Fare Ambiente: Riforme, Innovazione e Tutela Territorio

Bonasora
Adesso ma anche il microfono
Prima di tutto un ringraziamento al ministro Galletti che come questa sera un grande applauso
L'assessore Gazzolo
Onorevole Bratti osso responsabile regionale dell'ambiente vi auguro un buon dibattito grazie mille
Grazie
Scusa al
Teste
Bene
Allora anch'io ringrazio vivamente quindi
Da vedo complicato
Ci provo e
Poi vada chiesta me lo tengo vicino però per
Ovviamente anch'io
Buona serata ringrazio dell'invito
Ovviamente ringrazio veramente il ministro di essere qui con noi stasera ringrazio la federazione di Ferrara esile attestandone qui come anche Paolo cambiano
è importante
Notoriamente io sono famoso presso un grande moderatore coordinatore dibattiti quindi andrà andrà benissimo non ci sono nessun problema abbiamo ragionato molto sulle domande zero per cui
Avremo veramente un dibattito in indiretta
Allora ovviamente partirei da
Dal ministro
Profittando appunto della sua disponibilità
E la prima vorrei approfittava prese ministro perché sappiamo che dicembre noi avremmo Parigi
E quindi io tempo fa c'era era presente anche lui ero presente a Roma quando c'è stata la Conferenza sui cambiamenti climatici e con fra i numerosi interventi anche quello del Presidente del Consiglio
E quindi capire cosa
Quali sono qual è l'idea come si va
E come andrà l'Italia è cosa dirà l'Italia appunto Traverso il suo Ministro
Alla Conferenza di Parigi e in particolare questo tema dei cambiamenti climatici che
Ultimamente insomma
Ancor signore che si chiama Barack Obama ha messo l'attenzione della del suo Paese come per il primo le principale dei problemi su cui intervenire per il futuro lo sviluppo di quel Paese quindi
Guardando questa questione come una questione non di pochi ma una questione che occupa ed occupare tutti
Grazie intanto permettetemi di ringraziare gli organizzatori della festa
Incominciando dall'onorevole Bratti che
Mi ha invitato questa sera un ringraziamento lo voglio fare anche a tutti coloro che lavorano nella sta nelle feste perché
Penso che ancora questo rafforzi il ruolo della politica e l'avvicinamento della gente alla politica e oggi questo non è cosa da poco
I cambiamenti climatici ci permettono
Oggi di porre al centro della discussione globale il problema dell'ambiente questua eh un aspetto non da poco
Per troppo tempo noi abbiamo lasciato fuori dall'agenda globale e dall'agenda anche ahimè nazionale i problemi dell'ambiente
Allora noi facciamo bene come Governo e io sono orgoglioso e soddisfatto del lavoro che stiamo facendo sulle riforme
è chiaro però che tutto quello che facciamo con le riforme per lanciare la ripresa nel Paese e
Lo dico con ottimismo alcuni risultati incominciamo già vederli
Può essere vanificato se noi oggi non interveniamo in maniera
Veloce e forte sul problema dei cambiamenti climatici
Allora è chiaro a tutti
Che oggi i cambiamenti climatici non sono più una visione di qualche scienziato pazzo ma sono una realtà col quale noi e al resto del mondo deve fare i conti già da oggi
Allora il primo punto è questo oggi i cambiamenti climatici sono una realtà e lo sperimentiamo ogni giorno noi in Italia e nel resto del del mondo con da una parte
Con
Dei fattori climatici che sono sempre più traumatici io da quando sono
Ministro ho visitato ahimè
Molte delle regioni italiane proprio in occasione
Di nubifragi molto forti con vittime e danni
Questa estate Stefano fatto una una prova non scientifica sono andato su Wikipedia non sono ma l'altro sotto l'ombrello niente da fare sono andato sugli occhi PD avevo fatto una ricerca alluvioni Italia
Ti vengono fuori tutte le alluvioni dal Cinquecento dopo Cristo fino ad oggi
è una lista interminabile
Quasi tutte l'ottanta per cento sono situate in otto nove regioni italiane che sono
Le stesse otto nove regioni che io in questo anno e mezzo ho già visitato proprio in corrispondenza di eventi climatici
Estremi allora noi sappiamo quali sono le parti che sono più a rischio
Per anni noi abbiamo sottovalutato questo aspetto cioè non abbiamo fatto la manutenzione del nostro territorio
Allora in questo c'è anche una ragione politica è
Perché è la manutenzione del territorio eh uno di quegli interventi che non piace alla politica
Quella che guarda al già al giorno dopo perché è quello che fai oggi è quello che programmi oggi Tullo riscontri fra qualche anno
Cioè di i benefici dell'intervento che tu fai oggi
Li vedi solo e quindi ne raccoglie il tornaconto elettorale solo dopo qualche anno allora questi sono i tipici interventi che era politica tende a non fare
Perché noi sempre di più abbiamo come politica negli ultimi anni privilegiato quegli interventi che ti danno un ritorno elettorale immediato e questo è il primo errore
Questa politica del cotto e mangiato chiamiamola così è la politica che ha portato il nostro territorio alle condizioni in cui è oggi
Allora è chiaro che noi oggi dobbiamo intervenire se vogliamo dare corpo alla ripresa del Paese
Dobbiamo intervenire immediatamente prima di tutto per sistemare il nostro territorio perché questo territorio sarà martoriato
Nei prossimi anni in maniera ancora più forte a causa dei cambiamenti climatici
Noi in questo anno su questo aspetto abbiamo fatto volto è perché l'abbiamo messo assolutamente come priorità rispetto ad altri in tinte armenti io mi ricordo ancora che nella prima riunione del Consiglio dei Ministri
Ero ministro da poche ore
La il presidente Lenzi a istituito una cabina di regia a Palazzo Chigi
Per permettere il coordinamento di tutti i Ministeri proprio su questo tema ritenendolo assolutamente un tema prioritario che cosa abbiamo fatto in questi anni
Noi in questi in questo anno noi abbiamo prima di tutto semplificato il sistema
Ci siamo resi conto immediatamente subito che in alcuni casi le risorse c'erano ma non venivano sospese
Quante anche questo è un altro tema interessante in ordine globale perché nove ogni volta che la politica non riesce a fare una cosa
Dice attenzione non ci sono le risorse per farle queste era grande scusa non ci sono le risorse quindi non faccio quell'intervento non è vero spesso le risorse ci sono
Ma
La burocrazia impedisce a quelle risorse di essere spese questo era uno di quei casi noi abbiamo semplificato molto un sistema
Oggi il Presidente della Paola Bonaccini ha dei poteri straordinari che non aveva l'anno scorso che gli permette di avviare di interventi sul dissesto idrogeologico in maniera molto più veloce
E questo ci ha permesso in un anno di avviare oltre ottocento cantieri e di mettere in moto oltre un miliardo di risorse ma non ci siamo fermati qua
Perché è chiaro che un miliardo rispetta i problemi che abbiamo lo dico con molta chiarezza è ancora una goccia nel mare non abbiamo bisogno di molti più soldi abbiamo avviato
Un piano decennale che poi un piano decennale strano perché noi continuiamo a chiamarlo piano decennale ma dura sette anni però va bene lo stesso un piano nazionale di lungo periodo
Che prevede uno stanziamento di sette miliardi in sette anni di cui un miliardo e tre oggi siamo già in grado di metterlo a disposizione delle parti del territorio che sono più a rischio
Con un'avvertenza però è e io lo voglio dire perché in questo sto parlando in questo caso è una Regione virtuosa
Noi privilegeremo nella destinazione dei soldi delle risorse non solo quelle che sono le aree più a rischio
Ma noi privilegeremo anche coloro che hanno quelle regioni che hanno la progettazione più avanzata
Questo oggi vale per il dissesto idrogeologico domani cioè già oggi vale per le bonifiche
E varrà anche per la depurazione delle acque cioè
Il mio ministero attribuì alle risorse in base sicuramente a rischio che le popolazioni corrono
