12 LUG 2015
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Valter Vecellio - Radio - 17:00 Durata: 2 ore 2 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 12 luglio 2015 , condotta da Valter Vecellio che in questa puntata ha ospitato Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito), Valter Vecellio (giornalista, direttore di Notizie Radicali, membro della Direzione, Radicali Italiani), Rita Bernardini (segretaria, Radicali Italiani).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 2 ore
e 2 minuti.

La rubrica e' disponibile anche in versione audio.

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  • Pannella sul referendum greco: "A mio avviso la differenza tra chi ha votato 'no' e chi ha votato 'sì' non era chiara nemmeno ai poveretti che hanno votato in un senso o nell'altro. Perché il quesito che veniva posto al referendum ancora adesso non si capisce qual è"

    Valter Vecellio

    giornalista, direttore di Notizie Radicali, membro della Direzione (RADICALI ITALIANI)

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La situazione greca, il referendum della scorsa settimana e il problema della "democrazia reale, cioè dell'anti-democrazia, come connotato del tempo che viviamo", secondo Marco Pannella. "A mio avviso la differenza tra chi ha votato 'no' e chi ha votato 'sì' non era chiara nemmeno ai poveretti che hanno votato in un senso o nell'altro. Perché il quesito che veniva posto al referendum ancora adesso non si capisce qual è". "In Italia non c'è stata alcuna differenza reale. C'è semplicemente la sottolineatura e la denuncia che il comportamento di questi greci è un comportamento rispetto al quale tutti fanno le solite critiche, e rispetto al comportamento dell'altra parte, di Bruxelles, ma come governo italiano che cosa facciamo? Quello che abbiamo fatto è una sola cosa: il contributo di lettura, e quindi di partecipazione, che nessuno credo ci contesti, il nostro carattere europeo e transnazionale delle nostre attenzioni è pacificamente ammesso. A me pare che il governo debba essere aiutato dal nostro punto di vista. Noi siamo una forza profondamente autonoma rispetto alle altre e al regime, ma abbiamo sempre detto pure che dobbiamo con-vincere"
    17:00 Durata: 8 min 15 sec
  • L'interlocuzione col ministro degli Esteri Gentiloni: "Forze consistenti del mondo arabo sembrano mobilitate con noi su una rivendicazione concreta di tipo classico, liberale e democratico, coerente con le giurisdizioni attuali. Ma in Italia non sanno ancora come correggere la situazione rispetto al riflesso anti democratico che nega al popolo italiano" di conoscere anche le posizioni radicali. "Su di noi la gente si vede sottratta la possibilità di giudicare quello che andiamo facendo e dicendo. In una situazione in cui il popolo di strada invece riconosce che le nostre posizioni corrispondono alle cose cui sono attenti e sensibili la maggior parte degli uomini e delle donne italiani"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L'incontro di quattro giorni fa con il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: "Ci sono tante cose che l'Italia adesso deve decidere per sé e per la situazione generale. Noi adesso abbiamo questa situazione, europea e non solo, nella quale c'è una proposta diversa che non sia quella ufficiale. E' quella che sgorga, in questo momento, da il congiungersi nostro con forse dello schieramento arabo, ufficiose e non ufficiali, con obiettivi autonomi". "Forze consistenti del mondo arabo sembrano mobilitate con noi su una rivendicazione concreta di tipo classico, liberale e democratico, coerente con le giurisdizioni attuali. Ma in Italia non sanno ancora come correggere la situazione rispetto al riflesso anti democratico che nega al popolo italiano" di conoscere anche le posizioni radicali. "Su di noi la gente si vede sottratta la possibilità di giudicare quello che andiamo facendo e dicendo. In una situazione in cui il popolo di strada invece riconosce che le nostre posizioni corrispondono alle cose cui