03 LUG 1996

Intervento di Gianfranco Dell'Alba sulla presidenza italiana dell'Unione europea

STRALCIO | - PARLAMENTO EUROPEO - 00:00 Durata: 4 min 10 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Gianfranco Dell'Alba sulla presidenza italiana dell'Unione europea", registrato a Parlamento Europeo mercoledì 3 luglio 1996 alle 00:00.

Sono intervenuti: Gianfranco Dell'Alba (parlamentare europeo, Lp).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Commissione Ue, Consiglio Europeo, Dini, Disoccupazione, Economia, Esteri, Europol, Governo, Impresa, Mercato, Parlamento Europeo, Prodi, Santer, Unione Europea.

La registrazione video ha una durata di 4 minuti.

Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Gianfranco Dell'Alba

    parlamentare europeo (LP)

    Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio europeo, signor Presidente del Consiglio, onorevoli colleghi, innanzitutto vorrei sinceramente dare atto al Presidente Prodi di avere impresso al proprio governo una forte impronta europea e di aver cercato di concludere nel migliore dei modi un difficile semestre di Presidenza italiana. La Presidenza italiana ha avuto l'indubbio merito di privilegiare il dialogo continuo con il Parlamento europeo e di avere avuto il massimo rispetto, forse con una sola recente eccezione, sull'indipendenza e sul ruolo specifico delle singole Istituzioni dell'Unione e dei loro membri. Ciò detto, anche il gruppo dell'Alleanza radicale europea non può non convenire con la maggioranza dei colleghi sin qui intervenuti sul bilancio insoddisfacente del Vertice di Firenze e, più in generale, sul fatto che la Presidenza italiana abbia mancato alcuni appuntamenti importanti. Certo, a Firenze il Consiglio europeo ha risolto il problema politico - non certo quello sanitario ed economico - della questione della "mucca pazza", ma a che prezzo? l..ei, Presidente Prodi, si è richiamato al programma di lavoro della Presidenza e il Presidente Dini ne ha ampiamente citato alcune priorità. Io mi sono preso la pazienza - come diceva lei - di leggermi e rileggermi quel programma e quelle priorità. Quel programma metteva al primo posto la questione della disoccupazione; ora, mi pare che tutti convengano sul fatto che. a Firenze. il patto di fiducia del Presidente Santer, e quindi l'idea di mobilitare nuove risorse ed energie europee su questo fronte, sia stato bloccato. Incaricare sostanzialmente la Commissione di approfondire la materia. sappiamo bene cosa vuol dire in politica. Per i finanziamenti aggiuntivi che la Presidenza e noi stessi auspicavamo, in particolare per le grandi reti, per il quarto programma quadro per la ricerca, per le piccole e medie imprese: anche qui niente di fatto, se non un mero esercizio contabile. Sulla Conferenza intergovemativa, fiore al!"occhiello della Presidenza, non si è andati molto avanti ed è il meno che si possa dire. pur se l'auspicio della Presidenza era stato di dare un forte impulso su alcuni settori chiave. Per il mercato interno sono rimasti fermi molti dossier, dalla libera circolazione delle persone allo statuto della società europea, alla fiscalità, al settore bancario e assicurativo. Nelle altre politiche interne, alcuni passi .avanti importanti si sono accompagnati ad insuccessi, alt.re'ttanto importanti: dal sociale alle telecomunicazioni. Nel settore agricolo non si è riusciti a definire i prezzi agricoli per la prossima campagna e, soprattutto, non hanno fatto passi avanti le riforme dei settori del vino, 'dell'olio, degli ortofrutticoli. Per ilterzo pilastro, se va dato atto alla Presidenza italiana di aver portato a buon fine la vicenda di EUROPOL e la convenzione sull`estradizione, altri punti prioritari - per la Presidenza - dalle frontiere esterne alla lottaa l terrorismo, all'osservatorio sul razzismo - non hanno fatto passi avanti significativi. È infine dalla politica estera e dalle relazioni esterne dell'Unione che viene forse una delle più grandi delusioni, con l'assenza.di progressi 'sul programma MEDA. . Davvero non si poteva fare un pò di più per superare il blocco attuale e non potevano concludersi quegli accordi bilaterali necessari, essenziali per lo sviluppo del dialogo euromediterraneo? Esercitare la Presidenza dell'Unione e portare a buon fine i Vertici europei non è certamente compito facile, e soprattutto non dev'essere stato facile nel semestre che si è appena concluso. Ma dipingere come positivi, Presidente Prodi, Presidente Dini - come è successo - un Vertice di Firenze e un semestre- in larga parte di stallo e nel quale molti obiettivi non sono stati raggiunti, non mi sembra né. giusto, né utile.
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