Ma anche allo stato di progettazione perché è giusto che queste risorse non vengono ulteriormente bloccate poi quando le regioni meno virtuose arriveranno coi progetti io
Prendo l'impegno a finanziare pure quelli
Questo ci ha permesso oggi lo devo dire perché gioco in una nel nella mia regione ma dovrei dirlo anche se non fosse dalla mia regione ci ha permesso di finanziare molti interventi in questa Regione fra cui alcuni primi prioritari che riguardano i nodi che sono più a rischio nella nostra nei nostri interventi a ritardi
Ne cito uno che è quello di tutta la riviera
Adriatica dove riusciamo a finanziare il ripascimento delle coste con diciotto milioni di euro perché queste è stata una una di quelle zone che vi ricorderete l'anno scorso è stata fortemente colpita dagli eventi atmosferici
Quindi molta determinazione nel portare avanti
La manutenzione del territorio sapendo che sono interventi che costano molto dal punto di vista programmatico dal punto di vista delle risorse io credo che la gente sarà matura anche per riconoscerci il tornaconto
Elettorale sub su questo tema se vedrà l'impegno che ci stiamo che ci stiamo mettendo
Però voglio essere ancora ulteriormente serio con voi nessuno pensi che quello che abbiamo fatto in questo anno e mezzo
Ponga il nostro territorio insicurezza siamo all'inizio di un percorso lo dico perché siamo a vigilia di un autunno che io spero che vada benissimo
Però alcuni rischi li corriamo e non vorrei che questo nostro ottimismo ingenerasse nelle persone la sensazione che siamo ormai a posto con il dissesto idrogeologico
Non è così noi abbiamo ancora tantissime zone a rischio è un lavoro che dobbiamo continuare non solo sulle parti più
A rischio ma anche in altre penso ad esempio a un provvedimento che faremo da qui a breve sulle piccole frane che interessano soprattutto i piccoli Comuni e i piccoli Comuni montani che vengono abbandonati spesso
Proprio perché non c'è una manutenzione del territorio adatta quindi interverremo anche con questo ma è una Bono che richiede molto tempo quindi siamo all'inizio ma è vero che se non iniziamo mai non fu non finiamo mai
Tutto questo è collegato come dicevo prima al tema dei cambiamenti climatici allora
Questo è una difesa del nostro territorio accanto a questo noi dobbiamo individuare un percorso invece che rallenti il trend che si è manifestato in questi ultimi anni
Di surriscaldamento del pianeta
Perché ai cambiamenti climatici sono dati proprio dal fatto
Che il pianeta si sta riscaldando troppo non a caso il Luglio che abbiamo appena passato è stato il Luglio più caldo
Di tutta la storia italiana da quando registriamo le temperature medie nel nostro Paese no ma così è stato in varie parti del mondo ci sono alcune parti del mondo penso
Alla zone africane penso all'Iran che ho hanno subito una desertificazione fortissima nei degli ultimi anni
Se noi continuiamo così il problema dell'immigrazione sarà un problema
Molto più forte di come lo voglio viviamo oggi allora guardate noi possiamo ripetere gli errori del passato
Cioè noi possiamo far finta di vivere in una parte a sè stante del del pianeta e disinteressarci ancora una volta di quello che capita al di là delle nostre frontiere che siano italiano coesione europea
E dire quello che capita di rado non mi interessano l'abbiamo fatto per anni per anni per decenni non ci siamo occupati che mentre noi ci stavamo industrializzare Ando giustamente e stavamo raggiungendo
Per fortuna una soglia di benessere e c'erano altre parti del pianeta che invece erano abbandonate non abbiamo pensato che quelle zone prima o poi ci avrebbero chiesto un conto
E sarebbero venute da noi a dire guarda che io così non riesco ad andare avanti
Allora il pianeta che noi cresciamo in maniera armonica solo se tutto il pianeta
Cresce in maniera armonica se tutta l'umanità
Cresce in maniera armonica se c'è qualcuno che cresce di più e qualcuno che cresce meno prima o poi il problema si pone e oggi annunci si sta ponendo in maniera molto forte e permettetemi di dirlo
Non so se questo mi porterà dei voti come non potrà consenso o meno ma non mi interessa io sono molto orgoglioso
Di quello che l'Italia sta facendo sul piano dell'immigrazione io sono orgoglioso ogni volta che
I nostri militari salva una persona che va e faccio e faccio un appello lo voglio fare anche i giornali
Non chiamiamoli più migranti
è una grandissima ipocrisia perché quando noi nel momento in cui richiamiamo migranti li spogliamo della loro identità quelle sono persone che hanno un nome un cognome io voglio vedere il nome il cognome delle persone che muoiono
Lo voglio vedere sui giornali perché quelle sono persone che hanno una madre hanno un pagano dei figli hanno una storia come noi
E ogni volta che invece evidenti fissiamo nel grande nel nella nella nella vasta gamma no
Dei dei migranti ci sembra di parlare di altre cose che non che non ci riguarda ecco se noi vogliamo evitare che questo problema venga quadruplicato nei prossimi anni perché le stime che abbiamo di migrazione ambientale
Dovute ai cambiamenti climatici vanno dai cinquanta milioni a un miliardo e una stima media quella più credibile
Portarle gli immigranti ambientali a duecentocinquanta milioni nei prossimi anni noi dobbiamo porci oggi il problema dei cambiamenti climatici
E dobbiamo pensare che se continuiamo così il problema che avremo di fronte ingovernabile
Che cosa dobbiamo fare dobbiamo semplicemente rivedere il nostro stile di produzione il no e anche il nostro stile di vita perché noi dobbiamo
Immettere nell'atmosfera meno ci o due semplicemente questo
Dobbiamo fare dobbiamo ridurre fortemente la cito due che cosa vuole vuole dire vuole dire che dobbiamo rivedere i sistemi produttivi sempre di più economia circolare e sempre meno economia lineare
Quante questo è un fattore di tipo ambientale ma anche un fattore economico oltre che un fattore morale
Io non sono
Nonché non non critico l'economia del Novecento l'economia il Novecento è stato un'economia sotto l'aspetto ambientale pessima
Ci ha lasciato dei disastri che noi riscontriamo ogni giorno fortissimi nel nostro Paese stiamo parlando di inquinamento stiamo parlando di tutto vasto
Basta parte del territorio inquinata penso a tutti i siti di interesse nazionale penso alla depurazione delle acque penso allo scempio della terra dei fuochi penso allo scempio dell'Ilva di Taranto
Tutto questo bene però l'economia di quegli anni aveva
Un altro obiettivo
Aveva altre cognizioni scientifiche aveva un altro obiettivo aveva l'obiettivo di ricostruire il Paese che era uscito dalla guerra
E aveva l'obiettivo di
Portare fuori dalla povertà centinaia di migliaia di italiani che allora non avevano da mangiare l'ha fatto in maniera Grecia
Sotto l'aspetto industriale l'ha fatto in maniera egregia perché ha portato questa nazionale essere la settima potenza del del mondo bene quel periodo è finito oggi non abbiamo più quegli obiettivi oggi dell'Italia e costruita ahimè
Forse anche troppo Alessandro rispetto a quello che vogliamo fare
Oggi l'Italia a una fascia di povertà ma molto minore di quella che aveva che aveva allora oggi noi abbiamo
Il l'obiettivo invece industrialmente di ridurre la CO due l'emissione di CO due
Perché quello sarà il mondo competitivo
Cioè le aziende
E lei produzioni che andranno per prima
Verso un'economia circolare quindi un'economia che consuma meno materia prima e produce rifiuti riciclabili cioè che possono essere reintrodotti
Nella produzione e saranno quelle vincenti nell'economia del ventunesimo secolo ed è interesse degli imprenditori andare lì perché quelle che saranno le economie saranno le produzioni che saranno più profittevoli rispetto
Alle altre perché le materie prime
Abbiamo capito che scarseggiano e quindi il loro costo aumenterà e perché il costo di smaltimento dei rifiuti aumenta sempre
