete mossi su questo terreno senza avere mai diciamo
E se sbandamenti ma ma deve nascere deve nasce sì sì sì sì sì deve la scienza nascere un re deve deve rafforzarsi così come deve rafforzarsi una società civile che ancora in Italia è debole
Pluralismo sociale
Pluralismo anche economico autonomo indipendente dal potere dal potere politico che deve chiede che deve liberarsi
Allora le riforme
Sono necessarie
Quando dico riforme penso anzitutto alla riforma elettorale pure a quelle modificazioni della forma di governo che sono necessarie come conseguenza della riforma elettorale
Perché appunto dalle istituzioni deboli parlava di che ce ne sono la costituzione delle ragioni che dicevo si passi ad istituzioni forti
Diciamo proprio noi che siamo tutti dalla sinistra chiediamo istituzioni forti perché diciamo l'istituzione governo e Parlamento perché diciamo esecutivi ed assemblee per scendere poi giù dalle Regioni dai Comuni che le istituzioni bene o male solo quelle e quei diciamo quei quei meccanismi di potere che sono formati con il voto
E nel voto siamo tutti uguali mentre diciamo se le istituzioni sono deboli c'è qualcun altro a comandare diciamo base però allora rapporti di forza a quello che il potere della società allora non siamo tutti uguali
I come sappiamo
Quindi queste questi ricordi queste riforme che ci siamo riforma elettorale che porti a uno schema di moderna democrazia dell'alternanza Anita i limiti diciamo vi dirò in Italia in realtà il consociativismo non abbiamo avuto mai
Il vero consociativismo che la democrazia consociativa come scritto dei libri e quella nella quale diciamo le grandi forze governano insieme a compagni titolo di legittimazione noi abbiamo avuto un consociativismo purtroppo
Perché era diciamo c'era un un patto certamente ma un patto tra diseguali
E qualunque cosa dica Cossiga gli ha tratto davvero vantaggiosa del consociativismo pensa della Democrazia Cristiana e gli altri partiti di governo che in questo modo hanno avuto il potere senza vere le corrispondenti responsabilità del potere
Ancora oggi sentiamo fare critiche al Parlamento e quindi tutti Bertini mentre il ammoderna democrazia la critica si fa la maggioranza in Parlamento non al Parlamento in quanto tale si occupa del Parlamento che non ha fatto leggi questo discorso in Germania in Inghilterra diciamo sarebbe susciterebbe l'ilarità
E che è evidente che non si può criticare il Parlamento come istituzione si critica la maggioranza in Parlamento in Italia questo diciamo portato del consociativismo questa confusione di ruoli e delle responsabilità di una democrazia dell'alternanza
E il primo partito dalla riforma dalla politica
Perché in questo modo i partiti ci sono Betti spinge indotti a caratterizzarsi programmi
Rete riversi sul programma un colpo
Per candidati per schieramenti alternativi un volo che intanto spinge a scegliere personale politico
L'ho più presentabile per non dire più qualificati osceni reagisce mi spinge a caratterizzarsi sulle ragioni e sui contenuti del programma
Questo è diciamo un aspetto che spinge Filippo tutto l'aspetto che riguardarla
Come dire riduzione dell'occupazione del potere
Sì sì
Ora per concludere questo mio ragionamento si sa chi si parlare ricordava anche che se ne il paradosso che insegnavano ripreso minacciato Zagrebelsky
Siamo un sistema che ha bisogno di riforme un sistema in crisi
Quindi è incapace di prendere decisioni
Ma siccome l'autorizzato ma e la decisione più forte diciamo proprio questo sistema in crisi non potrà mai avuto l'informazione c'è il paradosso
Io credo che questo sia utile soprattutto un paradosso dei partiti italiani
Cioè solo dai partiti può venire
La risposta politica non solo dei partiti ma necessarie corre necessariamente attraverso i partiti deve abbassare il processo di cambiamento ma in modo di essere ripartiti oggi il principale ostacolo a questo stesso processo di cambiamento
Questa e diciamo la difficoltà della crisi italiana impedisce qualunque facile ottimismo però
Come dire richiama anche ha la consapevolezza che si è un po'
Credo all'ultima spiaggia
Della democrazia almeno
Sì sì ha della democrazia un'idea non solo di un vago insieme di regole ma diciamo la democrazia innervata volerà partecipazione dei cittadini di un pluralismo reale Angelus suo è rosso
Penso e credo che siamo l'ultimo passaggio perché rispetto a quella che è un'altra via che invece si profila c'è già i suoi teorici vola via terra Seconda Repubblica
Neo autoritaria che passa con lo spreco che passa con la rottura dalla Costituzione del quarantotto
Che si vuol credere che passi attraverso la fine del ruolo dei partiti ma così non sarebbe e siccome uno Stato moderno una democrazia comunque ha bisogno di questi di politici sarebbero diciamo
Un modo di essere diverso dei dei dei degli stessi partiti peggiore
Meno trasparente meno visibile e quindi sarebbe un peggioramento anche da questo punto di vista
Una leva c'è diciamo c'è stata ed è una leva anche qui credo che sia significativo che passa da proprio dalla politica non partitica c'è qua deve essere
Per i referendum elettorale
Perché lì ecco lì forse può essere la leva che consente di spezzare quel paradosso
Cioè partendo dal basso parti nota la raccolta di firme la prima volta difficilissima
L'area del novanta quello che avevamo gli ultimi giorni e ancora non non sapeva se si sarebbe arrivati
Prosegui con una campagna elettorale difficilissimi avete voi adesso ricordiamo i ventisei milioni di voti del nove giugno ma io ricordo l'angoscia di un mese prima quando c'era l'incubo del referendum sulla caccia dall'anno prima che era andato è andato deserto
Beh lui ecco partendo dal basso attivando un canale politico non partitico si è messo in moto una una partecipazione si è messa in moto una domanda di cambiamento e c'è adesso diciamo questa
