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Gianfranco Dell'Alba
parlamentare europeo (LP)
Signor Presidente, colleghi, a me pare che tra gli aspetti gravi di questa vicenda del mais transgenico vi siano la decisione della Commissione e gli aspetti istituzionali che essa implica. Si tratta di una decisione opaca che come hanno sottolineato molti colleghi, mostra chiaramente come, almeno all'epoca, la Commissione non avesse tratto alcun insegnamento dalla vi-cenda più grave dell`ESB. È una decisione, quindi, che oggi siamo chiamati nuovamente a contestare, come abbiamo già fatto in precedenza, come ha già fatto un'ampia maggioranza di Stati membri; ma la Commissione è sembrata ignorare superbamente tali proteste, in nome forse di interessi di mercato che poco avevano a che fare con quelli dei consumatori e della sanità pubblica. Mi rivolgo pertanto proprio alla signora Commissario per l'ambiente per sapere quanto, nel frattempo, sia stato fatto dalla Commissione, grazie forse anche all'azione del Parlamento. So che sarà istituito un Comitato scientifico sugli organismi geneticamente modificati, e prendo atto e buona nota delle proposte emerse il 2 aprile, ma chiedo espressamente alla signora Commissario Bjerregaard: cosa intende fare la Commissione dinanzi alla decisione, adottata dall'Austria e dal Lussemburgo, di avvalersi dell'articolo 16 della direttiva 90/220/CEE dell'Unione europea, che permette a uno Stato membro di sospendere per ragioni di sanità pubblica o di protezione dell'ambiente l'immissione sul mercato di organismi geneticamente modificati? Di fronte a una decisione adottata in controtendenza rispetto al vostro approccio, ma sulla base di documenti scientifici molto seri - perché se questi due Stati hanno deciso in tal senso un motivo deve esserci -la Commissione non intende forse sospendere o ritirare quell'autorizzazione, come chiede il Parlamento europeo?0:00 Durata: 2 min 33 sec