"Verso un'altra televisione"

Dunque
Nel verbale
Oggi
Niente
Però
Magari
Rivedere diventino
Irreperibili Dell'Utri
Regolatore
Consentite innanzitutto un saluto per le signore
I signori ed amici presenti alla presentazione di questo libero discutibilissimo bisticcio parole verso un'altra televisione di Andrea Borri in realtà il libro è una conversazione intervista
Resa da Borri a Federico osceno
La personalità di Borri è tale che rende di per sé il libro di curioso interessante e direi che anche il modo che si è trovato per fargli esprimere le sue esperienze giudizi e valutazione delle sue esperienze come presidente della commissione di vigilanza e di indirizzo
Parlamentare di indirizzo sulla RAI sulla la televisione è certamente il modo migliore cioè vale a dire il modo dialogico
Un modo facile scorrevole apprende subito il lettore ed io dirò che come rappresentante qui dalla casa editrice lì
Sento la felicità di aver come ho potuto qualificare con la Mondadori questo libro che a mio modesto avviso si inserisce anche in un momento importante dalla vita politica e culturale nazionale
La vita politica e culturale dicevo perché non perché il capitano le elezioni solo un incidente grave che avviene perché la vita democratica fatta di questi di questi di questi fenomeni ma è perché siamo quasi nella terza fase di una valutazione nuova di quello che il servizio televisivo sia esso pubblico che privato
Anche in rapporto ad una particolare
Ha di particolare assetto che dirà lei pragmaticamente
Prima e adesso attraverso una legislazione put più puntuale va trovando in Italia per rispondere a delle esigenze che sono di carattere storico ambientale sociale e sociologico del nostro Paese
Ciò detto io raccomando la lettura del libro non perché la casa editrice che ho qui l'onore di rappresentare ne venda più copie ma perché ritengo che il momento sia tale da assumere una coscienza
Diciamo collettiva generale
Nella società di questo fenomeno con fenomeni che ci sovrasta il problema comunque è quello di sapere se la nera Profezia di McLuhan né che diceva
Che il l'uomo nel Duemila sarà quello che vorrà la televisione nove si riesca o meno a correggerlo con tutti gli accorgimenti che sono date dalla cultura italiana la vera cultura nostrana al nostro specifico culturale si possa correggere questa predizione campi mio modesto avviso è molto nera
E si colloca anche in quelle che sono state le predizione del del dell'uomo destino di camionisti io penso che noi dobbiamo invece arrivare a pensare la televisione e il suo modo di esser fatta
Come uno strumento sociale uno strumento è necessario per l'elevazione culturale del Paese
Nel senso che l'uomo del due mila e sarà quello che la televisione avrà contribuito a fare
Credo quindi che di tutte le premure ematiche estese problematiche ci sono intorno a questo problema
Possono essere bende affrontate darglieli ottimi
Personaggi della vita
Culturale dalla vita politica dalla vita amministrativa che sono intorno a questo tavolo dal dal ministro o Guido Bodrato al professor Marco Follini al dottor Gianni Letta Alberto Luna Enrico Manca Giampaolo Pansa Giuseppe Santaniello cioè è un uno spettro di di di di di me leggerissimo da una parte ma sempre nel mezzo ne legge ritmo culturale e dall'altra parte di specifici personaggi che scontano la vita della televisione all'interno di una di una visione di una visibile circondo la vita la vita amministrativa della televisione come scudo la vita anche culturale quindi abbiamo un interessante
Presso gli interventi ed io comincerei subito col dare la parola a Gianni letta
E lo fa
Non è inutile che io dico chi sia perché tutto lo sapevano
Rileviamo rappresentante del privato che visse ringrazio anzitutto per questo privilegio che del tutto immeritato ma mi unisco alla soddisfazione espressa poc'anzi dal nostro
Amabile ed autorevole moderatore che quale presidente della Eri ha espresso il compiacimento per questo libro e l'augurio che questo libro possa vendere tanto
Io quale consigliere della Mondadori esprimo lo stesso Urio lieto che la Mondadori abbia potuto cui editare con lei di questo libro è anch'io mi raccomando
L'acquisto e la lettura anche se la qualità del pubblico in sala presidente Borri
Mi induce a raccomandare più la lettura che l'acquisto perché su alcune pagine del suo bel libro molti dei protagonisti dell'informazione che affollano questa sala
E in molti che non la folla lo dovrebbero non solo leggere ma meditate
Ho visto Vincenzo vita
E ricorderà che Walter Veltroni dice che alcuni di quelli che siedono a questo tavolo hanno fatto ormai per anni una sorta di compagnia di giro che da un capo all'altro dell'Italia sono andati
Scontrandosi confrontandosi polemizzando sui temi appunto della televisione
Per esempio durante il tormentato il lungo iter della legge Mammì
E diceva Veltroni che potremmo tra di noi chiamare al numero i singoli temi e le singole polemiche conoscendo l'uno dell'altro le rispettive posizioni
Effettivamente in questa compagnia di giro in questa lunga polemica io stesso mi sono trovato parecchie volte
Lontano dalle posizioni del presidente Borrelli
Divisi su tanti temi e qualche volta anche confrontandoci in maniera polemica
Alcuni passaggi per esempio della legge Mammì hanno reso in alcuni momenti quel confronto non dico più aspro perché è sempre rimasto civile corretto ma certamente più caldo
E quindi tante volte ci siamo trovati divisi
Su fronti contrapposti
Questa volta invece il presidente Borri
Forse liberato dalle esigenze di una polemica politica legata alla congiuntura della legge
Forse liberato da certi angustie di certe posizioni politiche o partitiche o correntizie
Forse perché guidato da un grande giornalista come Federico c'erano
Ha volato alto si è liberato di tutta la zavorra di una certa polemica e ha affrontato in maniera veramente condivisibile tanti dei nodi centrali che ruotano attorno la televisione tanti dei problemi che sono il cuore della informazione tanti dei problemi che sono
Il tema della polemica che ha agitato nel nostro Paese
Perché sono i temi sui quali si devono confrontare le due componenti del sistema misto pubblico e privato Federico lasciano lo conoscete tutti vedo qui in sala molti suoi colleghi i molti suoi amici tutti i suoi estimatori sette venti non soltanto un giornalista preparato colto
Serio di quelli che studiano e approfondiscono le cose
Ma anche una limpida coscienza cosa che non sempre si accompagna alla nostra professione purtroppo ed ecco perché ho detto
Che questa conversazione in un tono così amichevole così colloquiale così semplice
Ha reso possibile di liberarsi di tante scorie inutili di tante scorie
Che appesantiscono una discussione che voglia affrontare veramente certi temi certi problemi e la portata su un terreno o meglio ho detto volava quindi nell'etere
Di una competizione di una riflessione e di una meditazione che certamente condivisibile ecco perché brevissimamente perché vedo che gli oratori sono tanti mi vorrei fermare questa volta contraddicendo la lunga nostra esperienza presidente Borri sulle cose che ci uniscono più che su quelle che ancora forse si possono dividere che per la verità del libro c'è ampia traccia di cose che si possono dividere
Ma devo dire che le cose che certamente ci uniscono sono quei valori
Ai quali siano e Borri
Fanno sempre riferimento a quei valori seri fondanti di un sistema di informazione che sia corretto
A quei valori ai quali vorrebbero riportare un sistema che per tante ragioni non escluse quelle di una concorrenza esasperata e certe volte malamente intesa hanno finito
Per abbandonare per dimenticarli se non per rinnegare gli
Un richiamo continuo costante serio
Responsabile a quei valori è certamente in questo momento utilissimo per tutti quelli che operano in questo settore
Sia nell'un fronte che nell'altro sia per i privati
Che tra i pubblici un richiamo a certi valori un richiamo alla responsabilità dovrebbe essere bene accetto da tutti perché certamente la cosa
Più utile più importante più necessaria oggi i quali sono i punti che certamente ci uniscono beh innanzitutto il primo vorrei dire il sistema misto
è un punto sul quale ci siamo tante volte
Scontrati col presidente Borio al quale va dato atto di essere stato il primo a imboccare teorizzare la necessità di un sistema vero utenti quindi una legge di sistema
Da giurista qual egli è tutti sapete che è notaio e da giurista quindi di quel particolare tipo che è il notaio lei ad boria sempre auspicato di fronte al disordine
Legislativo e normativo della situazione italiana la sempre auspicato un sistema
Che fosse cioè un complesso ordinato e coordinato di norme che regolasse tutta la materia
Che ruotava attorno alla televisione a prima lamentato l'assenza di una legge di sistema ha poi imboccato la legge di sistema
Solo che quando è arrivato il sistema misto pur dichiarando se ne a parole soddisfatto pur dichiarando di riconoscersi in questo sistema poi guarda questo sistema
Ancora con un pochino di diffidenza forse Presidente o per lo meno non lo abbraccia ancora tutto insieme non dirò come ho detto di altri personaggi che pur proclamando riconoscendo il sistema misto poi si lasciano a vincere o vincere dalla Nostalgia o dalla tentazione del monopolio e quindi guardano a questo sistema
Un po'scalpitanti o recalcitranti questo aborrito certamente non succede Borri che ha auspicato una legge di sistema guarda al sistema misto in tutta la sua complessità in tutta la sua valenza ma talvolta il mio giudizio e cene qualche piccola testimonianza
Ho qualche piccola tentazione anche nelle pagine di questo bel libro
Tende a scindere di nuovo all'interno del sistema unico i due momenti le due componenti quasi considerandole singolarmente da una parte il Pubblico da una parte il privato
Lamenta che il sistema misto venga inteso come una spartizione fifty-fifty dice conoscevano tra pubblico e privato
Auspica invece il riconoscimento di una centralità del servizio pubblico che nessuno ha mai contestato che nessuno nega nemmeno dal fronte dei privati
Vagheggia però un sistema che che dia al pubblico una posizione che non è soltanto primaria e centrale
Ma anche un po'particolare e specifica quasi ritagliando un sistema per il servizio pubblico e un altro sistema per la componente privata
Che deve essere considerata se privati con privati misurandosi grandi con i piccoli nazionali con i regionali ma soltanto all'interno dell'universo privato quasi che il pubblico dovesse vivere
Di regole su due in una situazione di sua in un mondo suo
Invece la regolarità del sistema misto secondo me è proprio la sua unicità attraverso le due componenti chiamate ad operare sullo stesso
Campo sullo stesso mercato secondo le stesse regole
Ma in funzione delle proprie specificità in funzione del ruolo e della funzione che sono e debbono rimanere assolutamente diversi ma si è vero che l'articolo ventuno riconosce a tutti il diritto di esprimersi
E riconosce giustamente come il presidente Borghi e sennò sottolineano
Continuamente lungo Dun lungo l'arco di tutta la conversazione che l'articolo ventuno riconosce non soltanto il diritto di esprimersi ma anche un diritto
