Rassegna stampa estera

Buongiorno agli scrutatori di Radio Radicale giovedì trenta luglio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a curanti David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo
Dall'Iran torneremo sull'accordo sul nucleare
Iraniano lo faremo
Innanzitutto con i froci al Times ieri che dedicava
Un
Editoriale alle polemiche negli Stati Uniti in particolare
Gli attacchi di alcuni repubblicani a questo
Accordo fortemente voluto dal presidente Barack Obama
L'accordo con l'Iran deve essere protetto dalle iperboli sottolinea il fanno sciolta INPS
Il compromesso di Obama conteranno ha bisogno di attente verifiche non di folli invettive come quelle che vengono
Da una parte del campo repubblicano le mondo oggi in un'analisi di Piotr Rawls molare invece
Si occupa della posizione di
Israele Israele che isolato dopo l'accordo con l'Iran e la responsabilità maggiore del Primo Ministro Benjamin Netanyahu secondo nel mondo
Oggi però torneremo ad occuparci anche di Russia in particolare
Per gli attacchi del Presidente Vladimir Putin alle organizzazioni della società civile
Il Washington post ieri vi riservavo un editoriale Putin sta soffocando il suo stesso Paese
Chiuderemo poi con la l'economia la situazione economica non la Grecia non la caduta della Borsa
Dice ANCAI ma il rallentamento la stagnazione anzi del commercio globale che
Sta diventando un fattore altamente preoccupante almeno leggere
Un commento di Stefani clandestino columnist del Financial Times
Ci sono anche delle lezioni per leader politici
Compresi quelli della zona euro che pensano che una svaluta l'azione dell'euro sul dollaro risolverà tutti i loro problemi economici cominciamo però
Dall'Iran e dalle polemiche negli Stati Uniti in vista il voto del Congresso a settembre sull'accordo
Nucleare fortemente voluto dal Presidente Barack Obama in fa una scelta in Siri
Dedicava al suo editoriale agli attacchi che vengono dal campo repubblicano l'accordo con l'Iran deve essere protetto dalle iperboli il compromesso di Obama conteranno ha bisogno di attente verifiche non di folli invettive scrive
Il quotidiano della siti mancano ancora sette settimane prima che il congresso voti sull'accordo con l'Iran
Ma la retorica degli oppositori sta già raggiungendo vette inenarrabili mai Kuka vi un candidato
Alle primarie repubblicane
Facendo un grottesco riferimento all'Olocausto questa settimana ha detto che l'accordo di Obama spingere Israele
Verso la porta di un forno Tel Cruz un altro candidato alle primarie repubblicane ha detto che Obama alla fine vuole sponsorizzare il terrorismo dopo che questo accordo
Permette di sbloccarla cento miliardi di dollari di asset iraniani Tom cotton un senatore dell'Arkansas associato il Segretario di Stato John Kerry a Ponzio Pilato
Dicendo che si è lavato le mani sulla questione del rispetto dell'accordo da parte dell'Iran visto che
L'Agenzia internazionale
Per l'energia atomica sta negoziando con Teheran le regole per le ispezioni in modo separato insomma la lista
è lunga potrebbe esserlo ancora di più i sostenitori dell'accordo si preparano un lungo e caldo agosto fatto di altre invettive
Come queste ma i critici devono stare attenti perché più le Ranno più difficile diventerà per i partner dell'America
Di rimanere uniti su quella che il faro affronta ANCE considera la migliore possibilità che
A il mondo da anni a questa parte per frenare le ambizioni nucleare dell'Iran
I cui Diadora siti ricorda poiché gli oppositori più sobri all'accordo rischiano di essere trascinati in questo gioco al rialzo di iperboli
Questi oppositori più sobria hanno due obiezioni che in realtà occorre affrontare davvero la prima e che l'accordo riempirà le casse dei guardiani della rivoluzione lungi da legare le mani e molla l'accordo Limentra un nuovo avventurismo regionale
I principali beneficiari saranno Hezbollah in Libano regime Assad in Siria e ribelli ultimi MM
Questi danni collaterali sono una possibilità riconosce Fraktion Times ma l'accordo porta anche altri vantaggi
Obama scommette sul fatto che la ripresa economica in Iran possa rafforzare nel campo dei riformatori che hanno negoziato questo accordo non ultimo il Presidente iraniano Hassan romani
