Intervista a margine del Consiglio Nazionale del PDS: "l'Italia verso il 2000"

Radio radicale abbiamo il nostro microfono Fabio Mussi allora innanzitutto un tuo parere sulla lista referendario Massimo perché
Con tutti ha detto con tutto il rispetto per i piani e per gli altri
Giudizio non può che essere critico perché non ne capisco il senso le ragioni parlo della lista Giannini naturalmente Alistair referendum
E la logica di di un referendum ed uno schieramento unitario per referendum è il contrario di quella di colui che si appropria del significato del nome del referendum per farne una lista che poi diventa un altro partitino in Parlamento
Cioè il la logica del reverendo come andiamo tutti insieme a votare su una questione specifica e votiamo insieme qualunque sia l'appartenenza alla tradizione e la storia eccetera eccetera
La logica di una lista che si chiama referendum è se tu sei per il referendum vota per me e contro gli altri
Cioè trasforma ciò che unisce in ciò che divide
E poi paradossalmente un movimento referendario nato non solo intorno alcune grandi questioni sociali liberare Società Civile ed economica dal peso espressivo dei partiti semplificare il sistema politico alla maggioritaria
E quella che piglia è un ennesimo partitino cioè sono tutte cose paradossali
Che provocano secondo me è un'accentuazione degli elementi di sfascio ma secondo del questa ipotesi di patto referendario poi effettivamente in qualche modo dar corpo all'iniziativa referendaria si tratta dell'ennesima trovata partitocratica
Mabo patto referendaria certo che l'impegno di candidati e di eletti comune intorno ad alcuni grandi obiettivi di riforma elettorale istituzionale questo lo trovo una cosa che può essere importante insomma quello che contesto è l'utilità e il significato
Di una lista che come dire si incorona
Come essendo parte una lista si incorona come rappresentante del tutto questo francamente non capisco il significato e l'esito di lo fa un po'avventuroso
Ecco secondo te non c'è il rischio che con la candidatura e Mario Segni a Milano cosa molto probabile per la democrazia cristiana la Democrazia Cristiana faccia anche il pieno dei voti del rinnovamento della politica
Vorrà vedere voti prima di dirlo certo rischia di ripetersi
La straziante esperienza di Orlando
Che raccogliendo intorno a sé simpatia e consenso da usare regolamenta la democrazia cristiana prima raccolto consensi e poi praticamente è stato preso a calci nel sedere dalla Democrazia cristiana sperimenta raccolto consensi a sinistra
Sì e li ha portati nel grande blocco moderata della democrazia cristiana non sarebbe sarebbe un esito assai deludente ecco
Radio radicale abbiamo dal nostro microfono Franco Bassanini una provvigione sulla l'ipotesi di lista referendario
Ipotesi vista referendaria ma io penso che non vi sia nessuna ragione come dire per indignare sì d'altra parte tutte queste discussioni che sono
Fatte sulla sono state fatte sulla famosa battuta di Occhetto sulle stitichezza intellettuale politica io ero presente stavolta ora della presidenza di quel convegno
E posso testimoniare che la battuta non era rivolta a Giannini analista referendaria
Me la rivolta casomai ad esponenti del PDS che durante il convegno avevano criticato la strategia referendaria e dà priorità data la riforme istituzionali ed elettorali nella battaglia politica e quindi questa parte dell'Inter
Entro di Occhetto era rivolto in tutt'altra direzione è stato equivocato perché perché immediatamente dopo Occhetto fece una considerazione sulle liste referendarie che io credo meriti una riflessione cioè
Con la lista referente
Maria
Posto che non sono riusciti i tentativi di costruire almeno per un ramo del Parlamento almeno per il Senato una gran l'intervista referendaria in cui la trasversalità di questo movimento referendario fosse visibile quella lista referendaria si rischia come dire di frammentare il campo e di dare poi all'opinione pubblica e alle forze politiche che sono contro le riforme quelle che sono contro le riforme l'impressione che poi alla fine la la linea referendaria nell'elettorato pesa poco
E allora io resto convinto che la scelta dovesse essere fatta a monte tra una grande lista referendaria espressione del movimento per le riforme istituzionale democratiche per quello che c'è una cosa articolata che attraversa molti partiti e molti settori della della società civile
O invece
Là presenti sa in liste diverse con elementi di identificazione dato da precisi impegni appunto da un patto garantito