Socialmente più importante più fondamentale quale quella di essere informati ma se questo è il vero se l'articolo ventuno questo riconosce
è vero che ognuno dovrebbe potersi esprimere e che quindi dovrebbe esserci il pieno della libertà di espressione il pieno della forza del mercato se lo stato si riserva
Una
Possibilità di intervento anzi se la legge riserva allo Stato proprio quella che viene chiamata la riserva in funzione delle ragioni
Della delicatezza del tema della importanza dell'informazione perché l'informazione non diventi come Borri giustamente denuncia nel libro il privilegio di pochi
è proprio per portare nel mercato un correttivo il primo dei correttivi che in situazioni del genere viene introdotto che è quello del pubblico cioè dello Stato
Ma allora se correttivo è di un sistema il pubblico quella componente deve essere parte integrante del sistema perché già di per sé rappresenta la correzione
La integrazione
Quel correttivo reso indispensabile a garantire a tutti quel diritto fondamentale costituzionalmente protetto di potersi esprimere e di essere informati ecco su questo punto forse le distanze non sono
Lontani e grandi come erano durante il dibattito che ha preceduto la Mammì c'è un grande punto di avvicinamento
Forse domani quando il sistema misto si sarà incamminato sulla sua strada
Pienamente quando le concessioni ai privati avranno reso più fisiologica meno esasperata del più corretta più lineare anche la competizione mi auguro che anche l'onorevole bordi posso fare quell'altro passo di tutte e due ci si possa ritrovare
Sulla stessa identica posizione
L'altro punto che mi unisce al
Senatore al presidente Boris l'ho già detto parlando del primo e proprio questa valutazione che gli fa dell'articolo ventuno dando più forza alla parte inespressa che ha non a quella letterale del testo e cioè più al diritto di essere informati che non a quello di potersi esprimere
Perché in una democrazia corretta e moderna che voglia garantire la partecipazione dei cittadini alle grandi scelte e proprio da quel diritto che si può sperare in una partecipazione e proprio quel diritto che può garantire la partecipazione di tutti i cittadini attraverso delle scelte consapevoli perché informate
Un'altra
Un altro punto di incontro
è un punto fondamentale nel libro la definizione del pluralismo che dialogando amabilmente conoscevano e rilanciando chi la palla l'un l'altro in maniera
Molto acuta molto profonda sempre ancorati a valori che condivido totalmente Cha no e Borri
Approfondiscono
è quello del pluralismo che non deve e non può essere inteso
Come tanti cercano oggi di contrabbandare lo come una specie di bilancino delle presenze o di monitoraggio dei secondi o dei minuti dati a questa o quella forza politica a questa o a quella rappresentanza così che il massimo di pluralismo
è un po'la concezione che con la solita furba intelligente non fu dal mio amico corsi ancora l'altro giorno rilanciato che garantendo
L'alibi lo dico tra virgolette
Della presenza anche di personaggi di altre formazioni politiche si possa poi far passare dietro questa figura del pluralismo qualsiasi impostazione o qualsiasi faziosità o qualsiasi
Schieramento di parte ma io sono pluralista
è vero che ha parlato Tizio ma ha parlato anche Caio è vero che c'era Sempronio però ho invitato anche meglio allora
Quella
Misurazione a quantità o a secondi a numeri di persone invitate certamente non è il pluralismo il pluralismo sì lega fondamentalmente a quella analisi che siano e porri fanno molto bene della obiettività della imparzialità
Non voglio essere troppo lungo e quindi la do per scontata affido alla vostra lettura la vostra meditazione le pagine bellissime che Borri riserva al nulla obiettività intesa
Come terzietà come onesta come capacità di tendere all'obiettività come neutralità di fronte alla notizia
E come egli giustamente respinga la tentazione di chi dietro la teoria ovvia giusta sacrosanta che l'obiettività assoluta non possa esistere dice con un esempio bellissimo ma allora nemmeno l'onestà assoluta forse esiste
Anche l'onestà assoluta è difficile da conseguire ma forse per questo dobbiamo rinunciare ad essere onesti può essere il più possibile onesti ecco per l'obiettività ci sono delle pagine che sottoscrivo
E condivido totalmente
E sulle quali sarebbe bene meditare perché non è
Con la misura o le quantità che si può raggiungere una obiettività che diventa un alibi
Soltanto un comodo alibi o un facile alibi l'esempio di Samarcanda che Borri testualmente recita credo che sia eloquente per tutti e quando Curzi dice
Rispondendo proprio alla proposta del presidente Borghi fine questo libro
Di un direttore unico per l'informazione mi candido perché io sono come un indagine ha riconosciuto il più
Mi candido come lanciare omesso l'esclamativo ho detto con forza di Candido perché è come un'inchiesta ha riconosciuto sono il PG più pluralista ecco io dico che forse si può dire
Basta guardarlo appunto in quella maniera con quel monitoraggio con quella misurazione che forse esattamente il contrario di quello che voglia essere la neutralità il non schierarsi il non essere di parti non servire una certa causa l'essere cioè neutrali oltre che obiettivi l'essere terzi di fronte alle notizie
Ecco
Io dico dice Borghi a un certo punto che Samarcanda
Quando pretende di far vedere la realtà per come e quando si pretende di affermare un modo di far televisione
Che un modo di farsi direttamente versi senza la mediazione di far vedere la realtà quale sei con la piazza il Bari testimoni quasi a dire ma più verità di questo io ti ho fatto vedere la realtà
Ho rinunciato persino alla mediazione giornalistica quindi ho fatto il massimo di obiettività ecco dice Borri giustamente
Questo può raggiungere il massimo di mistificazione
Ed è così perché introduce attraverso quello schermo quell'alibi al riparo di quello schermo un elemento che apparentemente è o vuole essere obiettivo ma che è tutt'altro che obiettivo
Ricorderete tutti nella famosa Samarcanda del partito che non c'è
Una certa rappresentazione dell'Italia di una certa Italia con i collegamenti dal nord e dal sud
Era tutta verità certo nessuno vuol dire che non fosse verità ma allora se ieri avessero fatto Samarcanda collegandosi da Venezia da Putignano da Ivrea e da viareggio
Gli avessero dato la rappresentazione del Carnevale avremmo dovuto dire che tutta l'Italia un carnevale che l'Italia è soltanto un carnevale che l'Italia vive soltanto il Carnevale quindi quindi la mistificazione le strade della mistificazione sono certamente tali e possono diventare al limite anche subliminali ma siccome la legge Mammì di cui questo libro parla perché anche da quella prende spunto vieta la pubblicità subliminale io credo che dovrebbe vietare alla coscienza di ognuno di noi soprattutto la informazione subliminale ve ne faccio un su un piccolissimo esempio rinunciando poi ad affrontare un altro tema ma questo esempio mi avvicina proprio a questo modo di fare informazione che Borri giustamente stigmatizza e che io con lui stigmatizzo
L'Espresso di questa settimana in edicola ieri mi dispiace che non ci sia il mio amico Panza riaffrontare il tema
Doloroso e sofferto di questi giorni della polemica tra tivù e carta stampata
E li affronta per l'ennesima volta il problema della posizione cosiddetta dominante della Fininvest cioè di uno dei privati sul mercato della pubblicità televisiva
è un tema
Al quale anche Borri nel libero
Dedica molta attenzione e al quale boria dedicato ancor più attenzione
Durante tutto l'iter della legge Mammì a questo tavolo poi c'è un altro personaggio autorevole il ministro Corrado che su questo tema ha scritto addirittura un bellissimo libro anche se le sue conclusioni ovviamente non saranno le mie ebbene L'Espresso pubblica una tabella
Per riproporre per l'ennesima volta quella favola quella bella favoletta che tanto bello dire perché porta molta acqua al mulino di chi ci vuole combattere che in Italia si trasmettono più spot che in tutti gli altri Paesi d'Europa messi insieme
Una cosa che aveva detto anche il ministro Bodrato in quel libro che poi ha difeso nonostante il mio tentativo di smentirla ebbene in questa tabella che vedrete A pagina
In una pagina de L'Espresso ci sta Italia Francia Gran Bretagna Germania e Spagna le quote di pubblicità stampa e tv
Le norme antitrust i limiti di affollamento ebbene guardate con quale abilità ma in che maniera subito la o subliminale attraverso un'apparente obiettività si falsifica le informazioni
Dice alla prima colonna l'Italia cinquantadue per cento quarantuno per cento novecento mila spot non più di tre eredi per gruppo limiti di affollamento
Pubblicitario nelle tv
Commerciali diciotto per cento orario quindici per cento giornaliero quasi basa la Francia la Gran Bretagna la Germania la Spagna e si dice dodici minuti per ora quindici per cento al giorno dodici minuti per ora quindici per cento al giorno dodici minuti per ora introducendo la suggestione che c'è il raffronto tra diciotto
E dodici quindi vedete che in Italia e diciotto altrove in Europa e dodici però in Italia e diciotto per cento
Altrove e dodici minuti ma dodici minuti per ora fa il venti per cento cioè due punti in più della media italiana della legge Mammì
E allora questo è un modo corretto di dire mezza verità che diventa una totale menzogna perché quando uno dice mezza verità accerto che è vero che sono dodici minuti nessuno di noi può dire
Che in Francia o in Spagna non siano dodici minuti e nessuno può contestare in Italia sia il diciotto per cento
Però dodici minuti equivalgono al venti per cento terra affrontati in maniera omogenea al diciotto per cento darebbero la testimonianza di quanto la situazione italiana
Sia diversa e migliore di quella degli altri Paesi e di quello che la stessa direttiva europea
Prevede qui vedete mi sto scaldando e dovrei affrontare altri temi però non voglio assolutamente prender tempo agli altri e quindi torno a chiudere dicendo che al di là dei motivi di polemica contingente che questi temi possono ancora oggi rappresentare perché certamente e non è da scandalizzarsi ricca gli interessi in gioco sono importanti è ovvio che i punti di vista siano diversi
Ma è altrettanto ovvio che un sistema misto
Che sia finalmente il punto di approdo della legge va al di là della legge che Possa
Dare al nostro alla nostra televisione un avvenire
Più ordinato e migliore visto che il titolo del libro verso un'altra televisione
Anche nella qualità della programmazione altro punto venisse totalmente la Borghi perché tutto questo possa avvenire certo anche la soluzione di questi problemi sui quali tante volte ci siamo misurati sui quali tanti volte ci siamo confrontati
E sul quale tante volte ci siamo ancora scontrati
Mi fa piacere di vedere che in questo libro vengono affrontati con una pacatezza con un rigore Columbra obiettività con un desiderio di far fare passi a questo sistema misto verso un approdo
Di sistema appunto ma in cui in una equilibrata convivenza Pubblico e privato possano insieme concorrere
A un'altra e forse in quest'altra c'è anche era chiuso a una migliore televisione
