Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di Radio Radicale martedì ventuno luglio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a curarsi David Carretta due temi di cui ci occuperemo quest'oggi innanzitutto la Grecia torneremo sull'accordo raggiunto la scorsa settimana
La notizia del giorno e che Attene grazie un prestito ponte è riuscita a rimborsare
Il debito nei confronti della Banca centrale europea e gli arretrati al Fondo monetario
Internazionale
Più in generale si apre il dibattito di cosa fare con la di zona euro dopo quest'accordo raggiunto malvolentieri da tutti e su questo leggeremo un editoriale dalle mondi oggi
Dal titolo del buon uso dell'eterna crisi dell'euro ma vedremo anche un'
Commento critico nei confronti degli europei di Paul Krugman premio Nobel cornista
Columnist soprattutto del New York Times che parla di impossibile sogno dell'Europa Krugman continua la sua battaglia contro
L'austerità è una risposta in qualche modo Krugman abbastanza argomentata viene da saremo Nixon analista dello Wall Street Journal il prossimo teste per Alexis Sipra s'sono le privatizzazioni
Il
Messaggio di Nixon e questo del Primo Ministro deve soprattutto riconciliare si Rizza con il capitalismo perché quello della zona euro e un sistema capitalista o come si usa
Dire di questi tempi neo liberale scrive tra l'altro Simon Nixon l'altro tema di cui parleremo l'Iran è l'accordo raggiunto da là il cinque più uno con la Repubblica islamica sulla programma nucleare accordo criticato da più parti ma secondo Edward ius
Columnist del Financial Times Obama il Presidente americano legge diranno meglio dei suoi critici la scommessa in qualche modo del
Presidente americano ha più chance di successo
Rispetto a gli scenari prospettati dall'Arabia Saudita da Israele o dai repubblicani al Congresso e vedremo perché ma cominciamo
Dalla Grecia dall'editoriale di oggi di nel mondo e del buon uso dell'eterna crisi dell'euro il titolo scrive il quotidiano francese
Le banche
Ieri hanno riaperto in Grecia Attene ottenuto i fondi d'emergenza richiesti per far fronte alle sue scadenze finanziare immediate
Al costo di qualche defezione sterilizza al partito di razzisti prassi appoggiato dall'opposizione
Ha votato l'ultimo dei memorandum di Bruxelles all'accordo del tredici luglio a Berlino il Bundestag ha fatto la stessa cosa anche in questo caso malgrado una mini fronda tra i cristiano democratici di Angela Merkel
La zona euro può finalmente iniziare a discutere del terzo piano di aiuti di cui la Grecia ha bisogno insomma tutto bene
I più ottimisti tra il produrrò pay quelli che sanno che l'Europa si costruisce a colpi di compromessi ingrati dicono che dal punto di vista della credibilità della zona euro e degli interessi strategici dell'Europa
L'essenziale è stato preservato non ci sarà Grant SIT
Il resto seguirà come d'abitudine eppure per le Mondello sciocchi ereditato dalle sedici ore di vertice acrimoniosa tra domenica dodici lunedì tredici luglio non sembra destinato dissi farsi
Perché secondo le Monde innanzitutto c'è il contenuto stesso dell'accordo il primo ministro greco dice di non crederci anche se è stato votato dal Bundestag il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble
Non cessa di dire che sarebbe stato meglio organizzare una grezzi temporanea insiste lo ripete insomma installa quest'idea un tempo tabù quella
Di una reversibilità dell'Unione monetaria conche obiettivo forse preparare l'opinione pubblica un nuovo negoziato con Atene
Un quarto salvataggio appare
Inevitabile alla quasi unanimità degli economisti visto il livello irrealistico di riforme imposte alla Grecia tutti temono
E profitti Lizzano una contrazione dell'attività economica per l'impatto dei tagli di bilancio con il ritorno al circolo vizioso
Austerità recessione austerità
Al di là delle questioni di fondo poi c'è il metodo spiega del mondo ciò che ha rivelato il vertice di Bruxelles e un indebolimento dello spirito europeo in seno al nocciolo più avanzato dell'integrazione dell'Europa la zona euro
Ex presidente della Commissione del saggio Romano Prodi dice che se si fosse dimostrata buona volontà nel contesto della solidarietà che prevaleva un tempo
Tutto sarebbe stato più facile ma sottolinea nel mondo questo contesto ha lasciato il posto a una
Difesa strenua degli interessi nazionali tedeschi olandesi finlandesi baltici preoccupati dei loro contribuenti ma
Anche greci
Qualcosa si è rotto la fiducia tra europeista Tania intatta osserva Prodi abbiamo evitato il peggio ma abbiamo creato il male