E alla cui mancata osservanza da parte di qualcuno seguano delle sanzioni visibili cioè una denuncia visibile all'opinione pubblica dell'eventuale malafede o tradimento per così dire mettere insieme tutte e due queste ipotesi pare una listino a referendaria e un patto trasversale per i referendum per le riforme elettorali e istituzionali tra candidati diversi Barbetti a mio avviso rischia di confondere un po'la testa agli elettori con questo io auspico che l'ha vista referendaria abbia successo e porti in Parlamento diversi suoi esponenti perché la stessa cosa che io dico per chi sostiene le riforme elettorali e istituzionali in liste diverse da quelle in cui forse la cosa non ancora decisa mi candiderò io però appunto resto dell'idea che sarebbe sarebbe dovuto più seriamente affrontare il problema di una grande vista referendaria fin dall'inizio
Ecco ma questa questione del fatto referendario ma
Lo ritiene effettivamente efficace per cercano Labriola strano sulle riforme istituzionali riguarda l'efficacia del Bardo referendario è dimostrata dalle preoccupazioni che nei maggiori partiti non solo nella DC diciamo la verità il patto approvo anche nel PDS anche nel PDS anche nel PDS esponenti autorevoli del PDS hanno tentato di impedire
Che il patto referendario fosse un fatto vero che vincola i candidati con gli elettori e tra loro assistito da un comitato dei garanti che abbia il potere effettivo di denunciare all'opinione pubblica eventuali eventuali atteggiamenti comportamenti in un domani comportamenti parlamentari voti eccetera di forme dagli impegni presi quindi io ho l'impressione punto che le reazioni di Forlani ma non solo di Forlani ancora ieri sentivo alla radio che
Nel mentre il segretario organizzativo della DC
Torna ricandidare Segni è capolista a Milano nel contempo dice che però bisogna rispettare le regole la disciplina del partito cioè sostanzialmente dice caro Segni chi vogliamo ma non vogliamo il patto referendario penso che questo sia la prova migliore naturalmente Pato referendario è serio ad una condizione che almeno noi abbiamo posto con molta forza io fin dall'inizio altre colleghi e compagni che il l'obbligo dell'impegno valga anche nei confronti della formazione dei governi e dei voti di fiducia perché altrimenti è un patto costruito sulla sabbia e che taxi Forlani Andreotti sanno già come renderlo completamente vanno c'è ma c'è questo impegno per la forma sulla formazione del governo cioè l'impegno che il il vincolo referendario vale prevalendo sulla disciplina di partito anche in caso di questione di fiducia quindi prevalendo anche sulla disciplina di maggioranza e sulla solidarietà al governo un'ultima
Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Stefano Rodotà presidente del PDS sua opinione sulla analista referendario
Ma io la lista referendaria sinceramente la ritengo una forzatura della situazione che abbiamo intorno la conta dei referendari non mi sembra una cosa opportuna rischia di indebolire la stessa logica che sta affondamento di questo tipo di iniziative c'è chi sostiene che essendo ormai così frammentato un po'di sistema politico un frammento in più non danneggia nessuno sinceramente penso invece che l'iniziativa referendaria per l'altra possibilità di pensare
Nella campagna elettorale ad esempio con una discussione seria sui contenuti dei vari progetti oggi è fatale che ci saranno polemiche tra liste come del tutto ovvio perché il momento
Della delle elezioni è un momento di contatti chi si presenta con una sua identità diversa dagli altri naturalmente si espone necessariamente al confronto e al conflitto e naturalmente i conflitti sono più acuti paradossalmente ma non tanto quanto più vicine sono le posizioni perché non c'è un problema di differenziare di differenziarsi dal Movimento Sociale moralista referendaria che pescherà nelle stesse aree per esempio nostre e ci provocherà qualche problema in più è viceversa è assolutamente normale
Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Uberto Ranieri qual è la tua opinione sulla Lista referendum
Io questo proliferare di liste di partitini che sorgono in nome della semplificazione
E della riforma della politica e che poi contribuiscono invece hanno
Ad accrescere
I problemi della della del pubblico che lotta politica nel nostro Paese non
Francamente non
Non lo trovo molto convincente insomma non è inutile che ci sia un qualcuno a qualche lista o qualche gruppo che in qualche modo cerchi di fare il cane da guardia del l'iniziativa referendaria