Mi trova totalmente d'accordo totalmente schierato totalmente al fianco del presidente Borio al quale faccio perciò tanti rumori come di faccio al carissimo Federico se no che ancora una volta in questa pratica ho molto apprezzato grazie
Questo è un modo
Poi
Va bene no questa è la presentazione questa è la catena unione momento corsi corsi onorevole questa è la presentazione di un libro con
No può comprese le l'azione
No non è solamente il Mori duopolio ci sono dei giornalisti che sono anche massime di oggi una cioè Cece ed è se non viene se non è venuto maestri ma se non è venuto a Giampaolo Pansa allora la responsabilità non lo so se ha fatto bene a fine credo credo che gli assente abbiano sempre torto corsi e governi
Sì
Annoveriamo uscire grazie ma un richiamo però le zone presentano adesso qualcuno
Alle
Anche gli onorevoli del libro volevamo seguendo
Se qualcuno se qualcuno io non lo so chi risponderà mai volevo certe che avrebbe risposto panzane che non c'è
Sarebbe stata b angolo interessante punto di vista anche del Pubblico che appunto valutiamo corsi io sono contento perché secolo qualsiasi iniziativa che viene sul libero non solo allarga la conoscenza una conoscenza dei problemi di Gava fa vedere anche in via Gregoriana mi dispiace agli altri dunque ringrazio il dottor Letta per l'intervento così appassionata che gli ha fatto e anche per il consenso che ha espresso per il libero che noi stiamo presentante
Abbiamo sentito il punto di vista delle un autorevole rappresentante della del del settore privato della televisione
Adesso io darei la parola anzi do la parola all'onorevole Enrico Manca già presidente per lungo tempo della televisione un uomo che viva all'interno della televisione di quei problemi dei quali sempre se è occupato con grande intelligenza e Deniz
Grazie ma io cercherò di essere molto
Che Murdoch
Innanzitutto non essendo un editore in un senso né nell'altro consiglio la lettura del libro perché è utile molto interessante poi per amicizia e stima nei confronti di porli
Jean
Dirò subito che sono d'accordo con Borg su un punto fondamentale e cioè la centralità del servizio pubblico e tuttavia però non è una specie di mostro sacro a cui fare un satanico perché non è per nulla scontata non era scontata
Sei anni fa perché privati e pubblici erano praticamente Testa
Quarantacinque quarantacinque per cento e i privati avevano soltanto uno uno zero virgola diciotto in meno Veggia praticamente
Ci si predisponeva a blindare al al superamento del pubblico e poi adesso il riflessivo
Con pubblicò con un'impresa pubblica che nel vivo diciamo di un confronto di mercato si è conquistato una posizione preminente
Il oltre dieci undici punti in questo non c'è come è noto nessun trionfalismo perché io sono assolutamente a favore del sistema misto e anzi colgo anch'io in questo senso i paria dei soci lato Letta qualche come dire qualche
Incertezza nel però da parte di Zornitta sulla sul sistema misto e non si capisce bene quale sistema in quel caso verrebbe vagheggiato si allunga il ritorno al monopolio
O o sostanzialmente un sistema nel quale un bel servizio pubblico come in tanti altri Paesi non è così forte come come in Italia c'è un'ambiguità diciamo nel libro da questo punto di vista che un pochettino prego
Secondo sono d'accordo con bordi e valutare le luci e le ombre della legge Mammì in particolare laddove
Riguarda laddove
Attiene il servizio pubblico che effettivamente non è salito del sistema a regime amichevole istituto tanto che il Regolamento diciamo così il privato e lascia tra l'altro un buco grande così proprio sul tema delle delle risorse
Sono d'accordo con fornisce hanno sulla necessità di fare quella io definito altre volte in quella riforma cioè dare un nuovo assetto giuridico istituzionale alla RAI anche se non sono utili riformatore il pentito sono un riformatore riformista e cioè che pensa che le riforme che vado via via
Adeguato si
Debbo dire che non mi convince però assolutamente libera
Il sistema proposto
Mi pare che sia un modello sostanzialmente titolo tipo pendente CSM
In cui una parte del consiglio cioè dovrebbe essere nominato dall'azionista una parte dovrebbe essere indicato e degli enti avranno e un'altra da un indefinito punto interrogativo mondo dalla cultura qual è il mondo della cultura
Chi lo definisce chi dimettiti brevetto il cui del mondo dal futuro almeno allora penso che un sistema di questo tipo
Che tra l'altro al un grande rischio
Primo luccica è è irresponsabile che un Consiglio irresponsabile a chi risponde risponda un pezzetto del mondo cosiddetto la cultura risponde ai clienti alla Camera risponde all'azionista quindi è veramente una cosa che vedo molto debole e assolutamente contraria
Alla idea di rendere la RAI molto più impresa di quanto non lo sia
Più lineare e mi sembrerebbe a questo punto dovrà fare una scelta come dire più chiara e da un punto di vista più lineare cioè quella di affidare la nomina del consiglio d'amministrazione agli
Naturalmente questo a rappresenta a mio personale giudizio il fianco al a al spazio libero al cuore
Della riforma del settantacinque per le riforme citata cinque nel cuore del rugby passato dall'esecutivo alla al Parlamento del un ritorno al Lirico così meccanicamente significa un ritorno all'esecutivo allora si deve pensare a qualcosa di diverso ciò che viene tolto al Parlamento i termini di nomina io sono d'accordo dall'alto ci dev'essere però un riequilibrio allora il rimedio può essere di vario tipo esso qua cito soltanto quasi del tutto quello di dare a un comitato parlamentare ristretto dei poteri molto più penetranti che riguardano sia gli indirizzi sia la politica industriale di cui non si parla neanche che invece S. assolutamente indispensabile essenziale perché se no non vedo verso quale altra televisione sita quindi una una una un compito di Indirizzo
E anche di indirizzo di politica in tutti una possibilità che il comitato ristretto abbia poteri più penetranti per esempio dia un voto non vincolante per due ordini di motivi giuridici possiamo capire sulle bilance generali e anche mobile
Anche un pari non vincolante sulle nomine di vertice
Nell'informazione e dei programmi
Qua poi mi permetto di sollevare una riserva grande come una casa sull'ipotesi che il poco visto di proposta per cui dovrebbe essere un non meglio identificato comitato di garanti che tra l'altro dovrebbe trovare spazio
Nell'ufficio del Garante monocratico che dovrebbe fare una rosa di nomi per proporre al consiglio d'amministrazione e così ogni sezione della RAI che allora ritorniamo a fare mettere il timbro soltanto su dei nomi proposti da un non meglio definito Comitato dei garanti non si questa storia dei garanti veramente qualcuno dovrà spiegare che significato hanno i antica se non quello dell'esperienza che abbiamo fatto che ci sono tre nomi
Sul chi fa i rilievi della Repubblica il comitato dei garanti o uno direttore chi lo fa il comitato dei garanti L'Espresso o lo fa il direttore de L'Espresso
Che cattolica
è una cosa che non riuscirò mai a mai a capire e che mi pare che l'avventura Foglia
Il fisco che non tra l'altro era una strana concezione la democrazia perché molto meglio allora che lo faccia il Parlamento perché il Parlamento rappresenta menti garantiti rappresenta rappresentano dei lottizzati probabilmente proposti dal Parlamento è una cosa a cui proprio non riesco a dare la minima
Ho l'altra cosa poi è evidente che potrebbe anche esserci una un'ipotesi esattamente opposti cioè quella che ieri fa
Come azionista una rosa di nomi e poi vengono nominati dai presidenti delle Camere questa un centro c'è una responsabilità del Parlamento in forma diversa da quella della Commissione parlamentari sue e così i partiti data i presidenti delle Camere possono euro sulla base di una darò da piante disegnati criteri fatto dall'azionista e pertanto l'azionista avrebbe un potere diciamo così d'intervento che potrebbe anche i periti la presidenza delle delle delle delle due Camere potrebbe anche integrare questa ipotesi
Ultimo punto
Ultimo punto
Sia Cha no mi pare una sua domanda prende la mia immagine per latifondo
E poi su questo
Ma forniva replica da superare la lottizzazione
Però lo per tornare a Pavia latifondo ma un pluralismo tour reale
Be quando finalmente il via al pluralismo possiamo sciogliere
Punto fondamentale e qui
Si suggerisce e qui questo son d'accordo per l'informazione
E per i programmi che una linea gli animi Italia differenziata dell'Offerta clienti
Novelli oggi siamo di fronte ad una concorrenza molto importante
Sarò molto lieto di di avere detto prima che questa concorrenza venisse che sarebbe stata fisiologicamente positive di allargamento o come dire dell'espansione democratica solo felice che così sia in effetti perché i telegiornali dei privati
Hanno conquistato nuovo pubblico è un fatto democraticamente importante questo senza togliere ascolto ai telegiornali della RAI quindici una con cui si
Alla alla alla all'informazione quindi una conquista dell'opera però una così una signora editoriali d'Italia e differenziata dell'OCSE
è una cosa e quella di impudico direttore questo fratrum passando e lo riesco a capire perché anche la
La la casa editrice Mondadori già Panorama Epoca ma qualcuno ha ucciso il mix di dire che ecco il panorama dell'avvenuto direttore o anche il gruppo Caracciolo c'ha Repubblica e tutti i giornali locali e qualcuno ci sembrerebbe di fare forse già apprezzato ripete conoscendo
E il genio magari anche pensare dirigente Danilo cancellarci però Roger ricette pratico sequestrati dalle prima battute
Cioè non non esiste problema c'è questo non riesco a capire questa storia del Direttore Unità l'una cosa è andare verso futura unitarietà di una linea editoriale e fare un'informazione differenziata per target di pubblico per fasce orarie
Questo è giusto cioè cambiare in atti partizioni va bene e cambiare la tripartizione Perahia ideologiche o politiche anche perché cambia tutto dovrebbe cambiare questo ma non però ridurli ad uno così com'è proprio contro l'aveva proposto di la Malfa di far chiudere il giornale così naturalmente non mi convince l'idea di fare un solo direttore mentre invece idea di andare a un pluralismo all'interno di una logica diversa che non è più penali ideologiche ma appunto soltanto che dico
E per facilitare anche se poi all'interno anche di questi atti rispetto pluralistico vi dovrà essere Peterzano attenzione che all'arrivo
All'allargamento del conflitto Hermann Emanuela una cosa inutile la certezza del direttore d'epoca dovrebbe essere come direttore del direttore di Panorama riesce a capirlo la la logica di questo e poi l'attenzione si apporto di voler dire che non si può tornare alla secondo foglio finisca ritorna simula di fondo diverso ma di giornale ultimissima cosa sulla questione della delle risorse ecco attenzione rifiuti
Io non ho nessuna pregiudiziale rispetto a scegliere che tu affollamento lo dissi anche quando in modo informale andai ad audizione dal dal garante dell'editoria
Non è questo il
Sono anche d'accordo sul fatto di dare il maggiore rilievo alle convenzioni ma attenzione perché non è vero nominalmente datogli accettabili Elkann definanzia soltanto le attività di servizio il canone un contrappeso al fatto che gli il servizio pubblico una RAI ad un limite nella raccolta pubblicitaria questo limite i frutti hi-tech con gli occhiali
