Rassegna di Geopolitica. Il fenomeno globale dei migranti, le sfide per l'Unione Europea

Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale lunedì venti luglio due mila quindici oggi come alla rassegna di geopolitica che presentiamo l'ultimo numero della rivista dei messe dedicata al fenomeno della migrazione fenomeno globale alle sfide che esso
Impone e soprattutto alle difficoltà nella gestione di questo fenomeno in particolare da parte dell'Unione europea il titolo della rivista e chi bussa alla nostra porta
La paura dei migranti frantuma l'Europa tornano le frontiere si rialzo memorie che alla fine ci scopriamo tutti ex europei
Vediamo allora una sintesi territoriale di Lucio Caracciolo del direttore intitolato ex europei ed ex europei
Di fronte al migrante diventiamo straniere hanno gli stessi soli con ossia ipocrisia cognitiva indifferente riconoscerlo che esserne riconosciute
Perché è straniero colui il cui sguardo è incapace di farci provare vergogna
Sì che l'Europa che ieri volle alzare la fiaccola della missione civilizzatrice colonizzando spazi e anime di questi africani asiatici i cui pronipoti né punto ad oggi le terre
L'Europa incapace di venire a patti con la pressione presunti alieni in fuga dalla nostra ex colonie
Sì alcune centinaia di migliaia di persone sì persone mettono a soqquadro l'ordine mentale e sociale di un continente di oltre mezzo miliardo di anime qualcosa di essenziale non funziona nella culla della civiltà
C'è poi il trentotto per cento degli italiani commette migranti terroristi e la maggioranza assoluta cinquantun per cento in poche respingimento significa che a casa nostra siamo governati dal panico certo non dalla politica che da queste paure appare ipnotizzato a tanto da farsene dirige
Resta il dramma del migrante che subisce incarna nella propria persona il conflitto tra le necessità dei Paesi ricchi europei nel quale chiamata riempire vuoti prodotti dalla declinante demografia e dalla indisponibilità dei cittadini dice poco svolge le mansioni faticose pericolose che sporche e le loro pulsioni razziste il termine razzismo può infastidire site tendiamo a circumnavigare lo consapevolmente surroga angolo con il meno impegnativo xenofobia o inconsapevolmente rispettando di multiculturalismo
Ma dopo l'undici settembre in coincidenza con gli attentati cioè dissi che continuano a scuotere contenente le sue periferie di avanguardia dell'apartheid Mietto la successo elettorale e di immagine in quasi tutti i Paesi europei
A decretare il fallimento delle verità di integrazione se non di assimilazione che correvano sotto la pelle dell'Europa occidentale al tempo della guerra fredda
Quando l'idea di Europa pur nella vaghezza o forse grazie ad essa aveva libero corso grazie appunto al carattere occidentale di quella formazione geopolitica
Allarghiamo lo sguardo al mondo con un'avvertenza ogni tentativo di incasellare i flussi migratori in ordinate tabelle in tipologie perfette e alquanto approssimativo quando non arbitrario
Masse umane che si muovono sotterrata delle polizie e dei demografi non possono essere enti ficcare con qualche certezza
E le categorie giuridico scientifica che intendono fermare già in certi dati in contenitori statistici lasciano il tempo che trovano
Sia perché le definizioni variano di Paesi in paese sia soprattutto per la difficoltà discernere le motivazioni che spingono gli individui a muoversi
Tracciare una linea per distinguere il profugo dal migrante economico e operazione spesso abusiva il demografo Massimo Livi Bacci nella sua analisi fissato l'opera votazione la mescolanza dei fattori di spinte di attrazione dei popoli movimento la tendenza della quarta globalizzazione e questa analisi e di Livi Bacci la vedremo
Tra breve restiamo ancora sull'editoriale di Lucio Caracciolo
Nel pianeta dei sette miliardi di anime che le proiezioni immagino diventare almeno nove di cui alla metà del secolo il fenomeno migratorio ostenta globalmente quattro tendenze e sono le seguenti a
Cresce l'universo degli umani che vivono in un Paese diverso da quello di nascita erano centocinquantaquattro milioni nel mille novecentonovanta
Nel due mila tredici se ne contavano duecentotrentadue milioni B si espande la famiglia di coloro che sono stati costretti a fuggire da terra d'origine in cerca di salvezza altrove
Cinque sede direttrice diffuso sud nord e sud sud rappresentano ciascuna poco più di un terzo delle migrazioni globali a ricevere la massa dei rifugiati sono all'ottantasei per cento Paesi in via di sviluppo leggi poveri
Tra cui meno sviluppati leggi poverissimi ne accolgono addirittura il venticinque per cento
Il principale paese di ricezione delle persone in fuga dalla guerra dall'oppressione la Turchia uno punto cinquantanove milioni seguita da Pakistan Libano Iran Etiopia e Giordania i tre massimi produttori di profughi sono Siria Afghanistan e Somalia
L'Africa dopo l'Oceania il continente che produce meno immigrazione
Di l'esplosione delle migrazioni forzate a una prima relatrice geopolitica la decomposizione degli Stati postcoloniali tra Medioriente Africa ed Europa sudorientale
Fenomeno recente rivelato dalle primavere arabe e dalle conto rivoluzioni in partenza dal Golfo
In questo contesto possiamo meglio intendere flussi verso l'Europa il nostro continente si è trasformato nel giro di un secolo dal soggetto colonizzatore in obiettivo privilegiato di rilevanti quote dei suoi ex colonizzati
Questo è quanto scrive in estrema sintesi è Lucio Caracciolo se vittoria intitolato extra europei ex europei in apertura di questo numero