Perché non abbiamo più l'accettabilità sociale che che c'era una una una volta nel costruire nella nell'avere una discarica nel proprio territorio costruire un termovalorizzatore nel proprio territorio
Quante se mi chiedete quali saranno i fattori competitivi nell'economia del ventunesimo secolo io ve ne dico tre la formazione
Coloro che avranno investito di più informazioni di istruzione saranno i più forti tecnologia e innovazione e terza cosa fattore ambientale coloro che sapranno meglio
A trasformare la loro economia in Economia Ambientale saranno quelli più forti allora non è solo il Protocollo di Parigi che ci impone di andare inverso questo questo obiettivo ma è un fatto industriale strategico per il Paese
L'altro gli altri due settori sul quale dobbiamo intervenire sono
I trasporti
Che sono responsabili di un terzo delle emissioni di CO due nel nostro Paese
E su questo lo dico a Stefano i Comuni devono essere in prima linea con il Governo per fare un grande piano di ammodernamento
Delle proprie e dei propri territori Tobey ai partire dal trasporto pubblico e io su questo ci sono col ministro del rio arriveremo presto
Con proposte concrete in questo senso e ne abbiamo già fra l'altro anche nel collegato
Andate ambientale e il terzo grande produttore di emittenti Tore dieci o due sono il riscaldamento
Il il riscaldamento per un altro terzo qui avanti con l'efficientamento energetico degni delle del patrimoni immobiliare pubblico del patrimonio immobiliare privato
Io credo che noi la legge di stabilità rinnoveremo l'ecobonus secondo me dobbiamo anche rafforzarlo perché l'ecobonus è uno di quegli interventi che ci permette a costo zero di dare un forte incentivo la ristrutturazione dei nostri immobili
Come andremo a Parigi e poi chiuso perché sono stato troppo lungo
Noi abbiam se abbiamo già fatto molto in vista di più di Parigi sotto la presidenza italiana il Presidente Renzi a
Firmato un accordo con tutti e ventotto i Paesi europei
Per limitare le emissioni di CO due del quaranta per cento entro il due mila e trenta almeno il quaranta per cento
Questo il contributo che noi porteremo a Parigi
Quella accordo che è stato virtuoso perché è
Legalmente ed è ed è vincolante dal punto di vista legale e giuridico quindi vuole dire che noi avremo un obiettivo nostro e se non raggiungiamo quell'obiettivo dovremo pagare
Delle sanzioni è servito anche di esempio agli altri Paesi per incominciare a fare passi in avanti sensibili verso la decarbonizzazione e la riduzione di C o due io sono molto soddisfatto
Della posizione degli americani
Che voi sapete che per anni sono stati IP in meno sensibile a questo tema
Tant'è vero che non sono neanche firmatari del protocollo precedente film firmato a Kyoto e dei dei dei cinesi che hanno dimostrato anche loro grande sensibilità verso questo argomento
Quindi io credo che ci siano tutte le condizioni per giungere a Parigi due mila e quindi ci per avere un buon accordo certo l'Italia ci va a consapevole che Parigi è l'ultima carta che noi abbiamo è l'ultima carta Ban Ki Moon l'anno scorso allo a New York ha detto una frase molto bella non esiste un piano B perché non esiste un pianeta ABI
Quindi noi o troviamo un accordo a Parigi che ci permetta di invertire questo trend o io credo che tutto quello che facciamo
Per rinnovare il nostro Paese possa diventare inutile perché i cambiamenti climatici si schiaccia danno da parte nostra l'impegno c'è da Massimo
Ci proverò sarà complicato
Se tu sono io che
L'avevo detto che il problema io e non è che
Io agito il microfono allora intanto insomma o
Sentito echeggiare Cogne circolare quindi è un tema a me molto caro visto che seguo anche a livello nazionale questa cosa Gianluca detto posta in modo che
Potessi dire che
E però al di là delle battute dentro ci sta il concetto di Cogne circolare sta effettivamente in un modello economico l'abbia fatto bene ministro spiega aree ed è in generale un tema su cui avviare la riflessione poiché ero anche abbracciati sul fatto che le politiche ambientali non sono una questione solamente ittica
E morale
Ma sono quelle una questione squisitamente economica sotto e anche economiche soprattutto economica
E che quindi dietro ci deve essere un modello un'idea di di società e anche modello industriale perché quando parli con la mia circolare si parla anche di processi produttivi e non ultimo
Di spreco e anche di rifiuti perché presto
Il processo per cui io volevo chiederà onorevole Bratti nonché al mio Presidente decoder nazionali a cui quindi devo assoluto preferenza
Se questa è un po'come ci va il Governo verso Parigi due mila quindici io
Chiederei un po'
Da un lato o questi immagine della
Per la prima volta di una legge appunto sugli Corea atti e ho tutta questa la dico così entriamo nel merito alcuni argomenti un po'spigoloso i tutta la polemica era nato con lo sblocchi Italia per esempio l'articolo trentacinque
Ecco questo secondo me e sono lo stesso bicchiere dipende appunto e vorrei capire un po'
Non solo un minimo di idea di cosa è successo ma anche di come il Parlamento poi possa in qualche modo andare in sinergia con il Governo per raggiungere quegli obiettivi che diceva prima cioè
Politica venti climatici e quello che io mi sembra sia il faro del futuro dei prossimi vent'anni perché voglia essere competitivo del mondo
Speriamo di arrivarci prima perché di solito non ridiamo dopo perché dico queste cose come idea linee il te la il l'energia dei
Dei pannelli fotovoltaici l'avevamo noi negli anni settanta
Poi così intelligentemente abbiam venduta e tedeschi quindi vorrei che magari questa volta fosse un Pelino più bravi e magari sull'economia circolari Massimo prime gliela vendiamo noi
Onorevole Labate
Ma
Io credo che il ministro abbia fatto una analisi un excursus molto completa di quelle che sono relazioni politiche che questo Governo sta facendo
E anche ha delineato bene quello che deve essere un po'il percorso
Futuro perché quello che
Potrebbe essere successo delle nostre impresa e perché
Giustamente si diceva all'inizio spesso quando si parla di ambiente no se intende sempre l'ambiente come conservazione no come tutela che ha un suo valore perché in realtà
L'ambiente ne abbiamo uno solo le risorse naturali non sono infinite
Le abbiamo utilizzate tra un punto di vista economico nel dopoguerra come se fossero finite e i risultati
Purtroppo sono quelle che abbiamo che abbiamo di fronte
Però oggi l'ambiente come è stato ben delineato nella nelle considerazioni che ha fatto il ministro prima e di fatto rappresenta una grande opportunità per l'impresa
Una grande opportunità per l'impresa e perché questo sia possibile bisogna che la politica
All'interno di quelle che possono essere dei ragionamenti più di carattere generale che badate bene
Anche le strategie più di carattere generale se ci fermiamo contrasto europeo hanno sempre un significato economico
Il tema dell'economia circolare cioè quindi del riciclo e del riuso dei Mandela materia così come
Lo spingere forte sul tema dell'efficientamento energetico e dello sviluppo delle energie rinnovabili da parte dell'Europa non è che nasce
Perché in Europa ci sono i fila dei filantropi particolarmente amanti delle cose buone
Che voglio dire è un aspetto anche questo da considerare ma è realtà sono frutto di una scelta economica molto precisa che deriva da due considerazioni uno anche dal punto di vista energetico l'Europa e fortemente dipendente
Dal fossile da Paesi esterni che sono spesso Paesi con un equilibrio politico molto instabile
Dalla Russia alla Cecenia piuttosto che dall'Algeria piuttosto che dai Paesi arabi e da lì che viene il cuore se diciamo del del dei Comuni del del la
Strutture energetica Fosso del nostro Paese e badate se è stata questa grande scoperta dell'ENI in Egitto ha subito dopo ci sono state delle degli attacchi no celeri e queste sono anche situazioni che origina ovviamente dei conflitti