All'incirca affollamento la cosa quindi possiamo discuterla tecnicamente qualcosa in mezzo lascia abbastanza indifferente quello che bisogna capire Carlo non è vero questo lo dicono
Mistiche
Interlocutori del servizio pubblico diciamo richiesta d'altra parte l'arco fa il canone non è questi Cannone è contrappeso al limite etica e attenzione perché mettere insieme come mi pare emerga la vostra ipotesi abolizione del tetto e l'abolizione del cane succede che si può preparare disastro per il servizio pubblico perché rimarrebbe infatti i limiti alla raccolta pubblicitaria sia pure sotto forma di affollamento senza però la contropartita scherza le scale insomma è un rischio tra l'altro che mettendo una competizione unica diretta tra pubblico e il privato solo sul terreno della pubblicità rischia anche di andare a un processo di omologazione
Pubblico e commerciale deve certamente mercoledì più abbiamo auspicato e che più chiudiamo vi ringrazio
Ringrazio l'onorevole manca affrontato una serie di problemi in un excursus che molto interessante che ha avuto lo stimolo dal libero ma che da delle di sporco le quali però dà delle risposte stimoli dei di qualità delle risposte e che sono attuali molto
Pronte per noi ad un'attenzione più approfondire
Io darei la parola
Al ministro Guido Bodrato
Io conosco abbastanza bene le opinioni di Borrelli e dicevano
Ho letto invece molto di corsa
Come sono espresse queste opinioni
In questo libro attraverso questa lunga conversazione Barberio libero poco prima di questo
Però mi pare che le questioni che già sono state considerate rivelano come si tratta
Di una conversazione molto stimolante gli argomenti trattati risulta dall'indice sono almeno una sessantina potremmo credo aggiungerne degli altri
Anche perché parliamo di una realtà che evolve che si sta costruendo di una situazione che non è ancora e non sarà mai
Rigorosamente definita
A me pare che qui è messa la esperienza di un politico
Il quale costruisce su questa sua esperienza una ipotesi di la riforma della televisione soprattutto del servizio pubblico radiotelevisivo
Con la esperienza
Diciannove permetterà di dirla così di un intellettuale che si occupa di informazione del servizio pubblico radiotelevisivo
E che utilizza questa sua lunga riflessione in qualche modo ove continuo occasione di provocazione nei confronti del politico
A me pare che si possa dire questo lo sforzo che si compie in queste pagine quello più interessante che certamente che contiene un'ambiguità
Nel senso proprio della parola
è quello di far crescere
Attraverso questo dialogo una cultura della informazione soprattutto con riferimento al servizio pubblico
Ecco dove c'è in qualche modo inevitabilmente un'ambiguità
Però io sono assolutamente convinto per quanto abbia partecipato ad una lunga battaglia sulle regole del gioco
E ritenga questa battaglia non del tutto conclusa e quindi ritenga ancora aperto il problema delle regole del gioco
Che con le regole non si risolve nel questo gioco le ogni altro gioco che ha via una rilevanza politica fondamenta se non c'è una sorta di deontologia una sorta di etica della professione di etica dell'impegno politico di cultura della informazione del servizio pubblico
Che diceva ma anche a chi per qualche aspetto soprattutto la seconda anch'io condivido non credo che ci siano le regole
Che ci danno il pluralismo
E questo è dentro la nostra cultura e vorrei dire
A Curzi dentro la nostra professionalità e la padronanza che abbiamo del mezzo televisivo
Se ad esempio questa sera nel dare la notizia di questo dibattito
La interruzione di Curzi
Diventa argomento centrale della informazione caro ministro Zamberletti noi talmente cattivo uso Norico spiega anche nella credo no parla con i giornalisti li considero no no allora allora allora ti faccio seguace come questo che erano erano internazione benevola chiedo alla cronaca di una cosa accaduta malevola se ad esempio TG tre intervista un giovane al convegno sul volontariato gli fa dire son venuti qui a fare propaganda quando nessuno in quel convegno ha fatto con una grande nessuno dei partecipanti ha avuto questa impressione
Gli ascoltatori ventitré hanno l'idea che il caffè tanto è vero che dei presentate 'ste cose
Quindi vedete poi l'informazione può essere manipolata
No no ma
Può insistere può esistere ma credo che tutti abbiano capito cosa intendo dire capito che sul volontariato abbiamo fatto cinque pezzi fatti dove c'era un giovane che ha detto questa cosa e questo vuol dire questo partendo ma perché non c'è ma così raccontò il falco ma permette di Racine qualora ma noi non siamo isterica parlavano maggiore o anzi
Omar santo dio pagano Baiano pur non voglio fare una polemica giusto dicendo qual è l'ambiguità del mezzo che avete a disposizione per cui per cui in definitiva uno può dire tutto è verità ma se non dice tutta la verità
Può dare sostanzialmente può parlando un'operazione di plagio perché tutto il grande dibattito che anche in alcuni processi impegna attivissimi si è fatto sul plagio potrebbe essere fatta su come usare all'informazione pubblico-privata che sia da questo o da quell'altro canale questo intendo dire poi insomma
Leone le reazioni mi pare che non abbiano Cengio perché io non era questo che intendevo provoca quindi c'è questa grande questione
Perché
Ripeto le regole possono darci qualcosa ma tutte le forme di garanzia alla fine sono aggirabili e non danno la risposta definitiva sui problemi che hanno questo importante
Mi sembra che il libro abbia ragione nel dire l'obiettivo del pluralismo è un obiettivo tendenziale
è vero che l'ATER la lottizzazione alla quale peraltro io faccio fatica a trovare una reale alternativa
E dirò come interpreto nulla i poteri del responsabile unico dell'informazione è vero che la lottizzazione o al limite
Diventare l'opposto dell'obiettività c'è una sorta di vicenza ognuno ad utilizzare il mezzo che ha a disposizione come vuole fatte la somma algebrica
La obiettività e questo non è affatto detto che accada quindi il problema
Di utilizzare la lottizzazione con una impostazione che sia per ognuno la ricerca dell'obiettività si impone ma questo torniamo all'esigenza deontologica licenza di una di una volontà di di correttezza che non non ha elimina le opinioni che abbiamo non le può eliminare e in questo senso si giustifica quella che è stata polemicamente oramai per sempre in me definita lottizzazione però da un di qui vengono delle definitive Garanzini ecco allora perché a me sembra di interpretare come provocazioni quella utilizzata da Borri
Cioè in qualche modo quando si parla di un responsabile unico dell'informazione che garantisca
Poiché è vero ha ragione ma anche allora si ipotizzano gli dice i vicedirettori siamo al punto di prima anzi siccome sono meno esposti sarebbe ancora più subdola la loro in presenza di un'iniziativa però forse si vuole si vuole evidenziare questo fatto uno sforzo forse la legge attuale una una competenza e una responsabilità di questo genere già a qualche curva ponte sull'Adda ma evidentemente si registra che non funziona in modo pieno uno sforzo perché
Ognuno dei telespettatori qualunque canale stia
Guardando insomma no non si chieda commenta molte volte lordi a chiederci quali vado a vedere cosa dall'altra parte ecco delle questure
Io credo un elemento di rischio perché contiene una divaricazione che possono delle linee parallele che restano parallele
Andrebbe bene ma questo atteggiamento secondo me contiene una pericolosa possibilità di divaricazione delle posizioni
Il secondo argomento che questo io volevo riprendere
è stato toccato di più dalle tre sul quale
Per le opinioni diverse quello che riguarda il tema della pubblicità io credo che tutte le riforme nello spirito delle riforme vanno poi verificati anche questa andrà verificata certo non a caldo non dopo pochi mesi dopo un arco di esperienza sufficientemente consistente e però
Le questioni
A mio parere relativa alla pubblica restano quasi tutti aperti e quello dell'affollamento gli indici di affollamento quella della concentrazione nella raccolta della pubblicità quella della trasparenza della proprietà delle società che trasmettono messaggi televisivi che raccolgono
Pubblicità e quella del rapporto pubblicità servizio pubblico questo oltretutto la stessa legge prevede che sia riesaminata dopo un certo arco di temi
Io aggiungo che mi ha stupito e continua a stupirmi in questo dibattito
Il poco spazio dato agli utenti della pubblicità nove i telespettatori agli utenti della come i quali hanno fatto secondo me è un grande fortuna la qualità della fuggito noi siamo oggi in presenza molte volte disposte sono messaggi televisivi molto belli
Però così come si sta logorando il mercato pubblicitario
Io ho l'impressione che il molta pubblicità sia in qualche modo distrutta
Davanti affollamenti eccessivi
Non raggiunge più il suo scopo
Per dirla in modo un po'brutale come quando l'esercito dello Zar si ritirano di fronte a Napoleone bruciava i campi di grano perché non va dello vanno a qualcun altro
E questo è un problema problema serio dell'utenza dall'idea di rischio che non soltanto la stampa ne soffra ma lì sopra l'utente della pubblicità credo che sia un rischio basta
La terza e ultima considerazione che faccio è quella che riguarda il servizio pubblico credo anch'io che il servizio pubblico in un sistema misto non sia netta pubblica di uno stesso servizio deve avere una sua qualificazioni far solare la ipotesi anche qui è più contenuto di provocazione che non la proposta di riforma e quindi lo dico anch'io in questo senso ma le ipotesi di una terza regia e che non e quindi non è cambiare lottizzazioni una cosa diversa come di cui parliamo
Che no né si propone di elevare gli indici di ascolto ma che si propone di dare una serie di atti di servizi di informazioni qualità che senza puntare al massimo di ascolto soddisfino
Da domani
Di informazione radiotelevisiva io credo che questa ipotesi vada considerata perché altrimenti affidare al servizio pubblico
Soltanto lo metto tra virgolette perché sarebbe moltissimo ma soltanto il compito di garantire il pluralismo rispetto a rischio che gli spazi televisivi siano tutti utilizzati occupati da
Network privati mi pare che sia poca cosa perché rispetto a questo una idea aree di mercato televisivo che dicesse allora è meglio che ci siano televisioni si dà fuoco ognuno con un solo canale rischierebbe di essere vincente sarebbero ognuno dominato dall'esigenza di raccogliere il massimo di pubblicità per vivere porterebbero ad un abbassamento della qualità del messaggio radiotelevisivo però il pluralismo lo garantirebbe in qualche modo pluralismo
Come dire meno vivace meno intelligente meno intellettuale il vino di qualità ma lo garantirebbe il pubblico delle gare oggi fuori opporsi in servizio al Nord
Almeno
Sono sette
Questa mi sembra che sia una provocazione che non può essere come dire cancellata dal confronto tra l'attuale sistema e dagli equilibri politici che lo caratterizzano e un altro con la difficoltà di vedere in quale modo
Ripeto quota come provocazioni credo che possa essere una occasione di riflessione proprio sulla qualità nel messaggio del
