Immigrazione: intervista a Marco Armando Hugon

Il sinodo delle chiese questo disse e valdesi si è occupato quest'anno in particolare di immigrazione e di accoglienza testimonianza di questo è stato
Il sermone della cultura apertura
E nulla iniziativa di devolvere i soldi raccolti durante la colletta che si è tenuta nel corso del culto tale progetto di accoglienza integrata di richiedenti asilo
Della Commissione sinodale per farla giacconi era valdese
Abbiamo al microfono Marco Armando
Concordia che si occupa
Nell'aria di Torino e delle valli valdesi sia di accoglienza che di immigrazione
Qual è la attività che svolgete qui
Bene l'attività che noi
Svolgiamo da tempo è quello
Di accogliere di dell'accoglienza degli migranti o richiedenti asilo attraverso una modalità che quella di di cercare
Di mettere in piccole unità
I migranti che ci vengono o da progetti
Progetti SPRAR
Per capirci
Oppure direttamente su richiesta del della Prefettura di Torino
Oppure attraverso la partecipazione a bandi della Prefettura stessa la quale ai quali noi aderiamo
Portato questi progetti SPRAR
Ci spiega cosa sono si
E quale è stato
Il lavoro fatto e quante persone
Contratto accolto
Si
Dunque IBAN tanto agli progetti i progetti SPRAR sono progetti a regia comunale cioè sono i Comuni che fanno progetti
Se poi si avvalgono gli album generalmente si avvalgono
Di associazioni per sui gruppi eccetera per la gestione
A livello di Torino e a livello qui delle valli in modo particolare attore pellicce
I Comuni di Torino il Comune di Torre per dicendo appunto messo in piedi questo questo potete affidato alla DIA conia valdese la gestione del del progetti stessi
Per quello che riguarda il
Il discorso specifico dell'accoglienza mettiamo in atto tutta una serie di iniziative tutta una serie di strategie per rendere
L'impatto a livello locale il il meno impattante possibile
Cioè cerchiamo effettivamente di di rendere soggiorno dei da parte di queste persone
Nei migliori dei modi tenendo sempre conto che il contesto è un contesto dove ci sono varie altre persone dove ci sono cittadini dove ci sono queste cose quindi
Con un'attenzione del tutto particolare e alla persona e comunque l'ambiente circostante
è arrivata ora questa richiesta della Prefettura come avete deciso di accoglierla in che cosa differisce rispetto al vostro consueto modo divenne nota
Se intanto lo
Come si diceva la prefettura
Ci ha chiesto di di di di occuparci
Di una struttura che della Regione e della Regione Piemonte che è stato
è stata individuata come un punto di accoglienza
è un punto di accoglienza particolare perché si tratta appunto di una struttura ex alberghiera
Per un numero abbastanza elevato di di di persone
Una sessantina sono sessanta sono sessanta persone
E quindi rispetto alla un diciamo così a un modello collaudato
Che è stato quello di ricevo delle persone che di metterle in
In in piccole in piccole unità distribuendolo su un territorio più ampio è chiaro che questo si tratta invece di un di una situazione nuova
Di un modello nuovo che rappresenta un problema
è una sfida
Soprattutto perché la collocazione di questa
Dice di questa o unità in un piccolo comune e quindi in un piccolo comune in un piccolo Comune si creano naturalmente delle situazioni
Più problematiche rispetto a quello che la gestione
Arrivano sessanta persone il luogo dove vivono quanto il comune è un Comune di ottocento persone ma
Un comune di montagna quindi di fatto è molto
Le abitazioni sono molto sparse possiamo dire che
Sono cento centotrenta persone nella nel centro del Paese
E in questo centro del paese c'è anche questa struttura
Ci sono stati i contrasti
All'interno di accoglierlo imprese rispetto a questo progetto e la popolazione come lo ha accolto nord-ovest o non contrasti assolutamente no
Naturalmente c'è stata una una discussione
Poi come sempre succede di fronte a delle situazioni di emergenza
Cerchiamo di rispondere di cerchiamo di comunque di rispondere
Facendo in modo tale che
In effetti non si creino grossi problemi anche se
In e in realtà
La situazione è una situazione difficile
Grazie a Marco Armando Ugo