Importanti
Quindi da un lato la possibilità di essere autonomi dal punto di vista energetico
Ha fatto sì che l'Europa abbia scelto questa strada stessa cosa per quello che riguarda la materia essendo noi in Europa non è che abbiamo dei grandi giacimenti soprattutto delle cosiddette terre rare che oggi sono per le tecnologie più sofisticate
E per la sovvenuto per l'Elettronica tutto ciò che è collegato un particolarmente importanti non abbiamo quelle materie prime lì non abbiamo miniera importanti dobbiamo il
In portarle quindi è evidente che la scelta del recupero e riciclo dalla materia sta lì dentro
Per cui queste scelte strategiche che vengono fatte al
Al di sopra di noi che a volte sembrano scelte filantropiche in realtà sono scelte dettate spesso anche da pressioni di alcuni Paesi che probabilmente
Dal punto di vista tecnologico economico sono già all'avanguardia vedi la Germania ma vanno in quella determinata direzione
Ecco lì dentro noi dobbiamo stare quindi benissimo nell'aver siglato questi protocolli benissimo nel sta portando avanti tutte quelle politiche che venivano ricordate prima
Bisogna che questo questo pazzo che il fatto di tanti componenti noi spesso diciamo che l'ha detto che entri in una
In una
Non mi ricordo quando parlava di che l'Iraq no cioè pensando che Green accolte possa esserlo un atto unico cioè un un provvedimento in realtà di Linate quando si parla di politiche di di ambiente
è fatto di un insieme di politiche
Un insieme di provvedimenti che devono avere una loro coerenza allora
Se io guardo oggi come ha lavorato il Governo una parte di questi provvedimenti hanno raggiunto l'obiettivo è stanno andando avanti
Altri per mille motivi perché le spinte e controspinte sono molto forti perché quando
C'è un tentativo di passare da un sistema
Magari ad un altro faccio un esempio concreto tutti diciamo non bisogna consumare più suolo vergine quando però ci si metta attorno un tavolo a capire e dire
Non si deve fare più questo lo si deve fare più quell'altro pure bisogna rallentare il ritmo di costruzione oppure bisogna su degli oneri urbanizzazione fa le ragioni di Montalto lì cominciano le differenze
E c'è un tentativo continuo di resistere a quelli che possono essere i processi innovativi varate la stessa cosa in campo energetico
Io solo critico un po'critico con
Le modalità con cui è stata definita la strategia energetica nazionale che non è compito non è responsabilità di questo Governo perché voglio ricordare
Che la strategia energetica nazionale nasce da un decreto in realtà ministeriale di Passera
Praticamente a un mese dalla chiuso da da da da dal
Dalla dalla dalla dalla come posso dire dalla fine del Governo del Governo Monti
Allora dentro quel processo una strategia energetica tra l'altro non è
Un qualche cosa
Che possa continuamente cambiare perché deve avere un respiro lungo perché le scelte che si fanno e al settore energetico sono scelte che tra guardano più di una legislatura cioè i paesi seri
Non è che si sono divisi tra centrodestra e centrosinistra quando c'è stato da decidere che tipo di strategia energetica adottare adesso guardiamo i francesi uno può essere più o meno d'accordo come o creare io non lo sono
Ma quando si è deciso di puntare su quella roba lì non è che al cambio di Governo il Governo dopo aver tono non si fa più così se ne fa un altro perché
Investire da un punto di vista strategico dal punto di vista energetico significa fare delle scelte che vanno da quindici vent'anni ora
Quella strategica lì secondo me e figlia di un di un momento un po'
Un po'particolare che oggi avrebbe bisogno di di essere a mio parere un po'rivista perché c'è un po'di tutto dentro a parte il nucleare
Che è morto per le note vicende di di di Fukushima e non solo anche perché la sostenibilità dei costi non c'era su tutto il resto
Diciamo che forse soprattutto per quanto riguarda il tema dell'utilizzo e dello sfruttamento delle delle energie fossili autoctone
Forse un ragionamento a andava fatto
Perché se si punta sugli oleodotti o sui metanodotti o sui gasdotti
Che secondo me ha un senso significa che la parte hardware
Della della della dell'energetica fossile vieta le se si punta su qualcos'altro che era un'altra parte oggi mi sembra che quel su questo ci sia
Una situazione un po'
Poco chiara e conflittuale però dicevo
Ho fatto l'esempio della strategia energetica per dire magari una cosa che si potrebbe pensare
Forse di rimettere al centro della discussione politica
Però dicevo
Altri perfetti sono stati messi anche alcune cose molto importanti perché voglio dire questa questa cosa degli e Corea atti che
Per ventuno anni nessuno è riuscito a fare e che questo Governo insieme al Parlamento
è riuscito a fare estate entro quel ragionamento lei non è solo l'inasprimento delle pene nei confronti di chi non rispetta
A diciamo la legge che è giusto che ci sia però io non non solo anche uno di quelli che crede
Che tanti fenomeni non è che si risolvono con gli inasprimenti delle pene
No cioè diciamo che quella legge lì insieme ad altri provvedimenti legislativi alcuni già citati dal ministro altri che sono in itinere che io spero
Vedano la luce al più presto servono per costruire un quadro normativo
Proprio che consenta di
Come veniva ricordato prima quelle imprese più virtuose
Di potere affermarsi sul mercato eliminando quella concorrenza di quelle imprese che è virtuoso e non sono quindi la legge sulle correlati aveva quell'obiettivo lì fondamentale cioè quella di dire
Io tento di tenervi faccio di tutto da un punto di vista normativo per tenere fuori dei competitor
Come posso dire illegittimi dal mercato perché è chiaro che se io faccio smaltiti i rifiuti come devo smaltire
Faccio le cose che devo fare ha un costo x cioè cento se io ho un'altra impresa che non rispetta la legge e mi smaltisce quella roba lì a quaranta è evidente che in quell'impresa sul mercato ci sta e quella virtuosa salta via
Quindi queste del ragionamento poi ci siamo riusciti andrà modificata adesso vedremo con l'andar del tempo però io credo che la scelta che è stata fatta e
Il coraggio di approvare quella legge sta proprio in questa visione
Così come credo che un altro pezzo seria molto importante sono e stiamo discutendo
Sia quello di di chi deve controllare
Perché nella legge sugli ecco reati tutti si dimenticano c'è un pezzo anche il pezzo finale che quello della possibilità come posso dire di sanare gli illeciti amministrativi
Che non provocano dei danni ambientali significativi perché la legge ci ha un suo equilibrio perché da un lato
Tenta di colpire chi veramente crea un problema ambientale dall'altro c'è anche anche di favorire
Togliendo un po'di di
Di di di orpelli
A quelle aziende che invece magari per un piccolo illecito amministrativo
Non si sono messi a norme che oggi spesso invece vengono perseguite come un'azienda che invece non rispetta e crea dei danni ambientali molto significativi
Però per poter attuare quel pezzo lì c'è bisogno di un'altra legge che è quella delle agenzie ambientali su cui stiamo discutendo allora è un altro tassello che sarà molto importante
Portare a termine anche questo non sarà perfetta sarà perfettibile e ci sono situazioni da modificare
C'è il collegato ambientale famoso che a oggi in discussione al Senato dove ci sono una serie come ricordava prima
Il il ministro Galletti di politiche virtuose di incentivi alle politiche virtuose
Si parla di accordi di programma con le aziende per il recupero per il riuso si parla di mobilità sostenibile insomma si introducono uno si introduce un altro tassello per favorire quel tipo di economia
Quindi vedete che quel testo lì il pezzo sul dissesto perché noi abbiamo sempre detto