Così questa spada di Damocle sul sistema dei partiti che diciamo il voto della della il volo della primavera prossima
Io credo che questo sia un esempio anche della interazione che poi inevitabilmente c'è in questo grande mondo dalla politica fra la politica nei partiti e la politica fuori dei partiti
Limoni che certamente vanno tenuti vanno tenuti separati
Perché altrimenti tutti i discorsi che si facendo diciamo sia il partito che volesse debordare dalla politica non partitica riprodurrebbe meccanismi di occupazione no provveda a sua volta diciamo
Una politica non partitica che volesse invece entrare per esempio nella competizione elettorale rivedo il vero punto debole per esempio della Rete o o di questa idea di mister referendaria eccetera insomma nel momento in cui uno fare associazione si dallo Statuto elegge un presidente presenta candidatura può chiamarsi come vuole ma è un partito politico
Può chiamarsi come vuole ma è un partito politico
Allora invece la cessazione va diciamo va tenuta banche cioè se non c'è niente di male quello che diciamo c'è di male nel pretendere invece di non esserlo
E e il il
Questa distinzione va tenuta ferma però nello stesso tempo questa distinzione secondo me non deve diventare incomunicabilità di questi mondi
Deve diventare incomunicabilità diversi proprio a questo sarebbe c'è una chiusura poco feconda
Anche i ricchi io credo che sia diciamo interesse di chi appunto si sforza prova lavorare diciamo per qui costruire in Italia ecco passare dalla disperazione una speranza della politica e quindi a un rinnovamento
I partiti che li sposti su terreni rovesciato i programmi dei veri valori diciamo togliendoli da quell'altro terreno lì
Della
E interesse proprio di chi lavora per questo che uccisi sia e la società della politica e della società civile un pluralismo forte una rete di contropoteri
Ho come dite voi i poteri dei cittadini diversi dei poteri istituzionali che proprio ai esplica in questa direzione
Ringrazio molto Cesare Salvi
Ha fatto levare una riflessione
Anche utile perché pensa identificare aprire un capitolo e noi non abbiamo potuto credo per ragioni di spazio e di tempo
Aprire ma che sarebbe stato avrebbe meritato attenzione cioè il modo in cui nella storia recente l'Italia al di là appunto della figura di Moro il tema della crisi dei partiti in relazione alla crisi dello Stato
Sia stata tematizzato dalle singole forze politiche saldi ha richiamato questo ruolo di supplenza nei confronti dei partiti e dello Stato e nei confronti della società civile svolto all'origine della Repubblica democratica dei grandi partiti di massa
è un tema peraltro su cui anche Scoppola molto soffermato perché uno dei temi in discussione nella interpretazione dei quarantennio nella Repubblica democratica e che però per ciò spesso nel momento in cui poi è cresciuta la soggettività della società proprio grazie al ruolo dei partiti è stato un ruolo che è andato in crisi ha mostrato la corda mi sembra importante sottolineare questa versione sulla quale mi pare tutti abbiamo concordato nel corso di questo seminario il un ruolo dei partiti non riconducibile soltanto alla partitocrazia ma anche a una carestia di potere a un deficit di potere
Che è l'altra faccia di questa di questa medaglia mi sembra importante riferimento alla dimensione internazionale perché in effetti la crisi che stiamo vivendo in italiano aprirsi solo italiana alle sue peculiarità s'intende ma
Fa parte di una linea di tendenza più generale in cui vanno in crisi Tati affronto e di un'autonomia sfarzi delle società civili nel bene e nel male
Quindi mi pare che siano tutti temi molto importante apprezzabile mi ha preso posizione sul problema della riforma delle regole su cui invece c'è stata maggiore discussione nel corso di questo di questo seminario ha citato i referendum che sono un esempio io direi più che di iniziativa dal basso di un congiunzione di iniziativa dei cittadini e di iniziativa di partiti o di parti di partiti no in questo senso io lo ritengo un movimento significativo ma sui generis diciamo dal punto di vista del del riflessione più generale che stiamo facendo
La parola al professor Giuseppe Tamburrano presidente della Fondazione Nenni che l'ultimo degli interventi ultimo in ordine di importanza come si dice sempre in questi casi
Vero
I nostri interventi della mattina rampa credo si dovrebbe sentire se c'è qualche
Ricorrentemente depressione dovendo questione poi potremmo chiudere queste due giorni di lavori
Grazie
Io sono felice di venire alle vostre riunioni perché voi offrite uno spazio reale degli flessione minimo distacco
Nell'acqua della quotidianità incombente
Silla dalla politica della politica politici sia
Non avrei fatto alcun riferimento problemi quotidiani
Senonché Scoppola ha fatto un'affermazione che io condivido poi citato il mio nome quindi una precisazione
L'ha detto dare
Scoppola e questa è l'affermazione che io condivido ha criticato l'uso politico della storia
Condivido la critica anch'io
Però questa forse una mimesi della storia perché fino a qualche tempo fa immediatamente non vi inverso storici
C'era dei politici intellettuali organici al servizio di una linea
Adesso mi pare che stia accadendo il contrario speriamo che presto si superi sia l'unico che l'altro prego
Il non non mollo autonomi
Non ho fatto no
Certo che per un partito quello era un dovere rivoluzionari di professione aveva questo dove
Potremmo fare una riflessione dedicata alla storiografia in Italia negli ultimi cinquant'anni
Faremo delle bellissime scoperte
Per quanto
Non fate bisogno di fare commissione perché ciascuno era impegnato a sostenere la linea ma adesso stiamo ricordando visto che bisogna fermarsi un momento di più su questa questione io non voglio ricordare casi clamorosi che voglio ricordare uno meno clamoroso dal punto di vista politico ma clamorosi stimo dal punto di vista storico grazie
