Redazionale di Giuseppe Candido sulla riforma della scuola del Governo Renzi

Buongiorno a chi ci ascolta
La buona scuola e ormai legge dello Stato
Presentata alla Camera in prima lettura il ventisette di marzo è stata approvata con voto di fiducia al Senato con una discussione a dir poco contingentata il venticinque di giugno tra le proteste degli insegnanti
Era poi è stata approvata sente tra le proteste in seconda lettura lo scorso nove luglio alla Camera e lunedì tredici luglio per tagliare la testa al toro è stata promulgata dal Presidente Mattarella in tempi record che li ha apposto la sua firma
Sindacati più uniti che mai scioperi blocco degli scrutini manifestazioni nelle piazze persino scioperi della fame dei docenti non sono serviti
Le sigle sindacali però ancora una volta tutte unite non mollano la lotta
E hanno deciso di mettere assieme i loro rispettivi uffici legali per presentare ricorsi sulla dubbia costituzionalità di questa riforma e promettono lotta dura da settembre quando inizierà il nuovo anno scolastico
Manifestazioni si prevedono già il primo giorno di scuola un'Assemblea sul referendum è stata fissata per senza per il sei settembre
E si prevede di fare una battaglia generale culturale e di civiltà dicono i sindacati
In effetti la legge quattro sette sette del mille novecentosettantatré aveva istituito gli organi collegiali della scuola e aveva sancito lo stato giuridico degli insegnanti
Quali dipendenti dello Stato querela però garantita la libertà di insegnamento scevra da qualsiasi forma di pressione o condizionamento
La buona scuola in pratica rottama tutto ciò con la chiamata dirette la riconferma triennale degli incarichi e i docenti che il dirigente c'è gliela dagli ambiti territoriali
Si distrugge la scuola pubblica
Della Repubblica liberaldemocratica inclusive multiculturale in particolare
Proprio la chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente scolastico crea discriminazione tra i docenti l dell'articolo trentatré della nostra Costituzione sotto il profilo della libertà di insegnamento che ne risulta palesemente condizionata
Viene negato il diritto degli insegnanti ad essere ad esclusivo servizio dello Stato della Repubblica
Per farli divenire Pedini al servizio del Preside sceriffo che sceglierà tutto e di più a cominciare dalla parte dei programmi in capo all'autonomia didattica
Per venire al tipo di materia e con quali docenti potenziare questa autonomia sceglierà chi dare le mance età del merito e ovviamente sceglierà i docenti della sua scuola che potrà o meno di confermare ogni tre anni
è evidente che una tale disposizione si ripercuote sulla libertà di insegnamento ma anche sui diritti sindacali e politici di ciascun operatore del mondo della scuola
Chi si candiderà a rappresentare i propri colleghi in sede di contrattazione sapendo che ogni tre anni si rischia di non essere poi riconfermato
Quale resse u si metterà a contrattare con il proprio dirigente sul come vengono spesi i soldi in quella data a scuola ed anche i diritti politici dei docenti vengono fortemente compromessi consegnati a futura memoria
Quale insegnante sceglierebbe di candidarsi in una lista civica o anche politica sapendo che il proprio dirigente appoggia un'altra
Persino sostenere un associazioni cui Fini non piacciano troppo al proprio dirigente può diventare oggi rischioso per un insegnante di questa buona scuola
L'anno scolastico che inizierà sarà una Stalingrado ci sarà lotta dura nelle scuole ma
Probabilmente no
Almeno non troppa proprio all'interno delle singole scuole perché nessun docente vorrà rischiare di non essere trasmessa in copia del proprio dirigente
Una buona giornata e rimanente all'ascolto di Radio Radicale