Certi dibattiti istituzionali non vanno di moda sottolinea le monde pure questo accordo di Bruxelles a cui nessuno crede il prodotto della governance che si è imposta in seno all'Unione europea come nella zona euro e cioè intergovernativo a spese del comunitario
Da dieci o quindici anni sopra i ministri di destra e sinistra non hanno smesso di guadagnare punti governi agiscono sotto la pressione di opinioni pubbliche nutrite dall'euro scetticismo e del loro fobia
Ho solo onde Presidente francese ha dunque ragione dire che occorre creare una capacità di Bilancio per l'Unione monetaria
Ma questo presuppone un minimo di delega di sovranità approfitto di Bruxelles e soprattutto richiede di rispondere al discorso anti Bruxelles
Che il più delle volte rivela la regressione nazionalista oltre che la pigrizia intellettuale così
Le Monde nel suo editoriale di oggi a fare un discorso anti Bruxelles invece
Come ormai accade da lunghissimo tempo Paul Krugman economista premio Nobel soprattutto columnist del New York Times molto Liberal nel senso americano del del termine l'impossibile sogno
Dell'Europa scrive Krugman c'è una sorta di calma che viene dall'Europa dopo la tempesta degli scorsi giorni
Ma la situazione sottostante più terribile che mai la Grecia sta sperimentando un tracollo economico peggiore della grande depressione e niente di ciò che sta accadendo ora offre una speranza di ripresa
La Spagna viene salutata come una storia di successo perché la sua economia sta finalmente crescendo ma ancora al ventidue per cento di disoccupazione
E c'è un arco di stagnazione anche tra i primi della classifica del continente la Finlandia sta sperimentando una depressione paragonabile a quella dell'Europa del sud mentre Danimarca e Olanda sono messe
Piuttosto male perché le cose vanno così male secondo
Con Ugo ma nella risposta che questo è quanto accade quando responsabili politici che si auto assolvono ignorano l'aritmetica la lezione della storia e non sto parlando della sinistra di si Lizza in Grecia
Sto parlando dei leader ultra rispettabili a Berlino Parigi Bruxelles e che hanno trascorso un quarto di secolo cercare di guidare l'Europa sulla base di teorie economiche fantasiose scrive Krugman
Per quelli che non capiscono che anche di economia o che hanno preferito non rispondere lei epoca alle questioni più stringenti
Creare una moneta unica europea sembrava una grande idea permetteva di fare affari attraverso le frontiere
Nazionali al contempo sarebbe servita come potente simbolo di unità chi avrebbe potuto prevedere gli enormi problemi causati dall'euro in realtà secondo Krugman un sacco di gente l'economista ricorda alcuni
Episodi ma il punto è questo il problema centrale era che dall'inizio la moneta unica senza unione politica si è rivelato un Progetto molto dubbioso fragile
E allora perché l'Europa è andata avanti nel realizzarlo secondo Krugman la ragione principale che idea dell'euro sembrava davvero buona almeno le persone che fanno discorsi a Davos a cui non piace sentirsi dire
Da economisti pignoli che la loro grande visione una pessima idea
All'inizio degli anni Novanta chiunque metteva in discussione la desideri desidera abilità dell'euro veniva tagliato fuori da qualsiasi
Dibattito inoltre se chi esprimeva dubbi americano veniva accusato di essere ostile all'Europa di voler preservare l'egemonia del dollaro
Poi è arrivato l'euro per un decennio un'enorme bolla finanziaria aveva mascherato i suoi problemi di fondo ora tutti i timori degli scettici dell'euro sono stati confermati la storia non finisce qui prosegue Krugman
Quando imprevedibili e previsti problemi dell'Euro hanno iniziato a manifestarsi la risposta politica
Per l'Europa è stata di imporre austerità draconiana su Paesi in difficoltà negando la logica economica molto semplice secondo cui queste politiche infliggono danni economici terribili senza risolvere
Il problema del debito cosa dovrebbe fare l'Europa adesso non ci sono risposte buone ma la ragione per cui non ci sono risposte buone perché l'euro è diventato una trappola da cui e quasi impossibile fuggire se la Grecia avesse ancora la sua moneta nazionale potrebbe svalutare migliorare la sua competitività porre fine alla deflazione
Il fatto che la Grecia non abbia più una monete dunque dovrebbe crearne una da zero alza enormemente i costi rende le cose molto più difficili
Secondo Krugman l'uscita dall'euro sarà comunque necessaria così come una cancellazione di gran parte del debito greco