Noi stiamo adesso ce le dobbiamo celebra il centenario dalla nascita del Partito socialista che il partito poi tutta la sinistra
Ricordiamo che fino a qualche tempo fa c'era una corrente storiografica di un preciso partito la quale ha sostenuto una certa compattezza che il partito dei lavoratori non è nato mille ottocentonovantadue Bennato indica novecentoventuno usando una polemica tra l'abbrivio Ettore
Per quanto riguarda noi storici
Se mi permettete di
E firme tale naturalmente con la modestia ritenendo di essere l'ultimo
Noi abbiamo un solo dovere chiunque ci chiede di fare il nostro dovere di fare accertamenti dare giudizi
Secondo lei ricorda
Della storiografia noi abbiamo un solo dovere di fare certamente sulla base di e di dare giudizi che siano coerenti con gli accertamenti chiunque ce lo chiede
Personalmente della mia modestia ho fatto sempre così sono spesso trovati in contrasto con una parte politica alla quale appartenga
E così continuiamo a fare chiunque mi chiede di fare il mio questi visto chiunque minuti
Prenotando quello andar via meglio è meglio non ho mai visto che l'argomento c'è accendi gioca scusate già che ci siamo cioè strade Cesano accetta il denaro c'è la che ci siamo perché poi gettare legna
Fa presente
Diverso delirante sono nasce
Una
Fare
E
Ma
Certo
Pellissier sei di
Vennero Carol tanto vecchie da quella fonte lire son venute Dante commetterà subiscono mi stupisce gli fa la proposta mi subisce gravi accetti
Volevo dire francamente con tutto il rispetto mi preoccupa perché è un aspetto della crisi sto facendo un attacco personale è un aspetto della crisi italiana in mezzo
Prima di tutto io sono membro della direzione del partito socialista in quanto presidente della Fondazione sono chiamato a partecipare alle riunioni
Non sono un politico non sono un politico non lo sono non lo sono perché appartenente ecco la mia no voglio precisare duetto sei membro dalla direzione preciso a quale titolo io partecipo ai lavori della direzione risponde precisare tutto
Secondo che il capo dello Stato ieri sera mia convocata e mi ha chiesto non di dire la verità stampe oggetti ha chiesto a me avrà chiesto agli altri fare un accertamento
Piena e totale mancherebbe pure maestà chiesto con altro in piena e totale indipendenza da chi comunque istituzione del partito Oggioni
Ed io farò questo accertamento di documenti e darò giudizio secondo i canoni della storiografia senza avere un partito preso senza dovere dare una risposta precise
Perché ho accettato accertato perché la motivazione del capo dello Stato mi ha convinto
E la motivazione del capo dello Stato è la seguente
La campagna elettorale rischia di essere turbata da una polemica sull'argomento è è impronte
Non è attinente ai problemi non è un problema che va discusso dalla campagna però visto come stanno andando le cose questo problema penale per i Togliatti del contesto perché c'è anche il contesto presso l'auto intestata una lettera sono basta una perizia calligrafica questo problema è un problema perché copiato scoppiato
Va fatto scoppiavano storico che non è certo del partito socialista è andato su una rivista che una certa Tenera col Partito socialista
Qualora
Basterà Berlusconi sarà certo bisogna allora dare atto a Panorama autonomo da Berlusconi e non ecco non mi pare che sia molto ragguaglio sociali pezza ma adesso non dobbiamo discutere dell'oppio
Dunque accertato accettava anche per la motivazione del ritardo dallo Stato che così non riuscire a rimuovere dalla campagna elettorale una polemica avvelenata una polemica avvelenata sull'argomento
E sui quali soltanto sperpero
No sono
Ciò detto senza naturalmente non c'erano speranze
Parla per sé
Torniamo su questo spazio di riflessione
E qui ci sono d'accordo molte delle cose dette da star
Ma non sono d'accordo sullo giudizio disabili secondo il quale la crisi italiana rientra nel quadro complessivo
Democrazie occidentali
Perché ci sono specificità della crisi della democrazia italiana
Saltano agli occhi che hanno uno spessore nove non possiamo non
Sono invece d'accordo che le democrazie occidentali sono percorse da un credo corrosivo che le quella che si chiamava disaffezione Renan diceva che la democrazia si fonda cioè la repubblica ma della democrazia sul consenso quotidiano
E invece
Nel nell'Europa occidentale sopra nel mondo centrale ma soprattutto nell'Europa occidentale vediamo crescere
Fenomeni insieme di disaffezione e di contestazioni dei valori
Di fondo della nostra
La disaffezione ahimè razzista
In questo c'entra anche per una certa parte la caduta
Delle tensioni della guerra fredda ovviamente
Giudico positivo ma la caduta di quelle tensioni che ha fatto addirittura teorizzare la fine della storia accertamento allentato
Alcuni vincoli
Coagulanti
Ed insieme a questo il tramonto di chi dai tradizionali come tra la destra e la sinistra
Se voi esaminate le la politica dei partiti socialisti al potere in Francia ristagna difficilmente vedete differenze profonde rispetto alle politiche
Della signora Thatcher
Politiche di rigore dopo un tentativo il governo francese di applicare un programma di nazionalizzazione i governi socialisti francesi sono rientrati nell'ordine
Liberisti in Spagna il governo socialista non c'è neanche provato
E poi avete su questa democrazia il peso di problemi scavalca può essere potere crescente per l'Europa ma il fatto che le questioni dell'Amazzonia ci riguardano direttamente quel fenomeno che si chiama di mondializzazione
No recapitato di riflettere pochi giorni fa su un aspetto curioso di questi fenomeni
La curiosità riguarda soprattutto nel nostro Paese che
Da questa di rimbalzo