Che costituisce la miglior speranza per portare la Repubblica islamica su un percorso più moderato agli occhi di Obama poi
La più grave minaccia gli interessi nazionali americani costituita dallo Stato islamico non da Hezbollah e dalle altre milizie sciite sponsorizzate dall'Iran
Lo stesso vale per Israele anche si dice il contrario la verità è che il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha costruito la sua carriera politica alla sua nuova fragile coalizione di Governo
Giocando sulla minaccia esistenziale dell'Iran su questo torneremo tra poco con
Le Monde
Poi c'è la seconda critica scrive
Il Financial Times gli oppositori più moderati d'accordo si lamentano del fatto che
Alla fine le ambizioni nucleari dell'Iran avvengono solo rinviate non smantellate su questo hanno indubbiamente ragione l'accordo destinato durare dieci anni dopo di che di RAM potrà più o meno fare ciò che vuole
Il problema è che i critici non riescono a presentare alcuna alternativa credibile e se il Congresso dovesse rigettare l'accordo in settembre
L'Iran si troverebbe
Libero da quel sia sì costrizione quasi certamente Teran accederebbe suo programma nucleare Stati Uniti Israele si troverebbero costretti a minacciare un'azione militare
è difficile sottovalutare l'effetto destabilizzante
Di un scenario di questo tipo ma non solo
Sarebbe anche difficile capire come questo potrebbe migliorare la sicurezza nazionale americana o israeliana insomma un rigetto da parte del Congresso porterebbe secondo stia il peggiore dei mondi possibili
Certo questi argomenti non faranno piegare i critici alla Uka avvio alla Cruz
Il loro vero obiettivo è di attirare l'attenzione in una corsa repubblicana le primarie per la Casa Bianca sempre più dominata da Donal Trump
Ed è una ragione in più per ignorarli non Altran per non può essere considerato lo Standard attraverso cui misurare la diplomazia seria
I pro e i contro dell'accordo di Obama con l'Iran meritano sì di essere discussi e analizzati
Ma i lanciatori di bombe retoriche dovrebbero uscire di scena il più presto possibile così
La vede
I farmaci intange del mondo oggi invece in un'analisi di più oltre allo Small arranca alla Lizza la reazione di Gerusalemme dopo l'accordo con l'Iran Israele isolato il titolo
E scrive nel mondo da una parte il mondo dall'altra Israele i repubblicani americani ecco a cosa si riduce il fronte del rifiuto dopo l'accordo sul nucleare iraniano
Firmato avviene al quattordici luglio certo alcuni Paesi arabi sunniti a cominciare dal principale rivale della Regione
Del
Arrivai dell'Iran cioè l'Arabia Saudita
I principi alcuni Paesi arabi sunniti sono inquieti di fronte alla decontaminazione diplomatica di tenere anni alle nuove prospettive di espansione della sua influenza
Ma Israele sembra molto isolato nelle sue critiche pubbliche ripetuto in serie contro un accordo che i suoi occhi rafforza la minaccia
Esistenziale costituita dall'Iran a volte il mondo intero può avere torto ha spiegato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ventuno di luglio
Questa solitudine all'esterno contrasta con il sostegno di cui beneficia Netanyahu dentro il Paese sulla questione iraniana
Salvo rare voci come quella del centrista io ero lapide che denuncia un errore della diplomazia israeliana
Si è costituita una sorta di Unione sacra di unità nazionale sull'Iran il capo dei laburisti sa che era Zocche
Utilizza la stessa semantica di Netanyahu parlando di impero del male di tigre uscita dalla gabbia che minaccia il Medioriente
Questa unione nazionale
Si ritrova di fronte a un altro pericolo esterno il moltiplicarsi in Occidente degli appelli al boicottaggio alle sanzioni contro Israele
In ragione del proseguimento dell'occupazione della Cisgiordania le critiche israeliane contro l'accordo di Vienna
Ricordo le monde si focalizzano su diversi punti la procedura troppo lunga per le ispezioni la possibilità di proseguire le attività di ricerca e sviluppo sulle centrifughe di nuova generazione il mancato smantellamento delle installazioni nucleari
Il mancato divieto di arricchimento dell'uranio contrariamente alle promesse americani iniziale infine
La fine delle sanzioni che sbloccherà somme colossali che il regime iraniano secondo gli israeliani userà per finanziare le sue attività terroristiche attraverso i burattini nella regione bolla in Siria e Libano Hamas a Gaza le milizie uti in Yemen