Grazie all'onorevole Bodrato che ha dato un contributo interessante come di culture di governo a questa alle problematiche aperte dal libero perché su di essa ha ribattuto i suoi giudizi le sue valutazioni
Adesso io darei la parola
Al professor Marco Follini consigliere della
Ed è quello di spostare il
Dibattito sulla televisione
Dal diritto dei pochi che fanno televisione
Al diritto dei moltissimi che la vedono qualche volta che la vedono anche loro malgrado
Io credo che il merito principale della riflessione che insieme Borghi Asciano è difficile distinguere tra le domande la risposta perché c'è un gioco di squadra molto evidente nelle pagine del libro
Merito principale del loro lavoro
Consiste nello spostare i riflettori
Verso tutti quelli che della televisione sono in qualche modo oggetto
Poi succede che ci troviamo in questi dibattiti siamo noi che la televisione alcuni la fanno altri ci girano intorno ma insomma è un po'la
Solita compagnia di giro
E il dibattito prende una piega forse diversa
Io però seguo il filo conduttore della riflessione
Di porri distano
Mi pare che sin nel titolo un'altra televisione uccelli in sofferenza per questa televisione che c'è
E c'è l'idea che
Anche la televisione ha bisogno di entrare
In una fase ancora più significativa di cambiamento di trasformazione e la grande spinta a cambiare nasce appunto dalla consapevolezza che questa televisione così come non va più
E allora mi chiedo che cos'è che determina oggi persino nel dibattito tra gli addetti ai lavori un tasso di insofferenza cos'
Gli alto verso questa televisione che cosa è cambiato in questi anni in presenza di
Formule organizzative di assetti legislativi che certo anch'essi hanno risentito del cambiamento ma credo in qualche modo ne abbiano risentito di meno
E io do due risposte
La prima è che è aumentato pericolosamente il tasso di
Faziosità di unilateralità
All'interno
Del servizio pubblico
E questa stretta più forte della lottizzazione se verificata in un passaggio politico che ha visto perdere di consenso di credibilità di autorevolezza il sistema dei partiti nel suo complesso
Noi abbiamo oggi partiti che sono più deboli nella società e più forti nella televisione
Qui si dovrebbe aprire ma lo accenno solamente un dibattito anche politicamente più interessante perché
Poi non coincide
Potere nella televisione con il risultato diciamo di opinione pubblica abbiamo avuto gli anni della televisione monopolista e governativa che hanno visto crescere l'aria di opposizione
Abbiamo visto beh qui certo le ragioni sono più larghe ma insomma mondo comunista entrare nella sua crisi più lacerante
Nella fase in cui in fondo nel campo televisivo ha dato il meglio di sé
E non c'è Curzi e quindi non può essere interpretato come un avallo alla sua candidatura al TG unico
Abbiamo visto crescere una serie di fenomeni dalle leghe ai movimenti referendari
E in modo particolare quello sulla preferenza unica che dalla televisione è stato quasi ignorato
E nonostante il fatto che
Tutto il palinsesto televisivo andasse politicamente in un'altra direzione quindi questa correlazione tra gli spazi che si occupano nella televisione il rendimento politico ed elettorale che se ne ricava io credo che dovrebbe indurre
Tutta la classe dirigente a fare una riflessione
Diversa e ad immaginare una prassi diverso
Questo è il primo cambiamento il secondo cambiamento e questo è più recente ancora più nuovo
è che si è non voglio dire rotta ma certamente allentata la molla della grande competizione per l'ascolto
Che negli ultimi anni aveva contribuito a dare una fisionomia è una identità al servizio pubblico che tutti giudicavamo
Leggermente deforme rispetto alla carta dei principi e dei valori
Ma che consentiva almeno di tenere insieme
L'azienda nella sua diversità nella sua frammentazione
Collegando
Diversi segmenti dell'azienda radiotelevisiva pubblica in funzione di un obiettivo
Che si riassumendo brutalmente si poteva definire quello dall'ascolto ma era dire qualcosa di più era il rapporto col mercato il rapporto col pubblico e quindi era una idea
Di trasformazione condivisa della televisione pubblica
E il venir meno di questa molla
A
Fatto fare un gigantesco passo avanti ad un processo di omologazione nella offerta televisiva
Perché ci fa misurare oggi con problemi
Molto più allarmanti e molto più gravi di quelli che tutti denunciavamo quando più o meno tutti dicevamo ma stiamo attenti perché
La molla dell'ascolto far sì che il confine tra servizio pubblico ed emittenza commerciale sbiadiscono sempre di più
E che i programmi si assomigliano sempre di più per corrispondere alle stesse esigenze di mercato alle stesse attese del pubblico
Allora
Se questi sono i due elementi principali di trasformazione e diciamo i due capitoli della insofferenza che si manifesta sempre più largamente verso questa televisione
Come se ne esce la riflessione che fanno Borri Asciano è molto larga
Forse la anticipazione giornalistica sul TG unico rischia di ridurre coi a questo punto tutto un ragionamento più complesso è più articolato che può prevedere questo sbocco ma secondo me che non necessariamente va in questa direzione
Io devo dire subito sul TG unico qualche dubbio ce l'ho
Non so se siano gli stessi che diceva prima manca io credo che noi possiamo pensare ad un'unica direzione di telegiornale se imbocchiamo la strada della Cnn allora c'è un canale di notizie
Ed è ovvio ed è logico che quel canale abbia una direzione accentrata
E che le altre reti si diversifichi no non non facendo informazione
Questa è una strada che si può battere ed è una strada che giustifica
L'idea di un unico direttore di telegiornale
Se l'assetto resta questo io invece ho qualche dubbio che cambiando il prodotto cambino anche i fattori in questa azienda un direttore unico
Che poi si articola e si snoda su tre telegiornali
Uno su tre edizioni di telegiornale diverse
Ho l'impressione che ossia un doppione del direttore generale ma è evidente che non basta il direttore generale neppure con pieni poteri a risolvere questi problemi
Oppure è un elemento di confusione in più e io su questo aspetto dalla proposta o qualche perplessità
L'altra considerazione che
Mi viene dalla lettura del libro ma un po'da tutto il dibattito che noi stiamo facendo con insistenza crescente in questi ultimi mesi è questa
Non c'è dubbio che noi stiamo camminando a piccoli passi non a grandi falcate ma stiamo camminando verso un ripensamento significativo del ruolo del servizio pubblico no
Del pari non c'è dubbio
Che il ripensamento sul servizio pubblico fa parte di un discorso più generale sul riordino delle istituzioni a me pare difficile immaginare una riforma della RAI che si faccia prima e senza la riforma istituzionale e questo però Consegna tutta la nostra riflessione tutto il nostro impegno ad un passo molto più lento
Perché ci impone di considerare con realismo che ammesso che questa che si sta per aprire sia la legislatura costituente
E io credo che per un anno o due si discuterà si ragionerà sulle regole del gioco e solo in quel contesto si potrà sperare di risolvere
Alcuni aspetti della equazione RAI che vengono descritti nel libro
Il problema
Chiesta
Di qui ad allora e il governo di una fase di transizione che può essere una fase di transizione lunga che può realisticamente occupare un anno due della prossima legislatura
E che fa attrito con una serie di questioni
Vorrei dire di emergenze della vita aziendale che richiederebbero invece di stare sulla palla giorno per giorno e di disegnare coordinate diverse
Da quelle sulle quali noi quotidianamente stiamo lavorando ecco io
Invito a spostare un pochino i riflettori anche su questa fase
Perché noi riusciremo
A a disegnare un'azienda radiotelevisiva
Che nuova in direzione di un allentamento di alcuni legami politici che recuperi pienamente l'autonomia delle sue risorse
Che si misuri con forza sul mercato se le condizioni di questo passaggio verranno salvaguardate nel prossimo anno o due
E allora ragioniamo su due o tre obiettivi e io concludo su questo su due o tre obiettivi che fanno da ponte di qui ad allora
Perché se i comportamenti di oggi sono contraddittori con la speranza di domani la speranza di domani diventano realistica
Noi abbiamo impiegato qualcosa come cinque o sei anni parlo di questo consiglio d'amministrazione a decidere una regola semplicissima per la quale i direttori di rete di testata hanno un mandato a termine
Sono investiti di un compito che ha una durata limitata
E il voto del consiglio di amministrazione corrisponde a una indicazione di obiettivi e tempi definiti
Io credo che questo sia
Un passaggio simbolico emblematico di un'idea diversa dell'azienda
Che può tradursi fin da oggi in un comportamento coerente
Indìco altri due obiettivi chiudo su questo che sono obiettivi credo anche alla portata di questo consiglio d'amministrazione
Noi dobbiamo immaginare meccanismi di assegnazione delle risorse all'interno dell'azienda diversi
Se insistiamo sulla strada che abbiamo battuto in questi anni vuol dire che non siamo capaci di dare un segnale di come posso dire managerialità
E di
Correlazione tra potere e la responsabilità
Tutte cose che nelle tavole rotonde ci diciamo con ammirevole coerenza ma cosa sulla quale abbiamo poi qualche difficoltà in più a far seguire i fatti alle parole
Io immagino una quota anche simbolica di risorse
Che sia in funzione di obiettivi politicamente neutri
Stabilire che da ora in avanti le variazioni nella produzione delle reti e delle testate
Nella loro capacità di sfruttamento commerciale dei prodotti nelle loro quote d'ascolto determina di anno in anno uno spostamento torno a dire anche simbolico
è un passo nella direzione della RAI che vogliamo costruire ultimissimo punto
Questa è un'azienda che ha bisogno di recuperare all'esterno
Tutto quello che c'è di intelligente di vitale nella società direi soprattutto nella società giovanile
La forza della RAI ancora oggi è nella nel nelle radici di una generazione che è stata convogliata verso il servizio pubblico negli anni Cinquanta e Sessanta attraverso procedure anche coraggiose come fu quella dei concorsi
E che ha fatto da spina dorsale all'azienda e ancora la sta facendo
Ponendo però un enorme problema di ricambio che non credo che oggi la RAI sia in condizione di affrontare se non facendo uno sforzo straordinario
Un grande e poi nell'area programmi non per ripetere le esperienze degli anni settanta che hanno lasciato qualche strascico negativo
Ma io credo che sia un segnale di attenzione
Verso un mondo che deve fare i conti non solo da spettatore ma anche da protagonista col servizio pubblico non non dimentichiamo che la forza della RAI
Fu la capacità del gruppo dirigente che si formò ancora negli anni cinquanta di immaginare una relazione positiva con tutto quello che c'era di inquieto di vitale
Di curioso nella società di allora se noi non riusciamo a fare oggi uno sforzo di questo genere una grande leva di talenti che metà l'azienda in condizioni di trovarsi in sintonia con tutto quello che c'è di nuovo e di vitale nella società moderna io credo che non riusciremo a tenere questo passo
Grazie