Bush va in Giappone chiedere giapponesi di comprare automobili americane è un caso così clamoroso di commistione tra politica ed affari caso così come un rosone consente di riprendere vecchie forniture i lo Stato i governi sono i comitati d'affare della borghesia è passato quasi inosservato
Ma questo è un altro degli elementi di una realtà democrazie occidentali del mondo occidentale
Che
Comporta una crisi delle società degli Stati democratici e tradizionale
E che cosa
Ci colpì cosa colpisce né in questa crisi che c'è insieme con la disaffezione con la contestazione di valori di base come il razzismo anche una tendenza verso la personalizzazione del potere
è una tendenza che noi possiamo
Giudicare con preoccupazione sia
Però e l'espressione di un bisogno di società ormai omogenei
Scarsamente impegnate sul terreno ideologico
Che in fondo chiedono al potere di avere efficacia capacità decisionale per affrontare e risolvere rapidamente ed efficacemente i problemi si pensa che i corpi pletorici come i parlamenti
Do paradossale significa questo che siamo di fronte a una crisi della democrazia rappresentativa e partitica sui per questi elementi che io rapidamente ha ricordato no
Per il successo voglio ridire che la democrazia puri partitica a in giro per il mondo crollano dittature si affermano democrazie pluri partitiche nei Paesi dell'Est in Africa sono pochi
I paesi che resistono a questa ondata di democrazia tu ripartiti
Dunque discutibile se ci sia una crisi della democrazia partitica nel mondo mentre è assolutamente fuori discussione che ci sia in Italia in questo il tema della specificità italiana io affronto rapidamente che Tanović abbiamo tutti i segni negativi
L'occupazione del potere la frammentazione della rappresentanza
Il rifiuto diffuso che non è solo il razzismo o le leghe un rifiuto che prende altre forme compreso punto quello passivo la mancanza di ricambio e il fatto che come ha detto giustamente saldi c'è un deficit di decisioni vorrei che si fosse convertito il decisionismo
Ma c'è un deficit di decisione da parte degli organi che hanno il compito di decidere e i problemi marciscono anche se devo notare questo argomento un elemento contraddittorio perché è vero che la crisi della democrazia partitica emigra in Italia è più grave che altrove però è anche vero che in Italia la gente va a votare molto di più che altrove
Il fatto è che la diversità e quindi l'anomalia
E rivelato non solo da questi processi che ho citato ma due fatti
Iscritta due
Elementi istituzionale che sono incontrovertibile che ne abbiamo molti modelli di partito in Italia che non esistono altrove
Sì abbiamo istituzione legge elettorale che non esistono altro
Dove ci sono legge elettorale
Proporzionali sistemi parlamentari abbiamo regimi politici fondati su un sostanziale bipartitismo
Mentre l'Italia abbiamo la frammentazione e la proporzionale cioè due fattori che si cumulano per aggravare la paralisi ingovernabilità è oggi potremmo addirittura dire la confusione
Però sul piano storico una cosa che non dobbiamo dimenticare che l'Italia è nata partitocratica non è una degenerazione la degenerazione non riguarda la struttura della nostra democrazia riguarda il ruolo dei partiti
E nata partitocratica
Perché come mi pare che dicesse salve c'era una società civile ed è non vi erano potere nell'Italia
Che rinasceva dal crollo del fascismo se non la Chiesa
Però non c'è non per una democrazia cristiana è stato il partito più forte
Dunque i partiti che che che che si che rinasceva non è il crollo del regime erano gli unici germi le uniche cellule evidenti di una nuova democrazia
E nata partitocratica se voi leggete il Patto di Roma che ha dato vita alla CGIL voi trovate credo all'articolo uno
Riferimento
Ai partiti alle correnti giudice democristiani socialiste comunisti quindi la CGIL nasce su questo impianto che oggi chiamiamo partitocratico comunque su questo impianto partitico
Addirittura nel nella stessa vicenda dei parlo dei sindacati per non parlare direttamente dei partiti le stesse vicende dei sindacati le decisioni le Livi accorpamenti voi leggete in modo la la riproduzione la la copiatura pedissequa delle lotte tra partiti e tra correnti soprattutto le correnti socialiste che allora
Era il partito delle correnti per antonomasia anche come vede la storia come cambia
E la proporzionale fu adottata proprio per garantire questo sistema partitocratico perché la parte la la proporzionale esalta esalta il pluralismo partitico porta le scelte sui partiti e non sugli uomini
E qui ed è stato un meccanismo di contro l'assicurazione nell'incertezza su chi avrebbe vinto la proporzionare il meccanismo elettorale che fa vincere
Certo chi chi prende più voti ma non va non fa vincere troppo come invece fanno vincere e io direi opportunamente i meccanismi maggioritaria
Questo regime che allora possiamo chiamare ragione partitocratico c'erano i governi dei comitati di liberazione nazionale che non corre comitati liberazione nazionale ma erano formati da partiti
Questo regime era però animato da valori da ideali c'era una lotta politica in cui non c'era solo il problema del potere dei partiti anche del consenso del tipo di consenso dei figli generali dei partiti e quella campagna elettorale il quarantotto noi ricordiamo come una campagna elettorale tan non
A apprezzare perché è stato uno scontro ideologico addosso lo statista ad una crociata però aveva al centro problemi di fondo la difesa di certi valori potevano essere giudicati superati conservatore reazionario ma in gioco furono vanno
Dunque
Quello che accade negli anni successivi non è
Una trasformazione del regime
Ma è una degenerazione dei partiti il regime era era resta regime fondato sui partiti
E da da allora ad oggi sono cambiate tante cose una società rurale oggi viviamo una società industriale con Clementi importante crescenti società postindustriale