Io sono contro tutti i cani da guardia per l'amor del cielo
Le scelte referendarie sono state condivise da personalità uomini iscritti militanti di di di un complesso di partiti
Credo che sia contraddittorio con lo spirito e qui di chi si è impegnato nella battaglia referendaria poi trasformare quella impresa in un ulteriore partito
In campo nella nella
Chiari solo usare scena politica italiana
Lo strumento del patto invece lo ritiene efficace penso di sì penso che quello di fondo cioè tutti i candidati delle varie format in politiche democratiche che condividono le i obiettivi della battaglia referendaria potevano nel corso dello la campagna elettorale ricordare questo loro impegno per i referendum questo mi sembrava la strada più giusta e più utile non non mi pare che quindi il fatto che venga in campo un partito referendario che prenda l'uno due per cento può aiuti che anche lo sviluppo del processo riformatore del nostro Paese un'ultima domanda per la senti fare qualche previsione sul PDS come come andranno queste elezioni io sono
Convinto che l'elettorato italiano saprà apprezzare lo sforzo di rinnovamento in cui si è impegnato il gruppo dirigente del PDS
E soprattutto dalla forza questo partito per garantire
O una forte opposizione democratica o una prospettiva nuova ricorre hanno per il Paese sulla quale percentuale quindi che resti come un successo per quindi no le percentuali poi decideranno gli elettori io non sono un profeta e non ho mai imbroccato
Sì
Bene dopo queste interviste come Fabio Mussi il con Franco Bassanini con Stefano Rodotà e con Umberto Ranieri sul tema delle liste referendaria
Ora ascoltiamo un'altra intervista con Ugo Pecchioli presidente del gruppo del PDS al Senato della Repubblica
Sull'obiezione di coscienza sulla legge sull'obiezione di coscienza è sulle vicende costituzionali e politiche connesse proprio con la con i problemi diciamo così di questa legge
Ecco non si cominciano a esserci continua a esserci le polemiche sulla obiezione di coscienza insomma secondo tempi quale dove sarebbe la strada giusta per questa legge sull'obiezione di coscienza così contesta
La strada giusta istituzionalmente corretta è quella di riportare il testo che Cossiga ha voluto rinviare riportarlo leccando erede eri ridiscuterlo riapprovarlo esattamente come è stato provato la volta precedente questa è la via più corretta la legge saggia vale già responsabile
Una legge che riconosce un diritto oramai universalmente riconosciuto un ruolo l'obiezione di coscienza
Non solo coincide con il dettato costituzionale ma anche con la sentenza della Corte costituzionale che giustamente afferma che l'ha fatto e non lo si difende soltanto col fucile con le armi ma la si difende anche con attività socialmente utili
Gli obiettori di coscienza sono destinati ad attività socialmente utili l'assistenza ai vecchi e malati la la tutela del patrimonio artistico e Vieri
Quindi la via più corretta è quella di averla in settimana
Alla Camera al Senato Elia provarla
Neanche la via del decreto quindi che sembra prospettata da Andrea la via del decreto come tu sai è osteggiata dissi ma da una parte la maggioranza
Tuttavia se noi non faremo questioni di principio
Se la via d'uscita è quella del decreto ma di un decreto che riproduca pari pari la legge così come è stata approvata quasi all'unanimità dal Senato piccola perché secondo te Presidente da Repubblica Cossiga ha rinviato questa legge e alcuni partiti della maggioranza negano che pure l'avevano approvata questa legge in Parlamento ora sono contrari tecnicamente non tecnicamente non è facile rispondere Cossiga
L'ha fatto perché sue nelle sue stramberie ha voluto secondo me c'è una componente vendicativa in questo rinvio di una legge ripeto approvata quasi all'unanimità dal Parlamento saggia e così via
Lui alla vigilia della della chiusura dello scioglimento delle calmiere rinvia la cosa per rendere difficile quindi la riapprovazione della legge stessa e non c'è un elemento vendicativo
Voi a lui piace molto fare il il condottiero al capo del del delle forze armate e delle forze dell'ordine ma mettersi però nel messaggio a giudicare quasi come dei vivi
Gli obiettori di coscienza
Perché rifiutano servizio militare per ragioni di coscienza che fanno servizio civile e questo francamente non è ammissibile questo per quello che riguarda i cosiddetti in un elemento
Io ci vedo un elemento appunto di dispetto nei confronti di un Parlamento che vota una legge del genere