Grazie al consigliere Follini che dall'interno di un'esperienza è quinquennale fatto in RAI come consigliera dato suggerimenti e ha fissato alcuni obiettivi intorno ai quali ha chiesto di portare le nostre riflessioni
La parola ad Alberto Luna direttore generale la
Ma io parlerò poco recependo la traccia avevo preparato
Confidando la contrazione di tutti soprattutto dall'amico Burzi
Parli per il bavero libro molto utile tempestivo è stato già detto prima
Perché offre delle risposte diffide concisi a domande che la gente si potrebbe porre sui mezzi sul mezzo televisivo sul suo controllo
Queste domande le fa Federico ce l'ho con molta sottigliezza e intelligenza Bonanni saputo dalla parte del pubblico il calzando sempre Borghi non non mancavano i temi sono complesse le risposte sono sono difficile previsione
Quale proposta proposizione centrali del libro molto pertinente mi sembra in questa vigilia elettorale e che tra le regole del gioco da riformare
Nel nostro sistema politico quelle concernenti
I mezzi televisivi non sono affatto le ultime non si può non condividere una affermazione la legge Mammì molti di noi
L'anno condiviso l'idea che una non c'è non è in discussione il sistema amministrativo molti roditori hanno condiviso l'idea che una regolamentazione fosse preferibile alla concorrenza selvaggia che va lo strumento faticosamente realizzato dove si e se non si è dato più un punto di partenza è un punto di arrivo
Un punto di partenza perché perché nessuno di noi può ignorare che la legge Mammì
Ha rappresentato un compromesso sia soprattutto dovuto potete di due tipi rizzare
Delle forze politiche e frecciatine strettamente quelli del mercato
Anzi si può ritenere che l'ordine di priorità sia stato perfino rovesciato nel senso che i politici hanno finito per seguire consapevolmente o meno le esigenze i risultati sono quelli che abbiamo di fronte che secondo me giustificò pienamente discorso sulla riforma dalla riforma o la legge di sistema come è stato detto
Un forte condizionamento delle esigenze di mercato sulla qualità dei programmi
Sì al servizio pubblico
Sia dovere di privati un'attenzione spesso esasperata
Non sulla qualità dei programmi ma sulla quantità ma sulla sulla scorta una
Una
Un'attenzione delle forze politiche ad occupare degli spazi più possibile
Questi i pesanti condizionamenti frutto credo proprio che l'intervento è stato branco
Sono particolarmente allarmanti delle del settore delicato decisivo dell'informazione anche se abbraccio tutto l'arco di tutte le cose che vanno in un il metro di giudizio che alla fine fa premio su qualsiasi altro eh costituito dalle indici d'ascolto
L'indice di gradimento ormai ricordo del passato tanto che nel suo si prova per inventare un modo per misurarlo adattandola dodici
La sua adesione ma vede concatenate in una logica pressoché Fr a questo ci spaventa un po'una queste propria sequenza funziona il programma che ha più ascolto e che vale di più ai fini della raccolta dalla pubblicità
Tutto va sacrificato per il massimo indice d'ascolto tutto qualche volta tutto quasi tutto diventa aspetta
è il mercato da noi già derivano un arbitro io non ho nulla contro il mercato ma ha stravinto
Delle prime dieci delle prime dieci aziende che operano in Italia sette concentrò quasi il novanta per cento degli investimenti pubblicitari sui mezzi televisivi è un dato sul quale riflettere
Non possiamo nasconderci che nel settore televisivo affrontare il tema di nuove regole
Significa saper corre il rischio di arrivare dopo che i buoi sono usciti questo perché il progresso tecnologico incalzante colte cambia continuamente di scenari la profondità in profondità in ampiezza
Raiola questa difficoltà non possono essere un alibi per non corregge alcune distorsioni cadde dal nostro sito decise a Mazzola
Se mai possono essere uno stimolo operare tenendo conto di alcuni requisiti uno di questi preparati quesito della flessibilità
E pensando anche a un ampliamento di dei margini di intervento di chi è preposto ci sarà all'Audi che proposto l'applicazione delle misure legislativi la riforma della riforma e mi avvio alla conclusione deve far scendere in campo anche e soprattutto gli interessi reali dei cittadini e portando in quanto meno allo stesso livello di quel palazzo e del mercato
No perdutamente andrà a bordo
Nella sua conversazione colta di Corciano
Che l'espansione delle idee va Podesti soffocati inferenze mentre quella di interessi e poteri sopra le idee
Nella legge attuale la posizione dell'Agenzia Cambise by il sesso soggetto da tutelare non in ordine di importanza è ancora troppo debole e troppo esposto
Si tratta di trovare gli strumenti adatti per far conquistare al pubblico radiotelevisivo una parità alla quale accertamenti di rito realtà non sappiamo che avrebbe visto ha qualcosa in più
Questa è la scommessa che dobbiamo fare sul futuro dalla comunicazione in Italia la parte più difficile secondo me impegnativa
La parola al al dottor Giuseppe Santaniello che come voi sapete che arando dell'editoria ho
L'ultimo intervento poi dopo voglio dare la parola
Perché ritengo che sia necessario anche il il riferimento Federico c'erano perché ci sono i due posti o o uno per mi muovevo come nel mondo riesce allora brevissimamente così dopo allora prima il anche se e io ritengo che in questi due culturale di
Otto a un risultato quanto mai utile
Cioè cogliere la nota dominante il connotato fondamentale del libro che abbiamo presentato
E ritengo che come ha rilevato giustamente Follini
La cifra la chiave interpretativa di tutto il libro molto pregevole l'onorevole Morri sia proprio in questo fatto
Di avere spostato l'asse dell'osservazione le considerazioni dei rilievi che i progetti
Dal diritto dei trasmittenti al diritto di ricevere
E questo è un elemento di grande importanza direi proprio che tutto all'asse portante del libero
Come è noto proprio nell'evoluzione storica delle radio e televisioni nel sistema europeo perché quelle di tipo americano hanno seguito indubbiamente una diversa parabola evolutiva in un primo tempo e per lungo tempo invasa alla normativa che ha seguito prima di nascere il poi devolvere del mezzo televisivo
Era venuto il veleno soltanto il diritto di trasmittenti e ciò era legato naturalmente alla visuale alla concessione di quell'epoca della Palio televisione
Ancorata al momento monopolistico alla Bono struttura pubblica è chiaro quindi che ne derivava come implicazione logica come necessità logica
Il fatto che era un diritto tutto focalizzato incentrato sui diritti e doveri test trasmittente
Invece poi l'avvento tutte le nuove forme trasmissive delle istanze che provenivano dal corpo sociale ha portato finalmente a porre in rilievo questa esigenza
Di raccogliere e di dare anche una serie un esplicito riconoscimento
Ai momenti di diritto individuale e collettivo diffuso della utenza e nella sua generalità e anche dei singoli componenti
E una volta che è mutato completamente
Il il riflettore Gray il punto di luce il focus nel quale viene incentrata l'analisi di indagine condotta dall'onorevole gorghi attraverso questa agile e direi proprio che si legge con particolare interesse ma anche con particolari levità attraverso questo metodo dialogico dunque sia finalmente collocata nella giusta dimensione il sistema radiotelevisivo focalizzato dalla parte del pubblico
E allora in questa chiave interpretativa dove troviamo la spiegazione della attendibilità io direi che la massima parte delle considerazioni svolta del libro verso un'altra televisione
E il primo punto di domanda è proprio quello c'è guardato dalla parte del pubblico la legge duecentoventitré che indubbiamente alla benemerenza di aver per così dire cristallizzato in un certo momento per fermato il fenomeno dell'etere selvaggio ora qual è il punto di domanda del pubblico se questa televisione
Per se questa legge televisiva che indubbiamente a un prevalente accento ratifica torio un prevalente accento mirante a razionalizzare l'esistente sia però anche una legge proiettata verso il domani
E allora io mi sento di condividere pienamente quest'osservazione fondamentale del libro dove si afferma che una legge che va bene per ieri e per oggi ma è una legge che non guarda al domani e quindi bisogna intervenire
Per intestare altri momenti legislativi altri progetti che Vaudano a portare la legge di sistema Tirelli al passo con i mutamenti con delle trasformazioni a spasso con la Bindi
E e allora io trovo pienamente plausibile poi la domanda che è una delle domande centrali del libro che cosa si aspetta il pubblico con l'utenza dal servizio pubblico
E il punto di domanda e anch'esso fondamentale a un definirlo direi essenziale in tutta la visione del sistema
E spiega un'altra affermazione del libro affermazione che io condivido
Che la legge duecentoventitré abbiamo detto a indubbiamente determinati meriti di carattere legislativo e e quindi di costituire comunque un punto di partenza
Ma qual è la lacuna per cui la legge duecentoventitré ha per così dire una tendenza un trend a diventare legge di sistema ma non può diventare legge di sistema fin quando non venga colmata una lacuna fondamentale
Quella della disciplina quella della regolazione del del servizio tutti perché e questa un'altra delle aspettative fondamentali un'altra delle esigenze fondamentali del sistema radiotelevisivo ma ho guardato dal punto di vista dell'utente dal punto di vista del pubblico
Che cosa si aspetta il pubblico da parte del servizio radiotelevisivo
Per la verità a questa domanda
E quindi diventa ancora più interessante più attendibile l'inquadramento che dei tanti temi sa l'onorevole Borri
E di lei il confronto con gli altri ordinamenti evidente da una riscossa proprio quanto mai plausibile su questo punto
Noi crediamo che nel sistema francese la legge del mille novecentottantasei
Dedica un'ampia parte al settore pubblico in verità in quella legge non viene definito proprio il servizio pubblico
Loro attuando quello che la visione del diritto francese lo denominato un settore pubblico non Service più Blix Peter più Blick
E questo rispecchia una concezione se mi è consentito molto democratica dell'ordinamento francese vorrei ricordare per un momento il Po rifuggo da qualunque accademia
Che anche le forme più elevate nelle quali si esprimerò stampato nell'ordinamento francese dell'oratorio denominata servizi pubblici la giustizia non è una funzione nell'ordine dei giuridico francese è un servizio pubblico il primo dei servizi pubblici e che cosa vuol dire non è un fatto di denominazione terminologie
Ma in questa profonda considerazione degli amministrati degli utenti del tutto incluse
E quindi ed è logico che anche la radio televisione dell'ampia normativa francese della legge mille novecentottantasei abbia questa rubrica il settore pubblico e non servizio perché tutto servizio pubblico quello che si rivolge alla collettività
E se noi guardiamo anche
All'ordinamento della Gran Bretagna troviamo ugualmente chi
Eppure avendo una visione di sistema indubbiamente si è realizzata la lezione esisteva però vi è un corpo di norme un nucleo di norme dedicato appositamente al loro servizio pubblico che nasce come divisi