L'Italia non è più un Paese povero nasca una società avanzata siamo anche in una società dei due terzi sono risolti i bisogni primari i partiti non sono portatori più di valore ma sono apparati di consenso attorno al potere
Oggi abbiamo altri problemi
Che sono problemi seri sono problemi gravi non sono più quelli dei bisogni elementari io li devo ricordare quali sono i problemi italiani il debito la criminalità i servizi l'ingresso nell'euro
Abbiamo bisogno
Molto più di allora quando c'era un sistema economico che cresceva e lo Stato doveva solo ritrarsi con degli incentivi per farlo crescere abbiamo invece bisogno di una politica abbiamo bisogno di decisioni che vengano dal centro e dallo Stato si parla di terapie choc si richiede la stabilità senza ma stabilità dei governi e dei Comuni
I problemi non si possono affrontare che manca addirittura il tempo e l'aggravamento di questi problemi rende ancora più forte l'esigenza della stabilità e degli interventi forti incisivi
Bene io non devo aggiungere altro a quello che è stato detto i partiti si rivelano inidonei questo
Ci sono prospettive che non scavalcano i partiti ma che gli affianchino gli stimoli integrino
Che io proprio sinceramente non liberi non vedo il pericolo autoritario
Non negli elenchi ma insomma spero
Che non lo diventino rapidamente
Non vedo nei referendum
Una leva
Capace di
Creare di sollecitare quei meccanismi decisionali che siamo tutti d'accordo non possono che rimanere nei coi partiti
Non dipende
E non li vedo nei referendum ne parlo con molta franchezza qui da voi perché voi partecipate
A questo movimento al quale ho partecipato anch'io all'inizio
Perché il referendum può essere una spinta può essere solo una spinta
Se però non c'è le istituzioni la volontà che ha capacità decisionale di ricevere quella spinta quella sollecitazione e tradurla
è una spinta sacrosanta ma che provoca produce come risultato un aumento del gatto
Del vuoto tra società civile società politica tra stato e paese
Voi avete fatto l'esperienza del referendum sulla preferenza unica
Io ho sempre detto agli amici che ci credevano che fosse sbagliato la propria sarà sbagliata anche la preferenza unica
Ho paura che le prossime elezioni lo dimostreranno ma soprattutto ho detto non credo che l'ha spinta sarà recepita dai partiti e tradotta ben al di là della preferenza unica almeno dalla modificazione delle circoscrizioni purtroppo
Ho fatto ho ho fatto una previsione facile facile baci perché per chi conosce compunzione di partito la precisione non era difficile
Adesso quest'altro referendum
Più di quell'altro si rivelerà inidoneo
Intanto perché la preferenza unica era discutibile se fosse un vantaggio rispetto alla preferenza plurima ma che la maggioranza assoluta della DC al Senato sia stato che solo l'anticipo apprezzare questo mi pare che sia fuori discussione
E che questa modifica ammesso che passi cioè la modifica la legge elettorale separati
Possa avere un effetto est sulla vita politica sull'istituzione beh insomma
Difficile dirlo perché con quella nuova legge si voterà il mille novecentonovantasette
Mille novecentonovantasette e se dunque il voto per il Senato con un sistema uninominale all'inglese per è un la modificazione in meglio chi ci crede a questo sappia che la modificazioni meno morto Cescutti pile si avrà le elezioni del mille novecentonovantasei dobbiamo affidarci a questo per
Cambiare i meccanismi istituzionali come è necessario farlo con urgenza che necessaria per la gravità dei problemi per il loro aggravamento per le scadenze europee
E secondo me è sempre per parlare con molta franchezza i fatti di questi giorni questa mattina rivelano che la partitocrazia il sistema dei partiti a una tale forza
Che dopo
Spegne le spinte che vengono dal basso o le assorbe o le risulta
Poi non la pensate come me io spero che avrà torto io ma l'impressione che tutto questo movimento il referendum il milione più di voti ottenuti
Si stia esaurendo in una polemica all'interno per la DC della bici sulle linee politiche della DC nei confronti degli altri partiti
Può darsi che io sia troppo pessimista ma io ero convinto
Fino a qualche tempo fa che si poteva ancora vere
Ottimismo
Però commento fino a qualche tempo fa che L'Aquila riforma politica del nostro sistema potesse venire da un altro fatto
Altro Stanga
Le caratteristiche la natura la dignità del fatto politico in politica i problemi si risolvono con la politica
E cioè l'unità dei partiti della sinistra
Non faccio critica nessuno non voglio cercare responsabilità voglio solo dire che io fino a qualche tempo fa ho creduto
Che l'avvicinamento tra i due partiti l'unità della sinistra potesse essere stila leva
Per dare vita a una nuova forza politica
Che poté che aveva in sé
Che con i numeri aveva le potenzialità di essere uno schieramento di alternative
Le potenti
Capita perché quella unità poteva essere il fatto nuovo grande fatto nuovo politico
Ma radicato nella Società italiana poteva far ritornare la speranza
E scacciare la disperazione poteva far tornare alla politica tanti che si sono allontanati proprio per la ragione che il nostro è un sistema bloccato e non ci sono fortissimo capaci di garantire il ricambio in alternativa
Per me come dire al uccellino ferito vaso di Pandora
Era l'ultima speranza
Non so se rinascerà io non ci credo
E quindi
Io concludo questo mio intervento che dedicato agli interrogativi con questo interrogativo
E dopo riformulato
Grazie
Ringrazio molto il professor Tamburrano che non spacca presentato un quadro critico
Anche chiuso un interrogativo sconfortato ma insomma noi raccogliamo
Il suo come gli altri contributi mi sembra che sia importante sottolineare come ci sia questa dialettica tra la dimensione internazionale nel caso italiano a proposito della quale la maggior parte delle persone sono intervenuto in questo seminario si sono espresse nel senso di una connessione
