Cinema & cinema: "Todo modo" di Elio Petri

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale Toto modo il film di Elio Petri nel mille novecentosettantasei restaurato a cura della Cineteca di Bologna e del Museo del Cinema di Torino
E pubblicato quest'anno in DVD è incentrato intorno a un'idea bellissima ricavata dal romanzo omonimo di Leonardo Sciascia
L'idea è la seguente un gruppo di autorevolissimi esponenti della politica della magistratura e della finanza va in ritiro presso una specie di collegio di gesuiti
Per praticare sotto la guida di un sacerdote i cosiddetti esercizi spirituali
Si capisce subito però che il vero movente della riunione non è di natura religiosa
Il ritiro delle o quell'occasione per regolare i conti tra le correnti di un partito politico si allude scoperta mente alla Democrazia Cristiana o per concludere affari ma gli affari più sordidi più corrotti
Così
I riti sacri praticati apparentemente con il massimo fervore perfino con fanatismo
Hanno qui la funzione di quelle spezie piccanti usate per mascherare il sapore disgustoso della carne putrefattiva
Un'idea narrativa infelice io credo quando sintetizza in sé tanti significati alcuni in questo caso ne ho già evidenziati la corruzione l'ipocrisia la commistione tra la Chiesa cattolica che il potere politico
Ma ce n'è almeno un altro forse più sottile più misterioso che ha a che fare con la morte
Tutti gli uomini ritiro sono effettivamente uomini potenti rivestono cariche di Governo così come i ruoli dirigenziali nelle aziende di Stato
Eppure i loro volti tutte caricature molto riuscite ora dal profilo di uccelli rapaci ora tondeggianti come porci
Ora soltanto spenti e squallidi e penso in questo caso alla sublime caratterizzazione offerta in questo film da Gian Maria Volontè
Ecco tutti volti hanno l'aria di maschere funerarie
Forse perché gli intrighi dei personaggi di loro interessi veri
Appartengono a un mondo a sé Introna è partito astratto dal corpo vivo della società
O forse perché il giudizio senza appello o che l'autore pronuncia su di loro e che meritano di morire comunque di fatto della Chiesa bunker in cui si sono reclusi muoiono assassinati uno dopo l'altro
Si sospetta che l'autore degli omicidi
Sia il sacerdote che dirige gli esercizi spirituali che conosce tutti i reati che i suoi ospiti hanno commesso così come le loro fantasie erotiche più segreteria i suoi come i loro occhi assumono i connotati del vizio
E che nei loro confronti non nasconde lo sdegno nel corso di una predica li addita come ladri e intima loro di restituire il maltolto ma Luini affetti e loro complice
Eppure gli omicidi prossimi proseguono e anzi si infittiscono anche dopo la morte e probabilmente il suicidio del sacerdote
E nel clima fantastico che avvolge tutto il racconto si sottraggono io credo
Alla logica realistica di un film giallo
Sciascia scrisse che Elio Petri era stato fedele più che al suo romanzo a Pasolini che negli anni Settanta reclamava un processo alla Democrazia Cristiana
Nel film ecco il processo si accompagna e anzi fa tutt'uno visionaria mente con la condanna e con l'esecuzione
Invito allora di vedere trovo modo di Elio Petri un film rimasto a lungo invisibile e adesso ritrovato
Egli pubblicato in DVD grazie alla Cineteca di Bologna e al Museo del Cinema di Torino che lo hanno restaurato un saluto da Gianfranco Cercone