Queste critiche per le mondo non sono tutte infondate ma non riescono
A farsi sentire perché Israele non ha mai proposto alternative realista preferendo denunciare l'Armageddon la minaccia iraniana
In fondo il filo conduttore da vent'anni della visione del mondo di Netanyahu per lo Stato ebraico l'Iran non deve sviluppare alcun programma nucleare né militare nel civile dovrebbe continuare a subire
Sanzioni rafforzate finché il lupo non si trasformerà in un agnello inoffensivo
A queste attese impossibili si aggiunge poi una tattica che sta provocando una serie di danni per Israele Netanyahu ha portato un duro colpo alla relazione strategica perfino esistenziale tra il suo Paese gli Stati Uniti
Invitando si nella politica interna americana con il suo discorso al congresso a inizio marzo
DD ha scommesso sul potere legislativo contro la Casa Bianca il suo discorso davanti al Congresso aggravato il fossato
Che lo separa dall'Amministrazione Obama le relazioni tra i cui leader sono diventate gelide
La domanda per le monde cosa farà Netanyahu ora che l'accordo è stato fermato
Riteniamo dotato di un istinto raro nel breve periodo bambini soffre anche di miopia politica miopia che lo rende incapace di sviluppare un piano di battaglia che vada
Oltre i tre Nesi la sua risicata maggioranza la Knesset sessantuno seggi su centoventi aggrava questo sintomo
Sul dossier iraniano il Primo Ministro ha lanciato l'offensiva utilizzando il suo canale preferito le grandi
Reti televisive americane ma le sue chance di convincere una maggioranza di senatori al congresso sembrano limitate
I danni potenziali per contro sono considerevoli perché secondo le Monde
La vera posta in gioco per Israele e ciò che può ottenere in cambio dargli Stati Uniti Washington intenzionata dar nuove prove di amicizia
Sono pronto ad andare più lontano di ogni altra Amministrazione rispetto al passato dichiarato Barack Obama new York Times
In virtù di un accordo che scadrà nel due mila e diciassette Washington fornisce un aiuto militare annuale di tre miliardi di dollari Israele che lo Stato ebraico spera di far passare a quattro virgola cinque miliardi
La priorità e dotarsi di nuove capacità balistiche offensive e difensive
Inoltre in questa partita serrata Israele cerca anche di ottenere garanzie sulla questione palestinese nel momento in cui la pressione internazionale si rafforza ma questa la tesi di le Monde i comportamenti di Netanyahu rischiano solo di essere
Controproducenti così il quotidiano francese naturalmente continueremo ad approfondire la questione Iran a almeno fino a quando il Congresso non non ratificherà questo
Accordo lo boccerà
Oggi vogliamo tornare anche sulla Russia
Non sulla conflitto ucraino che prosegue a bassa intensità ma
Sulla repressione interna di Vladimir Putin che questa volta se la prende con diverse organizzazioni fondazioni americane
Ne parlava ieri Washington posti in un editoriale Bladimir Putin sta soffocando il suo stesso Paese né i tumulti nell'incertezza che avevano segnato la Russia dopo il collasso dell'Unione Sovietica
Quando lo Stato era debole e le istituzioni traballanti
L'Occidente fornire un supporto vitale il Governo americano così come
Alcune fondazioni organizzazioni filantropiche risposero generosamente a quell'epoca difficile
Il finanziere George Soros attraverso la sua open society Foundation sotto forni piccoli prestiti che sostennero diversi scienziati la McArthur foundation nell'National indumento for Democracy
Furono fonti vitali di sostegno per la società civile le scuole le università le organizzazioni dei diritti umani ed ora
Il Presidente Vladimir Putin sta costringendo queste organizzazioni a lasciare la Russia attraverso una serie di leggi approvate da un Parlamento sotto il suo stretto controllo
L'obiettivo più ampio di Putin secondo Washington post distruggere la società civile russa cioè quelle gambe vitale bidirezionale che esiste in tutte
Le democrazie tra governanti e governati
L'ultima mossa annunciata martedì è stata di dichiarare il National indumento for Democracy come organizzazione indesiderata non grata sulla base di una legge firmata da Putin lo scorso maggio questa legge vieta in