Tra questi due
Queste due dimensioni
Io aggiungo a proposito la quantità di consenso elettorale che comunque in Italia si consegue i partiti ancora conseguono che il problema è proprio quello del consenso quotidiano del cittadino che non si consegue più con il voto cioè c'è una divaricazione tra il consenso elettorale
E il consenso quotidiano il consenso attivo il consenso
Per vestito anche di quei significati di quei valori di quella identificazione che è necessario per tenere insieme ho una società che non sia ottiene più con il voto e non si otterrebbe più nemmeno se continuassero a votare il novantacinque per cento degli elettori in Italia questo
è un po'il problema altro tema
Che ha sollevato il professor Tamburrano mi pare che ci sia praticamente un'identità di vedute su i partiti all'in questo anche la ieri sui partiti e sul ruolo dei partiti all'indomani della Costituzione un nello stesso Fazzi
Della costituzione professor Tamburrano solleva questo tema della degenerazione io devo dire che nel corso della giornata di ieri si è si sottomisero sui sottolineati naturalmente gli elementi di di degenerazione di mancato assolvimento delle proprie responsabilità da parte dei partiti ma si è cercato di sfuggire a una visione che è stata ritenuta semplicistica in forza della quale si tratta solo di degenerazioni tolte le degenerazioni tutto ritornerebbe
A funzionare come se niente fosse no quindi il carattere sistematico e parzialmente irreversibile della situazione nuova
Per quanto riguarda i referendum il sistema elettorale io credo che
E lo dico così molto serenamente ma non solo avendo partecipato sostenuto questa campagna anche coi avendo
Come molti sanno sollevato critiche nei confronti del di quella parte del fronte referendario che stava in Parlamento perché non si era mosso all'indomani della del risultato del nove giugno
Per esempio per ottenere una riforma immediata dei collegi elettorali io credo equivalga alla considerazione della duplice dimensione istituzionale in cui ci dobbiamo per in cui dobbiamo operare già una dimensione istituzionale che quella verticale investe sicuramente il sistema elettorale l'equilibrio tra i poteri all'interno
Del sistema delle istituzioni ufficiali diciamo così e il sistema la dimensione istituzionale orizzontale nella quale sono molto più importanti cose come gli statuti comunali lo ricordava stamattina
Raffaela Milano sulla quale i partiti né nel bene né nel male si sono si sono spesi dico per la parte che riguarda gli istituti di partecipazione le figure deputate alla tutela dei diritti dei cittadini
Ringrazio comunque molto il professor Tamburrano io non so se saldi visto che si è inserita una povera una controversia
Lascia sbranare mi senta
Una controversia così sull'oggi se voglio aggiungere qualcosa ce ne sarebbe dovuto naturalmente se credi senza in chiaro ieri per creare lì le le le le io devo fare due osservazioni soltanto rispetto a queste regole sono tanti punti Padova due molto brevemente e chiaro deve creare diciamo condizioni istituiti creare una democrazia dell'alternanza non è solo un problema di e riforme istituzionali e anche un problema di strategia dei soggetti politici evidentemente oltre che tanti altri problemi e così via diciamo l'anomalia italiana non è solo un'anomalia istituzionale sistema consociativo
Sia pure zoppo e anche l'anomalia di un partito della sinistra il partito socialista e che diciamo da trent'anni mantiene fatto di potere e lo rinnova ancora adesso con un partito tradizionalmente moderato ora questo naturalmente complica la crisi italiana vecchietti diciamo introduce
E che e compiti anche il fronte riformatore perché l'altro aspetto pure partito socialista e che un partito conservatore anche sul terreno istituzionale
Nel senso che una cosa perché a me è sempre colpito se ne parla poco ma ci dovrebbe dare un giudizio sulla forse aprile determinati e non ha mai presentato un disegno di legge sorge se uno volesse sapere dice
Le le le le riforme sulla non si sono fatte verrebbe limiti non si sono fatte ricrescere centotrentotto come dicono a volte socialisti ma anche se non ci fosse stato tutto questo non si poteva fare quella riforma istituzionale del PSI perché non c'è il disegno di legge in parlamento non c'è mai stato
In realtà credo che questo non sia casuale ma derivi dal fatto di diciamo la scelta di una certa posizione di potere di governo ecc è possibile soltanto in questo sistema
Con istituzioni debole con una legge elettorale proporzionalismo estremo in un sistema della democrazia l'alternanza quale che esso sia questa scelta sarebbe evidentemente impossibile e allora il debito del PSI che ha bloccato qualunque riforma può essere rimosso solo nel momento in cui questo partito dovesse decidere di allora il punto è che siccome non possiamo aspettare che questo vedo sia rimosso vecchi diciamo nel
In alcune stanze del palazzo si ritengo opportuno qui torna la positività della trasversalità del movimento referendario
Dove c'è gente che poi è una democrazia dell'alternanza sarà e nel polo riformatore altro immagino che saranno nel polo conservatore ma intanto sono uniti dal fatto di volere la democrazia dell'alternanza
Questo è il valore dei referendum elettorali e tutti sappiamo benissimo che non è poi il quesito in quanto tale vicepresidenze giusto perché mi
Ora il sistema ma il quesito da solo non basta per esempio con la modifica la legge al Senato e non modifica la legge elettorale alla Camera mentre evidente che una riforma elettorale compiuta
Vorrebbe anche quello due vetture siamo per la soppressione del Senato perché siamo monocamerale di Mazzola
Quindi non è che io risolve tutti i problemi però come dire sblocca questo veicolo