L'atteggiamento di parti della maggioranza che hanno votato la legge socialisti pretese passata quasi all'unanimità tranne voto i fascisti
E poi invece si oppongono prendono le distanze e questo francamente non può che trovare una risposta in loro meschini calcoli di potere
Cosa di conviene di più dal punto di vista elettorale e soprattutto del dopo dato che loro si sono gran parte vedrà ER ti sul sulle posizioni di Cossiga hanno voluto non contraddirlo ma si guardi al merito delle questioni agli interessi generali
L'obiezione di coscienza una è un diritto del cittadino che deve essere giustamente regolamentata dalle dirlo regolamentava giustamente tenute cosa succederà subito dopo le elezioni con questo presidente della Repubblica
Ma io devo confessare che faccio la conta alla rovescia il tre luglio per fortuna se ne va e quindi ci sono due mila e dal cinque aprile al trentuno da sé ogni giorno e uno in meno
Chiedo scusa mi mi avete fatto qualche autocritica perché poi la fin fine anche voi l'avete detto anche voi siete stati determinanti nell'elezione così faccio apertamente lo considerò un grave errore però
Non ha scusanti o di quello che di di questo errore
Non dimenticare che le cose e gli uomini il mondo cambia noi Cossiga disse che anni fa non era il così
Via di adesso di questi ultimi due anni e qualcosa in lui è girato qualcosa in qualcosa in lui è cambiato nel profondo
Lui è sempre stato un uomo molto vicino a certi ambienti militari e dei servizi segreti ha sempre mi è sempre piaciuto giocherà Hillary e quei soldatini
Forse al Complesso di non essere stato di non aver fatto la guerra di non essere stato un grande fondo e chi lo sa non mi interessa
Ma un conto è essere
Poi quand'era ministro dell'Interno doveva per forza occuparsi di forze di polizia di servizi e così via
Ma un conto che dal suo comportamento all'epoca
Voi apprezzammo che il fatto che diede le dimissioni dopo l'assassinio di Moro fu eletto anche col nostro voto Presidente del Senato per cinque anni
Come Presidente della Repubblica
Non ha non ha è stato nell'ambito di quello che prescrive la dei suoi ruoli dei delle sue funzioni di quello che è prescritta la Costituzione tutte cominciato con Gladio
E tutto è cominciato con Gladio la coincidenza sarà singolare ma
Casuale ma tutto cominciato due anni fa quando è cominciata solo venute fuori le questioni grazie come lui recentemente azioni accennata dossier del PC su un normale ci sono questi dossier quali dossier del picnic su Moro ma non diciamo sciocchezze lo sfido a a a dire che che dossier abbiamo non l'abbia mai avuto servizi
Dobbiamo cercato nell'ambito di quel poco che la legge ottocentouno prescrive di esercitare un controllo parlamentare sui Servizi
Ma è stato anche vicepresidente del Comitato dei servizi ma questo controllo efficace hanno insieme con qualche assolutamente non efficace perché la legge che pure era un passetto avanti rispetto all'inesistenza di una normativa negli anni precedenti
E però ci dà la possibilità soltanto di interpellare i direttori dei servizi
Ma su questioni di ordine generale
In un caso siamo riusciti a andare a fondo a fare una nostra inchiesta e fu un caso Cirillo tutte le implicazioni di quella torbida vicenda che vide messi insieme
Brigatisti rossi camorra esponenti democristiani e così via
Però resto francamente è un comitato che la legge di riforma dei servizi vari fatta ecco ma
Non c'è nulla da rimproverarti scoprono in perché riguarda la politica del partito comunista sui servizi
Io no perché i servizi segreti non gli ho mai dire che questa è una domanda permettimi un poco
Azzardata cosa c'entro io con i sedili io ho fatto il mio dovere di parlamentare
Sette
Radicale abbiamo nei nostri microfoni Stefano Rodotà presidente del consiglio nazionale del PDS nell'ultimo congresso del PC e prima del congresso il PDS aveva votato la delega per lo statuto al consiglio nazionale ecco ma manca Partito Democratico esiste un partito senza statuto allo stato dei fatti no c'è lo Statuto che è stata approvata ed elimini c'è l'impegno per la direzione non il Consiglio nazionale di avviare una procedura di riforma che già è stata parzialmente avviata già ci sono discussi uomini in corso a livello delle federazioni naturalmente come dire la congiuntura elettorale apprezzato immediatamente dopo le elezioni ci sarà una direzione che metterà in moto nei tempi previsti vuoi il la riforma dello Statuto che io credo debba essere piuttosto profonda