Il dissesto mettere finanziamenti sul dissesto e magari togliere alcuni vincoli che possono riguardare il patto di stabilità per i Comuni
No per per intervenire nella fare queste opere importanti di manutenzione sono da un lato un'operazione politica ambientale importante perché
Proteggono l'ambiente ma dall'altro sono un modo per fare economia per far lavorare le piccole imprese per far lavorare
Per fare far ripartire l'edilizia che oggi su questi successiva situazioni e assolutamente molto sensibile quindi questo pezzo c'è è stato messo in moto ma ci sono altri pezzetti che oggi devono essere messi insieme
Concludono sbocchi tale all'articolo trentacinque adesso io la discussione l'ho fatto di giovedì sera di notte
CCC mandavamo i messaggini dei quali la perché perché è l'Emilia è una di quelle Regioni come quelle come la Lombardia e poche altre che sono infrastrutturate per potere gestire a tutto tondo il ciclo dei rifiuti
Cioè c'è un'impiantistica forte da un punto di vista innovativa
Poi dopo all'assessore credo che magari spiegherà anche quello che sta facendo che ancora più sfidante c'è anche una forte hardware per quello che riguarda
E ciò che rimane del rifiuto a valle no che un po'il modello tedesco per intende perché tutti voi no quando facciamo i nostri dibattiti a livello ambientalista
C'è sempre chi tira fuori il modello tedesco ma in realtà i tedeschi hanno impianti di incenerimento a nord Mar forti perché io li ho visti non si fanno troppi problemi non si fanno troppi problemi a far girare i rifiuti dalla barriera alla Sassonia
Hanno le miniere del di salgemma lex miniere di salgemma della teste democratico della Repubblica Democratica del tedesca dell'Est
Dove c'è solo tutti i rifiuti pericolosi d'Europa che vengono stivati producono energia elettrica bruciando anche rifiuti pericolosi e di tutti i tipi di tutti i generi
Dopodiché sono state molto bravi perché nel loro marketing esterno sul rifiuto domestico diciamo così hanno creato delle filiere di grande interesse dal punto di vista del recupero del riciclo ma non è che sono senza tutta quella parte lì
Ora noi secondo me abbiamo invece una schizofrenia nel Paese molto forte che è quella che fatti brillare tutti i Governi compreso
Ministro Galletti perché è evidente che si trova schiacciato tra
Regioni virtuose che magari sono in grado di impostare politiche ancora più virtuose e regioni se vogliamo parlare della Sicilia della Calabria ma ci metto dentro anche la Liguria
Visto che
State state ospitando un po'un po'di Nusco da quella regione che negli anni non sono riusciti a darsi un sistema decente quindi ci sono delle responsabilità
Notevoli di quelle che sono le classi dirigenti locali nel non aver
Creato un sistema
Ora io ritengo che
Su trentacinque se sia anche parlato un po'a sproposito credo anche che
In questa fase sia inevitabile
Che ci sia un processo di transizione dove chi agli impianti un po'di roba da fuori scriveva prendere credo che però contemporaneamente e su questo forse ci sarebbe bisogno di spingere un po'di più
Sia il caso di definire già una strategia per
Futuro che invece come posso dire indici
Come diceva prima il ministro se l'obiettivo e l'economia circolare cominciamo ad attrezzarci sia da un punto di vista
Impiantistico che da un punto di vista gestionale per arrivare a quegli obiettivi e questo lo deve fare tutto il Paese e purtroppo sarà inevitabile che ci sia
Un Governo centrale di questi processi perché purtroppo aver lasciato
In mano solo le Regioni la gestione del ciclo dei rifiuti se continuiamo a fare così si rischia che quelle virtuose
Forse diventeranno diventeranno ancora di più e quelle meno virtuose continueranno ad essere ancora meno virtuose perché alla fine se c'è qualcuno che li risolve il problema perché farsene carico
Per cui sarà inevitabile che questo diventa un problema nazionale già adesso la polemica c'è la discussione c'è è partita
Vediamo insomma di interi stava secondo me nella maniera
Più giusto possibile
Nell'ambito di quella quadro che delineava prima il ministro cioè se nell'economia circolare se è la lotta allo spreco alimentare se dobbiamo sviluppare uno A o impiantistico più sul recupero di più su un riciclo sapendo che non ci arriviamo domattina
Non ci arriviamo a domattina però iniziamo a dare dei segnali in quella in quella direzione
Bene ringraziamo Alessandro adesso dalle parole assessore
Gazzolo perché poiché in effetti per un polo sarà lo diceva l'Emilia Romagna alcune caratteristiche intanto come diceva prima una delle prime poche Regioni non avere problemi eventualmente di emergenza
Rifiuti
Perché poi è bello racconti dire anche le cose che non se ne abbiamo l'abitudine che quella comunque di concentrarci molto sulle cose che
Oggettivamente non ci piacciono e cancellare tutto ciò che invece
è positivo l'Emilia Romagna è una delle poche regioni in Italia insieme alla Lombardia che non può e non ha mai avuto emergenza rifiuti
Questo è un Paese che molto spesso è facile vedere capitato in più regioni in qualche modo la spazzatura
Lungo le strade in situazione di grande difficoltà quindi questo il primo punto
Lo ha lo è perché ha fatto scelte in tempi passati rispetto anche la scelta di avere
Termovalorizzatori inceneritori che quei tempi ci hanno ci hanno hanno permesso a questa Regione un Regione di non cadere in difficoltà
Però ovviamente io credo
Che il mondo sta cambiando e anche questo modello in transizione quindi chi anche amministratore locale localmente deve ragionare in termini non solo di uno che farà oggi ma di quello che dovrebbe capitare fra dieci anni quindi impostare per gli altri
E su questo la Regione Emilia-Romagna grassa in con lavoro fatto insieme i Comuni insieme le associazioni dica ambientaliste ha costruito un modello di leggi che ci auguriamo io credo verrà votato
Enti Preve Assemblea legislativa un nuovo modello di leggi regionali rifiuti del sistema integrato che a mio parere un modello che in qualche modo
Può essere può essere un esempio di come si può andare in transizione in questo modo però dando quell'impulso che diceva prima l'onorevole Bratti dando un segnale politico e di impostazione
Che cambia in questo modo proprio il modo di vedere e l'impostazione va verso quell'economia circolare
Paola
Sì grazie intanto io se mi concedete proprio un secondo
Voglio ringraziare anch'io la
Qui il partito di Ferrara voglio ringraziare i volontari e fra l'altro io penso che dobbiamo a maggior ragione dopo
I primi interventi del ministro e di Alessandro Bratti a maggior ragione io penso che dobbiamo essere e stranamente orgogliosi di essere emiliano-romagnoli
E penso che da questo punto di vista dobbiamo essere altrettanto orgogliosi
Di avere ancora queste grandi feste queste belle feste
Che io penso sappiano anche cui fare la differenza nel resto del Paese
E penso anche che è evidente insomma che l'Emilia-Romagna così com'è una
Regione virtuosa prima è stata definita così
Allo stesso modo lo è anche dal punto di vista politico quindi spetta anche un po'a Noemi non solo fare questi dibattiti ma anche tracciare no delle
è virtuosità future non solo fermarsi a quelle che abbiamo
Costruito sino ad oggi perché il tempo Campiglia sì il mondo cambia e il tempo ovviamente lo dobbiamo gestire nella logica di farlo cambiare noi
Perché verrà dopo e non lasciarlo ovviamente come conseguenza alle generazioni future e fra l'altro io voglio ringraziare lo dicevo anche ieri in un'altra festa
Io sono orgogliosi signora Segretario lo sa quando ho visto che anche con il due per mille
A il sessanta per cento di coloro che hanno versato due per Milano scelte darla al PD senza togliere niente agli altri partiti però credo che oltre cinquecento mila persone che hanno fatto questa scelta fra cui immagino
Tanti