Che quello che accentua il degrado italiano perché blocca qualunque processo riformatore presumo prevista per Visco Tamburrano religione onestamente riconoscere che questi referendum elettorali sono contro la politica conservatrice in materia istituzionale del Partito Socialista Italiano inutile nasconderci la verità
Grazie salve quaranta ore a fare un intervento poi vediamo Meroni diciamo
Non vorrei nemmeno avere l'ambizione di concludere vorrei fare un intervento che potrebbe
Contribuire alle conclusioni mettendo in evidenza alcuni punti che mi sembrano importanti per le prospettive
Del Forum sulla crisi la forma partito ma anche per spogli della crisi dello Stato ma anche punti di vista
Più miei personali
Innanzitutto
Mi sembra che
La discussione Premium affetto la discussione sulla commissione di storici ha avuto l'effetto della diciamo in questo momento tipo mela di Newton percepiscono enorme estraneità
Della società politica rispetto alla cultura del cittadino comune e quando sì dritta tanta importanza e si fa addirittura una commissione su un evento diciamo
De di fronte al quale
Io rimango profondamente indifferente io vorrei una commissione allora sulla violazione dei diritti dei cittadini e la sanità
Per accertare se è vero che non è successo niente che le cose vanno bene oppure se è vero che ogni anno un milione e seicento mila italiani vengono resi
In maniera grave nella loro dignità e se è vero che di questi solo l'otto per cento ricorre l'autorità giudiziaria
E addirittura nemmeno il due tre per cento entra in contatto con la pubblica amministrazione la gente si risolve dei casi gravissimi da se stessa all'italiana diciamo no c'è una distanza astronomica tra la commissione di storici per la questione Togliatti e la mancanza di qualsiasi intervento nell'opinione pubblica politica da parte dei partiti o dello stesso Presidente su de
Le situazioni scandalose che caratterizzano la condizione del cittadino in Italia oggi io farei delle commissioni
Anche durante le lezioni sulla verità di certe situazioni di violazione dei diritti dei cittadini a fare delle commissioni
E magari di sociologi di medici i tecnici perché ci sono delle falsità che alterano la campagna elettorale
Che non vengono percepite è chiaro secondo me qui c'è una differenza di cultura la cultura lo politica
è lontana e quindi non segniamo
Ancora una volta una distanza che nemmeno qui questo dibattito secondo me in questi due giorni è stata recuperata io insisto su questo perché c'è proprio una differenza di visione e di di punti di vista
Che sembra incolmabile io dico
E questo per me è un segno della crisi dei partiti
Che non è
Diciamo di piccolo cabotaggio
A fronte di questa situazione
Per la riflessione su un Moro scettici soci
Fa compagnia dell'attualità la freschezza di Moro che percepiva l'esistenza di una polarità quindi non era un discorso retorico di una polarità politica esterna
A quella dei dei canali partitici
Io non credo che Moro
L'ho messo in evidenza una relazione introduttiva
Non avesse più fiducia dei partiti io penso che è morto si confronta con l'esistenza di questo popolo molo pensa che i partiti abbiano una funzione insostituibile lamento io penso anch'io
E anche andiamo l'Accademia non pensa che i partiti vadano sostituiti e io son d'accordo con forzando i non è questo il punto questo
Un discorso molto facile che avrebbe anche pochi riscontri pratici come
Ma che
Debbano fare i conti con la realtà con la storia
E qui fa tre di mi sembra che appunto Bologna Lecce risse questa capacità di io quindi non sono d'accordo su Scoppola con Scoppola sulle inattualità di Moro io penso che Moro sia
Più che attuale fresco cioè c'abbiamo un cioè c'è stato un decennio di latenza per il movimento
Tra movimenti ci sono in forma differente
Rispetto a quella degli anni settanta ma ci sono e sparire emergendo un esempio di questa differenza
Tra società civile sta cultura diciamo della società civile culto della società politica
Che è la visione riduttivi tattica che i partiti hanno dell'autonomia politica della società civile no
Che ormai erano quasi un luogo comune no mi sembra che
Di giorno anzi è stato come sociologi della politica ma tutti gli intervenienti a questo formano messi in evidenza che qui intuizione di Moro degli anni Sessanta poi negli anni settanta hanno
Un valore soprattutto oggi che alcune nostre intuizioni in fondo sono suffragate corroborate dall'esperienza però c'è una visione riduttivi istiga cioè cioè la visione riduttivi spiega legata moltissimo concepire poi l'autonomia soggettiva e politica della società ceca esclusivamente come
E prassi referendari
Cioè
Perché che dal punto di vista nostro è una prassi ambigua cioè il referendum non sente io son d'accordo che è l'unico strumento tant'è vero che abbiamo partecipato ma credo che sia un errore confondere il discorso della rilevanza politica della società civile esclusivamente con la la prassi referendaria
Io credo che la società
Credo che sia proprio una illusione partito centri
Anche perché grandi esperienze referendarie furono guidati da parte sia pure da piccoli partiti come quello radicale ma non venivano
Direttamente dalla società civile
Certamente e se noi abbiamo questa visione della società civile non del di quei bolidi autonomia di cui parlavamo oro di quei fenomeni che M. Grazia dirette a non
Ci sono per lo più non visibili quindi se non lavoriamo per la visibilità quindi per una cultura cade anche degli aspetti materiali istituzionali della cittadinanza
Che sia la cultura politica di pari dignità rispetto alla cultura partitica e una cultura della cittadinanza fatta anche di aspetti materiali istituzionali e organizzativi
Che abbia la stessa dignità politica della cultura dei partiti
Nella cultura politica partitica certamente se non si supera gli ho fatto due esempi