sono attenti e sensibili la maggior parte degli uomini e delle donne italiani". Vecellio ricorda gli articoli di Pasolini e Sciascia che a un certo punto gettarono almeno un po' di luce sulle iniziative radicali negli anni 70 e 80. C'è oggi una involuzione ulteriore rispetto ad allora? "Il problema è che cosa vogliamo noi e cosa vogliono gli altri, e confrontare un po' questo. Io ritengo che la nostra posizione debba cercare di vincere con, non contro, il regime italiano. Questa è la cifra di lettura da tenere presente, ed era quelle che portava Sciascia e Pasolini a riconoscere la nostra singolarità, a sostenerne la serietà. Oggi c'è una situazione difficilmente contestabile: tutti possono parlare, soprattutto se sanno parlare, quali che siano le posizioni. Beppe Grillo, che è un efficacissimo oratore, e costantemente va nei telegiornali perché si ritiene evidentemente che la posizione di Beppe Grillo in qualche misura scongiuri il regime di dovere dare conto del suo atteggiamento rispetto all'alternativa del con-vincere che è il nostro taglio. Tanto è vero che noi oggi stesso, quando penso e dico che sono contento che col ministro degli Esteri siamo riusciti a vederci, ritengo che ai massimi magistrati dello Stato italiano devo fargli fiducia; cioè Mattarella, Napolitano, e ribadisco che la nostra posizione è suggerire quali sono le mosse che possono essere anche le più redditizie per l'immagine e la realtà italiana. Mentre le cose che Salvini dici, popolarissime, o quelle che dice Beppe Grillo, sono analisi un po' totalizzanti, Guglielmo Giannini rispetto a loro era una persone ragionevole…"
    17:08 Durata: 15 min 44 sec
  • Pannella: "Noi proponiamo, concretamente, che ci sia una forte iniziativa italiana che faccia tesoro di un piccolo scandalo ideologico che c'è: oggi abbiamo come rivendicazione dell'obiettivo, della strategia, 'per lo Stato di diritto contro la ragion di partito'". L'idea radicale di uno Stato italiano che "convoca una marea di esponenti arabi qualificati che, nel momento in cui i loro regimi hanno involuzioni nazi-fasciste-comuniste, vengono fuori con una limpidità classica di proposta d'ordine, nemmeno democratico, ma in regola con il diritto e la giurisdizione che si manifestano nel mondo"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    "Noi siamo in condizioni, gli unici, di fornire allo Stato italiano una posizione che sia anche internazionalmente, anche per le opinioni pubbliche, comprensibile e motivata in modo ragionevole. Oggi di cosa si discute? Che cosa proponiamo? Noi proponiamo, concretamente, che ci sia una forte iniziativa italiana che faccia tesoro di un piccolo scandalo ideologico che c'è: oggi abbiamo come rivendicazione dell'obiettivo, della strategia, 'per lo Stato di diritto contro la ragion di partito'. Bene, in questo momento, proprio su questo, guarda caso gli italiani non sono informati. Salvini e gli altri che sono all'opposizione possono parlare ovunque invece". L'idea radicale di uno Stato italiano che "convoca una marea di esponenti arabi qualificati che, nel momento in cui i loro regimi hanno involuzioni nazi-fasciste-comuniste, vengono fuori con una limpidità classica di proposta d'ordine, nemmeno democratico, ma in regola con il diritto e la giurisdizione che si manifestano nel mondo". La proposta al Governo italiano di "convocare la riunione del 27", dice Pannella riferendosi al convegno radicale previsto appunto - ma in via temporanea - per il 27. "Se l'Italia prende l'iniziativa formale di convocare questa conferenza, con l'obiettivo dello Stato di diritto contro la ragion di Stato, e il riconoscimento del diritto alla conoscenza". La presenza di Marco Pannella ai festeggiamenti per gli 80 anni del Dalai Lama. La nuova proposta "federalista" del leader tibetano. La censura dei Radicali su Repubblica, anche quando si parla di Tibet: "Scalfari è Scalfari! Non è Arrigo Benedetti…", dice Pannella
    17:23 Durata: 25 min 53 sec
  • Intervento di Rita Bernardini sulla manifestazione-mostra avvenuta a Gorizia