Ma non è possibile avere una discussione su queste opzioni perché il discorso ufficiale europeo è ancora dominato da idee che le élites del continente
Sperano sia hanno valide anche se non lo sono l'Europa sta pagando un prezzo terribile per questa mostruosa auto assoluzione così Krugman e che tra l'altro in un'intervista
Ha detto di aver sopravvalutato si Ribezzi prassi pensando che avessero un piano B invece non l'avevano
Forse però si sopravvalutata a volte
Il Krugman politico
Che usa l'economia per argomentare le sue ragioni perché
La sua critica non è diretta tanto l'Europa non politica quanto all'austerità
E al fatto che non sia un sistema un po'più
Socialista mettiamola così lo si capisce leggendo Simon Nixon sul Wall Street Journal
Europe di ieri
Il prossimo teste per Alex Sisti prassi le privatizzazioni il Primo Ministro deve riconciliarsi Rizza con il capitalismo
Scrive il giornale la la zona euro non è solo un progetto politico tenuto insieme da volontà politica
In realtà c'è sempre stata una chiara filosofia economica dietro la creazione della moneta unica le euro doveva fornire ai piccoli paesi d'Europa quelli periferici accesso impianti mercati dei capitali in Europa
Risparmiando questi Paesi le perenne crisi dei tassi di cambio che portavano a tassi di interesse più alti sul debito e la difficoltà maggiori nel competere nel mercato unico europeo
Questa razionalità economica continua a sostenere la zona euro oggi e e al cuore della crisi greca una volta che un Paese perde l'accesso al mercato di capitali della zona euro i vantaggi dell'appartenenza la moneta unica evaporano
Se questo accesso non può essere restaurato rapidamente potrebbe avere più senso uscire dall'euro il Governo greco spiega sanno Nixon dice di voler restare nell'euro e questa preferenza e condivisa dalla stragrande maggioranza degli elettori ma la domanda è se il partito di si Rizza
Possa riconciliare la sua agenda politica di estrema sinistra con la logica dell'appartenenza alla zona euro questa logica impone i Governi di cercare di rendere le loro economie più attrattive al capitale
La crisi della zona euro ha mostrato gravi falle dei modelli economici di alcuni Paesi nei primi giorni dell'Euro i capitali avevano invaso l'economia periferiche come previsto ma in quei Paesi
Non c'erano sufficienti opportunità di investimenti produttivi per assorbire questi fondi e così capitali
Si sono diretti in settori non commerciali come quello immobiliare o il debito pubblico con quelle che si sono dimostrate essere conseguenze disastrose
I mercati però raramente commettono lo stesso errore due volte oggi qualsiasi Paese periferico della zona euro
Che vuole avere accesso al mercato dei capitali europei non altra possibilità se non a battere le barriere agli investimenti per esempio nel mercato di prodotti in quello del lavoro se sono rigidi oppure riducendo burocrazie fossero riformando sistemi giudiziari inefficienti o ancora cancellando o riducendo alti tassi di alti livelli di tassazione
E aumentando invece
I livelli di competitività questi Paesi periferici devono adattarsi spiega il giornale a una nuova realtà in cui ciascun membro della zona euro compete per capitali e risorse
Da questo punto di vista e qui sta l'elemento centrale
I critici dell'estrema sinistra della zona euro hanno ragione la zona euro è un progetto capitalista o neo liberale come va di moda
Dire oggi e questo rappresenta un
Problema maggiore per il governo di Alexis si prassi in Grecia
Gran parte dei partiti socialdemocratici della sinistra tradizionale europea si sono pacificata i con
Il capitalismo hanno accettato la necessità di un vibrante settore privato per generare posti di lavoro entrate fiscali
Entrate fiscali che poi i socialdemocratici possono usare per perseguire programmi di ridistribuzione sociale
Ma la leadership di servizio e dominata da marxisti ideologicamente impegnati che hanno dedicato le loro carriere all'obiettivo di sostituire la concorrenza capitalista con un modello economico fondato sull'guarita ritmo e il controllo dello Stato
Questo potrebbe rendere più difficile un accordo tra si divisa e i suoi creditori sulle condizioni del Terzo pacchetto di salvataggio sicuramente i primi segnali non sono promettenti Zi prassi ha dichiarato di non credere nell'accordo che ha firmato solo una settimana fa per
Avviare i negoziati sul nuovo salvataggio dicendo di essere
Favorevole solo alle riforme verrà
Di aree la base
Fiscale imponibile o mettere un po'd'ordine nel sistema pensionistico e negoziati del resto si Sipra sta sempre privilegiato le tasse più altre per il settore privato i tagli al settore pubblico