E se non si superano se non si superano
Queste queste
Aspetti riduzioni istrici della della della della cultura politica dei partiti i partiti rimangono dei soggetti inadempienti dispetto all'analisi di Moro rimangono dei soggetti che non hanno tenuto conto dei limiti della politica
E quindi sono soggetti inadempienti è chiaro
I partiti devono passare quindi Chris
I rapporti con la società politica collasso civile con queste autonomia di cui si parla
Oggi da una posizione di conflitto paura che tenda al massimo a incorporare quindi a trasformare il materiale proprio naso che io dico una posizione di coesistenza responsabile così senza responsabile e prendere atto che le organizzazioni politiche e della società civile hanno una dignità
è una rilevanza politica e morale
E son d'accordo con Salvi che non necessariamente deve portare a trasformarle in partiti cioè andare in parlamento e quindi poi su una questione di nomi si tratta comunque di partiti devono avere il coraggio queste formazioni politiche di rimanere della società civile di essere
Quel tessuto quel sistema di reti
E della società civile che è indispensabile per una democrazia io penso proprio a una
Consistenza responsabili che dove il contributo importante che è stato dato e dal Movimento federativo democratico
Con il tema della tutela dei diritti ecco il tentativo di rendere visibile una prassi invisibile
Non percepibile direttamente e che in fondo non dico alternativa quella referendaria ma si affianca quella referendaria oltre alla prassi referendaria che può servire come leva per scardinare certe posizioni no
Restino al mutamento c'è una prassi tutela sociale dei diritti che tende a cambiare il sistema
In maniera più sistematica e attivare circoli virtuosi
E sono d'accordo anche con Tamburrano del successo della nostra democrazia complessivo del però agli vede delle democrazie escluso che facevano ieri anche altri delle democrazie pluralistica e non tutti lì diciamo i reggini che arranca Astorri diceva che sono crollati in questi anni sono regimi non democratici quindi abbiamo registrato cinquantennio
Semmai il crollo di regime che non democratici e la trasformazione regimi totalitari regimi democratici allocazione pluralista e io penso che questo consapevolmente deve essere visto come un successo tempo
Se si violano ancora
Diciamo
Sette ma queste esigenze nodini
Integrazione tra dimensione verticale dimensione orizzontale soprattutto l'Italia penso che sia difficile pensare che successo sia il successo della democrazia pluralistica
Sia senza senza tempo io credo che sia difficile tenere insieme tanta gente attivata no
Senza niente senza un'identità comune un minimo comun denominatore penso che in altre democrazie esigo Pedro progettare ci siano dei dei come diceva dicevo sia Pizzorno case sta degli elementi identità collettiva che noi non abbiamo
Finite cessata entrato in crisi le grande identità ideologiche quella comunista quella dei cattolici democratici che cosa rimane quella
Che cosa rimane no quella dei partiti dei partiti liberaldemocratici che cosa rimane al Paese che si tratta di sapere attorno a quali
Elementi di il valore d'identità comune lui organizziamo una nostra convivenza e a partire da questo tema che si attiva quello fondamentale per il ricambio della riguarda ricambio della selezione della classe dirigente io per penso quindi che sia anche una questione di visione delle cose che deve essere
Che deve essere mandava avanti che deve essere sostenuta e credo che le di stanzetta
La cultura dei partiti la cultura della cittadinanza siano ancora molto grandi e che appunto non sia facile colmare
In quindi diciamo chiudo il mio intervento con una visione un po'più pessimistica
Di diciamo di quella che l'arrivo all'inizio di questa riflessione un po'più pessimistica perché c'è il rischio appunto di i escludere nono
Effettivamente dalla Giunta la riflessione dalla ricerca
Una quantità ditemi di alta rilevanza sociale e culturale mente si rischia appunto di accentrare l'attenzione su tematiche
Di carattere poi strettamente altro istituzionale si crede che la crisi sia poi qui io penso che la crisi sia di prospettive più ampie non riguardi poi su Publitalia ma riguardi proprio
Diciamo le società industriali opposto industriali del nord del pianeta
E quindi credo che sia giusto inserire tutto questo in un quadro più ampio di crisi dello Stato ma il vero punto è che di tutto questo bisognerebbe avere una più grande più profonda consapevolezza
Ringrazio molto quarantatré questo intervento sia perché mi pare che abbia sottolineato dei premi Grande di notevole importanza tra tutti io voglio citare questo bel vedere nella capacità di vedere perché forse si sbaglia a dire che Aldo Moro era attuale nel senso che il sette per i vedere forse è più giusto dire che siete vedere delle cose che poi il mondo dei partiti della società politica non ha più visto oppure ha visto in chiave esclusivamente riduttiva ma che stavano avvenendo che avvenivano proprio in quegli anni fa lo ringrazio anche perché la sua era evidentemente una conclusione anche se non aveva questo genere letterario ciò mi esime dal torturati ancora con belle con ulteriori miei discorsi semplicemente per ringraziare tutti dell'attenzione della disponibilità deve aver consentito attivamente con lo stile torno metodo che l'Accademia ha proposto per questa discussione collocata
Nell'occhio del ciclone visto il tema che avevamo scelto il momento in cui abbiamo scelto di farla mi pare che i risultati siano comunque utili utili comunque per proseguire
La ricerca che l'Accademia sta facendo da qualche anno sulla crisi dello Stato in relazione alla teoria politica
Moro Thea in vista di un successivo appuntamento al quale spero di rivedere detto questo ringrazio tutti chiudo il lavoro di questo seminario