    Rita Bernardini

    segretaria (RADICALI ITALIANI)

    Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani, sulla manifestazione-mostra realizzata a Gorizia con alcuni manifesti e cimeli della storia radicale, tutti di proprietà del compagno Ugo Razza che li ha raccolti nella sua vita di militante e punto di riferimento per l'area
    17:49 Durata: 7 min 35 sec
  • Gli antichi dialoghi tra Pannella e Otto d'Asburgo

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella ricorda una marcia radicale con una deviazione fatta apposta per ripulire un cimitero austro-ungarico; il racconto di quell'episodio al parlamentare Otto d'Asburgo: "Quando gli dissi che avevamo passato la giornata a pulire le lapidi con quei nomi ungheresi, bulgari, eccetera… E gli dicevo: sicuramente i vostri ambasciatori ne erano a conoscenza, ma ambasciatori non ne avevo visto, lui pianse". "Sta di fatto che prima di andare a Redipuglia per portare il nostro messaggio antimilitarista", i Radicali fecero questa pausa. Il dialogo tra Pannella e il nipote di Otto d'Asburgo. Pannella: "Mi auguro che qualcuno possa raccontare, al Presidente Mattarella, poi per ridargli un po' di lena anche a Giorgio Napolitano, e poi al regime cioè ai massimi magistrati italiani che sono in quanto tali nuovi, per rendersi conto quanto possano rappresentare non più una cosa strana ma una cosa che trae la sua forza da quelli che siamo andati a onorare perché morti in guerra per l'impero, probabilmente con ideali che mi rendono fiero di essere andato allora a Vienna a tentare di accogliere, quando ci fu la rivolta ungherese, i transfughi orientali che si muovevano nella direzione pro europea e quindi pro democratica e pro liberale che appariva improbabile". L'accoglienza di quei transfughi in un seminario austriaco. Pannella: "Non dispero che nei prossimi giorni esploda questa attenzione, questa possibilità, questa novità di tipo internazionale". "Già il fatto che autorevoli membri della storia e dell'attualità araba" partecipino a questo convegno è di per sé un messaggio
    17:57 Durata: 19 min 52 sec
  • Sull'importanza dell'iscrizione al Partito radicale di Marcello Masi, direttore del Tg2

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Alcune iscrizioni al Partito radicale raccolte a Gorizia, importanti perché "possono avere il valore di esempio", osserva Pannella. I licenziamenti degli ultimi dipendenti del Partito radicale e la pochissima risonanza mediatica data alla notizia. Pannella: "Io trovo che la decisione di un direttore di Tg2 di rendere pubblico oggi, qui, che ha voluto iscriversi lui e sua moglie, come esempio, al Partito radicale, essendo come sono impegnati formalmente come direttore del Tg2 e altro, allora ritengo che sia giusto davvero - mi spiace disturbare questo termine - dire a Marcello Masi che se è vero che lui dice che in fondo già da giovane mi doveva qualcosa, io devo ringraziarlo perché ci ha reso - e mi rende - forse di più di quanto dovesse alla nostra storia"
    18:17 Durata: 23 min 3 sec
  • Pannella sugli annunci riformatori del ministro della Giustizia, Andrea Orlando: "L'avere evocato la speranza, l'ambizione di convincere con lo Stato italiano di oggi perché sia meno 'regime' e più 'Stato di diritto', questo credo sia bene che è venuto come apporto in queste due ore. Questo fiorire di speranze in un momento nel quale i motivi di disperazione sembrano prevalere". "Manifestazioni pubbliche di un pensiero che, se viene confermato, può essere prezioso", dice Pannella rilevando i "segnali come quelli di piante che fioriscono"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Andrea Orlando, ministro della Giustizia, interviene sul Financial Times per sottolineare i cambiamenti in atto nella giustizia civile italiana. "Manifestazioni pubbliche di un pensiero che, se viene confermato, può essere prezioso", dice Pannella rilevando i "segnali come quelli di piante che fioriscono". "Dal suo punto di vista, Orlando ha anche ragione, il problema è avere risultati più ambiziosi. Ma è indubbio che quando lui ha dichiarato da ministro che le condizioni delle carceri italiane sono 'criminogene', sapeva quello che diceva. E dobbiamo dire che lui in questo modo sicuramente contribuisce a che una battaglia di riforma liberale, democratica, moderna, a un certo punto venga rianimata come speranza. A Orlando quindi dico, per quel che mi riguarda: vediamoci presto, vediamo cosa possiamo fare…". Pannella: "L'avere evocato la speranza, l'ambizione di convincere con lo Stato italiano di oggi perché sia meno 'regime' e più 'Stato di diritto', questo credo sia bene che è venuto come apporto in queste due ore. Questo fiorire di speranze in un momento nel quale i motivi di disperazione sembrano prevalere"
    18:40 Durata: 10 min 4 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Sull'astensionismo degli elettori greci al referendum della scorsa settimana e sul parallelo con l'astensionismo degli elettori italiani nelle ultime occasioni. L'effetto di alcune dichiarazioni "da radicale" del Dalai Lama sul federalismo in Cina e il rallentamento dei ritmi di suicidi. L'appello ad avere "coraggio" che Papa Francesco rivolse a Pannella mesi fa, quando il leader radicale era in sciopero della sete: "Devo ritenere che lo dice tenendo presente la virtù della prudenza, quindi non il coraggio spensierato ma quello che maturi perché l'essere speranza, non averne, continua a essere qualcosa che importa ai credenti di tutti i tipi"
    18:50 Durata: 12 min 17 sec