Tanti di noi probabilmente tutti noi beh insomma io credo che dobbiamo essere a maggior ragione fieri anche di questo allora vengo al punto
Chi è stato detto tanto sia vero l'Emilia-Romagna e la Regione di cui noi siamo tutti emiliano-romagnoli seduti su questo palco quindi la conosciamo
è molto virtuosa vero sia sul versante dei rifiuti siamo ci sono sette Regioni in emergenza si paga l'infrazione europea ogni anno e ce ne sono altre molto vicine ad andare in emergenza noi no
Ci sono Regioni in emergenza sul versante delle acque del e noi no
Siamo comunque la seconda Regione in Europa almeno dagli ultimi dati dopo la Germania per versante rifiuti per l'invio
Per esempio per quantitativo pro capite di rifiuto inviato a riciclo come ci chiede l'Europa siamo già secondi
Siamo i leali Italia assicurativi c'è sempre poi lo diceva bene anche il ministro prima che condivido totalmente quello che
A a faccia raccontato e ci ha detto delle politiche che si stanno portando avanti a livello nazionale soprattutto sulla dissesto idrogeologico questo è il primo Governo che davvero mette in priorità
La mitigazione del rischio idrogeologico prima sì
Si viaggiava fondamentalmente
Un po'come ricordava il ministro nella logica di insomma
Ah della nostra criticità per certi aspetti di ciò che non vedi o ciò che non puoi toccare nell'immediatezza con mano ma prima in realtà si viaggiava attraverso il criterio della risposta emergenziale tutto passa attraverso la Protezione civile
E quando tutto passerà chiave della logica emergenziale è chiaro che non fare programmazione ordinaria è chiaro che non dai certezze costanza di risorse nel tempo
E è chiaro che quindi non puoi fare su questo non può e programmare neanche
Occupazione posti di lavoro perché le imprese non investono se non dai no insieme a loro un quadro di sostenibilità reale questo è un po'è successo
Nella nel passato e questo per esempio un'inversione di tendenza che questo Governo ha dato con grande chiarezza poi ci dice che noi siamo bravi e siamo la Regione che spende più velocemente le risorse
Io non possa esserne contenta e infatti
Noi siamo sempre molto
Attenti a chiedere risorse alla al Governo su questo perché è chiaro insomma quanto in una regione come la nostra
Che a un atto una naturale vocazione a rischio idrogeologico cioè abbiamo settantadue mila chilometri quadrati di reticolo idrografico cioè di vie d'acqua fra naturali e artificiali
Poi qui lo sapete ancor meglio di me abbiamo
Ottanta mila frane censite in Appennino di cui trentamila attive quattrocento oltre quattrocento perimetrate che quindi me tra l'iscrizione tre abitati
Abbiamo tutto il sistema dell'erosione costiera la subsidenza e questo anche perché
E chiaro insomma che il nostro il nostro territorio naturalmente evocato e poi l'uomo
Il lo ha disegnato nel corso del tempo in alcuni casi accentuandone non pensando anche in Emilia-Romagna nonostante la nostra virtuosità nonostante
Come dire la lungimiranza di tanta parte delle nostre scelte basate sulla conoscenza basate ovviamente sulla forte competenza però in realtà non siamo ovunque stati lungimiranti perché il mutamento climatico ci dice che anche in Emilia Romagna
Tanta parte del nostro costruito cioè di come abbiamo disegnato noi
Con
Ha un po'la
Il nostro paesaggio che in verità insomma non sempre ha tenuto conto o è stato dimensionato su questi tempi di ritorno e quindi è evidente che per noi una priorità però è evidente che finalmente finalmente io dico
è in atto una priorità anche nazionale perché fino adesso il centocinquantadue del due mila sei mettere in campo
Semplicemente una il finanziamento al Governo ma
Insomma poi si
No non partivano mai
Realmente piani lungimiranti pluriennali
E devo dire insomma che di questo non posso che esserne estremamente contenta
Allora stiamo lavorando
Con grande determinazione poiché abbiamo complessivamente già presentato novecentocinquanta milioni
Di un programma di novecentocinquanta milioni di euro insomma che declinerà questo primo decennio verrà aggiornato perché sappiamo che le emergenze
Comunque
Torneranno ed è evidente insomma che dobbiamo essere sempre più preparati
Però non dobbiamo dimenticarci mai la strategicità di questa scelta insieme all'altra che diceva Alessandro operati onorevole Bratti che è vero che dopo vent'anni finalmente abbiamo una legge sugli ecco reati
Non è sufficiente è vero perché dobbiamo a a su questo io penso accompagnarli che non ci risolve il problema totale a noi il ministro lo sa
Per esempio di come
Operare di fronte a dei dei reati ambientali che
Di fatto
Anche questi ci mettono a rischio di infrazione o come dall'altra parte fare in modo che nella riqualificazione per esempio
Della in quella logica di rigenerazione e riqualificazione di tutto il patrimonio esistente anche ciò che
In qualche modo il sito di Davoli ficcare possa diventare un'opportunità per esempio di recupero di nuovo insediamento
Su questo ci stiamo interrogando da sé da tempo l'abbiamo inserito una nostra legge sull'attrattività
Dell'impresa e lo sapete che abbiamo la legge quattordici per
Favorire no anche nuovi insediamenti produttivi ambientalmente compatibili a invarianza idraulica eccetera eccetera però
è evidente che questo potrebbe essere un altro dei queste Domenti su cui
Probabilmente dobbiamo avere un supporto anche nazionale più forte
Sul versante dei rifiuti ecco questo è invece il tema
Caldo di queste ore perché
Come diceva come diceva anche Bratti bisogna metterci io penso che bisogna metterci una cosa fondamentalmente nella discussione generale che faremo con il Governo rispetto
Ha la declinazione di questo arde l'articolo trentacinque voi sapete che l'Emilia-Romagna ha sempre detto di no l'articolo trentacinque cioè all'idea che
Si risolvesse o
All'idea di mettere a disposizione tutta la nostra impiantistica
A disposizione dell'intero Paese noi abbiamo detto di no ma non perché è concettualmente SIAN contrari all'idea di disegnare un sistema Paese
Sì ancor tra vari all'idea
Che si realizzi una strategia che non comporti
La piena responsabilizzazione dei territori io penso che questo sia il nodo noi siamo una terra responsabile da sempre responsabile abbiam fatto scelte importanti infatti ne abbiamo l'impiantistica anche
Anche abbiamo otto di termovalorizzatori nell'intero territorio regionale non sono pochi otto su nove Province ovviamente adesso passeremo dall'autosufficienza provinciale all'ambito regionale con
Con l'approvazione definitiva del Piano regionale dei rifiuti
Però è chiaro che siamo una Regione responsabile a tanti punti di vista pensiamo sempre assunti la responsabilità quello che ne chiediamo e chiederemo anche nella discussione
Che
Il ministro ha già avviato e che proseguirà anche nella discussione poi più complessiva col Governo no anche
Su questo nuovo decreto
In attuazione dell'articolo trentacinque è esattamente questo cioè che ognuno si assuma la sua responsabilità e noi mettiamo a disposizione esattamente quello che possiamo mettere cioè l'esperienza di questa Regione è maturata in tutti questi anni che non è un'esperienza piccola non è solo degli amministratori è un'esperienza anche fatta di competenze
E di soluzioni che hanno dimostrato di funzionare e allo stesso tempo però
Ci mettiamo a disposizione se se fosse possibile creare una task force chiara
Definita con le regioni pretendiamo però che allo stesso modo questo avvenga anche nel resto delle altre Regioni perché altrimenti
Il dibattito di tutti questi anni ha portato che indipendentemente dagli articoli trentacinque nel susseguirsi dei vari Governi
Questo tema non sia mai stato risolto e il rischio se non ci mettiamo dentro il principio della piena assunzione di responsabilità di ognuno
Che non vuol dire portare i rifiuti in Europa che vuol dire che ognuno si deve secondo me assumere assumere