E un altro gruppo di norme ma non scoordinate tra di loro sia ben chiaro un altro corpo di norme che riguarda lie tisi
La televisione indipendente non pubblica che direi che raggruppa riunisce coagula per questo servizio che articolato anche per le linee regionali e legate alla indipendenza di carattere privato di carattere commerciale
Quindi
Ed è giusto quanto su questo interrogativo che l'interrogativo di fondo ci si chiede le file volume
Quale il punto differenziale il punto discriminante del servizio pubblico
Qual è il momento pubblico rapportato rispetto al momento privato
Io sono pienamente d'accordo che qui non siamo in presenza di un momento predominante sull'altro o un momento che abbia valore centrale o valore periferico e lasci Ray invece direi alla scienza dell'urbanistica questa definizione di centralità o ditteri felicità ma ritengo che quello che è fondamentale invece questo che nel servizio pubblico debba avere una propria identità una propria fisionomia
Tale da non confondersi col servizio privato o cosa peggio peggiore dal no da non duplicare il servizio privato
La televisione commerciale
Altrimenti l'uno diverrebbe il doppione dell'altro il replicante o la replicante dell'altro questo bisogna evitare questa e l'esigenza fondamentale
Ora come si caratterizza il servizio
Mi pare che il libro
Abbia dato una chiave interpretativa davvero fondamentale quando si dice questo l'elemento caratterizzante in questo fatto il problema dell'appartenenza
è chiaro che la televisione privata ha il diritto di essere televisione anche di parte se vuole perché mette a capo a un assetto proprietario e di carattere privato perciò servizio privato emittenza a carattere commerciale
Mentre si dice esattamente del libro
Di fronte al servizio pubblico nomi e poi il problema della proprietà
Perché l'appartenenza all'appartenenza e della collettività e di tutti il connotato di un servizio pubblico proprio secondo quell'insegnamento del diritto francese e proprio guardi appartenere a tutti alla collettività
Ecco quindi il primo elemento differenziale ovviamente
Da questa collocazione che vorrei definire proprio istituzionale del servizio pubblico discendono poi tanti tante conseguenze derivano tanti effetti
Cioè è chiaro che la televisione commerciale in Italia come altrove al diritto sempre che lo voglia perché può anche portarsi su un piano saluta venti generalità
Il diritto di essere televisione di parte di essere legata anche a determinate Khālid editoriale di parte anche a determinati codice editoriali di natura ideologica
Non solo ma la committenza in Italia come altrove la committenza del sistema dell'emittenza privata della e legata proprio a onda committenza di tradisce privatistica mentre non dimentichiamo che la committenza del servizio pubblico ed una committenza di radice istituzionale
E qui apro una parentesi qui
Si riflette si rispecchia non solo del problema dell'appartenenza ma nel problema decise degli organi di gestione degli organi che costituiscono l'apparato motore dell'uno e dell'altro sistema
E ben chiaro diretto è uscito lapalissiano che nella televisione tiratura Coverciano e non solo la proprietà è privata
Ma tutto il sistema di gestione di risorse e di natura privata
Un organo trasmittente privato può comporre il proprio assetto come perdita
Seguendo la regola delle società per azioni o degli altri o delle altre formule societarie questo e direi una conseguenza logica giusto legittima e inevitabile
Ma ciò non si può dire dirige il servizio pubblico
Dove il problema formativo degli organi deputati a guidare il servizio pubblico
è un problema che veramente
E io credo che qui riprendo per un momento il tema è stato posto anche da Malta
Quando si dice come innovare la televisione pubblica e naturalmente i profili innovativi sono troppi e troppi per affrontarli in un'ora molto tarda ma io tra quattro cinque minuti ho terminato
Però ritengo e questo
Profilo era già introdotto molto bene in un progetto di riforma
Preparato dall'onorevole Burri ed altri parlamentari come appare anche in un progetto già presentato né alla Camera né del cinque sei mesi fa il Progetto corsari
Cioè come comporre questo Consiglio distrazione in relazione a questa circostanza che abbiamo rilevato l'appartenenza
Del del servizio pubblico alla collettività e quindi anche gli organi di gestione non sono legati ai diritti domenicale di che che si
Quando si pone il problema della lottizzazione e perché la lottizzazione come fenomeno naturalmente alle norme da non confondere con la fusione politiche con le funzioni istituzionali l'acutizzazione come dice giustamente Renzo ha rotto in un bellissimo saggio ed una forma di protettorato
Ma i protettorati per legge vanno bene nell'aria pregata dove noi parliamo dei diritti dominicani ippiche Mystra appunto l'onorevole dovuto il proprio credo su consuetudine con gli strumenti giuridici
E allora quando bisognerà formare questo Consiglio di trazione a mio sommesso avviso bisogna tenere presente tutto il resto
Per cui io ritengo che per esempio anche la formula di rito non è una forma una formula completamente soddisfacente io ritengo che la composizione degli organi fondamentali di guida di gestione del servizio pubblico
Devono rispecchiare questa esigenza di rispecchiare la collettività
Allora a me starebbe bene una nominati provenga da organi super partes i due presidenti delle assemblee parlamentari
Devo notare che anche nel comporre e il consigliere esazione della Francia e della Germania di entità televisive di diritto pubblico è affidato una parte delle nomine organi rappresentativi la collettività
Se il servizio pubblico deve rispecchiare la totalità la collettività degli utenti e chiaro che anche gli orchi che amministra
Devono rispecchiare questa collettività e la collettività in che cosa si rispecchia dei poteri rappresentativi e cari amici i partiti rappresentati Linda sei rudimenti del diritto costituzionale sappiamo quanti sono
Si potrà fare un disagio onde un dosaggio scusate scusate per il
La frase in troppi si potrà fare un dosaggio cioè tenendo conto che certo liriche l'azionista di riferimento e allora determinate
La gestione allegra gestione attualmente e in quinta e completa e una totalità di tanti elementi che bisogna affonda ma gli elementi
Deputati a rispecchiare nel servizio pubblico la totalità degli interessi in gioco interessi
Il servizio pubblico
Ecco culturali nel senso onnicomprensivo della parola è chiaro allora che bisogna trovare una formula adeguata attenzione potesse rispecchiare questa pace insicuri si adagia su cui si deve adagiare CPP sorreggere il servizio
Quindi il problema dell'appartenenza che il perfettamente giusto è perfettamente intona grato nel visione del libro
Direi un ultimo punto di domanda
Quale è poi il
Il problema delle risorse perché no dobbiamo dimenticare che
Anche tra
Il servizio nel pubblico
E l'emittenza privata vi è un netta differenziazione quanto alle risorse
E allora uno degli elementi caratterizzanti come abbiamo detto non è soltanto l'appartenenza non è soltanto il rispecchiare elementi rappresentativi di tutta la collettività degli utenti
Ma è anche il problema delle risorse
Servizio privato all'emittenza commerciale in Italia come dappertutto appunto unica fonte fatto pienamente legittima quando l'ordinamento riconosce la pubblicità
E la pubblicità e indice proprio della committenza privata e quindi porta quella conseguenza che legittimamente ogni televisione privata tuo sosta viene le opinioni che ritiene opportuno
Non ha l'obbligo di invece rappresentare la totalità degli ultimi
E e quindi anche il problema delle risorse si pone io ritengo che nella riforma del servizio pubblico bisogna tenere conto anche di questo elemento
La verità io rilevo che di tutti gli altri ordinamenti di tipo europeo ancora oggi
Vi è una certa crisi della nozione di diritto pubblico del servizio pubblico però vi è una crisi ma non vi è un superamento e la crisi poggiante su questo fatto come alimentare come sorreggere in maniera adeguata di risorse economico-finanziarie del servizio
Vi è dappertutto
Una certa un'esigenza direi rilevante ormai vorrei dire prevalsa prevalente che il servizio pubblico non può prescindere da un introito di carattere pubblico non è un bisticcio di di parole di falsi e invece direi senza concettuale
E quindi l'introito pubblico può cambiare nome vi sono varie terminologie Cannone contributo tassa imposta ma deve essere comunque un'entrata pubblica
Ma quello che è importante però e qui anche qui ci fanno da battistrada ordinamenti che sono avanti e non non ordinamenti nella loro generalità ordinamenti radiotelevisiva
Una risorsa
Pubblica
Che però sia commisurata sia di natura incentivante
Non sia così una risorsa forfettaria a scatola chiusa
Francia addirittura il corrispettivo pubblico del servizio pubblico viene deliberato contemporaneamente alla legge finanziaria
Ed è ancorata a questi parametri
I bilanci il rendimento del servizio
Come ha potuto
Penetrare dell'audience rispettando anche i criteri dell'economicità come ha saputo sarà nel mercato senza gravare troppo
Sul contribuente che diventa le volte due volte tre volte contribuente perché paga il canone e poi è chiamato a ripianare i bilanci promesso con tutta franchezza non possiamo nasconderci dietro il
L'utente italiano noto anche su incarico del
Ma per qualcosa molto più di un sovraccarico
Quando è chiamato a difendere selettività
Tutto ciò negli altri ordinamenti televisivi ordinati e qui mi piace il bisticcio di parole negli ordinamenti ordina ciò non abbia o per lo meno può anche avvenire ma in misura accettabile da tutti
Questo direi per me è un punto fondamentale al servizio pubblico e riterrei qui condivido quello che ha detto Manca che non sarebbe coerente con tutta la dinamica comunitaria nel mille novecentonovantatré il traguardo che ci attende
Nel quale assetto comunitario per la verità tutti i servizi pubblici traggono alimento da una
Introito da un gettito di cattura tutti
Certo questo primo elemento poi chiama in causa il problema della pubblicità
Evidentemente il canale non può richiede questo ripeto una visione obiettiva non è una visione milioni anzi me ne guardo bene perché dato che un certo compito io espongo soltanto delle mie idee che raccogliendo quelle degli altri interventuri che veramente mi hanno tutti fortemente interessato
Ognuno degli interventuri per la precisione e per l'apporto che ha dato il contributo che ha dato a questo nostro incontro quindi io faccio un pochino raccolgo qualche idea ma su un piano obiettivo non che siano di temi sia ben chiaro
Ritengo che o meglio faccio condivido alcuni giunti già avvenuti in rilievo nel dibattito
Ritengo che ovviamente l'introito pubblico chiami in causa poi il problema
Della
L'impossibilità di vincolare in tutto o in parte il gettito pubblicitario sono due punti collegati se rimane fermo un punto anche l'altro direi coinvolto
A meno che non si non si voglia piglio obiezione tocca al parlamento svincolare il tutto per tutto e va be allora quindi foto si completamente diverse
Anche qui per la verità sul tema della pubblicità meglio
Ricordo
Che nelle Progetto Golosaria cito il Progetto contrari perché