Di Limes delicato alle migrazioni a livello globale sono molti gli articoli e come sempre molto interessanti molto puntuali anche di grande attualità difficile fare una selezione però
Uno scelto quello del demografo Massimo Livi Bacci che appunto Caracciolo citava nella sua nel suo editoriale
L'articolo intitolato la quarta globalizzazione la nuova mondializzazione sconvolge le categorie della migrazione mescolando le etnie inventando Vieri contatto tra le persone
Difficile distinguere tra profugo emigrante economico il declino demografico dell'Europa un parallelo tra Germania e Nigeria
Migrare scrive il professore Livi Bacci è una prerogativa umana e l'Europa si è costruita con le migrazioni rinnovata con le migrazioni che con l'immigrazione ha contribuito al popolamento di altri continenti
Dalle origini dell'agricoltura fino a metà del secolo scorso millenni l'Europa ricevuto flussi di migrazione provenienza dal Mediterraneo sudorientale o dall'Oriente attraverso la grande porta di entrata tra gli Urali e il Mar Caspio
Nel Cinquecento l'incontro tra Europa e America gettato eseguita la prima grande globalizzazione moderna aprendo il continente a consistenti flussi di immigrazione
La seconda grande globalizzazione nell'Ottocento enormemente ingrossato i flussi di immigrazione verso i nuovi mondi affamati di capitali
Lavoro colonne e famiglie un fiume prosciugato dalle perdite demografiche della prima guerra mondiale dal protezionismo economico tra le due guerre dalla graduale chiusura dei Paesi di destinazione
La terza globalizzazione avviata negli ultimi decenni del secolo scorso ha invertito la direzione dei flussi dopo mezzo millennio l'Europa è divenuto una Regione di approdo i migranti abituata popolare insediare gli altri continenti
Portando il braccio talenti lingue e culture come confusa da questo rovesciamento di ruolo e adesso popolata insediata per molti insidiata dei nuovi immigrati i numeri e i fatti sono essenziali consideriamo un'Europa comprendente anche la Russia il cui corpo si estende per lo più in Asia ma il cui baricentro demografico nettamente in Europa
Consideriamo i settanta anni che ci separano dalla fine della seconda guerra mondiale e dividiamo in due fasi di uguale lunghezza mille novecentoquarantacinque mille novecentottanta e mille novecentottanta due mila quindici
Nella prima delle due fasi quella del voglio demografico la popolazione del continente cresciuta da cinquecentoventiquattro asse centonovantacinque milioni di abitanti
Più centosettantuno milioni più trentatré per cento nella seconda fase fanno centottantadue mila quindici quella definita della frenata e del Sannio la crescita è diventata sei tenue
Portando la popolazione a settecentoquarantatré milioni nel due mila quindici più quarantotto milioni più sette per cento
In una terza fase che comincia adesso dal due mila quindici al due mila cinquanta del declino la popolazione scenderebbe a settecentonove milioni in meno trentaquattro milioni in meno cinque per cento della
Popolazione secondo le valutazione delle Nazioni Unite questi sono i dati demografici in parte
Sul passato in parte proiezione del futuro elaborati dal professore Livi Bacci che poi scrive la profonda debolezza demografica dell'Europa non in tutta ma almeno nei due terzi di essa si traduce anche la potenziale diminuzione delle forze di lavoro
Pur in presenza di sostanziosi aumenti dell'età che dà diritto alla pensione e nel forte invecchiamento della sua composizione
Sono due fenomeni che almeno in parte possono essere contrastati da robuste iniezioni tecnologie e dal miglioramento al capitale umano solo in parte però
L'economia europea e continua a richiedere molta manodopera generica nel settore dei servizi delle costruzioni dell'agricoltura in difetto di un'offerta nazionale adeguata ti vuoti vengono riempite da immigrati di scarse pretese con i familiari parenti che li accompagnano Police seguono
Certo è che negli ultimi trent'anni il gioco pressione attrazione si è risolto in un flusso migratorio in crescita verso il continente europeo
Più cinque virgola tre milioni negli anni ottanta più nove virgola sei milioni degli anni Novanta più diciotto virgola sette milioni nel primo decennio del due mila
L'intero stock migratori definito dal numero di persone nate in un Paese diverso da quello di dimora poco nazionalità straniera
è cresciuto da quarantanove milioni nel mio centonovanta era al sei virgola otto per cento dalla popolazione europea ai settantadue milioni del due mila tredici pari al nove punto otto per cento della popolazione europea
La terza globalizzazione a rallentato la sua spinta con la lunga crisi economica iniziata nel due mila otto e forse sta lentamente cambiando volto generando una quarta globalizzazione che potrebbe sovrapporsi a quella in atto
Ci fermiamo qui per ovvi motivi di tempo e di sintesi necessarie con la lettura di questo articolo del demografo Massimo Livi Bacci intitolato la quarta globalizzazione
La nuova mondializzazione sconvolgere categorie l'emigrazione mescolando le etnie e inventando via di contatto tra le persone
è uno degli articoli interno di quest'ultimo numero della rivista lì in massa appena pubblicato il numero intitolato chi bussa alla nostra porta
La paura dei migranti frantuma l'Europa tornano le frontiere si rialzano i muri e alla fine ci scopriamo tutti ex europei
Il numero sei due mila quindici della rivista di geopolitica Limes e tutto per oggi una saluto da Lorenzo venti ci risentiamo mercoledì mattina alle ore sette