La sua il suo pezzo di responsabilità dentro un gioco di squadra nazionale io penso che l'Emilia-Romagna sia giusto che stia dentro una logica
Strategica nazionale ma solo esattamente questo patto io
Personalmente la penso così quindi oggi non possiamo che dire no
è evidente all'articolo trentacinque domani se per esempio il Governo
Vorrà in parte fa sua la nuova legge per esempio nostra da poco assunto dalla Giunta noi
Abbiamo
Con il mandato con l'ho mandato del Presidente Guazzini sta il Presidente ha chiesto due cose
Intanto la una chiarezza nel programma di mandato obiettivi chiari declinati e declinati in un tempo definito da rispettare
Tanto che nell'arco di sei mesi fondamentalmente in sei mesi abbiamo fatto la scelta
Di
Portare in approvazione in deliberazione di Giunta questa nuova legge
Che già in discussione fra l'altro in Assemblea legislativa vedo qui
I consiglieri
E che verrà votata entro settembre quindi con tempi molto rapidi settembre inizio ottobre insomma è calendarizzata sostanzialmente già in questa prima sessione
è dei lavori dell'Assemblea e che e che nella sua titolo è una legge che proprio si si dà fondamentalmente tre obiettivi
Sfidanti uno la riduzione del rifiuto io penso che la vera azione grande azione sia prevenire quindi ridurre il rifiuto me siamo circondati dei rifiuti cioè Marini noi
Come tutto il resto del mondo c'ha ragione il ministro quando dice che non possiamo andare avanti così c'è se vogliamo fare vera strategia di contrasto al mutamento climatico se vogliamo vivere fare vera strategia della della cambiamento
E quindi venticinque per cento di riduzione settantatré per cento di differenziata
E settanta per cento
Di riciclo sono obiettivi altissimi
Anche in una regione come la nostra dove siamo al cinquantasei per cento di media regionale di differenziata è vero siamo la seconda Regione in Europa per rinvio al riciclo
Però è vero che sono obiettivi estremamente sfidanti perché per esempio fra il due mila
E tredici e due mila quattordici in realtà rifiuto da noi aumentato dell'un per cento quindi è evidente
Che
è evidente che da questo punto di vista noi dobbiamo fare tanto dobbiamo fare di più per questo abbiamo concepito una nuova legge una legge che porta nel suo titolo l'economia circolare
Una legge che declina questi obiettivi sfidanti e declina anche l'altro principio europeo che è quello
Un po'brutale ma molto reale che chi inquina paga quindi la legge si pone il tema di non pagare più
Per numero di componenti di famiglie per metri quadri no occupati nelle case ma esattamente per quantitativo di rifiuto
Il prodotto e soprattutto inviato a
A rifiuto e di cioè scusate rifiuto indifferenziato quindi non riciclato nonna ha recuperato e quindi non differenziato e poi recuperato
Quelli da questo punto di vista ne metteremo a disposizione adesso non entra dentro avremmo
Giornate per parlare della legge anzi
Se dovremo attuale arrivare a questi obiettivi sfidanti dovremmo parlarne parlarne parlandone lo stiamo facendo con i Comuni questa è una legge che fra l'altro nasce da un percorso del precedente mandato di forte confronto fra comuni e mondo ambientalista
Lo abbiamo ripreso l'abbiamo ridiscusso
Lo abbiamo in parte migliorato io penso son convinta di questo
Però è evidente insomma che anche il portato di un'altra grande
Opportunità che noi abbiamo oggi e che ancor nostro dovere come quello di continuare
Che è quello sostanzialmente di avviare una forte capacità di confronto di dialogo di ascolto delle nostre comunità di partecipazione nelle scelte unito chiaramente Poiana necessaria
Sarà necessaria
Necessità poi di arrivare a decidere perché questa è l'altra cosa che ci ha chiesto che vuole
Come dire e dare su cui guardare l'impronta questa questo mandato elettorale cioè da una parte ascoltare condividere
Provare a costruire scelte partecipate e che ovviamente preparano poi i risultati però è evidente a un certo punto poi decidere perché oggi insomma chili chi come me come ministro nessuna vive
è di ieri vive
Il senso pieno del tempo non solo amministrativo ma di che cosa vuol dire da tutti i punti di vista
Da quello mettere o logico a quello delle necessita di risposta chiare delle dieci e quindi
Delle decisioni in tempi stretti è evidente insomma che non può
Che condividere questo ulteriore ulteriore elemento
Quindi su questo massimali
Poli merita e penso che davvero sarà una grande opportunità io chiudo sul un punto solo di cui voglio ringraziare invece
Tutti ferrarese a partire dagli amministratori che vedo anche presenti qua
In parte al dibattito
Ed è e ringraziare anche il Governo anche su questo perché
Voi lo sapete cui a meno a me avete dato una grandissima opportunità io sono Assessore all'ambiente Durst da da gennaio sostanzialmente da quando abbiamo iniziato prima era Protezione Civile Sicurezza del Territorio
E ho avuto la grande opportunità di immeritata di rappresentare questa Regione nella otto nell'ottenimento del riconoscimento del Mabo UNESCO
Io penso che anche questa
Che l'UNESCO abbia scelto il delta
Il delta del Po
Come sede della riconoscimento Alisera mondiale della biosfera io credo che sia un'altra grandissima opportunità straordinaria
Perché è evidente in Italia sono tredici siti
Su seicentotrentuno in tutto il mondo in cento diciannove Paesi e due di questi sono in Emilia Romagna una grande Delta e l'altro è Hill Appennino l'altro sistema
La sistema appenninico in particolare quello che riguarda l'Appennino tosco-emiliano dove c'è il parco nazionale
Che amplia questa zona a una parte del Parco del Frignano nel modenese è una parte del Parco dei cento ladina parmense
Io credo che anche questa è una straordinaria opportunità penso che
Su questo si debba non solo noi a livello regionale lavorare con grande determinazione perché è veramente
Io la dico sempre così tutti conoscono la Camargue
Vogliamo capire allo stesso modo fra qualche anno Di Carlo e il Delta del Po al grande Delta poi chiamiamolo come vogliamo chiamarlo
Però è evidente insomma che anche questo anche questo rappresenta sul piano ambientale se non è crediamo davvero che sull'ambiente come diceva il ministro si giocano
Le grandi opportunità del futuro anche in termini occupazionali in termini di qualità della vita
E al momento fra l'altro si giocano anche le più grandi contraddizioni perché questo è quello che viviamo quotidianamente nella
Rapporto fra ciò che vogliamo e ciò che pragmaticamente governiamo oggi
Con l'indirizzo però chiaro di dove vogliamo arrivare beh insomma è evidente che anche l'UNESCO insieme anche al Governo italiano ha fatto un'operazione straordinaria perché riserva mondiale della biosfera vuol proprio dire non l'ambiente
Continuo a dire la perfetta convivenza
Fra l'uomo e l'ambiente quindi vuol dire la perfetta convivenza fra l'ambiente e la sua identità
E vuol dire che sulla biodiversità e sulla bellezza e sul patrimonio naturale
Perché qui da qui parte riconoscimento
Si creano veramente le condizioni e si possono creare le condizioni di un vero sviluppo sostenibile io penso che sia una opportunità straordinaria quando parliamo di tutela anche della biodiversità non lasciamola
Ad altri fuori da noi perché per esempio tutelare l'ecosistema tutta la biodiversità è una delle prime azioni per tutelare la sicurezza del territorio una della prime azioni per tutelare per esempio la qualità delle nostre acque
è una delle prime azioni che ci consente realmente drasticamente di ridurre anche il carico il peso degli Investimenti poi complessivi
Che
Già oggi in parte sosteniamo perché questo non avviene nella complessiva dimensione quindi grazie a Ferrara e ovviamente grazie anche a tutti voi
Bene io farei chiudere il ministro insomma se ne siano state alcune sue stazioni importanti e rispetto per i rifiuti ma in generale