E il più recente in ordine di tempo presentato al Parlamento per ho avuto il piacere per le gentile concessione delle il presidente Borghi e di leggere anche il progetto che però non è ancora vitale non è stato poi presentato
Ma ecco io vedevo un accordo un'attenta considerazione in Trentino in tanti in entrambi i progetti alle attività della pubblicità
E ed era l'intento proprio direi
Calmierare questa pubblicità naturalmente sì già si caldi era per il pubblico bisogna calcherà ripetitiva vi era una delle ipotesi per esempio anche per il servizio pubblico delle tre reti
Come avviene anche altrove uno perito acustico una delle tre non non quale delle tre perché non tocca a me dirlo certamente ma per calmierare però vi era un analoga previsione per l'emittenza privata
Diventa ma per così dire interne dando al dalla pubblicità
Io ho terminato perché abuserei veramente della pazienza di coloro che così efficacemente hanno contribuito al dibattito leggi e delle pubblico così gentile
Io vorrei dire per concludere indubbiamente questa visione tracciata dall'onorevole Borri con l'ausilio valoroso dottoressa no e una visione moderna attuale illegittimo brevi considerazioni cioè io vi faccio io ho terminato proprio una
Nel rilievo la considerazione che mi colpì ascoltando cinque sei mesi fa Federico lasciano e gli diceva la televisione mai in Italia come altrove è un Giano bifronte
Può contribuire Venter cito liberi quando ci informa sia Franca
Dalla servitù della disinformazione
Ma può essere anche invece che limita la nostra libertà quando quest'informazione non è genuina ogni alterata o inquinata ok fazioso
Io credo
Il libro punti proprio a questa televisione di lei di qualità
Che non del libro ricordini bello cioè nel senso di valore che si può paragonare questo libro è un'opera collettiva di docenti della della Sorbona ritti
Intitolata mutazioni televisive
E conclude uno uno degli autori identico saggio bellissimo cioè la televisione che tutti ci aspettiamo naturalmente una visione veramente di progresso di sviluppo
Non è soltanto la televisione di appagamento ai la televisione di emancipazione e questo è il futuro che io auspico alla tredici
Ieri l'OCSE ha riportato
La problematica è stata qui trattata anche grande sfera della del di un richiamo all'ordine giuridico ai sommi ai sommi sistemi del giù
Io darei la parola
Per un saluto e anche per una piccola così loro riflessione mi pare che sia dovuto al dottor Federico Asciano al giornalista Asciano che autore di gran parte poi anche di
E lui che ha ideato questo questo libro e poi per concludere con un saluto a tutti la parola la dare al presidente al presidente boh allora per la mia parte sento tanti dover dire molta gratitudine a chi è intervenuto su questo lavoro
E direi molta gratitudine soprattutto per chi ha espresso valutazioni negative posso fare io devo dire tranne sembra sembra strano ma io capisco perfettamente per esempio quando si scatti
Di fronte alla parola del direttore unico
E perché si scatta si scatta perché si colpisce un nervo scoperto
Diceva come si lamenta che questa è un'informazione di parte e poi ci volete dare un informazione di Stato cioè
Che bisogna dibattere perché
Di fronte alla televisione noi abbiamo un grosso rischio che è quello dell'assuefazione
Con me i grandi i grandi fatti della vita umana e della vita sociale quelli con cui ci incontriamo ogni giorno dalla mattina alla sera Shimon contiamo in ogni luogo in cui andiamo finiscono col diventare te del nostro paesaggio non ci rendiamo conto di che cosa sono e di che cosa rappresentano non ci rendiamo conto spesso del fatto che la televisione e una spia di potere
La televisione e spia del potere dell'uomo
Pia del potere dell'uomo contemporaneo
E
Il potere del l'uomo degli ultimi cinquant'anni e aumentato a dismisura rispetto ai millenni precedenti
E i Poteri dell'uomo si sono dilatati in così larga misura non soltanto nel campo della comunicazione ma per esempio pensiamo all'uso dalla forza pensiamo
Anche i traguardi della scienza
Con la televisione info
Do che cosa è successo e
Nato il confine
Il privato e il pubblico
La televisione le le privatissime pareti di casa non ci proteggono più il nostro privato rispetto a ciò che è esterno
Nel campo delle dell'uso della forza
Nel campo dell'uso della forza con i missili atomici e le bombe biologiche
Coppi Chang-dong bottone si può far saltare dall'altra parte del mondo si possono uccidere milioni di persone per cui dire io ho ragione o io ho torto non ha più senso
Campo della scienza oggi la scienza può entrare nei processi di nascita dell'uomo di crescita di invecchiamento
Oggi è diventato modificabile ciò che per millenni era considerato immodificabile
E i poteri dell'uomo sono talmente aumentati che oggi qualche filosofo si chiede se non è il caso di rimettere in discussione i fondamenti dell'etica che ci ha accompagnato in tutta la storia del pensiero perché in fondo se l'etica e la scienza che si interroga sui comportamenti dell'uomo su quello che è giusto e quello che è sbagliato nel momento in cui in cui i poteri dell'uomo crescono così enormemente
Nulla lo il tempo e lo spazio
E nel momento in cui ha ha aumentano così ovviamente cambia anche il senso di quello che è giusto e di quello che è sbagliato per esempio esistono i diritti della terra
Ed è sempre stata teatro e oggetto dell'azione dell'uomo
Ma nel momento in cui l'uomo può sovvertire gli equilibri biologici del pianeta esiste un diritto della terra e se esiste un diritto della terra in che rapporto sono i diritti dell'uomo e i diritti della terza
Esistono i i
Ti dei posteri
E nel momento in cui io mi trovo di fronte a un beneficio certo per l'uomo contemporaneo e a un danno
Probabile possibile ma incerto dell'uomo che deve venire fra cento anni che cosa devo scegliere
E allora nel campo della televisione e giusto per esempio che il mio diritto di espressione il mio diritto di manifestazione del pensiero può può farsa l'equilibrio di un bambino
Ma è giusto
Il diritto di impresa di un editore televisivo può alterare le prece le procedure elettorali di una democrazia
E giusto che il diritto di impresa di un editore televisivo può alterare le procedure di un processo giudiziario in uno stato di diritto
E d'altra parte
E giusto che di fronte a questo accresciuto potere dell'uomo
Questo potere di conoscere
Di vedere il potere della televisione di quello di farci vedere quello che non è alla portata dei nostri occhi di farci arrivare laddove non saremmo mai arrivati con le nostre gambe
E giusto che questo potere sia limitato da chi ha paura
Da chi ha paura che l'uomo Kress
Da chi ha paura che l'uomo rischi
Da chi ha paura che l'uomo
Questi sono i problemi
E quando noi parliamo di servizio pubblico di emittenti private quando noi parliamo di regole del gioco
Quando noi parliamo di diritto ad essere informati che pre può prevalere comunque la ragione vera della televisione rispetto al diritto di esprimersi di tutti gli operatori poniamo questo problema cioè tutta la fatica fatta dal l'onorevole Borghesi e da me in questa funzione Dialettica dove il mio lavoro è stato soprattutto lavoro di maieutica
E invece l'onorevole Borghi ha portato il frutto della sua esperienza e della sua riflessione
Ecco tutto questo che cos'è è l'invito a tutti di difenderci dalla assuefazione e di guardare alla all'etica della responsabilità
Perché l'etica delle buone intenzioni non basta più nel mondo contemporaneo dove i poteri sono diventati così grande questo riflettiamo sull'etica della responsabilità grazie
Grazie se no che ci ha richiamato all'etica della responsabilità e noi responsabilmente rifletteremo su questa giornata di studi che abbiamo fatto in eccitati stimolati da questo libro di Borghi che e in chiusura parlerà vittime di allora
L'intervento è un interesse del ringraziamento
Innanzitutto al a coloro che sono intervenuti alla presentazione ma anche al colosso Cantosospeso la parola
Per accompagnare l'Anas di questo libro che in realtà nato con la fretta secoli fa un libricino che sono poco più di cento pagine di dialogo fra c'erano
Con l'aggiunta di un po'di documentazione che serve a comprendere un po'documentare quello di
Il libro al taglio del dialogo e ha il tono colloquiale
Abbiamo però l'impressione ovvio butta la volontà di toccare però in questo modo alcune questioni di fondo che ruotano attorno alla televisione
Ci siamo riusciti io no questo non lo so dal dibattito ho avuto l'impressione che un po'ci siamo riusciti
Anch'io sono rimasto sorpreso dalla creatività di fronte alla proposta provocatorio sul raccordo rom Guido Bodrato del direttore unico dell'informazione ma qui si tratta di capire sul scarpe di capirci di non fare gioco puramente verbale
Si tratta di capire che qui è il problema
Di assicurare che il no ogni momento possibilmente ogni emissione del servizio pubblico in quanto tale sia riconosciuto come dice che la funzione di questo direttore ha soltanto questo scontento che per nulla il mortificante dell'autonomia della professionalità del mio amico direttore o chiamiamolo come vogliamo
Io qui vorrei dire che
Quello che vorrei che nascesse
Non come residuato di un passato che cancellato è sepolto
Ma con una prospettiva rivolta verso il futuro in cui io credo fermamente quello che vorrei che facesse maggiormente
Fosse l'orgoglio di far parte di un'avventura che è quella di coloro che fanno la foto comunicatori all'interno del servizio pur
E che si superasse una concezione che è sempre serpeggiante
Per cui il far parte di una comunicazione all'insegna
Della obiettività e imparzialità
Sia il far parte in una comitiva di secondo ordine rispetto a coloro che invece avrà la libertà rispettare rispetto all'espressione del proprio opinioni io la penso esattamente l'opposto io ritengo che il futuro di un'informazione responsabile
Civile alta professionalmente sia invece in una informazione di questo genere che si fa carico
Prima di tutto del servizio verso l'uomo ombra sulle sue esigenze di conosce la complessità situazioni in cui
Oggi io quindi credo in un tipo di informazioni di questo tipo credo quindi storicamente ma non necessariamente in assolo
Nella funzione di un servizio pubblico in questa fase che sia il portatore di questi valori e credo che per questa via possiamo utilmente interrogarci sul modo di Riolo per contribuire a far crescere
Questo Paese chiudo perché sento che
Attorno a certe proposte
è facile
Accompagnarle contro lo scetticismo di chi conosce come in realtà tutto questo sono perfettamente consapevoli
Così come ci sono consapevole venerdì prese di posizioni di Harry attorno a questi temi ho perso molte battaglie
Di questo me ne faccio quanto anche perché sono convinto che alla fine non da solo Massimo Franco o comunque contribuito attenere alto a un certo punto di riferimento torna c'è indetto da certe posti
Io siccome credo che valga la pena impegnarsi per questo e non raccontare le tante battaglie che si possono aver vinto aperti
Ho perso ecco ho la presunzione di avere contribuito queste poco più di cento pagine lasciano una traccia di qualcosa teppista Lathyrus come anche il futuro impegnarsi e vi ringrazio di nuovo
Avevo le storie grazie ai presenti grazie
Va