Uppi esteri che sono considerati una minaccia per le fondamenta del sistema costituzionale della Federazione Russa le sue capacità di difesa e la sua sicurezza nazionale
L'accusa contro nasce un addendum entro democrazie ridicola l'organizzazione realtà difende la trasparenza negli affari pubblici la lotta alla corruzione i diritti umani la libertà di informazione associazione
Tutte queste attività sono parte di una democrazia sana ma dal Cremlino vengono considerate come
Serie minacce il Washington post poi racconta di altre organizzazioni costrette a chiudere perché bollate come indesiderate oppure
Come agenti stranieri sulla base di un'altra legge questa volta del due mila dodici
La designazione di agente straniero per le ONG e le fondazioni che ricevano fondi dall'estero deriva dall'era di Stalin implica l'accusa di spionaggio
La dai nastri Foundation che ha fornito milioni di dollari per l'educazione la scienza in Russia è stata costretta a chiudere
Dopo essere stata classificata come agente straniero la MacArthur nel cartoon Ra Foundation
Che dal mille novecentonovantadue ha fornito aiuti per centosettantatré milioni di dollari annunciato la chiusura degli uffici di Mosca perché messa su una lista di organizzazioni potenzialmente indesiderate
Tutto questo conclude Washington post
Dimostra che Putin teme la concorrenza all'opposizione e qualsiasi forma di dissenso alla ricerca del potere assoluto sta semplicemente soffocando la Società rossa così
Il quotidiano
Americano per chiudere invece l'economia oggi non vogliamo parlare di Grecia anche se ci sono notizie
Dopo non del tutto positive
Alexis Ipres ieri a minacciato in sostanza le elezioni anticipate per tentare di
Mettere fine a una rivolta all'interno del suo partito una minoranza che però forse molti maggioranza nella base vuole rigettare
Il perso piano di salvataggio con il memorandum di riforme misure di bilancio che lo accompagnerà sempre che il Sipra si arrivi a un accordo con i creditori internazionali non vogliamo occuparci nemmeno di Cina forse
La questione più di stretta attualità per per l'andamento dell'economia globale dopo
Il calo netto della Borsa di Shanghai a inizio settimana vogliamo parlare di commercio globale con Stefanizzi Länder assai Colonnese Fraktion Times che ieri segnalava
Come la stagnazione del commercio globale sia un segnale preoccupante con la Grecia e che non è più sotto i riflettori gli investitori globali sono tornati a preoccuparsi
Di un eventuale futuro aumento dei tassi di interesse americani e della volatilità che questo potrebbe provocare sui mercati per contro non sembrano per nulla preoccupati della stagnazione registrata nel commercio mondiale quest'anno
E questo potrebbe rivelarsi un errore molto costoso per gli investitori l'ultimo monitoraggio del commercio mondiale una ricerca che viene condotta
Regolarmente mostra che il volume degli scambi in maggio sceso dell'uno virgola due per cento in quello che il Quarto Caldo in cinque mesi dal due mila e quindici
Gli scambi gol globali sono cresciuti di appena l'uno e mezzo per cento negli ultimi dodici mesi
Meno del PIL globale molto meno della media di lungo periodo il sette per cento l'anno e il problema sta peggiorando al di là delle spiegazioni che fa Anders approfondisce per esempio il calo sarebbe strutturale perché la spinta a favore
Per come ciò globale degli anni Novanta e due mila in particolare con l'apertura della Cina si sta esaurendo
C'è una lezione importante nell'economia globale di oggi i Governi non devono cercare di rilanciare le loro economie solo attraverso una svalutazione della loro monete molti responsabili politici europei
Sono convinti che un euro debole sia all'origine della ripresa della zona euro ma in realtà non è così
Nei primi tre mesi del due mila e quindici commercio netto dato un contributo negativo alla crescita della zona euro insomma
I leader politici europei farebbero bene a non cullarsi nell'illusione che il commercio li salverà dai loro problemi economici interni così Stefani Fund sul farà frontalieri con cui
Ci fermiamo ricordando che la Casa delle medio ascolto chiocciola Radio Radicale punto it potete scriverci per commentare questa ad altre rubriche e David Carretta una buona giornata su Radio Radicale