Vorrei in qualche modo che si chiudesse
Provando a spiegare che il Ministero Ambiente il ministro la grande strategie politiche ambientali e alla strategia economica amministrativa ma anche culturale
Non stiamo facendo anche cultura e attraverso appunto anche le logiche di rapporto con i gli enti locali e anche l'apporto coi cittadini
L'ATO lo spreco il mio utilizzo delle risorse abbiamo una grande occasione che possa trasformare veramente questo Paese per questi aspetti e torna a essere un grande modello anche per le altre Comunità europee
Grazie
Tanto lo dicevo prima tra le sanno sapete perché si chiama Rusco da noi
Perché è l'acronimo di rifiuti urbani solidi comunali
E si chiamava così agli inizi del Novecento quando il servizio era gestito all'interno dei Comuni in Emilia Romagna lo scoperto facendo una ricerca storica
Ma questo ha poco a che fare con quel
Disco e discutiamo stasera però me l'ero sempre chiesta anche me quando lo dici poi fuori da Bologna dall'Emilia Romagna tutti pensano che palle via
No io credo che i temi che abbiamo ancora che abbiamo tradotto stasera siano temi essenziali ripeto per
Lo sviluppo del PRA del Paese cioè
Noi la ripresa economica ce la giochiamo sui grandi temi industriali sui grandi temi del lavoro sui grandi temi delle riforme costituzionali ma ce la giochiamo anche
In maniera molto forte
Sui temi che riguardano il settore ambientale e questo è già di per sé stesso Stefano un cambio culturale perché noi per anni abbiamo vissuto l'ambiente come un vincolo oggi non solo noi ma in tutto il mondo
Il l'ambiente viene vissuto invece in termini di
Leva per lo sviluppo e noi dobbiamo capirlo adesso
Perché se perdiamo a capirlo a capirlo rischiamo di perdere un treno in corsa o di salire su quel treno quando ormai è arrivato a destinazione
Due parole solo sull'articolo trentacinque perché poi non è che
Esalti molto le platee l'articolo trentacinque quindi non si perderà intanto
Lavori tanto altro tempo e più una parla solo per chiarire qual è la visione di quell'articolo poi non entro nello specifico però
Partire l'articolo trentacinque mi permette di fare una considerazione di fondo i noi in Italia
Mandiamo ancora il quaranta per cento dei nostri rifiuti in discarica
La discarica e quanto di meno ambientale ci sia in tutta la filiera dei riprendere il filo
Io voglio combattere quel quaranta per cento cioè voglio che credo quel quaranta per cento sparisca il prima possibile dal nostro Paese
Primo perché dal punto di vista ambientale come dicevo prima
Un'aberrazione secondo perché se continuiamo così primo poi finiamo in
Infrazione due allora io non sono innamorato dei termovalorizzatori non ho un'azienda che produce termovalorizzatori no no azioni di nessun genere
Ho visitato la mia vita anche pochi termovalorizzatori
Quindi non li diamo il mio mondo perfetto è
Un mondo nel quale si ricicla il cento per cento
Però questo mondo io me lo sogno di notte ma quando la mattina vado in ufficio ne vedo Tuturano altrove vedo alcune zone d'Italia che sono
Al top e che sono oltre alle medie europee e vedo delle zone d'Italia che mi vergogno mi vergogno che siano italiane
E hanno le stesse regola è che non mi si venga a dire che la questione
Di regole per staccare stesse regole che valgono in certe zone valgono anche nelle altre
Allora se ci sono Sindaci che raggiungono l'ottantacinque per cento di raccolta differenziata e ce ne sono alcune che fanno fatica rivale dieci vuol dire che quello che arriva al dieci altri obiettivi che l'obiettivo della discarica di di continuare
A portare la roba discarica ecco io questa roba qui non la voglio vedere
Allora io non ho fatto altro che dire fotografare il Paese fotografarlo e dire guardate noi abbiamo bisogno di queste infrastrutturazione
E da qui che nasce una polemica dei dodici termovalorizzatori io non voglio fare dodici termovalorizzatori voglio però che gli amministratori di quelle regioni che non sono virtuose
Mi vengano a spiegare come intendono lasciare la discarica non mandare il Paese in infrazione e tre e quanto hanno intenzione di raggiungere Cornelia
Con gli atti di bocca però fare
Cioè non lo farò vedrò vedrò dirò con dei piani approvati mi vengono a dire quali sono le azioni che fanno per non aprire un termovalorizzatore se no ahimè andarlo a spiegare ai loro cittadini che aprono un termovalorizzatore
Che oltretutto devo dire
Pur non amando lì io vivo a Bologna vicino agli otto inceneritori che mi sta dicendo
La Paola esistono in Emilia-Romagna Emilia-Romagna no io c'ho quattro figli li faccio vivere lì non penso di essere un genitore che vuole ammazzare i propri figli allora se io faccio quella scelte supporto quel costo ambientale altri faranno la stessa cosa
Poi se c'è da fare intanto che in queste regioni incominciano ad arrivare agli standards richiesti dalle dall'Europa i tempi di costruzione di Teramo valorizza torri per ridurre la discarica
Alcune zone anche per portare in pareggio i Piani ai economici del loro termovalorizzatori
Che hanno fatto e che casomai grazie a raccolta differenziata oggi non vanno a pieno ritmo c'è da fare un sacrificio per qualche anno io credo che in un piano di solidarietà nazionale questo si possa fare ma questo resta anche la discrezione degli amministratori perché l'articolo trentacinque non obbliga nessuno a fare niente
Solamente perché non posso farlo se non l'avrei fatto
Ma non posso farlo perché la Costituzione non mi dà quel parere lì quindi nessuno io non posso obbligare nessuno a fare a fare niente quello che dico lo dico con molta chiarezza
è che da oggi in poi quelle Regioni che andranno in sanzione UE se le pagano
Le pagano i cittadini mi dispiace tra loro delle regioni che prendono ragionevole perché se uno sbaglia scegliersi gli amministratori missili si spieghi spiace per loro non posso far pagare alle ragioni virtuose
Quello che invece scontano le altre perché noi
Paghiamo già quaranta milioni ogni sei mesi e per la Regione Campania centoventi mila Euro al giorno per la questione dei rifiuti io ancora devo dire dei piani credibili nord non li vedo quindi
Questo sarà sarà quello che fare
L'ultima cosa diceva giustamente Stefano è una questione culturale l'ambiente eh puramente una questione culturale
Puramente una questione culturale noi vinceremo i problemi delle vinti vinceremo i temi che riguardano l'Ambra l'ambiente e riusciremo a vivere in un Paese migliore soltanto attraverso due azioni una grandissima collaborazione
Fra tutti
E intendo istituzioni e cittadini è istituzioni e cittadini cioè se questo diventa un obiettivo comune è un obiettivo di tutti allora i risultati non li avremmo e secondo diffondendo una cultura ambientale
Noi dobbiamo insegnare ai nostri figli che cosa vuol dire rispettare l'ambiente
Io ho avuto dei genitori stupendi non ho niente da recriminare
Non mi hanno io non ho avuto una cultura ambientale forte
Semplicemente perché allora
Non c'era la cultura ma ambientale non c'erano le cognizioni tecniche scientifiche che oggi abbiamo allora per loro io non posso recriminare a loro di non aver me la date i miei figli
Potrebbero invece recriminare a me di non aderire all'Ata perché oggi o
In particolare tutti gli strumenti necessari
Per poterli educare dal punto di vista ambientale abbiamo lanciato questo progetto che si chiama nativi ambientali
Anzi penso proprio che oggi sia partita già la Campania comunicativa su questo tema che riguarderà in particolare le zone del sud ma non solo le zone del sud
Perché era attivi ambientali perché io voglio che
I nostri ragazzi un facciano raccolta differenziata come utilizzano l'iPad sono nativi digitali devono anche diventare dati mi ambientali io credo che se noi riusciremo in questo intento probabilmente avremmo un mondo migliore grazie a tutti
Grazie a tutti buona notte