Misure che avrebbero un impatto recessivo molto più ampio rispetto alle riforme prospettati dei creditori
Un teste dell'impegno reale Vizzini Brass nel permettere alla Grecia di restare nell'euro saranno le privatizzazioni che il credito riguardano come cruciali non solo per le risorse che si possono ottenere ma anche in termini di investimenti che possono
Portare in Grecia
Un esempio la vendita davvero porti regionali che dovrebbe portare miglioramenti sostanziali in termini di infrastrutture creando nuove opportunità per il turismo
Ma se si Rizzo dato il suo accordo la creazione di un nuovo fondo per le privatizzazioni sotto supervisione esterna non è ancora chiaro chi deciderà quali assett vendere
Questo suggerisce che gli oppositori alle privatizzazioni
Diciamo i marxisti di serietà hanno ancora un margine per minare un accordo
Ci sono altri settori problematici poi anche se non rientrano direttamente nel programma di salvataggio seguita per esempio appena presentato un progetto di legge volto a fare marcia indietro sulla riforma del sistema universitario adottata nel due mila undici
Che aveva introdotto criteri di merito per la nomina di professori cancellato regole che permettevano agli studenti una sorta di cogestione delle università
L'obiettivo di quella riforma era preparare la prossima generazione di giovani greci aumentando di nuovo l'innovazione facendo rientrare la diaspora accademica greca
Secondo i critici questa controriforma dissi Rizza riporterebbe l'università greche indietro di trent'anni assicurandone nuovamente la politicizzazione
La questione delle privatizzazioni delle università evidenzia il dilemma che hanno di fronte i creditori della Grecia nel momento in cui iniziano a negoziare un nuovo salvataggio la Grecia difficilmente
Riuscirà ad attrarre nuovi capitali senza riforme profonde della sua economia e della sua società ma i creditori temono che cercando di assumere il controllo delle prime privatizzazioni o includendo il sistema universitario
Nel prossimo memorandum nelle condizioni in cambio dei prestiti
Alla fine
Rischino di essere accusati di violare la sovranità nazionale
Sanno però anche sottolinea Simon Nixon chiudendo questo articolo che se decideranno di non fare nulla e di permettere al dogma della sinistra di minare le riforme sul lato dell'offerta
Beh il terzo programma greco è destinato a fallire così
I dilemmi sia di Sipra schede da riconciliare strizza con
Come dire il dogma capitalista così loro lo chiameranno loro o neo liberale che è la zona euro
E il dilemma dei creditori che devono
Capire se vogliono davvero
Salvare questo tipo di Grecia o spingere per
Per le riforme vedremo nei prossimi giorni per chiudere noi oggi invece vogliamo accennare
All'Iran un accordo concluso la scorsa settimana storico sotto ogni punto di vista
Tra i cinque più uno e la Repubblica islamica sul nucleare
Vale la pena prendere il famoso Tampieri Edward ius Obama alleggerire al meglio dei suoi critici che sono i critici invece l'Arabia Saudita
Che vede l'Iran come suo principale avversario regionale
Tanto più che parla a nome della minoranza sciita nella regione una parte di questa minoranza vive nell'est della dell'Arabia Saudita Regione dica di petrolio
Nel gioco settario a somma zero per Riad tutto ciò che rafforza l'Iran compreso questo accordo è negativo poi ci Israele che essendo l'unica potenza regionale della Regione anche se Potenza nucleare della Regione anche se non dichiarata vuole preservare il suo monopolio infine ci sono i repubblicani che vedono Obama con un presidente senza spina dorsale che sta minando la potenza americana
Parlando con uno Stato terrorista cioè l'Iran il problema e che
Malgrado qualche ragione i detrattori dell'accordo non offrono alcuna alternativa realista Obama non può dirlo
Per educazione diplomatica ma l'Iran è un candidato più promettente dell'Arabia Saudita per portare un cambiamento pacifico nella regione
è una quasi democrazia metà per i laureati sono donne dentro regime teocratico ci sono centri di potere in concorrenza tra loro insomma
Può essere un fattore di cambiamento
In Medio Oriente ci sono stati momenti in cui i presidenti americani si sono assunti i rischi che cambiano nel mondo per come lo conosciamo un esempio è stata l'amicizia tra Reagan e Gorbaciov fu un altro l'apertura di Richard Nixon alla Cina
L'accordo di Obama con l'Iran potrebbe avere secondo miglior Lewis del farla Fontana sullo stesso effetto né ci fermiamo David Carretta una buona giornata su Radio Radicale