26 AGO 2015

I "misteri" del Pertusillo: redazionale di Maurizio Bolognetti

EDITORIALE | di Maurizio Bolognetti - LATRONICO - 10:54 Durata: 2 min 1 sec
A cura di Fabio Arena e Iva Radicev
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La diga del Pertusillo, posta nel medio corso del fiume Agri, è stata costruita tra il 1957 ed il 1962 ed invasa circa 155 milioni di mc di acqua, che vengono destinati ad uso irriguo, idroelettrico e potabile.

Come viene spiegato sul sito dell’Autorità di Bacino della Basilicata, "per le caratteristiche del suo bacino imbrifero, essa rappresenta uno dei punti di forza dello schema idrico Jonico - Sinni".

Il 65% delle acque del Pertusillo viene utilizzato per scopi potabili dalla Puglia.

Nella diga dei "misteri", pochi giorni fa, centinaia di carpe - un pesce che notoriamente si adatta anche
ad habitat soggetti ad inquinamento organico - galleggiavano stecchite.

Che si tratti di morte da inquinamento o di un rituale suicidio di massa, la cosa non può che preoccupare, soprattutto perché a poche centinaia di metri in linea d’aria dall’invaso è ubicato il Centro Olio Val d’Agri.

Nell’area insistono attività di estrazione idrocarburi e di reiniezione di acque di strato.

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